CRONACA- Pagina 459

Tentano di rubare gasolio da un tir: arrestati

Gli agenti del Commissariato di P.S. “Madonna di Campagna” hanno arrestato un cittadino italiano di 34 anni e la compagna italiana di 44 anni gravemente indiziati di furto aggravato di carburante in concorso.

Alcune sere fa, la pattuglia stava andando su un altro intervento in via Cigna quando, imboccando via Toscanini, nota lungo la strada due individui sospetti vicino un tir in sosta.

Gli agenti si accorgono infatti della presenza di una donna che vigila il mezzo, fungendo verosimilmente da palo, mentre il compagno sembrerebbe intento a sottrarre carburante con un tubo di plastica bianco.

L’uomo, avvisato dalla compagna dell’arrivo della Polizia, si nasconde all’interno della scocca del tir mentre la donna tenta di scappare a piedi. Gli operatori fermano subito la 44enne bloccandole le vie di fuga ed estraggono poi il 35enne dal nascondiglio.

Sul posto si rinvengono due taniche contenenti circa venti litri di gasolio, un tubo di gomma ancora inserito nel serbatoio manomesso e altro materiale utilizzato per il furto.

Minaccia gli agenti con spray al peperoncino

Gli agenti della Squadra Volante hanno fermato, in due differenti contesti, un trentaseienne cittadino marocchino e un coetaneo ucraino, entrambi gravemente indiziati di resistenza a P.U.

Venerdì mattina, i poliziotti sottopongono a controllo alcune persone presenti sotto i portici di via Nizza. Mentre operano, si avvicina un cittadino straniero, prima con fare polemico e poi insultando in modo diretto gli agenti. L’uomo, un trentaseienne cittadino marocchino, in evidente stato di agitazione si dichiara sprovvisto di documento di identità e durante il controllo impugna uno spray al peperoncino, ma gli agenti lo mettono in sicurezza prima che possa usare lo spray, nonostante i ripetuti tentativi di colpire con calci gli operatori. L’uomo continua nella sua condotta aggressiva anche in auto, continuando a scalciare in direzione dei poliziotti mentre lo accomodano in auto. Nella circostanza, il trentaseienne, minaccerà di morte e insulterà più volte gli operatori, quindi oltre alla resistenza a P.U. gli saranno anche contestate le minacce.

Un secondo episodio è avvenuto, sempre venerdì in serata, in Piazza Bengasi. Un uomo, alla vista della volante, inizia a correre e una volta raggiunto e fermato si mostra minaccioso e poco collaborativo. Il soggetto, cittadino ucraino di trentasette anni, sbraccia e spintona gli operatori per divincolarsi. In questo frangente, porta la mano alla tasca dei pantaloni. Gli agenti, dopo averlo bloccato, troveranno nella tasca un coltello a serramanico. Durante le fasi della messa in sicurezza, il cittadino ucraino prosegue con la condotta violenta danneggiando lo smartphone di un poliziotto. Oltre all’arresto per resistenza a P.U., per il trentaseienne ucraino scatta la denuncia in stato di libertà per danneggiamento e per il possesso dell’arma. Dai successivi accertamenti, emerge anche che l’uomo ha fatto eccessivo uso di alcol, con valori alcolemici vicini a 2 mg/dl, ed è positivo al THC dei cannabinoidi.

A entrambi i soggetti sono state applicate misure cautelari.

Raccolta differenziata: prosegue il porta a porta integrale nel centro storico di Torino

Al via la seconda fase di trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, con la progressiva attivazione del porta a porta per tutte le frazioni.

Il nuovo servizio, che ha già interessato il centro aulico, in questa fase riguarderà utenze domestiche e attività commerciali comprese nell’area tra via Pietro Micca, piazza Castello, via Carlo Alberto, via dei Mille, piazza Cavour, via Giolitti, via San Massimo, via Verdi, via Rossini, corso San Maurizio, corso Regina Margherita, via della Consolata, piazza Arbarello e via Cernaia. In questa fase verrà quindi coinvolta un’area significativa fra il centro storico e il Quadrilatero Romano, con oltre 9mila famiglie e mille e 400 utenze commerciali.

La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione, in analogia a quanto realizzato in passato. A partire dal 12 febbraio, i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le necessarie informazioni in merito al nuovo servizio. Gli addetti, inoltre, consegneranno one to one gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici), oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, negli spazi individuati in ciascun edificio, verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per ulteriori informazioni, approfondimenti e per consentire agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio degli addetti di ritirare lo starter kit, dal 15 febbraio 2024 verrà riaperto un punto info distributivo presso i locali della Chiesa di San Filippo Neri, con ingresso da via Maria Vittoria 7/A, e attivo il giovedì e il venerdì dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9.30 alle 13.

L’attivazione del porta a porta integrale in questa porzione di città è stata preceduta da una attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni che si prefiggono di ottenere i migliori risultati di raccolta sia a livello quantitativo che qualitativo, garantendo l’integrazione con il tessuto urbanistico e riconoscendo le peculiarità delle aree coinvolte.

“Migliorare la raccolta differenziata, lavorando anche su economia circolare e investendo sulla transizione ecologica del nostro territorio urbano, rappresenta uno degli obiettivi della Città e assicurerà insieme decoro della città, soddisfazione dei cittadini e risultati ambientali –commenta l’assessora Chiara Foglietta -. Per riuscirci è necessario definire soluzioni che possano ottenere i migliori risultati di raccolta sia a livello quantitativo che qualitativo, garantendo l’integrazione con il tessuto urbanistico e riconoscendo le peculiarità delle aree coinvolte. Differenziare correttamente non è banale e l’impegno dei torinesi è fondamentale per ottenere i risultati attesi”.

“Questa area della città presenta molte sfide, compreso il significativo impatto turistico di cui è necessario tenere conto – aggiunge la Presidente di Amiat, Paola Bragantini -. Per questo procederemo gradualmente, con verifiche periodiche, in particolare nelle vie e nelle piazze più frequentate anche in orario serale e notturno: per questo abbiamo attivato tavoli periodici di confronto, anche nel dettaglio, con le associazioni degli esercenti”.

Il nuovo sistema prevederà la rimozione degli attuali contenitori stradali e l’attivazione della raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali.

Per qualsiasi necessità sarà possibile consultare il sito internet Amiat, seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», contattare il Servizio di Customer Care Ambientale al numero 800 017277 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00 – o scrivere ad amiat@gruppoiren.it .

Smog: livello bianco fino a oggi

Fino a venerdì 16 febbraio in vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a venerdì 16 febbraio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Torino aderisce a ‘M’illumino di meno’ e spegne le luci decorative dei ponti storici e di Palazzo Civico

In occasione di “M’illumino di Meno”, l’iniziativa promossa da Caterpillar – Radio2 per rilanciare, nella Giornata per il risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, le buone pratiche quotidiane utili a ridurre i consumi di energia, questa sera la Città di Torino terrà spente le luci decorative dei tre ponti storici – Vittorio Emanuele I, Umberto I e Isabella –  e di Palazzo Civico quale segno simbolico della volontà di Torino di percorrere la strada del risparmio energetico.

“Lungo il percorso della transizione ecologica le attività di sensibilizzazione per promuovere comportamenti sostenibili e diffondere l’uso intelligente e razionale dell’energia rappresentano una leva importante per provare, insieme, a vincere la  sfida della neutralità climatica – commenta l’assessora alla Transizione ecologica e digitale Chiara Foglietta – Su questo tema le istituzioni giocano una partita importante anche nella predisposizione di politiche di risparmio energetico”

Torino è tra le 100 città impegnate nella missione Climate Neutral and Smart Cities by 2030.   Città pioniere che puntano a raggiungere l’obiettivo dell’impatto zero sul clima (net-zero) vent’anni prima dell’Unione Europea nel suo complesso. L’obiettivo del programma è il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030 attraverso l’attuazione di sperimentazioni sulla mobilità, l’efficienza energetica e la pianificazione urbana verde.

Guidata in questa sfida dal Mission Board for climate-neutral and smart cities della Commissione europea, Torino sta predisponendo, attraverso un processo multilivello e co-creativo, un Climate City Contract che raccoglierà le azioni congiunte di istituzioni e partner strategici del territorio.

Tra i progetti che sicuramente rientreranno nel Climate City Contract c’è EfficienTO, che prevede la riqualificazione energetica di circa 700 immobili comunali: scuole, uffici, edifici culturali e impianti sportivi. Gli interventi previsti comprendono la realizzazione di cappotti, di sistemi di isolamento termico e di impianti solari termici e fotovoltaici; la sostituzione delle centrali termiche attualmente in uso con caldaie a condensazione; il rifacimento dei serramenti e dell’illuminazione interna ed esterna degli edifici. Il piano, che prevede un investimento di 100 milioni di euro tra il 2023 e il 2029, permetterà alla Città di Torino di essere più sostenibile grazie al minore impatto ambientale con un intervento che equivale al risparmio delle emissioni annuali di 16mila automobili, ma anche di ridurre del 33% gli attuali consumi elettrici e termici, che si tradurrà in un risparmio annuo a regime per il Comune di Torino circa 7 milioni di euro.

Torino Click

La palazzina consegnata alla Città, si insedia il tavolo per Askatasuna bene comune

Si insedierà domani nella sede dell’assessorato ai Beni Comuni il tavolo tecnico di co-progettazione per l’immobile di corso Regina Margherita 47, di proprietà della Città di Torino e destinato ad attività per la collettività. L’edificio è stato consegnato dagli occupanti al Comune. Si tratta della palazzina occupata dal centro sociale Askatasuna. Al tavolo parteciperanno il gruppo spontaneo di cittadini e cittadine proponenti del progetto, approvato dalla Giunta Comunale con delibera del 30 gennaio scorso, e i funzionari dell’amministrazione comunale.

Sanità: ecco come la Regione vuole ridurre le liste d’attesa

L’assessore alla Sanita della Regione Piemonte Luigi Icardi è intervenuto sulla’annosa questione delle lunghe liste d’attesa per le visite mediche nella sanità pubblica. “Con delibera del 20 novembre 2023 – ha spiegato Icardi – la Giunta regionale ha definito le azioni per la realizzazione dell’obiettivo di riduzione delle liste d’attesa relative alle visite e alle prestazioni ambulatoriali, definendo un supporto specialistico ed attivando un gruppo di lavoro che sta incontrando le Aziende sanitarie regionali allo scopo di risolvere le criticità”.
In sintesi il piano della Regione:
– l’organizzazione delle attività nel sistema CUP deve essere regolata provvedendo ad aggiornare i tempi medi stimati per l’esecuzione delle visite specialistiche ed esami diagnostici;
– l’esecuzione dei prelievi e degli esami di laboratorio analisi deve essere garantita all’assistito anche in assenza di prenotazione; resta comunque possibile utilizzare la funzionalità del CUP denominata “Elimina Code” al fine di ridurre i tempi di attesa negli ambulatori;
– le agende ambulatoriali devono essere configurate nel sistema CUP al fine di assicurare la piena aderenza rispetto alle voci del catalogo regionale che sono state definite per la ricetta dematerializzata;
– tutte le visite e prestazioni di primo accesso devono essere prenotabili sul CUP regionale nelle cosiddette agende “pubbliche”, salvo eccezioni;
– le strutture sanitarie pubbliche del SSR sono tenute ad assicurare che tutte le prestazioni successive al primo accesso devono essere prescritte dalla struttura che ha preso in carico il paziente senza che questi sia rimandato al MMG/PLS per la prescrizione;
– tutte le prestazioni strettamente e direttamente correlate al ricovero programmato (pre-ricovero e postricovero) erogate al paziente devono essere rendicontate nel flusso C4;
– le prestazioni di pre-ricovero e post-ricovero, devono essere eseguite all’interno della struttura sanitaria e rendicontate nel flusso C4, non necessitano di impegnativa dematerializzata e non devono essere rendicontante nel flusso C.;
– le Asl devono assicurare il monitoraggio e il miglioramento di appropriatezza prescrittiva dei medici ;
– le Asl, in stretta collaborazione con le Ao/Aou, devono assicurare il monitoraggio ed il miglioramento di appropriatezza erogativa con l’ulteriore consolidamento delle attività di audit;
– le Asr devono assicurare la conduzione di campagne di comunicazione e di sensibilizzazione sull’importanza di un’adeguata copertura e sicurezza delle attività di prevenzione;
– la struttura sanitaria deve assicurare il rispetto di tutte le vigenti normative previste per la libera professione intramuraria e tutti gli adempimenti previsti per il monitoraggio ALPI (sezioni prenotazioni e volumi) al link: https://alpi.agenas.it/;
– le aziende sanitarie dovranno migliorare i processi dei percorsi di salute, diagnostico terapeutici assistenziali, organizzativi e produttivi;
– le aziende sanitarie devono assicurare l’attivazione di ogni strumento idoneo al fine di assicurare che ogni prestazione sanitaria erogata sia inserita entro cinque giorni dalla conclusione della stessa nel FSE».
Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi sulle azioni messe in campo dalla Regione con le Asr per la riduzione delle liste d’attesa.

Carcere Torino: “Tensione per detenuto che deve scontare tre mesi”

Dal SAPPE – Polizia penitenziaria riceviamo e pubblichiamo 

Si è vissuta ancora una giornata di “passione” nella Casa circondariale di Torino, periodicamente al centro delle cronache per i gravi episodi di violenza che accadono ‘tra le sbarre’. Su quanto è avvenuto nelle ultime ore riferisce Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria:“Sono stati momenti di tensione nel pomeriggio di ieri alla Casa Circondariale di Torino, quando intorno alle 14.00 un detenuto di nazionalità rumena, durante la permanenza nei cortili esterni, è riuscito ad arrampicarsi prima su un muro divisorio, poi sulle grate che fiancheggiano le pareti dei padiglioni detentivi raggiungendo il tetto del terzo piano del padiglione C. Immediatamente è scattato l’allarme che ha fatto intervenire il Vice Comandante ed anche i vigili del fuoco che, dopo una professionale e sensibile opera di persuasione, sono riusciti a convincere il detenuto a porre fine alle proprie intenzioni”.

Santilli spiega che “sono ancora in corso gli accertamenti sulle ragioni che hanno portato il soggetto a un tale gesto ma parrebbe che i motivi siano futili e legati all’accesso da parte sua a terapie farmacologiche. Abbiamo tuttavia anche appreso che si tratta di una persona entrata in carcere da appena un mese e con una pena da scontare di tre mesi per il reato di falsità ideologica. Come sindacato non possiamo esimerci dal domandarci se il carcere possa e debba essere l’unica risposta dello Stato al compimento di un reato di portata così irrisoria”.

Apprezzamento per la professionalità dimostrata dai poliziotti penitenziari di Torino arriva anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che si dichiara però “perplesso” per la presenza fisica in carcere di una persona con una pena così breve da scontare. Per il leader del primo Sindacato del Corpo, infatti, si rendono necessari alcuni interventi urgenti per fronteggiare la costante situazione di tensione che si vive nelle carceri italiane: Si potrebbe ipotizzare un nuovo sistema penitenziario articolato su tre livelli: il primo, per i reati meno gravi con una pena detentiva non superiore ai 3 anni, caratterizzato da pene alternative al carcere, quale è l’istituto della “messa alla prova”; il secondo livello è quello che riguarda le pene detentive superiori ai 3 anni, che inevitabilmente dovranno essere espiate in carcere, ma in istituti molto meno affollati per lo sgravio conseguente all’operatività del primo livello e per una notevole riduzione dell’utilizzo della custodia cautelare. Il terzo livello, infine, è quello della massima sicurezza, in cui il contenimento in carcere è l’obiettivo prioritario”, conclude. “Nell’ambito delle prospettive future occorre dunque che lo Stato, pur mantenendo la rilevanza penale, indichi le condotte per le quali non è necessario il carcere, ipotizzando sanzioni diverse, ridisegnando in un certo senso l’intero sistema, anche perché il sovraffollamento impedisce di fatto la separazione dei detenuti. E la Polizia penitenziaria, che riteniamo debba connotarsi sempre più come Polizia dell’esecuzione penale oltreché di prevenzione e di sicurezza per i compiti istituzionali ad essa affidati dall’ordinamento, è sicuramente quella propriamente deputata al controllo dei soggetti ammessi alle misure alternative”.

Rapina in centro a Torino. In manette 19enne

La Polizia di Stato ha tratto in arresto a Torino un cittadino marocchino di 19 anni gravemente indiziato di rapina in concorso con persona rimasta ignota.

Sono circa le tre di notte, quando la pattuglia in servizio di Volante del Comm.to di P.S. Barriera Nizza transita nei pressi di Largo Vittorio Emanuele II e si avvede di due ragazzi in difficoltà per strada. Uno di loro, di 21 anni, riferisce agli agenti di essere appena stato rapinato del proprio giubbotto griffato e del marsupio da parte di due giovani, di cui fornisce le descrizioni.

I poliziotti danno immediatamente corso alle ricerche dei soggetti e li rintracciano nella vicina via San Quintino: alla vista della pattuglia di polizia, i due si dividono scappando. Uno di essi verrà però raggiunto: il giovane, un cittadino marocchino di 19 anni, indossa proprio il giubbotto poc’anzi rapinato al richiedente. Nelle tasche del pantalone del fermato, anche due pezzi di hashish, che verranno sottoposti a sequestro amministrativo.

La refurtiva  è stata riconsegnata al legittimo proprietario e il giovane tratto in arresto per rapina in concorso.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Piccoli interventi figuravano come operazioni chirurgiche: medico scoperto dalla Gdf

Un medico eseguiva  piccole operazioni di routine ma le fatturava  come interventi chirurgici. E’ stato scoperto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della Guardi di Finanza. Il dottore avrebbe sottoposto alcuni pazienti a infiltrazioni, ma registrando l’esecuzione di operazioni chirurgiche di stabilizzazione vertebrale. Il medico avrebbe usato  a proprio vantaggio codici del nomenclatore sanitario, facendo passare le infiltrazioni non coperte dalle polizze assicurative sottoscritte dagli ignari pazienti, tra le tipologie di intervento rimborsabili  dalle compagnie  assicurative.