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Biraghi rinnova il sostegno alla Fondazione per la Ricerca sul Cancro 

Biraghi sostiene le attività di cura e di ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS tramite la donazione di una parte del ricavato ottenuto dalla vendita dei Toh. In due anni sono stati raccolti oltre undicimila euro a favore della ricerca.

Torino, 10 febbraio 2025

Biraghi, la storica azienda di Cavallermaggiore (CN) leader nel settore lattiero caseario, da sempre crede nella ricerca, in ogni ambito. Per questo motivo, da alcuni anni, ha deciso di impegnarsi nella raccolta fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro.

Per il secondo anno consecutivo, Biraghi ha donato alla Fondazione parte del ricavato ottenuto dalla vendita – presso il negozio Biraghi di Piazza San Carlo – dei Toh: le ormai iconiche opere dell’artista Nicola Russo ispirate ai torèt, le famosissime e storiche fontanelle pubbliche di Torino.

A conclusione delle vendite dell’anno 2024, nello store di Piazza San Carlo Biraghi, ha consegnato alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro un assegno simbolico del valore di oltre sette mila euro.

“L’iniziativa, nata dal desiderio di dare un sostegno reale alla Fondazione e ringraziare pubblicamente tutte le persone che hanno deciso di dare un contributo alla ricerca in campo medico – dichiara Daniele Di Palma, Direttore Marketing di Biraghi S.p.A. – ci rende molto orgogliosi. Biraghi ci tiene da sempre a impegnarsi concretamente nel sostenere le iniziative benefiche del territorio. Consolidare la nostra collaborazione con la Fondazione è per noi davvero importante. Tutto quello che l’Istituto di Candiolo ha fatto in questi anni, e che farà, è fondamentale per tutti quanti noi”.

“Siamo felici che un’azienda importante come Biraghi continui a credere in noi e sostenerci tramite questa importante iniziativa voluta da un giovane artista, che ha scelto di avere Candiolo come partner del Toh –  ha dichiarato Andrea Bettarelli, Responsabile Fundraising Marketing e Comunicazione della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – Grazie al sostegno di cittadini, aziende, associazioni e Istituzioni riusciamo a dotare l’Istituto di Candiolo IRCCS delle migliori risorse tecnologiche disponibili sul mercato, e continuiamo senza sosta in un importante piano di sviluppo dell’Istituto, per fornire nuovi spazi a medici, ricercatori e, soprattutto, pazienti”.

“Questo progetto ha offerto a numerosi turisti e cittadini l’opportunità di apprezzare l’iniziativa artistica e, al contempo, di contribuire a una causa importante: sostenere la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro – dichiara Nicola Russo autore dei Toh – Una collaborazione tra arte, valorizzazione del territorio e solidarietà che conferma il successo di questa iniziativa”.

“La Cassetta dei Ricordi” al motovelodromo Fausto Coppi

 

A Torino, l’11 febbraio alle ore 17

 

Martedì 11 febbraio, alle ore 17,nella reception del Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, in corso Casale 144, verrà posizionata e inaugurata, alla presenza del pubblico interessato, la “Cassetta dei Ricordi”, una sorta ei buca delle lettere in cui i testimoni delle più diverse storie legate allo sport, dal ciclismo al rugby e altre iniziative, dall’opera ai concerti rock, che si sono svolte nel secolo di vita di uno dei più antichi velodromi d’Italia, nonché la più antica struttura sportive del Piemonte, potranno depositare le loro memorie, racconti, fotografie, cartoline e piccoli oggetti d’epoca. L’iniziativa, nata all’interno del progetto “Motovelodromo-il benessere per tutti: persone e ambiente al centro”, progetto di integrazione sociale volto a favorire l’incontro tra generazioni e identità diverse, il senso di comunità, la promozione e diffusione di stili di vita non sedentari avviata nel 2024 da Sport 4 Good Srl, Società benefit di rigenerazione e gestione del motovelodromo di Torino, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del bando Inno Social Metro. I soggetti promotori sono gli editori Graphot e Scrittura pura, ben radicati a Torino nel quartiere di Madonna del Pilone, in cui visse Emilio Salgari, e dove dal 1920 sorge il motovelodromo, sotto tutela della Sovrintendenza dal 1994.

“La Cassetta dei Ricordi” è pensata in primo luogo per raccogliere in forma cartacea o su chiavetta le vicende delle storie più significative del motovelodromo e al suo contesto, per conservare e condividerle attraverso la pubblicazione di un libro in coedizione delle case editrici indipendenti Graphot e Scrittura pura, che hanno già al loro attivo il volume a doppio marchio dell’opinionista di RAI Sport Beppe Conti, “Storia e leggenda del motovelodromo”.

Per Laura Giachino di Graphot e Stefano Delmastro di Scrittura pura, che seguiranno il lavoro di raccolta, selezione e rielaborazione dei racconti e ricordi per il volume, la cui uscita è programmata per maggio, mese del Salone del Libro e del Giro d’Italia, l’idea è quella di dar vita a un libro di testimonianze, memorie e aneddoti raccontati da chiunque abbia vissuto in qualche modo il motovelodromo, il velò che ha ospitato e generato momenti straordinari che continuano a vivere nei ricordi di molti abitanti del quartiere. Si tratta di un luogo storico e significativo per la città, per gli appassionati di sport in generale e non solo. Basti pensare che, oltre a ciclisti intramontabili come Coppi e Bartali, ci ha giocato il Grande Torino, ha mosso i suoi primi passi la Nazionale di Calcio e si sono ascoltate la Carmen e l’Aida, ma anche i Pooh, Francesco De Gregory e i Roxy Music.

Al varo, con taglio del nastro e bicchierata, della cassetta, martedì 11 febbraio, al motovelodromo , interverranno alcuni scrittori come Maurizio Ternavasio e Marco Balestracci. Laura Giachino e Stefano Delmastro precisano che “La Cassetta dei Ricordi è rivolta a tutte e tutti i potenziali testimoni delle più disparate vicende, dal barbiere di zona agli anziani e le anziane della bocciofila di quartiere, o ai membri delle diverse associazioni e comitati di zona come ‘pezzi di motovelodromo’ e ‘Fiab Torino Bici e Dintorni’, tra cui il signor Mario Bertola, che grazie al motovelodromo conobbe l’attore Tyrone Power, e la signora Angela Bernasconi, segretaria e coordinatrice della squadra di Football Americano dei Tauri. Sono loro la vera memoria storica del luogo, indispensabile per mantenere vive le origini del motovelodromo e del quartiere che da oltre 100 anni lo ospita e trasmetterle alle future generazioni”.

Oltre che tramite carta stampata e chiavetta, la comunicazione di ricordi e racconti potrà avvenire via email fino al 9 marzo all’indirizzo cassettaricordimtv@gmail.com, spazi graditi non superiori a 5 mila, gradite inoltre fotografie del passato accompagnate da una breve spiegazione o didascalia, cartoline e piccoli oggetti d’antan, utili a raccontare pagine del libro che nascerà da questa iniziativa – gli oltre cento anni di vita del motovelodromo.

 

Mara Martellotta

Donna riacquista l’udito dopo asportazione di un tumore e impianto di elettrodi cerebrali alle Molinette

La sordità era insorta nella paziente in modo lentamente progressivo dall’età di 25 anni a causa di una patologia relativamente comune, quale è l’otosclerosi all’orecchio destro. In questa paziente, tuttavia, l’otosclerosi è evoluta molto rapidamente, interessando permanentemente anche l’orecchio interno (variante “far advanced otosclerosis”). Da alcuni anni, infatti, la paziente non riusciva più a percepire le parole, neppure utilizzando le protesi acustiche, nonostante un intervento per cercare di migliorare l’udito. A complicare ulteriormente il quadro clinico, è sopraggiunta la diagnosi di un grosso tumore benigno del nervo vestibolare sull’altro orecchio di sinistra, noto come neurinoma dell’acustico, in fase di accrescimento. Questa condizione ha causato alla paziente intense vertigini ed un ulteriore aggravamento, portandola alla sordità completa.
La paziente ha quindi subito un intervento di posizionamento di un impianto cocleare a destra da parte del professor Andrea Canale, della Otorinolaringoiatria universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Giancarlo Pecorari).
Successivamente è stata sottoposta ad un lungo e delicato intervento neurochirurgico, effettuato dal dottor Francesco Zenga (responsabile della Chirurgia del Basicranio ed Ipofisaria dell’ospedale Molinette di Torino), con rimozione totale del tumore a carico del nervo acustico nell’angolo ponto-cerebellare a sinistra e preservazione delle funzioni neurologiche degli altri nervi, che spesso possono essere danneggiati con questo tipo di chirurgia. In un approccio senza precedenti, vista la pregressa sordità e l’impianto cocleare a destra, e poiché il nervo acustico sinistro era stato inevitabilmente asportato con il tumore, durante il medesimo intervento, durato complessivamente circa 10 ore, il neurochirurgo Francesco Zenga e gli otorinolaringoiatri Roberto Albera ed Andrea Canale hanno deciso di impiantare anche un dispositivo (elettrodo) che stimola direttamente i nuclei cocleari dentro il cervello (ABI – Auditory Brainstem Implants). L’intervento è stato portato a termine con successo anche grazie alla collaborazione in sala operatoria della neurofisiologa dottoressa Carola Junemann, che insieme al neurochirurgo, ha definito la posizione esatta in cui posizionare l’elettrodo.
Ora la paziente ha riportato un miglioramento straordinario: è ora in grado di sostenere conversazioni normali ed ha notato un miglioramento significativo anche nel suo equilibrio. Grazie alla stimolazione uditiva elettrica di entrambe le orecchie — con l’impianto cocleare a destra e l’ABI a sinistra — ha recuperato la percezione spaziale dei suoni ambientali, facilitando così la compensazione anche del deficit dell’equilibrio.
Questo caso rappresenta un unicum a livello globale, evidenziando i risultati soddisfacenti di stimolazione bilaterale elettrica bimodale. È un esempio straordinario di come la chirurgia continui ad innovare, offrendo nuove speranze a pazienti con condizioni complesse, gestite nel Centro dedicato proprio a queste complesse patologie neurochirurgiche della Città della Salute di Torino.
“Questo intervento é un esempio di come alla Città della Salute, nonostante i recenti fatti di cronaca giudiziaria, l’attività di eccellenza prosegue in maniera incessante. Un plauso a tutti gli operatori che hanno permesso questo miracolo” dichiara l’Assessore alla Sanità Federico Riboldi.
“Questo intervento conferma ancora una volta quali siano le potenzialità della Città della Salute di Torino. Ringrazio tutti i nostri dipendenti che ogni giorno, anche nei momenti di difficoltà, permettono che ci possano essere questi tipi di interventi così come ogni tipo di attività quotidiana” commenta il Direttore generale facente funzioni della Città della Salute di Torino Emanuele Ciotti.

Uccide la moglie con un coltello e tenta di togliersi la vita

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A Venaria Reale nella loro abitazione di via Gozzano un uomo 56enne ha ucciso la moglie  di 51 anni con un coltello da cucina. La vittima è stata trovata a terra, in bagno.

Il marito ha cercato  di suicidarsi  ingerendo dei farmaci. È ricoverato  al Maria Vittoria di Torino, piantonato dai carabinieri, ma non è in pericolo di vita.

L’uomo, Pietro Quartucci è disabile in sedia a rotelle. Avrebbe  sorpreso la moglie Cinzia D’Aries mentre era in bagno accoltellandola alla schiena e al petto.

Alcune testimonianze dei  vicini del condominio di edilizia popolare dicono che i due coniugi talvolta litigavano, ma non si conosce al momento  il movente del delitto.

In casa e in auto nascondeva 11 kg di droga

Sono oltre 11 i kg di hashish e marijuana sequestrati a Torino dalla Polizia di Stato, che ha arrestato un uomo per la detenzione dell’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti trovato in suo possesso.

Tutto nasce da un controllo di un automobilista, in via Eritrea, da parte di una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il conducente, un sessantenne italiano, alla richiesta dei documenti appare eccessivamente nervoso; nello zaino che ha con lui sta trasportando 2 chili di hashish suddivisi in 4 panetti.

I poliziotti perquisiscono, con l’aiuto di una unità cinofila, anche la sua abitazione dove trovano, nascosti dentro un trolley da viaggio, 4 kg di hashish oltre a un bilancino di precisione e materiale plastico vario utile al confezionamento.

L’indagato, alla richiesta di mostrare l’interno di un eventuale box auto, si mostra elusivo; gli agenti provano l’apertura di tutti i garage con una delle chiavi in possesso del sessantenne riuscendo ad accedere a un box, dove ritrovavano 8 bustoni in plastica trasparente, sigillati sottovuoto, contenenti oltre 5 kg di marijuana.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ha ottenuto la convalida dell’arresto.

Edilizia in nero, grave episodio nel Torinese

«Siamo preoccupati per la situazione dell’edilizia. Il caso del giovane peruviano 22enne, irregolare in Italia, probabilmente senza fissa dimora, che aveva appena iniziato a lavorare, in nero, in un cantiere edile nel Comune di Collegno (Torino) ed è stato travolto il 3 febbraio 2025 dalle macerie insieme al titolare rumeno una ditta individuale, poi trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Rivoli, ci riporta indietro negli anni, quando, anche a Torino, lavoratori irregolari subivano infortuni sul lavoro e venivano abbandonati al loro destino. Sempre al primo giorno di lavoro…».

È quanto dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.

«Per evitare di piangere altre vittime – aggiunge il direttore – e perdere i diritti faticosamente acquisiti, è opportuno vigilare di più nei cantieri, anche in quelli privati, e, soprattutto, fare applicare il contratto nazionale edile, che prevede 16 ore di formazione obbligatoria prima di mettere piede in un cantiere. Si potrebbero evitare tanti infortuni e mettere fine all’ipocrisia di vittime ‘neo assunte’».

Tunnel di Tenda, primi ristori dalla Regione

 

Un milione di euro per i danni causati dai ritardi nella riapertura. Cirio, Bongioanni e Gallo li hanno illustrati oggi a Limone Piemonte: «Un primo passo in attesa dei ristori di Anas»

 

Un milione di euro dalla Regione Piemonte come primo intervento di supporto per le attività commerciali e turistiche della Valle Vermenagna che hanno subito danni a causa dei ritardi nella riapertura del tunnel del Tenda, chiuso dal 2020. Il provvedimento è stato illustrato ieri a Limone Piemonte dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dagli assessori regionali al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni e alla Montagna Marco Gallo, assieme al sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi.

Come preannunciato qualche settimana fa dalla Giunta regionale, diventa così operativa una prima misura voluta per sostenere nell’immediato le attività commerciali e turistiche della Valle Vermenagna che in questi anni hanno subito una riduzione di fatturato a causa dell’interruzione del collegamento internazionale causato dalla tempesta Alex dell’ottobre 2020 che ha costretto alla chiusura della vecchia galleria stradale del Tenda, e del protrarsi dei lavori per l’apertura di quella nuova.

La Regione eroga infatti a fondo perduto un contributo destinato agli operatori economici della valle, in anticipo rispetto alle risorse nazionali a disposizione dell’intero territorio provinciale, come spiega il presidente della Regione Alberto Cirio: «La Regione Piemonte non ha competenze sul Tenda e su questo tipo di interventi, prova ne sia che per questo intervento è necessaria una legge. Non potevamo però rimanere sordi al grido di allarme del comparto turistico, ricettivo e commerciale di questa Valle che rappresenta il nostro principale collegamento con la Costa Azzurra e l’Europa mediterranea. In un anno particolarmente difficile, anche a causa della reintroduzione del Patto di stabilità europeo, siamo riusciti a individuare le risorse per dare un primo segnale alle attività economiche. Assicuriamo il massimo impegno affinché a queste possano aggiungersi nel più breve tempo possibile quelle, stimate in tre milioni di euro, che l’Anas ci ha annunciato a titolo di risarcimento delle imprese appaltatrici per i continui rinvii dell’apertura del nuovo tunnel stradale».

Si parte quindi con un milione di euro che sarà assegnato una tantum alle attività turistiche, ricettive, del commercio, dell’artigianato alimentare della valle. Le imprese riceveranno il contributo con un modello “a cratere”, vale a dire con un criterio decrescente man mano che aumenta la distanza dal cantiere. Le risorse saranno infatti distribuite in modo proporzionale all’entità del danno subìto, definita in base al Comune in cui l’operatore economico svolge la sua attività: da quello più colpito di Limone Piemonte fino a quello più lontano di Borgo San Dalmazzo.

I potenziali beneficiari di questo primo contributo sono circa 500 operatori economici con sede nei Comuni di Limone PiemonteVernanteRobilante e Roccavione, attivi nei settori della ristorazione, dell’accoglienza turistica, dai rifugi di montagna agli alberghi, fino alle agenzie immobiliari, del commercio al dettaglio – dai prodotti alimentari all’abbigliamento e l’elettronica – e delle attività artigiane esclusivamente riconducibili al commercio dei prodotti alimentari. Sono inoltre considerati tra i beneficiari anche i maestri di sci. Per il Comune di Borgo San Dalmazzo saranno considerati unicamente gli operatori attivi nei settori della ristorazione e dell’accoglienza.

Le attività con sede a Limone Piemonte riceveranno ognuna 4.000 euro, quelle di Vernante 3.500 euro3.000 quelle di Robilante e 2.500 quelle di Roccavione. A Borgo San Dalmazzo riceveranno 1.000 euro di ristoro le attività turistico-ricettive, i pubblici esercizi e le attività commerciale di settore (ovvero i venditori di sci e attrezzatura da montagna). Ai maestri di sci che lavorano nella zona è riconosciuto un contributo di 500 euro.

Nelle parole dell’Assessore Paolo Bongioanni, la misura è un nuovo, fondamentale segnale di attenzione agli operatori del territorio da parte della Regione Piemonte: «Per la seconda volta in cinque anni la Regione Piemonte interviene in modo concreto a sostegno delle categorie economiche del territorio colpite da situazioni eccezionali. Nel maggio 2020, in piena pandemia, scrivemmo insieme al presidente Cirio e facemmo approvare a tempo di record dal Consiglio regionale le due leggi regionali 12 e 13 che ci permisero di erogare sostegni e bonus immediati alle attività produttive paralizzate dal Covid. Oggi, con la stessa rapidità e senza lungaggini burocratiche, siamo riusciti a stanziare un milione di euro che andrà a risarcire centinaia di attività economiche della Valle Vermenagna con la formula della spesa corrente a fondo perduto, che evita l’obbligo di spese d’investimento imposto dalla modalità in conto capitale. Siamo molto contenti di questo risultato, e oltre l’attenzione costante del presidente Cirio, ringrazio in particolare Finpiemonte e i miei uffici che si sono attivati con la Camera di Commercio di Cuneo per individuare nel modo migliore le aziende che potranno ricevere questi finanziamenti».

«La Regione ha dimostrato di mantenere la parola. L’assegnazione di un milione di ristori per i disagi legati alla chiusura da più di quattro anni del valico del Tenda sono il segno concreto di un sostegno da parte della giunta Cirio rispetto a chi ha pagato il prezzo dell’interruzione dei collegamenti tra Italia e Francia attraverso il Tenda, da sempre vitali per l’economia del Cuneese – dice Marco Gallo, assessore alla Montagna con delega al sistema neve -. Questa è una prima fase di ristori a cui seguirà una seconda. Credo sia importante l’attenzione verso una categoria che conta circa 200 maestri e le scuole di sci che stanno affrontando la quinta stagione invernale senza sciatori del Ponente Ligure e del Sud della Francia, abituali clienti delle piste limonesi».

E il tempestivo lavoro di individuazione del bacino dei primi, potenziali beneficiari svolto con la collaborazione della Camera di Commercio di Cuneo è sottolineato con soddisfazione dal presidente Luca Crosetto: «Nel ringraziare la Regione per l’attenzione al nostro territorio e confidando che venga ripristinato in tempi brevi il collegamento con la Francia, siamo stati lieti di offrire il nostro supporto fornendo, grazie alle risultanze del Registro delle Imprese e ai codici Ateco di classificazione delle attività economiche, i riferimenti delle imprese operanti nei Comuni maggiormente coinvolti per consentire di raggiungere  tutte le imprenditrici e gli imprenditori dei settori del commercio, della ristorazione e ricettività, del turismo e dell’artigianato, individuati dalla Regione come i più danneggiati».

Ed ecco il meccanismo per fare domanda e ottenere i ristori di questa prima tranche. È stato studiato dalla Regione Piemonte per snellire al massimo la burocrazia. Le pratiche e l’erogazione saranno gestite da Finpiemonte. I potenziali beneficiari sono stati individuati attraverso il loro codice Ateco grazie alla preziosa collaborazione della Camera di Commercio di Cuneo, e dovranno semplicemente presentare domanda sulla piattaforma regionale online https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-piemonte-finanziamenti-domande. Lo sportello rimarrà aperto per un periodo non superiore a 3 settimane. Per accedere alla piattaforma sarà necessario utilizzare le proprie credenziali Spid, e sarà necessario apporre alla domanda la marca da bollo secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Il contributo verrà erogato in regime de minimis – ossia senza superare la soglia massima di contributi percepiti da ciascun operatore fissata dall’Ue – e verrà verificata la regolarità contributiva dei richiedenti. A ogni impresa individuata verrà erogato un solo ristoro a prescindere dal numero di sedi o unità locali che la stessa ha nel territorio della Valle Vermenagna. Finpiemonte potrà effettuare controlli ex post rispetto alle dichiarazioni che saranno rese in fase di presentazione della domanda.

Trenitalia, sciopero personale mobile Direzione Business Regionale

Dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025

La Segreteria regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero di 23 ore del personale mobile della Direzione Business Regionale di Piemonte e Valle D’Aosta di Trenitalia, dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025.

Per i treni del Regionale in Piemonte e nelle regioni limitrofe potranno verificarsi cancellazioni o variazioni. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.

Sulla base delle recenti disposizioni normative, Trenitalia assicura la circolazione ferroviaria nelle fasce orarie di garanzia, che nei giorni festivi è dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.

Maggiori informazioni e l’elenco dei treni garantiti sono disponibili nella sezione Infomobilità del sito web di Trenitalia, presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie o al numero verde gratuito 800 89 20 21.

Gli esercenti vogliono essere tutelati da danni e scritte su vetrine, muri e serrande durante i cortei

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I Commercianti chiedono l’intervento delle istituzioni dopo le scritte sui muri e i danni a vetrine e dehors causati dal corteo degli antagonisti

Gli atti vandalici avvenuti venerdì notte a Regio Parco colpiscono non solo i pubblici esercizi danneggiati, ma il tessuto economico e sociale di una città che si sta ponendo come un polo attrattivo per investitori, turisti e cittadini. Episodi come questi minano la sua immagine e la qualità della vita di chi la vive e la frequenta.» Così Vincenzo Nasi, presidente di Epat Torino, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi del territorio, interviene dopo l’ennesima notte di danneggiamenti ai danni di attività economiche.

«Oltre al senso di insicurezza – prosegue Nasi -, il danno economico per gli esercenti è rilevante: muri e vetrine imbrattati, attrezzature compromesse e giornate di lavoro perse per ripristinare i locali. È essenziale che le istituzioni intervengano con strumenti concreti di tutela e ristoro per chi subisce questi episodi».

Epat esprime fiducia nel lavoro della Polizia e auspica che i responsabili vengano individuati e perseguiti con fermezza. «Un contesto urbano più sicuro – conclude Nasi – non è solo una garanzia per le imprese, ma contribuisce a rendere Torino una città più vivibile per tutti, a partire dai tanti giovani che ogni sera la animano con la loro presenza. Per questo chiediamo che la Città si costituisca parte civile in un eventuale procedimento: tutelare le attività economiche significa difendere il valore e l’attrattività del nostro territorio».

Cda Edisu Piemonte, Roberta Piano presidente

Si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Edisu Piemonte, l’ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Alla guida dell’ente, in qualità di presidente, è stata nominata Roberta Piano, che succede ad Alessandro Sciretti.

Roberta Piano vanta un’esperienza consolidata in ambito legislativo, con profonda conoscenza della gestione dei fondi strutturali, in particolare nelle aree dell’istruzione, formazione, università e lavoro. Attualmente è  dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ufficio di monitoraggio, rendicontazione e controllo del Nucleo PNRR Stato-Regioni del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie.

Con questa nomina, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel garantire un diritto allo studio efficace, attraverso la gestione competente delle risorse e dei servizi a disposizione degli studenti universitari. Il nuovo Consiglio di Amministrazione avrà il compito di consolidare e potenziare le politiche di sostegno al diritto allo studio, con particolare attenzione ai servizi abitativi, alle borse di studio e ai progetti di internazionalizzazione.

Il Vicepresidente e Assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha espresso soddisfazione per l’insediamento del nuovo CdA e per la nomina del neo Presidente: “Auguro buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione e al Presidente Roberta Piano. Sono certa che competenza e professionalità contribuiranno a rafforzare il diritto allo studio in Piemonte: l’obiettivo è offrire agli studenti opportunità concrete per sviluppare i propri talenti e potenzialità, oltre a fornire loro strumenti adeguati per affrontare il percorso accademico. Il diritto allo studio è centrale e riteniamo debba essere accompagnato da un approccio innovativo. E’ essenziale che le forti capacità tecniche siano affiancate da un chiaro indirizzo politico, per tradurre concretamente le politiche in azioni efficaci”.

Presiedere l’ente che garantisce il diritto allo studio universitario piemontese è per me un onore, ma anche una grande responsabilità. Questo diritto, inteso nella sua dimensione più ampia come integrazione di servizi per gli studenti, è un fattore determinante per l’attrattività del sistema universitario del Piemonte, in costante crescita negli ultimi anni, e per il mondo produttivo, con ricadute positive sul territorio. Un processo che richiede un impegno concreto, a partire dall’attuazione del principio costituzionale che assicura ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione” ha dichiarato Roberta Piano. “Fin dalla prima riunione di insediamento ho riscontrato un clima positivo e collaborativo tra tutti i Consiglieri, con cui sono certa lavoreremo in modo proficuo per il bene dell’Ente e degli studenti che scelgono il Piemonte e le sue università per costruire il loro futuro” ha affermato il Presidente di Edisu.

EDISU PIEMONTE – Componenti Consiglio di Amministrazione

– CASTAGNO dott. Gerardo (rappresentante dell’Assemblea Regionale degli Studenti)

– MAZZARON prof. Federico (componente nominato dal Consiglio Regionale)

– PIANO dott.ssa Roberta (Presidente)

– PORPORATO prof. Davide (rappresentante degli Atenei piemontesi)

– TOMA dott. Michelangelo (componente nominato dal Consiglio Regionale)