Dal 5 all’11 maggio 2025, il Comitato di Mappano della Croce Rossa Italiana celebra la Settimana della
Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa con un ricco calendario di iniziative che coinvolgeranno
attivamente i Comuni di Mappano, Borgaro Torinese e Caselle Torinese, in un segno condiviso di
vicinanza e sostegno ai volontari e ai valori fondanti della Croce Rossa.
• Consegna delle bandiere e collaborazione con ANCI
La settimana si aprirà lunedì 5 maggio con la consegna ufficiale delle bandiere della Croce Rossa ai
Sindaci dei tre Comuni, che le esporranno all’esterno dei rispettivi municipi per tutta la durata
dell’iniziativa. Il gesto si inserisce nel quadro dell’accordo nazionale tra Croce Rossa Italiana e ANCI,
volto a rafforzare il legame tra enti locali e rete del volontariato.
• Illuminazione in rosso dei monumenti
La sera tra il 7 e l’8 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna
Rossa (8 maggio), i principali monumenti cittadini saranno illuminati di rosso, colore simbolo
dell’umanità e dell’azione neutrale della Croce Rossa in tutto il mondo.
• Vetrine in rosso
Per tutta la settimana, i commercianti di Mappano aderenti all’iniziativa promossa dal Comitato locale
allestiranno vetrine a tema, esponendo un elemento della divisa CRI. Un gesto semplice ma
significativo per testimoniare il proprio sostegno alle attività del Comitato e ai suoi volontari.
• Sabato 10 maggio – Evento centrale con LIM e patrocinio comunale
L’appuntamento principale si terrà sabato 10 maggio alle ore 10, presso la Sala Conferenze di LIM –
Lavanderie Industriali Mappanesi, in Via Argentera 19 a Mappano, grazie alla collaborazione con
l’azienda e con il patrocinio dei Comuni.
Durante la mattinata saranno presentati:
• Annual Report 2024, con un bilancio delle attività svolte;
• la Campagna 5×1000 2025, fondamentale per sostenere i progetti futuri del Comitato;
• una dimostrazione di manovre salvavita su adulto e neonato, rivolta a tutta la cittadinanza, per
promuovere la cultura del primo soccorso.
L’evento rappresenterà un’importante occasione di incontro tra cittadini, istituzioni e volontari per
raccontare e condividere l’impegno quotidiano della Croce Rossa a servizio della comunità.
La Settimana della Croce Rossa rappresenta un’occasione preziosa per avvicinare la cittadinanza
ai valori dell’umanità, della neutralità e del volontariato.
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Nel pomeriggio del 1° maggio il presidente della Regione Alberto Cirio si è recato in visita nei paesi del Chivassese fortemente danneggiati dalle piogge del mese di aprile. Ad accompagnarlo l’assessore regionale Maurizio Marrone.
La prima tappa è stata Cavagnolo per un incontro con i sindaci della zona, che gli hanno consegnato un progetto per realizzare una vasca di laminazione. «La macchina previsionale di Arpa ha funzionato e ha consentito di contenere i danni e intervenire subito dove serviva. Se è vero che i tanti lavori fatti dal 1994 in avanti sui grandi fiumi hanno garantito la tenuta dei corsi d’acqua principali, abbiamo riscontrato che i rii, alcuni dei quali in certi momenti dell’anno nemmeno ci sono, in caso di piogge così forti si ingrossano in maniera impressionante ed su questo aspetto che dobbiamo concentrare i nostri sforzi in futuro», ha dichiarato Cirio.
Il presidente ha poi ricordato che «la Regione ha messo da subito in campo i primi 5 milioni di euro che hanno consentito ai sindaci di firmare le ordinanze per poter eseguire e finanziare i lavori di somma urgenza. Già nella giornata del 17 aprile è stata avanzata al Governo la richiesta di stato di emergenza al governo e siamo stati rassicurati che verrà accolta. Nel Consiglio dei ministri del 18 aprile è stata messa a verbale questa richiesta e ora i tecnici del Dipartimento nazionale, della Regione e dei Comuni stanno completando il dossier».
Per quando riguarda la procedura di ristoro dei danni il presidente ha ricordato che bisogna raccogliere la documentazione relativa anche per quelli subiti dai privati, che sarà inserita nel dossier quando verrà concesso lo stato di emergenza ed ha affermato che «il fatto che l’evento si sia concentrato su un’area piccola, pur producendo danni importanti, ci conforta sulla possibilità di ricevere aiuti economici significativi».
Il presidente si è poi recato a Monteu da Po, nel Caseificio Pugliese di Lauriano, dove tutti si sono rimboccati le maniche per non interrompere il lavoro e garantire una rapida riattivazione anche a salvaguardia delle commesse internazionali, nell’Oasi degli animali di San Sebastiano Po, dove sono di norma ospitati circa 450 animali di molte specie diverse e si collabora con Asl e procure per ospitare quelli esito di sequestri, e a San Raffaele Cimena.
“Il nuovo Piano sociosanitario sarà pronto prima dell’estate”, lo ha annunciato in Commissione Sanità, presieduta da Luigi Icardi, l’assessore alla sanità Federico Riboldi.
L’assessore ha presentato alla Commissione un primo documento di lavoro che deriva anche dagli studi commissionati dalla Giunta a diversi soggetti esterni (Università Bocconi, Csi, Ires, Agm) “il nuovo Piano servirà da linea guida per i prossimi 20 anni – ha detto Riboldi – l’ultima riscrittura integrale del piano socio sanitario risale infatti all’assessore Antonio D’Ambrosio negli anni ‘90, quindi abbiamo deciso di assumerci questa responsabilità, perché riteniamo il cambiamento dei tempi e le innovazioni che stiamo apportando così profondi da meritare un piano d’azione completamente rinnovato. Questo è un atto di coraggio da parte del nostro governo regionale e da parte della maggioranza – ha dichiarato insieme all’assessore Maurizio Marrone per le Politiche sociali – apporterà cambiamenti importanti nel rapporto tra sanità e sociale, ospedali e territorio, regolamentazione dei rapporti della sanità territoriale e del welfare all’interno delle Asl, rapporti con gli erogatori e i consorzi”.
Sul Piano sociosanitario sono intervenuti diversi consiglieri di opposizione: Alice Ravinale (Avs), Monica Canalis, Daniele Valle, Mimmo Rossi, Domenico Ravetti, Gianna Pentenero (Pd), Sarah Disabato e Alberto Unia (M5s). In particolare, le opposizioni hanno chiesto chiarimenti sui contenuti reali del Piano, sullo studio realizzato dall’Università Bocconi di Milano che ne costituisce la base di partenza e sui tempi previsti per la stesura definitiva, la discussione e l’approvazione del documento. “In realtà il Piano sociosanitario non c’è ancora, nonostante i numerosi annunci, queste sono soltanto parole fumose, slide senza nulla di concreto”, hanno sostenuto i consiglieri.
Il presidente della Commissione Icardi ha precisato: “Come è stato ribadito in commissione quella presentato è un documento propedeutico con i principi generali. Ora i consiglieri leggeranno questa prima sintesi e avranno anche gli studi preparatori, potendo porre all’attenzione tutte le integrazioni dovute”.
La Commissione è proseguita con l’audizione, richiesta dal consigliere Fabrizio Ricca (Lega), del commissario della Città della Salute e della Scienza di Torino Thomas Schael, in carica da due mesi.
“Sono stato chiamato a Torino per rendere più efficiente il più grande ospedale pubblico della sanità italiana, uno tra i maggiori d’Europa. Con i suoi quattro presidi sanitari è una mega azienda con circa 10mila dipendenti, di cui però più di un terzo sono amministrativi e tecnici. Ci sono grossi problemi sulla informatizzazione e la condivisione delle agende e lo scorso anno la Città della Salute ha perso 200 milioni di euro. Ci sono tutte le potenzialità per diventare un presidio di terzo livello, ad altissima specializzazione”.
“Poiché siamo anche un polo universitario importante – ha aggiunto – abbiamo la responsabilità di formare le future generazioni di professionisti della sanità pubblica. Stiamo accelerando l’innovazione ma è sempre più difficile tenersi al passo con le ultime innovazioni tecnologiche”.
Sul dibattuto tema dell’intramoenia per i medici ospedalieri, il commissario ha sottolineato che la Città della Salute dispone degli spazi necessari.
Alcuni consiglieri hanno posto specifiche domande al commissario: Ricca (Lega), Valle, Rossi (Pd), Ravinale (Avs) e Unia (M5s).
In apertura di seduta la commissione ha svolto le prime determinazioni sulla proposta di legge n. 84, Misure per garantire modalità uniformi di esercizio dell’attività libero-professionale intramuraria sul territorio regionale, presentata dal consigliere Icardi (Lega) che l’ha illustrata. La Commissione ha deciso di aprire le consultazioni online dei soggetti interessati fino al 13 maggio.
Ufficio stampa CrP
La Corte d’appello di Torino ha annullato l’ordine di trattenimento nel Cpr del capoluogo nei confronti di un cittadino marocchino destinatario di un decreto di espulsione, ritenendo che non fosse stato adeguatamente informato dei suoi diritti. Secondo i giudici, “manca la prova” che l’uomo sia stato messo al corrente in modo corretto della possibilità di chiedere protezione internazionale, un’informazione che la legge sull’immigrazione del 1998 impone di fornire.
Il migrante, fuggito dal Marocco da minorenne e inizialmente rifugiato in Spagna, era arrivato in Italia, dove il 31 marzo la Prefettura di Torino ha emesso un decreto di espulsione, eseguito il 18 aprile a Bologna. Portato in un Cpr, il 28 aprile ha presentato domanda di protezione internazionale. Le autorità hanno interpretato la richiesta come un tentativo di ritardare l’espulsione e ne hanno disposto il nuovo trattenimento.
Tuttavia, la difesa ha evidenziato l’assenza del “foglio notizie” compilato al momento del controllo a Torino, e ha sottolineato che non si ha certezza né del contenuto né del momento in cui le informazioni siano state comunicate, né se siano state fornite “in una lingua comprensibile”. La Corte ha evidenziato che, “in ogni caso, l’informazione è stata fornita dopo l’espulsione e una volta che (il migrante) ha fatto ingresso nel Cpr”, un ritardo che ha portato all’annullamento della misura.
Grave in ospedale ragazzina investita da auto
Ha 15 anni la ragazzina investita da una vettura a Montaldo Dora. E’ ricoverata in gravi condizioni al Cto di Torino dopo l’incidente verificatosi sulla statale 26 mentre stava attraversando la strada sulle strisce. In ospedale è stata sottoposta a un intervento chirurgico alla testa, ora è in prognosi riservata, in rianimazione. Le indagini sono affidate ai carabinieri. L’auto era guidata da un uomo di 56 anni, ed è sottoposta a sequestro.
Nel 2005, in un astronauta americano rientrato da una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, fu per la prima volta rilevato un edema della papilla associato ad alterazioni retiniche e ad un appiattimento del globo oculare, con segni di ipertensione endocranica. Da questa scoperta nacque la SANS (Sindrome neuro-oculare associata ai voli spaziali), caratterizzata da modificazioni strutturali dell’occhio, come l’appiattimento del globo e uno shift ipermetropico. In alcuni astronauti, purtroppo, tali alterazioni risultano permanenti, causando una riduzione della vista e danni al campo visivo. Comprendere i meccanismi fisiopatologici alla base della SANS e individuare efficaci contromisure è oggi una priorità per la medicina spaziale.
Nasce così un progetto internazionale che mira alla creazione di un modello predittivo capace di valutare la predisposizione degli aspiranti astronauti a sviluppare la SANS. Tra i principali protagonisti figurano la Città della Salute e della Scienza di Torino (CDSS), con le Strutture di Chirurgia Generale 1 Universitaria, la Clinica Urologica Universitaria e la Clinica Oculistica Universitaria, insieme alla NASA, ai data scientist dell’Università Milano-Bicocca, al Politecnico di Torino, e alle Università di Houston (Texas), Sydney e Wellington. A coordinare il progetto da Torino saranno il dottor Andrea Grosso, medico chirurgo specialista in oftalmologia, e il professor Mario Morino, Direttore del Dipartimento di Chirurgia della CDSS.
I medici torinesi stanno definendo le caratteristiche di uno “stress test”, utile non solo per chiarire i meccanismi patogenetici della sindrome, ma anche per approfondire la comprensione dell’ipertensione endocranica, una patologia neurochirurgica spesso idiopatica. Si tratta di una sfida italiana che coniuga Intelligenza Artificiale e medicina spaziale, unica nel suo genere a livello internazionale.
La CDSS, leader europeo nella chirurgia mininvasiva laparoscopica, sfrutta proprio questo tipo di procedura come modello terrestre per studiare la SANS. La chirurgia mininvasiva, infatti, consente interventi meno traumatici e più rapidi nella ripresa rispetto alla chirurgia tradizionale. Durante tali interventi, i pazienti vengono operati in posizione inclinata (Trendelenburg), con la testa più in basso rispetto al bacino. In casi prolungati, questa posizione può provocare alterazioni oculari transitorie.
In assenza di gravità, i processi fisiologici subiscono alterazioni: per simularli sulla Terra, uno degli analoghi più comuni è proprio il posizionamento protratto con la testa inclinata di 6 gradi. In chirurgia laparoscopica, si realizza una condizione simile attraverso l’insufflazione dell’addome (pneumoperitoneo) e il posizionamento in Trendelenburg. L’ipotesi è che questa combinazione riproduca le condizioni della SANS, permettendo lo studio della sindrome e l’identificazione di possibili fattori predittivi.
L’obiettivo dello studio è valutare le modificazioni oculari morfologiche e funzionali che si verificano durante interventi di chirurgia laparoscopica, per analizzare gli effetti a breve e medio termine sulla vista e sul campo visivo. I dati raccolti contribuiranno allo sviluppo di modelli matematici e di Intelligenza Artificiale per comprendere meglio la SANS e individuare soggetti a rischio.
Lo studio coinvolge pazienti adulti, tra i 40 e i 75 anni, sottoposti a interventi addominali laparoscopici o robot-assistiti, della durata prevista superiore a 120 minuti, afferenti alla Chirurgia Generale 1 Universitaria (diretta dal professor Mario Morino) e all’Urologia Universitaria (diretta dal professor Paolo Gontero). I pazienti verranno sottoposti a valutazione oftalmologica pre e post-operatoria, con esami strumentali presso la Clinica Oculistica Universitaria (diretta dal professor Michele Reibaldi), e sarà monitorata anche la pressione oculare intraoperatoria.
I dati saranno poi condivisi in forma pseudonimizzata con il laboratorio POLITO BioMedLab del Politecnico di Torino (referenti scientifici Stefania Scarsoglio e Luca Ridolfi), per sviluppare modelli matematici. Parallelamente, il Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione dell’Università Milano-Bicocca (referenti scientifici Federico Cabitza e Luca Marconi) li utilizzerà per identificare, mediante tecniche di Intelligenza Artificiale, potenziali fattori predittivi della SANS e per l’elaborazione dello “stress test”.
“Questa sperimentazione internazionale con la Città della Salute e della Scienza capofila conferma quelle che sono le enormi potenzialità dei nostri ospedali e dei nostri professionisti riconosciute a livello mondiale non solo dal punto di vista clinico assistenziale, ma anche dal punto di vista della ricerca. Questo deve essere un motivo di orgoglio per la sanità piemontese ed un punto di partenza di quello che sarà il futuro Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione”, dichiara Thomas Schael, Commissario della CDSS.
Concluse le operazioni di pulizia della sede stradale ed effettuate le necessarie verifiche tecniche, è riaperto al traffico il tratto della Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo tra l’abitato di Balme e il Pian della Mussa, che rimane chiuso al traffico nei mesi invernali, trattandosi di un’arteria di alta montagna, caratterizzata da un andamento molto tortuoso e con una carreggiata di limitata larghezza.
La Provinciale 1 è quindi riaperta tra il Km 57+092 e il Pian della Mussa al Km 62+570. Sul tratto in questione sono in vigore il limite di velocità a 30 km orarie ildivieto di sorpasso per tutti i veicoli in entrambi i sensi di marcia. Rimanechiuso al traffico per tutti i veicoli, eccetto quelli autorizzati, il tratto terminale della SP 1, tra il km 62+570 e ilkm 62+744.
Una giovane di 20 anni, al nono mese di gravidanza, ha partorito in casa a Torino e avrebbe poi tentato di annegare il neonato nel water. Il bambino, come riposrta la Stampa, trovato incosciente dagli agenti chiamati dai genitori della ragazza, è stato salvato e ora sta bene, ricoverato al Maria Vittoria. La Procura dei minori ha avviato la procedura di adottabilità, mentre la madre è indagata per tentato omicidio. Le indagini dovranno stabilire se la ragazza fosse consapevole della gravidanza e delle sue azioni. Per ora, la giovane non ha rilasciato dichiarazioni. I genitori della giovane dicono di non essersi accorti della gravidanza perchè “Non si vedeva”.
Un piemontese contro la Bomba iraniana
Sono aperte le iscrizioni alla Festa dei Vicini
Momenti di musica, ballo, gioco, oltre a pranzi e cene condivise, nei condomini degli edifici di edilizia pubblica e privata e in tutti i luoghi del territorio diventati spazi di aggregazione, come le Case del quartiere, gli oratori, le associazioni, aree pedonali, piazze e giardini. Anche quest’anno l’invito si estende alle scuole primarie, che potranno organizzare le loro iniziative, quali mostre, spettacoli e incontri, sia negli spazi interni sia nelle aree pubbliche adiacenti alle scuole.
Il programma delle giornate sarà composto dall’elenco dei singoli eventi organizzati dai partecipanti su tutto il territorio cittadino (un centinaio quelli in calendario lo scorso anno) e sarà pubblicato verso la metà del mese di maggio sul sito della Città di Torino alla pagina www.comune.torino.it/festadeivicini/.
Alla stessa pagina sono disponibili tutte le informazioni per inviare la propria domanda di partecipazione, che è completamente gratuita e dovrà pervenire entro il 5 maggio 2025, completa dei dati di un referente, del programma e di eventuali richieste di concessione suolo pubblico, utilizzo di materiale logistico, chiusura del traffico, fornitura di materiale grafico, attività di volontariato civico. La richiesta può essere inviata online oppure scaricando il modulo cartaceo, da inviare alla casella di posta festadeivicini@comune.torino.it o da consegnare di persona al Punto Informativo Unificato (PIU), in piazza Palazzo di Città 9/a o ai punti informativi delle Circoscrizioni.
Per informazioni è inoltre possibile inviare un’email all’indirizzo festadeivicini@comune.torino.it, chiamare il numero 011.011.23010 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18 o recarsi di persona al Punto Informativo Unificato – PIU della Città di Torino, in piazza Palazzo di Città 9/a. I comitati inquilini e le altre realtà presenti nel complessi di edilizia sociale possono rivolgersi per informazioni o aiuto nella compilazione della domanda all’Agenzia Territoriale per la Casa.
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