|
|
|
|
A Torino, l’11 febbraio alle ore 17
Martedì 11 febbraio, alle ore 17,nella reception del Motovelodromo Fausto Coppi di Torino, in corso Casale 144, verrà posizionata e inaugurata, alla presenza del pubblico interessato, la “Cassetta dei Ricordi”, una sorta ei buca delle lettere in cui i testimoni delle più diverse storie legate allo sport, dal ciclismo al rugby e altre iniziative, dall’opera ai concerti rock, che si sono svolte nel secolo di vita di uno dei più antichi velodromi d’Italia, nonché la più antica struttura sportive del Piemonte, potranno depositare le loro memorie, racconti, fotografie, cartoline e piccoli oggetti d’epoca. L’iniziativa, nata all’interno del progetto “Motovelodromo-il benessere per tutti: persone e ambiente al centro”, progetto di integrazione sociale volto a favorire l’incontro tra generazioni e identità diverse, il senso di comunità, la promozione e diffusione di stili di vita non sedentari avviata nel 2024 da Sport 4 Good Srl, Società benefit di rigenerazione e gestione del motovelodromo di Torino, in collaborazione con la Città Metropolitana di Torino nell’ambito del bando Inno Social Metro. I soggetti promotori sono gli editori Graphot e Scrittura pura, ben radicati a Torino nel quartiere di Madonna del Pilone, in cui visse Emilio Salgari, e dove dal 1920 sorge il motovelodromo, sotto tutela della Sovrintendenza dal 1994.
“La Cassetta dei Ricordi” è pensata in primo luogo per raccogliere in forma cartacea o su chiavetta le vicende delle storie più significative del motovelodromo e al suo contesto, per conservare e condividerle attraverso la pubblicazione di un libro in coedizione delle case editrici indipendenti Graphot e Scrittura pura, che hanno già al loro attivo il volume a doppio marchio dell’opinionista di RAI Sport Beppe Conti, “Storia e leggenda del motovelodromo”.
Per Laura Giachino di Graphot e Stefano Delmastro di Scrittura pura, che seguiranno il lavoro di raccolta, selezione e rielaborazione dei racconti e ricordi per il volume, la cui uscita è programmata per maggio, mese del Salone del Libro e del Giro d’Italia, l’idea è quella di dar vita a un libro di testimonianze, memorie e aneddoti raccontati da chiunque abbia vissuto in qualche modo il motovelodromo, il velò che ha ospitato e generato momenti straordinari che continuano a vivere nei ricordi di molti abitanti del quartiere. Si tratta di un luogo storico e significativo per la città, per gli appassionati di sport in generale e non solo. Basti pensare che, oltre a ciclisti intramontabili come Coppi e Bartali, ci ha giocato il Grande Torino, ha mosso i suoi primi passi la Nazionale di Calcio e si sono ascoltate la Carmen e l’Aida, ma anche i Pooh, Francesco De Gregory e i Roxy Music.
Al varo, con taglio del nastro e bicchierata, della cassetta, martedì 11 febbraio, al motovelodromo , interverranno alcuni scrittori come Maurizio Ternavasio e Marco Balestracci. Laura Giachino e Stefano Delmastro precisano che “La Cassetta dei Ricordi è rivolta a tutte e tutti i potenziali testimoni delle più disparate vicende, dal barbiere di zona agli anziani e le anziane della bocciofila di quartiere, o ai membri delle diverse associazioni e comitati di zona come ‘pezzi di motovelodromo’ e ‘Fiab Torino Bici e Dintorni’, tra cui il signor Mario Bertola, che grazie al motovelodromo conobbe l’attore Tyrone Power, e la signora Angela Bernasconi, segretaria e coordinatrice della squadra di Football Americano dei Tauri. Sono loro la vera memoria storica del luogo, indispensabile per mantenere vive le origini del motovelodromo e del quartiere che da oltre 100 anni lo ospita e trasmetterle alle future generazioni”.
Oltre che tramite carta stampata e chiavetta, la comunicazione di ricordi e racconti potrà avvenire via email fino al 9 marzo all’indirizzo cassettaricordimtv@gmail.com, spazi graditi non superiori a 5 mila, gradite inoltre fotografie del passato accompagnate da una breve spiegazione o didascalia, cartoline e piccoli oggetti d’antan, utili a raccontare pagine del libro che nascerà da questa iniziativa – gli oltre cento anni di vita del motovelodromo.
Mara Martellotta
A Venaria Reale nella loro abitazione di via Gozzano un uomo 56enne ha ucciso la moglie di 51 anni con un coltello da cucina. La vittima è stata trovata a terra, in bagno.
Il marito ha cercato di suicidarsi ingerendo dei farmaci. È ricoverato al Maria Vittoria di Torino, piantonato dai carabinieri, ma non è in pericolo di vita.
L’uomo, Pietro Quartucci è disabile in sedia a rotelle. Avrebbe sorpreso la moglie Cinzia D’Aries mentre era in bagno accoltellandola alla schiena e al petto.
Alcune testimonianze dei vicini del condominio di edilizia popolare dicono che i due coniugi talvolta litigavano, ma non si conosce al momento il movente del delitto.
Sono oltre 11 i kg di hashish e marijuana sequestrati a Torino dalla Polizia di Stato, che ha arrestato un uomo per la detenzione dell’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti trovato in suo possesso.
Tutto nasce da un controllo di un automobilista, in via Eritrea, da parte di una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Il conducente, un sessantenne italiano, alla richiesta dei documenti appare eccessivamente nervoso; nello zaino che ha con lui sta trasportando 2 chili di hashish suddivisi in 4 panetti.
I poliziotti perquisiscono, con l’aiuto di una unità cinofila, anche la sua abitazione dove trovano, nascosti dentro un trolley da viaggio, 4 kg di hashish oltre a un bilancino di precisione e materiale plastico vario utile al confezionamento.
L’indagato, alla richiesta di mostrare l’interno di un eventuale box auto, si mostra elusivo; gli agenti provano l’apertura di tutti i garage con una delle chiavi in possesso del sessantenne riuscendo ad accedere a un box, dove ritrovavano 8 bustoni in plastica trasparente, sigillati sottovuoto, contenenti oltre 5 kg di marijuana.
La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ha ottenuto la convalida dell’arresto.
«Siamo preoccupati per la situazione dell’edilizia. Il caso del giovane peruviano 22enne, irregolare in Italia, probabilmente senza fissa dimora, che aveva appena iniziato a lavorare, in nero, in un cantiere edile nel Comune di Collegno (Torino) ed è stato travolto il 3 febbraio 2025 dalle macerie insieme al titolare rumeno una ditta individuale, poi trasportato in gravi condizioni all’ospedale di Rivoli, ci riporta indietro negli anni, quando, anche a Torino, lavoratori irregolari subivano infortuni sul lavoro e venivano abbandonati al loro destino. Sempre al primo giorno di lavoro…».
È quanto dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro.
«Per evitare di piangere altre vittime – aggiunge il direttore – e perdere i diritti faticosamente acquisiti, è opportuno vigilare di più nei cantieri, anche in quelli privati, e, soprattutto, fare applicare il contratto nazionale edile, che prevede 16 ore di formazione obbligatoria prima di mettere piede in un cantiere. Si potrebbero evitare tanti infortuni e mettere fine all’ipocrisia di vittime ‘neo assunte’».
Un milione di euro per i danni causati dai ritardi nella riapertura. Cirio, Bongioanni e Gallo li hanno illustrati oggi a Limone Piemonte: «Un primo passo in attesa dei ristori di Anas»
Un milione di euro dalla Regione Piemonte come primo intervento di supporto per le attività commerciali e turistiche della Valle Vermenagna che hanno subito danni a causa dei ritardi nella riapertura del tunnel del Tenda, chiuso dal 2020. Il provvedimento è stato illustrato ieri a Limone Piemonte dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dagli assessori regionali al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni e alla Montagna Marco Gallo, assieme al sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi.
Come preannunciato qualche settimana fa dalla Giunta regionale, diventa così operativa una prima misura voluta per sostenere nell’immediato le attività commerciali e turistiche della Valle Vermenagna che in questi anni hanno subito una riduzione di fatturato a causa dell’interruzione del collegamento internazionale causato dalla tempesta Alex dell’ottobre 2020 che ha costretto alla chiusura della vecchia galleria stradale del Tenda, e del protrarsi dei lavori per l’apertura di quella nuova.
La Regione eroga infatti a fondo perduto un contributo destinato agli operatori economici della valle, in anticipo rispetto alle risorse nazionali a disposizione dell’intero territorio provinciale, come spiega il presidente della Regione Alberto Cirio: «La Regione Piemonte non ha competenze sul Tenda e su questo tipo di interventi, prova ne sia che per questo intervento è necessaria una legge. Non potevamo però rimanere sordi al grido di allarme del comparto turistico, ricettivo e commerciale di questa Valle che rappresenta il nostro principale collegamento con la Costa Azzurra e l’Europa mediterranea. In un anno particolarmente difficile, anche a causa della reintroduzione del Patto di stabilità europeo, siamo riusciti a individuare le risorse per dare un primo segnale alle attività economiche. Assicuriamo il massimo impegno affinché a queste possano aggiungersi nel più breve tempo possibile quelle, stimate in tre milioni di euro, che l’Anas ci ha annunciato a titolo di risarcimento delle imprese appaltatrici per i continui rinvii dell’apertura del nuovo tunnel stradale».
Si parte quindi con un milione di euro che sarà assegnato una tantum alle attività turistiche, ricettive, del commercio, dell’artigianato alimentare della valle. Le imprese riceveranno il contributo con un modello “a cratere”, vale a dire con un criterio decrescente man mano che aumenta la distanza dal cantiere. Le risorse saranno infatti distribuite in modo proporzionale all’entità del danno subìto, definita in base al Comune in cui l’operatore economico svolge la sua attività: da quello più colpito di Limone Piemonte fino a quello più lontano di Borgo San Dalmazzo.
I potenziali beneficiari di questo primo contributo sono circa 500 operatori economici con sede nei Comuni di Limone Piemonte, Vernante, Robilante e Roccavione, attivi nei settori della ristorazione, dell’accoglienza turistica, dai rifugi di montagna agli alberghi, fino alle agenzie immobiliari, del commercio al dettaglio – dai prodotti alimentari all’abbigliamento e l’elettronica – e delle attività artigiane esclusivamente riconducibili al commercio dei prodotti alimentari. Sono inoltre considerati tra i beneficiari anche i maestri di sci. Per il Comune di Borgo San Dalmazzo saranno considerati unicamente gli operatori attivi nei settori della ristorazione e dell’accoglienza.
Le attività con sede a Limone Piemonte riceveranno ognuna 4.000 euro, quelle di Vernante 3.500 euro, 3.000 quelle di Robilante e 2.500 quelle di Roccavione. A Borgo San Dalmazzo riceveranno 1.000 euro di ristoro le attività turistico-ricettive, i pubblici esercizi e le attività commerciale di settore (ovvero i venditori di sci e attrezzatura da montagna). Ai maestri di sci che lavorano nella zona è riconosciuto un contributo di 500 euro.
Nelle parole dell’Assessore Paolo Bongioanni, la misura è un nuovo, fondamentale segnale di attenzione agli operatori del territorio da parte della Regione Piemonte: «Per la seconda volta in cinque anni la Regione Piemonte interviene in modo concreto a sostegno delle categorie economiche del territorio colpite da situazioni eccezionali. Nel maggio 2020, in piena pandemia, scrivemmo insieme al presidente Cirio e facemmo approvare a tempo di record dal Consiglio regionale le due leggi regionali 12 e 13 che ci permisero di erogare sostegni e bonus immediati alle attività produttive paralizzate dal Covid. Oggi, con la stessa rapidità e senza lungaggini burocratiche, siamo riusciti a stanziare un milione di euro che andrà a risarcire centinaia di attività economiche della Valle Vermenagna con la formula della spesa corrente a fondo perduto, che evita l’obbligo di spese d’investimento imposto dalla modalità in conto capitale. Siamo molto contenti di questo risultato, e oltre l’attenzione costante del presidente Cirio, ringrazio in particolare Finpiemonte e i miei uffici che si sono attivati con la Camera di Commercio di Cuneo per individuare nel modo migliore le aziende che potranno ricevere questi finanziamenti».
«La Regione ha dimostrato di mantenere la parola. L’assegnazione di un milione di ristori per i disagi legati alla chiusura da più di quattro anni del valico del Tenda sono il segno concreto di un sostegno da parte della giunta Cirio rispetto a chi ha pagato il prezzo dell’interruzione dei collegamenti tra Italia e Francia attraverso il Tenda, da sempre vitali per l’economia del Cuneese – dice Marco Gallo, assessore alla Montagna con delega al sistema neve -. Questa è una prima fase di ristori a cui seguirà una seconda. Credo sia importante l’attenzione verso una categoria che conta circa 200 maestri e le scuole di sci che stanno affrontando la quinta stagione invernale senza sciatori del Ponente Ligure e del Sud della Francia, abituali clienti delle piste limonesi».
E il tempestivo lavoro di individuazione del bacino dei primi, potenziali beneficiari svolto con la collaborazione della Camera di Commercio di Cuneo è sottolineato con soddisfazione dal presidente Luca Crosetto: «Nel ringraziare la Regione per l’attenzione al nostro territorio e confidando che venga ripristinato in tempi brevi il collegamento con la Francia, siamo stati lieti di offrire il nostro supporto fornendo, grazie alle risultanze del Registro delle Imprese e ai codici Ateco di classificazione delle attività economiche, i riferimenti delle imprese operanti nei Comuni maggiormente coinvolti per consentire di raggiungere tutte le imprenditrici e gli imprenditori dei settori del commercio, della ristorazione e ricettività, del turismo e dell’artigianato, individuati dalla Regione come i più danneggiati».
Ed ecco il meccanismo per fare domanda e ottenere i ristori di questa prima tranche. È stato studiato dalla Regione Piemonte per snellire al massimo la burocrazia. Le pratiche e l’erogazione saranno gestite da Finpiemonte. I potenziali beneficiari sono stati individuati attraverso il loro codice Ateco grazie alla preziosa collaborazione della Camera di Commercio di Cuneo, e dovranno semplicemente presentare domanda sulla piattaforma regionale online https://servizi.regione.piemonte.it/catalogo/bandi-piemonte-finanziamenti-domande. Lo sportello rimarrà aperto per un periodo non superiore a 3 settimane. Per accedere alla piattaforma sarà necessario utilizzare le proprie credenziali Spid, e sarà necessario apporre alla domanda la marca da bollo secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
Il contributo verrà erogato in regime de minimis – ossia senza superare la soglia massima di contributi percepiti da ciascun operatore fissata dall’Ue – e verrà verificata la regolarità contributiva dei richiedenti. A ogni impresa individuata verrà erogato un solo ristoro a prescindere dal numero di sedi o unità locali che la stessa ha nel territorio della Valle Vermenagna. Finpiemonte potrà effettuare controlli ex post rispetto alle dichiarazioni che saranno rese in fase di presentazione della domanda.
Dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025
La Segreteria regionale Piemonte e Valle D’Aosta dell’Organizzazione sindacale Orsa ha proclamato uno sciopero di 23 ore del personale mobile della Direzione Business Regionale di Piemonte e Valle D’Aosta di Trenitalia, dalle ore 3.00 di domenica 9 alle ore 2.00 di lunedì 10 febbraio 2025.
Per i treni del Regionale in Piemonte e nelle regioni limitrofe potranno verificarsi cancellazioni o variazioni. L’agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione.
Sulla base delle recenti disposizioni normative, Trenitalia assicura la circolazione ferroviaria nelle fasce orarie di garanzia, che nei giorni festivi è dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00.
Maggiori informazioni e l’elenco dei treni garantiti sono disponibili nella sezione Infomobilità del sito web di Trenitalia, presso il personale di assistenza clienti e le biglietterie o al numero verde gratuito 800 89 20 21.
I Commercianti chiedono l’intervento delle istituzioni dopo le scritte sui muri e i danni a vetrine e dehors causati dal corteo degli antagonisti
Gli atti vandalici avvenuti venerdì notte a Regio Parco colpiscono non solo i pubblici esercizi danneggiati, ma il tessuto economico e sociale di una città che si sta ponendo come un polo attrattivo per investitori, turisti e cittadini. Episodi come questi minano la sua immagine e la qualità della vita di chi la vive e la frequenta.» Così Vincenzo Nasi, presidente di Epat Torino, l’associazione che rappresenta i pubblici esercizi del territorio, interviene dopo l’ennesima notte di danneggiamenti ai danni di attività economiche.
«Oltre al senso di insicurezza – prosegue Nasi -, il danno economico per gli esercenti è rilevante: muri e vetrine imbrattati, attrezzature compromesse e giornate di lavoro perse per ripristinare i locali. È essenziale che le istituzioni intervengano con strumenti concreti di tutela e ristoro per chi subisce questi episodi».
Epat esprime fiducia nel lavoro della Polizia e auspica che i responsabili vengano individuati e perseguiti con fermezza. «Un contesto urbano più sicuro – conclude Nasi – non è solo una garanzia per le imprese, ma contribuisce a rendere Torino una città più vivibile per tutti, a partire dai tanti giovani che ogni sera la animano con la loro presenza. Per questo chiediamo che la Città si costituisca parte civile in un eventuale procedimento: tutelare le attività economiche significa difendere il valore e l’attrattività del nostro territorio».
Si è insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Edisu Piemonte, l’ente regionale per il Diritto allo Studio Universitario. Alla guida dell’ente, in qualità di presidente, è stata nominata Roberta Piano, che succede ad Alessandro Sciretti.
Roberta Piano vanta un’esperienza consolidata in ambito legislativo, con profonda conoscenza della gestione dei fondi strutturali, in particolare nelle aree dell’istruzione, formazione, università e lavoro. Attualmente è dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ufficio di monitoraggio, rendicontazione e controllo del Nucleo PNRR Stato-Regioni del Dipartimento Affari Regionali e Autonomie.
Con questa nomina, la Regione Piemonte conferma il proprio impegno nel garantire un diritto allo studio efficace, attraverso la gestione competente delle risorse e dei servizi a disposizione degli studenti universitari. Il nuovo Consiglio di Amministrazione avrà il compito di consolidare e potenziare le politiche di sostegno al diritto allo studio, con particolare attenzione ai servizi abitativi, alle borse di studio e ai progetti di internazionalizzazione.
Il Vicepresidente e Assessore al Diritto allo Studio Universitario della Regione Piemonte, Elena Chiorino, ha espresso soddisfazione per l’insediamento del nuovo CdA e per la nomina del neo Presidente: “Auguro buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione e al Presidente Roberta Piano. Sono certa che competenza e professionalità contribuiranno a rafforzare il diritto allo studio in Piemonte: l’obiettivo è offrire agli studenti opportunità concrete per sviluppare i propri talenti e potenzialità, oltre a fornire loro strumenti adeguati per affrontare il percorso accademico. Il diritto allo studio è centrale e riteniamo debba essere accompagnato da un approccio innovativo. E’ essenziale che le forti capacità tecniche siano affiancate da un chiaro indirizzo politico, per tradurre concretamente le politiche in azioni efficaci”.
“Presiedere l’ente che garantisce il diritto allo studio universitario piemontese è per me un onore, ma anche una grande responsabilità. Questo diritto, inteso nella sua dimensione più ampia come integrazione di servizi per gli studenti, è un fattore determinante per l’attrattività del sistema universitario del Piemonte, in costante crescita negli ultimi anni, e per il mondo produttivo, con ricadute positive sul territorio. Un processo che richiede un impegno concreto, a partire dall’attuazione del principio costituzionale che assicura ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, l’accesso ai gradi più alti dell’istruzione” ha dichiarato Roberta Piano. “Fin dalla prima riunione di insediamento ho riscontrato un clima positivo e collaborativo tra tutti i Consiglieri, con cui sono certa lavoreremo in modo proficuo per il bene dell’Ente e degli studenti che scelgono il Piemonte e le sue università per costruire il loro futuro” ha affermato il Presidente di Edisu.
EDISU PIEMONTE – Componenti Consiglio di Amministrazione
– CASTAGNO dott. Gerardo (rappresentante dell’Assemblea Regionale degli Studenti)
– MAZZARON prof. Federico (componente nominato dal Consiglio Regionale)
– PIANO dott.ssa Roberta (Presidente)
– PORPORATO prof. Davide (rappresentante degli Atenei piemontesi)
– TOMA dott. Michelangelo (componente nominato dal Consiglio Regionale)