CRONACA- Pagina 16

Trentenne arrestato: nascondeva droga in casa

Un cittadino italiano di 30 anni è stato arrestato dalla Polizia di Stato, a Torino, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Da attività info-investigativa, personale del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna apprendeva dell’attività di smercio di sostanza stupefacente condotta, nella propria abitazione, da un residente nel quartiere.

Il soggetto veniva sottoposto a controllo e trovato in possesso di alcuni grammi di hashish. Nel corso della perquisizione domiciliare gli agenti hanno rinvenuto complessivamente una cinquantina di grammi di cocaina, novecento di hashish e ben un chilo e duecento di marijuana.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Sopralluogo sul Fiume Orco a Rivarolo Canavese

L’intervento del presidente della Commissione Ambiente Sergio Bartoli

Questa mattina — su mia specifica convocazione, sollecitata dal Consorzio Ovest Torrente Orco — abbiamo effettuato un ulteriore sopralluogo operativo lungo il Fiume Orco per mappare con precisione i danni e le criticità emerse dopo l’ultima ondata di maltempo.

Erano presenti i funzionari del Settore Tecnico – Città Metropolitana di Torino e la squadra tecnica del Consorzio, guidata da Alessio Freddi.

Punto 1 – Rimozione del materiale alluvionale

La rimozione immediata dei detriti accumulati su sponde e alveo è la nostra priorità assoluta: in caso di nuove piene consentirà al corso d’acqua di espandersi in modo naturale, evitando strettoie che aumenterebbero velocità e potenza della corrente, con rischi a valle per canali e fossi irrigui.

Punto 2 – Tronchi caduti e piante pericolanti

Ho segnalato l’urgenza di eliminare tronchi e alberi instabili che ostruiscono il deflusso. I tecnici hanno confermato la piena fattibilità di un intervento condiviso di pulizia, sgombero e taglio selettivo, da avviare a breve con il supporto del Consorzio e degli enti locali.

In qualità di Presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale del Piemonte, mi impegno a trasformare queste esigenze in manutenzione ordinaria strutturata: la prevenzione idraulica non è più un intervento straordinario, ma un pilastro strategico permanente.

Grazie a una collaborazione Regione-Consorzi-Comuni-Comunità, il Fiume Orco potrà tornare a scorrere senza intoppi, prevenendo emergenze e tutelando il nostro patrimonio irriguo. Come ripeto sempre: meglio giocare d’anticipo che correre dietro all’acqua con gli stivali già bagnati!

Ringrazio i tecnici regionali per la pronta disponibilità e il Consorzio per l’impegno a dare immediato avvio agli interventi. La sicurezza idraulica è un investimento che garantisce tranquillità a cittadini, agricoltori e imprese.

Consigliere Sergio Bartoli
Presidente V Commissione Ambiente – Consiglio Regionale del Piemonte

Clima, che tempo fa: sarà davvero l’estate più calda di sempre?

Parla l’esperto di Arpa Piemonte che ci spiega cosa ci aspetta nei prossimi mesi e ci raccomanda di scaricare l’app Arpa+Piemonte per restare aggiornati.

È diventata quasi una formula ricorrente, un ritornello che accompagna l’arrivo dei primi caldi: “Sarà l’estate più calda di sempre”. Ma si tratta solo di percezione o i dati confermano questa tendenza? Per fare chiarezza, abbiamo interpellato Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che monitora costantemente l’andamento climatico e le condizioni ambientali sul territorio.

Ingegner Barbero, l’estate è appena iniziata, ma possiamo già dire che giugno 2025 è stato da record?

No, ma per pochi decimi di grado. Il mese appena trascorso si colloca al secondo posto nella serie storica 1958, dopo il memorabile 2003. La temperatura media regionale del mese, registrata dalle stazioni meteoidrografiche di Arpa Piemonte è stata di 20.33 °C contro 20,87 °C del 2003. L’anomalia termica sta investendo tutto il mediterraneo centro occidentale. Secondo i dati più recenti del servizio Copernicus Marine Service (CMEMS), la temperatura del mediterraneo ha superato di ben 5°C la media climatologica di inizio giugno, valore mai osservato.

Quali scenari ci aspettano da qui a settembre? Sono previste ondate di calore estreme o fenomeni anomali?

I modelli meteorologici prevedono anche a luglio un’alta pressione che dovrebbe rimanere salda su gran parte d’Europa, con il massimo centrato sull’Europa centrale e quindi con un anticiclone africano che potrà portare aria calda anche alle nostre latitudini. Rimane una debole possibilità di flussi limitatamente più instabili in area mediterranea tra il sud-Italia e il nord-Africa, dove l’anomalia barica risulta meno marcata.

Ad agosto il geopotenziale sembra salire oltre la media in misura più marcata sull’Europa centro-settentrionale, mentre, ancora una volta, non si possono escludere locali intrusioni fresche e instabili in area mediterranea.

In ogni caso, un anticiclone che per tutta l’estate mostra un’anomalia positiva estesa sul dominio europeo fino alle alte latitudini, lascia intendere che risalendo dal nord-Africa interessi con valori elevati anche il Piemonte e l’Italia. Qui eventuali episodi instabili si presenteranno come brevi interruzioni all’interno di una stagione estiva che, nel complesso, si preannuncia decisamente calda.

A giorni disporremo di nuove previsioni stagionali per il prossimo trimestre e vedremo con maggiore confidenza gli scenari per i prossimi mesi.

Lo scorso anno eventi meteo intensi, come le grandinate su Torino, hanno provocato gravi danni. Esiste il rischio che si ripetano anche quest’anno?

La forte anomalia ed i grandi quantitativi di vapore acqueo in atmosfera rendono probabili temporali violenti, con grandine anche di grosse dimensioni, raffiche di vento e fulminazioni.

Ad oggi, 2 luglio 2025, qual è ufficialmente l’estate più calda mai registrata in Piemonte (e in Italia)?

Al momento risulta la seconda più calda dal 1958, tutto dipenderà dai prossimi mesi.

Ci sono consigli o raccomandazioni che vuole darci?

Seguire sempre i bollettini che Arpa Piemonte quotidianamente pubblica sul sito dell’Agenzia perché essere informati è un passo fondamentale. In particolare per il periodo estivo è sempre bene verificare il grado di disagio delle ondate di calore, bollettino che può essere anche scaricato direttamente sullo smartphone con l’applicazione Arpa+Piemonte.

Lori Barozzino 

Le mammografie anche di sabato alla Città della Salute e della Scienza di Torino 

A partire dal mese di luglio, tutte le donne residenti a Torino tra i 45 e i 74 anni potranno prenotare una mammografia di screening gratuita anche il sabato, dalle ore 8 alle ore 16, presso il Centro di Senologia del presidio San Giovanni Antica Sede della Città della Salute e della Scienza di Torino in via Cavour 31.
L’obiettivo è incentivare la partecipazione allo screening, recuperare entro dicembre sulle liste d’attesa ed offrire più flessibilità, permettendo anche a chi lavora durante la settimana di effettuare l’esame in un giorno normalmente non lavorativo.
Il Centro di Senologia metterà a disposizione tutte le 6 apparecchiature mammografiche presenti nel servizio garantendo l’effettuazione di circa 200 mammografie ogni sabato di luglio. La programmazione potrà continuare nei mesi successivi.
Possono prenotare le donne che non hanno effettuato una mammografia nel programma “Prevenzione Serena” negli ultimi due anni (o nell’ultimo anno se hanno meno di 50 anni).
Il programma regionale di screening, gratuito e su invito, prevede mammografie biennali per le donne tra i 50 e i 69 anni, annuali su richiesta per quelle tra i 45 e i 49 anni, e prosegue fino ai 74 anni.
Per prenotare è sufficiente chiamare il numero verde 800 00 11 41 attivo dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 20, oppure accedere al portale PIEMONTETU (www.piemontetu.it) con SPID o Carta d’Identità Elettronica. La mammografia è totalmente gratuita, viene letta da due radiologi e tutto il percorso è sottoposto a rigorosi controlli di qualità.
“Al fine di aumentare la percentuale di donne sottoposte al test di screening, la Città della Salute e della Scienza di Torino si è molto impegnata nell’ampliare le possibilità di prenotazione dell’esame incrementando le ore di attività del personale sanitario coinvolto con prestazioni aggiuntive, anche ricorrendo, oltre ai Fondi Regionali dedicati alle attività di screening, ai Fondi aziendali derivanti dal Fondo Balduzzi, destinato all’abbattimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Grazie alla preziosa partecipazione del personale aziendale, sono stati pertanto aumentati gli spazi disponibili per l’adesione alla mammografia” dichiara Flavia Pirola (Direttrice sanitaria (CDSS).
La Città della Salute e della Scienza (CDSS) di Torino partecipa a Prevenzione Serena, il programma di screening della Regione Piemonte finalizzato alla prevenzione e diagnosi precoce del tumore della mammella, del tumore del collo dell’utero e del tumore del colon-retto.
Lo screening del tumore della mammella, tumore al primo posto per diffusione e per numero di decessi nella popolazione femminile, si basa sulla mammografia bilaterale quale test di primo livello, che può essere seguito, sulla base delle risultanze di questo, da ulteriori indagini.
Presso la CDSS tale esame viene erogato dalla Senologia di Screening (diretta dal dottor Vincenzo Marra), struttura inserita nel Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica (diretto dal professor Paolo Fonio), in stretta collaborazione con la struttura Epidemiologia di Screening – CRPT (diretta dalla dottoressa Livia Giordano, Responsabile del Programma 1 di Screening).
Così come per gli altri programmi di screening, anche per lo screening del tumore della mammella è fondamentale l’adesione dell’utenza: se, infatti, è compito e responsabilità delle Aziende Sanitarie il corretto invio degli inviti ai test, il cittadino diventa attore principale nel raggiungimento degli obiettivi di copertura esami, vale a dire del numero di persone sottoposte al test rispetto alla popolazione bersaglio.

Bardonecchia saprà risollevarsi grazie alla forza della sua gente

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Che il siciliano Nello Musumeci, ministro dormiente per la protezione civile, accusi Bardonecchia di aver “costruito dove non si doveva” appare un’affermazione azzardata e non provata. Forse Musumeci che si è reso noto per l’infelice frase sulla sobrietà della festa del 25 aprile, non sa  che il rischio idrogeologico riguarda il  94% dei comuni italiani e sicuramente non sa nulla della Valle di Susa danneggiata dal vandalismo dei No tav.
A Bardonecchia si è costruito negli anni secondo le conoscenze tecniche del periodo e ciò che ha fatto la Sindaca Chiara Rossetti è encomiabile sotto ogni punto di vista. Musumeci prima di parlare avrebbe dovuto accorrere a Bardonecchia insieme ai suoi esperti per prendere visione dei fatti. Bardonecchia  è paese del Nord e non del Sud che spesso vive di assistenzialismo clientelare se non di espedienti. Sa affrontare i problemi subito secondo lo stile piemontese. E’ gente laboriosa che vive in montagna e sa bene come il turismo possa venire compromesso  da un nonnulla. Musumeci non sa o dimentica come  il  pazzesco domicilio coatto a Bardonecchia circa mezzo secolo fa di delinquenti siciliani abbia avuto effetti nefasti sul paese. Sono fatti che un ministro non può ignorare. Due anni fa proposi ad un club di cui ero socio ,di destinare un service a Bardonecchia alluvionata. Non si fece nulla e si continuò a mandare soldi all’estero per le missioni più disparate. Devo dire che cominciai a non credere più in quel club che ignora il Piemonte. Chiara Rossetti con la sua inesausta passione civile resta il punto di forza, serio e costruttivo, per Bardonecchia e i suoi abitanti e turisti. Il 14 agosto sarò a parlare a Bardonecchia e sono certo che da tempo la vita sarà tornata normale.

Tromba d’aria a Settimo, alberi spezzati

Non solo grande caldo ma anche maltempo nel Torinese. Dopo i danni a Bardonecchia ieri una  tromba d’aria ha colpito in serata Settimo Torinese, provocando  il crollo di alcuni  alberi del Parco Lama, reso inagibile da rami e tronchi divelti.
(foto archivio)

Sopralluogo Regione e Protezione civile a Bardonecchia

Sopralluogo a Bardonecchia del Capo Dipartimento nazionale della Protezione civile Fabio Ciciliano e dell’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi, che con la sindaca Chiara Rossetti hanno fatto il punto sulle operazioni necessarie per il ripristino dei danni causati dal nubifragio del 30 giugno e per la messa in sicurezza del territorio.

“Dall’agosto 2023 abbiamo messo in campo con il Comune interventi che hanno aiutato anche in questo evento, come il sistema di monitoraggio che  ha consentito di emanare alla popolazione un’allerta tempestiva, anche se non è purtroppo servito per evitare il decesso di una persona, alla cui famiglia rinnoviamo le nostre condoglianze – ha dichiarato Gabusi – E sono già finanziati altri interventi di mitigazione, tra cui la briglia selettiva a monte di Bardonecchia che ridurrà gli effetti delle colate detritiche”.

L’assessore ha poi affermato che “ci sono gli elementi per chiedere l’ampliamento dello stato di emergenza di due anni fa e in questi giorni si effettuerà la stima dei danni, che ad una prima sommaria valutazione risultano inferiori rispetto all’altra volta” ed ha sottolineato “la tenacia della sindaca Chiara Rossetti, che non ha mai smesso di lavorare per arrivare alla messa in sicurezza completa di Bardonecchia”.

In queste ore sono all’opera in città 60 volontari del Coordinamento della Protezione, del Corpo antincendi boschivi e dei Carabinieri in congedo, che stanno provvedendo alla rimozione dei detriti e alla pulizia delle strade.

Esplosione via Nizza: tutte le ipotesi al vaglio

Ad Oggi nessuna  ipotesi viene privilegiata sulle cause dell’esplosione che  ha distrutto alcuni alloggi in un edificio di via Nizza a Torino.  Nel fascicolo senza indagati per disastro, lesioni e omicidio colposo aperto dalla procura gli accertamenti sono ad ampio raggio. Si cercherà di individuare  tutte le persone che avevano a che fare con la palazzina: residenti, proprietari, eventuali affittuari, amministratori di condominio.

Controlli a San Salvario, oltre 27mila euro di sanzioni

La Polizia di Stato ha coordinato un controllo a San Salvario, volto alla verifica dei titoli autorizzativi di esercizi pubblici e al contrasto di fenomeni di illegalità nelle aree del quartiere.

L’attività, coordinata dal Commissariato di P.S. Barriera Nizza, in collaborazione con personale della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dell’A.S.L. e dell’Ispettorato del Lavoro di Torino, e con il contributo della Polizia Ferroviaria e del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte ha consentito di rilevare molteplici violazioni amministrative nei locali controllati, comminando oltre 27.300 euro di sanzioni. Cinque persone sono state denunciate di libertà.

Una sanzione di 1473 euro è stata elevata nei confronti di un esercizio di via Nizza da parte della Polizia Municipale per diverse violazioni amministrative. Personale dell’A.S.L., invece, ha riscontrato carenze igienico-sanitarie e strutturali, sanzionando il medesimo per 2000 euro. Altri 12560 euro venivano comminati dall’Ispettorato del Lavoro per la presenza di due lavoratori “in nero”, con la conseguente sospensione dell’attività fino alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro. Il titolare dell’esercizio è stato denunciato in stato di libertà per frode in commercio.

Analoga denuncia colpiva il titolare di un locale di corso Raffaello. L’esercizio è stato sanzionato per 160 euro per violazioni amministrative e per 7360 euro dall’Ispettorato del Lavoro che ha accertato irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Anche in questo caso l’esercizio andava incontro alla sospensione dell’attività.

A causa delle condizioni igienico-sanitarie, per un ristorante in zona San Salvario è stata sottoposta a sequestro probatorio l’intera unità immobiliare. All’interno veniva riscontrata la presenza di infestanti ed escrementi di roditori e trovati 556 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, alcuni dei quali in avanzato stato di decomposizione. Tutti gli alimenti venivano sottoposti a sequestro. Il titolare veniva denunciato in stato di libertà dalla Polizia di Stato per commercio di sostanze nocive e alimenti in cattivo stato di conservazione e dalla Polizia Municipale per tentata frode in commercio.

Un bar di corso Dante è stato, infine, sanzionato dalla Polizia Municipale per 1160 euro per diversi illeciti amministrativi.

Nel corso dell’attività, due cittadini egiziani, di 24 e 20 anni, sono stati controllati in via Berthollet angolo via Saluzzo: per entrambi è scattato il provvedimento di allontanamento, ex art.2 T.U.L.P.S., e la denuncia in stato di libertà per la violazione in materia di stupefacenti. Entrambi sono stati infatti trovati in possesso ai fini di spaccio di pastiglie di Lyrica. Al ventenne sono stati rinvenuti anche di 765 euro e il medesimo è stato denunciato in stato di libertà per il possesso di una bomboletta spray al peperoncino e perché inottemperante all’Ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale.

I controlli continueranno con cadenza regolare.