CRONACA- Pagina 16

Liceo Einstein, il commento di Bravo (Siulp)

Il  Segretario Generale provinciale del SIULP di Torino Eugenio Bravo interviene in merito alla lettera indirizzata alle istituzioni dal Collettivo Genitori sui fatti avvenuti davanti al Liceo Einstein di Torino il 27 ottobre 2025

In relazione alla lettera inviata da un gruppo di genitori e cittadini alle istituzioni locali, concernente i fatti verificatisi davanti all’Istituto “Albert Einstein” di Torino lo scorso 27 ottobre, il Segretario Provinciale del SIULP di Torino, Eugenio Bravo, ritiene doveroso fornire alcune precisazioni, a tutela della verità dei fatti e del corretto operato delle Forze dell’Ordine.
“Abbiamo letto con rispetto, ma anche con grande attenzione, la lettera che accusa la Polizia di un uso sproporzionato della forza durante il volantinaggio organizzato da un gruppo di adulti riconducibili a Gioventù Nazionale, dichiara Eugenio Bravo.
Tuttavia, ci preme chiarire che le Forze dell’Ordine non intervengono mai per impedire la libera espressione delle idee, ma esclusivamente per garantire la sicurezza di tutti e ristabilire l’ordine pubblico quando questo viene turbato.”
Il Segretario Bravo sottolinea come il volantinaggio in questione sia stato un’attività lecita e consentita, condotta da un’associazione legalmente riconosciuta, che stava semplicemente esercitando un diritto costituzionale: quello di manifestare liberamente il proprio pensiero.
“Si possono non condividere le idee espresse, prosegue Bravo, ma non è accettabile che si tenti di impedirne la diffusione con atteggiamenti aggressivi o violenti, tanto più davanti a una scuola. In uno Stato democratico, la libertà vale per tutti, non solo per chi la pensa in un certo modo.
Quando si verificano tensioni o scontri, come accaduto in questo caso, le Forze dell’Ordine hanno il dovere di intervenire per impedire che il confronto degeneri e per proteggere tutte le persone presenti, compresi gli stessi studenti.”
Bravo precisa inoltre che quanto avvenuto non può essere ridotto a semplici divergenze tra minori o a scaramucce, come qualcuno ha tentato di rappresentare.
“Parliamo di atti di vera e propria aggressione, sottolinea il Segretario Provinciale, giacché un paio di colleghi della Digos sono finiti in ospedale a seguito delle tensioni. È stato inoltre necessario procedere all’accompagnamento di uno studente particolarmente esagitato, che aveva assunto un comportamento violento e provocatorio. Tutto ciò dimostra che non si trattava affatto di una banale contestazione, ma di un episodio grave, che richiedeva un intervento deciso per placare gli animi e ripristinare la calma.
Non si è trattato, dunque, di un’azione repressiva, ma di un intervento mirato a contenere la violenza e a garantire la sicurezza dei ragazzi stessi e del personale presente.”
Il Segretario Bravo aggiunge che le conseguenze di quell’aggressione non si sono esaurite nella mattinata, ma si sono purtroppo riverberate nel pomeriggio, quando un gruppo di studenti ha messo in atto un vero e proprio attacco simbolico alle Forze dell’Ordine, con lanci di uova, insulti e disegni offensivi sugli automezzi della Polizia.
“Non proprio il comportamento di giovani democratici e rispettosi delle istituzioni, commenta Bravo, ma piuttosto di delinquenti che avrebbero meritato ben altra risposta.
Le Forze dell’Ordine non sono burattini né bersagli di gruppi violenti, ma servitori dello Stato che garantiscono sicurezza e libertà per tutti. È paradossale che qualcuno tenti di capovolgere la realtà, accusando chi difende l’ordine pubblico e assolvendo chi lo ha messo in pericolo.”
Il SIULP di Torino respinge pertanto ogni tentativo di strumentalizzazione politica o ideologica degli accadimenti, ribadendo che la Polizia di Stato agisce sempre nel rispetto delle leggi, delle procedure e della Costituzione, sotto la direzione dell’Autorità di Pubblica Sicurezza.
“Trovo sinceramente contraddittorio, aggiunge Bravo, che chi oggi chiede tutela dei diritti e denuncia la violenza, lo faccia per difendere solo una parte, negando quei diritti a chi legittimamente li esercita in modo pacifico.
Se qualcuno ha aggredito o ostacolato chi stava volantinando, è lì che si deve cercare la responsabilità del turbamento dell’ordine pubblico, non in chi ha cercato di garantirne il rispetto.”
Infine, il Segretario del SIULP di Torino invita le istituzioni, la scuola e anche i collettivi dei genitori a un confronto più maturo e consapevole sul valore della legalità e della democrazia:
“Essere studenti e minorenni non significa essere esenti dal rispetto delle regole. La scuola dovrebbe essere il luogo dove si impara che la libertà di espressione è un principio reciproco e che il dialogo, non la contrapposizione, è la vera forma di partecipazione democratica.
Ma questa educazione alla legalità e al rispetto del pensiero diverso deve essere compresa e promossa non solo dalle istituzioni scolastiche, ma anche e soprattutto dai genitori e dai collettivi che li rappresentano, perché la formazione civica comincia dall’esempio e dal senso di responsabilità degli adulti.
Le Forze dell’Ordine non sono nemiche dei giovani, ma garanti della loro sicurezza e della libertà di tutti.”
Bravo conclude con una riflessione severa e sincera:
“Finché continueranno a esistere “coperture” politiche e, purtroppo, in alcuni casi anche istituzionali, che giustificano o minimizzano comportamenti violenti verso le Forze dell’Ordine, la Polizia resterà la vittima sacrificale di un sistema che preferisce il consenso all’equità.
Il SIULP non può e non potrà mai condividere questa logica: noi saremo sempre dalla parte della legge, della verità e del rispetto per le divise che rappresentano lo Stato e la democrazia.”
Il SIULP di Torino, come sempre, esprime massimo sostegno e fiducia negli operatori della Polizia di Stato impegnati quotidianamente nella difesa dei valori democratici e nella tutela dei cittadini, senza distinzione di appartenenza o pensiero politico.

Rigenerazione urbana Aurora – Barriera di Milano: pubblicato il bando per il progetto di fattibilità  

Prosegue il suo iter l’ambizioso progetto destinato a trasformare Aurora e Barriera di Milano attraverso interventi significativi che porteranno a una rigenerazione diffusa degli spazi pubblici dei due quartieri. L’obiettivo è restituire alla cittadinanza luoghi più sicuri, accessibili e vivibili, e costruire un dialogo costante con le giovani generazioni che abitano e animano il territorio.

È stata pubblicata la procedura per l’affidamento della redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e del progetto esecutivo relativi alla rigenerazione urbana dei due quartieri, con una base d’asta di 594.585,84 euro. La documentazione è disponibile sul portale bandi della Città di Torino all’indirizzo https://bandi.comune.torino.it/bando/procedura-aperta-422025 . Le richieste di chiarimenti potranno essere inviate entro il 21 novembre 2025, mentre le offerte dovranno pervenire entro il 1° dicembre 2025 alle ore 16.00.

La pubblicazione della gara segue la presentazione, avvenuta a fine luglio, del Masterplan del progetto “Aurora Barriera”, finanziato con 25,8 milioni di euro nell’ambito dei Progetti di Territorio del Programma Nazionale Metro Plus 2021-2027.

“Con la pubblicazione della gara per la progettazione si si compie un nuovo passo concreto in un percorso che vogliamo costruire partendo dai quartieri e insieme ai quartieri – dichiara l’assessora alla Rigenerazione Urbana e ai Giovani, Carlotta Salerno –. Il Masterplan presentato a luglio è stato il punto di partenza, ora quel lavoro si tradurrà in progettazione concreta, con l’obiettivo di rendere Aurora e Barriera di Milano luoghi più vivibili, sicuri e sostenibili. Continueremo ad accompagnare la trasformazione materiale degli spazi con azioni dedicate ai giovani, perché siano proprio loro, protagonisti del territorio, a riappropriarsi dei quartieri e a costruirne il futuro.”

La nuova fase di partecipazione, che sarà curata da Avventura Urbana, accompagnerà lo sviluppo del progetto, permettendo ai cittadini e in particolare ai giovani di contribuire in modo attivo alla definizione degli interventi e delle loro funzioni.

Nei quartieri Aurora e Barriera di Milano vivono complessivamente circa 88mila persone, in un contesto sociale giovane e multiculturale: ogni 100 giovani si contano 146 anziani ad Aurora e 142 a Barriera, contro una media cittadina di 232. Il 36% dei residenti è di origine straniera, un dato che testimonia la vivacità e la ricchezza culturale di questa parte di città.

Gli interventi si concentreranno lungo l’asse di corso Palermo e via Martorelli, che attraversa i due quartieri e rappresenta un collegamento strategico con la futura Linea 2 della metropolitana. Tutta l’area diventerà un luogo di espressione per l’arte urbana e la creatività contemporanea, arricchita da nuovi spazi verdi e da una maggiore qualità paesaggistica, con interventi che favoriranno la mobilità dolce e l’accessibilità, secondo modalità che saranno condivise nei prossimi incontri con il territorio.

All’interno della gara è previsto anche un ruolo di supervisione creativa, in linea con i principi della New European Bauhaus, che coniuga sostenibilità, bellezza e inclusione. Sarà richiesta una figura professionale esperta nelle arti visive e nell’arte pubblica, capace di collaborare con il gruppo di progettazione e di garantire coerenza estetica e unitarietà concettuale in tutte le fasi di sviluppo e realizzazione del progetto.

Si tratta di un intervento che rappresenta un tassello decisivo nella strategia di rigenerazione della Città di Torino, con l’obiettivo di trasformare Aurora e Barriera di Milano in quartieri più inclusivi e vivibili, dove lo spazio pubblico diventa occasione di espressione, incontro e valorizzazione del territorio.

La cucina italiana candidata al Patrimonio Unesco

IL TORINESE WEB TV

1.500 RISTORANTI TORINESI IN CAMPO CON EPAT ASCOM

Una campagna diffusa nei ristoranti del territorio, per affermare la cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. Da Torino un messaggio al mondo: il valore universale della cucina italiana parte dalle radici. Torino, 29 ottobre 2025 – Epat, Associazione dei Pubblici Esercizi di Torino, aderente ad Ascom, presenta la campagna “Io amo la cucina italiana”, che coinvolgerà 1.500 ristoranti del territorio nel sostenere la candidatura della cucina italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO. In vista della decisione Unesco del 10 dicembre a Nuova Delhi, Epat ha riunito testimonial e attori della ristorazione torinese per dare voce a questo ambizioso traguardo. 5.168 imprese di ristorazione attive a Torino e provincia e oltre 9.800 sul territorio regionale sono portatrici di identità, memoria e passione e sviluppano un valore aggiunto per il turismo di quasi 137 milioni di euro (fonte FIPE). Questo prezioso tessuto imprenditoriale ben rappresenta i valori che l’UNESCO individua come criteri fondamentali per il riconoscimento: trasmissione tra generazioni, creatività condivisa, legame col territorio, rispetto delle diversità culturali, sostenibilità. La cucina italiana, oggi candidata a diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO, è un’eredità collettiva, un insieme di pratiche, saperi, relazioni, territori, riti e identità che si tramandano e si rinnovano nel tempo. La campagna “Io amo la cucina italiana” prende avvio in un luogo simbolico, la sede di Ascom Torino, alla presenza di Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia, Vincenzo Nasi, presidente EPAT Fipe, Claudia Porchietto, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte, Paolo Chiavarino, assessore al Commercio della Città di Torino, Guido Bolatto, segretario generale Camera di commercio di Torino, Giulio Genti, segretario generale di ITS Academy Turismo Piemonte, con le testimonianze degli chef Matteo Baronetto e Marco Sacco, e dei ristoratori Stefano Vicina e Maurizio Zito. Insieme, hanno ribadito come la ristorazione non sia solo un settore economico, ma una comunità di senso, appartenenza e relazione. Sono questi i valori che Epat ed Ascom hanno deciso di rilanciare, affiancando i ristoratori con un’azione concreta: grazie alla collaborazione con gli Academist, ovvero gli studenti dell’ITS Academy Turismo Piemonte, i materiali promozionali saranno consegnati direttamente nei locali aderenti, accompagnati da momenti di dialogo e racconto da parte degli studenti. Ai ristoranti il compito di informare e sensibilizzare i clienti in modo da creare un vero sostegno corale e popolare alla candidatura Unesco. Il programma di promozione prevede, inoltre, una corposa campagna social. Ai nostri microfoni il presidente Epat Vincenzo Nasi.

Guarda il video:

Spaccio davanti alle scuole, sgominata banda criminale

Vasta operazione antidroga dei carabinieri di Pinerolo: sono sette le misure cautelari nei confronti di un sodalizio criminale accusato di spaccio di cocaina, crack, hashish e marijuana nel Pinerolese. La sezione operativa del Nucleo operativo e radiomobile ha condotto l’indagine con la collaborazione della polizia locale di Pinerolo a partire dal 2024. È’ stato scoperto un traffico gestito da spacciatori di origine nordafricana con quasi 200 cessioni di droga davanti a scuole, all’ospedale e alla stazione di Pinerolo.

PerPulire potenzia la rete di Assistenza e Service: un modello di efficienza su tutto il territorio nazionale

Informazione promozionale

Nuovi mezzi, tecnici specializzati e un back office dedicato: l’azienda consolida la sua leadership in Italia nel supporto post-vendita per il cleaning professionale.

Negli ultimi mesi PerPulire S.r.l. ha ulteriormente potenziato la propria rete di Assistenza Tecnica e Service, introducendo nuovi mezzi mobili, tecnici specializzati e strumenti di gestione digitale per migliorare la rapidità e la precisione degli interventi. Un’evoluzione che conferma la volontà dell’azienda di offrire un supporto completo e continuativo, garantendo alle imprese di servizi, alle imprese di pulizia e a tutto il settore del Facility Management una presenza stabile, competente e coordinata su tutto il territorio italiano.

Il potenziamento riguarda sia la rete di officine mobili che le sedi operative locali, oggi perfettamente integrate con il back office centrale, che gestisce in tempo reale le richieste d’intervento, pianifica le manutenzioni e monitora l’intero parco macchine. Questo approccio consente di mantenere sempre sotto controllo le attività, riducendo al minimo i fermi macchina e assicurando una gestione proattiva e personalizzata delle esigenze dei clienti.

Un Service completo, dalla Manutenzione alla Formazione

Il modello di Assistenza e Gestione Macchine di PerPulire va oltre la semplice riparazione: si tratta di un sistema strutturato che unisce supporto tecnico, formazione, consulenza e gestione dei ricambi. Le attività includono manutenzioni ordinarie e straordinarie, sostituzioni immediate, installazioni e ricambi multimarca, fino alla possibilità di fornire macchine sostitutive in tempi rapidi per garantire la continuità dei servizi di pulizia.

L’organizzazione interna consente inoltre la gestione da remoto delle matricole e delle movimentazioni, assicurando tracciabilità e monitoraggio costante. Il risultato è un service che unisce efficienza operativa e visione consulenziale, capace di accompagnare le imprese di pulizia nel tempo e di adattarsi alle specificità di ogni cantiere o settore di applicazione.

Il valore umano dietro l’efficienza

Dietro la solidità del modello PerPulire c’è una squadra di professionisti altamente qualificati, che ogni giorno lavorano per mantenere operativo il parco macchine dei clienti. Tecnici specializzati, Consulenti Commerciali e figure del reparto Ricerca & Sviluppo collaborano in sinergia per offrire un servizio che unisce competenza tecnica e attenzione alle persone.

Dalla formazione delle squadre operative alla consulenza in loco, fino ai sopralluoghi e agli audit di qualità, il team guidato da Andrea Cossu rappresenta sempre di più un punto di riferimento per il mercato del cleaning professionale. La presenza capillare dell’azienda — con sedi e personale tecnico distribuiti da Torino a Palermo — garantisce un’assistenza sempre vicina, puntuale e costruita sulle reali necessità dei clienti.

Un partner affidabile per un cleaning efficiente e sostenibile

Essere presenti significa anche saper prevedere: PerPulire continua a investire su innovazione, formazione e sostenibilità per rendere la propria rete di assistenza ancora più efficiente e capace di anticipare i bisogni del mercato. L’obiettivo è offrire un servizio che non si limiti a risolvere le criticità, ma che contribuisca a migliorare la produttività e la sicurezza delle imprese, sostenendo un modello di cleaning sempre più responsabile.

Da oltre cinquant’anni, PerPulire dimostra che la vera efficienza non dipende solo dalle macchine, ma dalle persone e dall’organizzazione che le supportano ogni giorno. Un principio che continua a guidare la crescita dell’azienda e che fa del suo service integrato un punto di riferimento nel panorama nazionale del cleaning professionale.

Assolto definitivamente Alex, il ragazzo che uccise il padre per difendere la mamma

Il giovaneAlex Cotoia è stato assolto in via definitiva dopo che la procura generale della corte di Cassazione aveva chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso della procura generale di Torino, contro la decisione dell’appello bis che lo aveva assolto. Il ragazzo il 30 aprile 2020, uccise il padre Giuseppe Pompa con 34 coltellate, a Collegno. Il giovane voleva  difendere la madre e il fratello dalle ripetute aggressioni dell’uomo. La decisione aveva confermato la sentenza di primo grado, non accolta dalla procura generale che aveva presentato ricorso. Il giovane durante il processo aveva cambiato cognome  con quello della madre Maria Cotoia.

Apre a Torino “Rigenera Care”

Il primo poliambulatorio in Piemonte per la medicina rigenerativa personalizzata e di precisione e medicina estetica di ultima generazione

Rigenera Care è un progetto di medicina rigenerativa che unisce approccio clinico avanzato, tecnologie d’avanguardia e trattamenti su misura per ogni paziente, con l’obiettivo di valorizzare la naturale capacità di autorigenerazione del corpo umano. Il poliambulatorio è stato inaugurato il 24 ottobre scorso in via Carlo Marenco 32. Un luogo davvero speciale per la città, in quanto ex sede del quotidiano La Stampa, ed è proprio qui che prende vita Rigenera Care, un’iniziativa nata dalla visione di un team multidisciplinare. Tra i sostenitori, l’ex calciatore della Juventus Claudio Marchisio, che rivestirà il ruolo di ambassador di Rigenera Care, Luca Boffa, CEO del Gruppo Building e Barbara Valle, Presidente della BAV 15 Srl, che con il gruppo InvestTO hanno finanziato il progetto. All’evento di apertura, guidato dalla conduttrice televisiva Cristina Chiabotto, hanno anche preso parte il dottor Vincenzo Di Donna, rappresentante del team medico del poliambulatorio, e Massimiliano Miano, Presidente della Circoscrizione 8 della Città di Torino.

“La medicina rigenerativa rappresenta un’evoluzione del concetto di cura – ha dichiarato il dottor Vincenzo Di Donna – non si limita a gestire i sintomi, ma stimola i processi di riparazione e rigenerazione del corpo. Attraverso protocolli personalizzati, fondati sulle ultime scoperte scientifiche e tecnologie all’avanguardia, accompagnano l’organismo a guarire in modo naturale, puntando su prevenzione e benessere duraturo”.
La medicina rigenerativa si basa su un principio chiave: il nostro corpo possiede, fin dalla vita fetale, la possibilità di autoripararsi. Con il tempo questa funzione viene indebolita dall’invecchiamento e dallo stress ossidativo, oltre a comportamenti negativi come lo scarso movimento o una dieta scorretta. Tuttavia, grazie alle moderne tecnologie, oggi è possibile riattivare questi meccanismi naturali, come sangue e grasso, capaci di innescare processi di rigenerazione. Negli ultimi anni questo approccio ha trovato applicazione clinica sempre più concreta. Ma se la medicina rigenerativa si è diffusa, meno comune è la sua evoluzione verso la personalizzazione e la precisione. La prima guarda al paziente con trattamenti su misura, in base alle sue caratteristiche biologiche, la seconda è nelle mani del medico, che può scegliere l’approccio terapeutico più adatto grazie a un’ampia disponibilità tecnologica e scientifica.
Solo i centri realmente avanzati possono coniugare entrambe: personalizzazione come attenzione verso il singolo individuo e precisione come la capacità di decidere tra più soluzioni clinicamente valide. Quello che rende Rigenera Care unico è proprio l’integrazione di questi due concetti fondamentali, che costituiscono la base su cui si fonda il progetto.
“Ho creduto in questo progetto fin dall’inizio – ha dichiarato Claudio Marchisio – perché rispecchia una visione della salute che sento mia: curare si, ma anche prevenire, accompagnare, far funzionare il corpo nel modo migliore possibile. In Rigenera Care ho visto una mission concreta, un approccio innovativo e umano”.

Info: info@rigeneracare.com – via Carlo Marenco 32, Torino  – telefono: 347 3850728

Mara Martellotta

FOTO PIERO OTTAVIANO

Schianto tra auto e moto: muore un uomo

Tragico incidente a Oulx dove, in corso Torino, in uno scontro tra una Volkswagen Touran e uno scooter e’ morto un uomo  di 74 anni residente nel paese. La vittima è morta all’ospedale di Susa. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica del sinistro.

“Fondazione Time2” … un orgoglio tutto torinese

Unica realtà italiana non istituzionale invitata a Vienna al meeting del “FRA”, Agenzia dell’UE per i diritti fondamentali dell’uomo

Nata nel 2019, su iniziativa di Antonella e Manuela Lavazza, per affiancare (con un approccio centrato sull’idea di “empowerment”) persone con disabilità nel passaggio all’età adulta e nel costruire il proprio futuro su basi di uguaglianza e pari opportunità- attraverso attività educative, sportive ed inserimenti lavorativi – la torinese “Fondazione Time2” ha partecipato, nei giorni scorsi a Vienna con il suo Segretario Generale Samuele Pigoni, alla riunione di consultazione sulla “violenza” contro le persone con disabilità indetta dal “FRA”, l’“Agenzia” dell’UE istituita nel 2007 proprio per la salvaguardia dei diritti fondamentali dell’uomo.

“Fondazione Time2” (che vanta oggi due sedi, in montagna e in città, “Casa Mistral” a Oulx, in piazza Mistral 7, e “Open – Spazio aperto” in corso Stati Uniti 62/b a Torino) è stata l’unica “realtà italiana non istituzionale” invitata a prendere parte ai lavori del meeting, che ha riunito 30 esperti provenienti da 25 Paesi europei in occasione della presentazione del nuovo “FRA Report” dedicato alla violenza contro le persone con disabilità nelle istituzioni.

“Durante il confronto – sottolinea una nota stampa – sono state delineate raccomandazioni politiche e azioni concrete di prevenzione, protezione e risposta alla violenza, sottolineando l’importanza di rafforzare la partecipazione diretta delle persone con disabilità nei processi decisionali che le riguardano”.

Da parte sua, così ha dichiarato Pigoni“E’ stato un onore portare la voce e l’esperienza di ‘Fondazione Time2’ in un contesto europeo di così alto profilo. Il lavoro di ‘self advocacy’, grazie al quale le persone con disabilità rappresentano se stesse e partecipano attivamente alla vita pubblica, è stato riconosciuto come uno strumento fondamentale per prevenire ogni forma di abuso o segregazione. È in questa direzione che anche noi operiamo ogni giorno, promuovendo l’autodeterminazione come diritto, come leva di libertà e di autoprotezione”.

Pigoni ha inoltre evidenziato come l’Italia, presente al tavolo anche con il “Ministero per le Disabilità”, “stia facendo passi avanti significativi grazie alla recente legge di riforma che pone al centro il progetto di vita personalizzato e partecipato e istituisce la figura del ‘Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità’, un passo in linea con le raccomandazioni del ‘FRA’ e con l’obiettivo di un’Europa più giusta e inclusiva”.

E ha concluso: “Con la partecipazione al ‘Consultation Meeting’, ‘Fondazione Time2’ conferma il proprio impegno nel promuovere diritti e partecipazione, contribuendo al dibattito europeo per la tutela dell’autodeterminazione delle persone con disabilità”.

g.m.

Nelle foto: Fondazione Time2 – Casa Mistral, Samuele Pigoni

La droga era nascosta nella marmitta e nella ruota di scorta. Due arresti

Nella notte del 12 ottobre, un equipaggio della Polizia di Stato del Commissariato di Bardonecchia in servizio di controllo del territorio ha intercettato un furgone con targa italiana che procedeva, a pochi chilometri dal confine, a bassa velocità in direzione Francia.

Insospettiti dalla velocità insolitamente ridotta e dal comportamento apparso subito sfuggente dei due occupanti, risultati poi essere un italiano di origine calabrese ed un cittadino rumeno, gli operatori della Volante hanno deciso di procedere ad un controllo.

Nell’immediatezza, i poliziotti hanno rivenuto addosso all’italiano un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm. 20 con lama di 9 cm, accertando che lo stesso risultava sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla p.g. presso un Commissariato di Roma.

Pertanto, hanno approfondito gli accertamenti estendendo la perquisizione al mezzo, notando che l’alloggiamento della ruota di scorta era stato munito di un inusuale rinforzo, smontando il quale hanno rintracciato 12 involucri risultati poi contenere cocaina per un peso complessivo pari a 14 kg.

A questo punto, sono state controllate tutte le componenti meccaniche del furgone, operazione che ha consentito di rinvenire ulteriori 13 involucri dello stesso tipo, custoditi all’interno della marmitta per un peso pari a oltre 15 kg, per un totale di 29 chilogrammi sequestrati.

I due sono stati quindi arrestati per il reato di possesso, in concorso, di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e condotti presso la Casa circondariale di Torino a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente.