CRONACA- Pagina 1453

 La polizia interrompe festa “abusiva”: ragazza posta sui social e insulta gli agenti. Denunciata una ventenne

Lo scorso 24 marzo, ma si è avuta notizia solo oggi. gli agenti del Commissariato Centro intervengono in uno stabile di via Mazzini a Torino poiché alcuni residenti lamentano schiamazzi, urla e musica ad alto volume in uno degli appartamenti.

Giunti sul posto, i poliziotti odono già dal piano strada il volume della musica sebbene gli infissi dell’alloggio in questione siano chiusi. Gli agenti, inoltre, nonostante i ripetuti inviti ad aprire la porta, non ricevono immediata risposta in tal senso. Dopo aver appurato che l’alloggio è stato affittato a 5 giovani, gli agenti, una volta all’interno, riscontrano la presenza di 6 ragazzi di cui 4 registrati dalla proprietà.

Durante l’intervento, i “locatari” tengono un comportamento irrispettoso nei confronti degli agenti mostrando disinteresse per le eventuali conseguenze amministrative dei loro comportamenti. Contestualmente, gli agenti verificano che una delle ragazze presenti, dopo aver filmato, i poliziotti ha “postato” su Instagram il video dell’intervento. Comportamento che la stessa avrà nei giorni successivi anche a Milano, quando pubblicherà una foto dei poliziotti intervenuti dopo la segnalazione di una festa in un’abitazione del capoluogo lombardo.

Alcuni giorni dopo, la stessa ragazza, cambiando denominazione del profilo, pubblica, sempre su Instagram, una storia che riporta un articolo di una testata online torinese che riprende i fatti del 24 marzo. Nella storia, al testo dell’articolo, veniva associata la frase “CHE INFAMIII” accompagnata da tre emoticon.

Alla luce dei fatti, tutti gli occupanti dell’alloggio, oltre ad essere sanzionati per il mancato rispetto delle norme anticovid, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per disturbo della quiete pubblica.

La ragazza, una ventenne italiana, è stata denunciata in stato di libertà per trattamento illecito dei dati, diffamazione a mezzo stampa e oltraggio a P.U.

Il locatore del B&B, invece, è stato denunciato dagli agenti della Divisione PAS per la violazione degli obblighi di comunicazione dell’elenco degli ospiti.

Il bollettino Covid di giovedì 8 aprile: ricoveri in calo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.661 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 12dopo test antigenico), pari al 6,7dei 24.811 tamponi eseguiti, di cui 11.794 antigenici. Dei 1.661nuovi casi, gli asintomatici sono 631 (38,0%).

I casi sono così ripartiti: 222 screening, 1015 contatti di caso, 424 con indagine in corso; per ambito: 33 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 88 scolastico, 1.540 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 326.167 così suddivisi su base provinciale: 26.370 Alessandria, 15.724 Asti, 10.060 Biella, 46.355 Cuneo, 25.238 Novara, 174.607 Torino, 12.278 Vercelli, 11.741 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.397 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.397 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 346 (– 1rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.800 (– 89 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 26.247

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.919.917 (+24.811 rispetto a ieri), di cui 1.394.126 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.588

Sono 23 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3verificatisioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.588 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.491 Alessandria, 652 Asti, 399 Biella, 1.283 Cuneo, 871 Novara, 4.976 Torino, 479 Vercelli, 347 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 90 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

285.186 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 285.186 (+ 2.762 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.337 Alessandria, 13.850 Asti,8.955 Biella, 39.630 Cuneo, 22.194 Novara, 152.378 Torino, 10.785 Vercelli, 10.662 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.268 extraregione e 2.127 in fase di definizione.

 Denunciati 105 detenuti o loro familiari per illeciti sul reddito di cittadinanza. Oltre 430 mila euro indebitamente percepiti

Guardia di Finanza Torino:  “operazione sbarramento”

Nell’attuale contesto di crisi economico-sociale, legato all’emergenza epidemiologica in corso, la Guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con l’INPS, nell’ambito delle attività d’istituto finalizzate al controllo della spesa pubblica, ha scoperto e denunciato 105 soggetti detenuti in istituti di pena o loro familiari, che hanno irregolarmente richiesto e percepito il Reddito di cittadinanza mediante l’omessa comunicazione all’INPS, entro il termine di 2 mesi dall’avvenuta carcerazione, dell’intervenuta variazione della composizione del nucleo familiare.

Il Reddito di cittadinanza è stato istituito quale misura di contrasto alla povertà, finalizzata al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale. L’ottenimento del beneficio è legato al possesso, da parte del soggetto richiedente e dei componenti del proprio nucleo familiare, di specifici requisiti di cittadinanza, residenza, soggiorno nonché di carattere economico e patrimoniale che tengono conto anche del numero dei componenti il nucleo familiare il quale, in caso di adozione di provvedimenti restrittivi della libertà personale, subisce una variazione numerica in diminuzione.

L’approfondimento investigativo, condotto dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino nei confronti dei soggetti in stato di reclusione presso la Casa circondariale “Lorusso e Cotugno” del capoluogo piemontese, ha consentito di individuare, attraverso l’incrocio delle banche dati in uso alla Guardia di Finanza ed i successivi riscontri anagrafici, una vasta platea di soggetti beneficiari che avevano avuto indebitamente accesso al Reddito di cittadinanza e continuavano a percepirlo, arrecando un danno complessivo alla finanza pubblica di 430 mila euro.

I soggetti individuati sono stati segnalati a 14 uffici giudiziari, insistenti nelle Regioni di residenza di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, per aver attestato fatti non corrispondenti al vero, utilizzato dichiarazioni o documenti falsi e omesso informazioni dovute, in particolare non aver comunicato la variazione del nucleo familiare. Contestualmente, sono stati segnalati all’INPS, con cui il Corpo agisce in costante sinergia e collaborazione, per la revoca del sussidio e il recupero del beneficio economico nonché alla Procura Regionale della Corte dei conti per gli eventuali profili di danno erariale.

Tra i denunciati figurano anche soggetti detenuti per reati di particolare gravità, quali associazione per delinquere, traffico e spaccio di stupefacenti, rapina, estorsione e furto, nonché violenza sessuale, pornografia minorile e maltrattamenti in famiglia.

Le attività poste in essere rientrano nell’alveo della missione istituzionale affidata alla Guardia di Finanza e testimoniano il quotidiano impegno profuso dalle Fiamme Gialle nel controllo sul corretto impiego delle risorse statali attraverso il contrasto alle condotte di illecita percezione di sussidi e contributi pubblici spettanti a cittadini in effettiva condizione economica svantaggiata, che danneggiano i contribuenti onesti, favoriscono l’iniquità sociale e ingenerano un ingiustificato incremento dei costi dei servizi erogati dallo Stato.

Sequestrata cocaina per due milioni di euro

In tutto trenta chili di cocaina, che  avrebbero fruttato due milioni di euro, sono stati sequestrati a Torino dalla polizia

E’ stato arrestato un 27enne incensurato di origini albanesi dopo un controllo mentre stava per salire a bordo di un’auto.

L’uomo è fuggito ma è stato arrestato dagli agenti in corso Vercelli con  circa 20 mila euro in contanti,  in mazzette da mille euro.

Nel suo alloggio sono stati trovati  33 panetti di cocaina purissima e altri 28mila euro in contanti.

Novantenne accoltellato a morte, urla dall’appartamento. Giallo a Santa Rita

Mercoledì 7 aprile  – Nel pomeriggio un anziano di 91 anni è stato trovato senza vita nel suo appartamento in via Tripoli, in zona Santa Rita. E’ stato colpito con un coltello da cucina.

Sul posto sono arrivati i carabinieri del nucleo  investigativo del comando di Torino per effettuare  insieme al medico legale incaricato dalla procura il sopralluogo dell’abitazione dove è stato rinvenuto il cadavere del 91 enne. Dai primi accertamenti l’uomo è stato accoltellato e l’appartamento non è a soqquadro.

I carabinieri sono intervenuti a seguito di alcune chiamate al 112 che segnalavano urla provenire provenire dal quinto piano dell’abitazione dell’uomo, che non era sposato e abitava da solo.

AGGIORNAMENTO I primi rilievi esterni sul cadavere eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino, insieme al medico legale, hanno evidenziato almeno 4 coltellate inferte sul corpo della vittima, delle quali una al collo, con un coltello da cucina ancora lì conficcato. L’autopsia disposta dalla procura di Torino consentirà di verificare nel dettaglio tutte le ferite.

Ritrovarsi dopo 45 anni

Ritrovarsi dopo 45 anni. Proprio così, l’ amico ritrovato. Cavolacci, Bruno Moscatelli era proprio mio amico, compagno di liceo e compagno di Fgci.  Coscritto in tutti i sensi. Lui più vecchio di me di sole 24 ore.

Persino avversari nel basket e nel quintetto base della squadra del liceo. Non dico fratelli,  mi ci siamo quasi. Molto più riflessivo di me , ma già allora si capiva che era uno che valeva. Incontro a tutto tondo.

Incontri romani. Trasferitosi nella Capitale da 10 anni per lavoro e per amore. Due figli, con la voglia , sempre, di mettersi in gioco. La seconda figlia ha solo 5 anni. Quando parla di loro e della sua compagna gli si illuminano gli occhi. Sul lavoro ha avuto il coraggio di cambiare ed il coraggio di cambiare città. Non è da tutti. Dal 31 marzo in pensione ma non molla. Impossibile stare con le mani in mano. Un’ altra Roma come la Garbatella. Un’ altra dimensione di Roma. Nel lavoro ha avuto tre fasi diverse. Appena diplomato il fai da te. Tra coop ed agenzie di viaggi e animatore in Arci ragazzi. Seconda fase funzionario Fiat. Figlio d’ arte,  suo padre partì da Torino per impiantare e far funzionare le catene di montaggio a Termini Imerese. Bruno in Fiat ha girato tra Mirafiori e Chivasso. Anche quel mondo gli stava stretto. Inizia una terza fase della sua vita lavorativa.
Se ho capito bene responsabile delle relazioni sindacali per due multinazionali statunitensi che operano in Italia acquisendo società in difficoltà economiche. Si trasferisce prima da Torino a Milano e poi da Milano a Roma. Gira l’ Italia con sede anche a Napoli. Di casa al Ministero per ” ammorbidire ” gli esuberi.  Da buon compagno mi dice orgoglioso: non abbiamo mai lasciato nessuno, dall’ operaio al dirigente, a casa senza alternative. Diventa decisamente e naturalmente un calendiano. Merce comunque rara  nel nostro paese,  dove – mi sa – vige un certo levantinismo che fa a cazzotti con l’efficienza tanto voluta e desiderata da Carlo Calenda. Dal 31 Marzo, dicevamo,  in pensione. In pensione e ancora in attività. Essere sempre in pista è un ottimo elisir di lunga giovinezza. Così la meglio gioventù si è incontrata confermando il vecchio adagio: il tempo è galantuomo con i galantuomini.  E caro Bruno non perdiamoci  più di vista. Sarebbe un peccato.

Patrizio Tosetto

TOradio, la nuova radio di Torino e dei torinesi

Il panorama radiofonico torinese si è arricchito da lunedì 22 marzo scorso di una nuova voce indipendente, TOradio, che si contraddistingue come una radio non soltanto cittadina, ma del territorio metropolitano.  

Si tratta di una radio digitale ascoltabile anche attraverso la piattaforma Facebook, Instagram, Linkedin o WhatsApp e anche sul canale di Telecupole. Da sempre affascinante strumento di comunicazione, la radio è  stata il primoe il più inclusivo entrato nelle case degli italiani, e ha da sempre ispirato designer e creativi di tutto il mondo, che hanno saputo creane anche modelli assolutamente originali.

TOadio, diretta dal giornalista Luca Rolandi, si pone comestrumento di comunicazione piuttosto articolato dallo stile fresco e dinamico, capace di affiancare a momenti di intrattenimento quelli di approfondimento e di scambio di opinioni, grazie al supporto di opinionisti che risultano personalità leader nel proprio ambito.

TOradio è l’esempio del DAB, il digitale terrestre della radio, ascoltabile da App scaricabili sullo smartphone, sia per Ios sia per Android, in streaming dal web, in DAB + (digitale dalle autoradio) e in digitale terrestre sulle TV. Ideatore del progetto di TOradio e suo general manager è l’imprenditore Maurizio Cimmino  che, tra il 2001 e il 2007, ha reso Radio Manila la stazione radiofonica di riferimento per i centri commerciali; direttore artistico e esecutivo è Andrea Lazzero, che ha all’attivo più centotrenta pubblicazioni discografiche e due letterarie. Speaker e attento comunicatore, è anche un conoscitore profondo delle dinamiche dei media locali. Direttore responsabile di Toradio News è il giornalista Luca Rolandi, ex direttore de “La Voce e il Tempo”, che ha lavorato per La Stampa, il Secolo XIX, Il Sole 24 Ore ed è anche attualmente direttore della rivista del Polo del Novecento.

Toradio si avvale di una redazione costituita da giovani redattori provenienti dalla Scuola Holden, attenti al mondo dei social, e risulta un’emittente sensibile alle tematiche inerenti il mondo giovanile, ai temi della sostenibilità ambientale, della natura e delle problematiche non soltanto torinesi.

“È una “radio di giovani, che parla ai giovani” – ha osservato il direttore di Toradio News Luca Rolandi – pur senza trascurare l’attenzione verso le altre generazioni, aperta alle problematiche torinesi e metropolitane, per ricercare quelle sinergie che consentano la ripresa economica e culturale di Torino nel cammino post Covid, e che risultino in grado di renderla competitiva a livello italiano”.

Mara Martellotta 

 

Fermati dalla Polizia poche ore dopo aver commesso una spaccata

Sottoposti a fermo di pg per furto aggravato in concorso

Hanno infranto la vetrata di un bar di via Monfalcone, attorno alle 5 e mezza del mattino dello scorso mercoledì, utilizzando un tombino trovato nelle vicinanze. Hanno poi divelto il registratore di cassa dalla sede e rubato l’importo custodito, suddiviso in monete e banconote, per un importo complessivo di circa 200 €. I due, di nazionalità rumena, di 34 e 30 anni, si sono poi dati alla fuga,  ma il tutto è stato ripreso da alcune telecamere di sorveglianza della zona. I poliziotti della Squadra Volante in servizio al mattino, appreso quanto accaduto nel corso delle ultime ore, hanno visionato attentamente le immagini relative al furto ed hanno posto in essere una capillare attività di ricerca; alle 7 e mezza, in corso Giulio Cesare, una pattuglia intercettava due soggetti  del tutto simili, per fattezze fisiche ed abbigliamento, agli autori della spaccata di via Monfalcone.  I due tentavano di eludere il controllo di polizia accelerando il passo, ma venivano fermati e sottoposti  a controllo: nelle loro tasche, una quarantina di euro in monete da 50 cm e 1 €. Gli accertamenti effettuati a loro carico negli uffici della Questura hanno fatto emergere,  per il  34enne, precedenti per ricettazione e furto, nonchè la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Orbassano a decorrere dallo scorso 14 Marzo. Per il 30enne, precedenti per stupefacenti, danneggiamento e furto. I due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per furto pluriaggravato in concorso.

Lavori nelle scuole torinesi

Il progetto definitivo dei lavori di manutenzione straordinaria in 5 istituti scolastici torinesi è stato approvato  dalla Giunta Comunale, su proposta dell’assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica Antonietta Di Martino.

Sono interessati dagli interventi di adeguamento alle norme di sicurezza antincendio e igiene nei luoghi di lavoro gli edifici scolastici:
Ugo Foscolo (secondaria di primo grado) via Piazzi 57
Alessandro Antonelli (secondaria di primo grado) via Lanfranco 2
Costantino Nigra (secondaria di primo grado) via Bianzè 7
Aristide Gabelli (scuola primaria e secondaria di primo grado) via Santhià 25
IC Alessandro Manzoni- Antonio Rayneri (secondaria di primo grado e primaria) e Massimo D’Azeglio (scuola dell’infanzia statale) via Giacosa 25/corso Marconi 28.

“Con questi lavori abbiamo fatto un ulteriore passo avanti per adeguare le scuole cittadine alle misure di sicurezza antincendio previste dalla legge – spiega Di Martino -. Si tratta di opere necessarie ad acquisire il certificato antincendio per la sicurezza delle cinque strutture”.

La spesa complessiva è pari a 750mila euro e sarà finanziata per 350mila euro con fondi del Ministero dell’Istruzione e per la restante quota di 400mila euro dalla Città con finanziamento a medio-lungo termine.

L’intervento è inserito nel Programma triennale delle opere pubbliche 2021/2023 ed è inserito nel Bilancio 2021. (ma.co.)

La Regione: “Presto tavolo su Embraco al Mise”

Nelle risposte conclusive, Chiorino ha dato per probabile un incontro a Roma per il 15 aprile.

Sono due le strategie che bisogna porre in essere: “In primo luogo un forte appello al sistema bancario, che però al momento sembra essere fermo: la situazione di Embraco è collegata a quella di Acc di Mel in Veneto che ha una difficoltà ma solo in termini economico-finanziari, perché le commesse ci sono. Ad Acc manca la liquidità, per cui il commissario è costretto a chiedere una riduzione dei salari dei dipendenti e addirittura il rifiuto di alcune commesse”. Il progetto è quello che le due società si uniscano in Italcomp, che vedrebbe Riva di Chieri (To) sede della grande manifattura dei compressori. Secondo l’asasessore “Il piano in essere è importante e di grande rilancio del territorio. Si può creare un polo non solo italiano, ma anche europeo per la produzione dei compressori”.

I posti di lavoro in gioco sono circa 400 per la torinese Embraco e 300 per la bellunese Acc.

L’altra strategia è quella di intervenire sulla Commissione europea, che per il momento non ha concesso il via libera a un aiuto finanziario pubblico per la fusione, mentre le lettere di licenziamento sono arrivate. “Un comportamento – sottolinea l’assessore – che non è coerente rispetto a decisioni prese in situazioni simile successe in altri Paesi”. Ma intervenire in sede europea “richiede comunque tempi più lunghi, adesso la priorità è un aiuto rapido da parte del sistema bancario”.

“La procedura di licenziamento è in corso, i tempi sono stretti: bisogna riuscire ad avere un finanziamento. Speriamo che con un passaggio istituzionale anche al Mise, si ottenga il risultato. Finpiemonte potrà intervenire nel passaggio successivo, ma non su Acc direttamente che non è piemontese. Siamo anche in continuo contatto con la regione Veneto”, ha concluso Chiorino.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni ha assicurato che il partito piemontese sta dialogando direttamente con Maurizio Molinari (capogruppo alla camera e segretario subalpino del Carroccio) e con il ministro per lo sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.

Marco Grimaldi (Luv) ha chiesto di attivare un’audizione dei lavoratori e insistito nel domandare con Giorgetti un canale preferenziale su questo tema.

Daniele Valle (Pd) ha rimarcato la necessità di intervenire in fretta, “perché le lettere di licenziamento ci mettono pressione. Importante uscire oggi con una data fissata per l’incontro”.

Per Silvio Magliano (Moderati) “il tema dello sblocco dei licenziamenti rischia di diventare presto un problema che andrà oltre Embraco, per diverse aziende piemontesi”.