CRONACA- Pagina 1454

Covid, il bollettino di mercoledì 7 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.464 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 194 dopo test antigenico), pari al 6,1% dei 24.097 tamponi eseguiti, di cui 13.153 antigenici. Dei 1.464 nuovi casi, gli asintomatici sono 612 (41,8%).

I casi sono così ripartiti: 271 creening, 849 contatti di caso, 344 con indagine in corso; per ambito: 47 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 93 scolastico, 1.324 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 324.506 così suddivisi su base provinciale: 26.279 Alessandria, 15.591Asti, 10.014 Biella, 46.073 Cuneo, 25.124 Novara, 173.717Torino, 12.218 Vercelli, 11.709 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.394 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.387 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 357 (13 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.889 (+7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 27.276

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.889.106 (+24.097 rispetto a ieri), di cui 1.388.406 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.560

Sono 79 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.560 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.487 Alessandria, 650 Asti, 399 Biella, 1.277 Cuneo, 870 Novara, 4.963 Torino, 479Vercelli, 345 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 90 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

282.424 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 282.424 (+2.651 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 23.186Alessandria, 13.735 Asti, 8.918 Biella, 39.154 Cuneo, 22.002 Novara, 150.813 Torino, 10.655 Vercelli, 10.593Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.259 extraregione e 2.109in fase di definizione.

Commemorati i martiri del Martinetto

Oggi per ricordare la morte degli otto Componenti il Primo Comitato Militare Regionale del CLN Piemontese si è svolta una breve cerimonia commemorativa al Martinetto nel rispetto della vigente normativa anti-Covid senza l’abituale presenza di pubblico, scuole e rappresentanti di associazioni della Resistenza.

 

La Città di Torino ha desiderato tuttavia rendere omaggio ai caduti. La Sindaca Chiara Appendino si è recata al Sacrario accompagnata dai Gonfaloni della Città, della Regione Piemonte e della Città Metropolitana,

dal Vice Capo gabinetto del Prefetto Brunella Fabia, dall’assessore regionale Vittoria Poggio e dal Presidente della 4^ Circoscrizione Claudio Cerrato.

 

Le note del Silenzio sono risuonate per onorare il sacrificio di chi in quel luogo venne ammazzato e per mantenerne il ricordo.

 

Il Sacrario del Martinetto si trova in Corso Svizzera all’angolo con corso Appio Claudio. Il piccolo poligono del Martinetto è tutto ciò che rimane di una più vasta costruzione che il Comune affidò alla Società del Tiro a Segno Nazionale dal 1883. Dopo l’8 settembre 1943 fu scelto dalla Repubblica sociale italiana come luogo per l’esecuzione delle sentenze capitali. Oltre sessanta tra partigiani e resistenti vi trovarono la morte, tra questi otto componenti del Comitato militare regionale piemontese, fucilati il 5 aprile 1944.

La protesta degli ambulanti torinesi

Una nuova mattinata di protesta degli ambulanti torinesi di generi non alimentari nei mercati, contro la chiusura per le misure anti Covid.

Una delle manifestazioni è stata organizzata a Santa Rita e ha visto la partecipazione anche di molti  negozianti, compresi quelli di attività aperte, in segno di solidarietà.

E’ intervenuto l’assessore comunale al Commercio Alberto Sacco.

Maxi operazione delle Fiamme gialle contro il falso made in Italy

In tutta la penisola, sequestrati oltre 15 milioni di prodotti falsi “made in italy”. Una frode in commercio da 25 milioni di euro.

La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato oltre 15 milioni di prodotti falsamente riportanti l’etichettatura “Made in Italy”, in quanto interamente prodotti ed importati dalla Repubblica popolare cinese, dalla Turchia, dalla Polonia e dal Pakistan.

L’operazione, condotta dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, è stata avviata nelle scorse settimane quando, su alcuni scaffali espositivi della grande distribuzione, grazie al costante controllo economico del territorio volto a prevenire e reprimere fenomeni commerciali fraudolenti, sono stati individuati accessori d’abbigliamento (biancheria intima, calze, collant) e articoli per la casa (cavatappi, colini, mestoli, posate, pentole e coperchi) recanti falsamente l’origine italiana.

I “Baschi Verdi” del capoluogo piemontese hanno avviato le indagini riuscendo a ricostruire l’intera filiera distributiva, risultata essere ramificata su buona parte del territorio nazionale, il cui modus operandi prevedeva che la merce, una volta importata, venisse, successivamente, etichettata, presso i magazzini aziendali, con i simboli tipici dell’italianità, di modo da indurre in errore gli acquirenti sulla reale origine della stessa.

Torino, Roma, Brescia, Treviso, Bari, Firenze e Lecce: queste le province interessate, in concomitanza, dal maxi intervento dei militari delle Fiamme Gialle torinesi, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, conclusosi con il sequestro di oltre 15.000.000 di articoli illeciti, con un valore commerciale stimato di circa 25 milioni di euro, per i quali è stato accertato come sulle confezioni fossero riportate, falsamente, la dicitura “Made in Italy” ovvero altra indicazione grafica inequivocabilmente riconducibile alla origine italiana dei prodotti, quale la bandiera tricolore.

8 gli importatori, italiani e cinesi, denunciati all’Autorità giudiziaria, che dovranno rispondere sia dei reati di frode in commercio e falsa indicazione di origine qualitativa, sia delle violazioni amministrative previste dalla normativa di settore a tutela del Made In Italy.

L’attività della Guardia di Finanza di Torino s’inserisce nell’ambito dell’azione di prevenzione e repressione delle condotte ingannevoli nei confronti dei cittadini riguardanti, in particolare, la vendita di beni con mendaci indicazioni di provenienza, volta alla tutela, al contempo, dei cc.dd. “Distretti industriali”, che da tempo rappresenta uno dei principali obiettivi strategici di polizia economico-finanziaria perseguiti del Corpo.

La metropolitana di Torino è Covid-free

La linea del metro’ di Torino è Covid Free.

Lo stabilisce l’esito dei controlli effettuati dai carabinieri del Nas e dai i tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, che hanno riguardato  venti mezzi pubblici, presi a campione, tra bus, tram e metro, per verificare la corretta applicazione delle misure anti-covid.

Per quanto riguarda la metropolitana, i test sono stati svolti con strumenti innovativi che hanno consentito  il campionamento dell’aria,  delle maniglie e dei corrimano.

Le verifiche hanno dato risultato negativo.

Arrestata ventunenne per un furto con strappo ai danni di due ragazze

I poliziotti del Commissariato Centro la trovano ancora in possesso di parte della refurtiva

Lo scorso venerdì pomeriggio, gli agenti del Comm.to Centro sono intervenuti in via Montanaro dove due ragazze si trovavano in difficoltà, a causa di una giovane che aveva portato via loro una somma di denaro; l’autrice del fatto era momentaneamente trattenuta da alcuni cittadini accorsi a seguito della richiesta di aiuto delle vittime. Gli accertamenti svolti appuravano che la stessa, una ventunenne nata in Italia, di origini maghrebine, con precedenti di polizia specifici, avesse avvicinato due amiche, di 18 e 21 anni, che stavano parlando su di una panchina sita in piazza Montanaro in merito a un’attività lavorativa che avrebbero intrapreso da lì a poco, chiedendo loro di darle dei soldi. Una delle ragazze aveva con sé tre euro e vista l’ insistenza nella richiesta glieli dava subito, nella speranza di essere lasciata in pace. Ma a quel punto la ventunenne, delusa dall’esiguità della cifra ricevuta, si rivolgeva all’altra ragazza, chiedendole se lei non avesse delle banconote di carta. Al diniego della stessa, le afferrava la borsetta e, frugando all’interno, trovava alcune banconote per un valore complessivo di 20 €, che prendeva, buttando poi la borsetta per terra e scappando in direzione di un bar che si trova nei pressi del parco. La ragazza veniva intercettata da alcuni passanti che avevano assistito alla scena, ma dopo aver ceduto parte dei soldi a un cittadino straniero, verosimilmente un pusher con cui aveva un debito. Gli agenti del Comm.to Centro intervenuti riuscivano a recuperare e restituire alla vittima soltanto una banconota da 5 €. La giovane, che risulta tra l’altro sottoposta all’obbligo di presentazione alla P.G. a seguito di fatto del tutto analoghi avvenuti nel recente passato, mai però rispettato, è stata arrestata per furto con strappo.

Avigliana: arrestato per spaccio

Oltre 250 grammi di droga sequestrata

A seguito di attività info-investigativa, mercoledì, gli agenti del Commissariato San Secondo hanno arrestato un trentaquattrenne italiano per detenzione di sostanza stupefacente.

Dopo la perquisizione sul luogo del lavoro, ove l’uomo si trovava, gli agenti hanno rinvenuto nell’auto del trentaquattrenne una ventina di grammi di hashish. È casa dell’uomo che gli agenti hanno operato il rinvenimento più consistente. In un mobile della mansarda, infatti, i poliziotti hanno rinvenuto 210 grammi di hashish e 25 di marijuana, oltre al necessario per il confezionamento delle dosi.  Gli agenti hanno anche recuperato conversazioni di messaggistica riconducibili all’attività di spaccio del trentacinquenne.

Forte vento e gelate notturne anche in pianura

Aria fredda dovuta anche a  una saccatura di origine polare ha fatto scendere le temperature da ieri su Torino e Piemonte.

Forti le raffiche di vento  a oltre 60 kmh orari nel Biellese, Vercellese, Novarese e Alessandrino. Al  Gran Paradiso la stazione Arpa ha registrato  151.2 km orari.

Temperature in picchiata in montagna: -15,4 al Passo del Moro (Macugnaga, VCO) -18 a Ceresole Reale (Torino), -14,8 a Formazza (VCO), -12,2 sul Monte Fraiteve, sopra Sestriere (Torino), -10,9 a Entracque (Cuneo), -26.9 sul Monte Rosa.

Ieri in  centro di Torino la minima  è stata di 6.7 gradi.

Previste gelate notturne anche in pianura.

Albero spezzato dal vento in via Sospello

Nel pomeriggio un grosso albero è stato divelto dal vento in via Sospello, Borgo Vittoria.

Sul posto è intervenuta la polizia municipale. Fortunatamente il tronco non si è abbattuto sul marciapiede sottostante, dove transitano  molte persone residenti negli edifici della zona. Non  si registrano feriti.

Risonanza magnetica, buone notizie per Ivrea

Dopo anni di attese e promesse, finalmente una buona notizia per tutti i cittadini canavesani che chiedevano da tempo la presenza di un’apparecchiatura di risonanza magnetica nucleare nel presidio ospedaliero eporediese.

“Stamattina il risveglio dopo le festività Pasquali non poteva essere migliore, dal momento che siamo riusciti a colmare una lacuna che gravava sui servizi sanitari canavesani – annuncia il vicepresidente della Commissione sanità a Palazzo Lascaris Andrea Cane – da oggi diventa reale la possibilità del posizionamento di una Risonanza Magnetica all’interno dell’Ospedale di Ivrea, che ne è sempre stato sprovvisto. È infatti di stamane il parere positivo, arrivato dalla Regione Piemonte tramite la Commissione Hta, che porterà all’installazione di un sistema di Risonanza Magnetica da 1,5 Tesla, che rappresenta l’ultima evoluzione tecnologica nell’ambito e si caratterizza per un’elevata qualità delle immagini e velocità di esecuzione degli esami”.
“Con il placet odierno – commenta il consigliere leghista canavesano Andrea Cane – l’Asl TO4 potrà ora cercare i fondi in bilancio o attraverso donazioni e proseguire l’iter finale di acquisto della stessa apparecchiatura. Sono soddisfatto come canavesano per questa battaglia che è stata una delle prime che ho seguito appena eletto a fianco di medici, infermieri, cittadini e rappresentanti del Comitato dell’Ospedale di Ivrea, tra cui primo fra tutti il Commissario Luigi Vercellino, che ringrazio per l’impegno profuso in tutti questi mesi. L’emergenza pandemica non ha fermato un iter congelato da troppo tempo, era inaccettabile che un ospedale strategico ed importante come Ivrea non fosse ancora dotato di un’apparecchiatura simile: l’ho sempre considerata una priorità dell’intero territorio, aspetto imprescindibile per la salute dei cittadini che abitano le nostre terre; proprio per queste ragioni avevo visitato più volte insieme a medici e tecnici il reparto di Radiologia dell’Ospedale di Ivrea, nell’ex sede della Medicina Nucleare, dove dovrebbe essere posizionata la RM. Un nuovo capitolo della Sanità Piemontese che è simbolicamente anche tra i primi “mattoni” del nuovo ospedale di Ivrea, altro progetto per il quale ribadisco la piena attenzione da parte mia e della Giunta Regionale, che esporrò anche al nuovo Direttore Regionale Mario Minola a cui auguro buon lavoro, ringraziando l’uscente Fabio Aimar per un’attività che ha portato frutti preziosi come la notizia odierna”.