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Buona sanità: un caso di successo per l’Odontostomatologia

 

La storia di Jorge, paziente gravemente “odontofobico” trattato con successo con la sedazione cosciente presso il nuovo Ambulatorio dedicato della SSD Odontostomatologia ASL AL presso l’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato

La paura del dentista, che a volte diventa vero e proprio “terrore” o “odontofobia”, è la percezione che “qualcosa di negativo” possa accadere durante le sedute odontoiatriche, a volte scaturita da fantasie negative nei confronti di un atto medico ignoto, altre volte è il risultato di pregresse esperienze odontoiatriche negative che hanno causato dolore e veri e propri traumi nei pazienti spesso in età giovanile.

L’odontofobia, oltre a costituire un’ineliminabile fonte di angoscia e preoccupazione, cagiona in chi ne soffre la tendenza a procrastinare o rinunciare a trattamenti odontoiatrici, che se affrontati tempestivamente, si rivelerebbero più semplici, più efficaci e solleverebbero il paziente dalla necessità di intraprendere terapie e cure nettamente più invasive.

Jorge, di 75 anni, di origini argentine, residente a Casale Monferrato da anni, aveva rinunciato alle sedute odontoiatriche per la dichiarata paura di provare dolore, generata e rafforzatasi a seguito di esperienze negative e dolorose dal dentista.

Nel corso del tempo, non solo Jorge aveva rinunciato all’idea di poter riprendere a masticare in maniera corretta e a sorridere senza vergognarsi, ma i suoi elementi dentali avevano perso il supporto parodontale e, a causa dei batteri, si erano innescate in cavo orale innumerevoli lesioni cariose che compromettevano ulteriormente la masticazione già fortemente pregiudicata. Per la sola atavica paura di recarsi dal dentista e i continui rinvii delle terapie odontoiatriche, gli atroci dolori dentali manifestatisi all’interno del cavo orale di Jorge gli rendevano impossibile la normale vita di relazione, non riuscendo a svolgere azioni quotidiane semplici, quali mangiare, parlare e sorridere.

Un giorno, Jorge, ormai in preda alla rassegnazione ed estenuato dalle continue infezioni e dagli insopportabili dolori ai denti e alle gengive, apprende di una “chance” per portare a termine le cure odontoiatriche con successo, una possibilità relativamente nuova e poco conosciuta in odontoiatria che, evitandogli di dover rivivere quelle sensazioni dolorose provate in età giovanile sulla poltrona del dentista e, senza la necessità di sottoporsi all’anestesia generale, poteva aiutarlo a superare l’ansia e la paura.

Decise di sottoporsi ad una visita odontoiatrica specialistica presso la SSD di Odontostomatologia dell’Ospedale Santo Spirito di Casale Monferrato, diretta da Gianluca Ferrari (chirurgo maxillo-facciale ed odontostomatologo), che eroga prestazioni odontoiatriche a soggetti fragili, “special needs”, disabili, cardiopatici, oncologici e odontofobici, servendosi della sedazione cosciente inalatoria a base di protossido d’azoto e ossigeno.

Attraverso una macchina dedicata (la Sedation Machine) il protossido d’azoto viene miscelato con l’ossigeno a percentuali variabili e personalizzate per ciascun paziente. Può essere utilizzato anche su pazienti disabili psicomotori e “special needs”. Infatti, grazie al suo effetto analgesico, ansiolitico e sedativo, riduce la percezione del dolore e della paura, inducendo uno stato di tranquillità e di benessere che aiuta il paziente a rilassarsi durante le cure odontoiatriche. Non porta a un sonno profondo come succede con l’anestesia generale, ma garantisce il mantenimento dello stato di coscienza e non deprime l’attività respiratoria e cardiocircolatoria. Il paziente durante la sedazione cosciente inalatoria è in grado di parlare e di compiere movimenti in autonomia. Durante tutta la seduta l’odontoiatra, infatti, stabilisce un continuo contatto verbale e visivo con il paziente, raccogliendone da quest’ultimo continui feedback fino al termine della sedazione, oltre che attraverso strumentazioni cliniche che monitorizzano i parametri clinici necessari. Gli effetti sedativi si esauriscono in pochi minuti dopo la cessazione della somministrazione della miscela e i pazienti possono tornare immediatamente alle loro attività.

Durante la prima visita odontoiatrica in ospedale Jorge ha espresso all’odontoiatra in servizio, il dott. Marco Colore, specialista in Chirurgia Orale, i propri timori relativi alle terapie odontoiatriche, ed è stato prontamente rassicurato, illustrando l’uso della sedazione cosciente inalatoria. Jorge è stato quindi sottoposto alle estrazioni dentarie degli elementi compromessi in varie sedute in anestesia locale associata all’inalazione di ossigeno e di protossido d’azoto in percentuali personalizzate nell’ambulatorio di sedazione cosciente dove anche l’ambiente, le luci e la musica di sottofondo sono stati studiati per agevolare lo stato di relax del paziente, mantenendo per tutto il tempo uno stato di benessere e di tranquillità in poltrona odontoiatrica e mostrandosi collaborante durante tutte le procedure.

Al termine delle cure estrattive, Jorge è stato riabilitato con due protesi dentali rimovibili a tariffario ASL regionale, grazie alla dott.ssa Daniela Burzio, protesista dentale del servizio di Odontostomatologia di Casale Monferrato. Jorge è pienamente soddisfatto della sedazione cosciente inalatoria, senza la quale non sarebbe mai riuscito a sconfiggere la sua “paura del dentista”.

Queste le parole di Jorge finite le cure: «Non avrei mai immaginato di tornare a mangiare senza problemi tutte le cose che mi piacciono e a mostrare di nuovo il mio sorriso».

L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi: «L’esempio casalese dimostra di come la sanità pubblica debba essere intesa: di supporto e aiuto alle persone più fragili. Per questo motivo, accanto allo splendido esempio di odontoiatria attivo nell’Ospedale Santo Spirito rivolto ai pazienti disabili, “special needs”, cardiopatici, oncologici e odontofobicici, ci stiamo attivando per offrire cure odontoiatriche anche a quella parte di cittadini che ne è esclusa per cause economiche attraverso anche all’aiuto delle fondazioni di origine bancaria».

Sciopero di 24 ore: ecco le fasce orarie garantite dei trasporti

A seguito del Decreto emesso dal TAR in data 12 dicembre 2024 lo sciopero nazionale di venerdì 13 dicembre 2024 a cui aderisce l’Organizzazione Sindacale USB per tematiche economico – sociali sarà della durata di 24 ore.

Pertanto il servizio di trasporto pubblico locale sarà garantito nelle seguenti fasce orarie:

  • Servizio URBANO-SUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI DI SERVIZI AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce orarie indicate.

Infermieri, le richieste del Nursind

PERSONALE INFERMIERISTICO, SITUAZIONI E CONDIZIONI NON CAMBIANO 

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo le feste e con l’anno nuovo ci aspettiamo un cambio di passo da parte della
Regione Piemonte e dell’Assessorato alla sanità, dichiara Francesco Coppolella,
Segretario Regionale del NurSind. Non vorremmo restare delusi dai buoni
propositi mostrati in questi primi mesi.

E’ necessario capire, quale risposta si intende dare alla carenza di personale
infermieristico che attualmente, nella nostra regione , solo nel servizio pubblico,
conta oltre 4000 unità e a cui il piano di assunzioni straordinario oltre a non aver
dato una risposta, non è oltremodo sufficiente a farlo.

A tale proposito non possiamo non sottolineare come i lavori dell’osservatorio
regionale in materia di assunzioni abbia subito una drastica frenata. Gli incontri
programmati entro la fine dell’anno con le aziende, anche in virtù delle
incongruenze riscontrate, con nostra amarezza, nonostante gli impegni presi,
non hanno avuto purtroppo luogo e non ci risulta ci sia stata una accellerazione
sulle assunzioni.
In ogni caso, l’ultimo dato parla di 250 infermieri assunti oltre il turn over su
scala regionale dei 700 previsti che rappresentano una goccia rispetto agli oltre
4000 necessari. Al 31.12.2024 termine entro il quale, secondo gli accordi doveva
essere portato a termine il piano assunzionale, temiamo che la situazione sia invariata
se non peggiorata.
Ci aspettiamo una risposta di tipo strutturale alla non rosea previsione di ulteriori
perdite che nei prossimi anni si mostreranno in maniera importante tenuto conto
della curva pensionistica , degli abbandoni e delle minori iscrizioni ai corsi di laurea
che ridurranno in maniera inesorabile il numero di infermieri.
Già oggi, nella nostra regione possiamo parlare di oltre un milione di ore di
straordinario, non retribuite e spesso non recuperate, molte di queste fatte in
pronta disponibilità, utilizzata impropriamente per la copertura di turni e
decine di miglia di ferie residue non godute. Appare inoltre evidente e
preoccupante come non ci siano le condizioni che possano invertire la marcia.

Il pagamento di prestazioni aggiuntive oltre l’orario di lavoro non può essere certo
una soluzione strutturale ma oggi è condizione necessaria per non chiudere i servizi.
A tale proposito non accetteremo più, come avvenuto per il 2024, che le aziende
utilizzino risorse destinate a tale finalità per altro, infischiandosene anche delle
indicazioni regionali, facendo lavorare gli infermieri oltre l’orario di lavoro
praticamente a gratis.

Continuano infatti a restare un problema irrisolto oltre che una grande criticità i
differenti comportamenti delle aziende nell’applicazione degli accordi e nelle
risposte alle indicazioni regionali che si ripercuotono sui professionisti e sul sistema
in generale. Serve un assessorato forte affinché l’autonomia non diventi anarchia.
La gestione scoordinata delle aziende delle procedure concorsuali è solo un esempio
di come possa tale condizione avere ripercussioni negative sull’intero sistema se non
governato.

Non vorremmo più vedere interi servizi infermieristici esternalizzati come
invece è accaduto anche di recente in contrasto con gli accordi regionali.
Infine , abbiamo visto come si sia scelto di incrementare gli stipendi dei direttori
generali per rendere attrattivo il Piemonte, nulla da recriminare se questo porterà
in dote migliori capacità e competenze, ci aspettiamo però che il Piemonte possa
diventare attrattivo, destinando delle risorse e attuato politiche di welfare anche
per gli infermieri che servono per tenere aperti i servizi e dare risposte ai bisogni di
salute dei cittadini.

Sono inoltre indispensabili per la riorganizzazione della sanità territoriale e
l’applicazione del DM 77 che senza rischia di portare in dote scatole vuote se non ,
come pare stia avvenendo, spostando il personale dagli ospedali e mettendo in
difficoltà i servizi.

Siamo pronti a ragionare e a confrontarci su tutto conclude Coppolella, fornendo il
nostro contributo, consapevoli che le sfide da affrontare e le cose da fare sono tante e
complesse ma ora ci aspettiamo arrivino aperture e non solo parole sul tema
cogente della questione infermieristica.

Volpiano, festeggiati in Comune i 30 anni di attività di Ilaria Doato


È la titolare della «Bottega del cane e del gatto», aperta nel 1994

Lunedì 9 dicembre il sindaco di VolpianoGiovanni Panichelli, e gli assessori Andrea Cisotto (Commercio) e Barbara Sapino (Cultura), hanno incontrato in Municipio Ilaria Doato, titolare della «Bottega del cane e del gatto», consegnandole un riconoscimento per i 30 anni di attività commerciale a Volpiano; il negozio, infatti, è stata aperto nel 1994, prima in piazza Vittorio Emanuele II e successivamente trasferito in via Carlo Alberto, per la vendita di accessori e alimenti per animali, e per la toelettatura di cani e gatti, servizio nel quale Ilaria Doato si è specializzata, preparando anche alcuni esemplari per mostre e esposizioni.

Commentano il sindaco Giovanni Panichelli e l’assessore Andrea Cisotto: «In un momento non facile per il commercio di vicinato, questo traguardo è un segno di determinazione e passione, e dimostra come la capacità di differenziarsi rispetto alla grande distribuzione e una gestione attenta possano dare ottimi risultati anche nel lungo periodo».

Passante aggredito e rapinato: fermati tre giovani

 

La Polizia di Stato ha fermato tre egiziani, tutti diciannovenni, per una rapina avvenuta a danno di un uomo nelle strade del quartiere Borgo Vittoria.

È metà mattina quando un uomo, dopo aver accudito gli anziani genitori, esce di casa per recarsi al mercato di Borgo Vittoria. In pochi istanti viene superato da due giovani mentre un terzo gli resta alle spalle. Uno dei due che lo ha superato si posiziona alla fine della via dove funge da palo, mentre l’altro aggredisce l’uomo scaraventandolo per terra e colpendolo ripetutamente per impossessarsi del borsello. La vittima non si dà per vinta riuscendo a trattenere il borsello, ma nel corso dell’aggressione i malfattori riescono a strapparle la collanina d’oro prima di darsi alla fuga in direzione del mercato.

Le accurate e tempestive indagini svolte dalla Squadra Mobile hanno permesso di individuare, in poche ore, i tre rapinatori che sono stati sottoposti a fermo. Gli elementi probatori raccolti dalla Squadra Mobile hanno permesso alla Procura della Repubblica di Torino di richiedere la convalida del fermo e ottenere l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre giovani.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Carabinieri, Nicco: “Sempre dalla loro parte”

“Quello odierno è un piccolo gesto simbolico per dimostrare, però, grande e profonda gratitudine a tutta l’Arma dei Carabinieri”, così ha esordito il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco accogliendo a Palazzo Lascaris alcuni militari che nei mesi scorsi si sono distinti per azioni meritorie a tutela delle comunità: ad accompagnarli il Comandante Provinciale Generale di Brigata Roberto De Cinti ed il Comandante del Nucleo Radiomobile di Torino, Tenente Colonnello Francesco Donvito.

“Ogni giorno – ha continuato Nicco – i Carabinieri sono impegnati sul territorio con il loro operato costante e discreto: insieme alle altre nostre forze dell’ordine, sono il volto della sicurezza, della vicinanza e della giustizia in ogni città”.

Due le operazioni che sono state prese ad esempio e ricordate per descrivere quanto grande e preziosa sia la loro presenza: la prima ha visto il Maresciallo Capo Marco Serio, i Vice Brigadieri Davide Mongelli e Leonardo Funari, i Carabinieri Scelti Giuseppe Caltabiano e Piero Bertolusso salvare una vita, evitando un tragico tentativo di suicidio; nell’altro caso il Vice Brigadiere Alfonso Elba e l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Salvatore Iula hanno sventato un furto in casa ai danni di una coppia di anziani.

“Ringrazio – ha voluto commentare il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino, De Cinti – il Consiglio regionale, per questo momento di sincera vicinanza. Attestato di stima, che mi lascia ancora una volta esternare la riconoscenza sentita nei confronti dei nostri Carabinieri per l’impegno profuso sulla strada, nell’emergenza: sovente soli a far fronte a qualsivoglia necessità e a corrispondere alle legittime istanze dei cittadini. Sono davvero encomiabili”.

“Queste azioni coraggiose e piene di straordinaria umanità raccontano l’impegno quotidiano che questi uomini e donne profondono a tutela della sicurezza, della legalità e del bene comune. Come istituzione non possiamo che essere sempre dalla loro parte”, ha concluso il Presidente Davide Nicco.

Scuole e uffici comunali: riqualificazione energetica, al via i lavori

 

Ci sono scuole, una palestra e sedi di uffici comunali tra gli immobili di proprietà della Città di Torino per i quali la Giunta Comunale, su proposta dell’assessora alla Transizione Ecologica e Digitale Chiara Foglietta, ha approvato interventi di efficientamento energetico e manutenzione impiantistica, nell’ambito del Programma EfficienTO.

Un programma vasto e articolato su 7 anni quello dell’efficientamento degli immobili comunali che, sottoscritto nel 2022 tra Città di Torino e il concessionario Iren, prevede lavori su circa 800 immobili entro la fine del 2029.

In particolare, i progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions licenziati questa mattina riguardano la scuola elementare dell’istituto comprensivo ‘Montevideo’ di via Montevideo 11, la scuola elementare ‘Parato’ di via Aquileia 8, la scuola media inferiore ‘Vico’ di via Tunisi 102, la sede dei servizi Tributari e Catasto e della Soris in corso Racconigi 49 e gli uffici dei Servizi Sociali, la palestra Arcipelago 2 e il centro anziani di via Filadelfia 242.

I lavori in programma comprendono la sostituzione dei serramenti, dei corpi illuminanti presenti con nuovi a tecnologia LED, interventi su impianti di climatizzazione, la posa di pannelli coibenti, l’installazione di valvole termostatiche e di sistemi di controllo e di gestione degli edifici BMS e la realizzazione di impianti fotovoltaici.

Il costo previsto per questi interventi è di 3.901.614,43 euro, importo che sarà a carico di Iren Smart Solutions mediante l’utilizzo dello strumento di finanza di progetto, come previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

TORINO CLICK

Impronte digitali e dintorni: uno studio contro i falsi

L’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e il Politecnico di Torino impegnati in una ricerca innovativa che apre nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure

Le impronte digitali, grazie alla loro unicità (non si conoscono attualmente due individui aventi le stesse impronte digitali), sono utilizzate per l’identificazione personale e per autenticare transazioni commerciali sin dall’antico regno di Hammurabi, nell’antica Babilonia (1955-1913 a.C.).

Nel corso dei secoli, le impronte digitali sono state utilizzate sia per l’identificazione di un individuo (determinare l’identità di una persona), sia per comprovare la sua autenticazione (verificare se la persona è effettivamente chi afferma di essere). Al giorno d’oggi, la loro utilità è parte integrante della vita quotidiana: vengono infatti comunemente utilizzate per accedere agli smartphone o al PC con un semplice tocco.

In un contesto globale nel quale la contraffazione ha enormi implicazioni economiche e può compromettere la sicurezza, lo sviluppo di impronte digitali artificiali, non clonabili, rappresenta un passo avanti cruciale. Queste impronte, applicabili a una vasta gamma di prodotti e oggetti, possono rivoluzionare le tecniche di anticontraffazione, rendendole sempre più sicure ed efficaci.

La ricerca pubblicata sulla prestigiosa rivista Nature Communications da un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e del Politecnico di Torino, segna un passo in avanti in questa direzione.

Lo studio, intitolato “Artificial fingerprints engraved through block-copolymers as nanoscale physical unclonable functions for authentication and identification”, [1] mostra come sia possibile incidere impronte digitali alla nanoscala, grazie alle nanotecnologie. Le caratteristiche morfologiche di queste impronte digitali, codificabili anche in matrici binarie simili ai QR-Code, sono non clonabili e possono essere utilizzate come identificativi univoci su una vasta gamma di materiali, oggetti e/o prodotti [2].

Imitando il processo di formazione delle nostre impronte digitali, i ricercatori e le ricercatrici hanno mostrato come sia possibile ottenere impronte digitali artificiali alla nanoscala grazie all’auto assemblaggio di materiali polimerici, dove l’unicità è garantita dalla aleatorietà intrinseca del processo stesso.

«Abbiamo dimostrato come le impronte digitali artificiali, oltre ad essere altamente stabili nel tempo, siano anche molto resistenti ad alte e bassissime temperature – commentano Chiara Magosso e Irdi Murataj, rispettivamente dottoranda del Politecnico di Torino e ricercatore dell’INRiM – aprendo dunque la possibilità di utilizzo di tale tecnologia per numerose applicazioni».

«Tali impronte digitali artificiali in miniatura abbinate allo sviluppo di algoritmi di riconoscimento immagini – aggiungono Gianluca Milano e Federico Ferrarese Lupi, ricercatori dell’INRiM – aprono nuovi scenari per lo sviluppo di tecniche di anticontraffazione sempre più sicure che sfruttano l’intrinseca stocasticità dei processi di autoassemblaggio di materiali alla nanoscala».

L’Assessore alla Sicurezza Bussalino incontra i Prefetti del Piemonte

“Dialogo proficuo per definire interventi mirati per la sicurezza dei territori”

 

L’assessore regionale alla Sicurezza, Polizia Locale e Immigrazione del Piemonte, Enrico Bussalino, ha recentemente incontrato i Prefetti delle diverse province piemontesi. Gli incontri hanno rappresentato un’importante occasione per approfondire le esigenze specifiche dei territori e avviare una riflessione congiunta su come la Regione possa collaborare con le Prefetture e sostenere le attività di sicurezza sul territorio.

“Il confronto con i Prefetti è stato fondamentale e proficuo – dichiara l’assessore Bussalino -. Ogni territorio ha le sue specifiche esigenze e problematiche; per questo motivo, ritengo indispensabile recarmi fisicamente sui posti per rendermi conto direttamente delle necessità. Solo attraverso un dialogo costante e una presenza attiva è possibile definire interventi mirati ed efficaci”.

Nel corso degli incontri, Bussalino ha illustrato le azioni che intende intraprendere a favore della Polizia Locale, considerata strategica per la sicurezza dei territori. “La presenza degli agenti, non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli centri, rappresenta una vera sentinella per il controllo del territorio – prosegue Bussalino -, costituendo una risorsa fondamentale per garantire ordine e legalità. La Polizia Locale, nel suo operato quotidiano, lavora a stretto contatto con le forze dell’ordine statali, come Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Questa sinergia è indispensabile per affrontare in modo integrato problematiche complesse come la sicurezza urbana, il controllo del territorio e la prevenzione della criminalità. Nei prossimi mesi metteremo a disposizione bandi a favore degli Enti locali per sostenere l’acquisto di uniformi e attrezzature. La sicurezza è una responsabilità condivisa, e la Regione è pronta a fare la sua parte in stretta collaborazione con tutte le realtà locali” ha concluso Bussalino.

CS

Nella foto  l’assessore Enrico Bussalino e il Prefetto di Torino Donato Cafagna