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CRONACA- Pagina 1374

Ruba cellulare e tenta la fuga: arrestato dai civich

Sabato pomeriggio, nei pressi del civico 9 di Piazza della Repubblica, gli agenti del Comando Territoriale di Porta Palazzo della Polizia Municipale, impegnati in un servizio di viabilità, hanno arrestato un cittadino di origine magrebina resosi responsabile di rapina in concorso con un un’altra persona ignota.

L’uomo, dopo avere sottratto il cellulare dalla tasca del pantalone di un ragazzo ghanese, si è dato alla fuga insieme al complice, ma è caduto dopo pochi metri ed è stato raggiunto dal derubato. Il compagno di rapina è quindi tornato indietro e, con una spranga di ferro, ha colpito il derubato per favorire la fuga del complice.

I due agenti della ‘municipale’ hanno visto la scena da qualche metro di distanza e si sono immediatamente precipitati in soccorso del ghanese e all’inseguimento dei due malviventi. Uno dei due agenti è riuscito a placcare l’autore materiale del furto, mentre il complice è riuscito a dileguarsi tra la folla del mercato.

L’uomo fermato, un magrebino di 27 anni, è stato arrestato per rapina impropria e successivamente accompagnato presso la Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.

A Ivrea nasce la Cronaca Viola

A Ivrea nasce la “cronaca viola” nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza: un colore in più per le notizie dalle sfumature gentili. La proposta è stata sviluppata da Elisabetta Signetto, giornalista e cittadina per la gentilezza, la scorsa settimana dopo aver partecipato a un incontro sulla gentilezza e dopo aver moderato nel corso del lockdown alcuni incontri con gli ospiti invitati a dibattere l’argomento, sempre più attuale oggi.

Grazie a questi incontri dunque la brillante intuizione sulla creazione di un nuovo genere giornalistico: la cronaca viola, appunto.  Pensata per rispondere all’esigenza di molti di poter scrivere e leggere notizie, che contribuiscano – attraverso il racconto di avvenimenti – a portare alla ribalta anche i buoni esempi di pratiche gentili volte ad accrescere il benessere delle comunità. Quando una notizia può essere considerata di cronaca viola? ”Esercitando il diritto di cronaca (interesse pubblico, continenza e pertinenza) quando una notizia racconta un fatto che ha in sé le caratteristiche della gentilezza, ossia l’ascolto, l’accoglienza e l’azione – è la definizione data dalla giornalista – Mettendo in pratica la gentilezza nel senso più pratico del termine: la descrizione dei fatti, senza pregiudizi. La verità è dunque lineare e chiara. Ed il fatto viene raccontato attraverso una forma gentile, ad esempio usando forme attive e non passive del verbo, scegliendo parole semplici e inequivocabili (senza sarcasmo), prive di ossimori.” Questo nuovo genere giornalistico è stato subito condiviso nell’archivio delle buone pratiche di gentilezza nell’ambito del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza (www.costruiamogentilezza.org) affinché possa essere diffuso liberamente. Il viola è il colore della gentilezza in quanto nasce dall’unione del rosso (concretezza) e del blu (profondità) caratteristiche dell’essere gentile.

L’Associazione Cor et Amor, che coordina l’attuazione del progetto nazionale Costruiamo Gentilezza, che ha come obiettivo, in 15 anni,  di far divenire la gentilezza un’abitudine sociale diffusa, ha voluto fare conoscere la cronaca viola con un momento inaugurale.  È stata quindi dedicata una puntata intera del programma radiofonico Spazio Costruiamo Gentilezza, gestito dalle associazioni Radio Spazio Ivrea e Cor et Amor e condotto da Daniele Schilirò, Alessandra Militello, Luca Nardi e Livia Saltetto, andata in onda (sulla webradio www.radiospazioivrea.it) giovedì scorso, 3 giugno, dalle 19 alle 21.  Alla puntata, ascoltata in tutta Italia,  hanno partecipato come ospiti, oltre alla stessa Elisabetta Signetto, numerosi giornalisti di diverse testate giornalistiche rappresentative di tutta la Penisola, ognuno dei quali ha raccontato una notizia di cronaca viola di cui ha avuto esperienza: Manuela Mimosa Ravasio libera professionista scrive per Io Donna e Repubblica; Cristina Palazzo di Repubblica; Cecilia Leo di TV2000; Viviana Bruschi del Resto del Carlino; Francesca Merz Giornalista di Radio Alto Adige; Michela Berti giornalista di La Nazione; Beniamino Pascale di L’Attacco; Bianca Bianco di Comunicare il Sociale; Saverio Tommasi di Fanpage; Domenica Bumbaca di Lente locale; Maria Meini del Tirreno; Federica Giobbe del Corriere del Trentino. A chiudere la puntata Jacopo Frattini giornalista e docente di comunicazione  dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, e Ezio Ercole Vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte. Proprio quest’ultimo ha commentato: “Abbiamo bisogno di buone notizie e ce ne sono tante nonostante quello che appare, purtroppo l’eclatante delle notizie negative sopraffà quelle positive. Quindi le notizie viola sono edificanti e importanti.

Cia dona due defibrillatori alla protezione civile

SOLIDARIETA’ AGRICOLA, CIA AGRICOLTORI DELLE ALPI E ASES DONANO DUE DEFIBRILLATORI ALLA PROTEZIONE CIVILE DEL PIEMONTE

«Siamo contenti  di poter dare una mano ai volontari della Protezione civile, il loro lavoro è prezioso e lo supportiamo volentieri ogni volta che ne abbiamo occasione. Nei mesi più drammatici della pandemia, i nostri uffici hanno fatto gli straordinari per sbrigare le pratiche di servizio ai cittadini, decidendo di devolvere una parte del ricavato ai volontari impegnati nell’emergenza, con il coinvolgimento diretto della nostra Associazione di solidarietà e sviluppo, Ases. La scelta di acquistare dei defibrillatori da donare alla Protezione civile è venuta di conseguenza».

Così il presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto, spiega la donazione di due defibrillatori alla Protezione civile del Piemonte, grazie ai fondi raccolti in collaborazione con la Ong di Cia Agricoltori italiani, Ases (Agricoltori Solidarietà e Sviluppo).

La consegna del materiale è avvenuta nella sede della Protezione civile del Piemonte, a Torino, alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione civile, Marco Gabusi, del direttore della Protezione civile regionale, Franco De Giglio, del presidente di Cia Agricoltori delle Alpi, Stefano Rossotto e del presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini.

«Ringraziamo Cia Agricoltori delle Alpi – commenta l’assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte Marco Gabusi -, che, insieme all’associazione Ases, ha voluto scegliere l’esercito dei volontari per questa significativa donazione. Si tratta di un gesto che non solo aiuta ad incrementare la sicurezza della popolazione, ma che certifica ancora una volta l’importanza della Protezione civile per tutto il settore economico e sociale del territorio. Ogni giorno di più siamo orgogliosi della Protezione civile piemontese e siamo felici perché l’attenzione di tanti comparti produttivi dimostra che ormai è diventata patrimonio di tutti».

Lo spirito della solidarietà agricola viene evidenziato dalla presidente di ASeS Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, Cinzia Pagni: «Da sempre la solidarietà fa parte del modello di vita degli agricoltori – sottolinea Cinzia Pagni -, poter collaborare ed essere utili alla comunità di appartenenza è un tratto distintivo di chi lavora con la terra, quella stessa terra che ci da  nutrimento e ci garantisce  una vita sana. Cercare di supportare in qualche modo la nostra comunità è stato per noi un gesto spontaneo e lo abbiamo fatto donando due defibrillatori alla Protezione Civile piemontese consapevoli dell’importanza di questi strumenti per salvare vite umane. Come ASeS – Cia Agricoltori italiani  siamo orgogliosi di aver potuto contribuire con questo gesto destinato a aiutare chi si troverà in difficoltà e oggi ci sentiamo ancora più uniti al nostro territorio e alla sua gente».

Gemellaggio di fede e storia

Il GEMELLAGGIO TRA IL SANTUARIO DI CREA E QUELLO DI KLOKOCIOV NELLA SLOVACCHIA ORIENTALE E’ STATO SIGLATO AL TERMINE DELLA DIVINA LITURGIA

Al termine della celebrazione della Divina Liturgia, la Messa con il rito greco cattolico, domenica mattina, il Santuario di Crea ha visto l’apposizione della firma del gemellaggio tra il Santuario di Crea della Diocesi di Casale Monferrato e quello di Klokociov nella Slovacchia Orientale nella eparchia di Kosice. A siglare l’accordo sono stati il Vescovi di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi e l’amministratore apostolico di Kosice, monsignor Cyril Vasil (già segretario della Congregazione delle Chiese Orientali a Roma), presente e celebrante anche il neo-vescovo di Chiavari, monsignor Giampio Devasini.

I rapporti tra le due realtà religiose erano nati nel 2016 quando monsignor Francesco Mancinelli, rettore del Santuario di Crea, si era incontrato a Nitra in Slovacchia con alcuni sacerdoti della Diocesi di Kosice in occasione della festa dei Santi Cirillo e Metodio. Nell’occasione nacque l’idea del gemellaggio tenendo conto che il santuario mariano dei greco cattolici della Slovacchia orientale nel 2020 avrebbe celebrato i 350 anni dalla lacrimazione dell’icona mariana provocata da un colpo di sciabola sferrato contro l’immagine della Madonna dai soldati calvinisti in lotta contro i cattolici nei territori ai confini tra Ucraina, Slovacchia e Ungheria; e che il Santuario di Crea sempre nel 2020 avrebbe celebrato i 200 anni dalla sua riapertura al culto dopo le soppressioni napoleoniche. ‘Motore’ dell’iniziativa è stato proprio monsignor Mancinelli che è stato più volte in Slovacchia e parla correntemente la lingua. Erano presenti alla cerimonia il sindaco di Casale Monferrato (città gemellata con  Trnava in Slovacchia) Federico Riboldi, e i primi cittadini di Serralunga di Crea, Giancarlo Berto e di Ponzano Monferrato, Paolo Lavagno.

Massimo Iaretti

 

Arrestati tre pusher Sequestrati più di 1800 euro

Due cittadini senegalesi, un ventunenne e un minore, e un cittadino della Mauritania sono stati arrestati dai motociclisti delle Pegaso nei giorni scorsi.

Quando i poliziotti sono giunti in prossimità del giardino ubicato tra via Richelmy e via Garessio per effettuare un controllo dell’area, un gruppo di persone presenti si subito è dato alla fuga.  Due persone sono state immediatamente bloccate, una terza, invece, è stata fermata in corso Unità d’Italia mentre era diretta verso le sponde del fiume. Tutti i fuggitivi, nel corso della fuga hanno tentato di disfarsi di dosi di cocaina poi recuperate dai poliziotti, oltre una decina di grammi. I tre sono stati anche trovati in possesso di diverso denaro contante, complessivamente oltre 1800 euro. Le banconote erano state nascoste nei rispettivi zaini dove erano stati praticati dei piccoli fori nel fondo della fodera in modo da inserire il denaro arrotolato e compattato.

(foto archivio)

Quasi 600 chili di rame sequestrati dalla Polizia

 

Fermato un minorenne

La scoperta è avvenuta nella notte di lunedì quando gli agenti hanno notato un’auto ferma la cui parte posteriore era particolarmente ribassata.

Transitando in corso Novara, giunti all’incrocio con corso Palermo, i poliziotti notano l’auto prima stazionare nel controviale per poi ripartire. Quando gli agenti intimano l’alt al veicolo le due persone a bordo scendono dall’auto e si danno alla fuga. Uno dei due, il conducente riesce ad allontanarsi mentre il passeggero viene fermato in via Bisoglio nonostante il tentativo ultimo di scavalcare la cancellata del parcheggio di uno stabile della via.

Nell’auto abbandonata gli agenti trovano 31 bobine elettriche di provenienza furtiva aventi un peso complessivo di 580 chili. Per il giovane, un minore rumeno, scatta l’arresto per le false generalità fornite dalle quali emergevano anche precedenti di polizia. Il giovane è stato anche sottoposto a fermo per ricettazione per il materiale elettrico trovato in auto che ha un valore commerciale stimato sui 6000 euro.

Da lunedì le prenotazioni per i vaccini negli open days del Valentino

32.643 VACCINI CONTRO IL COVID COMUNICATI OGGI IN PIEMONTE. IL TOTALE È 2.723.389, L’89,5% DI 3.042.240 COMPLESSIVE RICEVUTE. DA DOMANI LE PRENOTAZIONI PER I PROSSIMI OPEN DAYS DEL VALENTINO

Sono 32.643 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18). A 2.593 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati di oggi in particolare sono 1.678 i trentenni, 5.367 i quarantenni, 14.521 i cinquantenni, 2.446 i sessantenni, 1.125 i settantenni, 790 gli estremamente vulnerabili e 204 gli over80.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 2.723.389 dosi (di cui 911.521 come seconde), corrispondenti all’89,5di 3.042.240 finora disponibili per il Piemonte.

DA DOMANI LE PRENOTAZIONI PER I PROSSIMI OPEN DAYS DEL VALENTINO

Le prenotazioni per essere vaccinati l’11, 12 e 13 giugno nell’open hub last minute dell’ospedale temporaneo del Valentino di Torino saranno possibili da domani, lunedì 7 giugno, per gli over60, poi martedì 8 e mercoledì 9 per altre fasce di età che saranno comunicate sempre domani.

Il servizio è riservato a chi non ha ancora un appuntamento oppure ha la convocazione dopo almeno 10 giorni.

Il bollettino Covid di domenica 6 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 12nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 4 dopo test antigenico), pari all’1,3% di 10.282 tamponi eseguiti, di cui 6.019 antigenici. Dei 129 nuovi casi, gli asintomatici sono 72(55,8%).

I casi sono così ripartiti: 13 screening, 98 contatti di caso, 18 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 17 scolastico, 112 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 365.429 così suddivisi su base provinciale: 29.433 Alessandria, 17.429 Asti, 11.482 Biella, 52.730 Cuneo, 28.112 Novara, 195.610 Torino, 13.669 Vercelli, 12.948 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.497 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.519 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 63 (+2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 46(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.289

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.050.231 (+10.282 rispetto a ieri), di cui 1.664.277 risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.654

Nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato oggi dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.654 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 712 Asti, 432 Biella, 1.445 Cuneo, 939 Novara, 5.570 Torino, 521 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

349.962 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 349.962 (+244 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.653 Alessandria, 16.600 Asti, 10.840 Biella, 50.730 Cuneo, 26.876 Novara, 188.020 Torino, 12.947 Vercelli, 12.461 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.421 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Negli slip nascondeva frammenti di hashish

E’ accaduto in corso Caio Plinio

Era appena uscito dalla stazione Lingotto e alla vista della volante ha accelerato il passo quasi come se volesse eludere il controllo di Polizia. Quest’atteggiamento ha insospettito gli agenti del Commissariato Mirafiori che lo hanno fermato in corso Caio Plinio. Il ragazzo, un ventenne italiano, è apparso sin da subito infastidito e agitato. All’interno della tracolla nascondeva un coltellino e negli slip, in un sacchettino in cellofan, celava diversi blocchi di hashish avvolti nella carta stagnola. La perquisizione, estesa anche al domicilio, ha consentito ai poliziotti di rinvenire sul tavolo della cucina un frammento della stessa sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga. Il ragazzo, con diversi precedenti di Polizia, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto di armi od oggetti atti ad offendere. Gli agenti hanno sequestrato complessivamente circa 165 grammi di hashish.

Il gemellaggio dei santuari

GEMELLAGGIO TRA IL SANTUARIO DI CREA E QUELLO DI KLOKOCIOV NELLA SLOVACCHIA ORIENTALE

DAL PIEMONTE/ In questo fine settimana la Diocesi di Casale Monferrato sta vivendo un momento storico, all’insegna di quanto auspicò Papa Giovanni Paolo II, ovvero che ‘i fratelli di rito cattolico latino si aprano ai fratelli di culto cattolico orientale’. A Crea, domenica 6 maggio, al termine della Divina Liturgia (la Santa Messa) che inizierà alle ore 10.30, verrà siglato il gemellaggio tra il Santuario di Crea e quello di Klokociov, appartenente alla Diocesi di Kosice nella regione orientale della Slovacchia ai confini con l’Ucraina. I rapporti tra le due realtà religiose erano nati nel 2016 quando monsignor Francesco Mancinelli, rettore del Santuario di Crea, si era incontrato a Nitra in Slovacchia con alcuni sacerdoti della Diocesi di Kosice in occasione della festa dei Santi Cirillo e Metodio. Nell’occasione nacque l’idea del gemellaggio tenendo conto che il santuario mariano dei greco cattolici della Slovacchia orientale nel 2020 avrebbe celebrato i 350 anni dalla lacrimazione dell’icona mariana provocata da un colpo di sciabola sferrato contro l’immagine della Madonna dai soldati calvinisti in lotta contro i cattolici nei territori ai confini tra Ucraina, Slovacchia e Ungheria; e che il Santuario di Crea sempre nel 2020 avrebbe celebrato i 200 anni dalla sua riapertura al culto dopo le soppressioni napoleoniche. ‘Motore’ dell’iniziativa è stato proprio monsignor Mancinelli che è stato più volte in Slovacchia e parla correntemente la lingua. La delegazione della Diocesi di Kosice è giunta venerdì a Crea, guidata dall’amministratore apostolico, l’arcivescovo monsignor Cyril Vasil (nativo di Kosice e per 11 anni a Roma come segretario della Congregazione delle Chiese Orientali) e composta dal vicario generale archimandrita Jaroslav Lajciak, dal sacerdote Marin Mraz e da 6 membri laici del coro della Cattedrale di Kosice. Nella mattinata di sabato, dopo l’incontro con il Vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi, c’è stato quello con il Sindaco di Casale Monferrato, Federico Riboldi, in municipio. Nel pomeriggio di sabato il coro fondato nel 1984, e diretto da Lucia Lovasova, ha effettuato una suggestiva esecuzione di canti della liturgia greco-cattolica, alla presenza del Vescovo di Casale Monferrato nel Santuario di Crea. In un breve, ma incisivo intervento, monsignor Vasil ha ricordato come la chiesa greco-cattolica sia stata soppressa nel 1959 dal regime comunista, ‘i nostri sacerdoti erano o in prigione o deportati’ e ripristinata nel 1968 durante la Primavera di Praga, ma abbia avuto una piena libertà solo negli anni Novanta, dopo la caduta del comunismo. All’esecuzione dei brani ha seguito un’altrettanto suggestiva celebrazione dei Vespri, con preghiera in italiano e canto in slovacco, a dimostrazione della vicinanza tra i due Stati e i due territori.

Massimo Iaretti