CRONACA- Pagina 12

Dalla Regione la prima pietra per il monumento alle vittime dell’Heysel

A quaranta anni dalla strage dell’Heysel, la Regione Piemonte pone la prima pietra per la realizzazione del monumento dedicato alle 39 vittime che persero la vita poco prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool il 29 maggio del 1985.

La Giunta ha infatti approvato il 27 dicembre scorso le modalità di erogazione del contributo di 100 mila euro per la realizzazione e la manutenzione di un monumento a Torino dedicato alle vittime della tragedia dell’Heysel, progetto promosso dall’Associazione dei Familiari delle Vittime dell’Heysel, dell’Associazione Quelli di via Filadelfia, e previsto anche dalla legge regionale 33 del 2023 che mira a commemorare i 39 tifosi deceduti allo stadio di Bruxelles.

L’opera, attualmente in fase di progettazione, sarà collocata in una piazzetta intitolata alle “Vittime dell’Heysel” nei pressi di strada del Fortino, nella Circoscrizione 7. Realizzata in ferro Corten, la scultura sarà alta 5 metri e rappresenterà un cuore con la scritta “Heysel +39 per non dimenticare”

“Questo progetto – ha sottolineato l’assessore regionale allo Sport Monica Chiarelli – integra le politiche sportive con quelle culturali ed educative, in linea con una nostra visione dello sport che sia motore di inclusione e coesione sociale. È un passo significativo che rende il Piemonte protagonista nella costruzione di una cultura sportiva fondata su pace, memoria e rispetto”.

“ Questo monumento- ha aggiunto l’assessore – è un’opera commemorativa e al tempo stesso simbolo del nostro impegno a trasmettere i valori etici dello sport e a sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della memoria e della responsabilità collettiva”.

Il contributo regionale, suddiviso in più fasi legate allo stato di avanzamento del progetto, è destinato alla Città di Torino, che ha manifestato l’intenzione di edificare il monumento a perenne ricordo delle vittime e per stimolare una riflessione continua sui valori fondanti dello sport.

Mara Martellotta

Misure antismog, torna il livello arancione

Da sabato 28 dicembre, e fino a lunedì 30 dicembre 2024 compreso (prossimo giorno di controllo), le misure di limitazione del traffico passeranno al livello 1 (arancio).

I dati previsionali forniti da Arpa Piemonte evidenziano infatti il superamento del valore di 50 mcg/mc di concentrazione media giornaliera di PM10 nell’aria per tre giorni consecutivi.

Alle limitazioni strutturali in vigore, per il trasporto persone si aggiungerà il blocco dei veicoli diesel con omologazione Euro 5 valido tutti i giorni (festivi compresi) dalle ore 8 alle 19, mentre il blocco dei veicoli diesel Euro 3 e Euro 4 si prolungherà alle giornate di sabato e domenica, sempre dalle ore 8 alle 19.

Stessa regola anche per i veicoli adibiti al trasporto merci, che vedranno il divieto di circolazione estendersi ai diesel con omologazione Euro 3 ed Euro 4 su tutti i giorni (festivi compresi), sempre con orario 8-19.

Con l’attivazione del livello arancio si fermeranno anche tutti i veicoli dotati di dispositivo “Move In”, in quanto comunque soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione veicolare conseguenti alle previsioni di perdurante accumulo degli inquinanti nell’aria.

Si ricorda infine che eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, vengono comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entrano in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e dei percorsi stradali esclusi sono disponibili alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

A Chieri l’unificazione delle due IPAB operanti sul territorio

 

Le due storiche IPAB sono ubicate a una distanza di meno di 200 metri, sono operanti nel campo sociale ed hanno fini identici, infatti, entrambe svolgono attività di assistenza residenziale rivolta ad anziani e/o disabili autosufficienti, parzialmente autosufficienti e non autosufficienti, pertanto rientrano nella situazione prevista dalla legge regionale n. 12/2017, che prevede la possibilità della fusione delle IPAB aventi sede legale nel medesimo distretto e medesimi fini socio assistenziali.

Commentano Alessandro SICCHIERO e il vice Sindaco Roberto QUATTROCOLO: «La Casa di Riposo Giovanni XXIII di trova da tempo in una situazione di grave difficoltà generata dall’assenza di entrate e da debiti, praticamente priva di personale, non più in grado di assicurare una corretta attività amministrativa, tanto che le relative incombenze sono svolte da volontari e l’attività assistenziale è stata affidata in concessione ad una cooperativa.  L’incorporazione della Giovanni XXIII nella Casa di Riposo Orfanelle permette di scongiurare il fallimento e le relative conseguenze negative sull’utenza e sul patrimonio immobiliare. Ma, soprattutto, è una soluzione che guarda al futuro, mettendo questo nuovo ente in grado di affrontare l’evoluzione e i cambiamenti che caratterizzeranno inevitabilmente l’assistenza agli anziani negli anni a venire. Allo scadere della concessione, si avranno effetti benefici e si rafforzeranno le rispettive attività delle due RSA, assicurando una gestione più qualificata ed un potenziamento dei servizi socio sanitari a favore degli anziani e delle persone fragili. Con questa operazione di unificazione delle due IPAB viene data una nuova prospettiva all’eredità delle due più antiche istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza del nostro territorio, che per secoli hanno potuto operare grazie ai lasciti e alle donazioni della cittadinanza».

 

La Casa di Riposo Giovanni XXIII ha sede in via Cottolengo ed è uno dei più antichi istituti di beneficenza di Chieri, nasce come Casa dell’Elemosina all’inizio del Trecento, per poi trasformarsi nel 1718 in Congregazione Ospizio di carità. Nel 1975 assume la denominazione di IPAB Casa di Riposo Giovanni XXIII. L’attività socio assistenziale di RSA per 70 posti letto è stata affidata in concessione alla cooperativa Valdocco.

La Casa di Riposo Orfanelle venne fondata nel 1638 come Orfanotrofio Femminile, trasformandosi nel 1961 in Casa di Riposo. Dopo  la  ristrutturazione  dei locali della sede storica e di Casa Maggio e con la recente  edificazione della nuova di Via Tana 7, garantisce ospitalità e assistenza ad anziani autosufficienti e non autosufficienti per 94 posti letto di RSA, 16 posti letto di RAA, 10 posti  per  Centro Diurno Integrato per declino cognitivo ed ulteriori 34 posti negli appartamentini della Residenza di Via Palazzo di Città 16.

La Befana dei Pompieri fa felici i bimbi del Regina Margherita

La Befana ha deciso, anticipando il tour che annualmente effettua, di fare visita venerdì 3 gennaio ai piccoli ricoverati dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale e dall’UNICEF Torino, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino.
La “Befana dei Pompieri” porterà regali e libri ai piccoli pazienti mentre i maghi del Bosco delle Meraviglie, essi stessi Vigili del Fuoco, li intratterranno con divertenti giochi di prestigio.
L’UNICEF Italia, donando ai piccoli ricoverati il Regalo Sospeso, una valigetta piena di giochi e attività realizzata da Clementoni e il Gioco dell’Oca sui “Diritti fondamentali dell’Infanzia e dell’adolescenza”, vuole festeggiare il cinquantenario dalla sua costituzione in Italia, cinquant’anni dedicati a promuovere e realizzare i diritti dei bambini in Italia e nel mondo.
“Siamo felici che in questa bella iniziativa rientri anche quella del ‘Regalo sospeso”, un progetto grazie al quale in questi anni sono stati raggiunti circa 7.000 bambini ospiti presso strutture ospedaliere e in case famiglie in Italia. Attraverso il “Regalo sospeso” aiutiamo anche tanti bambini in difficoltà nel mondo, in fuga da guerra e conflitti e/o coloro che vivono in condizioni di povertà.”  ha dichiarato Antonio Sgroi Presidente del Comitato provinciale di Torino per l’UNICEF.
“La Befana dei Pompieri, dai primi anni del dopo guerra e fino agli anni ’90, era una tradizione dei Vigili del Fuoco di Torino e di diverse città d’Italia ed i pompieri distribuivano, nelle piazze, caramelle e doni in occasione della festa dell’Epifania – ha ricordato Carlo Andrione Presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale – Oggi non sarebbe più possibile ma lo spirito di solidarietà che anima i Vigili del Fuoco, Ambasciatori UNICEF, è rimasto immutato”

Torna il pattinaggio su ghiaccio naturale a Sauze d’Oulx

Un’idea fortemente voluta dall’Assessore al Turismo Davide Allemand che esprime tutta la sua soddisfazione: “Sono anni che ragioniamo sul pattinaggio su ghiaccio, ma per motivi vari non eravamo mai riusciti a dare corso ai buoni propositi. Quest’estate, non appena si è insediata la nuova Amministrazione Comunale e mi sono state conferite le deleghe al Turismo, mi sono prontamente attivato affinché non passasse un altro inverno senza il ghiaccio. Siamo così riusciti a trovare le risorse, ma soprattutto siamo riusciti a trovare la collocazione idonea per questa pista che è di dimensioni importanti, vale a dire di 160mq. Per noi era strategico collocarla al Parco Giochi “Vincent Hawkins” perché è centrale rispetto al paese e perché qui anche d’inverno si concentrano le famiglie. Proprio alla vigilia di Natale il pattinaggio ha aperto i battenti ed è stato preso d’assalto. Vedere la pista piena conferma che l’idea del pattinaggio era vincente. Ci crediamo ciecamente perché vuole essere un’offerta in più che il nostro Comune offre ai turisti, ma anche ai nostri bambini e ragazzi del paese. È poi un’attrattiva per l’apres ski che piace e serve a socializzare e a godersi appieno la vacanza qui da noi a Sauze”.

La pista di pattinaggio su ghiaccio naturale è aperta tutti i giorni dalle 15 alle 22 sino al 2 febbraio 2025. I costi sono di 8 euro per mezz’ora, con possibilità di continuare le pattinate con un euro ogni 15 minuti supplementari. Il costo dell’”orso” (ovvero il supporto che accompagna i non provetti pattinatori) è invece di cinque euro. Ovviamente vi è la possibilità di affittare i pattini direttamente in loco.

Sauze torna così a pattinare come già faceva in passato. L’Assessore Davide Allemand riprende così la tradizione del pattinaggio: “Sauze d’Oulx nel tempo ha sempre avuto uno stretto rapporto con il pattinaggio su ghiaccio. Già una trentina di anni or sono c’era una pista sotto piazzale Miramonti, poi c’è stata l’esperienza del ghiaccio al laghetto di Grand Villard e in ultimo il pattinaggio era già stato collocato presso il parco giochi. Ma parlo di una decina di anni or sono. Quindi c’è tutta una generazione di sauzini e di turisti che non ha vissuto quegli anni. Con il nuovo impianto in funzione andiamo così a offrire qualcosa di nuovo a loro e torniamo ad offrire anche un servizio a chi saliva a Sauze d’Oulx anche per pattinare”.

Addio al giornalista Ormezzano, grande firma dello sport

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E’ morto Gian Paolo Ormezzano, figura celebre del giornalismo sportivo italiano. L’ex direttore editoriale di Tuttosport è deceduto a  Torino a 89 anni. Storico tifoso del Toro, Ormezzano ha scritto per anni su  La Stampa e sul Guerin Sportivo. Ha seguito i più grandi eventi sportivi dagli anni 60 ad oggi.  E’ stato opinionista sportivo in tv e ha anche avuto una parentesi politica come consigliere comunale di sinistra a Torino. Una firma di quelle del giornalismo di una volta, di come non ce ne sono e non ce ne saranno più.

Orbassano in lutto per i due coniugi che si sono tolti la vita insieme

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E’ ancora sotto shock la comunità di Orbassano per i due coniugi che i sono tolti la vita insieme. Due anni fa anni si era suicidata la loro figlia, ventottenne,  impiccatasi dicendo di non riuscire più a sostenere il peso delle violenze subite da un parente quando era bambina.
Alessandro G., 64 anni, medico, e Cristina M., 59 anni, farmacista avevano raccontato la storia della figlia al giornale Eco del Chisone il 9 dicembre. Poi li hanno trovati nella loro auto chiusa nel garage di casa, in condizioni disperate; la donna è morta nove giorni dopo, l’uomo il 23 dicembre. Una loro vicina ha detto alla Stampa che i coniugi hanno lasciato tutti i loro averi in beneficenza.

La polizia salva 45enne che tenta di lanciarsi da ponte della tangenziale

Un uomo  di 45 anni avrebbe tentato di togliersi la vita lanciandosi dal ponte della Tangenziale di Biella. L’allarme è stato dato da alcuni automobilisti che hanno  chiamato la polizia. Gli agenti lo hanno fino all’arrivo del 118 che lo ha portato in ospedale. L’uomo è apparso in stato confusionale. Avrebbe lasciato anche un biglietto per spiegare le ragioni del suo gesto.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Raccolta rifiuti: il calendario dei servizi nelle Festività Natalizie

In concomitanza con le Festività Natalizie, AMIAT Gruppo Iren effettuerà il servizio di raccolta rifiuti con il seguente calendario: mercoledì 25 dicembre la raccolta non verrà effettuata per tutte le frazioni, in particolare non recuperabile. La carta viene posticipata a sabato 28 dicembre e l’organico a giovedì 26 dicembre. Per Santo Stefano il passaggio sarà regolare per tutte le frazioni; mercoledì 1 gennaio la raccolta non verrà effettuata per tutte le frazioni, in particolare non recuperabile, vetro e plastica verranno anticipate a domenica 29 dicembre. La carta viene posticipata a sabato 4 gennaio, l’organico al 2 gennaio. Lunedì 6 gennaio passaggio regolare per tutte le frazioni. Tutti i giorni verrà garantito un presidio, in particolare in presenza delle utenze più critiche, come per il servizio di nettezza urbana. Il servizio di customer care ambientale sarà attivi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17, ad eccezione dei giorni festivi. Per le utenze commerciali fino al 5 gennaio 2025 sarà attivo il servizio Carta Cinesca per la raccolta di imballaggi di carta e cartone che interesserà le principali vie ad elevata concentrazione di utenze non domestiche.

Maggiori informazioni su www.amiat.it

 

Mara Martellotta

La Regione Piemonte e Nova Coop con le donne vittime di violenza

La Regione Piemonte e Nova Coop si stringono attorno alle donne vittime di violenza mettendo nel carrello dei centri antiviolenza un assegno di 3.000 euro per fare la spesa. L’iniziativa mira a tenere alta l’attenzione sul fenomeno dei maltrattamenti contro le donne. Le Case Alloggio ospitano ogni anno nella nostra regione decine di persone che subiscono aggressioni da partner maltrattanti. La consegna, pomeriggio in galleria San Federico presso il punto vendita Fiorfood è stata l’occasione per accendere un faro su questo problema che ha assunto le dimensioni di una vera e propria emergenza sociale. La Regione, tramite l’assessore alle Pari Opportunità, Marina Chiarelli, e soprattutto grazie alla generosità di Nova Coop, ha potuto destinare 40.000 euro alle Case Rifugio con fondi aggiuntivi ottenuti attraverso un’iniziativa solidale.

«Nel corso degli ultimi anni – dichiara Carlo Ghisoni, Direttore Politiche Sociali di Nova Coop –abbiamo proposto ai nostri Soci di devolvere i punti accumulati facendo la spesa a favore dei progetti di contrasto alla violenza sulle donne sostenuti dalla Regione Piemonte. Già a marzo avevamo comunicato l’importo della raccolta, oggi in prossimità del Natale questi fondi vengono destinati, come da indicazioni dell’Assessore Chiarelli, a tredici Case Alloggio. Penso che queste iniziative, realizzate grazie alla collaborazione dei nostri Soci, incarnino appieno i valori di Nova Coop e il nostro impegno verso le comunità che ci ospitano».

«Grazie alla generosità di Nova Coop – ha sottolineato l’assessore alle Pari Opportunità, Marina Chiarelliabbiamo raggiunto un obiettivo che non è soltanto economico ma è simbolicamente un segnale che vogliamo dare per far sentire la vicinanza e il sostegno della Regione e della comunità a queste donne che hanno bisogno di calore umano, assistenza e riscatto. Molte di loro hanno figli e storie di maltrattamenti alle spalle. Vogliamo che questi maltrattamenti non si ripetano. C’è una nuova possibilità per tutti e le case alloggio sono le nostre ancore di salvezza. Non le lasceremo mai sole».

All’interno del cestino natalizio del valore di circa 300 euro contenente generi alimentari non deperibili, le 13 case rifugio distribuite su tutto il territorio regionale troveranno un assegno di 3.000 euro in buoni da spendere nel corso del 2025. Attualmente queste strutture accolgono 47 donne e 37 bambini. Per garantire un sistema di protezione efficace, tra fondi propri e statali la Regione ha stanziato 3.340.000 euro per il 2024 , di cui 1,95 milioni destinati al sostegno di centri antiviolenza e case rifugio, inclusi i servizi di accoglienza d’emergenza e di secondo livello; 1,09 milioni per progetti specifici quali percorsi di reinserimento lavorativo, sostegno abitativo, sensibilizzazione e formazione nelle scuole, educazione finanziaria; 293.400 euro per finanziare i Centri per Uomini Autori di Violenza, con l’obiettivo di prevenire comportamenti violenti e lavorare sul cambiamento culturale. Sono stati attivati anche 15 corsi di educazione affettiva che coinvolgono 1.500 ragazzi e oltre 70 classi in tutto il Piemonte.