CRONACA- Pagina 12

Le campane di Maria Ausiliatrice annunciano la festa di don Bosco

Per la prima volta sarà il suono di 12 campane ad aprire solennemente la festa liturgica di San Giovanni Bosco. A partire da oggi, dalla basilica di Maria Ausiliatrice a Torino i rintocchi si mescoleranno ai suoni della città per richiamare i fedeli alla preghiera e alla festa per don Bosco che domani, 31 gennaio, vedrà arrivare migliaia di persone in basilica ma che viene vissuta anche in tutte le chiese salesiane e gli oratori presenti in ogni parte del mondo. Sono tanti gli appuntamenti, le serate e le iniziative volte a ricordare l’attualità del carisma del fondatore dei salesiani. A Maria Ausiliatrice, alle 18,00, la Messa è presieduta da mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino. Alle 19 presiede i primi Vespri don Stefano Martoglio vicario del Rettor Maggiore. Alle 20.30 la Veglia per don Bosco sarà animata dai novizi salesiani. Nel giorno della festa, il 31 gennaio, il programma in basilica prevede alle 11.00 la Messa per don Bosco animata dalla Corale della Basilica e alle 17 la funzione religiosa presieduta dal Vescovo emerito di Biella, mons. Gabriele Mana. Ultima celebrazione alle 21,00, la messa con il Sermig presieduta da don Andrea Bisacchi.

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La fotografia è di Mihai Bursuc-La Voce e il Tempo

Repole in Kenya

Arriva oggi a Nairobi l’arcivescovo di Torino Roberto Repole. Il cardinale visiterà la missione della Diocesi di Torino nella parrocchia dei Santi Innocenti a Tassia, alla periferia della capitale Nairobi. Lo accompagna don Alessio Toniolo, incaricato diocesano per i missionari “fidei donum”. A Tassia incontreranno il missionario don Paolo Burdino che insieme a padre Michael Ndirangu, missionario della Consolata, guida la comunità locale. La chiesa di Tassia fu eretta nel 2012 e la prima celebrazione si svolse alla presenza del cardinale Njue, ex arcivescovo di Nairobi. Fu affidata inizialmente ai due missionari torinesi don Mauro Gaino e a don Beppe Gobbo, poi sostituiti da don Burdino e don Presicce. In 13 anni la chiesa parrocchiale si è ingrandita e alcuni anni fa è stata inaugurata la “Hall”, una struttura per gli incontri dei gruppi parrocchiali, uno spazio per i bambini disabili e il forno per produrre i dolci. L’arcivescovo Repole tornerà a Torino mercoledì 5 febbraio.
Filippo Re

Code permessi di soggiorno, la Regione mette locali a disposizione

Il presidente della Regione Piemonte ha incontrato ieri il prefetto di Torino Donato Cafagna e il vice questore Luigi Mitola per affrontare la situazione di corso Verona a Torino e delle code che si creano per gli stranieri in attesa dei permessi di soggiorno. Prima dell’incontro il presidente è stato in corso Verona e ha visitato gli spazi destinati al servizio, riscontrando le criticità emerse in questi giorni sia per quanto riguarda l’attesa degli utenti, sia per le condizioni di lavoro degli operatori.
“Fin dalla scorsa settimana la Regione ha messo a disposizione del Comune di Torino e della Croce Rossa i gazebo della Protezione civile per offrire riparo alle persone in attesa di accedere agli uffici di corso Verona che oggi ho voluto visitare personalmente. Se infatti ritengo sia doveroso mantenere il massimo rigore nel contrasto all’immigrazione clandestina, allo stesso modo penso sia indispensabile garantire a chi è regolare servizi adeguati e condizioni dignitose – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio-
Durante l’incontro  ho dato alla Prefettura e alla Questura la massima disponibilità della Regione ad affrontare la situazione dei prossimi mesi, in attesa che sia disponibile lo spazio individuato al Santo Volto dove dall’autunno dovrebbero essere spostati gli uffici che oggi sono nello spazio di corso Verona. Ho chiesto agli uffici regionale di fare una ricognizione degli spazi disponibili che la Regione può mettere a disposizione nell’immediato per offrire a lavoratori e utenti locali più idonei per l’attesa e per il servizio, in modo che Prefettura e Questura possano poi fare i sopralluoghi. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a reperire un “saltacode” che possa contribuire a una migliore gestione dei flussi e dei tempi di attesa. Abbiamo poi assicurato al Prefetto la disponibilità dei nostri volontari a dare un aiuto sul campo offrendo supporto operativo nella gestione dei flussi e nell’assistenza alle persone in attesa”.

Marco, salvato dall’Aortic Team

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Grazie a un’endoprotesi di ultima generazione. Una storia di integrazione e innovazione all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria

«Maggio, una bella serata sta per concludersi ma improvvisamente si trasforma in un incubo: un dolore opprimente al petto, il fiato che manca e la corsa al Pronto Soccorso di Alessandria. Qui vengo subito visitato e la mia pressione arteriosa purtroppo è alle stelle, vengono fatti gli esami del sangue ed eseguita una TAC di tutto il corpo. E poi la diagnosi: è dissezione dell’aorta di tipo B». Inizia così la storia di Marco, artigiano di poco più di 50 anni, che in pochi istanti si è visto prima la morte in faccia e poi cambiare in modo sostanziale la sua vita.

La dissezione aortica è una patologia tanto rara quanto devastante perché può risultare letale in pochi istanti oppure, per chi sopravvive, comportare un prezzo alto in termini di qualità della vita. Si tratta di una rottura dello strato interno dell’aorta, che dal cuore porta il sangue in tutti gli organi del corpo: se questo non avviene, a causa del fatto che il sangue si insinua tra gli strati della parete del vaso e crea un “falso lume”, gli organi interessati come il cuore stesso, il cervello, le visceri dell’addome e gli arti vanno incontro a sofferenza e malfunzionamento e questo può causare rapidamente la morte.

Marco però è stato fortunato, perché una volta arrivato all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria si è subito attivato l’Aortic Team, per evitare che la situazione precipitasse. Voluto fortemente dalla Direzione Sanitaria su iniziativa di Alberto Guagliano, Direttore di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare AOU AL, e Andrea Audo, Direttore di Cardiochirurgia AOU AL, coinvolge, oltre a queste due strutture, la Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare e la Cardiologia con il servizio di Emodinamica. Questo gruppo di professionisti, un’eccellenza creata all’interno del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, si occupa di valutare in maniera sinergica e multidisciplinare i casi clinici più complessi, sia in elezione che in urgenza-emergenza, cercando di trovare le migliori opzioni terapeutiche e spesso collaborando anche direttamente sul campo operatorio, soprattutto in casi come quelli delle dissezioni aortiche.

«Il paziente presentava una dissezione che interessava tutta l’aorta toracica discendente, fino a poco prima del vaso che porta il sangue a fegato, stomaco, milza e intestino – spiega il direttore Alberto Guagliano – ma fortunatamente non aveva ancora malfunzionamenti degli organi. Così abbiamo ritenuto opportuno aspettare e controllare la pressione arteriosa, cronicizzando la dissezione perché con il passare del tempo l’aorta dissecata diventa un po’ più consistente e trattabile, mentre in fase acuta è estremamente fragile».

Dopo un ricovero di venti giorni il paziente è stato dimesso, consapevole però che la sua vita non sarebbe più stata la stessa. «Ero tornato a casa, quindi ero molto felice, ma ogni sforzo e persino ogni emozione rappresentavano un pericolo per me» ricorda. Dopo alcuni mesi però la situazione si è aggravata. L’aorta era passata da 4 cm a quasi 7 cm, rendendo l’intervento chirurgico l’unica opzione praticabile per evitare la rottura. Ed ecco che è tornato in gioco l’Aortic Team dell’AOU di Alessandria che ha decido di optare per un trattamento endovascolare innovativo.

L’intervento ha previsto l’inserimento di un’endoprotesi di ultima generazione, capace di escludere il “falso lume” senza compromettere la vascolarizzazione dell’arteria succlavia sinistra, evitando così procedure più invasive come i by-pass. «Il trattamento di una dissezione aortica è sempre complesso e comporta elevati rischi – spiega il Direttore della Chirurgia Vascolare ed Endovascolare – pertanto va affrontato in Centri come il nostro in cui è possibile offrire il miglior trattamento possibile e affrontare velocemente le eventuali complicanze che possono verificarsi. In questo caso poi la preparazione e l’esecuzione dell’intervento sono state particolarmente complesse e hanno viste coinvolte tutte le equipe delle diverse strutture che fanno parte dell’Aortic Team. Sono stati giorni difficili, ma il risultato è stato soddisfacente. La Tac eseguita dopo quattro giorni, infatti, ha confermato il successo dell’operazione e il paziente è stato dimesso cinque giorni dopo, questa volta con una prospettiva di vita decisamente migliore».

La Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, con una storia di oltre 25 anni, è un centro di riferimento per il quadrante sud-orientale del Piemonte ed esegue tra i 450 e i 600 interventi l’anno, con una vasta esperienza che abbraccia sia tecniche tradizionali sia le più recenti innovazioni tecnologiche.

«L’Aortic Team è uno dei fiori all’occhiello del nostro Ospedale – afferma Valter Alpe, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria – perché consente di offrire ai pazienti di elevata complessità le migliori soluzioni terapeutiche in maniera integrata, efficiente ed efficace, unendo in modo istituzionalizzato le competenze dei diversi professionisti che lavorano all’interno del Dipartimento dedicato Cardio–toraco–vascolare».

Ora Marco è tornato a casa e sta bene. «La storia di Marco – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – è la dimostrazione dell’elevata professionalità del personale sanitario dell’AOU di Alessandria, l’azienda che si è candidata a diventare il primo IRCCS pubblico del Piemonte, e sottolinea l’importanza dell’approccio multidisciplinare che, ancora una volta, si è dimostrato fondamentale per affrontare le sfide mediche sempre più complesse che si presentano alla nostra sanità pubblica regionale; restituendo risposte concrete, speranza e qualità di vita migliore ai pazienti».

Alessandria30 gennaio 2025

Nella foto (da sx): – Giulia Maj, Responsabile ff SC Anestesia e Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare; Alberto Guagliano, Direttore SC Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Gianfranco Pistis, Direttore SC Cardiologia e Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Andrea Audo, Direttore SC Cardiochirurgia

Polizia e Fiamme Gialle sequestrano una tonnellata di sigarette di contrabbando

Gli agenti della Polizia Stradale di Torino e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Torino, in sinergia operativa, hanno posto sotto sequestro un ingente carico di sigarette di contrabbando.

L’attività è iniziata quando, nel corso di un servizio “alto impatto” presso la barriera autostradale di Trofarello, una pattuglia della Polizia Stradale ha sottoposto a controllo un furgone con targa straniera in transito, il cui conducente, trentenne cittadino moldavo, ha esibito documenti di riconoscimento rivelatisi, da un controllo successivo, falsi.

La successiva ispezione del carico presente sul mezzo di trasporto ha permesso di individuare diversi scatoloni contenenti sigarette prive del contrassegno di Stato.

Le operazioni di ispezione della merce con l’ausilio di una pattuglia di “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Torino hanno consentito di individuare una tonnellata di tabacchi lavorati esteri di contrabbando recanti il marchio “Marlboro” verosimilmente contraffatto.

Il conducente del veicolo è stato tratto in arresto e dovrà rispondere sia della fattispecie criminosa di contrabbando, sia del possesso di documenti di identificazione falsi, sanzionati entrambi con la pena della reclusione da 2 a 5 anni.

L’attività, a tutela della sicurezza nella circolazione delle persone e delle merci congiuntamente ai pubblici interessi dell’erario, è stata resa possibile dalla sinergica collaborazione, nel rispetto delle reciproche prerogative, tra la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza.

Si evidenzia, da ultimo, che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti della persona indagata permane la presunzione di innocenza, sino a emanazione di sentenza definitiva di condanna.

Multe più salate per chi non paga la sosta sulle strisce blu

A seguito delle modifiche introdotte dal nuovo Codice della Strada, sono in vigore le nuove sanzioni legate alla sosta a pagamento.

Gtt ricorda che la sanzione per il mancato pagamento di € 42,00 viene maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata. Per esempio, se sosto in zona a pagamento da € 1,7/h, la sanzione diventa pari ad € 42,00 + (€ 1,70 x 11,5 h) = € 61,55.

Per il biglietto scaduto non vale più la regola dei 15 minuti concessi se ho pagato almeno un’ora con voucher o parcometro, ma viene applicata la seguente regolamentazione:

  • Fino al 10% del tempo per cui si è pagato si è in tolleranza e non si riceve la sanzione.
    Per esempio, se sosto in zona a pagamento da € 1,20/h per 60 minuti, la tolleranza è di 6 minuti.
  • Se il biglietto è scaduto da un tempo superiore al 10% e fino al 50% del tempo per cui si è pagato la sanzione sarà di € 21,00 maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata.
    Per esempio, se sosto in zona a € 1,70/h la sanzione diventa pari ad € 21,00 + (€ 1,70 x 11,5 h) = € 40,55
  • se il biglietto è scaduto da un tempo superiore al 50%del tempo per cui si è pagato la sanzione sarà di € 42,00 maggiorata di un importo pari al pagamento della sosta di un’intera giornata.

Resta valida la regola della riduzione del 30% per chi paga il preavviso entro 20 giorni dalla data di emissione.

Per maggiori informazioni consultare il testo del Codice della strada sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Polis Policy “Difendiamo la Democrazia”

Venerdì 31 gennaio, presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, prenderà il via l’ottava edizione

 

Venerdì 31 gennaio torna Polis Policy, l’Accademia di Alta Formazione promossa dall’Associazione Difendiamo il Futuro. Il tema dell’ottava edizione è “Difendiamo la Democrazia”, di cui la Seconda Sessione proverà a rispondere alla domanda: “È possibile una democrazia senza i partiti?”. L’incontro avrà luogo presso il CRAL Reale Group di corso Agnelli 129, a Torino, con inizio previsto alle 18.15.

Luciano Violante, Presidente dell’Associazione Futuri Probabili, sarà il relatore della serata. Introdurranno la discussione il Coordinatore della Commissione Cultura e Istruzione della Fondazione CRT e Vicepresidente del Comitato Diritti Umani e Civili della Regione Piemonte Giampiero Leo e Giuseppina De Santis, del Comitato Direttivo del Centro Einaudi. Modererà Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale dell’Ospedale Cottolengo. Per quanto riguarda l’intermezzo Another Vision, interverrà durante la cena a buffet Grazia Del Treppo, autrice e testimone dell’esodo giuliano dalmata.

“Polis Policy – dichiara Giuseppe Giulio Calabrese, Presidente dell’Associazione Difendiamo il Futuro – si pone l’obiettivo di approfondire e spiegare grandi temi dell’epoca contemporanea, attraverso interventi di esperti. Quest’anno il comitato scientifico ha deciso di approfondire il tema della democrazia. La prima sessione è stata dedicata al tema generale, vale a dire che cos’è veramente la democrazia. Le altre due sessioni verranno dedicate ad approfondire i rapporti tra democrazia, partiti e potere mediatico. L’impostazione iniziale sarà sempre quella umana, nell’ottica di mantenere un ampio respiro e una visione generale”.

 

Mara Martellotta

Un buono per l’accesso ai servizi fondamentali dei bambini

In Piemonte il 2025 sarà anche l’anno di Vesta, il nuovo buono da 1.000 euro creato dall’Assessorato regionale alle Famiglie per sostenere l’accesso a servizi fondamentali per i bambini da 0 a 6 anni.
Con l’impiego di 34 milioni di euro attinti dalle misure del Fondo Sociale Europeo se ne potranno erogare 10.000 l’anno nel corso del triennio 2025-2027.
Per accedere a Vesta, che prende il nome dalla dea romana protettrice della famiglia, basterà presentare domanda collegandosi alla piattaforma online che sarà attiva entro il mese di giugno, caricare l’Isee del nucleo familiare e indicare il numero di figli in fascia d’età 0-6 anni, così da poter ottenere il buono per ciascuno di essi.
«Questa misura conferma la volontà del Governo regionale affrontare il tema della natalità e sostenere le famiglie con bambini finanziando quei servizi e attività che fanno parte della quotidianità delle famiglie – ha dichiarato il presidente Alberto Cirio nel corso della conferenza stampa di presentazione – Sono risorse che abbiamo individuato sui fondi europei, proseguendo l’uso virtuoso e innovativo che questa amministrazione fa di questi strumenti. perché riusciamo ad utilizzarli davvero al servizio dei cittadini, siano essi le famiglie, come in questo caso, gli studenti come nel caso delle borse di studio, o le imprese».
L’assessore regionale alle Famiglie e ai Bambini Maurizio Marrone ha evidenziato che «avevamo promesso un ingente piano di sostegno alla famiglia ed ecco Vesta, un aiuto strutturale per pagare l’accesso a servizi fondamentali che stanno diventando troppo costosi anche per il ceto medio in difficoltà. Nessuna coppia vorrebbe mai rinunciare ad avere figli, ma troppo spesso redditi e risparmi non sono sufficienti a permetterseli: da qui un preoccupante inverno demografico che rischia di privare del futuro la comunità, ma anche la nostra ferma determinazione ad utilizzare ogni risorsa pubblica disponibile per sostenere concretamente il potere di acquisto delle famiglie. La rivoluzione delle culle in Piemonte compie così un altro importante passo avanti nel cammino per la natalità».
Come funzionerà Vesta
Una volta ricevuta la comunicazione di assegnazione, Vesta potrà essere utilizzato per servizi per la prima infanzia 0-6 anni (nido d’infanzia, micronido, sezioni primavera, nido in famiglia, spazio gioco per bambini, centro per bambini e famiglie), scuole per l’infanzia e servizi di assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre e post orario, mensa); centri estivi; baby-sitting; supporto ai soggetti con disabilità (tra cui servizi erogati da centri diurni, di assistenza educativa, laboratori); attività sportiva (ginnastica, psicomotricità, corsi di nuoto e acquaticità, danza, ecc…); corsi di massaggio infantile/espressione corporea; percorsi di avvicinamento all’apprendimento di una lingua straniera; fattorie didattiche/alpeggi.
Alle famiglie basterà tenere copia delle fatture di spesa e caricarle in piattaforma per ottenere sul conto corrente il rimborso fino a 1.000 euro dei costi sostenuti.
Vesta rappresenterà anche l’occasione per intervenire in maniera importante nel rafforzamento del sistema pubblico. L’Assessorato alle Famiglie ha deciso di destinare 5 milioni di euro per istituire una nuova unità di missione nella Direzione Welfare e rafforzare e coordinare l’attività dei Centri per le Famiglie a titolarità pubblica degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali nel sostegno alle funzioni genitoriali e cura dei legami, attività di consulenza, mediazione familiare e gestione dei conflitti, rapporti con associazioni ed organismi del terzo settore no-profit.

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Il Comune di Moncalieri attiva il nuovo Sportello dell’Edilizia

L’Amministrazione si affida alla Technical Design, il cambio è diventato effettivo da metà gennaio

Un cambio di software per gestire in pochi click le pratiche edilizie. Il Comune di Moncalieri ha adottato il sistema GisMaster, sviluppato dalla cuneese Technical Design, a supporto del proprio Sportello Unico dell’Edilizia (SUE), ovvero il punto di riferimento che gestisce domande, dichiarazioni, segnalazioni o comunicazioni relative all’Edilizia Privata per professionisti e privati cittadini. «Il nuovo Sportello – avvisano dal Comune – si configurerà in sostituzione dell’attuale portale MUDE Piemonte. Tutte le comunicazioni (integrazioni, inizio, fine lavori…), inerenti pratiche edilizie presentate tramite MUDE Piemonte, possono essere inviate con il SUE Technical Design riprendendo la pratica originaria tramite il numero e la data di protocollo». È una scelta che scaturisce dalla certezza che la digitalizzazione delle pratiche sia un passo in avanti per semplificare la vita di imprese e cittadini, agevolando così il dialogo con la Pubblica Amministrazione e dalla ferma volontà di facilitare l’opera dei professionisti e cittadini all’interno di una realtà da oltre 56 mila abitanti. «L’attivazione dello Sportello Unico Edilizia telematico rappresenta un obiettivo primario dell’Amministrazione comunale per semplificazione, trasparenza ed efficienza del servizio, oltre chiaramente a rappresentare un preciso obbligo di adeguamento normativo in materia di digitalizzazione», aggiunge l’architetto Nicola Palla, dirigente del Settore sviluppo e gestione del territorio . «In questo modo tutte le pratiche edilizie, e parliamo di oltre mille pratiche CILA, SCIA e permessi di costruire, diventeranno digitali e saranno ricevute e gestite esclusivamente in modalità telematica tramite il nuovo software GisMaster. Dal 13 gennaio infatti il programma GisMaster è diventato l’unico strumento riconosciuto per la trasmissione delle pratiche edilizie». Nata nel 1978 a Cuneo, la Technical Design è oggi un’azienda strutturata e attiva in diverse regioni. I suoi servizi sono utilizzati da un Comune su otto in tutt’Italia. «Esprimo la mia gratitudine al Comune di Moncalieri per la fiducia accordataci e per la collaborazione» dichiara Cristian Esposito, direttore commerciale della società. «Da tempo la maggior parte dei capoluoghi di provincia in Piemonte utilizza il software di Technical Design e questo non può che rappresentare un motivo d’orgoglio. Il nostro obiettivo resta quello di rendere sempre più agevole l’accesso alle pratiche della Pubblica Amministrazione a tutti: professionisti, dipendenti comunali e utenti privati».

Sanità, la Regione: “Più risorse nel 2025”

La quarta Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Icardi, ha cominciato  l’esame del Defr e del bilancio di previsione 2025-2027, per l’espressione del parere consultivo, sulle materie relative alla sanità, livelli essenziali di assistenza, prevenzione e sicurezza sanitaria ed edilizia sanitaria.
L’assessore Federico Riboldi ha annunciato che “la quota del Fondo nazionale indistinto, ovvero i fondi messi a disposizione dal Governo, saranno superiori a quelli dello scorso anno ma, non essendo ancora stata fatta la ripartizione, non sappiamo esattamente a quanto ammonteranno”.

Il responsabile del settore Programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari Franco Ripa ha illustrato le linee portanti del Defr, sottolineando che “in Piemonte la popolazione ultrasessantacinquenne è pari al 26%, leggermente superiore a quella delle altre regioni. Nell’arco degli anni si è assistito a un miglioramento globale dell’assistenza sanitaria in un contesto in cui la popolazione anziana, in continuo incremento, necessita di servizi sanitari legati soprattutto all’acuzie e all’area territoriale. Si sta procedendo nel potenziamento dei servizi territoriali, delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, così come per l’incremento dei posti letto in area intensiva, il potenziamento dei servizi informativi”.

“È necessaria – ha aggiunto – una maggiore integrazione tra servizi sanitari e servizi sociali con particolare attenzione ai minori segnalati dai servizi scolastici, agli interventi di prevenzione sui luoghi di lavoro, alle aree rurali, già oggetto di alcuni progetti, e alla promozione di stili di vita sani”.

Il responsabile del settore Programmazione finanziaria del sistema sanitario Valter Baratta ha invece illustrato le principali voci del bilancio di previsione 2025-2027.

“Dovrebbe ammontare a oltre 9,5 miliardi di euro la quota del Fondo indistinto, la cui entità reale si conoscerà quando lo Stato renderà noto il riparto tra le Regioni – ha spiegato – e a 232 milioni quella del Fondo vincolato. Ammontano a 63 milioni di euro i fondi regionali e i finanziamenti statali d’investimento, a 31 milioni quelli per l’Istituto zooprofilattico e a 165 milioni, ma si prevede di aumentarli, quelli per il pay back dei farmaci”.

Con diversi interventi, i gruppi di opposizione hanno chiesto di riconvocare la Commissione per avere il tempo utile alla discussione. La quarta quindi si riunirà domattina alle ore 10 al posto della prevista prima Commissione, che è stata sconvocata.

Ufficio Stampa CrP