CRONACA- Pagina 12

La Fondazione Cavour celebra il 165esimo della morte del Conte

Chi era Camillo Benso di Cavour e qual è il suo ruolo nella nascita dello Stato Italiano? L’importanza di questo personaggio storico viene celebrata dal Premio Cavour e dall’omonima Fondazione Cavour, che per il 2025 ha assegnato il premio Cavour al Maestro Riccardo Muti, che lo riceverà il 29 settembre prossimo.
Intanto, il 6 giugno 2025, si celebra il 165esimo anniversario della morte del Conte, a Santena. L’ingresso alle celebrazioni è gratuito, con prenotazione obbligatoria entro il 4 giugno  (011.597373 – 6giugno@fondazionecavour.it). Il primo atto, alle 6 e 45, l’ora esatta della morte di Cavour, è il posizionamento della bandiera a mezz’asta nell’ora esatta della morte di Cavour, al Memoriale Cavour, a Santena (Torino).
Alle 17 poi il programma prosegue con un Omaggio alla tomba (Monumento Nazionale) di Camillo Cavour, Onori alla bandiera e Saluto delle Autorità. Subito dopo, ecco la Commemorazione ufficiale dell’anniversario a cura del  prof. Agostino Giovagnoli,  storico e storico della filosofia, professore ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il titolo della Commemorazione è: “Il contributo dei Cattolici all’Unità d’Italia”.
“Sono Cattolico e voglio morire nella mia religione”. Così infatti disse, nel 1856, a Ruggero Gabaleone di Salmour il nostro Camillo Cavour. Lo Statista basò la sua azione politica proprio sul principio di “Libera Chiesa in libero Stato”, sulla separazione dei poteri e sulla rappresentanza dei nuovi interessi emergenti nella società (vedi l’editoriale, vero e proprio manifesto del riformismo italiano, pubblicato sul primo numero de “Il Risorgimento” il 15 dicembre 1847).
Dopo la conferenza, un altro omaggio a Cavour, questa volta legato al territorio. Ovvero una degustazione di asparagi e di prodotti tipici enogastronomici legati all’opera di Cavour e dei suoi contemporanei. In particolare, i presenti gusteranno alcuni dei prodotti tipici dei luoghi cavouriani: gli asparagi di Santena, il vino di Grinzane Cavour (Cn) e il riso di Leri (VC).
Il Castello di Santena vale senz’altro una visita per mille motivi, artistici, storici e di bellezza del paesaggio e del parco. Il 6 giugno è l’occasione giusta per godersi una giornata speciale. Ecco da dove partirebbe Boglione per visitare un luogo tanto fondamentale per l’Italia.
«La visita dà l’opportunità di ripercorrere le tappe di una famiglia piemontese che, partendo dall’epoca medievale anche attraverso politiche matrimoniali, ha aumentato sempre di più la sua importanza fino a giungere nell’Ottocento, epoca nella quale ha vissuto l’uomo di Stato più importante che il Regno d’Italia abbia avuto, Camillo Benso di Cavour», spiega Boglione. «La visita – con il richiamo a persone quali Carlo Alfieri di Sostegno ed Emilio Visconti Venosta – è un’occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato all’Unità d’Italia fino ad arrivare con Giovanni Visconti Venosta alla fine della Seconda guerra mondiale. Discorso a parte è il monumentale parco di 16 ettari recintati, splendido monumento all’architettura paesaggistica all’inglese, che è uno dei 18 parchi presenti nella Regione Piemonte disegnati dal medesimo architetto franco-prussiano, Xavier Kurten: una vera rarità botanica».
TUTTO IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI DEL 6 GIUGNO 2025

Un grande concerto e fuochi d’artificio in piazza Vittorio per San Giovanni

Un grande concerto e il tradizionale spettacolo pirotecnico, per oltre due ore di intrattenimento, animeranno la serata martedì 24 giugno per i festeggiamenti del Santo Patrono della città, in piazza Vittorio Veneto. Fiat sarà partner dell’evento.

Friends and Partners, che curerà l’organizzazione dell’evento, ha proposto all’amministrazione comunale una sponsorizzazione, pervenuta nell’ambito del bando per le sponsorizzazioni alla Città del Gabinetto del Sindaco, per un valore di 1 milione e 400 mila euro. La proposta è stata esaminata e ritenuta valida dalla commissione, che si è riunita nei giorni scorsi.

“La festa del Santo Patrono – dichiara il sindaco Stefano Lo Russo – è sempre molto attesa e sentita a Torino e quest’anno sarà ancora più bella, con un grande concerto che culminerà con i fuochi d’artificio, tornati da qualche anno a far parte della tradizione dei festeggiamenti”.

“San Giovanni – aggiunge l’assessore ai Grandi Eventi Domenico Carretta – è una delle feste più amate dalle torinesi e dai torinesi, cui come amministrazione cerchiamo di dedicare un programma ricco di intrattenimenti. Quest’anno, grazie a questa importante sponsorizzazione, festeggeremo con un grande evento musicale gratuito che vedrà esibirsi una line up di primo livello. E naturalmente con gli immancabili fuochi d’artificio”.

Sul palco, insieme a tanti grandi artisti, anche i giovani talenti di Amici e l’artista internazionale Shaggy, che festeggerà i trent’anni del suo successo “Boombastic” con una nuova versione.

Uno spettacolo cui assisteranno dal vivo torinesi e turisti ma che porterà Torino e l’atmosfera della serata in tutta Italia: il concerto sarà infatti trasmesso nei giorni successivi su Canale 5.

I dettagli dell’evento e il programma completo degli appuntamenti di San Giovanni saranno resi noti nelle prossime settimane.

TORINO CLICK

Sui treni del Piemonte le bodycam per la sicurezza di personale e viaggiatori

FS ITALIANE AVVIA  LA SPERIMENTAZIONE 

Torino, 27 maggio 2025 – È partita oggi in Piemonte la sperimentazione delle bodycam del personale di FS Security (Gruppo FS Italiane).

Per i prossimi quattro mesi, gli operatori avranno a disposizione nove dispositivi con l’obiettivo di aumentare la sicurezza e la tutela del personale e dei viaggiatori nelle stazioni e sui principali collegamenti ferroviari della regione.

L’iniziativa, che prevede un’adesione su base volontaria, ha registrato un’alta partecipazione evidenziando l’interesse da parte del personale nei confronti di strumenti in grado di rafforzare le misure di sicurezza già in atto.

La sperimentazione è già stata avviata in Liguria, Puglia e Toscana.

 

Come funziona la sperimentazione

 

Per garantire il rispetto della privacy e un utilizzo regolamentato, il sistema prevede che l’operatore non possa né visualizzare né cancellare i video registrati. Inoltre, lo scarico delle immagini avverrà attraverso un sistema di log tracciato e gestito esclusivamente da personale abilitato.

Specifiche tecniche e garanzie di sicurezza

Le bodycam impiegate nella sperimentazione sono state configurate con specifiche limitazioni per garantire la massima tutela del personale e la conformità alle normative sulla privacy. In particolare, sono state disabilitate le funzioni di GPS, SIM, audio e Bluetooth. Il dispositivo è attualmente in modalità stand-alone, ovvero non è connesso a reti esterne.

Una funzione chiave della bodycam è il pre-recording (o buffering): il dispositivo registra continuamente sovrascrivendo le immagini ogni 30 secondi – 2 minuti. Nel momento in cui viene attivata la registrazione, questo intervallo viene salvato, garantendo così la memorizzazione degli eventi immediatamente precedenti all’attivazione della bodycam.

Le immagini registrate saranno conservate in forma criptata e non potranno essere scaricate, visualizzate o cancellate dagli operatori che effettuano le riprese, assicurando così un elevato standard di sicurezza e trasparenza.

Quando attivare la bodycam?

 

La registrazione verrà avviata esclusivamente nei casi in cui si ravvisino potenziali rischi per l’incolumità personale dell’operatore o di terzi. L’obiettivo principale della sperimentazione è quello di aumentare la deterrenza e la sicurezza, garantendo un ambiente più protetto per il personale e i passeggeri.

Al termine del periodo di sperimentazione, previsto tra quattro mesi, verrà somministrato un questionario agli operatori coinvolti per raccogliere feedback sull’esperienza e valutare eventuali sviluppi futuri dell’iniziativa.

Il Gruppo FS Italiane con FS Security continua così a investire nell’innovazione e nella sicurezza, ponendo sempre al centro la tutela del proprio personale e dei viaggiatori.

Regina Elena Odv a Collegno

RICORDATI  I CAVALIERI DELL’ANNUNZIATA, IL BARONE CAVALCHINI E LA FAMIGLIA BERGOGLIO

Domenica 25 maggio 2025 a Collegno l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv e il Coordinamento Sabaudo, grazie alla disponibilità della Città e dei Baroni Guidobono Cavalchini Garofoli, hanno organizzato al Castello Provana l’esposizione “Ordini e Genealogia della famiglia Bergoglio”, che ha permesso ai numerosi visitatori di scoprire la genealogia della famiglia di Papa Francesco dal Cinquecento ai giorni nostri.
Alle ore 15,30 i membri del Sodalizio si sono ritrovati alla Certosa Reale, dove è stata posata una corona di fiori al Sacello dei Cavalieri dell’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, fatto restaurare nel 1988 dell’Associazione Internazionale Regina Elena.
Successivamente i presenti e i gruppi storici hanno raggiunto in corteo il Castello Provana, fatto edificare nel 1171 dal Beato Conte di Savoia Umberto III, appartenuto al ramo collaterale dei Savoia-Collegno fino al 1598 ed assegnato l’anno seguente dal Duca di Savoia Carlo Emanuele I a Giovanni Francesco Provana di Bussolino. Nel 1878 Luisa Provana lo portò in dote ad Alessandro Guidobono Cavalchini Garofoli, Barone del Sacro Romano Impero, Conte di Sciolze e Signore di Carbonara, di antichissima famiglia tortonese. Essi sono gli antenati degli attuali proprietari.
La cerimonia ha avuto inizio nella citroniera del maniero. Dopo i saluti del Barone Luigi Guidobono Cavalchini e di Matteo Cavallone, Sindaco di Collegno, Milo Ferrua, Presidente del Coordinamento Sabaudo e Vice Presidente del Sodalizio, ha commemorato il Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini, Presidente Onorario dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, deceduto lo scorso 11 gennaio.
Lo scrivente, in qualità in Segretario del Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi, ha quindi illustrato i risultati di una sua ricerca storica dalla quale è emerso che i Baroni Guidobono Cavalchini sono parenti di S.A.S. il Principe Sovrano Alberto II di Monaco.

Il loro antenato comune è Oberto Grimaldi, ammiraglio della Repubblica di Genova vissuto in un periodo compreso tra il 1140 e il 1232 e figlio di Grimaldo Canella, il fondatore della dinastia. Egli ebbe diversi figli, tra i quali: Grimaldo II, nonno di Ranieri I, secondo Signore di Monaco ed antenato dell’attuale Principe Alberto II e Nicola, che fu padre di Magnone, l’avo dei Baroni di Collegno e di Bonifacio, il cui figlio Francesco Grimaldi, detto “Malizia”, la notte dell’8 gennaio 1297 vestito da monaco francescano, conquistò la Rocca di Monaco, divenendone il primo Signore. Quest’ultimo dalla consorte Aurelia Del Carretto non ebbe figli e così alla sua morte il trono passò al figliastro Ranieri I, nato dalla prima unione di sua moglie con Lanfranco Grimaldi.
La conferenza è proseguita con l’intervento del Vice Presidente e Delegato per il Piemonte, Cav. Pierangelo Calvo, che ha presentato la ricerca e la mostra sui Bergoglio.

Il Dott. Marco Di Bartolo e il genealogista Mauro Novaresio, hanno magistralmente illustrato le origini e la genealogia della famiglia del defunto Pontefice, dal Cinquecento ai giorni nostri. Il loro lavoro è stato raccolto nel volume “Il mio albero genealogico. Informazioni, fonti e metodi di ricerca per ricostruire la storia della propria famiglia” pubblicato nel 2014 con Gribaudo Editore.

E’ seguita l’inaugurazione della mostra.


L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dai Vice Presidenti Pierangelo Calvo e Milo Ferrua; dal Delegato Internazionale; dal Vice Segretario Amministrativo Nazionale; dal Delegato Nazionale Alfio Torrisi; dalla Vice Delegata Nazionale Claudia Rusu; dal Delegato provinciale di Novara Gr. Uff. Rocco Guastella accompagnato da soci; dal Fiduciario di Chivasso Silvano Borca accompagnato dalla consorte; dal Segretario del Comitato per la tutela del patrimonio e delle tradizioni piemontesi; dal Vice Presidente del Centro Studi “Principessa Mafalda Rita Salvini Antonazzo e dalla Dama Maria Vittoria Pelazza.

Tra i presenti: la delegazione torinese del P.A.S.F.A. guidata dal Presidente Paolo Ruscalla; Claudio Gavosto, Sindaco di Robella d’Asti; le Consigliere di Reano Lucia Fiacciolati e Stefania Sambin; Manuela Massola; la Dott. Maria Teresa Reineri; il Dott. Ugo Berutti; la Prof. Carla Amoretti, figlia dell’indimenticato Generale Guido Amoretti e Presidente del suo archivio; Valter Mercurio, responsabile della catalogazione e del fondo archivistico della Parrocchia di San Lorenzo Martire di Collegno e la Marchesa Mafalda Gromis di Trana.
Il pomeriggio è stato impreziosito dalla partecipazione dei seguenti gruppi storici: “Contea di Collegno dell’Associazione San Lorenzo”
; “Conte Occelli” di Nichelino; “Della Fenice” di Pianezza e “Il Filo della Memoria” de “Il Colibrì Aps” di Buttigliera Alta.

Il Cav. Pierangelo Calvo, Vice Presidente del Sodalizio è l’autore della prefazione del libro “Carlo Alberto. Il re dello Statuto prima forma di Costituzione” scritta dalla Prof. Bruna Bertolo, e pubblicato da SusaLibri. L’opera è in vendita da martedì 20 maggio 2025 nelle edicole del Piemonte con il quotidiano La Stampa.

ANDREA CARNINO

Torino, nuova vita per i chioschi abbandonati

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Il Consiglio Comunale ha approvato una delibera, illustrata dall’assessora Gabriella Nardelli con la quale si stabiliscono i principi giuridici per il rilancio dei chioschi in città, a partire da quelli abbandonati, e il riordino della materia in termini di assegnazione anche alla luce delle nuove normative.

Il primo passaggio, è stato spiegato, è quello di dichiarare l’accessione al patrimonio comunale, secondo quanto previsto dal Codice Civile, dei chioschi oggi inutilizzati, abbandonati o comunque non rivendicati – e per i quali le azioni volte a ingiungere la rimozione non abbiano sortito risultati.

Qualora questi chioschi presentino – sul piano tecnico manutentivo – possibilità di impiego, si provvederà alla loro assegnazione tramite bando di evidenza pubblica. Se invece risulteranno in stato di obsolescenza tecnica, verrà definito un piano di abbattimento sostenibile alla luce delle risorse comunali.

Infine, si provvederà a un complessivo riordino del settore, in via regolamentare, al fine di adeguare la materia ai principi indicati dall’Unione europea, in termini di durata dei rapporti contrattuali e procedure di assegnazione.

In ogni caso, ha spiegato l’Assessora nel corso della Commissione che ha preceduto il dibattito in Consiglio, l’aggiudicatario avrà diritto di superficie per un periodo che dipenderà dall’investimento che dovrà effettuare e che corrisponderà all’ammortamento dell’investimento stesso, per un periodo massimo di 20 anni, a differenza del passato quando il diritto di superficie per la costruzione di un chiosco non prevedeva un termine temporale.

Nella stessa Commissione, Nardelli ha riferito che, al momento, i chioschi inutilizzati in città sono 81. Sei, invece, quelli già individuati come idonei ad essere riutilizzati.

Oltre alla delibera, è stata approvata una mozione di accompagnamento (primo firmatario Claudio Cerrato), con la quale si impegnano Sindaco e Giunta, tra le varie prescrizioni, a promuovere un coinvolgimento delle Circoscrizioni, attraverso l’Assemblea dei Presidenti e il Decentramento con l’obiettivo di stabilire le funzioni più adeguate sulla base della localizzazione, ad individuare, anche in base alla localizzazione, criteri di selezione aggiuntivi chiari e puntuali, che includano premialità per la promozione di attività sociali, culturali o di pubblica utilità, premialità per la qualità architettonica e di design dell’intervento proposto (per i chioschi che dovranno essere rifatti), attribuire punteggi più elevati
per chi abbia una struttura tale da poter gestire contestualmente più chioschi, stabilire limiti precisi, da valutare di volta in volta, riguardo al tipo di attività consentita in base alla categoria commerciale posseduta, stabilendo limiti precisi, da valutare di volta in volta, riguardo al tipo di attività consentita in base alla categoria commerciale posseduta, non consentendo l’uso di distributori automatici in via esclusiva.

F.D’A. – Ufficio stampa Consiglio Comunale

Campo scuola protezione civile per mille persone

Con la partecipazione di oltre 1.000 persone tra volontari, operatori istituzionali, studenti e formatori, si è conclusa ad Avigliana con successo la quattordicesima edizione del Campo Scuola di Protezione Civile, organizzata dalla Commissione Protezione Civile del Centro Servizi per il Volontariato Vol.To ETS. L’iniziativa, svoltasi dal 19 al 26 maggio, ha confermato la propria vocazione di spazio formativo e operativo di riferimento per il sistema regionale e un modello sempre più riconosciuto anche a livello nazionale.

Il campo – denominato “2Laghi 2milaventicinque” – ha visto impegnati 365 volontari appartenenti a 17 organizzazioni del Terzo Settore, affiancati da 175 operatori tra enti locali, sindaci e Corpi dello Stato. A questi si sono aggiunti oltre 500 studenti e più di 30 insegnanti coinvolti nella giornata dedicata alle scuole, per un totale di oltre mille partecipanti che hanno ruotato intorno al Campo Scuola nell’arco degli otto giorni.

Durante le attività sono stati messi in campo scenari complessi, che hanno richiesto un alto livello di preparazione e coordinamento. Le simulazioni hanno spaziato dagli incendi boschivi agli incidenti industriali, dalla ricerca dispersi ai crolli strutturali, con l’impiego di risorse specializzate e attrezzature all’avanguardia. Tra i moduli innovativi introdotti quest’anno, spiccano gli interventi NBCR (nucleare, biologico, chimico, radiologico), le esercitazioni USAR (Urban Search and Rescue) dei Vigili del Fuoco e l’intervento della Polizia Scientifica con i propri team DVI (Disaster Victim Identification). Di rilievo anche la conferma di attività già consolidate, come il coinvolgimento di 40 unità cinofile in esercitazioni di ricerca e soccorso.

I numeri confermano la rilevanza dell’evento: 54 Vigili del Fuoco, 25 specialisti della Polizia Scientificaoltre 12 giunti appositamente da Roma35 agenti della Questura, 80 operatori della Croce Rossa Italiana, 115 volontari AIB attivi nelle operazioni del sabato, oltre a 40 operatori del Coordinamento Territoriale. Hanno inoltre preso parte alle esercitazioni il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, la Prefettura di Torino, l’Arma dei Carabinieri, il Soccorso Alpino dei Carabinieri, la Polizia Locale di Avigliana, l’Ente Parco Alpi Cozie di Avigliana e numerose amministrazioni comunali. Per la prima volta, ha partecipato anche il Corpo Volontari AIB del Piemonte, segnando un passaggio importante nell’evoluzione del campo come piattaforma di cooperazione interistituzionale.

Tra le innovazioni più significative del Campo Scuola 2025 si segnala il contributo della Fondazione Time2, che ha curato un modulo formativo interamente dedicato alla gestione delle emergenze in presenza di persone con disabilità. Un intervento di alto livello che ha arricchito il programma con contenuti specifici sull’accessibilità operativa, sulla comunicazione inclusiva e sulla pianificazione di scenari realmente adatti a tutti. Il coinvolgimento della Fondazione ha rappresentato un passaggio decisivo per rendere l’inclusione una competenza concreta all’interno del sistema di Protezione Civile, superando l’approccio teorico e favorendo un confronto diretto tra formatori e volontari. Per la prima volta, i partecipanti al Campo hanno potuto approfondire strumenti, strategie e buone pratiche per agire in contesti complessi tenendo conto della variabilità delle persone coinvolte, rendendo l’edizione 2025 un vero punto di svolta anche sul piano culturale.

«Questa edizione – ha commentato Stefano Lergo, Vicepresidente del Centro Servizi Vol.To ETS e Coordinatore della Commissione Protezione Civile – ha messo in luce non solo l’attenzione costante dei volontari, ma anche la grande disponibilità di chi ha condiviso tempo, competenze ed esperienza per contribuire alla formazione altrui. L’alta qualità delle esercitazioni, unite al forte spirito collaborativo tra enti, conferma il valore di questo campo come spazio di crescita tecnica e umana».

Proprio la dimensione formativa ha rappresentato uno degli aspetti centrali dell’edizione 2025, che ha raccolto l’interesse di numerosi attori istituzionali. In conferenza di chiusura, il Presidente di Vol.To Luciano Dematteis ha rilanciato l’idea – già condivisa con CSVnet – di trasformare il modello operativo del Campo Scuola in un sistema nazionale di formazione permanente per le scuole, capace di promuovere la cultura della prevenzione e la conoscenza della Protezione Civile tra le giovani generazioni. Si tratta di una proposta che prende forma da un’esperienza reale, maturata sul campo e profondamente legata al territorio, ma che guarda lontano: l’obiettivo è favorire la nascita di una comunità più preparata, informata e capace di affrontare in modo condiviso le situazioni di emergenza che potranno presentarsi in futuro.

Università al voto per il nuovo rettore

Chi sarà  il nuovo rettore dell’Università di Torino? Si vota mercoledì 28 e giovedì 29 maggio per la prossima rettrice o il prossimo rettore per il periodo 2025-2031. Docenti e ricercatori potranno votare attraverso il link di accesso alla piattaforma di voto. I tre candidati sono il professore Raffaele Caterina, docente di Diritto privato, la professoressa Cristina Prandi, ordinaria di Chimica organica e la professoressa Laura Scomparin, docente di Diritto processuale penale.

All’ospedale Regina Margherita “Caschi d’arte per il cuore”

Presso l’ospedale infantile Regina Margherita, si è svolto l’evento “Caschi d’arte per il cuore”, in collaborazione con E20 Motors Srl EMG Eventi e l’associazione Bambini cardiopatici di Torino, finalizzato a unire arte, sport, solidarietà per i bambini ospedalizzati. Il progetto consiste nella personalizzazione dei caschi e dei piloti con disegni liberi effettuati dai bambini ricoverati. Tutti i disegni destinati ai piloti verranno esaminati e selezionati da una commissione per personalizzare i caschi che i piloti indosseranno durante le gare ufficiali. I caschi così realizzati potranno poi essere esposti in mostre speciali presso ospedali, musei, circuiti motociclistici.

Inoltre potrà essere organizzata un’asta benefica in cui i caschi realizzati potranno essere venduti per raccogliere fondi a sostegno di nuove iniziative benefiche. Erano presenti i piloti Alessio Reboa, Alberto Surra, Luca Pedersoli, Alberto Butti, Josephine Bruno, Mattia Sorrenti, Arianna Barale, Max De Simone, Davide Conte, Alessio, Finello, Andrea Sorrenti e Domenico Nocerà.

Gian Giacomo Della Porta

Una Big Bench al Parco Europa, mozione in Comune

Promuovere l’installazione di una panchina gigante (“Big Bench”) al Parco Europa. È quanto chiede una mozione (prima firmataria: Maria Grazia Grippo – PD) approvata il 26 maggio 2025 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (29 voti favorevoli su 29 consigliere e consiglieri presenti).

Come ha spiegato in aula la proponente, nel 2010 in Piemonte è partito il Big Bench Community Project, nato da un designer statunitense, e inteso come esperienza collettiva, da realizzare grazie a fondi o manodopera volontaria, senza fondi pubblici.

Oggi sono oltre 400 le panchine giganti in Italia e all’estero – ha precisato la prima firmataria – che hanno un forte richiamo internazionale e sono in grado di incentivare un turismo di qualità, attento alle bellezze del paesaggio.

L’installazione di una Big Bench al Parco Europa recentemente oggetto di interventi da parte di volontarie e volontarie – ha affermato Maria Grazia Grippo – potrebbe valorizzare il panorama della collina torinese, riqualificando lo spazio e incentivando il turismo con un approccio innovativo.

Torino, 26 maggio 2025

Contrasto alla morosità e prevenzione  dell’evasione dei tributi locali

 

Con questo obiettivo la giunta comunale su proposta dell’assessora al Bilancio Gabriella Nardelli, ha approvato le linee guida per alcune di misure di contrasto.

Nello specifico, la Città di Torino, nell’ambito di quanto previsto da una norma nazionale, l’articolo15-ter del DL 34 del 30 aprile 2019, potrà collegare il rilascio, il rinnovo e la permanenza in esercizio di licenze, autorizzazioni, concessioni e SCIA (segnalazioni certificate di inizio attività) per attività commerciali e produttive alla regolarità del pagamento dei tributi locali Imu e Tari.

La norma servirà ad evitare la concorrenza sleale tra operatori economici causata dall’omesso pagamento dei tributi oltre a contribuire al recupero della morosità che grava sul bilancio comunale.

La soglia del debito che determinerà l’irregolarità tributaria e quindi la “sanzione” della sospensione della licenza, così come le procedure per i piani di rientro del debito saranno stabiliti, di anno in anno, da una successiva deliberazione della Giunta Comunale, tenendo conto del contesto economico e sociale della Città in rapporto all’aumentare complessivo degli importi inevasi.

La delibera approvata oggi dalla giunta sarà sottoposta all’approvazione del consiglio comunale nelle prossime sedute.