Coronavirus- Pagina 56

Cirio: “Troppi assembramenti, così non va”

Il presidente della Regione Cirio: “Ho già parlato al Prefetto per concordare una azione mirata, immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili”

“Ho assistito al passaggio delle Frecce Tricolori dal Palazzo della Regione, in una Piazza Castello ordinata e composta ad attendere il loro volo. Spiace e preoccupa che in altre piazze di Torino non sia stato altrettanto – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Ho gia parlato al Prefetto Palomba per concordare una azione mirata, perché immagini come quelle del weekend e di oggi non sono accettabili, dopo mesi di sacrificio da parte di tutti che ora rischia di essere vanificato da comportamenti irresponsabili”.

Coronavirus: in calo vittime, ricoveri in terapia intensiva e contagi

Il bollettino della Regione di lunedì 25 maggio

15.561 PAZIENTI GUARITI E 3.373 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.561 (+185 rispetto a ieri): 1463 (+15) in provincia di Alessandria, 706 (+26) in provincia di Asti, 673 (+7) in provincia di Biella, 1578 (+9) in provincia di Cuneo, 1374 (+4) in provincia di Novara, 8179 (+121) in provincia di Torino, 669 (+1) in provincia di Vercelli, 796 (+2) nel Verbano-Cusio-Ossola, 123 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 3.373 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.798

Sono 15 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 4al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.798deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 632 Alessandria, 227 Asti, 203 Biella, 361 Cuneo, 327 Novara, 1679 Torino, 207 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 37 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.228(+48 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3855 in provincia di Alessandria, 1781 in provincia di Asti, 1032 in provincia di Biella, 2746 in provincia di Cuneo, 2660 in provincia di Novara, 15.413 in provincia di Torino, 1280 in provincia di Vercelli, 1104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 72 (3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1227 (56 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6197.

I tamponi diagnostici finora processati sono 288.018, di cui 160.737 risultati negativi.

Curto: “All’ospedale Ogr torna paziente che sembrava guarito”

Michele Curto, già consigliere comunale a Torino, scrive in un post su Facebook: 

“All’ospedale delle Ogr, dove lavoro come volontario in appoggio ai medici cubani, un uomo che ha fatto oltre un mese di ospedale, e che dopo 2 tamponi negativi era stato dimesso pochi giorni fa, è stato nuovamente ricoverato per un nuovo tampone positivo”. E aggiunge: “c’è timore fra i sanitari, per cercare di capire e sperare che sia solo un falso risultato di un esame. Il tampone ha i suoi limiti”.  A proposito della movida dice:  “Non comprendo come si possa riempire le strade senza mascherine, non capire quello che è successo e che può ricominciare”.

Coronavirus, in calo vittime e contagi

Il bollettino della Regione delle ore 16 di domenica 24 maggio


15.376
PAZIENTI GUARITI E  3.318 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.376 (+342 ) rispetto a ieri: 1448 (+7) in provincia di Alessandria,  680 (+30) in provincia di Asti,  666 (+20) in provincia di Biella, 1569 (+37 ) in provincia di Cuneo, 1370 (+25) in provincia di Novara, 8058 (+180) in provincia di Torino, 668 (+ 14) in provincia di Vercelli, 794 (+29 ) nel Verbano-Cusio-Ossola,  123 provenienti da altre regioni.

Altri 3.318 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.783

Sono 12 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.783 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:    630 Alessandria, 223 Asti, 202 Biella, 361  Cuneo,  326 Novara, 1673  Torino,  206 Vercelli,   125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.180 (+43 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3848 in provincia di Alessandria, 1775 in provincia di Asti, 1031 in provincia di Biella,  2739 in provincia di Cuneo, 2658 in provincia di Novara,  15399 in provincia di Torino,  1270 in provincia di Vercelli, 1104 nel Verbano-Cusio-Ossola, 256 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 100 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 75  (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1283 (-8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6345

I tamponi diagnostici finora processati sono 285.160, di cui 158.371  risultati negativi.

Test sierologici, gestione unica di tutte le analisi

Diventa operativo, su proposta dell’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi e con l’approvazione da parte Giunta regionale, il nuovo protocollo della Regione Piemonte per la gestione dei test sierologici, sia in ambito pubblico che privato.

Predisposto dal coordinatore del piano regionale di prevenzione, il documento fornisce le indicazioni a tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nell’emergenza Covid e potrà essere aggiornato in base all’evoluzione della situazione epidemiologica, delle conoscenze scientifiche disponibili e degli eventuali nuovi indirizzi nazionali.

«In assenza di linee guida nazionali – osserva l’assessore regionale Icardi -, andava comunque fatta chiarezza sulla gestione degli esiti dei test sierologici a cui sempre più cittadini stanno facendo ricorso, nonostante questi test non abbiano alcun valore diagnostico e siano utili prevalentemente a fini epidemiologici. Attraverso l’azione combinata tra test sierologico e tampone, contiamo di aver dato una risposta razionale, che riconduce tutte le analisi ad un’unica gestione, mediante il filtro territoriale del medico di medicina generale e la rete della piattaforma covid della Regione Piemonte. Parallelamente, proseguiamo gli screening epidemiologici rivolti alle categorie più esposte al contagio. Sono quasi ultimati i test sul personale della Sanità regionale, mentre stanno iniziando quelli sul personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Esercito, Vigili del fuoco ed Uffici Giudiziari, in modo da avere una misura sempre più precisa della circolazione del virus sul territorio».

In generale, qualora l’esito dell’esame sierologico rilevi una positività alle IgG, l’individuo asintomatico sarà considerato “sospetto” di infezione Covid-19. Al fine di consentire le misure di prevenzione necessarie da parte della Sanità Pubblica, il laboratorio provvederà ad effettuare la segnalazione al medico di famiglia o di riferimento dello studio epidemiologico, inserendo il referto sulla piattaforma Covid-19. Il medico disporrà l’isolamento fiduciario dell’assistito mediante l’inserimento della richiesta di tampone sulla piattaforma Covid-19.

Se il tampone derivante dalla positività alle IgG risulterà positivo, l’isolamento verrà trasformato in quarantena e si procederà all’indagine epidemiologica completa da parte del Servizio di Igiene e prevenzione (Sisp) per la ricerca di ulteriori contatti, la disposizione di ulteriori quarantene, eccetera.

In particolare, ecco come il protocollo viene applicato nei tre ambiti di riferimento.

PROGRAMMI DI SCREENING SIEROLOGICI REGIONALI

La Regione attraverso il Sistema Sanitario Regionale ha già realizzato ed ha in programma di realizzare programmi di screening che prevedono l’effettuazione di test sierologico seguito da tampone rino-faringeo per i soggetti risultati positivi alle IgG, individuando gruppi di popolazione a maggior rischio e di priorità legate al pubblico interesse.

Oltre allo studio già effettuato sul personale del Servizio sanitario regionale e sui medici competenti, altri studi potranno essere individuati sulla base di successive valutazioni tecnico scientifiche.

Ogni studio individuerà le modalità tecniche di isolamento fiduciario e di messa in quarantena derivante dall’esecuzione del tampone.

La Regione indica quale tecnica di elezione per esame sierologico il test immunometrico IgG semiquantitativo (test sierologico per le IgG anti SARS-CoV2).

Nei casi in cui sia necessario assicurare tempestività tra il riscontro di IgG e l’effettuazione del tampone diagnostico in modo da ridurre al minimo i tempi di isolamento fiduciario che, se prolungati, potrebbero avere un impatto negativo importante nell’erogazione di servizi pubblici, si potranno utilizzare, in via straordinaria, previa valutazione tecnico scientifica, i test rapidi.

La Regione Piemonte ha inoltre aderito al programma di screening sierologico nazionale, organizzato dall’Istituto superiore di Sanità, che coinvolgerà un campione di 8.099 cittadini piemontesi, che saranno scelti sulla base di criteri prestabiliti e contattati dalla Croce Rossa per effettuare il test sierologico e, in caso di positività ad IgG, il tampone.

Considerato l’interesse pubblico dei test epidemiologici suddetti, le attività richieste sono interamente a carico del Servizio sanitario regionale.

TEST SIEROLOGICO AI PRIVATI PRESSO LABORATORIO AUTORIZZATO

E’ consentito, seppur sconsigliato, ad ogni cittadino di poter effettuare, a proprie spese, presso laboratorio autorizzato inserito nell’elenco della Regione, un test sierologico validato per la ricerca di anticorpi Covid-19.

Al fine di assicurare una corretta informazione al cittadino evitando di creare false aspettative o innescare comportamenti scorretti, sono introdotti i seguenti obblighi per i laboratori analisi autorizzati:

  1. a) il cittadino che richiede ad un laboratorio un test sierologico deve ricevere adeguate informazioni sui risultati che otterrà e sulle misure da adottare, mediante l’utilizzo dell’apposito modulo di consenso informato, approvato a livello regionale e, che il cittadino sottoscrive;
  2. b) qualora si rilevi una positività alle IgG, l’individuo asintomatico sarà considerato “sospetto” di infezione Covid-19. Al fine di consentire le misure di prevenzione necessarie da parte della Sanità Pubblica, il laboratorio provvederà ad effettuare la segnalazione al medico di famiglia inserendo il referto sulla piattaforma Covid-19. Il medico disporrà l’isolamento fiduciario dell’assistito mediante l’inserimento della richiesta di tampone sulla piattaforma Covid-19.

L’Asl competente territorialmente procederà, tenendo conto delle priorità legate ai compiti di istituto previsti per i casi sospetti e per il contact tracing, nonché connessi alla gestione degli screening regionali e nazionali, all’effettuazione del tampone (in questo caso a carico del Sistema sanitario regionale).

Se il tampone risulterà positivo, l’isolamento diverrà una quarantena e si procederà all’indagine epidemiologica completa da parte del Sisp (ricerca di ulteriori contatti, disposizione di ulteriori quarantene eccetera).

SCREENING VOLONTARI EFFETTUATI DA ENTI O AZIENDE PUBBLICHE E PRIVATE

La proposta di test sierologici al di fuori del Servizio sanitario regionale e di scelte individuali può avvenire in questa fase esclusivamente sotto la supervisione di un medico e per finalità definite.

Alla luce degli screening per la valutazione della sieroprevalenza attivati a livello nazionale e regionale, si ritengono non approvabili programmi a livello locale che possano creare delle sovrapposizioni.

Possono invece avere una utilità, valutazioni dei livelli di sieroprevalenza per la modulazione delle misure di contenimento sul posto di  lavoro.

Nel caso in cui un ente o azienda pubblica o privata (per es. ambiente di lavoro, sindaco del Comune, eccetera) intenda avviare un percorso di screening di soggetti mediante test sierologici, tale attività dovrà avvenire previo nulla osta da parte della Asl competente per territorio, a seguito della trasmissione di una proposta di programma alla Asl medesima.

La stessa Asl concederà un nulla-osta sulla base della presenza e appropriatezza della documentazione trasmessa, dopo aver appurato che l’esecuzione del test sierologico, per i tamponi di diagnosi che ne derivano come attesi, non possa generare difficoltà nell’esecuzione dei tamponi obbligatori o sovrapporsi a programmi della sanità pubblica.

I relativi costi (test sierologico, tampone, visite, refertazioni, eccetera) non sono in carico al Servizio sanitario regionale.

Il referto positivo a test sierologico, con metodica Clia o Elisa o equivalenti, e del successivo tampone, devono essere comunicati, da parte del medico responsabile o del laboratorio analisi, alla Asl di residenza del soggetto, attraverso la piattaforma Covid-19 Regione Piemonte.

Prosegue il calo dei ricoveri in terapia intensiva. Sono 14 le nuove vittime, 60 i contagiati

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 16 di sabato 23 maggio

15.034 PAZIENTI GUARITI E 3.307 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.034 (+611) rispetto a ieri: 1.441 (+94) in provincia di Alessandria, 650 (+ 29) in provincia di Asti, 646 (+22) in provincia di Biella, 1.532 (+46) in provincia di Cuneo, 1.345 (+43) in provincia di Novara, 7.878 (+340) in provincia di Torino, 654 (+11) in provincia di Vercelli, 765 (+25 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 123 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.307 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.771

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.771 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 629 Alessandria, 223 Asti, 201 Biella, 360 Cuneo, 325 Novara, 1.666 Torino, 205 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.137 (+ 60 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.845 in provincia di Alessandria, 1.768 in provincia di Asti, 1.030 in provincia di Biella, 2.730 in provincia di Cuneo, 2.657 in provincia di Novara, 15.382 in provincia di Torino, 1.267 in provincia di Vercelli, 1.103 nel Verbano-Cusio-Ossola, 256 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 76 (- 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.291 (- 123 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6.658

I tamponi diagnostici finora processati sono 281.897, di cui 155.663 risultati negativi.

La ripartenza è iniziata. Cosa ci ha lasciato (anche di buono) il lockdown

Il Piemonte continua il suo percorso verso la completa ripartenza, dopo la fase del lockdown attuato per far fronte al coronavirus. Ad oggi, infatti, 22 maggio, la produzione economica della regione è arrivata al 92% (+6% rispetto alla settimana scorsa), con 1.263.299 addetti tornati al lavoro, su un totale, prima della crisi, di 1.370.759.

 È quanto emerge dal 2° rapporto dell’”Osservatorio Ripartenza” dell’Ires, presentato  al “Gruppo di Monitoraggio Istituzionale Fase 2”, presieduto dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso, cui partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, un rappresentante dell’Unità di crisi, gli esponenti delle associazioni degli enti locali, con il coordinamento delle Prefetture, che ha il compito di monitorare l’andamento della situazione socio-economica del territorio in relazione alle misure assunte per l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

Per quanto riguarda la mobilità dei piemontesi, questa è tornata al 64%, altro dato che misura la ripresa del lavoro e della vita sociale. L’andamento della mobilità nelle province ha mostrato un andamento simile durante i due mesi di misure restrittive. Novara e Torino hanno visto una maggiore flessione degli spostamenti rispetto gli altri territori nel periodo che va dal 23 marzo al 27 aprile. Asti è la provincia dove la mobilità è diminuita in misura minore. Dal 27 aprile, vi è stato un graduale aumento degli spostamenti in tutta la regione, che si è accentuato dopo il 4 maggio soprattutto a Cuneo, Asti e Biella. Dopo l’11 maggio è cresciuta soprattutto a Biella.

Il periodo di lockdown è coinciso anche con una netta diminuzione dell’inquinamento acustico, il cui andamento ha ricalcato quello della mobilità. Secondo i dati raccolti da Arpa, le emissioni acustiche da traffico aereo sono crollate dopo il 19 marzo, per la quasi assenza di voli su Caselle e la riduzione di quelli sui vicini scali lombardi. Nella settimana dal 6 al 12 aprile, il rumore nelle aree interessate dal passaggio dei veivoli è sceso di quasi 5 decibel, per tornare poi gradualmente a salire, ma rimanendo ancora sotto i 3,6 decibel nella settimana dal 4 al 10 maggio. Sempre dal 6 al 12 aprile, il dato acustico per traffico veicolare a Torino è sceso di 3,8 decibel.

Ancora più evidente il calo di inquinamento acustico notturno legato alla movida, che per tutto il periodo della chiusura dei locali si è attestato tra i -21 e i -24 decibel e quindi praticamente azzerato.

Circa il rispetto delle regole del lockdown, durante tutto il periodo le autorità hanno controllato 148.000 cittadini ed elevato nel complesso 11.000 sanzioni (7,47%). L’andamento ha seguito all’incirca tre fasi. Fino all’ultima settimana di aprile, la percentuale di persone sanzionate oscillava intorno al 10%. Dal 27 aprile la quota è scesa ed è oscillata per una settimana intorno al 6%, per poi crollare al 2% e avvicinarsi allo zero dopo il 14 maggio.

Un aspetto preoccupante è quello riconducibile ai dati sulla violenza domestica. Le chiamate al 1522, il numero antiviolenza e stalking, sono cresciute in quasi tutte le regioni nel periodo del lockdown. Confrontando il periodo 1° marzo-16 aprile del 2019 con lo stesso intervallo del 2020, in Piemonte le chiamate sono salite da 5,2 al 6,6 ogni 100 mila abitanti, mentre le donne sottoposte a violenza o stalking dal 2 al 3 ogni 100 mila abitanti.

I dati di questo rapporto  ha dichiarato il vicepresidente Carosso – confermano quanto emerso la scorsa settimana e cioè che il Piemonte ha saputo reagire all’impatto della chiusura del covid-19. I piemontesi hanno anche mostrato senso di responsabilità, visto che, per quanto riguarda il rispetto delle norme, non si sono registrate criticità preoccupanti. Questo non significa che dobbiamo dare le cose per scontate. Dobbiamo tenere l’allerta alta e continuare ad analizzare, come stiamo facendo, la situazione a tutti i livelli, anche, ad esempio, sul fronte della vita sociale, dove purtroppo oggi assistiamo ad un aumento della violenza domestica, che ci preoccupa e su cui dovremo fare una riflessione”.

Mascherina obbligatoria anche nei parcheggi dei centri commerciali

L’ordinanza  firmata ieri dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio introduce l’obbligo di utilizzo della mascherina in tutte le aree di pertinenza dei centri commerciali (ad esempio parcheggi e aree gioco) e dispone la chiusura degli esercizi di ristorazione e somministrazione alimenti massimo all’una di notte, lasciando ai sindaci la possibilità di introdurre maggiori restrizioni o particolari modalità di somministrazione (come fatto dal Comune di Torino) qualora ne riscontrassero l’esigenza per evitare assembramenti.

Dopo la protesta degli infermieri: risorse in più al personale sanitario, trovato l’accordo

Le risorse aggiuntive statali (18 milioni di euro) e regionali (37 milioni di euro) destinate all’incremento dei fondi contrattuali del personale del Servizio sanitario regionale per l’emergenza coronavirus covid19 saranno distribuite per il 75 per cento, pari a oltre 41 milioni, al personale del Comparto (infermieri, operatori socio assistenziali, tecnici amministrativi) e per il 25 per cento, pari a oltre 13 milioni di euro, al personale della Dirigenza (medici e dirigenti).

L’accordo è stato raggiunto ieri pomeriggio nella trattativa tra l’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte e le rappresentanze sindacali del personale.

L’intesa è stata concordata da tutti i Sindacati dei lavoratori del Comparto (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursing up) e da una parte delle sigle della Dirigenza (Fp Cgil, Federazione Cisl Medici e Uil Fpl, Fedir Sanità), mentre non ha trovato il consenso delle altre sigle della Dirigenza dell’area sanità.

«Sono soddisfatto che sia stata trovata un’intesa con i rappresentanti della maggioranza assoluta (circa l’80 per cento) dei lavoratori – commenta l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, nell’obiettivo comune di poter effettuare i pagamenti al più presto. Ringrazio i rappresentanti sindacali per la disponibilità e, ancora una volta, i lavoratori per lo sforzo straordinario che hanno compiuto durante l’emergenza Covid».

Negli incontri successivi, che saranno presto calendarizzati, verranno individuate le modalità contrattuali per la corresponsione delle risorse.

(foto Nursind Torino)

Coronavirus, superati i 30 mila contagi. Altre vittime, ma crescono i guariti e calano le intensive

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 18 di venerdì 22 maggio

14.423 PAZIENTI GUARITI E 3.445 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 14.423 (+669 rispetto a ieri: 1347 (+40) in provincia di Alessandria, 621 (+ 38) in provincia di Asti, 624 (+37 ) in provincia di Biella, 1486 (+66) in provincia di Cuneo, 1302 (+71) in provincia di Novara, 7538 (+340) in provincia di Torino, 643 (+16) in provincia di Vercelli, 740 (+59 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 122 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.445 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.757

Sono 15 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.757 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 200 Biella, 355 Cuneo, 325 Novara, 1662 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 30.007 (+ 87 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3835 in provincia di Alessandria, 1767 in provincia di Asti, 1029 in provincia di Biella, 2720 in provincia di Cuneo, 2652 in provincia di Novara, 15.349 in provincia di Torino, 1267 in provincia di Vercelli, 1102 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 79 (- 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1414 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6959

I tamponi diagnostici finora processati sono 276.633, di cui 152.729 risultati negativi.