ARTE- Pagina 62

Al “Pannunzio” per conoscere Caravaggio

INCONTRO DI APPROFONDIMENTO  MERCOLEDI 9 NOVEMBRE PRESSO LA SEDE DEL CENTRO 
MERCOLEDÌ 9 NOVEMBRE ALLE ORE 17,30 in via Maria Vittoria 35h, incontro con Franco MORO, autore dell’affascinante saggio edito da Allemandi: “CARAVAGGIO SCONOSCIUTO”, dove viene indagata, con interessanti  scoperte,  l’attività  giovanile del genio lombardo prima del suo arrivo a Roma. Con l’autore dialogherà Ettore GHINASSI.

“A score of emptiness”. Performance per Buddha10

ZHUO MENGTING

Martedì 8 novembre 2022 ore 18.30

MAO Museo d’Arte Orientale, Torino

Il music public program nell’ambito della mostra Buddha10a cura di Chiara Lee & freddie Murphy, si apre con l’appuntamento dedicato a Zhuo Mengting e “A score of emptiness”, una partitura sonora site specific per acqua, oggetti amplificati e feedback, che esplora ciò che è là fuori e ciò che non può essere visto.

Zhuo Mengting è un’artista di base a Londra, originaria di Canton, Cina.

Fondendo corpo, suono, oggetti e luoghi, crea opere che emergono dal qui e ora, in forma di performance, installazioni partecipate e concerti. Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale, inclusi Regno Unito, Cina, Germania, Repubblica Ceca e Italia.

Zhuo indaga le politiche dell’ascolto ed esplora un linguaggio sonoro che traduca la risonanza in segnale e rumore. “A score of emptiness”, la sua performance site-specific per il MAO, si svilupperà a partire proprio dal concetto di risonanza. Giocando tra suoni minuscoli e amplificazione, traducendo spazi vuoti in segnale e rumore, l’artista presenterà un atto sonoro concettuale utilizzando i suoni del vuoto e la discordanza tra il vedere e l’udire.

 

 

Prenotazione obbligatoria a eventiMAO@fondazionetorinomusei.it .

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

I premi Zenato Academy e Operae a The Others

Tra gli appuntamenti più attesi che hanno animato il sabato di The Others Art Fair, l’assegnazione dei primi importanti Premi dell’undicesima edizione, proposti con i partner Zenato Academy, progetto dell’azienda vinicola fondata da Sergio Zenato per promuovere la riflessione sui temi e i valori che animano il mondo del vino attraverso la ricerca fotografica, e Operæ, il più diffuso sistema di archiviazione e gestione su smartphone e tablet per collezionisti.

 

PREMIO ZENATO ACADEMY PER LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA

 

E’ stato consegnato il Premio Zenato Academy per la fotografia contemporanea a Enrico Smerilli per l’opera “Serie Balloon” (2016), della galleria torinese CRAG. A selezionare l’opera, che entrerà a far parte della Collezione della Zenato Academy, una giuria composta dal direttore artistico di The Others Lorenzo Bruni, dal critico d’arte Luca Panaro e dall’imprenditrice Nadia Zenato.

 

Ci fa molto piacere consegnare il Premio Zenato Academy a The Others, – dichiara Nadia Zenato, l’imprenditrice veneta che con l’azienda di famiglia esporta nel mondo le pregiate etichette di Lugana e Amarone – luogo ideale per incontrare le espressioni artistiche nazionali e internazionali più innovative, in linea con la filosofia della Zenato Academy: promuovere una sperimentazione artistica che sappia guardare oltre, esplorare al di là di ciò che già conosciamo”.

 

“La Serie Ballon” – racconta Luca Panaro, direttore artistico della Zenato Academy – rispetta i canoni della nuova iconografia fotografica, immagini ravvicinate, che restituiscono un’idea ambigua dell’oggetto rappresentato. Fotografie di dettagli di palloncini che rappresentano degli ombelichi, invitando ad affrontare il tema della diversità ed al tempo stesso della condivisione di vita e di esperienze in un’ottica di lettura “morbida” ma al tempo stesso dalla capacità comunicativa diretta”.

 

 

PREMIO OPERÆ PER L’ARTE CONTEMPORANEA

 

La prima edizione del “Premio Operæ” per l’Arte Contemporanea è stato assegnato a “Draft #1” (2022) degli artisti Zeroottouno, presentata dalla galleria Fabbrica EOS (Milano), e a “Stallion Stamina” (2021) dell’artista Malte Linnebjerg, proposta dalla galleria Stereo Exchange (Copenhagen). La prima opera è stata scelta con la seguente motivazione: l’opera trasmette un forte senso di armonia e relazione che sta alla base del lavoro della coppia di artisti ed unisce in perfetto dialogo due diverse tecniche. Una antica, il disegno, e una tecnologica, il neon. Il risultato e’ di grande impatto visivo tale da ben rappresentare il concetto di condivisione di “operae”. La seconda opera perché “genera stupore ed ammirazione per l’equilibrio tra capacità tecnica nella scultura del legno, il sapiente uso del neon azzurro e la riconoscibilità del simbolo italiano di stile e lusso (il cavallino della Ferrari). Il risultato è di grande impatto visivo tale da ben rappresentare il concetto di condivisione di Operæ“.

 

L’individuazione delle opere vincitrici del Premio Operæ è avvenuta attraverso la votazione di una giuria composta dal Coordinatore del Board Curatoriale di The Others, Lorenzo Bruni, dalla collezionista Chiara Casolo Ginelli, dal collezionista e fondatore di Operæ, Emilio Bordoli, dal CEO di Operæ Gloria Amorena e da Giuseppe Violetta, co-fondatore di Operæ e del The Heillandi Collection Trust Fund. Le opere scelte verranno inserite nella nascente “Collezione Operæ”.

Flashback Art Fair raggiunge un pubblico di 25 mila persone

Tutte le energie sulla sfida di Flashback Habitat.

 

 

Termina he.art, la X edizione di Flashback Art Fair, un grande successo di pubblico che ha registrato 25.000 visitatori, tra curiosi, collezionisti e amanti dell’arte di tutti i tempi.

34 espositori italiani e internazionali, oltre 2.000 opere presenti di cui circa 100 vendute, oltre a 3 mostre e più di 30 appuntamenti tra Talk e Laboratori durante i giorni di fiera.

Diretta da Ginevra Pucci e Stefania Poddighe, la fiera è stata dedicata alla passione per l’arte, come si intuisce dalla crasi, he.art, titolo dell’edizione 2022: un atto di amore verso l’arte di tutti i tempi che l’associazione Flashback porterà avanti anche nei prossimi mesi con una progettualità annuale all’interno dei nuovi spazi di Flashback Habitat, in corso Giovanni Lanza, 75 a Torino, a partire proprio dalle tre mostre che resteranno allestite e visitabili fino al 15 dicembre: Opera Viva, Barriera di Milano a cura di Jòn Gnarr, Cuba introspettiva a cura di Giacomo Zaza e La natura e la sua gemella a cura di Michela Casavola.

“La scelta di portare una fiera di arte antica e moderna in uno spazio già denso di storia –commenta la co-direttrice Ginevra Pucci – ha reso il nostro lavoro ancora più emozionante. Abbiamo lavorato con passione e fatica alla rinascita di questo luogo. Giorno dopo giorno lo abbiamo conosciuto, studiato, curato e poi lo abbiamo preparato per accogliere altri pezzi importanti della nostra storia: le opere d’arte. Abbiamo ragionato sulla stratificazione di significato: galleristi, curatori e artisti lo hanno interpretato, ciascuno nell’intimità del proprio spazio ne ha dato una nuova lettura. Il risultato è stata una grande opera corale che il pubblico ha dimostrato di apprezzare con la nostra stessa passione: tantissimi sono stati i visitatori di questa decima edizione che non a caso è nata all’insegna del cuore, come recita il titolo: “he.art”.

 

“Siamo molto soddisfatte di questa decima edizione – continua la co-direttrice di Flashback Stefania Poddigheche per noi è stata la migliore di sempre. Abbiamo accolto opere importanti e dal grande valore artistico e non solo, come un meraviglioso “Ritratto di Emilienne Le Roy” di Giovanni Boldini, un prezioso dipinto di Christo, “Wrapp Reichstag”, una scultura di Gasparo Cairano Compianto con “Maria, San Giovanni Evangelista e Giuseppe di Arimatea”, il trittico “Vir Dolorum” di Bicci di Lorenzo, artista del tardo gotico fiorentino. La qualità dei lavori esposti è stata molto apprezzata anche dai collezionisti grazie ai quali si sono registrate importanti vendite.”

Parte ora la nuova sfida per l’associazione Flashback che si prepara a far rivivere gli spazi in Borgo Crimea con attività e progetti che coprono tutto l’anno.

 

“Habitat è Opera Viva, un’esperienza che parte da lontano. Quello che è stato fatto fino a ora in Corso Lanza 75 è un accenno di quanto può succedere qui. – afferma Alessandro Bulgini direttore artistico di Flashbak Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee Ora la sfida è così ambiziosa che va alimentata con una combinazione di ulteriori risorse e l’inizio di questa avventura, anche in connessione col nome Habitat, sta nel creare un dono, un ambiente favorevole, che sia un esempio fruibile da tutti e realizzato grazie al contributo di tante sensibilità consapevoli.”

 

Già dal mese di novembre si avvia il progetto Living Rooms | Le stanze viventi, nato per dare voce a una serie di artisti dell’area regionale, mettendo al centro della vita culturale il territorio, la creazione artistica e i suoi principali soggetti. In sinergia con Flashback Habitat, che si propone come luogo di produzione artistica, Living Rooms intende costruire un percorso di stanze realizzate da artisti dell’area piemontese che verranno abitate da realtà e che dovranno garantirne la conservazione. In questo modo le sedi di associazioni, organizzazioni di volontariato, realtà culturali e artistiche che andranno ad abitare gli spazi di Flashback Habitat saranno stanze viventi, con una forte connotazione artistica. Durante i mesi di realizzazione del progetto sono invitati 20 artisti, con un bando pubblico in corso di selezione che nel mese di residenza costruiranno una residenza artistica partecipata e condivisa. Il progetto Living Rooms si avvia il 15 novembre e sarà destinato a continuare per arrivare a coinvolgere tutta la palazzina A, per un totale di 3000 mq. e di 70 stanze.

 

Photogallery da Artissima

La prima edizione fu nel 1994.

Dopo 28 anni, Artissima è diventata la fiera di arte contemporanea più importante d’Italia ed evento di richiamo a livello mondiale. Artissima ha aperto la strada ad altri saloni ed eventi fuori salone. Se Milano ha la fashion week, Torino, a Novembre, ha l’Art Week.

(foto Loredana Barozzino)

Artissima, quattro opere per la Gam

LE NUOVE ACQUISIZIONI DELLA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT AD ARTISSIMA 2022 PER LA GAM

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT rinnova il proprio ventennale sostegno alla fiera internazionale Artissima 2022 acquistando 10 nuove opere realizzate da 7 artisti. Le opere diverranno parte della collezione che la Fondazione da anni arricchisce, destinandola alla fruizione pubblica: importanti lavori di Klaus Rinke, Rossella Biscotti e Pietro Moretti confluiranno nella collezione permanente del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, mentre le 4 opere di Claudia Losi, Francesco Gennari, Simone Forti e Nicolò Cecchella saranno rese disponibili per le sale della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino.

Le opere acquisite a favore della GAM sono:

Nicolò Cecchella

Marsia, 2015-2022

Cemento, sabbia di fiume, ferro, carta, gomma, silicone al platino

103 x 82 x 23 cm

Galleria Cardelli & Fontana

Simone Forti

Illuminations (Illuminazioni), 1972

Inchiostro vegetale e grafite su pergamena.

33 x 26,7 x 3,8 cm (con cornice)

Galleria Raffaella Cortese

Francesco Gennari

Autoritratto su menta, 2020

Stampa ad inchiostro su carta di cotone 100%, in cornice d’artista di noce

44 X 31,5X 4 cm (con cornice)

Galerie Ciaccia Levi

Claudia Losi

Arazzo, 1995 in progress

Tessuto di cotone e lane con tintura vegetale di rovo

250 X 150 cm

Galleria Monica De Cardenas

Ruben Montini, Il vuoto addosso

Testo critico e a cura di Elsa Barbieri

performance

SABATO 5 NOVEMBRE, ORE 12.00

MEF- via Francesco Cigna 114, Torino

 

 MEF – Museo Ettore Fico presenta Il vuoto addosso, la nuova performance di Ruben Montini con un testo a cura di Elsa Barbieri.

Sette anni dopo “Think of me, sometimes”, realizzata insieme all’ex compagno, l’artista tedesco Alexander Pohnert, Ruben Montini torna al Museo Ettore Fico con “Il vuoto addosso”, reenactment della precedente performance.

La nuova azione sarà un tentativo, estremo come è nella natura della sua pratica performativa, di ricostruire l’immagine di quell’abbraccio che nel 2015 l’aveva stretto fino allo sfinimento.

Ruben Montini è anche tra gli artisti in mostra in ECLETTICA!visitabile al MEF fino al 18 dicembre, con l’opera “Agli amanti…e anche a quelli d’Italia”. La bellezza e la fragilità di un oggetto come il tappeto, simboleggiano l’usura dei rapporti umani interpersonali. La sua vicinanza alla terra e alla “polvere” ricordano che tutto un giorno ritornerà a far parte della grande Madre Terra. La gradevolezza della lana evoca il calore familiare, ma la frase che domina l’opera spalanca una voragine sull’ignoto: Cosa resta di noi?

_

 

Ruben Montini (Oristano, 1986), vive e lavora a Torino.

Muovendosi tra la performance e la creazione di opere tessili, tra azioni fisiche e collettive, Ruben Montini articola un pensiero complesso che se da un lato si fa lieve e romantico, dall’altro è una delle voci narranti delle battaglie odierne della comunità LGBTQ+. Performance dopo performance, il suo corpo tende sempre di più a diventare un simulacro di segni e tracce di ciò che le persone LGBTQ+ soffrono ancora oggi all’interno della società contemporanea. Montini è anche impegnato in progetti corali che coinvolgono il pubblico nella costruzione di monumenti temporanei e di rituali che diventano memoriali effimeri per la minoranza della sua comunità.

Il suo lavoro è stato esposto in diverse istituzioni nazionali e internazionali: Fondazione Miniartextil, Como; NOMUS, The New Art Museum, Danzica; Gallerie delle Prigioni, Treviso; Kunsthalle Bratislava; Casino Luxembourg Forum d’art contemporain, Lussembugo; GAMeC, Bergamo; FdG Projects, Bruxelles; CRUCE Arte y Pensamiento, Madrid; Museum Arnhem, Olanda; Villa Adriana, Tivoli; Aleš South-Bohemian Gallery, Hluboká nad Vltavou; Fondazione MACC, Calasetta; Dům umění města Brna, Brno; MKC, Split; MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro; Museum Europäischer Kulturen, Berlino; Museum for Contemporary Art Ujazdowski Castle, Varsavia; Centre of Contemporary Art, Torùn; Museo Ettore Fico, Torino; Oratoire du Louvre, Parigi; Castello di Rivoli, Torino.

Tutta l’arte di Artissima in mostra all’Oval

/

Artissima, la kermesse Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, è l’unica fiera in Italia dedicata esclusivamente all’arte contemporanea

Quest’anno avrà per la prima volta il patrocinio del Ministero della Cultura. La ventinovesima edizione della Fiera è in programma da venerdì 4 a domenica 6 novembre all’Oval di Torino. Saranno presenti 174 gallerie italiane e internazionali che provengono da 28 Paesi e 4 continenti. C’è anche una galleria dall’Alaska. La rassegna è stata presentata a Torino presso Gallerie d’Italia. Artissima presenta un nuovo logo e avrà quattro sezioni principali, Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions , e le tre sezioni curate, Disegni, Present Future e Back to the Future. Il tema di questa edizione  è ‘Transformative Experience’. La manifestazione  assegna  quattro premi ad artisti e gallerie, due in memoria di figure del mondo dell’arte e quattro supporti istituzionali da parte  di fondazioni ed enti culturali. Si tratta dei premi “Illy Present Future”, “Fpt for Sustainable Art”, “Vanni occhiali #artistroom”,”Tosetti Value per la fotografia”, più i riconoscimenti “Matteo Viglietta Award” e “Carol Rama Award”. I supporti istituzionali sono di Fondazione per l’arte Crt con Ogr Award, Fondazione Merz, Fondazione Oelle e Museo Ettore Fico. Da citare i progetti speciali che propongono un nucleo di opere fotografiche di Gregory Crewdson realizzate per Gallerie d’Italia, e la nuova edizione del progetto per i piccoli visitatori  “Artissima Junior” in collaborazione con Juventus. Infine, le “AudioGuide” accompagneranno il pubblico in visita per la fiera.

Gli eventi nei musei della Fondazione

 

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

4 – 10 novembre 2022

 

 

 

VENERDI 4 NOVEMBRE

 

venerdì 4 novembre ore 10.30

LA DISTRUZIONE BELLA | Performance di Chiara Camoni e Centro di Sperimentazione

GAM – Performance in Arena Paolini in occasione della mostra Hic sunt Dracones

La GAM è felice di annunciare la performance LA DISTRUZIONE BELLA realizzata da Chiara Camoni e dal Centro di Sperimentazione in occasione della mostra HIC SUNT DRACONES.

L’artista con il suo gruppo di lavoro fonderà gioielli e piccoli oggetti in metallo per creare un passaggio dalla forma all’informe e dare vita a nuove sculture gioiello frutto di composizioni di più oggetti e della metamorfosi del metallo.

Il pubblico è invitato a intervenire portando con sé, se lo desidera, bijoux, piccoli oggetti in metallo, qualche pezzo di argenteria per vedere il proprio oggetto cambiare sotto l’azione del fuoco in un processo di metamorfosi e ricomposizione.

Info: https://www.gamtorino.it/it/la-distruzione-bella-performance

 

venerdì 4 novembre ore 11

ANTIPODES: MUSICAL QUARTETS

Palazzo Madama – performance di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) in occasione di Artissima

Un’opera performativa con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. Obiettivo della performance è creare un corto-circuito musicale, in quanto i musicisti saranno mescolati tra di loro e posizionati a distanza di qualche metro l’uno dall’altro. L’opera prende spunto da una riflessione metaforica sul significato degli antipodi, intesi come due punti della superficie terrestre situati in posizioni diametralmente opposte l’uno dall’altro e idealmente collegati da una retta che passa per il centro della Terra. La dispersione dei musicisti di Antipodes nello spazio evoca la visione frammentata di più punti dispersi sul globo, impossibili da racchiudere in uno sguardo d’insieme, ma tuttavia attori di un medesimo contesto.

La performance fa parte del progetto di Artissima, in collaborazione con la Fondazione Torino MuseiSo will your voice vibrate (Così vibrerà la tua voce), che comprende anche due installazioni sonore alla GAM con Riccardo Benassi (galleria Zero…, Milano) e al MAO con Charwei Tsai (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà).

Info: ingresso con acquisto del biglietto del museo (gratuito Abbonamento Musei)

 

Venerdì 4 novembre ore 16.30

GIOIELLI, SPLENDORI, BELLEZZA E FASCINO

Palazzo Madama – visita guidata tematica

La ricercatezza e lo charme della Regina Margherita. Un sorriso appena accennato, i capelli raccolti, i gioielli che impreziosiscono l’elegante abbigliamento. È la Regina Margherita, la cui regalità passa anche dall’attenzione alla propria immagine, sempre sapientemente curata e impeccabile. I ritratti l’hanno immortalata e i suoi monili, collane, bracciali e spille spiccano risaltano sulle vesti e sui morbidi panneggi: perle e coralli i suoi preferiti.

Una visita dedicata a illustrare lo scrigno dei tesori della sovrana. Una donna dal fascino innato, elargito con naturalezza a chi la frequentò: letterati, musicisti, politici, diplomatici.

Le sale della mostra consentono, nel loro curato allestimento, di narrare il carisma della prima Regina e di coglierne la più recondita essenza.

Costo: Biglietto di ingresso alla mostra (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card) + visita guidata € 6.

Info e prenotazioni: t. 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Venerdì 4 novembre dalle ore 15

DEVOTION STORIES

MAO – performance nell’ambito della mostra Buddha10

In occasione di Artissima 2022, il MAO ospita Devotion stories, la prima di una serie di iniziative del Progetto Yizhong, una performance realizzata da Vincenzo Di Federico, Ailing Yi e Lanxin Zheng che si attiverà più volte negli spazi della mostra Buddha10 nelle seguenti fasce orarie: dalle ore 15 alle 17,30.

Attività gratuita. Accesso in mostra secondo le normali tariffe.

 

 

SABATO 5 NOVEMBRE

 

Sabato 5 novembre

NOTTE DELLE ARTI CONTEMPORANEE

Sabato 5 novembre, in occasione della Notte delle Arti Contemporanee, la GAM, il MAO e Palazzo Madama saranno aperti fino alle 21:00

Si potranno visitare le collezioni e le mostre in corso, con ultimo ingresso alle 20:00. Tariffe secondo regolamento.

 

Sabato 5 novembre dalle ore 10.30

DEVOTION STORIES

MAO – performance nell’ambito della mostra Buddha10

In occasione di Artissima 2022, il MAO ospita Devotion stories, la prima di una serie di iniziative del Progetto Yizhong, una performance realizzata da Vincenzo Di Federico, Ailing Yi e Lanxin Zheng che si attiverà più volte negli spazi della mostra Buddha10 nelle seguenti fasce orarie: dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 17,30.

Attività gratuita. Accesso in mostra secondo le normali tariffe.

 

sabato 5 novembre ore 11

ANTIPODES: MUSICAL QUARTETS

Palazzo Madama – performance di Darren Bader (galleria Franco Noero, Torino) in occasione di Artissima

Un’opera performativa con due ensemble musicali che interagiscono tra loro, un quartetto d’archi e una rock band di quattro elementi. Le musiche sono liberamente scelte dai musicisti, una composizione sinfonica da parte del quartetto e una cover del proprio repertorio da parte della rock band. Gli esecutori iniziano a suonare entro dieci secondi l’uno dall’altro, per terminare una volta conclusa l’esecuzione della composizione che hanno scelto di suonare. Obiettivo della performance è creare un corto-circuito musicale, in quanto i musicisti saranno mescolati tra di loro e posizionati a distanza di qualche metro l’uno dall’altro. L’opera prende spunto da una riflessione metaforica sul significato degli antipodi, intesi come due punti della superficie terrestre situati in posizioni diametralmente opposte l’uno dall’altro e idealmente collegati da una retta che passa per il centro della Terra. La dispersione dei musicisti di Antipodes nello spazio evoca la visione frammentata di più punti dispersi sul globo, impossibili da racchiudere in uno sguardo d’insieme, ma tuttavia attori di un medesimo contesto.

La performance fa parte del progetto di Artissima, in collaborazione con la Fondazione Torino MuseiSo will your voice vibrate (Così vibrerà la tua voce), che comprende anche due installazioni sonore alla GAM con Riccardo Benassi (galleria Zero…, Milano) e al MAO con Charwei Tsai (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà).

Info: ingresso con acquisto del biglietto del museo (gratuito Abbonamento Musei)

 

Sabato 5 novembre ore 14:30

I PORTATORI DI LUCE

GAM – workshop con Stefano Fiorina

Stefano Fiorina ha frequentato il corso di Comunicazione Visiva presso l’Istituto Europeo di Design (IED) a Torino. Successivamente ha lavorato con diversi studi di fotografia tra Torino e Milano collaborando con Istituzioni Pubbliche e Private come la Fondazione Prada di Milano e il Museo di Scienze naturali di Torino. Oggi continua a lavorare nel campo della comunicazione visiva organizzando workshop ed eventi pubblici con il contributo di cooperative, Istituzioni Pubbliche e Private.

Il progetto “I Portatori di Luce” prende corpo tramite un reportage d’invenzione, che vuole essere la finestra su un mondo immaginifico abitato da personaggi e piante fantastiche. Un luogo che esiste nella mente del suo ideatore Stefano Fiorina e che, tappa dopo tappa, poggia su fondamenta fatte di rapporti umani e azioni concrete, è il diario di viaggio di un esploratore, un archivio di reperti archeologici, un’occasione di scoperta, interazione e scambio reciproco. La visita alle collezioni della GAM incentrata prevalentemente sui diversi modi di raccontare luoghi, persone, emozioni e situazioni attraverso l’uso di colori, forme e materiali permetterà ai visitatori di avvicinarsi a linguaggi artistici differenti da rielaborare successivamente nelle sale dell’Educational Area con la realizzazione di sculture di carta autoportanti. Fulcro dell’attività sarà la creatività intesa come stile di pensiero che tiene in considerazione l’unità, la globalità e l’analisi della persona. Lo stimolo all’associazione tra idee, concetti e fatti darà origine a invenzioni e scoperte con risultati tanto originali quanto efficaci lavorando sulle potenzialità e non sulle difficoltà, motivando costantemente il soggetto partendo da capacità già presenti.

Così come la collezione della GAM rappresenta un insieme di artisti e opere differenti che dialogano tra loro, nello stesso modo al termine dell’attività si realizzerà un lavoro collettivo che racchiude l’impegno di tutti i partecipanti mediante l’organizzazione di uno shooting fotografico ad opera dell’artista stesso.

Costo: euro 15 a partecipante (comprensivo di biglietto d’ingresso al museo gratuito)

Posti limitati, prenotazione obbligatoria

Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae

0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Sabato 5 novembre ore 17

PRESENTAZIONE DEL VOLUME FLAVIO FAVELLI, I MAESTRI SERIE ORO

GAM – presso Artissima book corner

Intervengono: Stefano Chiodi, Flavio Favelli, Elena Volpato

Book Corner, Artissima, Oval, Lingotto Fiere, Via Giacomo Mattè Trucco 70, Torino

Pubblicazione realizzata grazie al contributo della Fondazione Piera Pietro e Giovanni Ferrero

Flavio Favelli. I Maestri Serie Oro, VIAINDUSTRIAE Publishing, 2022, a cura di Elena Volpato, restituisce alla forma libro un’opera dell’artista composta da 278 fascicoli monografici della nota serie I Maestri del Colore della Fabbri Editori, uscita nelle edicole italiane tra il 1963 e il 1967. Fu un fenomeno culturale di prima grandezza che rivoluzionò il mercato editoriale negli anni del boom economico. Favelli ha lavorato su ciascuna copertina, interagendo con la loro eleganza formale, con il loro equilibrio tra la grafica e il taglio fotografico dei particolari pittorici. Ha utilizzato le cartine dorate dei Ferrero Rocher per occultare i volti dei ritratti, le scene aneddotiche, le porzioni di dipinto dove campeggia la figura umana e dove gli sguardi dipinti sembrano cercare la risposta e la complicità dello sguardo degli osservatori. Favelli riporta le riproduzioni delle grandi opere d’arte ad uno stato di impenetrabilità, quasi di chiusa sacralità: è un gesto che mescola la cura all’iconoclastia, quasi fosse necessaria una nuova ricarica di senso per delle immagini forse troppo note, persino troppo ammiccanti nella loro conquistata emblematicità.

Info: https://www.gamtorino.it/it/eventi-e-mostre/presentazione-del-volume-flavio-favelli-i-maestri-serie-oro-artissima-book-corner

 

 

DOMENICA 6 NOVEMBRE

 

Domenica 6 novembre

FLAVIO FAVELLI. I Maestri Serie Oro

GAM – chiude la mostra

Chiude domenica 6 novembre il progetto vincitore dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che presenta un’unica opera di Flavio Favelli composta dai 278 fascicoli monografici della nota serie I Maestri del Colore della Fratelli Fabbri Editori, uscita nelle edicole italiane tra il 1963 e il 1967. Si trattò di un fenomeno culturale di prima grandezza che rivoluzionò il mercato editoriale negli anni del boom economico. I fascicoli rappresentarono per molte famiglie italiane un oggetto simbolico, una dichiarazione di appartenenza a una fascia sociale in crescita, attraversata da un desiderio di cultura e di benessere intrecciati insieme. Flavio Favelli ha lavorato su ciascuna delle iconiche copertine, interagendo con la loro eleganza formale, con il loro equilibrio tra grafica e taglio fotografico dei particolari pittorici. Ha utilizzato una o più cartine dorate dei Ferrero Rocher per occultare i volti dei ritratti, le scene aneddotiche, le porzioni di quadri, affreschi e mosaici dove campeggia la figura umana, dove gli sguardi dipinti sembrano cercare la risposta e la complicità dello sguardo degli osservatori. Favelli riporta le riproduzioni delle grandi opere d’arte ad uno stato di impenetrabilità, quasi di chiusa sacralità: è un gesto che mescola la cura all’iconoclastia, quasi fosse necessaria una nuova ricarica del senso per delle immagini forse troppo note, persino troppo ammiccanti nella loro conquistata emblematicità.

Info: https://www.gamtorino.it/it/flavio-favelli-i-maestri-serie-oro

 

Domenica 6 novembre dalle ore 10.30

DEVOTION STORIES

MAO – performance nell’ambito della mostra Buddha10

In occasione di Artissima 2022, il MAO ospita Devotion stories, la prima di una serie di iniziative del Progetto Yizhong, una performance realizzata da Vincenzo Di Federico, Ailing Yi e Lanxin Zheng che si attiverà più volte negli spazi della mostra Buddha10 nelle seguenti fasce orarie: dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 17,30.

Attività gratuita. Accesso in mostra secondo le normali tariffe.

 

Domenica 6 novembre ore 11

A SPASSO CON MARGHERITA

Palazzo Madama – Attività per le famiglie sulla mostra Margherita di Savoia, Regina d’Italia

È stata Regina d’Italia e il suo nome è ricordato da strade, scuole ospedali, biscotti e dalla pizza.

Ma cosa faceva Margherita quando non era impegnata a fare la Regina? Era un’esperta alpinista e si lanciava in camminate all’aria aperta percorrendo lunghi sentieri a piedi o a dorso di mulo per raggiungere alte vette e ghiacciai.

La veduta di Gressoney-La-Trinité dipinta da Cosola ed esposta nella mostra Margherita di Savoia. Regina d’Italia, ci guiderà nella composizione di un paesaggio montano con effetto 3D da realizzare con cartoncini, colla e fantasia.

Costo: € 7 a bambino per attività; adulti accompagnatori ingresso ridotto in mostra (gratuito con Abbonamento Musei).

Prenotazione obbligatoria: t. 011 4429629 madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Domenica 6 novembre, ore 15

APPUNTI DI PAESAGGIO

GAM – Attività per le famiglie sulla mostra Ottocento

Il percorso in mostra permette di riflettere sul ruolo della pittura di paesaggio da metà dell’Ottocento fino ai primi del Novecento. Durante la visita guidata gli adulti avranno modo di approfondire l’evoluzione del paesaggio da semplice fondale a contorno di scene storiche e brani di genere, a soggetto autonomo e centrale, a luogo suggestivo ricco di scambi emozionali con chi lo vive e lo ammira, a strumento di sperimentazioni scientifiche.

Contemporaneamente i bambini, attraverso una più ridotta selezione di opere, vedranno come il paesaggio diventi luogo che accoglie sensazioni, emozioni personali e spunto per ragionare sulle nuove teorie del colore e della luce e in laboratorio realizzeranno un personale taccuino di paesaggi utilizzando diverse tecniche pittoriche.

Costo visita adulti: euro 6 più biglietto di ingresso al museo ridotto (ingresso gratuito ai possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Valle d’Aosta)

Costo bambini: euro 7 (ingresso gratuito al museo)

Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

LUNEDI 7 NOVEMBRE

 

Lunedì 7 novembre ore 17.30

COS’È UN CODICE MINIATO

Biblioteca civica Cesare Pavese, via Candiolo 79 – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama

Quali sono le operazioni che portano alla realizzazione di un codice manoscritto nel Medioevo? Quali gli strumenti di lavoro dello scriba e del miniatore? Com’era organizzato uno scriptorium? Nel corso della conferenza si scopriranno le operazioni necessarie a produrre un codice, dalla preparazione della pergamena alla rigatura, dalla scrittura ai pigmenti e alla decorazione con iniziali figurate e istoriate o intere scene a pittura, senza dimenticare la doratura e la legatura.

L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

 

MARTEDI 8 NOVEMBRE

 

Martedì 8 novembre ore 18.30

ZHUO MENGTING. “A score of emptiness”: una partitura sonora site specific per acqua, oggetti amplificati e feedback, che esplora ciò che è là fuori e ciò che non può essere visto.

MAO – concerto nell’ambito della mostra Buddha10

Zhuo Mengting è un artista di base a Londra, originaria di Canton, Cina. Fondendo corpo, suono, oggetti e luoghi, crea opere che emergono dal qui e ora, in forma di performance, installazioni partecipate e concerti. Il suo lavoro è stato presentato a livello internazionale, inclusi Regno Unito, Cina, Germania, Repubblica Ceca e Italia. Zhuo indaga le politiche dell’ascolto ed esplora un linguaggio sonoro che traduca la risonanza in segnale e rumore.

“A score of emptiness”, la sua performance site-specific per il MAO, si svilupperà a partire proprio dal concetto di risonanza. Giocando tra suoni minuscoli e amplificazione, traducendo spazi vuoti in segnale e rumore, l’artista presenterà un atto sonoro concettuale utilizzando i suoni del vuoto e la discordanza tra il vedere e l’udire.

Costo: 15 € | ridotto 10 €. Prenotazione obbligatoriaeventiMAO@fondazionetorinomusei.it

 

 

MERCOLEDI 9 NOVEMBRE

 

Mercoledì 9 novembre ore 17.30

COS’È UN CODICE MINIATO

Biblioteca civica Villa Amoretti, corso Orbassano 200 – conferenza con Simonetta Castronovo, conservatore di Palazzo Madama

Quali sono le operazioni che portano alla realizzazione di un codice manoscritto nel Medioevo? Quali gli strumenti di lavoro dello scriba e del miniatore? Com’era organizzato uno scriptorium? Nel corso della conferenza si scopriranno le operazioni necessarie a produrre un codice, dalla preparazione della pergamena alla rigatura, dalla scrittura ai pigmenti e alla decorazione con iniziali figurate e istoriate o intere scene a pittura, senza dimenticare la doratura e la legatura.

L’appuntamento fa parte del ciclo di incontri Miniature rivelate, organizzato da Palazzo Madama in collaborazione con le Biblioteche civiche torinesi, dedicato ad approfondire l’arte del libro tra Medioevo e Rinascimento attraverso le collezioni di arte antica del Museo Civico di Torino.

Ingresso libero fino a esaurimento posti

 

 

 

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Sette giovani fotografi europei in mostra a “Camera”

“On the Verge”

Sull’onda lunga di “Artissima” impazza a Torino il “Contemporaneo”.

Dal 4 novembre all’8 gennaio 2023

I grandi temi del nostro tempo, sviluppati in tre sezioni tematiche (“Sulla politica”, “Sull’uguaglianza di genere” e “Sull’ecologia”), sono al centro di “On the Verge” (“Nel limite”), la nuova mostra che “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino propone all’interno della sua “Project Room” da venerdì 4 novembre a domenica 8 gennaio 2023. Oltre settanta le opere esposte realizzate da sette giovani fotografi selezionati all’interno del network europeo “FUTURES” (EPP – European Photography Platform), piattaforma di ricerca sulla fotografia contemporanea sostenuta dall’Unione Europea – focalizzata nella mappatura e supporto di autori emergenti oltre i confini nazionali – di cui “CAMERA” è l’unica rappresentante italiana in una rete di venti realtà europee.

 

I progetti esposti portano le firme degli irlandesi Cian Burke e Mark Duffy, delle francesi Pauline Hisbacq, Alice Palliot e del loro connazionale Ugo Woatzi, di Julia Klewaniec (Polonia) e dell’ungherese Daniel Szalai. Si tratta di scatti “a forte effetto” che raccontano storie personali e collettive riguardanti i conflitti, le lotte per l’uguaglianza di genere, la sostenibilità alimentare ed ecologica, l’ascesa di populismi e nazionalismi nel continente europeo. Allo stesso tempo, sotto l’aspetto estetico e linguistico, raccontano di esperienze fra le più innovative e rilevanti nell’attuale panorama fotografico europeo. “In questo senso la mostra – commenta il curatore Giangavino Pazzolaanzitutto interroga la contemporaneità, raccontando con le immagini le esperienze che maggiormente investono e condizionano l’Europa dopo la pandemia. Vivere il limite, la frontiera o il margine di ‘qualcosa’, sia essa una guerra, una lotta o una catastrofe naturale, ci permette di osservare il cuore pulsante della società e stabilire, così, un discorso sull’evoluzione odierna di quei valori di rispetto della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza che fondano la collettività europea, ormai sempre più frammentata e disunita da virus, disuguaglianze e divari”.

 

“On the Verge” si inserisce all’interno del ricco programma dell’“Annual Event” proposto ogni anno da “FUTURES” e che quest’anno si terrà in Italia, proprio a  “CAMERA” a Torino, che , dal 4 al 6 novembre (nella tre giorni di “Artissima”), diventerà il quartier generale di un intenso calendario di attività che coinvolgerà, oltre a 100 giovani fotografi e artisti e 20 curatori, come gli artisti Laia Abril (Spagna), Tayio Onorato e Nico Krebs (Svizzera) e Max Pinckers (Belgio), insieme ai curatori Julija Reklaitė (Lituania, direttrice di “Rupert”, Vilnius) e Krzysztof Candrowicz (Polonia, curatore di “CICLO Biennal” in Porto, Portogallo) che saranno tutor del programma educativo riservato agli “artisti FUTURES” e protagonisti dei talk aperti al pubblico nel “Gymnasium” di “CAMERA”. A completare il programma di incontri sulla fotografia e l’immagine contemporanea, si terrà ad “Artissima” (Oval-Lingotto Fiere”) un appuntamento che vede come relatori Irene Fenara (artista), Salvatore Vitale (direttore artistico di “FUTURES”) oltre a Giangavino Pazzola (coordinatore del progetto e curatore di “CAMERA”) e Walter Guadagnini (direttore di “CAMERA”).

g.m.

“On the Verge”

“CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia”, via delle Rosine 18; tel. 011/0881150 o www.camera.to

Dal 4 novembre all’8 gennaio 2023

Orari: lun. mart. merc. ven. sab. dom. 11/19 e giov. 11/21

Nelle foto:

–       Daniel Szalai: Calf Igloos”

–       Ugo Woatzi: “Camouflage”

–       Giangavino Pazzola