“Il progetto futuro è quello di proporre al Giro d’Italia l’affiancamento ai tradizionali sponsor di nuove risorse per vivacizzare ulteriormente il percorso che tocca tante regioni italiane. Per valorizzare ed esaltare i diversi paesaggi, il clima, l’agricoltura e il cibo”
Abbiamo intervistato Enzo Ghigo, già presidente della Regione Piemonte, deputato e senatore della Repubblica , attualmente presidente della Lega del Ciclismo Professionistico che in occasione del Campionato italiano di ciclismo ci ha raccontato il percorso che vede Torino protagonista, anche in veste di Capitale Europea dello Sport 2015. Il programma della giornata in cui verranno consegnate le maglie tricolore da parte dell’ Associazione Ciclistica Arona prevede la competizione per tre diverse categorie:
– Campionato italiano prova su strada Donne Juniores “Coppa Associazione ciclistica Arona”
– Campionato italiano prova su strada Donne Èlite “Coppa Lella Mentasti”
– Campionato italiano prova su strada Professionisti ” 95* Targa Città di Legnano” con arrivo previsto a Superga alle 16.00 c.a. e in diretta su Rai3 dalle 15.00.
Presidente, ci commenta il percorso Milano-Torino che oggi taglierà il traguardo nella suggestiva cornice dove si erge la Basilica di Superga?
“In un giorno 3 corse che arrivano a Superga in volata. È’ un arrivo impattante , attraente e spettacolare, anche per la presenza di campioni come Nibali. In questo weekend tutte le nazioni europee fanno le loro corse nazionali. In Italia è’ stato assegnato il percorso Milano-Torino, un arrivo proprio nella Capitale Europea dello Sport 2015 . Il tragitto prevede la partenza esattamente da Legnano per arrivare a snodarsi nel tratto finale sulla strada collinare di Sassi, Pino Torinese , giungendo in fine davanti la Basilica di Superga. Speriamo che i piemontesi e i torinesi seguano con entusiasmo l’evento.”
Qual è il Suo programma per la presidenza della lega professionisti?
“Trovare un nuovo approccio al mondo del ciclismo professionistico su strada che è la punta di diamante tra le varie competizioni e che muove gli introiti maggiori. Il nostro Paese è la culla del ciclismo su strada da più di cento anni, ma non sempre si trovano sponsor disposti a finanziare le corse nelle nostre regioni. Dobbiamo riposizionare il ciclismo anche in funzione del fatto che ci sono sempre più praticanti, per moda , per necessità, per turismo o per sport: quindi va catturata l’attenzione di questi utenti anche nei confronti del ciclismo professionistico. Inoltre vanno valorizzati gli aspetti che mettono in luce il contenuto dello sport. Bisogna rimodulare la “misticità” del ciclismo attraverso gli attuali strumenti di comunicazione , adoperando una tecnologia all’avanguardia ,come le telecamere sulle biciclette e divulgando gli eventi tra media e social per appassionare diversi target, i giovani in particolare , che utilizzano la bici in circostanze differenti. Il ciclismo professionistico è’ uno sport globale.
Un ciclismo innovativo…
“Il progetto futuro è quello di proporre al Giro d’Italia che ad oggi è’ l’unico strumento di comunicazione itinerante, l’affiancamento ai tradizionali sponsor nuove risorse per vivacizzare ulteriormente il percorso che tocca tante regioni italiane. Il tutto valorizzando ed esaltando i diversi paesaggi, il clima, l’agricoltura e il cibo. Così come avviene per Expo, si deve puntare sul tema delle biodiversità, per creare nuovi segmenti di mercato legati alla valorizzazione delle specificità territoriali dei luoghi. Cibo , ambiente e natura dunque , per garantire anche un aspetto turistico del ciclismo, oltre a quello di uno sport tra i più “puliti” in assoluto”.
Clelia Ventimiglia