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Il 6 Ottobre Fridays for future Italia scende in piazza anche a Torino

I promotori: “La risposta spontanea al negazionismo del governo è la resistenza collettiva”

 

In piazza in tutta Italia il 6 ottobre perchè, dicono i promotori di FFF: “L’italia è a un nuovo capitolo della storia climatica: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni.  È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile”. “Un governo che, all’indomani della catastrofe, nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica è un governo negazionista. E per questo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica”, dice Giacomo Zattini, portavoce del movimento. Fridays For Future invita tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire e a partecipare attivamente allo sciopero in ogni città.

Lista delle piazze in tutta Italia

  • Alessandria, ore 9 piazzetta lega
  • Alto Vicentino, ore 8 via Tito Livio
  • Ancona
  • Avellino
  • Bari e Matera, ore 9 piazza Diaz
  • Bergamo, ore 9:30 piazza degli alpini
  • Bologna, ore 9:30 piazza san Francesco
  • Brescia, ore 9:30 largo formentone
  • Cagliari, ore 16 viale trento
  • Catania, ore 9 piazza Roma
  • Catanzaro 
  • Civitavecchia
  • Cuneo, ore 11 piazza Galimberti
  • Firenze
  • Forlì, flashmob ore 18 piazza Saffi
  • Genova
  • Gorizia, insieme a Trieste, lo sciopero sarà il 7 ottobre e sarà transfrontaliero, saranno collegate Gorizia e Nova Gorica. Concentramento alle 13.30 in piazza Vittoria
  • Lecce, ore 11 viale del Università, 2
  • Lucca, ore 9:30 piazzale Verdi
  • Mantova
  • Messina, ore 9 piazza Antonello
  • Milano, ore 9:30 largo Cairoli
  • Napoli, ore 9 piazza Garibaldi
  • Padova, ore 9 piazzale Stazione
  • Palermo, ore 9 piazza Verdi
  • Pavia, ore 17:30 climate parade da castello visconteo
  • Pesaro, ore 9 piazzale Collenuccio
  • Piacenza, ore 9 piazza Respighi
  • Pisa, ore 9 piazza Querrazzi
  • Pistoia, festival dalle ore 16 a Montuliveto
  • Rimini, ore 8:30 arco di Augusto
  • Roma, ore 9:30 piazza della Repubblica
  • Torino, ore 9:30 piazza Statuto
  • Trento,  ore 18 atrio sociologia
  • Varese, ore 17:30 piazza Repubblica
  • Venezia, 7 ottobre ore 17:30 sala San Leonardo
  • Ventimiglia, ore 10 piazza Colombo a Sanremo
  • Verona
  • Vicenza, ore 15:30 piazza Castello

Nella foto Greta a Torino

In un libro il mondo dell’animalismo e i suoi segreti

All’OPEN FACTORY Gabriele Merlo presenta

il libro “SALVA una VITA il mondo, l animalismo e i suoi segreti

 

Sabato 7 ottobre dalle ore 18.30 presso

l’OPEN FACTORY

via Del Castello n.15Nichelino

Gabriele Merlo, Coordinatore Nazionale Guardie Zoofile e Direttore Corsi Formativi Leidaa con oltre 30 anni di esperienza in Italia e all’estero, presenta SALVA una VITA, un libro sull’animalismo.

“Un testo per Salvare, Difendere e Proteggere gli animali!” , commenta l’autore. 

Organizzazione LeidaaTorino, incontro aperto al pubblico.

Presidente Massimiliano Laiti

www.leidaa.info

Piemonte, nel weekend raccolte oltre 11 tonnellate di rifiuti

Fiumi e mari d’Italia tirano un sospiro di sollievo e tornano un po’ a respirare. L’onda blu dei volontari Plastic Free, la onlus impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in questo fine settimana ha liberato il Belpaese da oltre 132mila chili di plastica e rifiuti abbandonati. L’evento nazionale “Sea & Rivers” ha visto la partecipazione di oltre 13.400 volontari in ben 259 appuntamenti di pulizia ambientale tenutisi su tutto il territorio nazionale. Il Piemonte ha contribuito con 12 appuntamenti dove sono stati raccolti 11.442 chilogrammi grazie all’impegno di 519 volontari.

“L’entusiasmo e la determinazione dei nostri volontari mi inorgoglisce sempre più e dà speranza a tutti noi per un futuro differente – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Registriamo sempre una imponente partecipazione, anche di scuole e università, ma soprattutto una grande attenzione da parte dei cittadini sensibilizzati sul tema della plastica che pervade l’ambiente e compromette la nostra salute. Se nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri mari, tracce di nanoplastiche sono state ritrovate nel nostro organismo, dal latte materno ai tessuti del cuore. Pertanto – prosegue – è importante agire subito e tanti italiani lo hanno già compreso. Naturalmente gli appuntamenti di Plastic Free non finiscono con questo evento nazionale: per chiunque voglia saperne di più, sarà sufficiente registrarsi su www.plasticfreeonlus.it per avere aggiornamenti e notifiche sulle attività nella città di interesse”.

A Plastic Free è giunto il messaggio di saluto del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha ringraziato i volontari per “il duplice merito di agire sulla sensibilizzazione dei cittadini, liberando e pulendo al contempo gli spazi naturali dai rifiuti plastici”, con un’azione “a tutto campo, nella quale si rigenerano gli ecosistemi, si diminuisce il rischio di inquinamento e si agisce sensibilizzando e coinvolgendo nei processi di sostenibilità”. Nella sua missiva, il ministro ha ricordato le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con “progetti faro” di economia circolare e una linea di intervento dedicata al “marine litter”: 115 milioni di euro che hanno finanziato 75 nuove progettualità. Un ulteriore passo verso l’obiettivo di proteggere almeno il 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030.

Archeoplastica, il Novecento restituito al mare

Quanti reperti di contenitori di vario genere e volume, addirittura degli anni ’60, trovati nelle nostre spiagge ad “Archeoplastica”!

Una mostra, all’interno del “Progetto Mare”, a cura dell’Unione Culturale Franco Antonicelli, ospitata al Polo del ‘900, in via del Carmine, per parlare di sostenibilità ambientale e diffondere le cosiddette “buone maniere”.                                  Sino al 28 ottobre “Archeoplastica” tenterà di sensibilizzare su quanto tempo la plastica rimane nel mare, logorandosi e diventando così microplastiche che ingeriamo ogni giorno.          L’idea nasce nel 2018 dopo aver rinvenuto su di una spiaggia un flacone di crema solare degli anni ’60 e tanti altri rifiuti databili tra la fine degli anni ’50 e i giorni nostri.                          Un mare di plastica indistruttibile ed inarrestabile che attraversa mari, paesi e generazioni. Fa davvero impressione vedere prodotti degli anni che furono praticamente integri.

                                  Tra le tante curiosità presentate nell’atrio di Palazzo San Daniele, vi è anche il “Gobbo in frac”, ritrovato sulla spiaggia di Ostuni, in provincia di Brindisi, presumibilmente ispirato alla figura dello scartellato napoletano, portatrice di ricchezza e fortuna, in commercio negli anni ’60 come salvadanaio e giocattolo, avendo una fessura sulla testa che forse in origine era  coperta da un cilindro.                        Ora però necessita veramente fermarsi, ragionare e cercare di comprendere quello che stiamo facendo, per trovare il modo di scrivere una storia diversa mettendo in pratica scelte responsabili di cui le future generazioni ci saranno grati.

        Igino Macagno 

                                                                                          

I trenta volontari “Plastic Free” ripuliscono il fiume Stura

Oltre 100 sacchi di spazzatura, pari a circa 2.000 chili. È il bottino dei trenta volontari “Plastic Free” che ieri mattina hanno ripulito le sponde e il letto del fiume Stura, nell’ambito dell’evento nazionale “Sea & Rivers” organizzato dalla onlus impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, con 246 appuntamenti nel weekend in tutta Italia di cui 12 in Piemonte.

 

Tanta plastica e vetro ma anche ingombranti come reti, materassi, biciclette divelte ma soprattutto quei rifiuti legati ai tanti barbecue che illecitamente si allestiscono in questa che un tempo la gente denominava ‘Tossik Park’ ma che, tutt’oggi, continua ad essere terra di nessuno – dichiarano Federico Vidori, Stefano Righini e Francesca Marrazzo, referenti cittadini Plastic Free Onlus – È inammissibile ritrovare pezzi di cestini utilizzati per grigliare, asciugamani, tavoli, sedie e mobili rotti. Abbiamo agito con il fiume Stura in secca a causa della siccità che ha caratterizzato le ultime due annate ma con un minimo di flusso d’acqua tutto ciò sarebbe finito in mare dove, di questo passo, nel 2050 avremo più plastica che pesci. All’Amministrazione chiediamo – proseguono Vidori, Righini e Marrazzo – di predisporre misure di controllo per quest’area sia per questioni di sicurezza in caso di allagamenti sia per evitare che continui questo indecente inquinamento. Le ricerche scientifiche ci dicono come basti cambiare la gestione dei corsi d’acqua per avere sino al 50 per cento in meno di rifiuti nei mari. Ringraziamo i volontari e i cittadini che hanno preso parte all’iniziativa – aggiungono i referenti cittadini Plastic Free – e li invitiamo a seguirci nelle tante attività che portiamo avanti nel torinese e nel resto della Regione. Solo assieme, con un impegno e un’attenzione costante e continuando a sensibilizzare sempre più persone, potremo avere ancora un Pianeta sano domani“.

Torino detta l’agenda della politica energetica europea

EU-Italy Energy Days

A CONFRONTO A TORINO

 

Il Politecnico di Torino ha riunito al Castello del Valentino i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo simposio internazionale sull’energia.

Obiettivo: Identificare soluzioni comuni alle sfide energetiche dell’UE e dell’Italia

 

 

L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni energetiche a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.

Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato il 28 e 29 settembre un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.

 

Il Politecnico di Torino si propone dunque come centro di competenza a diretto supporto delle istituzioni italiane ed europee, in quanto il Simposio è stato l’occasione per rappresentanti dei Ministeri italiani e delle Istituzioni europee di confrontarsi con scienziati internazionali al fine di individuare soluzioni tecnologicamente innovative ed economicamente vantaggiose per l’attuazione di politiche energetiche e climatiche sostenibili.

Il percorso da seguire è impegnativo, poiché le soluzioni a breve termine devono affrontare la sicurezza energetica e la povertà energetica immediate, avviando al contempo la fase di transizione per la costruzione di una sovranità industriale legata all’energia che miri alla neutralità climatica a lungo termine.

La scienza può svolgere un ruolo fondamentale per supportare i decisori chiave nella comprensione delle conseguenze positive e negative associate a scenari diversi e complessi: cosa si potrà tecnicamente realizzare nei prossimi 10 anni, con quali benefici, rischi e costi associati? Come grazie alla ricerca possono evolvere le catene di approvvigionamento esistenti, o si potranno avviare nuove capacità industriali Net Zero che richiedono nuove competenze e nuovi posti di lavoro? Come responsabilizzare i consumatori e renderli parte attiva del cambiamento? E, infine, quale può essere il ruolo propulsore dell’Italia? Sono stati questi i temi chiave affrontati nei vari incontri previsti.

In particolare, giovedì 28 settembre sono state proposte tre tavole rotonde a porte chiuse su altrettante tematiche cruciali per la transizione energetica: i carburanti del futuro, nella tavola rotonda dal titolo “Il ruolo potenziale dei carburanti avanzati sostenibili nella decarbonizzazione del settore dei trasporti”la sostenibilità nelle costruzioni, con la discussione “Sfide e opportunità nella riqualificazione energetica degli edifici”le Comunità energetiche,  con interventi sul tema: “Coinvolgere i consumatori e i cittadini nella transizione verde”.

 

Venerdì 29, dopo i saluti del Rettore del Politecnico Guido Saracco, del Presidente della Regione Alberto Cirio e della Commissaria Europea per l’Energia Kadri SimsonJean Michel Glachant, ha tenuto un key note speech dal titolo “Is it possible to combine long term climate targets with short term needs for energy supply?“.

 

Di assoluto livello internazionale gli ospiti del successivo panel The policy agenda: “The green Transition: opportunities, challenges and threats”. Coordinati dal docente del Politecnico Stefano Corgnati, si sono susseguiti gli interventi di: Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; Dimitri Lorenzani, Vicepresidente del gabinetto Sefcovic della Commissione Europea; Stefano Grassi, Capo di Gabinetto della Commissaria Simson; Patrizia Toia, parlamentare europea; Mario Nava, Direttore Generale della DG REFORM Commissione Europea;  Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima del Ministero Italiano degli Affari Esteri; Andris Piebalgs, docente dell’IUE ed ex Commissario per l’energia della Commissione Europea.

Al termine della discussione il Rettore del Politecnico di Torino Saracco e il Direttore dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) Leonardo Meeus hanno presentato l’accordo di partenariato tra le due organizzazioni che consentirà una collaborazione ad ampio spettro proprio sulle tematiche dell’energia, anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, scuole estive e conferenze ad hoc per dare risposte integrate e tempestive a esigenze politiche prioritarie e urgenti. In particolare, questo è il primo caso di ingresso formale di un’università tecnica italiana nella rete di collaborazione della prestigiosa IUE.

Oli vegetali esausti , 50 nuovi punti raccolta alla 7

Si estende alla Circoscrizione 7 la raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica. Prende il via, infatti, il posizionamento di circa 50 cassonetti ad Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone: i contenitori, di colore blu, verranno collocati da Amiat in altrettanti luoghi individuati di concerto con la Città e la Circoscrizione, nell’ambito dell’Accordo siglato tra la Città di Torino, Amiat Gruppo Iren e CONOE (Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti).

 

Il progetto di estensione della raccolta di prossimità ha preso avvio in primavera e ha già coinvolto i quartieri sud della città – nella Circoscrizione 2 e 8 – dove sono già stati attivati oltre 120 punti di raccolta, ed è disponibile anche in una parte della Circoscrizione 6. Obiettivo dell’iniziativa è quello di estendere il servizio a tutta la città, aggiungendosi a quello già attivo presso i Centri di raccolta Amiat, dove è possibile conferire gli oli vegetali esausti all’interno dei fusti presenti.

Nei punti di raccolta collocati sul territorio, invece, l’olio vegetale esausto, precedentemente filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, dovrà essere raccolto in bottiglie ben chiuse che dovranno essere conferite direttamente all’interno degli appositi contenitori. Sarà possibile smaltire olio di oliva e di semi vari usati per frittura, oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro e oli vegetali deteriorati o scaduti.

“Nel percorso di transizione ecologica a fare la differenza sono anche i comportamenti dei singoli cittadini che col loro contributo possono sostenere la trasformazione del rifiuto da problema a opportunità, da emergenza a risorsa, da sperpero a guadagno – ha dichiarato l’Assessora alle Politiche per l’Ambiente Chiara Foglietta – In questo percorso verso una Torino climaticamente neutra, si innesta l’estensione della raccolta capillare degli oli esausti, cui si affianca un’importante attività di comunicazione e azioni formative per le scuole per adottare una nuova buona pratica a difesa dell’ambiente. Sull’economia circolare tante sono le progettualità messe in campo dalla Città di Torino con attività che spaziano dal recupero del cibo, a quello dei RAEE e del legno.”

“L’ulteriore estensione della raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica – ha commentato la Presidente di Amiat Gruppo Iren Paola Bragantini – dimostra la forte attenzione di Amiat e della città di Torino verso l’ambiente ed il recupero di ogni tipo di rifiuto. Con questa operazione si intensifica la sensibilizzazione di un numero sempre più alto di cittadini verso raccolte di nicchia ma nello stesso tempo estremamente importanti per la salvaguardia del territorio e per una fondamentale circolarità delle risorse”.

Prosegue inoltre la campagna di comunicazione congiunta di Città, CONOE e Amiat, ‘Trasforma un rifiuto in risorsa’, che, attraverso l’affissione di manifesti e la distribuzione di opuscoli informativi sta accompagnando il progetto, con l’obiettivo di informare i cittadini e di sensibilizzarli anche alla corretta gestione degli oli vegetali esausti.

Per maggiori informazioni: https://www.amiat.it/servizi/raccolta-oli-vegetali-esausti

Startup innovative nell’impatto sociale e ambientale

SIM PRESENTA IL REPORT 

lunedì 2 ottobre ore 17.30

Quali sono i numeri delle startup a significativo impatto sociale e ambientale in Italia? Qual è il loro andamento rispetto a quello delle startup tradizionali? SIM presenterà i dati dell’ultimo Report sulle Startup innovative a significativo impatto sociale in Italia e ne discuterà con un panel di esperte ed esperti il 2 ottobre alle ore 17.30.

 

 

Il team di ricerca Social Innovation Monitor (SIM), con base al Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione-DIGEP del Politecnico di Torino, presenterà gli aspetti essenziali della ricerca condotta sulle Startup Innovative a significativo impatto sociale e ambientale in Italia.

L’evento si terrà su Zoom lunedì 2 ottobre alle ore 17.30.

 

La ricerca condotta dal team di ricerca di SIM ha ricevuto il supporto di Assobenefit, Ashoka Italia, Fondazione Giordano dell’Amore Social Venture, GoBeyond – la piattaforma di innovazione responsabile di Sisal, InnovUp, Fondazione Giacomo Brodolini, Molten Rock, University of East Anglia e Social Innovation Teams (SIT).

Per partecipare al webinar è necessario registrarsi a questo link.

Dal Report emerge che le Startup Innovative operative di età inferiore a cinque anni e rientranti nelle soglie previste dalla normativa erano 12026 a fine 2022, un numero per la prima volta in calo rispetto all’anno precedente in cui erano 12519 (-3,9%). Sulla base della ricerca effettuata, il numero delle Startup è calato in tutte le regioni italiane, ma la proporzione di startup concentrate in Lombardia, Lazio e Campania, le prime tre regioni italiane per numero di startup, è aumentata.

“La ricerca di quest’anno ci conferma che il numero delle giovani Startup Innovative è calato, ma la cosa più interessante è che, tra queste, le startup che dichiarano ufficialmente il proprio impatto sociale o ambientale tramite qualifiche come quelle di Società Benefit o B Corp è aumentato, e adesso sono passate a rappresentare quasi il 5% delle Startup Innovative. A titolo di confronto, due anni fa queste startup erano il 3% del totale e il trend è in costante crescita”, dichiara il professor Paolo Landoni, Coordinatore di SIM.

L’evento si aprirà alle 17:30 con i saluti istituzionali. Successivamente il Direttore della Ricerca, professor Paolo Landoni e il vicedirettore della ricerca Alessandro Laspia presenteranno i principali risultati dello studio.

A seguire la Tavola Rotonda la quale vedrà la partecipazione di esperte ed esperti su imprenditoria, startup ed innovazione.

Il Report Pubblico sarà disponibile il giorno successivo all’evento e scaricabile gratuitamente a questo link.

 

Per maggiori informazioni è possibile mandare un’e-mail a sim@polito.it

L’agenda della politica energetica nazionale ed europea a confronto a Torino

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Simposio Internazionale EU-Italy Energy Days

Il Politecnico di Torino riunisce i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo dibattito internazionale sul nuovo piano italiano per energia e clima (PNIEC)

 Obiettivo: Identificare soluzioni comuni europee e nazionali alle sfide energetiche

 

L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.

Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato per il 28 e 29 settembre  un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.

 

Per presentare gli esiti scientifici del simposio e i termini dell’accordo tra Politecnico di Torino e Istituto Universitario Europeo – IUE, si terrà una

 Venerdì 29 settembre al Castello del Valentino di Torino

 

Interverranno:

 

Guido Saracco – Rettore Politecnico di Torino

Leonardo Meeus – Direttore FSR-EUI

Stefano Grassi – Capo di Gabinetto della Commissaria Europea per l’Energia

Patrizia Toia – Membro Parlamento Europeo

Federico Boschi – Direttore Generale Ministero Italiano Ambiente e Sicurezza Energetica

Modera:

Giovanni De Santi – Direttore ‘Foresight and Strategic Planning’, Politecnico di Torino

Due nuovi frigo di Nova Coop per ridurre gli sprechi alimentari

 ‘FRIGO DI QUARTIERE’ A TORINO

Il progetto è a cura di Nova Coop e dei partner di Im.Patto Torino, che insieme hanno già sperimentato l’idea con il frigorifero di comunità installato presso l’orto urbano di Via Petrella

Avvio dei conferimenti il 28 e 29 settembre per celebrare la Giornata internazionale ONU

Nova Coop celebra la 4ª Giornata internazionale della Consapevolezza sulle Perdite e gli Sprechi Alimentari, proclamata dalle Nazioni Unite (29 settembre), con una serie di appuntamenti realizzati insieme ai partner di Im.patto Torino – il percorso di co-progettazione di azioni di sensibilizzazione e promozione intorno ai temi del cibo, della salute e del benessere – e in collaborazione con l’Asl “Città di Torino” e il Politecnico di Torino.

Al centro del programma è il “Frigo di Quartiere”, con i festeggiamenti per l’anniversario dell’esperienza pilota avviata in Barriera di Milano, presso l’orto urbano del Boschetto di via Petrella, e con l’inaugurazione di due nuovi allestimenti di frigoriferi di comunità in zone diverse della città, che amplieranno ulteriormente la portata dell’iniziativa e intensificheranno gli sforzi per contrastare lo spreco alimentare e sostenere coloro che sono in situazione di bisogno.

I due nuovi “Frigo di Quartiere” saranno posizionati in altrettanti luoghi strategici della città: il primo presso lo Spazio Anziani “L’amicizia” di via Rosolino Pilo 50/A, grazie all’ospitalità dell’Associazione Non più da Soli – Edera e alla collaborazione con il progetto Fooding – Alimenta la solidarietà dell’Arci Torino, che ritira le eccedenze presso l’InCoop di corso Inghilterra 49; il secondo presso la Casa del Quartiere San Salvario in via Morgari 14, in collaborazione con l’Agenzia per lo sviluppo locale che ritira le eccedenze dell’InCoop di via Madama Cristina 143.

Il “Frigo di Quartiere” è un progetto che sperimenta concretamente un modello organizzativo di recupero del cibo fresco in scadenza proveniente dalla distribuzione organizzata mettendolo a disposizione di nuclei familiari con ridotti mezzi economici attraverso la mediazione delle realtà locali di volontariato.

Nel 2022, Nova Coop e Rete ONG, in collaborazione con il Servizio di Igiene Alimenti e Nutrizione (Sian) della Asl Città di Torino, hanno avviato questa esperienza posizionando un frigorifero di comunità presso il Boschetto e rifornendolo due volte a settimana di prodotti alimentari freschi provenienti dal supermercato Nova Coop di piazza Respighi. L’iniziativa ha immediatamente guadagnato slancio, grazie anche all’apporto degli ortolani dell’orto di via Petrella e dei residenti. Nel corso dell’ultimo anno, il “Frigo di Quartiere” è diventato un punto di riferimento per la solidarietà e la condivisione, dimostrando il potere della collaborazione comunitaria.

Le due nuove sinergie rappresentano un passo avanti nel raggiungere un maggior numero di residenti e nel creare un impatto positivo più ampio. L’inaugurazione dei nuovi frigoriferi pubblici sarà un momento di festa e riflessione sulla solidarietà che ha caratterizzato l’intera iniziativa del “Frigo di Quartiere”.

 

IL PROGRAMMA

Il 28 settembre alle ore 15.00 sarà il momento dell’inaugurazione del Frigo di Quartiere di via Pilo 50/A presso lo Spazio Anziani della Circoscrizione 4 con una merenda antispreco offerta alla cittadinanza.

Il 29 settembre alle ore 17.00 sarà la volta dell’inaugurazione del Frigo di Quartiere di via Morgari 14 presso la Casa del Quartiere San Salvario. Polito Food Design Lab – Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design proporrà alla cittadinanza L’uovo di Colombo il workshop di Design With Food per il contrasto dello spreco alimentare, applicando al cibo i principi dell’Economia CircolareA seguire, aperitivo antispreco offerto ai partecipanti. Partecipazione gratuita, iscrizione obbligatoria scrivendo a: prenotazioni@casadelquartiere.it o chiamando il n. 345 253 2921.

 

Im.patto, con Coop un patto per il territorio è un progetto promosso da Nova Coop in co-progettazione con 21 realtà del territorio torinese: Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario ets, Altri Modi Srl Impresa Sociale Ets, Arci Torino – Progetto Fooding, Associazione ASAI, ASL Città di Torino SIAN, Ass Babelica, Casa del Quartiere San Salvario, Associazione Coh, Associazione Eufemia, Associazione Fiesca verd, Associazione Gomboc,  Aps Insieme É Più Bello, Mais Ong, Ass. Museo Nazionale del Cinema, Ass Non più da soli – Edera, Cooperativa Pandora, Polito Food Design Lab – Politecnico di Torino, Prospettive Ricerca Socio Economica, Radici E Filari Renato Buganza, Renken Onlus, Re.Te Ong, Uisp Torino, Vivoin.