AMBIENTE- Pagina 17

Youth4Climate. Pichetto a Torino rilancia l’impegno dei giovani sul clima

“La loro voce è imprescindibile”

Il Ministro chiude lo Youth4Climate Global Hackathon che ha coinvolto 500 organizzazioni in rappresentanza di un milione e mezzo di giovani. Le proposte in un documento comune in vista di COP28

Sabato 7 ottobre – Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto è intervenuto a Torino in occasione del Festival del Digitale Popolare all’interno di un panel dal titolo “Youth4Climate: un’opportunità per i Giovani di tutto il mondo”.

Il Ministro ha rilanciato l’impegno del MASE e del Governo per la promozione del dialogo intergenerazionale e del coinvolgimento dei giovani all’interno del dibattito climatico a pochi giorni dall’apertura della Youth4Climate, l’iniziativa voluta dal nostro Paese nel 2021 e oggi guidata dal MASE e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, in particolare da Agostino Inguscio – coordinatore del Centro UNDP di Roma per il Clima e l’Energia – anch’egli presente all’evento moderato dal presidente di Earth Day Italia Pierluigi Sassi.

Il Ministro è intervenuto a chiusura di un hackathon globale che ha aggregato ragazzi e ragazze provenienti da oltre 70 paesi in rappresentanza di 500 organizzazioni e di un milione e mezzo di giovani in tutto il mondo. I giovani si sono confrontati su politica, educazione, salute, giustizia climatica individuando proposte e soluzioni che saranno riassunte in un documento congiunto che sarà nei prossimi giorni consegnato al Ministro per rappresentare le loro istanze in vista dei lavori di COP28 Dubai (30 novembre – 12 dicembre).

“L’impegno che le giovani generazioni stanno mettendo a tutti i livelli, infonde speranza e insieme ci carica di un’enorme responsabilità – ha dichiarato il Ministro Pichetto. La loro voce è imprescindibile e sarebbe gravissimo non ascoltarla. Siamo di fronte ad una generazione che sta chiudendo i conti con il negazionismo e il disimpegno climatico e non dobbiamo sottovalutarla. Una generazione digitale, interconnessa, dove le buone idee e le soluzioni innovative viaggiano molto più velocemente che in passato”.

Il Ministro si concentra quindi sull’hackathon. “La formula dell’hackathon permette di avvicinare i giovani di tutto il mondo e farli confrontare su problemi che sono evidentemente comuni. Ora aspetto il documento finale. I ragazzi hanno bisogno di essere messi nelle migliori condizioni per far sentire la loro voce e la Youth4Climate è nata con questo obiettivo, anche in vista di COP28 dove l’Italia ha intenzione di fare la propria parte per la soluzione di questa crisi”.

Durante l’evento, il Ministro ha voluto soffermarsi anche sulla Laudate Deum, esortazione apostolica pubblicata da Papa Francesco lo scorso 3 ottobre: “Tra i tanti notevoli passaggi, mi colpisce che il Papa da una parte evidenzi come milioni di persone perdano il lavoro a causa delle conseguenze del cambiamento climatico, dall’altra sottolinei le potenzialità di occupazione della transizione green. La transizione può essere giusta e sostenibile ed è comunque inevitabile. I giovani devono vivere attivamente questo cambiamento ed esserne protagonisti. Compito delle istituzioni è sostenere questo ruolo”.

I nuovi appuntamenti del giardino botanico medievale di Torino

Due lezioni in giardino e un ciclo di conferenze in museo con il curatore botanico Edoardo Santoro

 

11 ottobre 2023 – 6 marzo 2024

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Piazza Castello, Torino

 

Dall’11 ottobre 2023 al 6 marzo 2024, ripartono gli appuntamenti del Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama con un nuovo ciclo di conferenze botaniche, precedute da due lezioni in giardino alla scoperta del fascino autunnale. Numerose saranno le occasioni per approfondire con il curatore botanico Edoardo Santoro la storia delle piante attraverso curiosità e aneddoti botanici, indicazioni teoriche e pratiche per la coltivazione.

Un viaggio che partirà dall’Estremo Oriente passando dal Sud dell’Africa e dal Nord dell’America per arrivare naturalmente in Europa, dove la tradizione botanica e la passione dei giardinieri ha portato una serie di piante alla fama internazionale in ogni stagione dell’anno: in inverno e primavera con ellebori, primule e viole, narcisi e giacinti, in estate e autunno con ortensie, gerani e pelargoni.

Il ciclo di incontri autunno-invernale si chiuderà con una visita primaverile al giardino, riservata a chi si iscriverà al ciclo completo, passando dunque da suggestive e inedite immagini proiettate durante gli incontri in museo alle fioriture reali presenti in giardino.

 

Le lezioni botaniche “en plein air”

 

Due incontri in giardino circondati dai colori dei fogliami con gli ultimi sprazzi di fioritura, che non devono però distrarre dall’importante momento di svolgere lavori in preparazione dell’inverno e della prossima stagione primaverile.

 

Mercoledì 11 ottobre ore 16: Piante e bulbi per il giardino d’autunno

Salvie a fioritura autunnale, cinorrodi di rose antiche e selvatiche, frutti antichi e dimenticati e naturalmente tanti bulbi da piantare – crochi e bucaneve, fritillarie e iris – sono alcune delle piante che consentono di avere un giardino ricco e inedito proprio come lo era in epoca medievale. Questa lezione in giardino consente di approfondire il tema della varietà botanica in funzione delle stagioni con un focus sul periodo autunno-invernale.

Mercoledì 25 ottobre ore 16Le migliori tecniche di giardinaggio del periodo autunnale

Il compost e le potature, le piantagioni e i trattamenti preventivi: l’autunno è fonte di grande ispirazione per il giardiniere che lavora e progetta una nuova stagione in giardino. Brevi dimostrazioni pratiche, trucchi e consigli per aiutare chi ama fare giardinaggio in città con un occhio alle tecniche naturali e sostenibili che preservano e mantengono sano l’ambiente.

Le lezioni si terranno all’aperto in giardino, salvo condizioni meteo avverse

Costo: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni lezione

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prenotazione consigliata

Le conferenze botaniche: Le piante nella storia del giardino

Cinque conferenze per scoprire aspetti storici, botanici e ornamentali di piante che nei secoli hanno avuto un ruolo fondamentale in giardini, parchi e orti botanici.

Mercoledì 8 novembre ore 18: Ellebori

Tutti gli ellebori, quasi come una sfida, ci accompagnano in fioritura nel momento più freddo dell’anno. Ampiamente coltivati nei giardini e presenti allo stato spontaneo sulle nostre montagne e nei nostri boschi, la ‘Rosa di Natale’, Helleborus niger, è forse la specie più famosa e conosciuta sin dall’antichità per le proprietà medicinali. Oggi però conosciamo molti altri ellebori, di origine asiatica, di ogni colore e forma di petalo e in questi ultimi decenni hanno “invaso” giardini e terrazzi in città e dunque è una buona occasione per imparare a coltivarli per avere lunghe fioriture, scoprendo anche aneddoti botanici e storici che rendono l’elleboro pianta misteriosa e affascinante.

Mercoledì 6 dicembre ore 18: Ortensie

È dal 1700 che troviamo ortensie in Europa per la prima volta grazie a viaggiatori botanici che le portarono dal Nord dell’America e dall’Estremo Oriente. Da quel momento il successo delle Hydrangea, termine botanico, è sempre stato in crescita e ancora oggi si ottengono nuove varietà con forme di fiori e colori inediti, studiati per rallegrare e impreziosire i giardini con le fioriture primaverili ed estive che spesso sono seguite da travolgenti colori autunnali, con le foglie dell’americana quercifolia e le infiorescenze sferiche della giapponese macrophylla. Il fascino del colore azzurro ma anche le “misteriose” pratiche di potatura rendono l’ortensia una delle piante più coltivate e amate.

Mercoledì 10 gennaio 2024 ore 18: Primule e viole

L’inizio della primavera è contraddistinto dalla fioritura di primule e viole, piante apparentemente tenere e delicate ma dalla grande tenacia e con una storia tutta da scoprire. La primula in epoca vittoriana era di gran lunga più famosa delle rose tanto da far nascere la tradizione del teatro di Primula auricola e di seguito è la viola che per tutto l’ottocento e il novecento anima le gallerie d’arte; naturalmente è in giardino dove si rendono protagoniste grazie alle infinite colorazioni, ai profumi – come nella violetta di Parma – e anche a nuove stagioni di fioritura con le primule asiatiche estivo-autunnali e le viole cornute autunno-invernali.

Mercoledì 7 febbraio 2024 ore 18: Narcisi e giacinti

La mitologia greca ci racconta di Narciso e Giacinto, giovani e belli, ma come erano i fiori spontanei da cui i greci hanno preso ispirazione? I bulbi in primavera attirano da sempre l’attenzione e in particolare narcisi e giacinti sono quelli coi fiori più grandi e profumati. In ogni zona d’Europa c’è un giacinto selvatico differente e così vale per i narcisi gialli e bianchi, citati in molte opere e poesie, ma occorre attendere la super-potenza olandese per l’introduzione di bulbi più colorati e profumati, nati per il mercato del fiore reciso e oggi in commercio in tutti i mercati per gli amanti del giardinaggio.

Mercoledì 6 marzo 2024 ore 18: Gerani e pelargoni

Il colore rosso dei balconi cittadini fioriti è ormai una consuetudine grazie ai fiori sudafricani del Pelargonium, quello che d’abitudine chiamiamo geranio e che in realtà non ha quasi nulla a che fare con i gerani europei, numerosi e frequenti in prati e boschi dal mare alla montagna. Infatti è solamente a metà del 1700 che compare nelle serre reali

il cosiddetto ‘Geranio zonale’ che oggi, grazie anche a inverni miti, trionfa fiorito in quasi ogni stagione. Per chi ha un giardino e non vuole correre rischi ci sono invece infinite possibilità di scelta con i Geranium rustici, riportati in auge da abili giardinieri che ne hanno fatto il piatto forte del giardino all’inglese.

Mercoledì 10 e mercoledì 17 aprile ore 16: Visita giardino

Visita riservata ai partecipanti al ciclo completo di conferenze alla scoperta delle fioriture primaverili nel Giardino Botanico Medievale.

Costo: singola conferenza €15; ciclo completo di 5 conferenze: intero € 60; ridotto € 50 (riservato Abbonati Musei; insegnanti, Amici Fondazione Torino Musei, guide turistiche Provincia di Torino).

Prenotazione obbligatoria.

Info e prenotazioni: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Sciopero per il clima, Fridays For Future in piazza a Torino

I promotori: “La risposta spontanea al negazionismo del governo è la resistenza collettiva”

 

In piazza in tutta Italia il 6 ottobre perchè, dicono i promotori di FFF: “L’italia è a un nuovo capitolo della storia climatica: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni.  È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile”. “Un governo che, all’indomani della catastrofe, nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica è un governo negazionista. E per questo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica”, dice Giacomo Zattini, portavoce del movimento. Fridays For Future invita tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire e a partecipare attivamente allo sciopero in ogni città.

Lista delle piazze in tutta Italia. (Le piazze del Piemonte in verde)

  • Alessandria, ore 9 piazzetta lega
  • Alto Vicentino, ore 8 via Tito Livio
  • Ancona
  • Avellino
  • Bari e Matera, ore 9 piazza Diaz
  • Bergamo, ore 9:30 piazza degli alpini
  • Bologna, ore 9:30 piazza san Francesco
  • Brescia, ore 9:30 largo formentone
  • Cagliari, ore 16 viale trento
  • Catania, ore 9 piazza Roma
  • Catanzaro 
  • Civitavecchia
  • Cuneo, ore 11 piazza Galimberti
  • Firenze
  • Forlì, flashmob ore 18 piazza Saffi
  • Genova
  • Gorizia, insieme a Trieste, lo sciopero sarà il 7 ottobre e sarà transfrontaliero, saranno collegate Gorizia e Nova Gorica. Concentramento alle 13.30 in piazza Vittoria
  • Lecce, ore 11 viale del Università, 2
  • Lucca, ore 9:30 piazzale Verdi
  • Mantova
  • Messina, ore 9 piazza Antonello
  • Milano, ore 9:30 largo Cairoli
  • Napoli, ore 9 piazza Garibaldi
  • Padova, ore 9 piazzale Stazione
  • Palermo, ore 9 piazza Verdi
  • Pavia, ore 17:30 climate parade da castello visconteo
  • Pesaro, ore 9 piazzale Collenuccio
  • Piacenza, ore 9 piazza Respighi
  • Pisa, ore 9 piazza Querrazzi
  • Pistoia, festival dalle ore 16 a Montuliveto
  • Rimini, ore 8:30 arco di Augusto
  • Roma, ore 9:30 piazza della Repubblica
  • Torino, ore 9:30 piazza Statuto
  • Trento,  ore 18 atrio sociologia
  • Varese, ore 17:30 piazza Repubblica
  • Venezia, 7 ottobre ore 17:30 sala San Leonardo
  • Ventimiglia, ore 10 piazza Colombo a Sanremo
  • Verona
  • Vicenza, ore 15:30 piazza Castello

 

Roma e Torino si preparano alla Youth4Climate


Il Ministero dell’Ambiente al fianco dei giovani per un futuro sostenibile

 

Venerdì 6 ottobre ore 12.20

si terrà il talk “Giovani e Ambiente” al Festival ROM-E

Casa del Cinema – largo Marcello Mastroianni 1, Roma

 

Sabato 7 ottobre ore 17:30

Il Ministro Pichetto chiuderà lo Youth4Climate Global Hackathon 

al Festival Digitale Popolare della Fondazione Italia Digitale 

Polo del ‘900 – Via del Carmine 14, Torino 

 

 

In preparazione della terza edizione della Youth4Climate – che quest’anno le Nazioni Unite organizzeranno a Roma nella seconda parte di ottobre – il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha voluto organizzare due eventi dedicati ai giovani con l’obiettivo di renderli protagonisti sempre più consapevoli della lotta al cambiamento climatico.

 

L’Italia è tra i paesi in prima linea nella delicata sfida che il Pianeta sta affrontando per contrastare il cambiamento climatico. Il nostro Paese è stato tra i principali promotori dell’ambiziosa politica climatica europea che ha concorso in maniera determinante alla definizione dello storico accordo sul clima di Parigi al termine di COP21 2015. Pochi anni dopo, durante la co-presidenza di COP26 di Glasgow, il Governo italiano ha voluto restituire i negoziati per il clima anche al dialogo intergenerazionale organizzando la prima Youth4Climate (pensata al tempo come una COP GIOVANI) e rendendola protagonista della Pre-COP26 di Milano. Oggi il Governo italiano ha reso permanente questa importante iniziativa per il coinvolgimento delle nuove generazioni sulla questione ambientale e ne ha affidato l’organizzazione al Centro UNDP di Roma per il Clima e l’Energia (United Nations Development Programme) con l’obiettivo di offrire a ragazze e ragazzi di tutto il pianeta la possibilità di presentare progetti ambientali in grado di accelerare la transizione ecologica e di costruire un futuro sostenibile.

 

Si comincerà venerdì 6 alla Casa del Cinema di Villa Borghese alle 12:20 con la tavola rotonda “Giovani e ambiente”, nell’ambito del Festival diffuso di Roma Rom-E Ecosostenibilità e Futuro.

Il dibattito, animato da giornalisti, da rappresentanti delle istituzioni, dei giovani e dell’imprenditoria, darà conto dell’impegno italiano per il dialogo intergenerazionale in materia ambientale, e delle migliori strategie possibili per rendere i giovani sempre più protagonisti strategici e attivi della lotta al cambiamento climatico.

 

Il talk coinvolgerà: Francesco Corvaro, inviato speciale del Governo per il cambiamento climatico; Agostino Inguscio, coordinatore del Centro UNDP di Roma per il Clima e l’Energia; Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria; Roberto Baldassari, direttore del Comitato Scientifico ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori; Alessandra De Canio, membro della Consulta Giovanile della Santa Sede; Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia.

 

Il talk di Roma sarà l’occasione per lanciare l’evento “Youth4Climate: un’opportunità per i Giovani di tutto il mondo”, ospitato dal Festival del Digitale Popolare di Torino, sabato 7 ottobre alle ore 17.30 al Polo del ‘900.

 

L’incontro si aprirà con l’intervista al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin a cura di Pierluigi Sassi, giornalista economico e ambientale dell’Osservatore Romano. Seguirà l’intervento di Agostino Inguscio, Coordinatore del Centro UNDP di Roma per il Clima e l’Energia, a sostegno dell’iniziativa.

 

Cuore dell’evento sarà lo “Youth4Climate Global Hackathon“, che coinvolgerà giovani in collegamento da 5 continenti per elaborare proposte utili alla soluzione della crisi climatica e a una maggiore centralità delle nuove generazioni nella transizione ecologica. L’evento vedrà rappresentate oltre 500 organizzazioni giovanili internazionali che nel loro insieme aggregano più di un milione e mezzo di giovani di tutto il mondo.

 

Per l’evento del 6 è possibile registrarsi su www.rom-e.it e sullo stesso sito sarà trasmessa la diretta streaming.

Per l’evento del 7 è possibile registrarsi su https://festivaldigitalepopolare.it/ mentre lo streaming sarà trasmesso sui canali social (LinkedIn, Facebook, YouTube) della Fondazione Italia Digitale.

“A piccoli passi” venerdì 6 ottobre con i Liocorni a Chieri

Quarto appuntamento per “A piccoli passi“, le iniziative gratuite organizzate da Camminare lentamente in collaborazione con il nido Cucciolo di Chieri per le famiglie con bambini della fascia 0-6 anni nell’ambito del progetto Slow Time del Comune di Chieri.

Dalla frazione Valle Ceppi di Pino Torinese si risale la collina e si raggiunge la strada che collega Pino Torinese con Baldissero Torinese, che si prende a destra per svoltare in strada Tetti Vasco. Sullo spartiacque collinare tra la valle del Rio Pasano e quella del Tepice, si svolta in strada Superga e scende verso la ex statale 10 tra tratti asfaltati e altri inghiaiati, passando accanto alla magnifica villa settecentesca “Il Cipresso”, progettata dall’architetto Bernardo Vittone.

Giunti davanti al grande salice bianco di Pavassano, inserito nel 2020 tra gli alberi monumentali della Regione Piemonte, i Liocorni, vale a dire l’attore Claudio Dughera e i musicisti Mosè Morsut e Vanni Pertusio narreranno con parole e musica la famosa storia di Vaugelade “zuppa di sasso”. Un vecchio lupo cerca ospitalità nel villaggio degli animali per cucinare una “zuppa di sasso. Finirà con una grande cena con tutti gli animali, curiosi di conoscere un lupo dal vero

Un racconto che mette al centro l’accoglienza e l’integrazione, che si svilupperà, nella rivisitazione dei Liocorni, tra musiche e buffi incontri.

Lunghezza percorso: 2,5 km.

In collaborazione con Comune di Pino Torinese e famiglia Menzio

Ritrovo a Pino Torinese, frazione Valle Ceppi, piazzale Don Boglione, ore 17

Info e prenotazioni: Angelo 349/7210715, sentierichieri@virgilio.it

Il 6 Ottobre Fridays for future Italia scende in piazza anche a Torino

I promotori: “La risposta spontanea al negazionismo del governo è la resistenza collettiva”

 

In piazza in tutta Italia il 6 ottobre perchè, dicono i promotori di FFF: “L’italia è a un nuovo capitolo della storia climatica: ondate di calore, alberi sradicati dal vento, chicchi di grandine come palle da tennis e alluvioni.  È il capitolo della devastazione, che rende l’azione collettiva indispensabile”. “Un governo che, all’indomani della catastrofe, nega ogni correlazione tra fenomeni estremi e crisi climatica è un governo negazionista. E per questo inadeguato a indicare risposte per prevenire i peggiori scenari prospettati dalla scienza climatica”, dice Giacomo Zattini, portavoce del movimento. Fridays For Future invita tutte le associazioni, i sindacati e i movimenti ad aderire e a partecipare attivamente allo sciopero in ogni città.

Lista delle piazze in tutta Italia

  • Alessandria, ore 9 piazzetta lega
  • Alto Vicentino, ore 8 via Tito Livio
  • Ancona
  • Avellino
  • Bari e Matera, ore 9 piazza Diaz
  • Bergamo, ore 9:30 piazza degli alpini
  • Bologna, ore 9:30 piazza san Francesco
  • Brescia, ore 9:30 largo formentone
  • Cagliari, ore 16 viale trento
  • Catania, ore 9 piazza Roma
  • Catanzaro 
  • Civitavecchia
  • Cuneo, ore 11 piazza Galimberti
  • Firenze
  • Forlì, flashmob ore 18 piazza Saffi
  • Genova
  • Gorizia, insieme a Trieste, lo sciopero sarà il 7 ottobre e sarà transfrontaliero, saranno collegate Gorizia e Nova Gorica. Concentramento alle 13.30 in piazza Vittoria
  • Lecce, ore 11 viale del Università, 2
  • Lucca, ore 9:30 piazzale Verdi
  • Mantova
  • Messina, ore 9 piazza Antonello
  • Milano, ore 9:30 largo Cairoli
  • Napoli, ore 9 piazza Garibaldi
  • Padova, ore 9 piazzale Stazione
  • Palermo, ore 9 piazza Verdi
  • Pavia, ore 17:30 climate parade da castello visconteo
  • Pesaro, ore 9 piazzale Collenuccio
  • Piacenza, ore 9 piazza Respighi
  • Pisa, ore 9 piazza Querrazzi
  • Pistoia, festival dalle ore 16 a Montuliveto
  • Rimini, ore 8:30 arco di Augusto
  • Roma, ore 9:30 piazza della Repubblica
  • Torino, ore 9:30 piazza Statuto
  • Trento,  ore 18 atrio sociologia
  • Varese, ore 17:30 piazza Repubblica
  • Venezia, 7 ottobre ore 17:30 sala San Leonardo
  • Ventimiglia, ore 10 piazza Colombo a Sanremo
  • Verona
  • Vicenza, ore 15:30 piazza Castello

Nella foto Greta a Torino

In un libro il mondo dell’animalismo e i suoi segreti

All’OPEN FACTORY Gabriele Merlo presenta

il libro “SALVA una VITA il mondo, l animalismo e i suoi segreti

 

Sabato 7 ottobre dalle ore 18.30 presso

l’OPEN FACTORY

via Del Castello n.15Nichelino

Gabriele Merlo, Coordinatore Nazionale Guardie Zoofile e Direttore Corsi Formativi Leidaa con oltre 30 anni di esperienza in Italia e all’estero, presenta SALVA una VITA, un libro sull’animalismo.

“Un testo per Salvare, Difendere e Proteggere gli animali!” , commenta l’autore. 

Organizzazione LeidaaTorino, incontro aperto al pubblico.

Presidente Massimiliano Laiti

www.leidaa.info

Piemonte, nel weekend raccolte oltre 11 tonnellate di rifiuti

Fiumi e mari d’Italia tirano un sospiro di sollievo e tornano un po’ a respirare. L’onda blu dei volontari Plastic Free, la onlus impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, in questo fine settimana ha liberato il Belpaese da oltre 132mila chili di plastica e rifiuti abbandonati. L’evento nazionale “Sea & Rivers” ha visto la partecipazione di oltre 13.400 volontari in ben 259 appuntamenti di pulizia ambientale tenutisi su tutto il territorio nazionale. Il Piemonte ha contribuito con 12 appuntamenti dove sono stati raccolti 11.442 chilogrammi grazie all’impegno di 519 volontari.

“L’entusiasmo e la determinazione dei nostri volontari mi inorgoglisce sempre più e dà speranza a tutti noi per un futuro differente – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Registriamo sempre una imponente partecipazione, anche di scuole e università, ma soprattutto una grande attenzione da parte dei cittadini sensibilizzati sul tema della plastica che pervade l’ambiente e compromette la nostra salute. Se nel 2050 ci sarà più plastica che pesci nei nostri mari, tracce di nanoplastiche sono state ritrovate nel nostro organismo, dal latte materno ai tessuti del cuore. Pertanto – prosegue – è importante agire subito e tanti italiani lo hanno già compreso. Naturalmente gli appuntamenti di Plastic Free non finiscono con questo evento nazionale: per chiunque voglia saperne di più, sarà sufficiente registrarsi su www.plasticfreeonlus.it per avere aggiornamenti e notifiche sulle attività nella città di interesse”.

A Plastic Free è giunto il messaggio di saluto del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il quale ha ringraziato i volontari per “il duplice merito di agire sulla sensibilizzazione dei cittadini, liberando e pulendo al contempo gli spazi naturali dai rifiuti plastici”, con un’azione “a tutto campo, nella quale si rigenerano gli ecosistemi, si diminuisce il rischio di inquinamento e si agisce sensibilizzando e coinvolgendo nei processi di sostenibilità”. Nella sua missiva, il ministro ha ricordato le misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con “progetti faro” di economia circolare e una linea di intervento dedicata al “marine litter”: 115 milioni di euro che hanno finanziato 75 nuove progettualità. Un ulteriore passo verso l’obiettivo di proteggere almeno il 30% delle aree terrestri e marine entro il 2030.

Archeoplastica, il Novecento restituito al mare

Quanti reperti di contenitori di vario genere e volume, addirittura degli anni ’60, trovati nelle nostre spiagge ad “Archeoplastica”!

Una mostra, all’interno del “Progetto Mare”, a cura dell’Unione Culturale Franco Antonicelli, ospitata al Polo del ‘900, in via del Carmine, per parlare di sostenibilità ambientale e diffondere le cosiddette “buone maniere”.                                  Sino al 28 ottobre “Archeoplastica” tenterà di sensibilizzare su quanto tempo la plastica rimane nel mare, logorandosi e diventando così microplastiche che ingeriamo ogni giorno.          L’idea nasce nel 2018 dopo aver rinvenuto su di una spiaggia un flacone di crema solare degli anni ’60 e tanti altri rifiuti databili tra la fine degli anni ’50 e i giorni nostri.                          Un mare di plastica indistruttibile ed inarrestabile che attraversa mari, paesi e generazioni. Fa davvero impressione vedere prodotti degli anni che furono praticamente integri.

                                  Tra le tante curiosità presentate nell’atrio di Palazzo San Daniele, vi è anche il “Gobbo in frac”, ritrovato sulla spiaggia di Ostuni, in provincia di Brindisi, presumibilmente ispirato alla figura dello scartellato napoletano, portatrice di ricchezza e fortuna, in commercio negli anni ’60 come salvadanaio e giocattolo, avendo una fessura sulla testa che forse in origine era  coperta da un cilindro.                        Ora però necessita veramente fermarsi, ragionare e cercare di comprendere quello che stiamo facendo, per trovare il modo di scrivere una storia diversa mettendo in pratica scelte responsabili di cui le future generazioni ci saranno grati.

        Igino Macagno 

                                                                                          

I trenta volontari “Plastic Free” ripuliscono il fiume Stura

Oltre 100 sacchi di spazzatura, pari a circa 2.000 chili. È il bottino dei trenta volontari “Plastic Free” che ieri mattina hanno ripulito le sponde e il letto del fiume Stura, nell’ambito dell’evento nazionale “Sea & Rivers” organizzato dalla onlus impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, con 246 appuntamenti nel weekend in tutta Italia di cui 12 in Piemonte.

 

Tanta plastica e vetro ma anche ingombranti come reti, materassi, biciclette divelte ma soprattutto quei rifiuti legati ai tanti barbecue che illecitamente si allestiscono in questa che un tempo la gente denominava ‘Tossik Park’ ma che, tutt’oggi, continua ad essere terra di nessuno – dichiarano Federico Vidori, Stefano Righini e Francesca Marrazzo, referenti cittadini Plastic Free Onlus – È inammissibile ritrovare pezzi di cestini utilizzati per grigliare, asciugamani, tavoli, sedie e mobili rotti. Abbiamo agito con il fiume Stura in secca a causa della siccità che ha caratterizzato le ultime due annate ma con un minimo di flusso d’acqua tutto ciò sarebbe finito in mare dove, di questo passo, nel 2050 avremo più plastica che pesci. All’Amministrazione chiediamo – proseguono Vidori, Righini e Marrazzo – di predisporre misure di controllo per quest’area sia per questioni di sicurezza in caso di allagamenti sia per evitare che continui questo indecente inquinamento. Le ricerche scientifiche ci dicono come basti cambiare la gestione dei corsi d’acqua per avere sino al 50 per cento in meno di rifiuti nei mari. Ringraziamo i volontari e i cittadini che hanno preso parte all’iniziativa – aggiungono i referenti cittadini Plastic Free – e li invitiamo a seguirci nelle tante attività che portiamo avanti nel torinese e nel resto della Regione. Solo assieme, con un impegno e un’attenzione costante e continuando a sensibilizzare sempre più persone, potremo avere ancora un Pianeta sano domani“.