I delegati di dodici Paesi europei dove sono presenti stabilimenti Fca hanno incontrato nei giorni scorsi al Lingotto, sede storica, l’azienda per discutere sulla situazione del gruppo automobilistico in gran parte “emigrato” dalla città della Mole. L’Italia ha partecipato con la delegazione più ampia, di otto rappresentanti, la Polonia quattro, Francia e Germania due, gli altri uno. Fca è stata rappresentata dal responsabile della regione Emea, Alfredo Altavilla. C’è attesa per 1il 4 febbraio a Bruxelles, dove si terrà un incontro ristretto dei sindacati europei per discutere sui decreti sulle emissioni della Commissione Europea.
“Restiamo concentrati sui nostri target», ha detto in conference call Sergio Marchionne molto soddisfatto dopo l’approvazione del cda dei conti del quarto trimestre e dell’esercizio 2016. L’ad è riuscito a portare le stime per il debito netto industriale nell’anno in corso a meno di 2,5 miliardi rispetto a una stima di consensus intorno a 4,2 miliardi.
A margine, Michele De Palma, responsabile auto della Fiom: ” Fca ha l’obbligo di informarci sulla situazione economica e finanziaria, su investimenti, le vendite, occupazione e organizzazione del lavoro. E ‘ un momento particolarmente delicato alla luce dell’indagine Epa e dello scontro con la Germania.”
Il gruppo ha chiuso il 2016 con consegne di 4,72 milioni di veicoli, in linea con l’esercizio precedente: per Jeep la crescita è stata del 9%, 1,424 milioni di unità vendute). Stabili anche i ricavi, a 111 miliardi. Fca ha registrato un utile netto adjusted in aumento del 47%, pari a 2,5 miliardi, e un utile netto di 1,8 miliardi.
(foto: il Torinese)