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Bilancio e gestione del personale con Anci a Beinasco

anci-bainasco“Bilancio e gestione del personale” sono stati al centro del seminario di formazione che si è recentemente svolto a Beinasco a cura di Anci Piemonte di Ifel – Fondazione Anci. I lavori, ai quali hanno preso parte numerosi funzionari comunali ed amministratori, sono stati introdotti dal sindaco di Beinasco Maurizio Piazza ed hanno visto gli interventi di Margherita Rubino (Comune di Torino) e Matteo Barbero (Regione Piemonte).

Massimo Iaretti

 

 

Uno, due, tre… ciao Sù!

Uno, due, tre… ciao Sù! Questo è lo slogan con cui viene ricordata Susanna prima di ogni partita di campionato. Lo stesso motto ispira l’evento a lei dedicato, un appuntamento all’insegna dell’allegria e dello sport sano

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Giornata dedicata interamente alla pallacanestro femminile – appuntamento fisso del basket pre-stagionale piemontese

Oltre a ricordare Susanna e a promuovere la pallacanestro femminile, si è deciso fin dall’inizio di contribuire per quanto possibile alle attività dell’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori in Piemonte. Con essa è infatti nata una collaborazione preziosa che rende la manifestazione anche e soprattutto un evento benefico. L’ingresso è libero per tutti. Il pubblico potrà fare liberamente offerte all’associazione, sempre presente al PalaRuffini con il suo tavolino.

comitato ciao Sù!:

Il “comitato ciao Sù – Memorial Susanna Nora” nasce nel 2011 a 2 anni dalla prematura scomparsa di Susanna Nora, per dare avvio a una manifestazione che si ripete negli anni e coinvolge le giovani leve del basket femminile torinese. Il gruppo che alimenta il comitato è principalmente composto da giocatrici che hanno segnato la storia del basket femminile torinese degli ultimi 25 anni. Uno sport di squadra è molto importante per la formazione di una persona sia perché offre la possibilità di confrontarsi con le proprie compagne coetanee sia perché  può far nascere e crescere amicizie molto forti. È fondamentale comunicare alle nuove generazioni che il basket è un micro-mondo, in cui divertirsi giocando, oltre che crescere nel rispetto delle esigenze degli altri e nella solidarietà che scaturisce in momenti di difficoltà. La manifestazione ha dunque un triplice fine: ricordare Susanna, promuovere la pallacanestro femminile torinese e devolvere quanto raccolto tramite offerte volontarie all’Associazione per la Prevenzione e Cura dei Tumori in Piemonte onlus.

Durante la conferenza è stata presentata anche la mostra fotografica “unAtorinodaserieA”, naturale proseguimento della rassegna “Donna a tutto campo”, shooting interamente dedicato alle giocatrici della Pallacanestro Torino e al loro esordio nella massima serie. Il progetto è realizzato in collaborazione con “Just the woman I am”, in corsa contro il cancro.

Susanna, che è stata dipendente del Comune di TorinoSusanna Nora, classe 1966, incomincia a giocare a basket in prima media quando l’istituzione del basket femminile torinese, il prof. Gino Mariotto, la nota e la convince ad avvicinarsi a questo meraviglioso sport. Con Mariotto Susanna compie tutte le trafile delle giovanili entrando giovanissima nella rosa della prima squadra dell’Energia militante in serie B. Dopo un anno alla Safa Libertas Torino di coach Ronchetti, Susanna si trasferisce “in collina” e mette radici alla Libertas Moncalieri del presidente Piccionne. Alla guida della squadra si avvicendano diversi allenatori ma Susanna rimane come presenza costante e punto di riferimento sino alla conquista della serie B con coach Gino Sgavicchia nel 1990. Nel 1992 la Libertas rinuncia al campionato e Susanna si trasferisce alla Pallacanestro Torino in serie B, allenata da Ronchetti e Del Mestre. L’anno successivo decide di giocare nelle fila dell’Unicorno di coach Fornara in serie C dove ritrova quasi tutte le compagne di Moncalieri ma dopo due anni il presidente Garrone la vuole a Collegno, nuovamente in serie B dove gioca tre anni a disposizione dei coach Trovato, Stramazzo e Spanu. Viene poi chiamata nelle fila del Vercelli di serie B dove gioca per due stagioni. Dopo un passaggio alla Ginnastica Torino in serie C con coach Caputo passa al Venaria. Nel 2004 diventa mamma di Gabriele e nel 2006 di Martina ma Susanna proprio non ne vuole sapere di appendere le scarpe al chiodo e riprende a giocare in modo amatoriale nel campionato CSI con il Venaria , nel quale giocherà fino all’inverno del 2008/2009. Operata di tumore nel maggio del 2009, perde la sua partita più importante. Susanna ci ha lasciato il 7 agosto 2009.

 

PROGRAMMA EDIZIONE 2016 (PALARUFFINI)

h 9.30-12.30   Clinic PAO con le atlete 2002-2003 tenuto da G.Lucchesi e R.Frati, coach e prepatore fisico del SSNF dal titolo: “Giocatrici capaci di individuare e risolvere i problemi”, allenamento integrato

h 14.30-16.00  ALL STARS GAME Serie B Piemonte

h 16.00-17.30   MINIBASKET Piemonte – CiaoSù

h 18.00   Partita Serie A1 femminile: FIXI PIRAMIS PALLACANESTRO TORINO – TECHEDGE BRONI
Premiazioni a seguire

Durante tutto l’evento, l’intrattenimento sarà curato dai DJ di Radio GRP

ENTRATA LIBERA E GRATUITA

Si potranno effettuare offerte all’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori in Piemonte onlus, presente all’interno del Palazzetto.

La manifestazione è patrocinata da: Assessorato allo Sport della Città di Torino, Lega Basket Femminile, Fip Piemonte

Torino, 14 settembre 2016

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INFORMAZIONE COMMERCIALE

“Quattro passi nell’universo”

LUNA MOTTARONEL’associazione culturale Pedaneus, insieme al Comune di Parella, al Castel Rosso di Loranzè, organizza l’iniziativa. Sabato 27 agosto, alle ore 21, i partecipanti incontreranno i fratelli Margaro che li guideranno alla scoperta delle meraviglie dell’universo, attraverso un percorso fatto di filmati, fotografie e racconti. Al termine della serata ci sarà un brindisi, naturalmente sotto le stelle. Sono disponibili sessanta posti. E’ gradita la prenotazione al 347 – 0675630. In caso di maltempo l’evento verrà rinviato a data da destinarsi.

 

Massimo Iaretti

Camminata naturalistica in Valcerrina

VALCERRINA1Al termine di agosto in occasione della festa patronale di Pozzengo di Mombello Monferrato il Circolo Ancol Pozzengo vi propone la 3^ edizione della Camminata naturalistica tra le fresche ombre delle colline della Valcerrina. Lunghezza 10 km. – dislivello 290 m. Ritrovo a Pozzengo ale 17,00 di venerdì 26 agosto, partenza entro le 17,30

Un percorso con partenza dalla piazza di Pozzengo che attraversa tutto il comune di Mombello Monferrato con ritorno al punto di partenza dove l’equipe del Circolo provvederà a servire un’abbondante grigliata di carne per la meritata cena.

 La serata sarà allietata dalle musiche occitane del gruppo femminile “Les Fuines” e dalle danze del gruppo “Le Rate Dansoire dij Tre Canton”. Si raccomandano abbigliamento e calzature adeguate.

E’  necessaria la prenotazione entro giovedì 25 agosto ai seguenti contatti: Augusto 339 4188277 – augusto.cavallo@alice.it – Franco 333 9326753 – franco.osta59@gmail.com .

I Castelli di Cannero, malinconici e solitari nel mezzo del Lago Maggiore

Appena più a nord di Cannero Riviera, risalendo il lago Maggiore dal golfo Borromeo verso il bacino svizzero del Verbano, affiorano dalle acque tre isolotti rocciosi.

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Su due di questi si ergono i resti della Rocca Vitaliana, fatta costruire tra il 1519 ed il 1521 da Ludovico Borromeo, che la chiamò così in onore dell’illustre avo,capostipite della potente e nobile  famiglia milanese. In origine , verso la fine del trecento, sul piccolo arcipelago  erano state costruite le prime fortificazioni che divennero il covo dei cinque fratelli  della famiglia Mazzardi, originari di Ronco, una frazione di Cannobio, ai quali cronaca e leggenda attribuirono i più feroci delitti. Le località dell’alto lago, a quel tempo, erano divise tra le opposte fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini e le difficili condizioni in cui versava il Ducato di Milano ,alla fine del XIV secolo,  non consentivano un efficace controllo sulle tirannie locali e sulle lotte tra le opposte fazioni che laceravano quel territorio di frontiera. Così Giovanolo, Simonello, Beltramo, Petrolo detto il Sinasso cannero1ed Antonio detto il Carmagnola, più comunemente noti come “Mazzarditi” acquistarono potere e fama con ogni mezzo,  pronti ad accumulare nuove ricchezze senza troppo pudore,  disposti a stringere alleanza con tutti coloro i quali potevano garantir loro una nuova e maggiore influenza sull’intera area dell’alto Lago Maggiore. Le loro vicende, sospese tra realtà e dicerie, narrano di una vita dissoluta, dedita al brigantaggio e al sopruso. Questi pirati lacustri, soprannominati i “fratelli della Malpaga” ( quella che, nei fatti, distribuivano a chi aveva la sventura di averci a che fare) costruirono sugli isolotti uno dei loro castelli e, dopo essersi impadroniti del borgo di Cannobio, iniziarono a depredare ogni villaggio e imbarcazione che incontravano, mettendo a ferro e fuoco tutto il litorale. La rocca, denominata anch’essa della Malpaga , costituiva il loro rifugio. Avvolto nella nebbia, inespugnabile, tetro e inquietante bastione di pietra affiorante dal lago, scoraggiava chiunque ad avvicinarsi. Per un lungo periodo i Mazzarditi fecero il brutto e il cattivo tempo ma dieci anni dopo, il duca Filippo Maria Visconti, in seguito alle frequenti e insistenti lamentele da parte degli abitanti del luogo, decise che era giunta l’ora di porre fine alle loro scorrerie. Inviò sulla sponda occidentale del Verbano il condottiero Giovanni Lonati con cinquecento uomini per sconfiggere i Mazzarditi. Il castello di Traffiume, in loro possesso, fu subito espugnato, così come il palazzo di città, a Cannobio; iniziò poi l’assedio del castello della Malpaga dell’isola. Nell’anno 1414, circondati da ogni parte e stremati dalla mancanzacannero2 di viveri, i cinque fratelli si arresero e le fortificazioni rase al suolo. Trent’anni più tardi le isole vennero cedute dal duca Filippo Maria Visconti al conte Vitaliano I figlio di Filippo I Borromeo e Franceschina Visconti, ed entrarono da quel momento a far parte dei possedimenti della famiglia Borromeo. Quasi un secolo dopo, il conte Ludovico, per difendersi dalle incursioni svizzere dopo la perdita del Canton Ticino da parte del Ducato di Milano, fece edificare una rocca fortificata sulle rovine delle isole. La morte del conte, nel 1527,coincise con il progressivo abbandono della rocca e con la sua inarrestabile decadenza anche se, recentemente, si stanno avviando i progetti di recupero delle antiche mura per farle diventare un’attrazione turistica del Lago Maggiore.E i Mazzarditi? La leggenda vuole che i cinque fratelli, dopo la sconfitta, fossero gettati nelle acque del lago con un sasso al collo e perissero così annegati. La storia, viceversa, narra che furono semplicemente messi al bando per una quindicina d’anni, trascorsi i quali furono riammessi nel borgo. La loro fama, tutt’altro che positiva, alimentò numerosi racconti, dal tesoro che gettarono nel lago pur di non consegnarlo ( di cui non si è mai trovata traccia) alle varie “apparizioni” nelle notti di nebbia o di tempesta.

Marco Travaglini

Torino e Milano da rivali storiche ad alleate? La giunta Appendino sembra crederci

milano e torinoDal Risorgimento – quando i milanesi furono ben felici che i torinesi li liberassero dagli austriaci, accogliendo di buon grado la dominazione sabauda – ad oggi, molte cose sono cambiate nei rapporti tra Torino e Milano. La rivalità è storica e a soccombere è stata il più delle volte la città della Mole che si vede spesso scippare importanti realtà economiche e culturali. L’ultimo spauracchio è quello di veder fuggire sotto la Madonnina il Salone del Libro. Ma la nuova giunta torinese pentastellata, attraverso le parole dell’assessore alla cultura sembra voler sotterrare l’ascia di guerra tra le due metropoli. “Torino e Milano sono già legate da eventi e progetti che valorizzano reciprocamente esperienze e specificità  come il festival Mito, Settembremusica e l’Abbonamento Musei. È davvero poco lungimirante pensare al rapporto tra le nostre due città  in termini di mera competizione nello scenario globale – ha dichiarato l’assessore  Francesca Leon – Crediamo che tra Torino e Milano si debbano rafforzare le collaborazioni esistenti, esplorando nuove opportunità per mettere a sistema le rispettive eccellenze, affrontando inoltre con franchezza e lucidità le criticità. Ho condiviso con l’Assessore Filippo Del Corno la necessità di confrontarsi  su questi temi a partire da un incontro nei prossimi giorni”. Una nuova alleanza sembra profilarsi all’orizzonte. Chissà.

Dalla bistecca al wi-fi, le prime grane di Appendino che deve fare i conti tra sogni e realtà

appendino fasciaLa sindaca Chiara Appendino si trova a dover affrontare le prime grane. Poca cosa, in verità, rispetto ai grandi problemi che inevitabilmente si presenteranno sul percorso di un sindaco di una grande città. Visto che di rogne ce ne sono già tante, allora perché cercarsene altre gratuitamente? Si dirà che i pentastellati sono duri e puri e non ricorrono a compromessi. Bene, ma quando si tratta di governare tutta la comunità, anche quella che ha votato per altri candidati, bisogna giungere inevitabilmente a dignitose, legittime e doverose mediazioni: proprio come faceva la politica seria, quella di una volta. La sindaca, oltre a voler mettere a dieta i torinesi favorendo l’alimentazione “vegetariana e vegana su tutto il territorio cittadino”, facendo imbufalire i macellai che – dal canto loro – colgono la palla al balzo e rilanciano la bontà della bistecca, si propone anche di spegnere gli impianti wi-fi, potenzialmente pericolosi per la salute, “riducendo il tempo e la quantità delle emissioni in modo che sia garantita la connettività per lo stretto necessario”, ad iniziare dalle scuole. Questo almeno è scritto nel programma che deve passare all’esame del consiglio comunale per l’approvazione. E’ vero che la sindaca ha poi corretto parzialmente il tiro, dopo che Repubblica ha dato la notizia. :  “Si tratta di eliminare le emissioni superflue riducendo tempo e/o quantità delle emissioni in modo che sia garantita la connettività. Non ho mai detto  che il wi-fi è nocivo”. Insomma, tanti sogni alla “salviamo il pianeta” – tanto puri quanto ingenui e velleitari – fanno onore a chi immagina di realizzarli. Ma quando si governa è meglio risvegliarsi e fare i conti con la realtà.

Referendum, se ne parla a Brusasco

urna-seggio elezioniLa sala del consiglio comunale di Brusasco ospita lunedì 25 luglio, a partire dalle ore 20.45 un convegno sul referendum costituzionale. I lavori verranno introdotti da Carlo Giacometto, consigliere comunale di Brusasco, cui seguiranno gli interventi dell’economista Carlo Manacorda, del giurista Michele Rosboch e dei consiglieri regionali Claudia Porchietto e Gian Luca Vignale.

Massimo Iaretti

La scure sui tribunali piemontesi

toga tribunaleQualche settimana fa il Torinese aveva anticipato che a Vercelli era stata paventata una ulteriore riduzione degli uffici giudiziari nell’ambito di una revisione delle circoscrizioni giudiziarie. A farlo era stato il gruppo di Cambia Vercelli con una interrogazione al sindaco Maura Forte. E questa, non è un segreto, sarebbe l’impostazione di Michele Vietti, che presiede la apposita Commissione presso il dicastero di via Arenula. In sostanza – ferma restando la circoscrizione del Tribunale di Torino – si parlerebbe in u una prospettiva di quadrante di una permanenza degli attuali Tribunali di Novara (che andrebbe ad inglobare Vercelli, Biella e Verbania), di Alessandria (ma non sarebbe neanche fantascientifico che rimanesse il Tribunale di Asti, di più recente costruzione, anche a compensazione del prossimo futuro accorpamento tra le due province) e di Cuneo. Sull’argomento è tornato il senatore Enrico Buemi, torinese, componente della Commissione Giustizia di Palazzo Madama in una interrogazione presentata al ministro della Giustizia Andrea Orlando nella quale – incentrando il suo intervento su Vercelli – chiede se il ministro sia a conoscenza di un progetto di ulteriore razionalizzazione in questa direzione e se non ritenga opportuno un incontro con i sindaci del territorio (Vercelli, ma anche Casale Monferrato che è in provincia di Alessandria a sua volta sede di un Tribunale soppresso) “per concordare iniziative condivise presso il ministero degli Interni a difesa dell’integrità e per un eventuale, auspicabile, potenziamento della circoscrizione giudiziaria del Tribunale di Vercelli”. Se siano soltanto voci, dato che sinora le posizioni sono state che non c’è nulla di ufficiale, oppure se si sia all’inizio di un percorso come quello che ha portato alla soppressione di otto tribunali in Piemonte, lo si potrà dire soltanto dopo la presa di posizione del Governo.

Massimo Iaretti