TRIBUNA- Pagina 97

Grimaldi: "La giusta retribuzione non può restare un principio astratto"

Presentata in aula un’interrogazione a risposta urgente, a firma Marco Grimaldi, sulla vicenda dei lavoratori delle pulizie dell’ospedale Maria Vittoria, che il 28 settembre hanno scioperato in blocco incrociando le braccia. La ragione? Il ritardo con cui da mesi ricevono gli stipendi, già ridotti all’osso, dato che questa situazione segue il taglio delle ore dei contratti, prevalentemente part-time

 

GRIMALDILe aziende Epor, Lux, Barbara B, Lucento, Pdp hanno vinto l’appalto da AslTO2 per 23 miliardi di euro, ma quest’ultima avrebbe affittato il suo ramo d’azienda alla ditta DM, causando i disagi economici all’origine dei ritardi. Mercoledì lavoratori e sindacati si rivolgeranno alla Prefettura di Torino. I dipendenti denunciano la riduzione del 40 per cento delle ore lavorative (da 20-25 ore a 10-15) con uno stipendio medio di 350 euro al mese (che talvolta scende a 200), in ritardo di due mesi, e la riduzione del materiale di pulizia – dai sacchi ai detersivi – indispensabili per il loro lavoro e per garantire la sicurezza dei pazienti. Tuttavia quella odierna è l’ennesima interrogazione di Grimaldi sul medesimo oggetto: le condizioni umilianti dei lavoratori degli appalti Asl.

 

“Mi domando” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi – “come si possa chiedere a una persona di lavorare per uno stipendio al di sotto di ogni soglia di dignità, senza per di più garantirne il versamento nei tempi stabiliti.  La mozione n. 229, votata dal Consiglio Regionale, sulla giusta retribuzione e il rispetto dei criteri stabiliti dai contratti collettivi nazionali maggiormente rappresentativi, per tutti gli appalti a partecipazione regionale, dovrebbe servire proprio a far cessare queste situazioni inaccettabili. Sottolineare l’autonomia delle Asl e invitare i direttori a monitorare non basta più; bisogna prendere sul serio il diritto dei lavoratori alla giusta retribuzione e fare in modo che sia rispettato. I direttori delle aziende sanitarie hanno il dovere di vigilare e, se i capitolati non vengono rispettati, di revocare gli appalti. Diversamente non resterà che chiedere alla Giunta una commissione di inchiesta sullo stato degli appalti nelle Asl”.

Dal carcere e sul carcere

Il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha sintetizzato il senso delle numerose iniziative 

 

CARCERE SBARRE“Se è possibile realizzare progetti e iniziative per documentare e promuovere realtà della società civile attente al mondo del carcere, è cosa buona e giusta realizzarle”. Con queste parole il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano ha sintetizzato il senso delle numerose iniziative dal carcere e sul carcere che si svolgeranno sul territorio piemontese nella settimana dal 29 settembre al 4 ottobre. Alla conferenza stampa – lunedì 28 settembre a Palazzo Lascaris – sono intervenuti Silvia Taravan dell’Università di strada del Gruppo Abele, Benedetta Perego dell’Associazione Antigone, Elena Saglietti del progetto “Vale la pena!”, Grazia Oggero del laboratorio teatrale Voci erranti e Gian Luca Boggia del charity shop Marte.

 

Il programma delle iniziative prevede, in particolare:

 

da martedì 29 a mercoledì 30 settembre e dal 14 al 15 ottobre alla Certosa 1515 di Avigliana (To), i seminari “Chi rompe paga. Chi rompe paga?” sulla funzione riparativa della pena, e “Tutti soffrono. Come aiutare a trasformare il dolore?”, sul dolore della vittima, del reo e della comunità e sulle diverse possibilità d’incontro, promossi dall’Università della strada e dal Gruppo Abele nell’ambito della rassegna “La violenza e i suoi linguaggi” (per informazioni e iscrizioni, e-mail u.comunicazione@gruppoabele.org );

 

da giovedì 1° a domenica 4 ottobre alla Castiglia di Saluzzo (Cn), l’annuale incontro formativo “Contro la tortura. Osservare. Prevenire”, promosso dall’Associazione Antigone (per informazioni e iscrizioni, e-mail segreteria@associazioneantigone.it );

 

da giovedì 1° a domenica 4 ottobre nella Casa di reclusione Morandi di Saluzzo (Cn), le repliche dello spettacolo teatrale “Viva Scespir!”, nell’ambito del laboratorio teatrale tenuto in carcere dall’associazione Voci erranti (per informazioni e prenotazioni, e-mail info@vocierranti.org );

domenica 4 ottobre in piazza Pertinace, ad Alba (Cn), la nuova edizione di “Vale la pena!”, il mercatino dei prodotti dal carcere e dai terreni confiscati alle mafie.

 

Continua, intanto, e si amplia l’attività del charity shop “Marte” di via delle Orfane 24/d, a Torino, che da circa un anno propone i prodotti realizzati dai detenuti nelle carceri piemontesi e nelle principali italiane per sostenere il lavoro in prigione.

 

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Anarcoidi, politica e padroni: "Ecco perchè sto con Esposito"

espositotosetto 

STORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

“Una certa stupidità dell’estremismo politico è sempre stata utilizzata da chi di dovere per poter continuare a fare i propri affari”

 

Sabato sono stato alla conferenza stampa del senatore Stefano Esposito. Ci sono stato per solidarietà. Il giorno prima avevo messaggiato con lui. Gli chiedevo di rispondere duro all’infamia delle accuse. Mi ha risposto che era difficile reagire al niente. Poi l’evoluzione della giornata e la sua decisione di fare a Torino la conferenza Stampa. Non c’è nulla ma proprio nulla. Notizia inventata di sana pianta.  Pubblicata a Roma dalle agenzie stampa, ma non ne è stata verificata la fondatezza. Ferdinando Lazzaro è processato per smaltimento abusivo di materiale inquinante e, nelle 3500 pagine del rinvio a giudizio, sostiene d’aver avuto rapporti con Stefano Esposito. Che c’entra la criminalità organizzata? Nulla. Il nulla di cui Esposito parlava.

 

Per tutta la giornata ci penso. Ricordo che, appena il senatore è stato nominato assessore a Roma sono stato a pranzo con ex colleghi delle cooperative. Intuendo il mio stupore mi hanno chiesto: l’hanno promosso per rimuoverlo? Inizialmente non ho capito. Poi nella discussione ho pensato alla sua battaglia, svolta con Antonio Ferrentino, contro la gestione privata dell’impresa Itinera, proprietaria di azioni Sitaf. Tempo fa i vertici di società collegate al gruppo Sitaf hanno visto protagonista la “calata degli avellinesi”. Nomine fatte dal governo Renzi in “quota Alfano”. Sì, proprio il vicepresidente del Consiglio.

 

Il Gruppo Gavio ha cambiato sponda politica per mantenere il controllo di Sitaf? Non faccio illazioni o congetture. No, non sostengo certo che siano loro i mandanti della polpetta avvelenata. Probabilmente il tutto arriva dagli ambienti no Tav. E come diceva Amleto c’è del marcio in Danimarca. Ed una certa stupidità dell’estremismo politico ha sempre fatto gioco a chi di dovere per poter continuare a fare i propri affari. Il sen.  Esposito querelerà Francesca Frediani dei 5 Stelle. In sede civile chiederà i danni. La sua onorabilità prima di tutto. A noi rimane il sospetto di un modo troppo distorto di fare politica nel nostro paese. Tra anarcoidi e “padroni”, speculari nel difendere i loro interessi. Non i nostri.

Apidge scrive ai dirigenti delle scuole autonome

Sul tema dell’ organico dell’autonomia e sul potenziamento delle discipline giuridiche ed economiche 

 

Classe studentiCon la presente APIDGE, Associazione professionali insegnanti di discipline giuridiche ed economiche, intende sensibilizzare le SS.LL, in merito all’importanza formativa delle discipline giuridiche ed economiche in tutti i percorsi didattici istituzionali, in conformità alle disposizioni contenute nella legge relativamente  alle discipline giuridico-economiche (Art.1, c.7 lett.d) e dalla raccomandazione parlamentare n.9/02994-B/003 dell’8/07/2015.

 

La cultura giuridica ed economica trova la sua collocazione naturale quando il soggetto titolare del diritto dell’apprendimento, è chiamato a a partecipare ai momenti fondanti la vita democratica e sociale. Nei percorsi liceali ad esempio l’offerta formativa può ritrovare il taglio trasversale, sociale e filosofico, che consente agli alunni di completare e rafforzare le proprie competenze disciplinari e di acquisire nuove abilità da spendere in un mercato del lavoro che richiede anche competenze più specifiche e al passo con le mutate condizioni socio-economiche. Nuove professionalità si richiedono ai giovani che cercano lavoro e , come mai prima, le istituzioni scolastiche hanno la responsabilità di formare giovani pronti ad affrontare nuove sfide con la giusta consapevolezza e preparazione.

 

Proprio per le ragioni sopra esposte Apidge lavora per sostenere l’importanza della formazione giuridico-economica dei discenti e per valorizzare la professionalità dei docenti di diritto ed economia politica (classe di concorso A019) che da anni sono impegnati nelle scuole anche con progetti sulla sicurezza nel lavoro, sulle pari opportunità e contro la violenza di genere e la discriminazione di ogni tipo, sui percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, sui nuovi modelli produttivi della green economy e sulle nuove figure professionali dei green jobs.

 

Vista la possibilità offerta dalla legge n.107  del 13/07/2015 (Art.1 c.5) di realizzare l’organico dell’autonomia funzionale al raggiungimento degli obiettivi fissati dal POF triennale, visto anche l’esplicito riferimento fatto dalla legge alle discipline giuridico-economiche (Art.1, c.7 lett.d), per le ragioni sopra esposte si auspica che tutte le istituzioni scolastiche, in particolare i licei, possano adeguare la propria offerta formativa alle indicazioni legislative potenziando il proprio organico con docenti della classe A019 (discipline giuridiche ed economiche)

 

Il Presidente APIDGE

Ezio Sina

Saitta: "Nessuna riduzione all'ospedale di Pinerolo"

“Non si può affermare che l’Ospedale Agnelli sia oggetto di un ridimensionamento nell’ambito dell’atto aziendale. Non solo: parallelamente al mantenimento delle attività cliniche e delle risorse umane e professionali, è in corso di completamento una totale modernizzazione strutturale con un investimento pari a 24 milioni di euro”

 

SAITTA“Nell’atto aziendale dell’ASL TO3, deliberato il 18 settembre e inviato in Regione il 21 settembre per il recepimento, non è prevista alcuna cancellazione o riduzione di servizi  all’ospedale di Pinerolo, ma unicamente il riordino organizzativo di alcune attività cliniche”: lo ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta rispondendo in Aula a un Question Time presentato dal consigliere regionale Federico Valetti che chiedeva conto dei servizi “cancellati o ridotti” all’interno del presidio di Pinerolo. Entrando nel dettaglio, l’assessore Saitta spiega: “Presso l’Ospedale Agnelli di Pinerolo vengono mantenute 15 strutture complesse (sono 15 anche all’Ospedale di  Rivoli e una all’Ospedale di  Susa) e 15 strutture semplici (sono 16 a Rivoli e 7 a Susa). Ciò premesso, le modifiche più significative previste dall’atto aziendale sono:

 

–         il mantenimento a Pinerolo del servizio di Stroke Unit deputata al trattamento precoce delle trombolisi che diventa  struttura semplice ( fino a oggi era solo un servizio all’interno della S.C. Neurologia),quindi il servizio non solo viene mantenuto, ma rafforzato;

–         viene mantenuta  presso la S.C. Cardiologia, la struttura di aritmologia ed elettrofisiologia e viene altresì prevista la struttura UTIC (Unità terapia intensiva coronarica);

–          la struttura Nefrologia e Dialisi viene pienamente mantenuta come attività clinica e come struttura semplice nell’ambito della S.C. Nefrologia e Dialisi che sarà a Rivoli;

–         il Servizio Trasfusionale viene mantenuto a Pinerolo, anche se come previsto dal Piano Nazionale Sangue opererà in sinergia con l’A.O.U. S. Luigi di Orbassano, tenuto conto che il riferimento regionale è situato presso la Città della Salute e della Scienza di Torino;

–         Gastroenterologia e Diabetologia e malattie metaboliche, già previste nella Medicina Generale, mantengono le loro attività cliniche a Pinerolo, anche se vengono  ora a configurarsi come strutture semplici dipartimentali uniche a livello aziendale:

–         l’Urologia viene mantenuta a Pinerolo come Struttura semplice nell’ambito della S.C. Urologia di Rivoli (peraltro per Pinerolo è stata deliberata l’assunzione a tempo indeterminato di un Urologo)”.

 

 

“Alla luce di tutto ciò – conclude l’assessore Saitta – non si può affermare che l’Ospedale Agnelli di Pinerolo sia oggetto di un ridimensionamento nell’ambito dell’atto aziendale. Non solo: parallelamente al mantenimento delle attività cliniche e delle risorse umane e professionali, è in corso di completamento una totale modernizzazione strutturale con un investimento pari a 24 milioni di euro e con previsione di completamento dei lavori nel 2016. Mi pare evidente che anche intorno all’Ospedale di Pinerolo c’è chi strumentalizza i timori dei cittadini facendo credere loro che non saranno più curati come prima, semplicemente perché stiamo riorganizzando il numero dei primariati che negli ultimi decenni in Piemonte era cresciuto a dismisura. Far credere che l’eliminazione di una Struttura Complessa, quindi di un primariato, significhi eliminare i servizi per i malati è operazione per la quale non trovo definizioni migliore che sciacallaggio politico”.

 

Torino, incubatore di cultura europea e universale

Mercoledì 23 settembre 2015 – ore 17.00 – 19.30

 

 

europa torino castelloConvegno alla fondazione Einaudi, in Via Principe Amedeo, 32 

 

Intervengono 

 

Piero Fassino, Sindaco di Torino

Dunia AstrologoFondazione Istituto Piemontese “Antonio Gramsci”


Marco BrunazziIstituto di studi storici “Gaetano Salvemini”


Sergio Pistone
Movimento Federalista Europeo

 

Introduce e modera: Luigi BonanateCentro studi “Piero Gobetti”

 

(Foto: il Torinese)

 

A futura memoria: il "caso Tortora"

Venerdì 20 febbraio 1987, Tortora tornò in televisione e aprì la nuova edizione di “Portobello” con la stessa frase che disse Luigi Einaudi quando riprese a collaborare al Corriere della sera dopo il fascismo: “Dove eravamo rimasti?”

 

MELLANO“A futura memoria” è il titolo dell’ultimo libro di Leonardo Sciascia. Il volume, che è una raccolta di articoli pubblicati dal grande scrittore sui diversi giornali con cui collaborava, riporta un significativo sottotitolo: “se la memoria ha un futuro”. Gran parte degli scritti si riferiscono alla lotta alla mafia e molti di essi parlano della “vicenda Tortora”. Enzo Tortora, celeberrimo anchorman televisivo, fu arrestato il 17 giugno 1983 con grande clamore mediatico perché accusato di associazione di stampo camorristico e traffico di droga, sulla base di dichiarazioni di pentiti poi rivelatesi false. Dovette scontare oltre sette mesi di carcere e arresti domiciliari ed affrontare un lungo iter processuale, che portò anche ad una condanna in primo grado a dieci anni di reclusione, prima di essere scagionato nel processo d’appello e definitivamente dichiarato estraneo ai fatti dalla Corte di Cassazione nel 1987. Tortora lottò attivamente per una “Giustizia Giusta” impegnandosi in politica fino ad essere eletto deputato al Parlamento europeo.

 

Venerdì 20 febbraio 1987, Tortora tornò in televisione e aprì la nuova edizione di “Portobello” con la stessa frase che disse Luigi Einaudi quando riprese a collaborare al Corriere della sera dopo il fascismo: “Dove eravamo rimasti? “. Poi aggiunse: ”Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche, ma me lo consentirete. Molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me, questi terribili anni; molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. Questo grazie a questa cara, buona gente dovete consentirmi di dirlo. L’ho detto, e un’altra cosa aggiungo: io sono qui e lo sono anche per parlare per conto di quelli che parlare non possono. E sono molti. E sono troppi. Sarò qui e resterò qui anche per loro.” Profondamente minato nel fisico morì poco tempo dopo, il 18 maggio 1988, non ancora sessantenne.

 

Proprio ieri, 16 settembre, ho partecipato a Torino, nella centrale Piazza Solferino, ad una toccante cerimonia in occasione dell’intitolazione di una galleria del centro città a Enzo Tortora. Alla cerimonia erano presenti molte autorità, dal Sindaco di Torino Fassino, al Presidente del Consiglio comunale Porcino, al Vicepresidente del Consiglio regionale Boeti, alla consigliera regionale Accossato, al redattore del TG2 e Direttore di “Notizie Radicali” Vecellio. Ma tra i vari interventi succedutisi il più emozionante è stato quello di Piero Angela, amico personale di Tortora, con il quale iniziò la sua carriera di giornalista televisivo, che ne ha tratteggiato un affettuoso profilo umano e professionale.

 

Se dagli esempi occorre imparare, la vicenda Tortora, definita da Giorgio Bocca “il più grande esempio di macelleria giudiziaria all’ingrosso del nostro Paese”, sembra tuttavia non aver insegnato molto alla giustizia italiana se è vero, come è vero, che ancora oggi molte persone sono in carcere da innocenti. La contabilità della giustizia italiana – infatti – registra come un terzo della popolazione detenuta sia in attesa di giudizio e come la metà di essi, al termine dell’iter processuale, venga dichiarata estranea ai fatti loro ascritti, innocente, o comunque non colpevole. Come Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale sono ancora in attesa che qualche altra città piemontese, oltre a Torino, Asti e Mondovì, intitoli una via a Enzo Tortora e magari, coraggiosamente, proprio una via di accesso a un istituto penitenziario, come doveroso tributo alla sofferenza di un uomo giusto ma anche come memento per tutti gli operatori della giustizia, perché il “caso Tortora” sia finalmente considerato un “caso Italia”.

 

 

Bruno Mellano
garante.detenuti@cr.piemonte.it

Le Donne del PD: “Amsterdam Chips pubblicità offensiva e sanzioni amministrative"

Per preservare l’immagine della Città la Consigliera PD Federica Scanderebech ha presentato diverse interpellanze in merito al metodo adottato per le aperture degli innumerevoli punti vendita 

 

SCANDELe donne del Gruppo Consiliare Comunale del PD da tempo attive nelle sedi istituzionali contro le pubblicità ritenute lesive nei confronti della donna, si uniscono alla polemica delle altre donne che hanno condannato gli slogan sessisti ed offensivi, utilizzati durante l’inaugurazione di mercoledì 16 settembre nel punto vendita di Rivoli e sulle locandine negli altri punti vendita torinesi; i messaggi pubblicitari sono stati immediatamente denunciati dalle Consigliere del PD all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Le Consigliere PD si augurano che questi messaggi non vengano usati per altre campagne pubblicitarie e che siano ritirati immediatamente. Per preservare l’immagine della Città la Consigliera PD Federica Scanderebech ha presentato diverse interpellanze in merito al metodo adottato per le aperture degli innumerevoli punti vendita “Amsterdam Chips” che stanno sorgendo nel cuore della Città, l’ultimo situato proprio nei pressi di Piazza San Carlo  – Salotto di Torino.

 

Dichiara Scanderebech (PD): “Parecchie sono state le segnalazioni da parte dei cittadini che lamentano la presenza di odori infestanti che pervadono le varie zone in cui sono spuntati gli esercizi commerciali.  Chiunque provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a offendere o imbrattare un luogo di pubblico transito è punito dall’art. 674 del Codice Penale; così come accaduto per l’attività di via Lagrange”. Continua la Consigliera Scanderebech (PD): “Relativamente agli odori provenienti dall’attività, è stato sentito il competente servizio SIAN dell’ASL  e si è appreso che l’attività è stata già oggetto di accertamento da parte dell’ASL  e dell’ARPA e dagli stessi è stato adottato un provvedimento con cui si intima di regolarizzare il sistema di evacuazione dei fumi. Entro fine settembre dovranno produrre le certificazioni. Non solo intraprendono campagne pubblicitarie di poco spessore ma sono anche poco attenti al rispetto delle norme in vigore ”.

 

 “La rimozione integrale e permanente del serramento di ingresso rappresenta una violazione di tutti i vincoli che tutelano le facciate del centro storico sia al livello di soprintendenza sia a livello comunale e questo avviene e continua ad avvenire in tutti i punti vendita aperti nelle zone auliche. Spero che quanto prima venga ripristinata la situazione iniziale che consentirebbe una minore emissione di fumi nei luoghi pubblici”.Aggiunge la Consigliera del PD: “Dall’approfondimento è emerso anche che la struttura di via Lagrange ha ricevuto due sanzioni di minore entità rispetto le precedenti penali, non solo ma ha anche iniziato i lavori senza regolare Scia comunicata allo Sportello Unico delle Attività Produttive”. Conclude la Consigliera: “Auspico che l’ultimo organo competente di questa catena burocratica, che è l’ASL di Torino prenda seri provvedimenti per bloccare questo scempio nel cuore della nostra Città e che la stessa campagna pubblicitaria adottata venga immediatamente ritirata”.

Grattacielo, Chiamparino interviene sulla conciliazione con Fuksas

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“Si tratta -specifica il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino- di una transazione a costo zero, nello spirito di modernizzazione e accelerazione dei procedimenti giudiziari delle cause civili richiesto dalla stessa Unione Europea e che offre la garanzia di non avere ulteriori costi a carico della Regione”

 

In relazione all’accordo di conciliazione raggiunto tra la Regione Piemonte e l’architetto Massimiliano Fuksas, relativo al contenzioso sulle parcelle per la progettazione del grattacielo della Regione, si specifica che la richiesta di risarcimento dell’architetto Fuksas era di euro 1.567.890.66 per l’incarico di supervisione artistica più euro 2.719.388,05 a titolo di onorari ancora dovuti. La Regione Piemonte chiedeva invece all’architetto Fuksas la restituzione di 3 milioni di euro quali maggiori oneri per i lavori relativi alla perizia derivante da errori progettuali, oltre ad un’altra richiesta risarcitoria di circa 3 milioni di euro su cui pende un’eccezione che l’avrebbe resa non rilevante ai fini processuali.

 

Sulla base di questi dati, e su impulso del giudice della prima sezione civile Francesco Rizzi, la Regione Piemonte e l’architetto Fuksas hanno deciso di rinunciare ciascuno alle proprie richieste, raggiungendo un accordo di conciliazione che prevede anche il conferimento a titolo gratuito della direzione artistica all’architetto Massimiliano Fuksas per le opere rimanenti del nuovo grattacielo. 

 

Si tratta dunque –specifica il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino– di una transazione a costo zero, nello spirito di modernizzazione e accelerazione dei procedimenti giudiziari delle cause civili richiesto dalla stessa Unione Europea e che offre la garanzia di non avere ulteriori costi a carico della Regione, mantenendo al contempo la collaborazione con il progettista sulla realizzazione di una delle opere di edilizia pubblica più importanti d’Italia.”

GIACHINO: "CREDO DI PIÙ A SQUINZI E AGLI ARTIGIANI CHE A FASSINO"

squinzi

Noi arriviamo per ultimi scoprendo che, come ha ammesso Chiamparino, invece di copiare Barcellona Torino avrebbe dovuto copiare Lione proprio come proponevano gli industriali torinesi nel 1981

 

L’Assemblea degli industriali torinesi è importante per fare il punto non tanto sui dati congiunturali quanto per capire le intenzioni degli imprenditori e i loro progetti. Rispetto a Fassino che gestendo una Amministrazione sempre più stanca e in ritardo piace l’idea di cavalcare la ripresa delle esportazioni noi rispondiamo che ci fidiamo di più sia del Presidente di Confindustria Squinzi il quale dichiara che è arrischiato parlare di ripresa, così come il Segr. Gen. di Cna Provenzano il quale dice che è presto per festeggiare.E gli industriali cui ero seduto vicino non mi sembravano euforici.La crescita italiana è sempre la metà della crescita della media europea. Grazie agli industriali torinesi si parla nel 2015 di “RESHORING” cioè delle politiche per incentivare il ritorno della manifattura, senza della quale solo con le esportazioni, la cultura è il turismo da oltre 10 anni Torino cresce meno della media nazionale come sostengo da anni.Non a caso qui abbiamo la più alta CIG e la più alta disoccupazione giovanile.Ma gli USA sul RESHORING hanno iniziato a puntare nel 2009, la Francia dal 2013. Noi arriviamo per ultimi scoprendo che, come ha ammesso Chiamparino, invece di copiare Barcellona Torino avrebbe dovuto copiare Lione proprio come proponevano gli industriali torinesi nel 1981.Ma per puntare sul modello Lione occorre avere la Tav.Per puntare sulla logistica come noi di Forza Italia proponiamo a Torino dal 2005 occorre avere anche il Terzo Valico e un Piano della logistica che crei le condizioni affinché la logistica cresca mentre come è noto la TNT logistica se ne è andata via dal torinese senza che le Giunte di sinistra facessero nulla.Ieri è stata messa in liquidazione la Società cargo dell’aeroporto torinese e la Giunta comunale non ha ancora definito il tracciato della linea 2 della Metropolitana.Gli industriali torinesi cercano di trainare Amministrazioni locali in ritardo.Cambiare verso a Torino si deve.

 

Mino Giachino

Responsabile nazionale trasporti Forza Italia