41 città in Italia, 17 nel mondo e 24 istituti penitenziari sono i
numeri della 34^ edizione di Vivicittà, la corsa più partecipata nel
mondo. Una formula unica e originale, dove tutti proprio tutti, possono
mettersi alla prova sulla distanza di 12 km a classifica unica
compensata per la competitiva e per la camminata.

Lo slogan dell’edizione 2017 della competizione a vocazione solidale e
internazionale è #Luoghi in azione.
Anche questa sarà l’occasione di un progetto di solidarietà a fianco
della Ong Terre des Hommes per aiutare i bambini che fuggono dalla
guerra in Siria.
Vivicittà affianca alla versione tradizionale “Vivicittà Porte aperte”,
eventi podistici che si svolgono dentro gli istituti penitenziari
italiani, per adulti e minorili.
La Uisp da decenni collabora con le amministrazioni penitenziarie,
attraverso progetti e attività sportive all’interno degli istituti di
reclusione.
Un’esperienza che migliora, anche se per poco tempo, la qualità della
vita in carcere, attraverso la pratica dello sport e diventa un ponte
ideale al di fuori delle mura, per la riabilitazione e l’inclusione
nella società.

Sarà Biella sabato 1° aprile ad inaugurare il tour di Vivicittà
all’interno della Casa Circondariale per la decima edizione, dove
parteciperanno anche società podistiche locali.
Il percorso si snoderà sulla distanza di 3,2 km all’interno
dell’istituto, su un anello di 800 metri da ripetere 4 volte.
Ci saranno due batterie al via, per permettere ai 50 reclusi iscritti di
poter partecipare in sicurezza.
Sono previsti numerosi premi in natura e un ristoro allestito dai
detenuti della sezione “Ricominciare del carcere”.
Il 9 aprile sarà il turno di Torino, lo start sarà dato tradizionalmente
alle 10,30 dai microfoni del GR1 Rai con partenza di fronte al Castello
del Valentino (Facoltà di architettura) e percorrerà il lungo fiume.
Quest’anno l’edizione torinese ha voluto dare un occhio di riguardo alla
camminata e alla corsa non competitiva di 12 km. (4,5 km. per i meno
allenati).
“Camminare in gruppo fa bene e diverte” sarà il filo conduttore che
accompagnerà nordic walker, podisti, marciatori, fitwalker, scivolatori,
camminatori a 4 zampe, che saranno accompagnati lungo il percorso da 10
walking leader della Uisp torinese.
L’11 aprile sarà Alessandria a chiudere Vivicittà, con l’evento che si
svolgerà nell’Istituto penitenziario San Michele. La Uisp di Alessandria
ha organizzato per i detenuti, un percorso di preparazione e allenamento
seguito da istruttori qualificati Uisp.
Per realizzare un percorso compensato con la StraAlessandria, che si
terrà il 12 maggio, si è provveduto ad una meticolosa misurazione del
tracciato. I 15 detenuti che saranno accompagnati da podisti locali
entreranno così nelle classifiche della stracittadina.




I tifosi granata e bianconeri sostengono la ricerca sui tumori muscoloscheletrici. Si tratta di una sorta di derby della solidarietà non disputato sul campo ma dai benefici effetti
Il 25 e il 26 marzo si è svolto al Palavela di Torino il Trofeo Nazionale di pattinaggio artistico. Si sono confrontati i primi 24 atleti italiani delle diverse categorie, selezionati nelle gare di qualificazione.
Nella prima edizione ha donato all’Ircc – Istituto per la ricerca sul cancro di Candiolo 28.000 euro, il secondo 35.000 e oggi si prepara a replicare la gara di solidarietà.
Alla prima domanda che pongo al prof. D’Elicio, Presidente del Cus Torino, la risposta che ottengo è … che non avrebbe mai pensato un giorno di trovarsi oggi nella situazione in cui si trova se glielo avessero chiesto tanti anni fa.
Pratica quasi ogni tipo di sport… . E’ “acquistato” per 12 palloni da Basket da una società cestistica (quanto diverso era il valore dello sport tanti anni fa, quando giocare era una parola che aveva un significato profondo…); arriva anche a giocare a Pallamano una partita con la Selezione Nazionale Italiana contro l’allora Yugoslavia. Il prof. Letti lo seleziona e lo porta a Roma, ma non è ancora il suo sport. Andando un po’ indietro con la memoria ricorda che se in quegli anni fosse stato di moda, probabilmente sarebbe diventato una stella del Parkur… .
“secchione” e anzi ha superato indenne l’esame del 5° anno con timore reverenziale del papà che non avrebbe tollerato una bocciatura. Mi dice che per scherzo la sorella il giorno dell’uscita degli esiti gli fa credere tramite telefonata che è stato bocciato. Lui è al mare e la preoccupazione “famigliare” sale, e per sicurezza trascorre la vacanza quasi come fosse l’ultima della sua vita (diciamo che la sua indole per le feste non si era mai sopita) e solo l’ultimo giorno…la sorella gli dice di avere scherzato…e, sorridendo, mi dichiara che oggi è felice che lei fosse al telefono quel giorno…molto lontano da lui.
Nel frattempo, entra nel corpo sportivo militare dell’aeronautica dove come atleta raggiunge ottimi risultati nel salto in alto (2.10 metri); ma il suo campo sente che non è restare nei corpi militari al di fuori dei ranghi sportivi. Si rende conto che allenare può essere la sua vera strada. Il campo di atletica ha un richiamo irresistibile e la sua fortuna comincia ad essere visibile, ma solo perché la volontà e le capacità intellettuali la sorreggono.
che allora non era quella di adesso, con difficoltà economiche e organizzative impegnative. Da quell’epoca è la storia a narrare di una società in ascesa, con letteralmente oggi migliaia di persone impegnate direttamente o in via traversa economicamente e professionalmente con il Cus Torino.
fisica, dello sport amatoriale e quello agonistico. Tutti questi mondi hanno necessità diverse e i rapporti intrapresi con le autorità del settore salute e medicina, della cultura del fitness e delle attività emergenti e la collaborazione-vocazione naturale con i settori delle discipline agonistiche sono entusiasmanti. Lo sport nella sua accezione più alta, ritiene che possa essere veramente “il farmaco sportivo” del futuro, che potrà preservare la salute di tutti a tutte le età. I percorsi di studio universitari intrapresi nuovi e ai nastri di partenza sembrano presagire tempi adatti a questi pensieri.





Medaglie d’oro anche per Sara Carli e Raffaele Zich

stia pensando a qualcuno che prenda il posto di White fino al suo rientro. Di fronte ad un Palruffini come al solito gremito di tifosi, il coach Vitucci ha schierato in campo Wilson, Harvey, Mazzola, Washington e Wright, mentre Trento si è presentata con Marble, Hogue, Gomes, Baldi Rossi e Craft. Nel primo quarto Torino non è partita benissimo, ma grazie alle triple messe a segno da Wilson e Harvey, ha chiuso il tempo con sei punti di vantaggio su Trento (22-16). Come era prevedibile, nel secondo quarto, dopo una partenza decisa di Fiat Torino, Trento non è stata più a guardare ed ha reagito riducendo le distanze a quattro punti (41-37), realizzando un parziale a favore di 21 punti contro i 19 di Torino. Nella prima frazione di gara, Torino ha meritato il vantaggio avendo giocato in maniera più equilibrata sia in attacco che in difesa. Solo Alibegovic è sembrato un po’ sotto tono. Dopo l’intervallo Torino è sceso in campo con Wilson, Mazzola, Washington, Wright e Harvey ed ha saputo gestire il vantaggio con una difesa solida e ben organizzata, realizzando 15 punti nel terzo quarto. Trento, invece, pur avendo giocato meglio della prima frazione di gara, non è riuscita ad andare oltre i 13 punti. Al termine del terzo quarto i padroni di casa hanno chiuso in vantaggio (56-50). Nell’ultimo e decisivo quarto, il coach Buscaglia ha provato a fare reagire i suoi ragazzi, ma Torino ha saputo tenere a bada la maggiore fisicità degli avversari, infrangendo una delle difese più solide del campionato. Uomo simbolo per Fiat Torino in questo quarto è stato il giovane Cuccarolo che dopo aver esordito domenica scorsa fuori casa, anche in questa occasione ha saputo dimostrare il proprio valore. Torino ha vinto (76-67) realizzando un parziale di venti punti (contro i diciassette degli avversari) ed ha fermato il cammino di Trento, riaprendo di fatto la corsa per i play off.
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