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Chiamparino vuole accorpare le Asl. “Obiettivo numero uno ridurre le liste d’attesa”

chiampa lausChiamparino vuole accorpare le Asl . Il presidente della Regione è intervenuto in Consiglio regionale affermando  che un “ragionevole accorpamento delle asl del Piemonte è la sfida con la quale Consiglio e Giunta dovranno misurarsi insieme, con le modalità che saranno decise. Ha poi sostenuto che la Giunta è del tutto consapevole delle criticità ancora da affrontare nel campo della sanità, a partire dalle liste d’attesa, il cui abbattimento non a caso è l’obiettivo prioritario che assegnato ai direttori generali. Ciò nonostante, il Piemonte è inserito per qualità delle prestazioni fra le tre Regioni top in Italia, davanti anche allamolinette Lombardia”. Secondo il governatore ” c’è la necessità di un investimento significativo sul fronte del personale della sanità, che può essere effettuato dopo l’uscita dal piano di rientro”. In questo senso  sono state inviate proposte al tavolo ministeriale, e si può dire che la trattativa è fasi finali. Ci sono comunque un miliardo e 500 milioni di euro che vanno restituiti dal bilancio della Regione alla sanità, perché nel passato sono stati usati fondi della sanità per coprire altri capitoli. Chiamparino ha poi sottolineato che ci sono” leggi abbastanza centralistiche che rendono difficile a un ente che deve gestire un budget di 8 miliardi e 600 milioni e 55.000 dipendenti, come la sanità piemontese, prendere le decisioni che dovrebbe poter prendere”. Come decidere in che modo gestire i propri manager e avere la possibilità di stabilire se un dirigente valido può essere prorogato.

(foto: il Torinese)

 

Rapporto Aci – Istat: incidenti in calo a Torino e provincia, ma raddoppiano i morti in città

fontanesi incidenteSi riduce il numero di incidenti stradali a Torino e in Provincia (-2% e -3%), ma cresce il numero dei morti nel capoluogo piemontese (+50%) rispetto al 2014. Lo riportano i dati resi noti dall’ultimo Rapporto ACI-ISTAT, che rispecchiano lo scenario nazionale, dove le vittime della strada sono in aumento per la prima volta dal 2001.

Nello specifico, la Città di Torino nel 2015 ha fatto registrare 3.163 incidenti (-2% rispetto all’anno precedente) e 33 decessi (+50% del 2014), mentre i Comuni della Provincia di Torino in cui si sono verificati più sinistri sono stati Moncalieri (169), Rivoli (161) e Collegno (145).

Confermate ancora una volta tra le cause più frequenti di incidente sulle strade di Torino e Provincia il mancato rispetto della segnaletica stradale (33%), la guida distratta (22%) e la velocità elevata (16,6%).

In calo il numero delle vittime tra i pedoni (15 morti, -48,3% rispetto al 2014) e in leggero aumento i decessi tra gli automobilisti (47 morti, +9,3% rispetto al 2014), invariata invece la mortalità sulle dueambulanza 123 ruote a motore. Diminuiscono le vittime tra gli over 55 (-28,1%), ma aumentano tra i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni (+72,7%).

Proprio a questa categoria di automobilisti è rivolto l’importante messaggio diffuso dalla campagna social #GUARDALASTRADA” e “#MOLLASTOTELEFONO” lanciata dall’Automobile Club d’Italia contro le distrazioni alla guida legate all’uso dello smartphone. “Una delle cattive abitudini più diffuse e banalizzate, ma proprio per questo più pericolose quando ci mettiamo al volante della nostra auto, una distrazione che sta diventando sempre più mortale, soprattutto tra i più giovani”, ha dichiarato Piergiorgio Re, Presidente dell’Automobile Club Torino.

 

“La sicurezza stradale rappresenta la mission principale dell’ACI, che si impegna ogni giorno a promuovere il rispetto delle regole del Codice della Strada e auspica che le autorità competenti garantiscano adeguati investimenti e provvedano al meglio a favorire il miglioramento della mobilità cittadina”.

ambulanza 1236Secondo i dati del Rapporto ACI-ISTAT, sulle strade del nostro Paese nel 2015 è tornato a crescere il numero delle vittime (+1,4%) – non accadeva da 14 anni – così come i dati relativi ai feriti gravi (+6,4%), mentre i sinistri (-1,4%) e i feriti non gravi (-1,7%) hanno fatto registrare una flessione rispetto al 2014.

In totale nel 2015 si sono verificati in Italia 174.539 incidenti stradali (177.031 nel 2014), che hanno provocato 3.428 decessi (3.381 nel 2014) e 246.920 feriti (251.147 nel 2014). In media ogni giorno dello scorso anno si sono registrati nel nostro Paese 478 incidenti, sono morte 9 persone e ne sono rimaste ferite 478.

(foto: il Torinese)

 

Inquinamento in via Germagnano, il tribunale ordina lo sgombero del campo nomadi

INCENDIO FUOCOE’ del 16 settembre la richiesta di  sgombero ordinata dal Tribunale di Torino, con effetto immediato, dell’area in via Germagnano su cui sorge un campo nomadi abusivo. Si tratta di un aspetto legato al procedimento giudiziario che  contesta il disastro ambientale doloso e l’occupazione illecita di terreni nei quali i rilievi dell’Arpa hanno riscontrato livelli intollerabili di inquinamento da piombo, rame e zinco. Gli abitanti della zona erano scesi in strada per protestare contro i fumi densi che si levavano quasi ogni giorno dall’area. Ora spetterà al Comune e alle forze dell’ordine definire tempi e modalità dello sgombero.

Andamento lento, in Piemonte la ripresa segna il passo. Ma diminuisce la disoccupazione

bankitaliaBanca d’Italia ha illustrato a Torino l’andamento dell’economia piemontese nel secondo semestre del 2016. Il quadro che viene dipinto rivela una ripresa in Piemonte che va avanti anche se l’incertezza rimane elevata e potrebbe rallentare gli investimenti del prossimo anno. Nei primi nove mesi dell’anno la dinamica positiva del fatturato e il graduale recupero della spesa per consumi sono cresciuti. L’occupazione ha continuato a crescere, però a ritmi più contenuti del 2015. Anche il tasso di disoccupazione si è ulteriormente ridotto, scendendo dall’11,1% del primo semestre 2016 al 9,5%. Viene lavoro2segnalato inoltre un “moderato aumento” dei finanziamenti alle imprese e un  graduale miglioramento  della qualità del credito: a giugno il rapporto tra la quantità di crediti a rischio rientro e i prestiti complessivi è sceso al 25,3%, dal 25,7% di fine 2015. Non frena  la crisi del settore edile, per il quale i deboli segnali di miglioramento registrato a inizio anno non sono  purtroppo stati confermati nei mesi più recenti.

(foto: il Torinese)

Renzi torna (per la terza volta) in Piemonte per incontrare i sindaci alessandrini e astigiani

Terza visita di Matteo Renzi in Piemonte negli ultimi due mesi.  il presidente del Consiglio ha fatto sapere ai rispettivi sindaci di Asti e  Alessandria che domani, martedì, raggiungerà le due città.

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Il tour inizia alle  10, in Comune ad Asti, dove incontrerà il sindaco Fabrizio Brignolo e i primi cittadini della provincia. Alle 11.30 il premier con la prima cittadina Rita Rossa sarà invece  sul ponte Meier, che attraversa il Tanaro,  inaugurato di recente ad Alessandria, poi  incontrerà alla Cittadella i sindaci della provincia. Le malelingue parlano di una passerella per il Sì al referendum.

Salone del Libro, Appendino ottimista: “Abbiamo riconquistato la fiducia di molti editori”

salone 2016 libroLa sindaca di Torino affida a un post su Facebook il proprio ottimismo sulla vicenda Salone del Libro: “Nonostante tutto abbiamo riconquistato la fiducia di una parte importante degli editori: oggi possiamo dire con orgoglio che ce l’abbiamo fatta. Ora continuiamo a lavorare affinché sia il Salone più straordinario di sempre”. Così Chiara Appendino appendino tgsul social, quando si stanno per aprire le iscrizioni della 30esima edizione del Salone. La prima cittadina affronta su Fb  il tema dell’edizione del 2017. “Forte della sua identità avrà un respiro ancora più internazionale, poiché crediamo fortemente che uno dei principali valori della cultura sia la condivisione, intesa nel senso più ampio del termine”. Tra le novità nella direzione auspicata dalla sindaca l’International Book Forum e la possibilità per ogni editore italiano di ospitare nel proprio stand un editore straniero.

(foto: il Torinese)

Progetti strategici, Renzi conferma la disponibilità del Governo a siglare il “Patto per Torino”

renzi-appendinoNe avevano parlato tempo fa in occasione della visita del premier a Torino, la sindaca Appendino  e il presidente del Consiglio Renzi. E ora il Capo del governo conferma la propria disponibilità: “Siamo pronti a firmare patti con tutti gli amministratori. Abbiamo firmato con De Magistris e Nardella e siamo pronti a firmare con Torino: l’ho detto al sindaco Appendino, lo firmeremo  a Cagliari, 16 o 17 novembre.  La firma dei patti con le città è un passo straordinario e cruciale anche per la nuova battaglia che dobbiamo fare in Europa. E’ cruciale che spendiamo bene i soldi non in rotatorie e cestini ma in progetti strategici”. Le parole del premier Renzi sono state pronunciate alla firma del patto per Firenze. I fondi saranno destinati in particolare alle infrastrutture e alle periferie.

Arriva il generale Inverno: freddo, pioggia in pianura e neve sulle Alpi a partire dai 1300 metri

pioggia-12Piogge  sul Piemonte e nevicate a partire dai 1.300 metri sulle Alpi a nord. La  perturbazione atlantica inizia sabato a partire dai deboli piovaschi sugli Appennini e il settore ovest delle Alpi. Secondo le previsioni dell’Arpa il  maltempo dovrebbe essere più intenso tra sabato e domenica, con precipitazioni che saranno diffuse, ma deboli o localmente moderate. Domenica sera farà più freddo, con abbassamento dello zero termico a 1.500-1.600 metri, fino a 1.000 metri sulle Alpi al  confine. Le temperature massime, in queste ore  vicine ai 20 gradi, si abbasseranno nel fine settimana fino a 10-11 gradi.

(foto: il Torinese)

Guerra del tram, la Regione : “Il Comune va per vie legali? Sa dove inizia ma non dove finisce”

La guerra del tram è scoppiata. Dopo le critiche della Giunta Appendino alla Regione per uno stanziamento inferiore alle aspettative destinato al trasporto pubblico in città (leggi servizio in altra parte del giornale) , il presidente Chiamparino e l’assessore regionale ai Trasporti replicano duramente. Ecco le loro dichiarazioni.

tram“Commentando le dichiarazioni della sindaca Appendino e dell’assessora Lapietra, come riportate oggi sui quotidiani e dai vari media, il presidente Chiamparino e l’assessore Balocco rilevano che se si ritiene di andare per le vie legali è bene sapere che si sa dove si inizia ma non si sa dove si finisce. Ed è ovvio che la strada giudiziale scelta dal Comune comporterebbe l’immediata sospensione di tutti i tavoli di approfondimento in corso con la Città di Torino proprio sul tema del trasporto pubblico.

Come si è già visto a proposito della Sanità, cercare di contrattare con la mano sinistra e andare in tribunale con la mano destra con noi non funziona.  Nel merito vogliamo precisare che i “pesanti tagli” di circa il 20% cui fa riferimento la giunta Appendino riguardano gli esercizi compresi tra il 2011 e il 2014 sotto la giunta Cota.  Appena insediata, la nostra giunta ha cercato di rimediare alla pesante situazione avviando una transazione che ha consentito di azzerare di fatto i tagli e di riportare le risorse alla situazione ante 2014. Per il 2015 sono stati previsti tagli annui (su tutto il territorio) pari al 3%, tagli però di fatto compensati da un accordo con i sindacati che prevedeva il mancato reintregro del personale in uscita volontaria o per limiti di età accompagnato da necessarie razionalizzazioni che hanno consentito di non penalizzare l’utenza. Nel 2016 non sono stati effettuati ulteriori tagli e con l’assestamento di bilancio sono state garantite praticamente le stesse risorse TRAM GMADREdell’anno precedente (compensando anche pendenze precedenti) Sostenere quindi che la Regione abbia tagliato i trasferimenti non rispettando gli impegni è profondamente scorretto.

Gli altri contenziosi che riguardano GTT da una parte e AMP dall’altra concernono il diverso conteggio del costo  chilometrico. La questione è semplice: c’è una differenza tra quanto la l’Agenzia ritiene di dover trasferite al Comune di Torino e quanto il Comune di Torino ritiene gli spetti, differenza che deriva principalmente da una diversa modalità dì calcolo del costo/chilometrico per i servizi su linee tranviarie (che chiaramente hanno costi maggiori, di manutenzione, infrastrutture, etc) che invece, da alcuni anni, GTT eroga con i bus, fatturandoli come se fossero effettuati su tram. Da questa diversa interpretazione dipende in gran parte l’ammanco “denunciato” da parte del Comune di Torino”

Altro tema sono le tessere di libera circolazione. Secondo l’interpretazione data dall’AMP, queste agevolazioni erogate a determinate categorie, come le persone con disabilità, sono comprese nel corrispettivo che AMP trasferisce a GTT. Opposta la visione di GTT che ritiene che debbano essere conteggiate a parte, senza peraltro che sia stato definito un quadro di conteggio alternativo. Per GTT si tratta di abbonamenti pieni e che quindi debbono essere valorizzati a costo pieno. Per la Regione, anche grazie al sistema BIP che consente di monitorare l’utilizzo del biglietto da parte dell’utenza, dovrebbe essere al limite riconosciuto solo il costo delle singole corse utilizzate, che per il vettore rappresentano un costo marginale. Su questa impostazione Regione Piemonte si è dichiarata pienamente disponibile a ragionare per il futuro con GTT.

Poi c’è la questione metropolitana, che genera un disavanzo significativo nel bilancio GTT.  La Regione Piemonte si è dichiarata disponibile a contribuire ai costi di gestione a condizione però che il tram coloriComune di Torino faccia altrettanto, chiedendo anche il coinvolgimento del Governo. Non può essere solo la Regione a farsi carico in toto di un servizio che è principalmente al disposizione della città (anche se utilizzato da molti piemontesi). Per altro, la città di Torino è l’unica città che per il servizio urbano non finanzia nemmeno un euro, a differenza di quanto fanno altre metropoli o città più piccole come Novara o Cuneo, solo per citarne alcune.

Ulteriore questione la differente interpretazione sul conteggio degli interessi di mora per i ritardi nei pagamenti. Per l’Agenzia tali interessi vanno conteggiati al tasso di inflazione reale, mentre per GTT secondo il tasso di inflazione programmato (che è notevolmente più alto).

Su tutti questi temi c’è, come la sindaca Appendino e l’assessora Lapietra sanno, la piena disponibilità della Regione nei confronti della Città di Torino ad approfondire e a trovare soluzioni. Ma per trovare soluzioni la volontà deve essere reciproca. Se il Comune conferma invece la decisione di intraprendere la strada giudiziale, non resterà che prendere atto di quanto sarà deciso in quella sede”.

Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte

Francesco Balocco, assessore ai Traporti della Regione Piemonte

La disfida dei trasporti tra Regione e Comune. Solo 137 milioni per la rete urbana torinese

tram ztlToni  polemici tra Comune di Torino e  Regione Piemonte. Quest’ultima ha deciso di destinare al trasporto pubblico  in superficie, per  la città di Torino, la quota di 137 milioni di euro per il 2016 e 127 milioni per il 2017 , comprese agevolazioni tariffarie per circa 6 milioni. La  notizia è stata data in Consiglio comunale dall’assessora ai Trasporti, Maria Lapietra, che ha ricevuto una lettera dalla tram coloriRegione. La comunicazioni delle cifre, ha detto l’assessora pentastellata, è pervenuta dopo mesi di richieste da parte della giunta municipale. Poiché mancano solo due mesi alla fine dell’anno è impossibile ricalibrare il servizio sulla base della nuova cifra, che risulta inferiore a quella di circa 140 milioni di euro sulla quale in estate l’amministrazione comunale aveva ottenuto “promesse” a voce.  “Per il 2017 ci potranno quindi essere pesanti effetti per i torinesi”, ha paventato Lapietra: “eravamo partiti da oltre 170 milioni”.

(foto: il Torinese)