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Da tutti i partiti appello al ministero per salvare i fondi della linea 2 del Metro

L’obiettivo è far sì che i requisiti per confermare il finanziamento siano rappresentati dall’avvenuto affidamento dei servizi di ingegneria e non, come previsto, dalla consegna del progetto
Da Torino arriva al ministero delle Infrastrutture  la richiesta bipartisan affinché sia modificato il decreto di
concessione dei contributi per la progettazione preliminare della linea 2 della metropolitana. L’obiettivo è’ far sì che i requisiti per confermare il finanziamento siano rappresentati dall’avvenuto affidamento dei servizi di ingegneria e non, come invece previsto, dalla consegna del progetto. La richiesta e’ contenuta nella lettera della sindaca Chiara Appendino, siglata da tutti i partiti politici a conclusione  dell’incontro convocato in Comune (presenti il presidente della Regione Sergio Chiamparino, i parlamentari e i consiglieri regionali piemontesi) per fare pressione sul governo ed evitare di perdere tutti i fondi per la progettazione, ben 10 milioni di euro. “Siamo convinti che la collaborazione istituzionale, di cui il nostro territorio ha dato più volte ampia dimostrazione, anche in questa occasione consentirà di percorrere insieme una strada comune – e’ scritto nell’appello – con l’unico interesse di portare beneficio al nostro territorio”.

Feste di fine estate, Pro Loco tra nuove norme di sicurezza e “buone pratiche”

L’obiettivo della Regione è aumentare il livello qualitativo dei pasti somministrati e favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio, in modo particolare quelli garantiti dalle denominazioni di origine e dai marchi di qualità

Un po’ in tutta Italia le tradizionali rassegne estive hanno subìto un tracollo a causa delle misure di sicurezza imposte dalla prudenza dettata dalla drammatica esperienza di piazza San Carlo a Torino dello scorso 3 giugno. Per mettere tutto in regola dal punto di vista della sicurezza i costi sono elevati. Nel frattempo, in Piemonte, L’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ricorda il “vero e proprio decalogo di buone pratiche che la Giunta regionale propone a tutte le associazioni no profit, a partire dalle Pro Loco, che svolgono attività di ristorazione collettiva in occasione di fiere, sagre ed altre manifestazioni enogastronomiche. L’obiettivo è aumentare il livello qualitativo dei pasti somministrati e favorire la conoscenza dei prodotti tipici del territorio, in modo particolare quelli garantiti dalle denominazioni di origine e dai marchi di qualità”. “Alle associazioni che aderiscono all’accordo – prosegue Ferrero – viene chiesto di mantenere vive le tradizioni locali, promuovere prodotti, preparazioni e bevande della zona, cucinare pasti di buona qualità a prezzi accessibili al grande pubblico ed in conformità alle norme sulla sicurezza alimentare, realizzare sinergie con i produttori agricoli locali, impostare i menù su principi di sostenibilità ambientale ed eticità. Questo anche in considerazione che feste, sagre e manifestazioni gastronomiche da iniziative di animazione locale si sono molto spesso trasformate in eventi che attraggono il turismo e aiutano lo sviluppo economico. In questo contesto, garantire la qualità dei pasti e proporre le eccellenze alimentari è un elemento importante nella valorizzazione dei territori e delle rispettive specificità in chiave turistica ed economica. Il decalogo precisa gli elementi che compongono il “pasto di qualità”: dalle tecniche di cottura, che devono rispettare salubrità, principi nutritivi e gusto, alle materie prime, per la maggior parte fresche e di stagione, di produttori locali e il più possibile garantite da denominazioni di origine e marchi di qualità. Anche il servizio deve essere svolto favorendo l’impiego di stoviglie in materiali riciclabili e il più possibile compostabili. Necessario anche puntare a una riduzione degli sprechi alimentari e dei rifiuti, da smaltire in modo corretto”. 

I DOCENTI DEL POLI SCIOPERANO. ANCHE PER I FONDI ALLA RICERCA E AL DIRITTO ALLO STUDIO

“Agli studenti assicuriamo il recupero degli esami e delle sessioni di laurea”
Lo sciopero dei docenti del Politecnico di Torino, con l’adesione di 255 professori, che hanno sottoscritto il documento di protesta, e’ incominciato oggi con un’assemblea. “Agli studenti assicuriamo il recupero degli esami e delle sessioni di laurea”, spiega all’Ansa Carlo Ferraro, professore di Motori Termici per trazione che ha raccolto 23mila firme dando inizio alla mobilitazione nazionale. I professori non chiedono soltanto lo sblocco degli scatti d’anzianità, ma un piano organico di assunzioni, finanziamenti alla ricerca e miglioramento del diritto allo studio. “Se
l’università italiana in questi anni è andata avanti tanto da piazzarsi all’ ottavo posto nelle classifiche mondiali – ha aggiunto Ferraro – è un miracolo italiano grazie al suo personale, docenti, tecnici-amministrativi. Questa è una ricchezza che il Paese non deve perdere, invece stanno facendo di tutto per perderla”.

I torinesi torneranno a rivedere Valentina II: il battello riemergerà dalle acque del Po

Il fiume Po restituirà la motonave. Per portarla in secca verrà utilizzata una auto-gru alta quasi come un palazzo.

Cominceranno nella giornata di lunedì 4 settembre 2017 le prime operazioni per cercare di recuperare il famoso battello Valentina II, portata via e in seguito affondata a causa dell’ultima gravosa piena del Po che nel novembre 2016 ha investito il centro di Torino. Durante la mattinata sono state aperte le paratie dell’impianto in modo da abbassare il livello dell’acqua e far riemergere così lo scafo che in questo momento giace sul fondo del fiume Po, nei pressi della diga del Pascolo. Le operazioni di recupero sono rese più difficili dal fatto che lo scafo della motonave è completamente capovolto ed ha la parte superiore immersa ed incastrata nel fango mentre la chiglia è rivolta verso l’alto. Le prossime ore saranno le più critiche e le più difficili per il recupero, poichè i tecnici tenteranno di agganciare il battello alla gru per portare in secca quello che rimane di Valentina. Per recuperare il battello verrà utilizzata una auto-gru della ditta Arduino in grado di sollevare 800 tonnellate.

Simona Pili Stella

Rivoluzione turismo: come Parigi, Lisbona e Amsterdam la Regione si allea con Airbnb

La Regione Piemonte segue le orme di capitali del turismo come Parigi, Lisbona e Amsterdam e oltre 300 amministrazioni nel mondo che hanno scelto di collaborare con Airbnb, la società di San Francisco con cui ha siglato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di percorsi di collaborazione nell’ambito dell’home sharing. L’intesa prevede  un tavolo di lavoro permanente con numerosi obiettivi, che vanno dalla sensibilizzazione al rispetto delle regole per la locazione, all’analisi dei flussi e dell’impatto economico dell’home sharing, fino alla raccolta di informazioni utili ad eventuali semplificazioni delle procedure burocratiche per gli host piemontesi.

Il Piemonte si promuoverà a livello internazionale  impegnando la piattaforma leader nel mondo a chiudere una specifica collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo e la società Piemonte Marketing – DMO Piemonte, che si occupa, per la Regione, di progetti di marketing strategico, promozione tramite canali tradizionali e web, di indagini statistiche e di ricerche di mercato. Airbnb e la sua community di host potranno così diventare ‘ambasciatori’ dell’offerta turistica di eccellenza presso un pubblico internazionale che è alla ricerca di nuove esperienze di viaggio e di soggiorno più autentiche.

Sono in  forte crescita negli ultimi 12 mesi, ma gli affitti condivisi rappresentano ancora una novità per il territorio del Piemonte, che esprime 12.400 degli oltre 300.000 annunci presenti in Italia sulla piattaforma. Gli arrivi, pari a 223.000, registrano una forte crescita (+60%). A Torino, in particolare, gli arrivi negli ultimi 12 mesi sono stati 129.000, con un aumento che non si discosta in modo significativo dal dato regionale (+55%).

L’host tipico piemontese ha così guadagnato 1.300 euro affittando la propria stanza o casa per un numero mediano di 20 notti. Anche in questo caso i dati esprimono valori più contenuti rispetto alle statistiche nazionali: il tipico host in Italia affitta la propria stanza o casa per 23 giorni all’anno per un guadagno di 2.200 euro.

Antonella Parigi, assessora alla Cultura e Turismo: “il settore delle locazioni turistiche rappresenta un fenomeno in forte crescita nel nostro territorio, che influenza sempre di più i flussi turistici, soprattutto esteri. Questo accordo punta a sviluppare una proficua collaborazione con la maggiore azienda del settore, per valorizzare le destinazioni piemontesi, sviluppare studi sull’impatto economico dell’homesharing che ci consentano di avere un’immagine più completa del turismo in Piemonte, nonché per studiare interventi condivisi di revisione delle procedure burocratiche”.

 

www.regione.piemonte.it

Terrorismo all'”ultimo miglio”. Mille persone controllate nell’operazione del Ministero

Più di  mille le persone identificate, tra italiane e straniere, alcune già conosciute dalle forze dell’ ordine e 1100 veicoli controllati. Questi i riscontri avuti a Torino, dell’operazione nazionale Alto Impatto ‘Ultimo miglio’. La direttiva, impartita dal Ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha fatto sì che dal 28 al 30 agosto in città numerosi agenti, tra cui quelli dell’Ufficio Prevenzione generale e Prevenzione Crimine, siano stati impegnati nei controlli. Con l’operazione, dopo gli ultimi attentati e le ultime minacce terroristiche, si intende rafforzare sul territorio le misure di prevenzione generale e sicurezza soprattutto nei luoghi considerati più a rischio.

Vaccinazioni, le scadenze previste: 10 settembre da 0 a 6 anni, 31 ottobre da 6 a 16 

Alla ripresa dell’attività scolastica i genitori dei bimbi che frequentano l’asilo nido e la scuola per l’infanzia (nella fascia 0-6 anni) dovranno presentare il 10 settembre, primo giorno di scuola, la lettera di convocazione dell’Asl per la seduta vaccinale oppure l’autocertificazione che attesta le avvenute vaccinazioni obbligatorie. Invece le famiglie dei ragazzi più grandi, dai 6 ai 16 anni, avranno tempo fino al 31 ottobre. La principale innovazione sulla “questione vaccini” è stata spiegata nell’aula del Consiglio regionale dall’assessore alla Sanità Antonio Saitta , in seguito alla richiesta presentata dal consigliere del Movimento 5 Stelle Davide Bono. Le singole Asl del Piemonte stanno provvedendo in questi giorni ad avvisare le famiglie inviando direttamente a casa la prenotazione della seduta vaccinale per i bambini che non risultano in regola con le 10 vaccinazioni obbligatorie. “In Piemonte abbiamo una buona copertura vaccinale e non è vero che le famiglie siano contrarie. Il meccanismo che abbiamo elaborato ancora prima della conversione in legge del decreto vaccini (il 28 luglio ndr) sta funzionando senza problemi – ha affermato Saitta – continueremo a monitorare i provvedimenti intrapresi attraverso una task force formata dai responsabili dei servizi vaccinali, che si riuniranno ogni 15 giorni per valutare i risultati del lavoro svolto ed affrontare le eventuali difficoltà”.

“Il nostro obiettivo – ha proseguito l’assessore – è quello di ridurre i disagi delle famiglie. Oltre all’introduzione delle autocertificazioni per chi è in regola con gli obblighi vaccinali e all’attivazione del numero verde 800.333.444, abbiamo stabilito che, anziché costringere i genitori a recarsi durante il mese di agosto ai servizi vaccinali, siano le stesse Asl ad avvisare le famiglie inviando direttamente la prenotazione per sottoporre i bambini alle vaccinazioni. L’invio delle lettere alle famiglie è già iniziato, con precedenza alla scuola dell’infanzia, quelle che partiranno da ora in poi avranno la data posticipata al 31 ottobre”.

E’ UFFICIALE: LE BARRIERE ANTITERRORISMO SARANNO “ARTISTICHE”

Palazzo Civico informa attraverso una nota che all’Assessorato alla Cultura della Città di Torino si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato, su invito dell’Assessora alla Cultura Francesca Leon, l’Assessore all’Urbanistica Guido Montanari, l’Assessore alle Politiche Giovanili Marco Giusta, un delegato dell’Assessore allo Sport Roberto Finardi che detiene la delega alla sicurezza, l’Assessorato al Commercio, Fiorenzo Alfieri, presidente dell’Accademia Albertina, la Soprintendente Luisa Papotti,  i componenti delle associazioni impegnate nel progetto MurArte e Germano Tagliasacchi per la Fondazione Contrada Onlus.

 

“Renderemo le barriere antiterrorismo degli oggetti di arredo urbano capaci di dialogare con lo spazio cittadino in cui si trovano e rendendoli portatori di significati attraverso l’espressione artistica”. Francesca Leon, Assessora alla Cultura. A seguito del dibattito pubblico degli ultimi giorni, durante l’incontro ci si è confrontati su come conciliare le necessità di sicurezza del posizionamento di jersey ed elementi arborei  in piazza auliche e nelle aree pedonali del centro storico con l’estetica delle aree auliche della città caratterizzanti l’impianto urbano del centro cittadino.

 

Ecco gli obiettivi: avviare una riflessione più approfondita sul rapporto tra contesto urbano, barriere e sicurezza con lo scopo di riprogettare l’arredo urbano tenendo conto anche di questa nuova necessità. L’incontro ha definito interventi di breve, medio e lungo periodo.Il primo riguarda la verniciatura delle barriere con tinte coerenti con il Piano Colore della Città per ridurne l’effetto visivo. Nel frattempo la Città insieme all’Accademia Albertina e alla Soprintendenza, pubblicherà un bando per coinvolgere gli artisti affinché le barriere siano anche spazio di espressione artistica. La Città istruirà inoltre un Tavolo tecnico con gli assessorati competenti e la Soprintendenza per rivedere le collocazioni e restituire alcune prospettive visive dei percorsi pedonali oggetto di intervento negli ultimi giorni.

 

(foto: il Torinese)

 

Torino riapre piazza San Carlo per il grande concerto di MiTo – Settembre Musica

La sera del 10 settembre Torino riapre piazza San Carlo per l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven, in occasione di MiTo Settembre Musica. L’Ansa riporta le parole della sindaca Chiara Appendino: “ci saranno dei varchi molto leggeri presidiati anche con l’ausilio delle forze dell’ordine, ma sarà necessario uno sforzo di tutti i torinesi. Dobbiamo abituarci a vivere gli spazi pubblici in modo diverso”.

 

“Le norme che il pubblico dovrà rispettare – afferma Appendino -saranno presto pubblicate sul sito della manifestazione musicale”. Si tratta del primo  grande evento pubblico nel salotto torinese che fu drammatico teatro dei disordini durante la finale di Champions del 3 giugno. Conclude la prima cittadina:  “La piazza –  sarà piacevole e sicura. La decisione di aprirla per un grande evento coniugherà le nuove normative in materia di sicurezza con la possibilità di godere di uno spazio che sarà piacevole. La piazza non sarà e non deve essere militarizzata”.

 

(foto: il Torinese)

Ex Moi, Profumo: “Sgombero? Parola non contemplata. Serve coesione sociale”

L’iniziativa è finanziata con un milione e 750 mila euro da parte della Compagnia e 500 mila dal Comune

 

“Non ci saranno sgomberi, una  parola che  non è contemplata, E’ prevista la liberazione graduale delle case grazie a soluzioni abitative e a soluzioni formative e lavorative. Nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico di Torino 2006 vivono in tutto circa 750 stranieri, 50 dei quali nei sotterranei.  Lo dichiara all’Ansa Francesco Profumo, il presidente della Compagnia San Paolo, che ritiene  un fiore all’occhiello il ‘progetto Moi’ (Migranti Opportunità Integrazione). L’iniziativa è congiunta tra Prefettura, Comune, Regione, Città Metropolitana e Curia torinese. “Si tratta di un modello di sviluppo e coesione sociale e serve pazienza, anche sul fronte della comunicazione bisogna stare attenti”, aggiunge Profumo. L’iniziativa è finanziata con un milione e 750 mila euro da parte della Compagnia e 500 mila dal Comune. E’ prevista la ricerca di posti di lavoro. Ad oggi 20 persone hanno seguito corsi di formazione e sono partite per Veneto, Friuli e Liguria. Le abitazioni libere potranno ospitare alcuni stranieri che vivono negli scantinati.

 

(foto: il Torinese)