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Ecco il nuovo percorso della linea 20 Gtt tra Torino, San Mauro e Settimo

Inaugurato ufficialmente ieri mattina il nuovo percorso della linea 20 di Gtt che, nei giorni feriali, vedrà servire la zona industriale di Pescarito.

La richiesta di raggiungere tramite servizio pubblico l’area industriale, sede di molti e anche nuovi insediamenti produttivi di spicco per il territorio, era stata avanzata nei mesi scorsi a GTT da parte della Città di Torino, insieme ai comuni di San Mauro e Settimo.

A partire da ieri 8 gennaio, la “nuova” linea 20 seguirà un percorso che terrà insieme il suo itinerario storico unitamente al percorso della vecchia SM1, collegando così la stazione Stura e il polo commerciale di Settimo Cielo attraverso l’area del Pescarito.

Per farlo, servendo così al tempo stesso borgata Paradiso e l’area industriale all’interno della Circoscrizione 6, la nuova linea 20 seguirà due percorsi distinti, secondo orari concordati con le amministrazioni comunali di San Mauro e Settimo Torinese e fondati sulle rispettive esigenze dei territori coinvolti.

Il nuovo percorso si aggiunge quindi a quello attuale che già ripercorreva l’ex linea SM1, con transito da via Santa Cristina e strada San Mauro: un intervento che va così a completare la riorganizzazione avviata da GTT a dicembre dello scorso anno e che ha interessato i quartieri di Barca, Bertolla e Villaretto.

Tra i passeggeri che ieri hanno sperimentato il nuovo percorso anche l’assessora ai Trasporti Chiara Foglietta, che ha colto l’occasione anche per una visita al cantiere della futura sede di Argotec, uno dei poli di eccellenza del distretto aerospaziale del Piemonte. La nuova sede potrà contare su una superficie di 60mila metri quadrati, di cui 20mila di parco aperto al pubblico e con accesso a ristorante e aree comuni, e nelle prossime settimane parteciperà alle spese di allestimento di una delle nuove fermate della linea 20.

“Siamo soddisfatti come Amministrazione per il lavoro portato avanti nei mesi scorsi e che ha visto il coinvolgimento dei diversi attori interessati per dare una risposta concreta e condivisa al territorio torinese e alle sue nuove esigenze rispetto al pubblico servizio – ha detto l’assessora Foglietta questa mattina durante il giro di prova della linea -. Pescarito è una zona chiave in ottica di innovazione e sviluppo industriale, e il risultato a cui si è arrivati è stato frutto di un lungo lavoro che ha visto il territorio interessato coinvolto in prima persona nella ricerca della soluzione adatta al futuro sviluppo che interesserà la zona industriale”.

Misure antismog: prosegue il livello 0 (bianco) fino a mercoledì 10 gennaio

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In vigore le sole misure strutturali

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti  da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog. Fino a mercoledì 10 gennaio 2024 compreso – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Il “Natale di luce” continua fino al 14 gennaio

Una settimana in più per ammirare le sette luminarie di Natale del progetto Natale di Luce. Lo spegnimento, inizialmente previsto il 7 gennaio, avverrà invece il 14, giorno in cui saranno smontate, fino al prossimo anno, anche le Luci d’artista.

La decisione dell’assessorato alla Cultura, in accordo con Iren, main partner del progetto Natale di Luce, permetterà ai cittadini di godere per qualche giorno in più della bellezza delle sette installazioni posizionate nelle circoscrizioni dalla 2 alla 8 e di partecipare al contest sui social lanciato dalla Città con l’hashtag #nataledilucetorino.

Le installazioni sono Universo in viale Ottavio Mai, Tunnel Luminoso in piazza Teresa Noce, Bouquet di fiori in viale Madonna di Campagna, Stelle e pianeti in corso Telesio, Cielo stellato in corso Marconi, Galassie in piazza Benefica e Sfere celesti in piazza Santa Rita da Cascia.

Partecipare al contest è semplice: basta essere maggiorenni, scattare una foto a una delle installazioni e postarla su Instagram usando l’hashtag #nataledilucetorino. Le immagini potranno essere postate sino al 31 gennaio 2024. Le fotografie pubblicate entro la scadenza saranno poi selezionate da una giuria appositamente costituita, individuata dalla Città di Torino e dalla Fondazione per la Cultura, coinvolgendo la direzione artistica di EXPOSED.Torino Foto Festival, il nuovo festival internazionale di fotografia di Torino.

La giuria assegnerà tre premi:

– il primo alla fotografia che più di tutte saprà raccontare la magia che avvolge le opere luminose installate nelle strade e nelle piazze di Torino secondo i criteri di: coerenza con il tema proposto, originalità, spontaneità;

– il secondo alla fotografia che riceverà più “like” dal pubblico di Instagram;

– il terzo alla fotografia che evidenzierà maggiormente il coinvolgimento dei cittadini.

In palio ci sono un Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta 2024 per il vincitore del contest, la nuova Armonia Card per chi otterrà il secondo posto, mentre il terzo classificato si aggiudicherà due biglietti per uno spettacolo del Teatro Regio.

Maggior informazioni e regolamento completo sul sito del Comune di Torino alla pagina http://www.comune.torino.it/eventi/calendario/natale-di-luce/

Nel 2023 recuperati nel Torinese 5mila animali selvatici in difficoltà

La Città metropolitana di Torino e il C.A.N.C. – Centro Animali Non Convenzionali di Torino della Università degli Studi di Torino rinnovano il progetto #salviamolinsieme.  E’stato rinnovato anche per il 2024 il progetto Salviamolinsieme per il recupero in campo della fauna selvatica, che vede l’impegno diretto del personale specializzato nella tutela fauna e flora della Città metropolitana insieme al Canc, il Centro animali non convenzionali all’interno della Struttura didattica speciale veterinaria dell’Università di Torino.
Info e dettagli online http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/tutela-fauna-flora/salviamolinsieme-nel-2023-recuperati-5mila-animali-selvatici-in-difficolta (Facebook Città Metropolitana di Torino)

Ospedali e pronto soccorso: esercito in corsia contro le aggressioni?

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I casi di aggressione al personale medico e infermieristico sono numerosi anche a Torino e sul territorio torinese. Nei mesi scorsi sono avvenute aggressioni a Chivasso, Moncalieri e alle Molinette, solo per citare alcuni episodi che hanno visto aggredire il personale a calci e pugni e persino con coltelli. Altrettanto numerosi i furti nelle stanze e nelle corsie di ospedale nonostante i posti fissi di polizia. A livello nazionale stessa situazione, il caso più recente in Campania.

“La sua unica colpa è stata quella di invitare i parenti dei pazienti, letteralmente esagitati, alla calma, e soprattutto ad abbandonare gli spazi del pronto soccorso, per consentire la presenza del solo personale sanitario”. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del sindacato infermieri Nursing Up.

Per tutta risposta, una giovane infermiera del San Leonardo di Castellammare di Stabia è stata prima strattonata, poi presa per i capelli, poi addirittura colpita da un violentissimo pugno in pieno volto, riportando tumefazioni sul viso e addirittura un dente rotto.

Siamo diventati noi, agli occhi dei cittadini, i responsabili della disorganizzazione e dei ritardi, il capro espiatorio contro cui sfogare ansie e paure.”

«Siamo di fronte ad un vero e proprio territorio di guerra, siamo davanti a episodi di aggressioni che, rispetto al passato, si sono fatte più frequenti e brutali, e che soprattutto prendono di mira, in modo a dir poco vile, le donne, le nostre infermiere, che ovviamente hanno maggiore difficoltà nel difendersi. Siamo davvero stanchi di quanto sta accadendo negli ospedali italiani e vogliamo denunciare prima di tutto, con toni forti, – continua De Palma, – l’incapacità, della politica, ai vari livelli. E’ evidente che le leggi che ci sono servono davvero a poco. Parlano i fatti.”

“Chiediamo alla nostra Premier Giorgia Meloni, così come avvenuto per il progetto “Strade Sicure”, di portare i nostri militari all’interno degli ospedali. Non vediamo altra soluzione possibile. Siamo ad un punto di non ritorno. Serve immediatamente la presenza dell’esercito!” Conclude De Palma. 

Senza fegato per 24 ore donna partorisce e viene salvata con trapianto alle Molinette

Quando la sanità funziona: una puerpera è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato dopo essere rimasta senza fegato per 24 ore, presso l’ospedale Molinette di Torino

 

È accaduto nei giorni scorsi, presso l’ospedale della Città della Salute di Torino, uno dei più grandi d’Italia e il più noto del capoluogo piemontese, dove una donna di 33 anni, che aveva appena partorito, è stata salvata grazie ad un trapianto di fegato in “stato anepatico”, ovvero eseguito dopo essere rimasta senza fegato per circa 24 ore.  La donna, di origine sudamericana, giunta vicino al termine della gravidanza, si era presentata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino in preda a dolori addominali. Avendo riscontrato uno stato di sofferenza fetale, gli ostetrici ginecologi del gruppo del dottor Corrado De Sanctis avevano proceduto immediatamente con il taglio cesareo. Tuttavia, dopo la nascita della bambina, ci si era resi conto che la situazione della puerpera era estremamente grave a causa di un importante sanguinamento addominale proveniente dal fegato, organo che era andato incontro ad un fenomeno di rottura spontanea, nell’ambito di una cosiddetta sindrome HELLP. I chirurghi della Chirurgia d’urgenza (diretta dal Mauro Santarelli) erano quindi subito intervenuti, provvedendo al tamponamento dell’emorragia epatica con telini chirurgici. Nelle ore successive nella Terapia Intensiva dell’ospedale Sant’Anna (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia) la situazione di shock emorragico si era purtroppo dimostrata persistente. Veniva subito disposto il trasferimento verso la Terapia Intensiva del Pronto soccorso dell’ospedale Molinette (diretta dalla dottoressa Marinella Zanierato) ed eseguita una TC addome in urgenza, presso la Radiologia (diretta dal dottor Giorgio Limerutti), con evidenza di un’estesa rottura coinvolgente entrambi i lobi epatici. Dopo un rapido consulto tra i chirurghi dell’équipe del Centro Trapianto Fegato (diretto dal professor Renato Romagnoli), la dottoressa Silvia Martini della Terapia Insufficienza Epatica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli) e la dottoressa Sara Iannandrea della Rianimazione ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna), ove nel frattempo la paziente era stata trasferita, si è deciso di procedere immediatamente alla riapertura dell’addome nella sala operatoria del Centro Trapianti alle Molinette. La situazione clinica della paziente affrontata dai medici delle Molinette (i chirurghi dottori Damiano Patrono e Stefano Mirabella e gli anestesisti dottori Angelo Panio e Luca Cremascoli) era assolutamente drammatica: il fegato della donna era attivamente sanguinante, a causa di irreparabili e multiple lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato quindi la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore.   Già dalla sala operatoria è partita la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta (diretto dal dottor Federico Genzano) verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma (diretto dal dottor Massimo Cardillo).  Dopo meno di 3 ore l’opportunità estremamente favorevole di un donatore di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Sicilia è stata colta immediatamente. Si è trattato di un ragazzo di origine africana, deceduto a seguito di un incidente stradale, che già in vita si era dichiarato donatore presso la propria anagrafe.  Dopo meno di 6 ore, grazie al servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record, l’équipe chirurgica di prelievo del Centro Trapianti di Fegato partiva da Caselle per rientrare circa 10 ore dopo.  Dopo poco meno di 24 ore dal momento della rimozione totale del fegato, la paziente ha potuto essere sottoposta con successo all’impianto del fegato del donatore da parte dei dottori Francesco Lupo e Gianluca Paraluppi, dell’équipe diretta dal professor Renato Romagnoli, coadiuvati dagli anestesisti dottoresse Patrizia Andruetto e Donatella Di Francesco. Durante il trapianto è stata nuovamente preziosa la consulenza ostetrico – ginecologica del dottor Corrado De Sanctis per poter risparmiare l’utero appena sottoposto a taglio cesareo. La ripresa funzionale del fegato trapiantato è stata valida ed immediata. Il risveglio della paziente è avvenuto in modo rapido e completo nella Rianimazione (diretta dal dottor Roberto Balagna). La paziente ad oggi sta bene ed è stata dimessa ed ha potuto abbracciare la sua bimba nella Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna della dottoressa Caterina Carbonara. Commenta il professor Romagnoli: “Questa bella storia di ‘buona sanità’ suggella l’anno 2023, nel quale il Centro Trapianto Fegato di Torino ha raggiunto la vetta d’Europa con più di 4000 trapianti di fegato – 4013 per la precisione – eseguiti nella sua storia più che trentennale ed ha battuto il suo stesso storico record italiano stabilito nel lontano anno 2005, arrivando alla straordinaria cifra di 184 trapianti di fegato, eseguiti nel solo anno 2023, ovvero più di 1 trapianto ogni 2 giorni. Un grande GRAZIE a tutti i donatori ed alle loro famiglie ed a tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) e non sanitari che hanno reso possibile questo primato torinese”.  “Anche nel 2023 la Città della Salute di Torino si è confermata l’Azienda ospedaliera che ha effettuato più trapianti in Italia con quasi 500 organi trapiantati. Ringraziamo le famiglie dei donatori e tutti i nostri numerosi operatori che per 365 giorni all’anno danno il loro fondamentale contributo per confermare e migliorare sempre questa nostra eccellenza” dichiara il Direttore generale dottor Giovanni La Valle

Si attende la fine del weekend per un primo bilancio dei saldi a Torino e in Piemonte

Gli ultimi giorni del 2023 a Torino hanno fatto respirare una boccata d’ossigeno a ristoranti e hotel presi d’assalto dai turisti e dai torinesi. Ora l’attesa è per i negozi, in occasione dei saldi  invernali. L’Ascom prevede che i torinesi spenderanno in tutto 300 milioni di euro.  L’associazione dei commercianti vorrebbe anche ridiscutere con Regione Piemonte il periodo dei saldi invernali: troppo vicini al Natale, gli acquirenti  hanno già comprato tutto.  In base a quanto stabilito dalla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 21 novembre 2023, la data di inizio delle vendite di fine stagione per il  periodo invernale decorre dal 5 gennaio 2024 come previsto dall’Accordo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Non sono consentite le vendite promozionali nei trenta giorni antecedenti le vendite di fine stagione. In questi primi giorni di saldi si è visto movimento nei negozi del centro di Torino e nei centri commerciali. Si attende lunedì per un primo bilancio economico.

La Regione sostiene le aziende che puntano su ricerca, sviluppo e innovazione

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La Giunta del Piemonte ha approvato una delibera di sostegno a progetti finalizzati alla valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione (RSI). L’obiettivo di questa misura, che dispone di un fondo di 20 milioni di euro, è quello di portare sul mercato i risultati delle attività di RSI. Saranno valorizzati progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento, in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o in grado di creare nuovi segmenti di mercato.

L’obiettivo è di contribuire alla diffusione – nell’economia e nella società – dei risultati delle attività di RSI che consentano ai beneficiari l’introduzione di innovazioni di prodotto o processo nella produzione. I beneficiari sono Micro, Piccole e Medie imprese (PMI), ivi incluse le start up innovative e gli spin off industriali. Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come: macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (max 30%) per almeno 250.000 euro per le piccole imprese, incluse le micro imprese e 400.000 euro per le medie imprese. Il bando sarà disponibile a partire dalla prima settimana del mese di aprile.

“Condividere processi di crescita e sviluppo, modelli di eccellenza che fanno progredire il sistema imprenditoriale è un aspetto meritorio che deve essere valorizzato. – conferma l’assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Andrea Tronzano – Sostenere aziende che hanno investito in ricerca sviluppo e innovazione è quanto mai utile per creare modelli da seguire. In un mondo in continua evoluzione, guardare al futuro in modo costruttivo permette, in un mercato competitivo, di possedere chiavi di sviluppo quanto mai performanti in grado di far eccellere il Piemonte.”

“Non c’è sviluppo senza l’applicazione di nuove idee e nuove tecnologie che infatti sono in grado di generare migliori prodotti e servizi – aggiunge l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – L’innovazione migliora la crescita della produttività apportando ampi benefici a consumatori e imprese, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, che sono la spina dorsale dell’economia della nostra regione»

https://bandi.regione.piemonte.it/pre-informazione-fondi-ue/dalla-ricerca-al-mercato-sostegno-progetti-finalizzati-alla-valorizzazione-dei-risultati-attivita

Stellantis, Torino soffre. Calo di produzione a Mirafiori

Se il Gruppo Stellantis cresce nel suo complesso del 9,6 per cento nella produzione di veicoli nel 2023, le cose vanno peggio negli stabilimenti di Cassino (-11,3%) e nell’intero polo torinese,  con un calo del 9,3 per cento. “Se si vuole giungere all’obiettivo del governo di un milione di auto da produrre in Italia, bisogna incrementare i volumi del 33%”, secondo Ferdinando Uliano, segretario nazionale Fim-Cisl. Ma è mancata la spinta  da Maserati e dalla 500 elettrica: a Mirafiori nell’anno trascorso sono state prodotte 77.500 unità, niente male ma ci si aspettava di più. Si pensi che solo per la produzione della 500 full electric si sarebbe dovuto arrivare alle 90mila unità, e oltre le 100mila nel 2024.

Saldi, si stima una spesa di 300 milioni a Torino. Ascom: “Dialogo con la Regione, troppo vicini al Natale”

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Saranno 15,8 milioni le famiglie italiane che si dedicheranno allo shopping nel periodo dei saldi, a partire da venerdì 5 gennaio fino a venerdì 1° marzo. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio ogni persona spenderà circa 137 euro e ogni famiglia 306 euro per un giro di affari di 4,8 miliardi di euro. A Torino e provincia la spesa stimata è di oltre 300 milioni di euro.

STIMA DEI SALDI INVERNALI 2024
VALORE SALDI INVERNALI (MILIARDI DI EURO) 4,8
NUMERO FAMIGLIE CHE ACQUISTA IN SALDO (MILIONI) 15,8
ACQUISTO MEDIO A FAMIGLIA PER SALDI INVERNALI(EURO) 306
ACQUISTO MEDIO A PERSONA NEI SALDI INVERNALI (EURO) 137
 

Fonte: stime Ufficio Studi Confcommercio

I saldi avranno una durata di 8 settimane non necessariamente continuative e per quanto riguarda la possibilità di effettuare vendite promozionali sono state bloccata nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi.

«I saldi rappresentano un’occasione attesa sia dai consumatori sia dai commercianti – sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa -. Sull’onda di un Natale non entusiasmante per l’abbigliamento, ma che ha comunque visto un ritorno al negozio di vicinato vogliamo sperare che siano proprio gli acquisti nei negozi fisici a compensare le difficoltà dei mesi passati. Chiaramente un periodo di saldi così a inizio gennaio va a svuotare le vendite del Natale e proprio su questo punto lavoriamo ad un’interlocuzione con la Regione Piemonte per indirizzare la normativa in modo da favorire i commercianti anziché penalizzarli. Tra saldi mascherati da sconti ai clienti, eventi come il Black Friday della durata di una settimana e la concorrenza sleale da parte delle piattaforme di e-commerce e delle grandi catene, il commercio tradizionale si trova a combattere una battaglia ad armi spuntante. Continuiamo a chiedere una politica del commercio seria, che ponga le stesse regole per tutti e non penalizzi sempre e solo il negozio tradizionale. E si pensi anche alle attività in provincia, che spesso non sono attrezzati per il commercio on line come è, invece, più frequente in città, e faticano ancora di più».

Il 2024 si presenta come un anno importante per la valorizzazione del commercio di prossimità e delle attività storiche, facendo leva sui punti di forza delle piccole attività, in un lavoro di concerto con l’Amministrazione cittadina.  «Nei negozi locali – prosegue la presidente Coppa -, oltre agli sconti, i clienti possono trovare un sorriso, un consiglio sincero e un rapporto umano, che il commercio online non può offrire. L’esperienza d’acquisto in negozio va oltre la semplice transazione. È un’occasione per creare legami con la propria comunità, scoprire prodotti unici e ricevere un servizio personalizzato. In un periodo di incertezza economica e di sfide per il settore del commercio al dettaglio è fondamentale riconoscere il valore aggiunto che i negozi di prossimità portano alle nostre città e quartieri».

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO CONFCOMMERCIO RICORDA ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

  1. 1.Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
  1. 2.Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  1. 3.Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  1. 4.Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  1. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).