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Torna lo Space Festival, quattro giorni tra le stelle

Dal 22 al 25 maggio ritorna l’unico evento gratuito in Italia nel quale astronauti, ricercatori e astrofili incontrano il grande pubblico per raccontare i nuovi traguardi dell’esplorazione spaziale. Tra gli ospiti della IV edizione, gli astronauti Luca Parmitano, Maurizio Cheli e Paolo Nespoli.


 Da capitale italiana riconosciuta dell’industria aerospaziale per il suo ecosistema industriale e scientifico attivo nel settore della space economy, Torino torna ad essere per quattro giorni anche il riferimento nella comunicazione divulgativa sull’esplorazione del cosmo e la scoperta di nuovi mondi con la IV edizione di Space Festival. Gioco, Scienza, Fantascienza, evento interamente gratuito che si svolgerà da giovedì 22 a domenica 25 maggio, con un programma diffuso tra il centro città e le iniziative che coinvolgeranno Collegno, il Planetario Infini.To di Pino Torinese e le principali realtà produttive del distretto aerospaziale torinese.

L’evento, promosso e organizzato dalla Marco Berry Onlus – con la direzione artistica di Marco Berry e la consulenza scientifica del giornalista aerospaziale Antonio Lo Campo –, si pone l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico alle nuove frontiere dell’esplorazione spaziale, dando la parola ai protagonisti italiani di questa epopea e mescolando i linguaggi propri della divulgazione scientifica con la narrazione e il gioco.

Moltissimi gli ospiti attesi a Torino in questa edizione, tra i quali spiccano gli astronauti Luca Parmitano, Maurizio Cheli e Paolo Nespoli che incontreranno il pubblico nel ciclo di talk Vita da astronauta per ripercorrere le loro esperienze, tra passato, presente e futuro della sfida per portare l’uomo oltre l’atmosfera terrestre. Un’occasione unica per saperne di più alla vigilia dell’avvio delle missioni con equipaggio del Programma Artemis, che si pone l’obiettivo di riportare in pochi anni la presenza umana sulla Luna. Tra gli ospiti del festival, il planetologo Maurizio Pajola, che ha partecipato allo studio dei campioni della superficie dell’asteroide Bennu recuperati dalla Nasa, lo chef stellato Davide Scabin, che ha firmato i piatti da inviare nello spazio di Luca Parmitano, e il fondatore di Passione Astronomia Pasquale D’Anna, che ha costruito una piattaforma di divulgazione scientifica capace di aggregare solo su Instagram oltre 220mila persone.

Per tutti i quattro giorni il “centro gravitazionale” principale di Space Festival sarà nuovamente Galleria San Federico, nel cuore di Torino, che ospiterà nel suo passage le riproduzioni in scala dei tre razzi che hanno scandito l’evoluzione delle missioni spaziali occidentali: il Nasa Saturn V protagonista delle missioni Apollo, il Nasa SLS derivato dallo Space Shuttle e concepito come lanciatore pesante per accompagnare i futuri programmi di esplorazione con equipaggio verso la Luna e Marte e lo SpaceX Starship. Nello Spazio Lux, al primo piano di Fiorfood, si terranno tutti i giorni presentazioni di libri a tema “spaziale”, con la partecipazione degli autori, da Piero Bianucci a Giovanni Caprara, coordinate da Martina Pascutti.

I talk di Space Festival, oltre ad ospitare gli incontri con gli astronauti, permetteranno di ascoltare scienziati, ricercatori, rappresentanti di aziende e realtà istituzionali, astrofili, creators, ufologi e altri personaggi ancora fare il punto su temi di stretta attualità: dal ruolo dell’Italia in sessant’anni di esplorazione spaziale, alle ultime scoperte dai progetti di ricerca dedicati allo spazio profondo, fino alle risposte più attendibili sul fenomeno Ufo. Giovedì 22 e il venerdì 23 maggio i talk saranno ospitati presso il cinema Lux, per poi proseguire sabato 24 maggio presso l’aula magna “Aldo Moro” dell’Università di Torino, in via Verdi.

Venerdì 23, i bambini della classe risultata vincitrice del contest “Una lezione spaziale”, che ha coinvolto gli alunni di 27 scuole primarie di Torino e provincia nel progettare una Valigia per la Luna da riempire con gli oggetti che avrebbero portato con sé in una breve vacanza spaziale, potranno visitare lo stabilimento di Thales Alenia Space di Torino, in compagnia di un astronauta. Tutte le valigette saranno esposte in Galleria San Federico nella giornata di sabato 24.

Nelle giornate di sabato 24 e domenica 25 maggio i film di Space Festival approderanno sugli schermi del cinema Lux con la proiezione di due pellicole d’eccezione legate all’esplorazione spaziale: “Armageddon – giudizio finale”, film diretto da Michael Bay (1998) e “Space Cowboys”, successo firmato da Clint Eastwood (2000).

La collaborazione con Infini.To – Planetario di Torino permetterà anche quest’anno di offrire in tutte le giornate del Festival un ricco programma di appuntamenti gratuiti a numero chiuso e prenotazione obbligatoria, alcuni dei quali realizzati in collaborazione per la prima volta con Viridarium Lab Garden e con INAF – Osservatorio Astrofisico di Torino, che comprende la visita del planetario, la visione di alcuni degli spettacoli proposti, una serata di osservazione astronomica guidata nella notte di venerdì 24 e un pomeriggio di osservazione guidata del Sole con telescopio domenica 25.

Sempre domenica 25 maggio, in piazza della Pace nel Parco Carlo Alberto Dalla Chiesa presso il Parco della Certosa Reale di Collegno, verrà realizzato il volo di un robot stratosferico, di proprietà della startup innovativa Stratobotic, che condurrà una diretta video a 360° in alta definizione fino a oltre 25 km di quota. Il pubblico presente potrà inoltre partecipare a un’originale esperienza di gioco per smartphone ambientata nello spazio intorno al pallone in volo realizzata da SpArks, Venture dello Space Business Catalyst promosso da Thales Alenia Space.

L’edizione 2025 di Space Festival è realizzata dalla Marco Berry Onlus con il sostegno della Regione Piemonte e il patrocinio della Città di Torino, della Città di Collegno, dell’Università di Torino e del Politecnico di Torino. La manifestazione è resa possibile dal contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Altec, Nova Coop, Thales Alenia Space e TÜV Italia.

«La corsa all’esplorazione spaziale è oggi più viva che mai, l’uomo si appresta a tornare dopo quasi 60 anni sulla luna per stabilirvi una presenza costante e si sta progettando anche la conquista di Marte – ha spiegato Marco Berry, Direttore artistico della manifestazione – lo Space Festival vuole avvicinare tutte le persone a questi temi, raccontando il ruolo di Torino nell’industria aerospaziale e nella ricerca scientifica ma soprattutto le particolarità e le curiosità di un argomento che ha grandi ricadute nelle nostre vite. Vogliamo farlo attraverso il gioco, la divulgazione scientifica e l’intrattenimento per raggiungere il più grande pubblico possibile».

«La Regione è orgogliosa di partecipare a un evento che coniuga conoscenza, curiosità e visione del futuro. Il Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzanoha scelto da tempo di investire sull’aerospazio, settore strategico di sviluppo economico, innovazione industriale e crescita occupazionale. Space Festival rappresenta un’occasione preziosa per raccontare al grande pubblico, e in particolare alle nuove generazioni, le opportunità offerte da un comparto che già oggi coinvolge migliaia di addetti sul nostro territorio: sostenendo questa iniziativa vogliamo contribuire a creare un ecosistema competitivo, consapevole e capace di attrarre nuovi talenti».

«Space Festival è una manifestazione capace non solo di valorizzare l’importante patrimonio industriale e scientifico di Torino nel settore aerospaziale, ma anche di renderlo accessibile e affascinante per tutti, dai più piccoli agli appassionati – ha dichiarato l’assessore comunale al Turismo e ai Grandi eventi Domenico Carretta -. Dopo il successo delle prime edizioni, il Festival continua a raccontare l’astronomia e l’esplorazione spaziale con il suo consueto taglio pop, accessibile a tutti, mescolando gioco e linguaggio scientifico. È ormai uno degli appuntamenti più attesi del mese di maggio, un mese ricco di grandi eventi culturali, sportivi e, come in questo caso, proiettati verso il futuro».

Tutti gli appuntamenti del festival sono gratuiti ma con accesso fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per conoscere il calendario completo, gli ospiti e le iniziative correlate e per prenotare in anticipo il posto a un evento, consultare www.spacefestival.it.

Dal centro città a Stupinigi 5000 runner alla TuttaDritta

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Base Running porta il sole nelle sue gare. Con un meteo inizialmente incerto si è svolta questa mattina la XX edizione di TuttaDritta. 5000 runner hanno preso il via questa mattina alle 9 in Piazza Solferino, sede storica delle prime edizioni della corsa più vrloce d’Europa, verso la Palazzina di Caccia di Stupinigi percorrendo il tradizionale tragitto rettilineo. Gara ideale per chi intende superare il proprio personal best sulla distanza certificata di 10Km.

Non ce l’ha fatta Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino Atl.) che, pur vincendo la gara nella categoria femminile, con il tempo di 33’ e 42” non è riuscita a battere il record italiano appartenente a Nadia Battocletti di 31’ e 19” . Argento a Isabella Caposieno (G.S. Orecchiella Garfagnana.) che chiude in 34’ e 37”. Bronzo a Silvia Zampaglione (Battaglio Cus Torino Atl.) che copre la distanza in 35’ e 18”.

La categoria maschile è dominata da Sergiy Polikarpenko (C.S. Carabinieri Sez. Atletica) che taglia il traguardo in 29’ e 23”. Al secondo posto, con 23’ di distacco, si è classificato Lorenzo Brunier in 29’ e 46” (G.P. Alpi Apuane). Ad un solo secondo di distanza si classifica al terzo posto Riccardo Mugnosso con un tempo di 29’ e 47” (ASD Sicilia Running Team).

Il prossimo appuntamento è fissato per la Va Lentino il 10 luglio. Corsa serale di 6km all’interno del parco più famoso d’Italia. E tante tante sorprese da non perdere!

(foto archivio)

Manomette il bracciale elettronico per vedere la ex e viene arrestato

Un 25enne di Chieri era sottoposto a divieto di avvicinamento alla ex ma  ha manomesso il braccialetto elettronico per avvicinarsi all’amata che molestava da tempo con insistenza. La donna l’ha denunciato. Il giovane non accettava di essere stato lasciato e si piazzava spesso sotto casa di lei. Poi qualche giorno fa ha disattivato il braccialetto elettronico. L’altra sera è stato arrestato dai carabinieri.

Con il “bando neve” dalla Regione 50 milioni per il sistema sciistico del Piemonte

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Uno stanziamento da 50 milioni di euro per sostenere, innovare e valorizzare il patrimonio sciistico del Piemonte. È stato approvato il Bando Neve, misura attesa e fortemente voluta dalla Regione Piemonte, che recepisce osservazioni e richieste di adeguamento formalizzate da parte degli enti locali che ospitano le stazioni sciistiche. Un aggiornamento alla presentazione già avvenuta a dicembre scorso, per accompagnare lo sviluppo del comparto montano e del turismo legato agli sport invernali in maniera ancora più mirata e puntuale.

Un intervento che guarda al futuro delle oltre 1.300 chilometri di piste da sci presenti sul territorio piemontese, valorizzando la pratica sportiva ma anche le ricadute economiche, occupazionali e sociali per le vallate alpine.

Con il Bando Neve la Regione Piemonte conferma il proprio impegno per una montagna viva, attrattiva e sicura, sostenendo una delle sue filiere più rappresentative, che unisce paesaggio, sport, economia e identità territoriale.

“Con questo bando vogliamo dare un segnale concreto di attenzione verso un comparto strategico per l’economia della montagna piemontese – hanno dichiarato il presidente di Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore regionale, Marco Gallo –. Siamo convinti che investire sul sistema neve significhi sostenere l’identità, l’occupazione e la vitalità dei territori montani, in un’ottica di qualità, sicurezza e attrattività turistica. È un impegno che abbiamo preso e che oggi manteniamo, ascoltando le esigenze degli operatori e costruendo strumenti adeguati alle sfide presenti e future.”

Le risorse e la distribuzione territoriale

Il Bando prevede 50 milioni di euro complessivi, così ripartiti: 2,5 milioni di euro destinati agli impianti di sci di fondo 47,5 milioni di euro agli impianti di sci alpino, suddivisi in 21 milioni per l’area del torinese, 16 milioni per il cuneese, e 9,5 milioni per le altre province piemontesi.

I destinatari del finanziamento sono gli enti locali, gli 80 Comuni interessati da comprensori sciistici, le Province, la Città Metropolitana di Torino, le Unioni di Comuni, le forme associative che coinvolgono enti locali anche costituite con lo specifico scopo di partecipare al finanziamento, che si avvale dei fondi europei. Inoltre, è stata aperta una linea di intervento dedicata per i Comuni ex Olimpici.

Ai comprensori composti da grandi stazioni non locali potranno andare al massimo 12,5 milioni, quelli formati da stazioni locali o microstazioni potranno ottenere fino a 8,5 milioni.

Progetti finanziabili: sicurezza, innovazione e sostenibilità

Gli investimenti previsti spaziano su più fronti, con un’attenzione particolare alla sicurezza degli impianti e alla sostenibilità degli interventi.

Tra gli interventi ammessi a contributo c’è la sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo, ambientale ed energetico o potenziamento delle piste da sci e degli impianti di innevamento programmato; la sostituzione, nuova realizzazione, miglioramento qualitativo paesaggistico, ambientale ed energetico e potenziamento degli impianti di risalita; le revisioni generali degli impianti di risalita e le ispezioni speciali, e sostituzione e/o scorrimento delle funi delle strutture esistenti; la dismissione degli impianti di risalita non più utilizzati; l’acquisto di battipista anche usati; il potenziamento e la rivitalizzazione del turismo montano investendo in snow park, percorsi di bob estivo e in tutti gli interventi che consentono di utilizzare gli impianti di risalita nelle stagioni non invernali per la pratica di altri sport.

Il cronoprogramma

Dopo la prima fase di pubblicazione del bando e della finestra per la presentazione delle domande, i beneficiari avranno a disposizione 180 giorni per la presentazione dei progetti degli interventi approvati al finanziamento, 18 mesi per l’appalto dei lavori, e 24 mesi per l’esecuzione degli interventi finanziati.

cs

Quarto accoltellamento a Torino in pochi giorni. Ferito un giovane straniero

Nuovo episodio di violenza per le strade di Torino. Ha 20 anni il ragazzo straniero che è stato accoltellato nella notte a una gamba e ai glutei in via Sansovino, zona Madonna di Campagna. È stato portato all’ospedale San Giovanni Bosco e dimesso poco dopo per la poca entità delle ferite. L’episodio, il quarto accoltellamento in città in pochi giorni, rinfocola le polemiche  sulla sicurezza di alcuni quartieri  di Torino dove imperversa lo spaccio di droga.

Tentato omicidio a Collegno: l’aggressore voleva colpire la madre dell’uomo accoltellato

L’aggressore ancora in fuga che ha accoltellato un uomo a Collegno voleva colpire la madre del ferito. Il tentato omicidio avvenuto in via Alpignano nascerebbe da un litigio per un debito tra due italiani. Uno di loro, operaio di 28 anni è rimasto ferito dalle coltellate ed è stato portato  d’urgenza in ospedale. Ma l’aggressore, al settimo giorno di latitanza, sembra non volesse ferire il 28enne bensì sua mamma. Il figlio, stava dormendo e si è a quanto pare svegliato per difendere la madre.

Repole dopo il conclave: “Da Papa Leone XIV forte messaggio di pace ai potenti”

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La riflessione dell’Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa,  all’indomani dell’elezione di Papa Leone XIV

Tante parole del nuovo Papa riecheggiano quelle che avevamo ascoltato da Francesco. Innanzi tutto la parola Pace, che Leone XIV ha ripetuto addirittura 10 volte nel suo primo messaggio al mondo. Le ho ascoltate – non ho paura a confessarlo – in un turbine di grandi emozioni, per il passaggio storico al quale ho avuto la grazia di partecipare nel Conclave, per il pensiero di portare idealmente con me le Chiese di Torino e Susa, per la gravità del momento che il mondo sta attraversando, ma anche e soprattutto per la sensazione che il Vangelo sia in grado di portare infinita luce e speranza a questo mondo”.  Così l’Arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, cardinale Roberto Repole, all’indomani dell’elezione di Leone XIV. “Mi ha colpito molto il fatto che la folla dopo la fumata bianca sia accorsa in piazza San Pietro per ritrovare il Papa, l’apostolo di Gesù: – prosegue cardinal Repole – era in festa a prescindere dal suo nome. Per i cristiani la Pace viene da Dio, ma credo che l’intera umanità, anche quella che non crede, ieri sera avesse un grande bisogno di respirare speranza in questo momento così difficile della storia. Prevost ha scelto di iniziare parlando di Pace, ha invocato la costruzione di ponti fra gli uomini ed è stato impossibile non pensare ai tanti muri, alle tante barriere che i popoli e i governi della Terra stanno tornando a costruire in tutto il pianeta, dividendosi fra loro e moltiplicando tragicamente le situazioni di conflitto. È un messaggio lanciato ai cristiani e alla Chiesa, che conosce le sue divisioni, ma credo che questo messaggio sia arrivato forte e chiaro soprattutto ai potenti della Terra. È presto per fare valutazioni – conclude l’arcivescovo di Torino – ma per come io ho percepito il cardinale Prevost prima del Conclave e per come questo vescovo missionario ha vissuto fino ad oggi, Leone XIV è un grande segno di speranza. È un uomo di Dio. Ci ha esortati a non avere paura perché il male non vincerà ed è sembrato di ascoltare le indimenticabili parole di Giovanni Paolo II: ‘Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!”.
(dal settimanale della Diocesi di Torino  “La Voce e il Tempo” )

Verso Torino 2033, Torino prepara la candidatura a Capitale Europea della Cultura

Dopo l’insediamento del Tavolo Strategico interistituzionale per la costruzione del dossier tra Città di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana, Camera di commercio, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Fondazione CRT e Fondazione Compagnia di San Paolo prendono il via le prime attività che porteranno alla realizzazione del dossier di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033.

Il lavoro di quest’anno, coordinato da Fondazione per la Cultura Torino e dal direttore della candidatura Agostino Riitano, sarà dedicato a costruire una rete di interlocutori culturali, scientifici e istituzionali, all’analisi dei punti di forza dell’ecosistema culturale cittadino e all’avvio di una strategia di comunicazione. Le varie fasi progettuali porteranno alla stesura del primo dossier di candidatura entro la fine del 2026 per poi presentarlo l’anno successivo, in risposta all’avviso pubblico del Ministero della Cultura.

Un lavoro articolato che non potrà fare a meno del prezioso supporto di volontari civici. E sono stati proprio loro, questo pomeriggio, i protagonisti di un incontro alla Biblioteca Civica Italo Calvino organizzato da Fondazione per la Cultura Torino. Presenti centinaia di cittadini aspiranti volontari che hanno ascoltato le esperienze raccontate da volontari – già protagonisti di grandi progetti culturali internazionali come Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, Expo Dubai 2020, Eurovision Song Contest 2022 e le Universiadi 2025 – e hanno stabilito relazioni per un percorso di formazione che si svilupperà nei prossimi mesi.

“Il 2033 sembra lontano, ma la città si è già messa al lavoro per quella che riteniamo una sfida importante – spiega l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – e che vede già il coinvolgimento di numerosi partner istituzionali. L’obiettivo, ora, è quello di coinvolgere la cittadinanza, attraverso il volontariato civico, che è linfa preziosa per la buona riuscita di tantissimi appuntamenti di rilievo nel calendario cittadino e, in modo particolare, i più giovani”.

L’incontro con i volontari è stato l’occasione per presentare loro la prima iniziativa che verrà messa in campo e cui potranno collaborare. Si chiama “legami europei” #VersoTorino2033 e ha come obiettivo la mappatura delle relazioni personali ed emotive tra i cittadini di Torino e quelli di altre città europee. L’iniziativa prenderà il via in occasione della Festa dei Vicini, in programma sabato 24 e domenica 25 maggio, attraverso la diffusione di un form online con il supporto dei volontari torinesi. I risultati di questa analisi del ‘sentiment’ del rapporto tra città europee andranno a comporre una infografica on line, aggiornata in tempo reale, che stimolerà lo sviluppo della dimensione europea del dossier di candidatura.

L’immagine del progetto sarà invece affidata alla creatività dei più giovani. È partito proprio in questi giorni il percorso di co-creazione del logo “Torino 2033” cui sono al lavoro i designer dell’agenzia Armando Testa insieme agli studenti di tre istituti superiori torinesi, il Liceo Artistico Cottini, l’Istituto Superiore Bodoni-Paravia, il CNOS-FAP Valdocco. “Un obiettivo così ambizioso e importante, che guarda al futuro – spiega l’assessora alle Politiche Educative e Giovanili Carlotta Salerno – non poteva fare a meno di coloro che rappresentano meglio di tutti il futuro della nostra città, ovvero le ragazze e i ragazzi. Il percorso di co-creazione del logo della candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura per il 2033 ha l’obiettivo di stimolarne la partecipazione attiva, invitandoli a riflettere sull’identità della città e promuovendo valori di inclusione, interculturalità e appartenenza alla comunità”. Il progetto determinerà un metodo di creazione condivisa nel quale le arti grafiche valorizzeranno lo sguardo delle nuove generazioni dando vita a quello che, nei prossimi anni, sarà il simbolo di questa sfida a Torino ed in tutta Europa.

Il percorso di candidatura di Torino a Capitale Europea della Cultura 2033 sarà protagonista anche di un incontro al Salone del Libro, all’interno dello Stand della Città di Torino e della Città Metropolitana, venerdì 16 maggio alle 15.30. “Viaggiare leggeri verso futuro” sarà un dialogo tra Agostino Riitano e Jeffrey Schnapp, fondatore di metaLAB e co-direttore della facoltà del Berkman Center for Internet and Society presso l’Università di Harvard, figura di riferimento nel campo delle digital humanities, ovvero di come il digitale impatti i modelli di produzione, disseminazione e trasmissione della cultura. Schnapp e Riitano porranno al centro della conversazione alcune delle domande de “Domandare la pace” che i giovani del Campus di Democrazia Futura hanno formulato nell’ambito di Biennale Democrazia. Sempre Agostino Riitano interverrà nell’ambito del TEDx Torino al Teatro Regio martedì 26 maggio alle 20:45 con uno speech dedicato alla forza dell’immaginario nei processi di cambiamento culturale.

Torino, nella chiesa di Sant’Agostino messa per Papa Leone XIV

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Parrocchia S. Agostino in Torino, via Sant’Agostino angolo via Santa Chiara.
(La storica parrocchia agostiniana di Torino)

Oggi venerdì 9 Maggio ore 18.30
S. Messa per Papa Leone XIV, frate agostiniano. In rendimento di Grazie e pregando per il suo ministero. “Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo” (S. Agostino – citato nel primo saluto papale di ieri)

Igino Macagno

Il Piemonte tra le regioni con più ingressi di lavoratori stranieri: artigianato in prima linea

Il Piemonte si conferma tra le aree con la maggiore incidenza di lavoratori stranieri in ingresso, con 79.660 assunzioni previste. Nell’ambito dell’artigianato, le imprese piemontesi stimano 7.160 ingressi di personale immigrato, pari al 17,8% delle nuove assunzioni del settore.

Il quadro regionale: dove la domanda è più alta

L’incidenza degli ingressi di lavoratori stranieri risulta particolarmente significativa in Lombardia e Umbria (entrambe al 21,9%), seguite da Veneto (21,6%), Piemonte-Valle d’Aosta (21,5%), Trentino-Alto Adige (21,3%) ed Emilia-Romagna (20,7%).

Il dato nazionale

A livello nazionale, le imprese italiane prevedono per il 2024 circa 1.082.170 ingressi di personale immigrato, pari al 19,6% del totale delle nuove assunzioni. Lo rileva il Sistema informativo Excelsior (Unioncamere – Ministero del Lavoro), che evidenzia un’economia sempre più affamata di competenze, soprattutto nei settori a forte componente artigiana.

In particolare, le imprese artigiane assorbiranno 93.390 lavoratori immigrati: una quota che rappresenta l’8,6% del totale delle assunzioni di lavoratori stranieri e il 18,5% delle nuove entrate nel comparto. Si tratta di un dato che conferma la crescente centralità della manodopera straniera nel garantire continuità e qualità alle produzioni artigianali italiane.

I settori con maggiore fabbisogno: costruzioni, servizi, manifattura

Analizzando i singoli settori, emerge che la domanda di lavoratori immigrati nelle imprese artigiane si concentra soprattutto in comparti strategici. Le Costruzioni guidano con un’incidenza del 22,4% e 33.390 ingressi previsti, risultando il settore con il fabbisogno assoluto più elevato. Seguono:

  • Altri servizi (esclusi commercio, alloggio, ristorazione e turismo): 18,5% e 22.350 ingressi

  • Manifatturiero esteso (inclusi estrattivo e public utilities): 16,6% e 26.320 ingressi

  • Alloggio, ristorazione e turismo: 16,2% e 7.620 ingressi

  • Commercio: 13,1% e 3.710 ingressi

Nel complesso, il settore dei Servizi rappresenta il 17,2% delle entrate totali di personale immigrato nell’artigianato, con 33.680 unità.

Previsioni 2024–2028: fabbisogno in crescita

Guardando al medio termine, lo scenario si fa ancora più rilevante. Secondo le stime del Sistema Excelsior, applicando il peso dell’artigianato sugli ingressi di lavoratori immigrati del 2024 alle previsioni del quinquennio 2024–2028, si stima che l’artigianato richiederà circa 66.000 lavoratori stranieri. Si tratta del 10,8% del fabbisogno complessivo previsto di 607.400 ingressi di lavoratori immigrati nell’economia privata non agricola.

La domanda si concentrerà nei comparti a maggiore intensità di lavoro manuale e tecnico-specializzato: Manifatturiero esteso e Costruzioni assorbiranno l’80,5% della domanda (pari a 52.700 ingressi), mentre il restante 19,5% (12.800 ingressi) sarà coperto dai Servizi artigiani.

Le filiere con maggiore incidenza dell’artigianato sul fabbisogno di manodopera straniera (2024–2028):

  • Moda: 28,5% (10.400 ingressi – seconda filiera per volumi assoluti)

  • Legno e arredo: 26,6% (2.700 ingressi)

  • Costruzioni e infrastrutture: 25,3% (20.900 ingressi – prima per valori assoluti)

  • Agroalimentare: 15,0% (7.500 ingressi)

  • Altre filiere industriali: 11,6% (7.600 ingressi – terza per volumi assoluti)

Il commento di Confartigianato Piemonte

“Il problema è culturale – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – Ci stiamo trasformando in una società che demanda il fare ad altri con l’idea che la realizzazione piena possa avvenire solo dietro una scrivania o perseguendo qualche tipo di chimera glamour. I Piemontesi e gli Italiani in generale devono recuperare la manualità, il senso del lavoro fisico e il saper fare. Non è un caso che don Bosco fosse delle nostre parti.”

Felici conclude:
“Occorre riconnettere i giovani e, soprattutto, i loro genitori, con l’idea che il lavoro in sé stesso ha un’etica fondante per la vita. L’artigianato italiano, per reggere il passo con l’innovazione, la transizione ecologica e il passaggio generazionale ha bisogno di manodopera formata, stabile e valorizzata. Non si tratta solo di sostituire chi esce dal mondo del lavoro, ma di accompagnare una nuova fase di sviluppo. Serve una politica del lavoro che non sia fatta solo di numeri e quote ma che sappia leggere i fabbisogni reali delle imprese, investire su formazione professionalizzante e percorsi di integrazione qualificata”.