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Torna il Festival del verde nei Comuni torinesi

Dal 20 al 26 maggio a Torino e nell’ area metropolitana torna l’appuntamento con la natura in città: un’intera settimana per offrire ai cittadini un racconto inedito del verde urbano. 

Saranno 11 i comuni coinvolti (Carignano, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, San Secondo di Pinerolo, Santena, Settimo Torinese, Torino) a cui si aggiungono trasferte “extra-provinciali” a Cuneo e in provincia di Asti. Con alcuni comuni aderenti il Festival ha promosso un concorso dal titolo “1 mq di giardino” per la progettazione e la successiva realizzazione di un’area dimostrativa di verde pubblico resistente ai cambiamenti climatici. oltre 150 appuntamenti diffusi in più di 100 tra parchi pubblici, giardini, orti urbani, musei e altri territori fino a sconfinare a Cuneo.

Dopo l’edizione sperimentale dello scorso anno con il coinvolgimento di oltre 20 mila persone,  torna a Torino e area metropolitana il Festival del Verde – www.festivalverde.itraddoppiando il numero di iniziative. Visite guidate negli spazi verdi più suggestivi, tour nell’agricoltura urbana, reading e presentazioni di libri, attività di volontariato, escursioni naturalistiche per scoprire il verde urbano come mai è stato presentato.

“Le città delle piante” è il titolo di questa edizione dedicata a quella rete di ecosistemi urbani e naturali che convivono e interagiscono ogni giorno con gli esseri umani e le loro tecnologie. Il Festival, il cui maggior sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo, offre un racconto complessivo attraverso l’esperienza diretta delle storie invisibili di questi ambienti spesso nascosti. Ogni evento del Festival è categorizzato in base a una delle cinque città delle piante (Città verdi da coltivare, Città verdi da curare, Città del verde salubre, Città del patrimonio verde, Città della cultura verde).

Il week-end del Festival del Verde (24-26 maggio) ospita anche FLOR Primavera che porterà ai Giardini Reali di Torino circa 150tra florovivaisti, agricoltori e artigiani green, e Verde Svelato, un percorso sperimentale che aprirà per la prima volta le porte di piccoli e grandi giardini “segreti”, aree verdi private solitamente nascoste e inaccessibili alla cittadinanza che saranno visitabili in esclusiva per la manifestazione. Durante il Festival, inoltre, la mostra artistica d’illustrazione Germogli si trasformerà in una “Street Expo” lungo Via Po, proponendo le opere di 16 illustratori emergenti che raccontano con la loro arte la bellezza della Natura.

Con il Festival di quest’anno inizia anche una prima mappatura dei giardini e degli orti scolastici della Città di Torino che quest’anno saranno aperti in via straordinaria per un giorno mentre le scolaresche saranno ospitate a FLOR Primavera la mattina di venerdì 24 maggio.

Per il Festival del Verde, da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, apre con biglietto di ingresso a prezzo ridotto l’Orto botanico dell’Università di Torino dove sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita condotta da esperti.

Anche quest’anno abbiamo registrato una grande adesione ed entusiasmo delle realtà, pubbliche e private, che contribuiscono a migliorare e curare il verde urbano di Torino e dell’area metropolitana. – Spiega Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte e co-ideatore del Festival – L’obiettivo è avvicinare il maggior numero possibile di cittadini a un mondo straordinario come quello delle piante in città”.

I grandi parchi e giardini pubblici saranno i protagonisti di “I segreti del verde (urbano) – Storie e alberi della città di Torino”, una serie di passeggiate gratuite condotte dai tecnici del verde pubblico alla scoperta delle storie inedite della città vegetale: dai platani di Carlo Alberto al parco suor Michelotti alle rarità botaniche dei Giardini reali bassi fino al bosco naturale di Parco Leopardi. Mentre l’inconsueto olivo che cresce nell’area verde di pertinenza dell’anagrafe centrale di Torino sarà al centro di un racconto dedicato alla diffusione di questo albero in Piemonte. In collaborazione con Torino Spazio Pubblico, il progetto di cittadinanza attiva per la cura di spazi pubblici e beni comuni promosso dalla Città di Torino, sarà possibile inoltre partecipare alle attività di manutenzione del verde in diverse aree e giardini. Da non perdere anche la passeggiata nell’area di alto valore naturalistico presso il bosco morenico di Rivalta di Torino.

Il 25 e 26 maggio sarà inoltre possibile visitare un’ala del Parco di Villa Abegg, La scoperta del Parco sarà accompagnata da un ricco programma di attività curato dall’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi con la Divisione Verde pubblico della Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Web Garden, lo IED di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e l’Accademia di Agricoltura di Torino.

Il Festival del Verde offre l’opportunità di conoscere, con una visita guidata gratuita mercoledì 22 maggio, il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti e l’Accademia di Agricoltura di via Andrea Doria che sarà accessibile nel fine settimana. In calendario anche una visita al Giardino di Palazzo Madama con approfondimento sulle piante che attirano api e impollinatori. Nel Festival grande spazio anche all’agricoltura urbana: dall’orto collettivo e frutteto delle donne al Parco Mennea gestito da ColtivaTo, weTree e altre associazioni fino a quelli del Bunker e del Viale della Frutta. A Pino Torinese, invece, il Festival “Dalla collina alla Tavola”.

Questa settimana così ricca di eventi – aggiunge Fabio Marzano, co-ideatore del Festival – offre anche una grande opportunità di informazione sul verde urbano, sia pubblico che privato, e sul valore del nostro patrimonio naturalistico”.

Dal 24 al 26 Maggio torna anche la terza edizione di “Un grado e mezzo. Festival su clima e ambiente”, quest’anno inserito nel calendario di Festival del Verde con l’obiettivo di far germogliare nuove e fruttuose collaborazioni.

Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo, rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. Il festival “Un grado e mezzo” nasce per far riflettere il pubblico sul futuro che ci aspetta: una 3 giorni di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, per parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti. Ospitati alla Biblioteca civica Alberto Geisser, sulle sponde del Po, eccellenze della ricerca italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori per discutere di un tema importantissimo: l’acqua. Ad aprire i lavori l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse che accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio per riflettere e farsi affascinare dallo stretto rapporto che lega acqua e montagne.

Maggiori informazioni sul Festival del Verde al link www.festivalverde.it

Pro Palestina a Torino: vernice rossa sulla bandiera europea

Un corteo di manifestanti Pro Palestina  si è snodato nel pomeriggio nel centro di Torino fino a raggiungere  Palazzo di Città. Qui  alcuni attivisti vestiti da clown hanno macchiato con vernice rossa la bandiera europea.

I partecipanti si erano dati appuntamento alle 15.30 davanti all’ex stazione Dora, in corso Giulio Cesare, per dare il via alla manifestazione in ricordo della Nabka, l’esodo dei palestinesi avvenuto 76 anni fa.

In piazza sono scesi gli attivisti dei collettivi universitari  che occupano le  sedi degli atenei torinesi,  fedeli delle moschee, oltre ad associazioni, centri sociali e sindacati di base.

Secondo i manifestanti “La politica europea è complice di Israele l’Italia è la terza esportatrice di armi verso Israele:  missili che colpiscono Gaza sono anche italiani”, dicono i manifestanti, che hanno affisso un cartello  ‘Piazza Palestina Libera”  sul palazzo.

I partecipanti al corteo hanno anche dichiarato di voler denunciare “la vergognosa scelta dell’amministrazione comunale e del Pd che hanno deciso di intitolare strade torinesi a personaggi e aree geografiche israeliane mentre il popolo palestinese sta subendo un massacro che ha già provocato 40.000 morti”.

Ieri i collettivi universitari legati a ‘Cambiare Rotta’ e al ‘collettivo universitario autonomo’ hanno invece raggiunto prima la facoltà di Fisica con gli occupanti,  l’istituto superiore Regina Margherita, fino al  Politecnico, in corso Duca Degli Abruzzi. Gli studenti hanno sfilato per i corridoi dell’ateneo, dove hanno tenuto un’assemblea.  Nella serata di ieri alcuni attivisti hanno proiettato sulla facciata della Mole la bandiera della Palestina.

Oggi al termine della manifestazione è stato dedicato un minuto di silenzio ai “20.391 martiri palestinesi uccisi dall’esercito dal 7 ottobre ad aprile”.

 

Tentato omicidio nel Torinese: donna accoltella il compagno in una lite

A Orbassano nella notte, nel corso di una lite una donna di 29 anni ha accoltellato il proprio compagno. Dalle prime notizie sembra che l’uomo sia stato colpito più volte con un coltello da cucina. Pare che la coppia  di sordomuti litigasse  spesso. Il ferito non è in pericolo di vita ed è ricoverato alle Molinette. La donne è stata arrestata.

Bombe d’acqua provocano allagamenti nelle campagne torinesi

Uno scenario inquietante: campi trasformati in stagni, erosioni dei terreni, semi e piantine marcite. Le piogge intense di questi ultimi  giorni stanno provocando diffusi allagamenti nei campi agricoli della provincia di Torino. Il mais appena seminato vede già il raccolto in buona parte compromesso: i semi stanno marcendo sotto l’acqua. Danni anche sul grano e sui foraggi. Da oltre una settimana gli agricoltori aspettano di poter entrare nei prati per effettuare il primo taglio di fieno ma con i mezzi agricoli non è possibile entrare nel terreno bagnato. In molti casi l’acqua ha invaso anche piazzali, ricoveri dei mezzi e stalle, per fortuna ancora senza problemi per il bestiame.

Le zone più colpite sono il Canavese, soprattutto tra Rivarolo e Ivrea, il Ciriacese e il Pinerolese.

«L’acqua che abbiamo aspettato per tanto tempo quest’anno sta provocando dei veri disastri – commenta il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – Gli agricoltori ci segnalano danni ingenti soprattutto sul mais, che è appena stato seminato ed è quindi molto vulnerabile. Anche con il bel tempo si formerà una dura crosta nel terreno che non potrà essere bucata dai germogli. Tra semi di mais marciti, fieno in grave ritardo, il lolietto, un’erba da foraggio, che sta marcendo nei prati, e altri danni compresi gli allagamenti alle orticole, questa stagione inizia nel peggiore dei modi».

Pro Palestina imbrattano il Rettorato E il ministero manda gli ispettori per il caso della bandiera ai bimbi

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Gli studenti Pro Palestina  hanno imbrattato i muri del rettorato dell’Università di Torino in via Po, durante una fiaccolata per ricordate la Nakba, organizzata dai gruppi che in queste ore stanno occupando i dipartimenti universitari. Le  scritte  recitano “UniTo complice del genocidio” e “Intifada studentesca”. In apertura di corteo lo  striscione con la scritta ‘”1948-2024 La Nakba continua. Stop al genocidio”. In piazza Castello  gli attivisti sono saliti sul monumento dedicato a Emanuele Filiberto Duca d’Aosta e hanno acceso torce da segnalazione e appeso delle bandiere palestinesi.

Intanto il  Ministero dell’Istruzione e del Merito ha comunicato  che è stata decisa un’ispezione sul caso dei bambini della Scuola primaria di Chieri, guidati dagli insegnanti durante una visita d’istruzione, all’interno di Palazzo Nuovo occupato  dai pro Pal, mentre era in corso una manifestazione per Gaza. In un video in circolazione sui media si  vede una bandiera palestinese data in mano a un bambino che la sventola.

Anche al Politecnico (foto) proseguono  le manifestazioni filo-palestinesi con l’allestimento di tende sul modello delle iniziative presso le università americane.

Il 17 maggio anche a Torino la Giornata contro l’Omofobia e la discriminazione

Il 17 maggio ricorre la ventesima Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la transfobia e la bifobia, indicata nella sigla IDAHOTB (International Day against homophobia, transphobia and biphobia), finalizzata a promuovere e coordinare eventi di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare tali fenomeni di discriminazione in tutte le loro forme e in tutti i Paesi del mondo.

Anche quest’anno la Città di Torino aderisce alla Giornata Internazionale lanciando la  campagna “Dov’è la differenza?”, una campagna di comunicazione per portare all’attenzione della cittadinanza la necessità del riconoscimento dei diritti per le famiglie omogenitoriali.
La campagna è stata inoltre messa a disposizione di tutti gli Enti della Rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere), della quale la Città è Segreteria Nazionale, che ogni anno in occasione del 17 maggio realizzano una iniziativa congiunta.

“Dov’è la differenza?” è la domanda che vuole  evidenziare come, pur apparentemente uguali, le famiglie omogenitoriali attualmente non abbiano gli stessi diritti delle famiglie eterogenitoriali. I manifesti includono un QR code che reindirizza a un testo esplicativo sui diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia.

La campagna prevede l’affissione di 760 manifesti e la stampa di locandine, che saranno distribuite presso le Biblioteche Civiche, i Centri del protagonismo giovanile, le Case del Quartiere e gli uffici della Città aperti al pubblico; il medesimo messaggio sarà inoltre veicolato sui canali social della Città e attraverso le locandine elettroniche sui mezzi GTT.

La prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia ha avuto luogo il 17 maggio 2004, a 14 anni esatti dalla storica data del 17 maggio 1990 in cui l’omosessualità venne rimossa dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dalla World Health Organisation, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Un sottomarino per trasportare droga: nove in manette

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Con un piccolo sommergibile, pilotabile da remoto, volevano trasportare la droga via mare, attraverso le acque internazionali dalla Spagna. Stavano per predisporre anche  un altro di dimensioni maggiori ma i carabinieri del nucleo operativo e del comando territoriale di Torino li hanno scoperti mentre lo collaudavano nel lago di Avigliana. Erano in due e facevano parte di un’organizzazione  italo-albanese, dedita al traffico di sostanze stupefacenti, basata a Volvera nel torinese operativa  tra Ecuador, da dove arrivava la bianca, la coca e Belgio, Francia, Albania, Spagna e Italia. sono nove le  misure cautelari di cui tre sono ancora in esecuzione all’estero. La regia dell’operazione era di due fratelli di origine albanese

La “città dimenticata” rivive: nuova vita per gli spazi pubblici abbandonati

Le grandi città affrontano negli anni più recenti il tema degli edifici dismessi. Grandi contenitori ma anche spazi più minuti, frammenti dimenticati nel tessuto urbano rimasti senza destinazione. Grandi contenitori ma anche spazi più minuti, frammenti dimenticati nel tessuto urbano rimasti senza destinazione.

Torino sta operando per favorire il recupero e il riuso di beni immobili e aree inutilizzate senza trasformarli in un semplice contenitore, ma con l’obiettivo di farli diventare il volano di un processo finalizzato al miglioramento della qualità della vita e del benessere della comunità.

Palazzi, capannoni, caserme, ospedali, scuole che hanno accolto impiegati, operai, militari, malati e studenti e che, dopo aver rappresentato per decenni il fulcro dell’ attività economica e sociale dei quartieri, meritano di tornare vitali valorizzando il territorio in modo innovativo e sostenibile.

Fondamentale in questo senso unire sforzi e visioni, coinvolgendo enti esterni e promuovendo collaborazioni proficue volte alla riqualificazione del territorio, come quella avviata con la Città di Milano di cui si è parlato anche nel corso di un incontro al Salone del Libro che ha visto confrontarsi la vicesindaca di Torino e l’assessora alla cultura milanese.

Le persone cercano spazi per fare attività culturali, produttive, creative e sociali e diverse buone pratiche sono già attive. Riqualificazioni non solo fisiche, ma capaci di creare bellezza e formare e informare con uno sguardo puntato alla sostenibilità come AF, lo studio creativo fondato da Andrea Francardo. Oppure esperienze in grado di legare l’imprenditorialità e la riappropriazione degli spazi pubblici, dando nuova vita di un ex edificio industriale in un quartiere dallo straordinario fascino ottocentesco dove la vecchia fabbrica di cavi elettrici è ora un polo culturale e soprattutto gastronomico. Il suo nome? Edit, acronimo di Eat Drink Innovate Together. O, ancora, Flairy Market che rappresenta un’occasione per promuovere la città e i suoi spazi e creando reti di scambi proficui attirando artigiani locali ed emergenti e cittadini incuriositi.

Favorire processi di crescita sostenibile attraverso la promozione di attività economiche, culturali e sociali consente di dare nuova vita a luoghi che versano in stato di abbandono. In questo senso, il marketing territoriale e la comunicazione su larga scala sono strumenti utili alla riscoperta e all’amplificazione di realtà ed esperienze locali di qualità, valorizzando il ruolo dell’ente pubblico come parte attiva del processo.

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“Il Festival Del Verde”: più di 150 eventi per un racconto inedito tra parchi, orti e giardini

Dal 20 al 26 maggio Torino ospiterà la seconda edizione del “Festival del Verde”, con più di 150 appuntamenti diffusi che offriranno ai cittadini un racconto inedito del verde urbano, tra visite guidate negli spazi verdi più suggestivi, tour nell’agricoltura urbana, reading e presentazioni di libri, attività di volontariato, escursioni naturalistiche per scoprire il verde urbano come mai è stato presentato.

Questa mattina nella sala Colonne di Palazzo Civico si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Festival, nella quale sono intervenuti il Sindaco e gli assessori al Verde pubblico e ai Servizi educativi della Città.

Il primo cittadino ha sottolineato come Torino sia una delle città che hanno una più alta percentuale di verde pro capite; per questa ragione l’amministrazione sta investendo per tutelare il verde cittadino e potenziarlo ulteriormente, con nuove piantumazioni, deimpermeabilizzazioni del suolo – come quella in programma al Parco del Valentino – e azioni per il contrasto al cambiamento climatico. L’assessore al Verde ha sottolineato la ricchezza del programma del Festival, con tanti eventi distribuiti sul territorio che faranno scoprire ai torinesi luoghi poco conosciuti, o riscoprire sotto una nuova luce i parchi più belli e frequantati, nel pieno rispetto del concetto di verde “multifunzione”. L’assessora ai Servizi educativi ha evidenziato l’importanza del coinvolgimento delle scuole in diverse iniziative in programma, perché piantare i “semi di cittadinanza” nei bambini fin dalla tenera età – per utilizzare una metafora legata al verde – è fondamentale per creare i buoni cittadini di domani.

L’edizione di quest’anno del Festival è intitolata “Le città delle piante” ed è dedicata a quella rete di ecosistemi urbani e naturali che convivono e interagiscono ogni giorno con gli esseri umani e le loro tecnologie. Il Festival offre un racconto complessivo attraverso l’esperienza diretta delle storie invisibili di questi ambienti spesso nascosti; ogni evento sarà categorizzato in base a una delle cinque città delle piante: Città verdi da coltivare, Città verdi da curare, Città del verde salubre, Città del patrimonio verde, Città della cultura verde.  

Saranno in totale 11 i comuni coinvolti (oltre Torino: Carignano, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese, San Secondo di Pinerolo, Santena, Settimo Torinese) a cui si aggiungono trasferte “extra-provinciali” a Cuneo e in provincia di Asti. Con alcuni comuni aderenti il Festival ha promosso un concorso dal titolo “1 mq di giardino” per la progettazione e la successiva realizzazione di un’area dimostrativa di verde pubblico resistente ai cambiamenti climatici.

Il week-end del 24-26 maggio si terrà anche FLOR Primavera che porterà ai Giardini Reali di Torino circa 150 tra florovivaisti, agricoltori e artigiani green, e Verde Svelato, un percorso sperimentale che aprirà per la prima volta le porte di piccoli e grandi giardini “segreti”, aree verdi private solitamente nascoste e inaccessibili alla cittadinanza che saranno visitabili in esclusiva per la manifestazione. Durante il Festival, inoltre, la mostra artistica d’illustrazione Germogli si trasformerà in una “Street Expo” lungo Via Po, proponendo le opere di 16 illustratori emergenti che raccontano con la loro arte la bellezza della Natura.

I grandi parchi e giardini pubblici saranno i protagonisti di “I segreti del verde (urbano) – Storie e alberi della città di Torino”, una serie di passeggiate gratuite condotte dai tecnici del verde pubblico alla scoperta delle storie inedite della città vegetale: dai platani di Carlo Alberto al parco suor Michelotti alle rarità botaniche dei Giardini reali bassi fino al bosco naturale di Parco Leopardi. Mentre l’inconsueto olivo che cresce nell’area verde di pertinenza dell’anagrafe centrale di Torino sarà al centro di un racconto dedicato alla diffusione di questo albero in Piemonte. In collaborazione con Torino Spazio Pubblico, il progetto di cittadinanza attiva per la cura di spazi pubblici e beni comuni promosso dalla Città di Torino, sarà possibile inoltre partecipare alle attività di manutenzione del verde in diverse aree e giardini. Da non perdere anche la passeggiata nell’area di alto valore naturalistico presso il bosco morenico di Rivalta di Torino.

Il 25 e 26 maggio sarà inoltre possibile visitare un’ala del Parco di Villa Abegg, La scoperta del Parco sarà accompagnata da un ricco programma di attività curato dall’Assessorato alla Cura della città, Verde pubblico e Parchi con la Divisione Verde pubblico della Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione culturale Web Garden, lo IED di Torino, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) dell’Università degli Studi di Torino e l’Accademia di Agricoltura di Torino.

Con il Festival di quest’anno inizia anche una prima mappatura dei giardini e degli orti scolastici della Città di Torino che quest’anno saranno aperti in via straordinaria per un giorno mentre le scolaresche saranno ospitate a FLOR Primavera la mattina di venerdì 24 maggio.

Per il Festival del Verde, da lunedì 20 a venerdì 24 maggio, apre con biglietto di ingresso a prezzo ridotto l’Orto botanico dell’Università di Torino dove sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita condotta da esperti.

Il Festival del Verde offre l’opportunità di conoscere, con una visita guidata gratuita mercoledì 22 maggio, il Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti e l’Accademia di Agricoltura di via Andrea Doria che sarà accessibile nel fine settimana. In calendario anche una visita al Giardino di Palazzo Madama con approfondimento sulle piante che attirano api e impollinatori. Nel Festival grande spazio anche all’agricoltura urbana: dall’orto collettivo e frutteto delle donne al Parco Mennea gestito da ColtivaTo, weTree e altre associazioni fino a quelli del Bunker e del Viale della Frutta. A Pino Torinese, invece, il Festival “Dalla collina alla Tavola”.

Dal 24 al 26 Maggio torna anche la terza edizione di “Un grado e mezzo. Festival su clima e ambiente”, quest’anno inserito nel calendario di Festival del Verde con l’obiettivo di far germogliare nuove e fruttuose collaborazioni. Il valore di 1,5°C è il limite di innalzamento della temperatura media globale che non dovrebbe essere superato a fine secolo, rispetto ai valori preindustriali, per garantirci un futuro meno incerto, più sano e più equo. Il festival “Un grado e mezzo” nasce per far riflettere il pubblico sul futuro che ci aspetta: una 3 giorni di appuntamenti, gratuiti e aperti a tutti, dedicati alla salvaguardia dell’ambiente, per parlare di cambiamento climatico sotto diversi punti di vista mescolando registri differenti. Ospitati alla Biblioteca civica Alberto Geisser, sulle sponde del Po, eccellenze della ricerca italiana si alterneranno a scrittori, giornalisti, divulgatori per discutere di un tema importantissimo: l’acqua. Ad aprire i lavori l’alpinista e divulgatore Hervé Barmasse che accompagnerà il pubblico in un affascinante viaggio per riflettere e farsi affascinare dallo stretto rapporto che lega acqua e montagne.

Il programma completo del Festival del Verde è disponibile sul sito www.festivalverde.it

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