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Investimenti esteri: firmato l’accordo per attrarre grandi aziende in Piemonte

L’accordo vuole favorire un’azione mirata, efficace e integrata per il radicamento delle multinazionali già presenti sul territorio, l’attrazione di nuovi capitali e il miglioramento della gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero grazie a una funzione di customer care

Radicare la presenza delle multinazionali, creare un ambiente favorevole alla fidelizzazione delle imprese a capitale estero che già investono in Piemonte e attrarre nuovi investitori stranieri: con questo obiettivo è stato siglato  il Protocollo di intesa per il consolidamento e l’attrazione degli investimenti esteri tra Regione Piemonte, Confindustria nazionale e Confindustria Piemonte.

A firmare l’accordo sono stati il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello e il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. Alla presentazione, in videoconferenza, ha preso parte anche Massimiliano Burelli, Coordinatore del Gruppo tecnico per gli Investimenti e gli Investitori Esteri di Confindustria denominato Advisory Board Investitori Esteri (ABIE).

Il Protocollo si inserisce all’interno del Progetto Retentionvoluto dall’ABIE e fa seguito a quelli analoghi già sottoscritti con le Regioni Toscana, EmiliaRomagna, Umbria e Lazio. Con questo accordo si intende promuovere la creazione di una funzione di customer care presso la Regione a disposizione degli investitori esteri sul territorio, che contribuisca concretamente alla lororetention, supportando il mantenimento e l’espansione degli investimenti delle imprese estere come partner indispensabili per lo sviluppo dell’economia.

Le aziende a capitale estero hanno un’incidenza molto rilevante nel sistema produttivo regionale e, in particolare, in quello industriale, dove occupano oltre 140 mila addetti, di cui 70 mila dell’industria. In Piemonte sono presenti quasi 1200 multinazionali a controllo estero provenienti da oltre 50 Paesi. Inoltre, le MNE in Piemonte svolgono un ruolo significativo anche per il tessuto locale dei fornitori,che beneficiano della loro presenza in termini di accesso ai mercati internazionali, adozione di sistemi gestionali avanzati, innovazione tecnologica e cultura manageriale.

Il Protocollo sancisce quindi una collaborazione tra le parti coinvolte che si impegnano a favorire un’azione mirata, efficace e integrata per l’ulteriore radicamento delle MNE già presenti e l’attrazione di nuovi investimenti esteri.

Alla luce della pandemia che stiamo vivendo – ha affermato la Vice Presidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello – e in linea con le attività che stanno mettendo in atto gli altri Paesi, nell’ambito della strategia nazionale per gli investimenti esteri, è fondamentale decidere la scala delle priorità. Per noi l’obiettivo principale deve essere la retention o fidelizzazione delle imprese estere già presenti in Italia. Fidelizzare significa riuscire a creare le condizioni per aumentare i loro investimenti sui territori in cui già operano e prevenire o accompagnare le fasi in cui le imprese cambiano le loro strategie per seguire le evoluzioni del mercato” ha spiegato la Vice Presidente. “Deve nascere un rapporto di reciproca fiducia e conoscenza tra imprese e autorità locali con l’intermediazione di Confindustria nelle sue articolazioni territoriali. Solo chi è vicino alle imprese può svolgere efficacemente questa funzione. Per questo ritengo molto importante il lavoro che nascerà dal Protocollo firmato oggi, che si inserisce in un percorso nazionale già partito con Toscana, Lazio ed EmiliaRomagna, Umbria e a cui attribuiamo grande rilevanza operativa”. “In particolare – ha aggiunto BeltrameConfindustria, attraverso l’ABIE che persegue la promozione del Paese come destinazione di business, si impegna a sviluppare analisi con cui contribuire alla definizione di un piano di fidelizzazione delle multinazionali e a sviluppare un servizio per migliorare la gestione ordinaria del rapporto con l’investitore estero.

L’attrattività della nostra Regione – ha sottolineato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è un elemento determinante per lo sviluppo economico. È necessario un lavoro di squadra, nel rispetto dei rispettivi ruoli, affinché si sfruttino quanto più possibile le peculiarità del Piemonte e si creino e implementino le migliori condizioni per creare terreno fertile, sia per chi già è presente nel nostro territorio, sia per i nuovi investitori. Seri e solidi progetti industriali a capitale estero sono un valore aggiunto per l’occupazione e per la stessa imprenditoria locale, così come dimostrato da numerosi esempi virtuosi che la nostra regione ospita. Si tratta di un documento necessario anche per superare i vincoli della burocrazia, perché le opportunità offerte dal Recovery Plan e dai fondi europei saranno molte e non le dovremo sprecare. Guardando alla vicenda Embraco, dobbiamo avere la garanzia che chi viene a investire in Piemonte, dopo aver ricevuto tutti gli strumenti e magari anche incentivi per poter iniziare, poi ci rimanga e a lungo”.

Il Presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay ha affermato: Il Piemonte ha sempre saputo attrarre investimenti e aziende italiane e straniere grazie all’elevata competenza disponibile sul nostro territorio, con filiere iperspecializzate e dalla vocazione internazionale. Decisivo nell’attrazione di nuovi investitori è anche il contributo che arriva dalle figure altamente qualificate presenti nei nostri atenei, docenti, ricercatori e studenti, che garantiscono alle nostre università posizioni di prestigio nei ranking globali. L’ecosistema piemontese che eccelle in settori cardine dell’economia come automotive, aeropsazio, food e Ictesprime le possibilità di sviluppo quotidiano che il nostro territorio garantisce. La collaborazione che stiamo avviando consentirà anche di accelerare l’individuazione di misure rivolte alle semplificazioni necessarie a essere sempre più attrattivi e competitivi, come sottolineato anche nel piano industriale che abbiamo elaborato con laRegione”.

L’accordo sottoscritto oggi – ha concluso Massimiliano Burelli, coordinatore ABIE di Confindustriariconosce il ruolo fondamentale che le multinazionali hanno avuto e potranno continuare ad avere nella crescita e nella valorizzazione del sistema industriale piemontese. Siamo certi che a questo accordo faranno seguito azioni concrete dell’amministrazione pubblica a sostegno della ripartenza delle attività produttive, dopo un lungo e drammatico periodo di pandemia. Questo rilancio passa attraverso lo sviluppo di quelle infrastrutture, reti, servizi e misure di semplificazione, non più rinviabili, necessari per il recupero della competitività e della qualità del lavoro che caratterizzano l’impegno di tutte le multinazionali presenti nella nostra regione”.

Covid, il bollettino del Piemonte: venerdì 28 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 279 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 16 dopo test antigenico), pari al 1,2% di23.081tamponi eseguiti, di cui 17.041 antigenici. Dei 279 nuovi casi, gli asintomatici sono 119 (42.7%).

I casi sono così ripartiti: 40 screening, 173 contatti di caso, 66 con indagine in corso; per ambito: 8 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 40 scolastico, 231 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 363.794così suddivisi su base provinciale: 29.337 Alessandria, 17.354 Asti, 11.417 Biella, 52.480 Cuneo, 27.948 Novara, 194.795 Torino, 13.588 Vercelli, 12.881 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.489 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.505 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 86 (– 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 653 (– 112 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5134.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.915.866(23.081rispetto a ieri), di cui 1.629.579 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.620

Sono 7 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificotisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.620deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 705 Asti, 429 Biella, 1.442 Cuneo, 939 Novara, 5.550 Torino, 520 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

345.569 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 346.301 (732rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.451 Alessandria, 16.479 Asti, 10.659 Biella, 50.145 Cuneo, 26.599 Novara, 186.065 Torino, 12.781 Vercelli, 12.320 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.408 extraregione e 2.394 in fase di definizione.

Covid, il presidente Cirio: “Il Piemonte oggi ha numeri da zona bianca”

PRE-REPORT SETTIMANALE DI MONITORAGGIO DEL MINISTERO DELLA SALUTE E ISS PER IL PIEMONTE


Dai dati del Pre-Report Settimanale di monitoraggio del Ministero della Salute e ISS, che verrà validato venerdì 28, nella settimana 17-23 maggio in Piemonte cala ulteriormente l’incidenza dei nuovi casi e la percentuale di positività dei tamponi si riduce passando da 4.5% a 3.2%.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi scende da 0.79 a 0.70.

Sotto soglia, e ulteriormente ridotti, i tassi di occupazione dei letti ordinari (dal 19% al 14%) e in terapia intensiva (dal 22% al 15%).

Calano i focolai attivi, i nuovi e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note.

“L’incidenza media del Piemonte da oggi è scesa sotto la soglia di 50 casi ogni 100 mila abitanti – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme all’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Questo significa che comincia il conto alla rovescia per entrare ufficialmente in zona bianca. Continuiamo a essere prudenti e proteggiamo questo risultato importante”.

Il bollettino Covid di giovedì 27 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 298 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 25 dopo test antigenico), pari al 1,8% di 16.269 tamponi eseguiti, di cui 9.719 antigenici. Dei 298 nuovi casi, gli asintomatici sono 128 (43%).

I casi sono così ripartiti: 30 screening, 186 contatti di caso, 82 con indagine in corso; per ambito: 4 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 41 scolastico, 253 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 363.515 così suddivisi su base provinciale: 29.320 Alessandria, 17.340 Asti, 11.406 Biella, 52.421 Cuneo, 27.928 Novara, 194.658 Torino, 13.568 Vercelli, 12.876 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.489 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.509 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 90 (7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 765(6rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5478.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.892.785 (+ 16.269 rispetto a ieri), di cui 1.623.928 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.613

Sono 8 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.613 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 704 Asti, 429 Biella, 1.441 Cuneo, 939 Novara, 5.548 Torino, 519 Vercelli, 371 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

345.569 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 345.569 (+ 669 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.399 Alessandria, 16.454 Asti, 10.621 Biella, 50.003 Cuneo, 26.540 Novara, 185.693 Torino, 12.757 Vercelli, 12.303 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.406 extraregione e 2.393 in fase di definizione.

Sfruttamento dei lavoratori: carabinieri e fiamme gialle arrestano cinque persone nell’operazione “Marco Polo”

Dalle prime ore della mattinata del 27 maggio 2021, in Torino, Mappano (TO) e nella provincia di Cagliari, militari dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza stanno dando esecuzione, nell’ambito dell’operazione “MARCO POLO”, ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 10 maggio  dall’Autorità Giudiziaria di Torino a carico di 5 soggetti di nazionalità cinese e a un decreto di sequestro preventivo di denaro e beni per oltre 85 mila euro.

I provvedimenti vengono eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino, supportati dai colleghi dell’Arma territoriale, unitamente a militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo piemontese.

Le ipotesi di reato sono associazione per delinquere, sfruttamento del lavoro, reati fiscali di emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti.

Il relativo procedimento penale scaturisce da un controllo eseguito il 30 gennaio 2019 dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Torino unitamente a personale dell’ITL e da una denuncia-querela presentata da cittadini extracomunitari richiedenti asilo, che lamentavano condizioni di sfruttamento lavorativo quali dipendenti di un’azienda di Torino che si occupava del confezionamento di pennarelli e penne.

Le indagini permettevano di acclarare che due indagati risultavano amministratori di una società di Torino che aveva stipulato contratti di fornitura di servizi per il confezionamento di scatole di pennarelli, penne e matite, con due diverse società committenti. In particolare, la società affidataria dei lavori, non disponendo di lavoratori dipendenti, poteva vantare un DURC regolare.

In realtà, i lavori venivano subappaltati ad altre imprese amministrate da familiari sodali, i quali provvedevano ad assumere formalmente i lavoratori che dovevano occuparsi del confezionamento.

Agli oltre 40 lavoratori individuati, tutti extracomunitari e in attesa del rilascio del permesso di soggiorno/protezione internazionale, veniva corrisposta in maniera reiterata una retribuzione palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali, sproporzionata rispetto alla quantità del lavoro prestato (a fronte di 10 ore di lavoro quotidianamente svolte, senza peraltro fruire di riposi settimanali, venivano riconosciute retribuzioni da 350 ad un massimo di 600 euro mensili, e comunque in base ai confezionamenti effettuati giornalmente), in violazione dei diritti garantiti e delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, approfittando del loro stato di bisogno.

Le indagini economico-finanziarie svolte dai Finanzieri di Torino hanno inoltre consentito di individuare i reati tributari contestati a carico degli organizzatori del sistema illecito, mediante l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Tali condotte consentivano sia di praticare prezzi concorrenziali, sia di perseguire connesse logiche di evasione fiscale, facendo figurare costi fittizi legati a prestazioni formalmente affidate in sub-appalto ma in realtà facenti capo unitariamente agli stessi associati. Il profitto di tali reati è stato quantificato in oltre 85mila euro e per tale importo l’Autorità Giudiziaria ha disposto sequestri su denaro e beni nella disponibilità degli indagati.

 

Torna a crescere la produzione industriale in Piemonte

Da gennaio a marzo 2021 si registra il segno più per la produzione manifatturiera piemontese.

Sale del 5% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, questo grazie ai risultati positivi nella maggior parte dei settori e delle province.

I dati sono dell’indagine  congiunturale di Unioncamere con Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il fatturato indica un aumento del 6,2% sul primo trimestre 2020, merito del trend positivo dei metalli e dei mezzi di trasporto. Il fatturato estero cresce del 3,1% per il ritmo espansivo dei metalli e dell’elettricità ed elettronica. Per quanto riguarda gli ordinativi, lo sviluppo del mercato interno si attesta al +5,4% con la crescita del 16,1% registrata dai mezzi di trasporto. In ripresa tutti i comparti tranne tessile e abbigliamento (-4,6%) e alimentare.  (-1.9%). I metalli registrano l’incremento più elevato (+11,4%), seguiti dai mezzi di trasporto (+7,8%).

Eitan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, sta meglio e ha ripreso conoscenza per un momento

Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone sta meglio

Il bimbo, ricoverato al Regina Margherita di  Torino,  è stato estubato e per un istante ha ripreso  conoscenza. Ora respira da solo.

Le sue condizioni sono ancora critiche ma la speranza si fa strada.

Con lui la zia e gli psicologi dell’ospedale.

Covid: il bollettino di mercoledì 26 maggio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 350 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 26 dopo test antigenico), pari al 1,8% di19.550tamponi eseguiti, di cui 9.005 antigenici. Dei 350 nuovi casi, gli asintomatici sono 157 (44,9%).

I casi sono così ripartiti: 49 screening, 225 contatti di caso, 76 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 54 scolastico, 293popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 363.217così suddivisi su base provinciale: 29.301 Alessandria, 17.330 Asti, 11.390 Biella, 52.371 Cuneo, 27.908 Novara, 194.502 Torino, 13.553 Vercelli, 12.863 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.489 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.510 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 97 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 771(37rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5844.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.876.516(+19.550 rispetto a ieri), di cui 1.618.956 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.605

Sono 5 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 verificatosi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 11.605deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 702 Asti, 428 Biella, 1.441 Cuneo, 938 Novara, 5.545 Torino, 519 Vercelli, 370 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

344.066 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 344.900 (+ 834rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 27.369 Alessandria, 16.434 Asti, 10.584 Biella, 49.898 Cuneo, 26.495 Novara, 185.319 Torino, 12.724 Vercelli, 12.281 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.405 extraregione e 2.391 in fase di definizione.

Castelli, viceministro Economia, a 24 Mattino su Radio 24: a Torino si può scrivere strada con Pd

A Torino “si può scrivere una strada di altri 5 anni insieme: abbiamo tanti temi in comune che a livello nazionale riusciamo a portare avanti insieme, è un peccato non riproporre la stessa modalità anche a livello locale”.

Lo ha detto il viceministro dell’economia Laura Castelli a 24 Mattino su Radio 24. “Pensare di dare Torino al centrodestra con tanti temi che hanno più natura di centrosinistra è un peccato“, ha aggiunto. “Penso che la strada che Torino stava percorrendo con il centrosinistra, cioè scegliere una persona tecnica che possa rappresentare bene la città era la strada giusta, il Pd locale ha chiesto purtroppo di fare le primarie e comunque noi continuiamo a scrivere la Torino di domani che viene dalla Torino di oggi”, ha detto Castelli. Su un possibile secondo mandato a Chiara Appendino, la viceministra ha risposto a Radio 24: “Lei ha detto di non essere disponibile, ha fatto un ottimo lavoro, io penso che sia davvero un buon sindaco“.

 

Mottarone, “attivato sostegno psicologico per i soccorritori”

La seduta del Consiglio regionale

Bandiere a mezz’asta nelle sedi della Regione

La Giunta regionale ha svolto una comunicazione sulla tragedia della funivia tra Stresa e Mottarone.

L’assessore alla Protezione civile, Marco Gabusi, ha spiegato che “quando abbiamo ricevuto i primi messaggi domenica mattina speravamo non ci fossero vittime, ma la speranza si è spenta nel corso di pochi minuti. I soccorsi sono arrivati sul posto in 25 minuti e purtroppo il numero dei dispersi si è rapidamente azzerato trasformandosi in vittime, con due bambini sopravvissuti, di cui uno non ce l’ha fatta. Con il presidente Cirio e il vicepresidente Carosso ci siamo recati subito sul posto, preceduti dalla Protezione civile arrivata prontamente con le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e il soccorso infermieristico”.

“Ci siamo trovati di fronte tutte le vittime pronte per essere portate via – ha aggiunto l’assessore -. Non è servito chiedere nulla: le risposte erano tutte negli occhi dei primi soccorritori e nei racconti di chi mentre estraeva i corpi senza vita, sentiva ancora suonare i cellulari delle vittime”.

L’assessore ha ringraziato tutto il sistema di soccorso: almeno 50 volontari della Protezione civile, 20 del Soccorso alpino e un gran numero di Vigili del fuoco, oltre ai Carabinieri attivi nella protezione dell’area. “Il sistema, come ha riconosciuto anche il capo Dipartimento della Protezione civile, – ha proseguito Gabusi – ha funzionato, ma è una magra consolazione che questa volta preferiremmo non avere. Abbiamo attivato un supporto psicologico anche per i soccorritori perché per loro non sarà facile superare ciò che hanno visto. Il ministro Giovannini, venuto con noi sul posto lunedì, ha istituito una Commissione per comprendere come sia possibile migliorare la sicurezza degli impianti e da parte nostra c’è la massima disponibilità nel lavorare insieme. Abbiamo chiesto attraverso il ministro Giovannini di modificare il programma del Giro d’Italia evitando la salita al Mottarone per rispetto delle vittime e per che scongiurare che qualche curioso possa inopportunamente andare sul luogo della tragedia. Abbiamo inoltre chiesto all’organizzazione del Giro di dare un segnale di cordoglio alla partenza di Verbania.

L’assessore al Patrimonio, Andrea Tronzano, nel suo intervento ha spiegato che la legge regionale 15 del 1997 ha sancito il trasferimento della proprietà della funivia Stresa-Mottarone dalla Regione Piemonte al Comune di Stresa. Nel 2014 è stato siglato un Accordo di programma promosso dal Comune di Stresa, attraverso il quale la Regione Piemonte ha stanziato 1.750.000 euro per gli interventi di ammodernamento e revisione dell’impianto, con una compartecipazione anche da parte del Comune di un milione di euro. Sempre nel 2014 è stata siglata anche la convenzione tra Scr e il Comune di Stresa che individua nel Comune l’amministrazione “concedente” per la gara d’appalto di gestione dell’impianto ed esecuzione dei lavori. Essendo andata deserta la prima gara, nel 2015 il Consiglio comunale di Stresa ha approvato i nuovi indirizzi, incluso la durata della concessione fino al 2028 e un incremento della propria compartecipazione economica che è salita a 1.860.000 euro. Nel capitolato d’oneri di gara è stato specificato che, al termine del periodo di concessione, l’impianto con le opere e gli immobili ritorneranno nella materiale disponibilità del Comune di Stresa. La proprietà quindi è attribuita per legge al Comune di Stresa. La trascrizione nei registri catastali non è ancora stata finalizzata a causa di alcuni contenziosi. La Regione ha recentemente, nel mese di marzo, sollecitato nuovamente il Comune di Stresa a perfezionare gli ultimi atti.

Dopo gli assessori sono intervenuti i consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Alberto Preioni (Lega)

Rossi ha parlato di una “ferita enorme per tutta la comunità e per l’Italia intera. Ogni mezzo d’informazione parla di questa tragedia. Da novarese il Mottarone è una montagna anche simbolo delle giornate in famiglia e della gita fuori porta. Il cordoglio va ai familiari delle vittime. Dobbiamo lavorare instancabilmente per mettere in sicurezza le infrastrutture, dobbiamo moltiplicare gli sforzi per un paese più sicuro”.

Preioni come “unico rappresentante regionale del Vco”, ha voluto ringraziare i soccorritori, “tifiamo tutti per il piccolo Eitan (unico sopravvissuto), che possa farcela, un fiore di vita e di speranza in una tragedia così immane, un abbraccio alle vittime italiane e israeliane. Israele è storicamente legato a Stresa. Chiediamo che nei tempi giusti queste famiglie israeliane e italiane possono avere verità e giustizia”.