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Più di un miliardo di euro per il polo dell’aerospazio

La Città dell’aerospazio è pronta a decollare con un investimento di oltre 1 miliardo di euro che creerà  70 nuove imprese e  2.500 posti di lavoro.

Se ne è parlato alla prima giornata di Aerospace & Defense meetings all’Oval a Torino.

Le  risorse  arriveranno in gran parte dal Pnrr, serviranno per strutture pubbliche, edifici per la didattica del Politecnico, laboratori di ricerca, sperimentazione di nuove tecnologie, lo Space Center e il Museo dell’Aeronautica. In tutto 350 imprese, 7 miliardi di fatturato, 25.000 addetti. “L’aerospazio è una  delle eccellenze in cui vogliamo primeggiare, insieme all’idrogeno”, dice il governatore Alberto Cirio. “La Città farà la sua parte per integrare un’area che è stata per anni un corpo estraneo. Ci sono le condizioni per far sì che l’aerospazio diventi un polo nazionale” commenta il sindaco Stefano Lo Russo.

Presi i rapinatori che si ispiravano alla serie “Casa di carta”

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Usavano i nomi ‘Professore’ e ‘Helsinki’, quelli della celebre serie televisiva ‘Casa di Carta’, i due pregiudicati torinesi che sono stati arrestati dagli Squadra Mobile di Torino, insieme a una donna, ora ai domiciliari, per la rapina avvenuta lo scorso settembre in una banca di Milano. Il 22 settembre i due uomini, mascherati,  erano entrati nella banca di via delle Forze Armate angolo via Rismondo e, impugnando una pistola, avevano preso in ostaggio per  trenta minuti i dipendenti e i clienti, rapinando  320.000 euro. Poi si erano allontanati dalla banca, a bordo di un’auto guidata dalla donna. I due insieme un altro complice il 2 novembre erano poi stati arrestati per una tentata rapina aggravata alla  filiale di un’altra banca. Durante la perquisizione in casa sotto alcune piastrelle del pavimento, gli investigatori hanno ritrovato 56 mila euro e hanno sequestrato altri 40mila euro che la donna teneva  in una cassetta di sicurezza.

Lotta al gelo invernale: accoglienza e inclusione sociale dei senza dimora e delle persone fragili

Via libera  dalla Giunta comunale – su proposta dell’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli – a un provvedimento che, nell’ambito degli interventi previsti dal “Piano inclusione della Città” (potenziato nel periodo invernale per far fronte alle maggiori difficoltà delle persone senza dimora e di quelle economicamente e socialmente più fragili), approva e finanzia una serie di progetti presentati da onlus, cooperative e realtà cittadine del privato sociale.

Più nel dettaglio, per quanto riguarda gli interventi di rete per i cittadini in condizione di marginalità estrema, sono diciassette (Diaconia Valdese, Arci Torino, Opportunanda, Aeris, Asili Notturni Umberto I, PG Frassati, Fermata Autobus, Comunità Papa Giovanni XXIII, Terramia, San Lorenzo dei Romeni, Croce Rossa Italina, Gruppo Arco, Relamondo ODV, Materiali di ScARTO, Progetto Leonardo onlus, Damamar, Parrocchia San Luca Evangelista) le realtà che, attraverso i loro diciotto progetti, garantiscono un prezioso apporto all’attività di accoglienza, assistenza e inclusione sociale per le persone senza dimora e che, tra le altre cose, offrono spazi di accoglienza notturna e diurna, assicurano monitoraggio e assistenza in strada, pasti caldi e generi di prima necessità, e organizzazione di attività culturali e di socializzazione.

Sono invece ventitré, tra associazioni, cooperative e organizzazioni senza scopro di lucro (Figlie Maria Ausiliatrice, Progetto Tenda, Frati Minori Piemonte, Caritas, Sermig, Fondazione Difesa Fanciulli, Damamar, Almaterra, Altro Canto, Altrimodi, L’isola di Ariel, Diaconia Valdese CSD, Ufficio per la Pastorale Migranti dell’Arcidiocesi di Torino, LiberiTutti, La Fonte Solidale, GVV Servizi Vincenziani, Retedonna, CISV Solidarietà, Terza Settimana, Gruppo Arco, Articolo 10, ERI, Centro Puzzle), le realtà che, attraverso i loro ventisei progetti, sono coinvolte nelle attività di accoglienza solidale e abitare sociale previste dal “Piano comunale di inclusione”.
I progetti di queste realtà, presentati e approvati, offrono a persone singole e a nuclei familiari soluzioni abitative temporanee per far fronte alla loro condizione di fragilità economica e sociale e, al contempo, le accompagnano in un percorso finalizzato ad acquisire autonomia lavorativa e a trovare condizioni abitative stabili.

Il valore complessivo delle progettualità approvate stamani dall’esecutivo di Palazzo civico è di 4 milioni e 135mila euro.

“In relazione alle iniziative di rete per l’accoglienza temporanea, l’inclusione sociale e la ricerca di soluzioni abitative stabili per le persone in difficoltà economiche, vulnerabili e che vivono una condizione grave marginalità, tra gli obiettivi prioritari della coprogettazione del “Piano cittadino di inclusione sociale” – ricorda l’assessore al Welfare, Jacopo Rosatelli – vi è quello di sviluppare un sistema territoriale in grado di offrire opportunità differenziate e, anche in via preventiva, di essere capace di intercettare e rispondere alla crescente e sempre più complessa e articolata domanda di accoglienza, proponendo, anche attraverso approcci innovativi e soluzioni personalizzate, percorsi che possano aiutare concretamente le persone a uscire dalla situazione di estremo disagio, sociale ed economico”.

Covid, il bollettino di giovedì 2 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1204 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 452 dopo test antigenico), pari all’1,9% di 62.935 tamponi eseguiti, di cui 52.357 antigenici. Dei 1204 nuovi casi gli asintomatici sono 604 (50,2%).

I casi sono così ripartiti: 465 screening, 511 contatti di caso, 228 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 405.422 ,così suddivisi su base provinciale: 33.251 Alessandria, 19.570 Asti, 12.787 Biella, 58.133 Cuneo, 31.458 Novara, 215.775 Torino, 14.973 Vercelli, 14.559 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.677 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.239 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(+ 3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono400 (+ 24 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 11.099

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.992.779 (+ 62.935 rispetto a ieri), di cui 2.515770 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.895

Due decessi di persone positive al test del Covid-19, uno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.89deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 726Asti, 439 Biella, 1.469 Cuneo, 954 Novara, 5.682 Torino, 547 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 108 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

381.992 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 381.992(+606 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.020 Alessandria, 18.295 Asti, 12.037 Biella, 54.992 Cuneo, 29.761 Novara, 203.966 Torino, 14.128 Vercelli, 13.661 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.540 extraregione e 2.592 in fase di definizione.

Mascherine obbligatorie all’aperto. L’ordinanza del sindaco: luoghi, orari e sanzioni

È stata firmata l’ordinanza dal Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che obbliga di indossare i dispositivi di protezione delle vie aree all’aperto per il rispetto della normativa anti- Covid-19 in città.

Nello specifico il provvedimento decreta dal 2 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022, salvo proroghe, l’obbligo di indossare all’aperto i dispositivi di protezione delle vie respiratorie:

●     nella zona “ZTL centrale” dalle ore 00:00 alle ore 24:00;

●     nelle zone dalle ore 17:00 alle ore 06:00:

– zona ricomprendente Via Giolitti ambo lati, Via delle Rosine, ambo i lati, via Po ambo i lati, Piazza Vittorio Veneto, Via Giulia di Barolo ambo i lati. Via Verdi ambo lati, Via Roero di Cortanze ambo i lati, Corso San Maurizio, Lungo Po Diaz, Lungo Po Cadorna;

 zona ricomprendente Corso Regina Margherita, Via Napione ambo i lati, Corso San Maurizio;

– zona ricomprendente corso Regio Parco, Corso Verona, Lungo Dora Firenze;

– zona ricomprendente Corso Dante ambo i lati, via Nizza, Corso Vittorio Emanuele II Corso Massimo d’Azeglio.

Nelle aree mercatali e di libero scambio sul territorio cittadino in orario di apertura.

In ogni altra area di affluenza (aggregazione/assembramento) individuabile sul territorio cittadino (es. gallerie e centri commerciali, luna park, feste di via, cortei e manifestazioni, fermate dei mezzi di trasporto pubblico, scuole, stadi, ecc.)

 

 

Non hanno l’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie, ai sensi dell’art. 1 c. 3 del dpcm 2/3/2021:

a) i bambini di età inferiore ai sei anni;

b) le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina;

c) i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva, purché mantengano la prevista distanza interpersonale con le altre persone.

La violazione delle disposizione della presente Ordinanza comporta, salvo che il fatto costituisca reato, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 ad euro 1000 ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del Decreto-Legge 25 marzo 2020, n.19.

Il personale della Polizia Locale e delle altre Forze di Polizia è incaricato del controllo sull’ottemperanza della presente ordinanza.

La decisione del Sindaco di Torino, condivisa con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la partecipazione dell’ASL Città di Torino, è stata presa per adottare misure a tutela dell’incolumità e della salute pubblica in relazione all’evolversi della situazione epidemiologica che continua a destare preoccupazione.

Con il provvedimento infatti si intende adottare interventi che consentono di rallentare il diffondersi della pandemia anche con misure straordinarie e ulteriori rispetto a quelle già previste dalle attuali norme già in vigore.

Baby gang del centro: i carabinieri arrestano due rapinatori minorenni

A Torino, in corso San Maurizio  angolo Via Giulia di Barolo, i carabinieri della Compagnia Torino San Carlo e del Nucleo Radiomobilehanno arrestato per rapina due marocchini di 15 e 16 anni, abitanti a Torino. Nell’ambito dello stesso servizio, disposto dal comando provinciale per contrastare il fenomeno delle “baby gang” nel centro della città, i carabinieri hanno identificati 32 soggetti, tutti minorenni e per lo più di origine nordafricana.

La coppia di rapinatori è stata fermata subito dopo aver accerchiato, aggredito e rapinato tre minorenni italiani, a cui hanno portato via con la forza e strappandoli dall’interno dei vestiti, degli auricolari e un portafoglio.

Le vittime non hanno riportato lesioni. Gli arrestati sono stati affidati ai genitori e sono in corso accertamenti per verificare se i due ragazzi e gli altri ragazzi identificati possano far parte della stessa banda che terrorizza il centro da divere settimane commettendo aggressioni e rapine in danno di altri giovani.

 

Piano Neve 2021-2022: ecco come Città, Gtt e Amiat si preparano all’inverno

L’Amiat interviene nella rete stradale con attività di pronto intervento, stoccaggio sale, insalamento e sgombero neve (anche nelle aree mercatali, sui marciapiedi delle scuole di pertinenza comunale, nei parcheggi a rotazione dei disabili e nell’asporto dei cumuli di neve. Sono esclusi i grandi parchi e le aree verdi in full service, ma a carico di Amiat rimarrà la viabilità asfaltata interna dei parchi Valentino, Pellerina e Ruffini), Gtt spa sarà invece responsabile della spalatura e insalatura delle fermate dei mezzi pubblici.

Il Piano – relativo al periodo 1 novembre – 31 marzo – prevede, come sempre, quattro livelli di intervento: verde (0-5 cm), giallo (6-10 cm), arancione (11-20 cm), rosso (oltre 20). La quantità di mezzi impiegati e le modalità d’intervento variano a seconda dell’entità della precipitazione nevosa.

Per tutto il periodo sarà inoltre attiva una casella di posta elettronica  all’indirizzo viabilitainvernale@comune.torino.it dove i cittadini potranno inviare le proprie segnalazioni.

La struttura organizzativa prevede due team dedicati; il primo, l’Unità di Coordinamento (Unco) ha responsabilità operativa ai livelli verde e giallo ed è composto da Amiat, Gtt e Polizia Municipale; il secondo team, l’Unità di Crisi (Uncr), interviene ai livelli arancione e rosso ed è composta, oltre che dai precedenti partecipanti, anche dalla dirigenza Amiat, Gtt, Divisione Ambiente, Divisione Infrastrutture e Mobilità, Polizia Municipale, Servizio Verde Alberate Urbane e Parchi.

Il costo degli interventi è di circa 3,5 milioni di euro, Iva compresa

Niente più alcol da asporto a partire dalle 21

E’ vietata la vendita di bevande alcoliche per l’asporto a partire dalle ore 21.

Lo prevede l’ordinanza firmata  dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, con riferimento alle zone maggiormente interessate dalla cosiddetta movida ‘selvaggia’.

L’intento è quello di “superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, con particolare riguardo all’esigenza di tutela della tranquillità e del riposo dei residenti e in definitiva a tutela della loro salute”.

Il bollettino Covid di mercoledì 1 dicembre

                         COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 902 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 419dopo test antigenico), pari all’1,8% di 51.348 tamponi eseguiti, di cui 42.848 antigenici. Dei 902 nuovi casi gli asintomatici sono530 (58,8%).

I casi sono così ripartiti: 447 screening, 344 contatti di caso, 111 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 404.218, così suddivisi su base provinciale: 33.144 Alessandria, 19.524 Asti, 12.743 Biella, 57.988 Cuneo, 31.379 Novara, 215.116 Torino, 14.955 Vercelli, 14.493 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.674 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.202sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 33 (2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 376 (7 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 10.530

I tamponi diagnostici finora processati sono 9.929.844 (+51.348 rispetto a ieri), di cui 2.510.411 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.893

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.893 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.593 Alessandria, 726 Asti, 439Biella, 1.469 Cuneo, 954 Novara, 5.680 Torino, 547 Vercelli, 377Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 108 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

381.386 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 381.386 (+419rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.917Alessandria, 18.269 Asti, 12.028 Biella, 54.953 Cuneo, 29.721Novara, 203.636 Torino, 14.107 Vercelli, 13.632 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.539 extraregione e 2.584 in fase di definizione.

Un super hub vaccinale in ogni ASL del Piemonte

“Quella di chiudere gli hub considerati in eccesso è stata una decisione presa seguendo una circolare del generale Figliolo, non una scelta della Regione Piemonte – ha puntualizzato l’assessore alla sanità Luigi Icardi, nel rispondere in aula alle interrogazioni dei consiglieri Domenico Rossi (Pd) e Marco Grimaldi (Luv) che hanno chiesto chiarimenti alla Giunta sulla strategia di gestione degli hub Covid19 per l’inoculazione della terza dose di vaccino.

“Il super afflusso degli ultimi giorni alle prenotazioni non era prevedibile – sottolinea Icardi – Per evitare che ci siano cittadini piemontesi cui rischi di scadere il green pass e per garantire la terza dose a tutti i soggetti nel rispetto delle priorità e degli obblighi nazionali, abbiamo previsto l’attivazione di super hub in ogni Asl per un minimo di 500 vaccinazioni al giorno; un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale; il potenziamento della rete di farmacie che effettuano i vaccini; la riattivazione dei centri vaccinali delle strutture sanitarie e socio-assistenziali accreditate  e autorizzate; la riattivazione degli hub privati e aziendali e degli open day per target specifici”. Dal primo dicembre – conclude Icardi – sarà garantita la vaccinazione con accesso diretto a tutte le categorie di soggetti per cui è previsto obbligo vaccinale come da ultimo decreto del Ministero della salute (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico docente e non docente, forze dell’ordine, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico); a coloro a cui scade green pass nell’arco delle 72 ore e a chi desidera ricevere la prima dose”.

“Non ha senso chiudere delle strutture per poi riaprirle – ha detto Grimaldi – penso agli hub presso Lavazza, Basic Net, Reale Mutua e Valentino, chiusi nonostante l’aumento esponenziale di prenotazioni per il vaccino. Il Decreto legge del 26 novembre ha aumentato la platea dei soggetti obbligati alla vaccinazione, ecco perché ora la Giunta parla di attivazione di hub potenziati in ogni Asl, presso la rete delle farmacie e riattivazione di hub privati e aziendali. Ma c’era bisogno di smantellare tutto ciò che avevamo per poi fare marcia indietro? Nessun Commissario Figliuolo – ha concluso –  ha il potere di mettere i lucchetti ai nostri hub, né di paventare sanzioni penali per mancata chiusura. Perché non facciamo mai valere la nostra autonomia?”

“Per l’ennesima volta – aggiunge il consigliere Rossi – i problemi che si stanno verificando in queste settimane vengono attribuiti a scelte del Governo o del Commissario Figliuolo, mentre per le soluzioni si rimanda ai direttori delle Asl o al Dirmei. Che ruolo gioca in tutto questo la politica? Il governo regionale ha firmato una delega in bianco ai tecnici rinunciando del tutto alla gestione politica dell’emergenza. Un atteggiamento inaccettabile. La somministrazione della dose booster – conclude il vicepresidente della Commissione Sanità – è un passaggio fondamentale nel percorso di contrasto alla diffusione del virus e per la salvaguardia del maggior numero di cittadini: non possiamo permetterci che la macchina operativa si inceppi proprio ora”.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Daniele Valle (Pd) sui Servizi polimbulatorio ASL Rivoli; di Paolo Demarchi (Lega) sulla situazione variante di Demonte; di Silvio Magliano (moderati) sui gravi disservizi nel Trasporto di Studenti con Disabilità della Città di Torino e urgenza di intervento da parte della Regione nei confronti di 5T: si ritiene che questa Partecipata della Regione Piemonte e la sua governance siano adatte a gestire questo servizio?; di Raffaele Gallo (Pd) sul programma nazionale della qualità dell’abitare (PinQua): il progetto “RAC1” è confermato?; di Sarah Disabato (M5S) sull’attività del Consultorio familiare del distretto di Casale Monferrato.

In risposta ai question time sulla strategia di gestione degli hub vaccinali per l’inoculazione della terza dose del vaccino anti-Covid-19, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha spiegato come la “macchina vaccinale” della Regione Piemonte, riconosciuta come una delle più efficienti d’Italia, in quanto in testa per terze dosi effettuate, abbia fortemente potenziato le agende grazie all’impegno delle Aziende sanitarie regionali e, in parallelo, abbia provveduto in pochi giorni a riorganizzare il sistema per rispondere a un numero di vaccinazioni simili a quelle della primavera/estate del 2021.

Ciò anche in considerazione del via libera dell’apertura alla fascia 18-39 e a breve della possibilità di vaccinare i minori da 5 a 12 anni.

Al fine di garantire le vaccinazioni obbligatorie previste dall’ultimo Decreto Legge, evitare che vi siano cittadini piemontesi a cui rischi di scadere il green pass e garantire la terza dose a tutti i soggetti nel rispetto delle priorità stabilite dal piano nazionale, sono state individuate azioni di potenziamento della macchina vaccinale e nello specifico:

  • Attivazione di super hub in ogni Asl per un minimo di 500 vaccini/die;
  • Maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale;
  • Potenziamento della rete delle farmacie in cui è possibile effettuare il vaccino;
  • Riattivazione dei Centri vaccinali delle strutture sanitarie e socio-assistenziali accreditate e autorizzate;
  • Riattivazione degli HUB privati e aziendali;
  • Organizzazione di open day su prenotazione per specifici target

Dal 1 dicembre sarà, inoltre, garantita la vaccinazione con accesso diretto:

  • ai soggetti con obbligo vaccinale (personale del comparto sanitario e socio-assistenziale, personale scolastico docente e non docente, forze dell’ordine, comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico etc);
  • a coloro a cui scade il green pass nell’arco di 72 ore;
  • a chi desidera ricevere la prima dose.