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Vaccinazione antinfluenzale al via dal 14 ottobre

Si partirà presso gli studi dei medici di famiglia con i 150 mila over85, che potranno ricevere nella stessa seduta anche il vaccino anti-covid

Prenderà il via giovedì 14 ottobre, presso i circa 3.000 studi dei medici di medicina generale del Piemonte, la campagna di vaccinazione anti-influenzale 2021-22.

La gara di acquisto dei vaccini da parte della Regione si è svolta nella primavera del 2021 e ha portato all’acquisizione di 1,1 milioni di dosi, aggiudicate a 4 case farmaceutiche. Sono inclusi 10.000 nuovi vaccini spray per i bambini e 40.000 nuove tipologie di vaccini per fragili e ultrafragili, per un investimento complessivo di 9 milioni di euro.

I primi ad essere sottoposti alla immunizzazione contro l’influenza stagionale presso gli studi dei medici saranno gli over85, una platea di circa 150.000 persone in tutta la regione.

Le ditte fornitrici hanno già consegnato le dosi necessarie per questa fascia, che sono in distribuzionepresso le farmacie territoriali, dove i medici possono ritirare i quantitativi necessari per i propri pazienti.

Via via che arriveranno le ulteriori forniture si proseguirà seguendo le classi di età e le categorie previste dalle disposizioni nazionali (over 60, bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, persone fragili, personale sanitario, donne in gravidanza e nel post partum, ospiti di Rsa, famigliari di soggetti ad alto rischio, addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo, donatori di sangue e personale che per motivi di lavoro è in contatto con animali).

Lo scorso anno erano state vaccinate contro l’influenza 935.000 persone, in netto aumento rispetto alla stagione 2019-2020, quando erano state circa 713.000.

Co-somministrazione vaccino anti-influenzale e anti-Covid
Con l’avvio della campagna anti-influenzale partirà anche la possibilità della co-somministrazione del vaccino anti-influenzale con quello anti-Covid, che prevede due distinte iniezioni nella stessa seduta. La co-somministrazione sarà possibile negli studi dei medici che hanno aderito come vaccinatori anche alla campagna contro il coronavirus. Il medico avrà la possibilità di controllare sulla piattaforma informatica se il proprio paziente ha già ricevuto la terza dose o ha già una prenotazione presso l’Asl. Presso gli hub vaccinali delle Asl continueranno invece ad essere convocati coloro che non hanno un medico di famiglia che vaccina contro il Covid presso il proprio studio.

Il Presidente della Regione Cirio  e l’Assessore alla sanità Icardi sottolineano come, rispetto agli anni passati, “il Piemonte parta in anticipo, tra i primi in Italia, con la campagna anti-influenzale. Non solo uno strumento per mettere ulteriomente in sicurezza la popolazione, ma anche un modo per ridurre il rischio che i sintomi dell’influenza stagionale si sovrappongano a quelli del Covid, creando un ulteriore carico al sistema di tracciamento dei contagi. Inoltre, aggiungono come la vaccinazione antinfluenzale presso il medico di famiglia sia anche un’occasione per spiegare ai pazienti non ancora vaccinati contro il Covid l’importanza di farlo, continuando ad abbattere la platea dei non ancora immunizzati”.

I sindacati dei medici di famiglia- Fimmg, Snami e Smi – ricordano come l’influenza non vada sottovalutata, in quanto serio problema di sanità pubblica. Quest’anno ci sono due ragioni in più per aderire alla campagna. La prima è che lo scorso anno l’influenza stagionale è circolata poco e quindi la popolazione non ha potuto sviluppare le opportune difese immunitarie. In secondo luogo, non essendo ancora usciti dalla pandemia Covid, è indispensabile scongiurare il rischio che si aggiunga una seconda epidemia. I medici di medicina generale, inoltre, evidenziano come la vaccinazione influenzale non si concentri in poche settimane, ma duri alcuni mesi. I pazienti sono quindi invitati non affollarsi nei primi giorni negli studi medici. La macchina organizzativa, concludono, è pronta, e, come hanno dimostrato nel tempo, i medici di famiglia sono in grado di agire con efficienza ed efficacia sul fronte vaccinale, come dimostra il fatto che lo scorso anno, pur nelle difficoltà legate al Covid, siano riusciti a vaccinare 950 mila persone nei tempi previsti.

Il bollettino Covid di martedì 12 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 189 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 29.842 tamponi eseguiti, di cui 23.785 antigenici. Dei 189 nuovi casi, gli asintomatici sono 120 (63,5%).

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 63 contatti di caso, 25 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 384.903,così suddivisi su base provinciale: 31.647 Alessandria, 18.403 Asti, 12.150 Biella, 55.480 Cuneo, 29.910 Novara, 204.932 Torino, 14.325 Vercelli, 13.728 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.586 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.742 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 ( invariato rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 183( +4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.013

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.406.617(+ 29.842 rispetto a ieri), di cui 2.235190 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.781

Due decessi di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.781 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.579 Alessandria, 720Asti, 435 Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara,5.627 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

369.907 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 369.907 (+221 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.751 Alessandria, 17.500 Asti, 11.643 Biella, 53.487 Cuneo, 28.817 Novara, 197.738 Torino, 13.692 Vercelli, 13.261 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.499 extraregione e 2.519 in fase di definizione.

Dal 18 ottobre terze dosi per over 60 e persone con elevata fragilità

Vista la circolare ministeriale di venerdì scorso, che allarga ai 60enni e 70enni e alle persone con elevata fragilità di età compresa tra 18 e 79 anni la possibilità di fare la terza dose del vaccino anti Covid, la Regione Piemonte si è già strutturata per dare immediato avvio a questa nuova fase, che in Piemonte inizierà lunedì 18 ottobre. Lo comunicano il presidente Cirio e l’assessore alla Sanità Icardi della Regione Piemonte.

Come previsto dall’autorità sanitaria nazionale, tra la seconda dose e la terza devono essere passati almeno 6 mesi.

Over60

La platea potenziale per la terza dose degli over60 che hanno già concluso il primo ciclo vaccinale comprende in Piemonte 665.000 persone (esclusi gli over80, gli operatori sanitari, le persone con elevatà fragilità e ospiti e operatori di Rsa, per cui la campagna della terza dose è già in corso).
Si partirà dal 18 ottobre con le prime 6.400 persone che hanno già superato i 6 mesi dalla seconda dose. Per agevolare l’avvio immediato della somministrazione per questa categoria, da lunedì prossimo fino al 31 ottobre chi ha maturato i requisiti potrà presentarsi ad accesso diretto in uno degli hub vaccinali appositamente selezionati, il cui elenco verrà pubblicato sul sito della Regione Piemonte.
Da novembre, invece, aumentando considerevolmente la platea potenziale dei 60-70enni che possono ricevere la terza dose (148.500 a novembre, 252.000 a dicembre, 198.000 a gennaio e il restante suddiviso tra i mesi di febbraio, marzo e aprile), sarà possibile prenotare l’appuntamento per la dose aggiuntiva sul portale www.ilPiemontetivaccina.it


Persone con elevata fragilità

Le persone con elevata fragilità verranno convocate direttamente dalle aziende sanitarie regionali già da domani. Sono in tutto 168.000 persone (esclusi gli immunodepressi, che sono stati i primi a partire con la terza dose).

Anche in questo caso le convocazioni dovranno tenere conto del fatto che siano passati almeno 180 giorni tra seconda e terza dose. Questa platea, dunque, potrà ricevere la terza dose così scaglionata: 27.600 a ottobre, 106.000 a novembre, 18.500 a dicembre, 10.700 a gennaio e i restanti a seguire tra febbraio, marzo e aprile.

MODIFICA APPUNTAMENTO PER GLI OVER 80

Si ricorda agli over80 che hanno ricevuto l’sms di convocazione per la terza dose che è possibile, in caso di necessità, modificare la data dell’appuntamento accedendo alla propria sezione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it

Blitz della polizia nello stabile dove furono feriti gli agenti

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All’alba di stamane un blitz della polizia è stato effettuato  in un edificio  di corso Regina Margherita a Torino.

Il controllo straordinario è stato pianificato  dopo che la notte di venerdì  tre agenti erano rimasti feriti nel corso di un’operazione antidroga, aggrediti da una ventina di condomini che volevano impedire l’arresto di un  giovane pusher. Quella sera furono arrestati lo spacciatore, suo fratello e uno degli aggressori.

Studenti in piazza bruciano la foto di Draghi e la bandiera europea

Studenti in piazza questa mattina a Torino hanno bruciato l’immagine di Mario Draghi, in occasione della giornata di sciopero indetta da Cobas e sindacati di base.

Un centinaio di studenti si sono ritrovati  in piazza Arbarello dalla quale si sono spostati  in corteo fino all’ufficio scolastico regionale di corso Vittorio. È qui che hanno dato fuoco a una foto del premier  e alla bandiera Europea. Un gruppo di giovani ha lanciato uova e gavettoni di vernice su Palazzo Civico.  Successivamente il corteo ha  raggiunto i manifestanti Cobas alla stazione di Porta nuova.

(foto archivio)

Economia: ottimismo per investimenti e produzione

120^ INDAGINE CONGIUNTURALE (4° TRIMESTRE 2021) 

Dopo quasi due anni di previsioni pesantemente negative, dovute in massima parte alla crisi economica innescata dalla pandemia, la quarta indagine trimestrale congiunturale del 2021 predisposta da Confartigianato Imprese Piemonte riporta stime apparentemente ottimistiche.

 

Il saldo delle previsioni della produzione totale torna in terreno positivo, passando dal -27,65% al + 1,78%.

Anche per quanto concerne l’acquisizione di nuovi ordini, nel saldo prevalgono gli ottimisti: dal -42,57% al +1,04%.

Le stime di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese scendono dal 49,43% al 35,66%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 38,80% al 43,83%; quelle di carnet superiore ai tre mesi salgono dall’11,77% al 20,51% evidenziando una maggiore fiducia nella possibilità di commesse di lavorazione di medio e lungo periodo.

La negatività del saldo delle previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni si riduce, passando dal -44,17% al -30,47%.

Le stime di investimenti per ampliamenti programmati per i prossimi 12 mesi salgono dal 7,77% al 13,22%; le ipotesi di investimenti per sostituzioni aumentano dal 12,29% al 16,49%; coloro che non prevedono investimenti scendono dal 79,94% al 70,29%.

Le proiezioni di regolarità negli incassi salgono dal 57,60% al 67,46%, mentre le previsioni di ritardi diminuiscono dal 41,94% al 31,20%.

In merito all’andamento occupazionale, il saldo, pur se ancora negativo, migliora fortemente, risalendo dal -21,83% al -3,87%.

Per quanto riguarda le previsioni di assunzione di apprendisti la negatività del saldo si riduce, passando dal -35,38% al -18,57%.

 

“Gli artigiani – commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte –credono nella ripartenza. Tuttavia queste previsioni rischiano di rimanere teoriche se non si superano il credit crunch, il costo esorbitante delle materie prime e i ritardi dei pagamenti della P.A., baratri messi sulla strada delle imprese che hanno ripreso a muovere timidamente i loro passi dopo il dramma del lockdown e dei dieci anni precedenti di recessione indotta. Per avviare la ripresa e far sì che le risorse derivanti dal PNRR non vengano utilizzate a meri fini emergenziali, ma di carattere strutturale per dare vita ad uno sviluppo economico durevole, occorrono vere riforme ed il pieno coinvolgimento delle imprese artigiane e delle piccole imprese, il cui modello coniuga sostenibilità sociale, economica ed ambientale”.

 

 “Sottolineo pertanto – conclude Felici – l’esigenza che il ruolo delle micro e piccole imprese, che rappresentano il 94% del tessuto produttivo del nostro Paese, venga pienamente valorizzato nell’attuazione del PNRR.  A tal fine occorre da un lato che il bonus/detrazioni (facciate, ecobonus, sismabonus e ristrutturazioni) diventi strutturale, dall’altro la concreta riduzione della pressione fiscale, la reale semplificazione della burocrazia, l’agevolazione nell’accesso al credito, il sostegno all’innovazione, il miglioramento delle strutture materiali ed immateriali, la definizione di offerte formative mirate. Indispensabile è anche una riforma del mercato del lavoro che incentivi le assunzioni da parte delle imprese artigiane e consenta ai giovani nuovi sbocchi occupazionali”.

 

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha realizzato la quarta indagine trimestrale 2021 sulla base delle risposte ad un questionario telematico che ha coinvolto un campione di 2.250 imprese artigiane piemontesi selezionate nei comparti di produzione e di servizi maggiormente rilevanti.

 

Biennale Democrazia, 230 relatori e migliaia di presenze

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Sono state registrate oltre 20.000 visualizzazioni online e si calcolano circa 18.000 presenze complessive.

Biennale Democrazia ha riportato a Torino (in presenza e per la prima volta anche online) la riflessione collettiva sullo stato della democrazia nella contemporaneità, declinata in 90 appuntamenti con 230 relatori dal mondo e dedicata per la VII edizione al tema UN PIANETA, MOLTI MONDI.Al programma in presenza è stata affiancata un’ampia offerta di dirette streaming – oltre la metà degli eventi – per garantire a tutti di seguire buona parte degli appuntamenti in palinsesto, valorizzati anche dal maxischermo in piazza Carignano che ha trasmesso una selezione di dirette streaming. Inoltre, tutti gli appuntamenti di questa edizione rimarranno disponibili on demand gratuitamente nell’archivio multimediale della manifestazione su sito e canale YouTube.

Oltre 20.000 le visualizzazioni online da tutta Italia e anche dall’estero (Germania, Regno Unito, Francia, Lussemburgo, Olanda, Romania, Danimarca, Lettonia e dall’Australia) e circa 18.000 presenze complessive nelle varie sedi confermano una grande risposta di pubblico anche in questa speciale edizione autunnale, la prima a doversi confrontare con il mondo post-pandemia.

Le scuole e i giovani hanno rinnovato il loro coinvolgimento attivo: 22 classi hanno partecipato in presenza, con quasi 350 studenti delle scuole secondarie e 300 iscrizioni di studenti universitari. Tra questi anche 15 dottorandi portoghesi del Centre for Social Studies dell’Università di Coimbra. Molte altre scuole e studenti hanno seguito da remoto via streaming da tutta Italia, confermando Biennale come un punto di riferimento intergenerazionale.

Dichiara il Presidente, Gustavo Zagrebelsky: “È grande soddisfazione aver superato le difficoltà poste dal Covid ed essere riusciti a tenere la settima edizione di Biennale in presenza del nostro pubblico. Non era scontato, ed abbiamo fatto una scommessa, vinta. Desideriamo ringraziare i nostri ospiti per l’alto livello dei loro contributi; contributi che hanno spaziato sui maggiori problemi sociali, culturali, politici ed ecologici del nostro tempo. Problemi con i quali la democrazia avrà a che fare nel prossimo avvenire. Diamo fin da ora a tutti nostri amici l’appuntamento al 2023“.

Nella mia prima edizione da Direttore Organizzativo – dichiara Alessandro Isaiaè grande la soddisfazione nel rivedere il pubblico così numeroso in sala, nonostante tutte le complessità dettate dall’emergenza sanitaria. Gli sforzi fatti sono stati premiati anche dall’attenzione dei media, locali e nazionali: Biennale si conferma un punto di riferimento e una preziosa occasione di incontro e riflessione collettiva. Fondamentale è stata anche quest’anno la collaborazione con i tanti partner della manifestazione, che da sempre ne permettono la realizzazione e ne arricchiscono i contenuti”.

Tra gli eventi che hanno registrato il tutto esaurito: il concerto di Fatoumata Diawara, sold out già in prevendita; e poi gli incontri con Diego Bianchi e Serena Danna, Francesca Mannocchi, Francesco Costa; oltre allo spettacolo inaugurale “Dante fra le fiamme e le stelle” e tutti gli incontri al Circolo dei Lettori. Sono inoltre stati venduti 100 carnet abbonamento per tutti gli incontri.

Biennale Democrazia si chiude questa sera con il concerto di Fatoumata Diawara a OGR Torino, dopo l’incontro tra Massimo Giannini e Esther Duflo, ma diverse iniziative rimarranno a disposizione del pubblico anche nelle prossime settimane.
La collaborazione col Salone del Libro, manifestazione a cui Biennale passa virtualmente il testimone, prevede un incontro tra Gustavo Zagrebelsky e Romano Prodi (alle 15:30 di giovedì 14 ottobre, in sala Oro). E inoltre: sarà visitabile fino al 7 novembre Memory Matters, il progetto espositivo diffuso nel Parco del Valentino nato in collaborazione con Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; al Polo del ‘900 prosegue fino al 24 ottobre I 50 anni del Fuori! – a cura di Roberto Mastroianni, Maurizio Gelatti, Maurizio e Chiara Miranda – la mostra sul primo movimento italiano impegnato nella lotta per i diritti degli e delle omosessuali; alle OGR, fino al 16 gennaio 2022 Vogliamo tutto, Una mostra sul lavoro, tra disillusione e ricatto, curata da Samuele Piazza, per riflettere sulla trasformazione del lavoro nel contesto post-industriale e digitale. Infine, Dante fra le fiamme e le stelle andrà in scena fino al 14 ottobre al Teatro Gobetti e dal 26 novembre al 5 dicembre alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Covid, il bollettino di lunedì 11 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 109nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 40dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 16.823tamponi eseguiti, di cui 13.479antigenici. Dei 109 nuovi casi, gli asintomatici sono 70 (64,2%).

I casi sono così ripartiti: 48 screening, 54 contatti di caso, 7 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 384.714,così suddivisi su base provinciale: 31.620 Alessandria, 18.389 Asti, 12.146 Biella, 55.446 Cuneo, 29.893 Novara, 204.850 Torino, 14.323 Vercelli, 13.724 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.586 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.737 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 ( +2rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 179 ( +15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.051

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.376.775(+ 16.823rispetto a ieri), di cui 2.228.717risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.779

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.779deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.578 Alessandria, 720Asti, 435 Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara,5.626 Torino, 533 Vercelli, 375 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

369.686GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 369.686(+204rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.737 Alessandria, 17.476 Asti, 11.639 Biella, 53.465 Cuneo, 28.804 Novara, 197.608 Torino, 13.687 Vercelli, 13.253 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.498 extraregione e 2.519 in fase di definizione.

Covid, il bollettino di domenica 10 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE  15:45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 114 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 44 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 18.260 tamponi eseguiti, di cui 15.227 antigenici. Dei 114 nuovi casi, gli asintomatici sono 75(65,8%).

I casi sono così ripartiti: 54 screening, 47 contatti di caso, 13 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 384.605, così suddivisi su base provinciale: 31.617 Alessandria, 18.374 Asti, 12.145 Biella, 55.436 Cuneo, 29.890 Novara, 204.776 Torino, 14.322 Vercelli, 13.719 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.586 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.740 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 ( +1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 164( +2rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.345

I tamponi diagnostici finora processati sono 7.359.952 (+ 18.260 rispetto a ieri), di cui 2.226.078 risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.778

Nessun decesso di persone positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane quindi 11.778 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.578 Alessandria, 720 Asti, 435Biella, 1.463 Cuneo, 949 Novara, 5.625 Torino, 533 Vercelli, 375Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

369.482 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 369.482 (+91 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 29.725 Alessandria, 17.463 Asti, 11.630 Biella, 53.454 Cuneo, 28.792 Novara, 197.468 Torino, 13.685 Vercelli, 13.247 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.498 extraregione e 2.

Unità di crisi al lavoro per la terza dose agli over 60. In Piemonte 630 mila persone non ancora vaccinate

TERZE DOSI PER OVER60 E FRAGILI 

In queste ore l’Unità di Crisi della Regione Piemonte sta lavorando per definire le platee e la scansione dei tempi per iniziare immediatamente la somministrazione della terza dose di vaccino agli over60 e alle persone fragili over18 non appena trascorsi i 6 mesi dalla seconda.

La data precisa di partenza per queste categorie sarà comunicata lunedì prossimo.

I NON ADERENTI ALLA VACCINAZIONE IN PIEMONTE

Le persone che in Piemonte non hanno ancora aderito alla campagna vaccinale sono scese a circa 630.000.

Suddivise per fasce di età, si tratta di circa 65.000 12-15enni su un totale di 157.00, 31.000 16-19enni su 157.000, 67.000 ventenni su 448.000, oltre 92.000 trentenni su quasi 482.000, oltre 109.000 quarantenni su 614.000, oltre 110.000 cinquantenni su 716.000, 79.000 sessantenni su 580.000, 45.000 settantenni su 485.000, 28.000 over80 su 407.000.