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Un accordo tra medici e Regione per potenziare le vaccinazioni

Un nuovo accordo per potenziare il sistema di vaccinazioni contro il Covid19 in Piemonte è stato siglato tra la Direzione della Sanità regionale e le rappresentanze sindacali dei medici di medicina generale del Piemonte.

La novità principale riguarda l’obiettivo concordato tra le parti di raggiungere le 150 vaccinazioni mensili da parte dei medici facenti parte della medesima equipe territoriale, oppure, in alternativa, il raggiungimento, in forma aggregata, del totale di 150 vaccinazioni per ogni componente l’equipe aderente alla campagna vaccinale. Un’azione che consentirebbe una notevole implementazione della capacità vaccinale dei medici di medicina generale, impegnati sia negli hub vaccinali che nei loro studi professionali.

In caso di raggiungimento dell’obiettivo di somministrazione di 150 dosi mensili, oltre all’aumentato compenso di 9 euro per ciascuna inoculazione effettuata negli hub vaccinali e di 10,50 euro per ogni vaccinazione effettuata nei rispettivi studi professionali, verrà corrisposto l’importo di 1,50 euro per ciascuna prestazione effettuata nel mese di riferimento.

Con il supporto del loro personale amministrativo e infermieristico, i medici di famiglia potranno organizzare “vax-day” a livello di equipe, di Distretto o di Asl. Nell’ambito dei “vax-day” è attivata dalle Asl la copertura, in sostituzione, da parte del servizio di continuità assistenziale, con la precisazione che l’attivazione di quest’ultima non è subordinata ad un numero minimo di medici aderenti alla campagna vaccinale. Ciascun medico appartenente alla medesima equipe territoriale svolgerà l’attività vaccinale anche in favore degli assistiti in carico agli altri componenti di tale forma aggregativa, per garantire l’erogazione del servizio anche in caso di sussistenza di eventuali situazioni di indisponibilità del singolo medico.

La fornitura dei vaccini è effettuata dall’Asl, che, per l’attività presso i centri vaccinali, dovranno inoltre considerare prioritarie le disponibilità dei medici di famiglia. Esaurite tali disponibilità, le Asl potranno considerare quelle dei medici di continuità assistenziale, liberi professionisti e altro.

«Occorre accelerare l’attività di somministrazione della terza dose vaccinale – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – per contrastare la repentina diffusione del virus, evitando il rischio di un nuovo sovraffollamento dei Pronto Soccorso e della indisponibilità di posti-letto nei reparti e nelle terapie intensive. La capillarità degli studi dei medici di assistenza primaria sul territorio, nonchè il rapporto di fiducia che l’assistito instaura con loro, sono condizioni in grado di garantire una maggiore adesione vaccinale. Ringrazio i medici di famiglia che hanno accolto questa nuova sfida a raggiungere obiettivi di vaccinazione sempre più ambiziosi, nell’interesse della comunità».

«Rispondiamo con la massima determinazione alla nuova chiamata della Sanità piemontese – commentano i rappresentanti sindacali Roberto Venesia (Fimmg), Mauro Grosso Ciponte (Snami) e Antonio Barillà (Smi) -, consapevoli che la vaccinazione sia il modo più efficace per contrastare la pandemia, la quale rischia nuovamente di peggiorare a causa sia delle condizioni climatiche, che inducono  le persone a trattenersi nei luoghi chiusi per lunghi  periodi di tempo, favorendo il contagio, sia del sopraggiungere di ulteriori varianti, potenzialmente più trasmissibili rispetto alle precedenti».

Torino, boom degli affitti per studenti e turisti. Anche grazie all’arte e alle Atp Finals

Fiaip: “Domanda raddoppiata tra ottobre e novembre, affitti brevi spinti da arte e tennis”

 

Il mercato degli affitti a Torino è ripartito. Il terzo trimestre del 2021 è in completa controtendenza rispetto ai primi mesi dell’anno, quando lo stop agli spostamenti e lo smart working hanno paralizzato anche le locazioni degli immobili.

La ripresa degli spostamenti per lavoro o per studio ha ridato vigore agli affitti brevi e transitori con percentuali di crescita vicine al 100 per cento, rispetto al primo trimestre dell’anno e ha riportato il settore sui livelli pre Covid-19, sia per i volumi sia per quanto riguarda i prezzi.

“La domanda ha avuto un’accelerata a fine estate, ma si è concentrata soprattutto tra settembre e ottobre, con un boom di conclusioni realizzate alla fine di ottobre”, commenta Luca Portinaro, delegato all’Osservatorio Fiaip Torino. “In passato – spiega Portinaro – le richieste arrivavano già a luglio. Quest’anno mancando la piena certezza di come sarebbero state le lezioni universitarie, se totalmente presenza o a distanza, la maggior parte delle persone ha atteso, per poi lanciarsi a settembre nella ricerca di una sistemazione e concluderla a ottobre”.

Torino è una città universitaria e attrae moltissimi studenti fuori sede. “È tra le città in Italia con il numero più alto di affittuari che arrivano da fuori provincia o da altre province e questi rappresentano circa il 40% del totale delle locazioni”.

Tutto lo stock di bilocali e trilocali, destinato all’affitto, è andato esaurito nelle aree intorno al Politecnico, come Crocetta, e in zona Vanchiglia, che si trova tra il polo umanistico di Palazzo Nuovo e il Campus Einaudi.

Anche nelle aree centrali, da piazza Solferino a piazza Vittorio, o quelle semi centrali come Cit Turin e Campidoglio, più ambite da chi per lavoro deve spostarsi per periodi medio-lunghi, le richieste sono aumentate tornando in linea con l’andamento del 2019.

“I canoni sono sostanzialmente stabili rispetto a prima della pandemia, in aumento circa del 30% se confrontati ai periodi di ‘zone rosse’ dei mesi passati”, osserva Portinaro.

Nel terzo trimestre del 2021, anche gli immobili per l’affitto breve (fino a un mese), messi al palo dallo stop al turismo, ritrovano la loro fetta di mercato. Oggi la ripresa dei viaggi, il ritorno in presenza di fiere come il Salone del libro o quelle dell’arte e le competizioni di tennis, riportano i turisti in città e il mercato dell’alloggio per le vacanze si rivitalizza, segnando un incremento dei prezzi.

La locazione breve è ripartita a maggio di quest’anno, registrando un tasso di occupazione medio del 65%, rimasto stabile nei mesi estivi”, spiega Lavinia Fanari, consigliera Fiaip, specializzata in affitti brevi. “L’occupazione – aggiunge – è poi cresciuta a settembre, raggiungendo il 76%, mentre a ottobre ha toccato l’81%, quindi in media 24 giorni su 30 gli alloggi sono stati affittati. Con gli eventi sportivi di novembre si è raggiunto un tasso di occupazione che sfiora il 90%, con un aumento massiccio delle richieste e tariffe giornaliere per appartamento in crescita anche del 50% rispetto all’estate”.

Il bollettino Covid di venerdì 10 dicembre

2021

 COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.791 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 909 dopo test antigenico), pari al 2,9% di 62.217 tamponi eseguiti, di cui 52.114 antigenici. Dei nuovi casi gli asintomatici sono 1.020 (57,0%).

I casi sono così ripartiti: 960 screening, 581 contatti di caso, 250 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 414.884, così suddivisi su base provinciale: 33.698 Alessandria, 20045 Asti, 13.166 Biella, 59.421 Cuneo, 32.140 Novara, 220905 Torino, 15.174 Vercelli, 15.074 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.706 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.555 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 44 ( invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 488(+25 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.869

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.425495(+ 62.217 rispetto a ieri), di cui 2.557.549 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.912

Due decessi di persone positive al test del Covid-19 sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, uno di oggi.

Il totale diventa quindi 11.91deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.593 Alessandria, 727 Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 955 Novara, 5.690 Torino, 548 Vercelli, 378 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

386.577  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 386.577 (+ 770  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.330 Alessandria, 18.614 Asti, 12.213 Biella, 55.558 Cuneo, 30.178 Novara, 206.310 Torino, 14.270 Vercelli, 13.933 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.551 extraregione e 2.620 in fase di definizione.

Piazza San Carlo, Appendino e Giordana: “Siamo morti”

“Se viene fuori che gli steward non c’erano per problemi di soldi siamo morti”. Scriveva così in una chat al suo capo gabinetto Giordana, la sindaca di Torino, Chiara Appendino, due giorni dopo la tragedia di piazza San Carlo, il 5 giugno 2017.
La conversazione è stata illustrata oggi in Corte d’Assise dagli avvocati difensori di uno dei nove imputati, il viceprefetto Roberto Dosio. Le ondate di panico di quella sera, durante la proiezione della finale di Champions League,  provocarono 1500 feriti e successivamente due vittime.

 

Secondo caso di variante Omicron Il Piemonte resta in zona bianca

SECONDO CASO DI VARIANTE OMICRON IN PIEMONTE

Oggi è stato individuato in Piemonte il secondo caso di variante Omicron. Si tratta di un ottantenne, residente nella provincia di Torino, di rientro dal Sudafrica: è stato sottoposto a un tampone all’aeroporto di Caselle.

L’uomo, non vaccinato, è del tutto asintomatico ed attualmente si trova in isolamento domiciliare nella propria abitazione.

IL PIEMONTE SI CONFERMA IN ZONA BIANCA

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 29 novembre-5 dicembre, in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale.

L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.36 a 1.30 mentre la percentuale di positività dei tamponi passa dal 2% al 3%. L’incidenza è di 179,51 casi ogni 100 mila abitanti, mentre il tasso di occupazione dei posti letto sale, ma resta sempre sotto soglia di allerta (7% per le terapie intensive e 7,9% per i posti letto ordinari).

La situazione epidemiologica e il numero dei ricoveri, sempre contenuti, concorrono favorevolmente a mantenere la nostra regione in zona bianca.

Spaccio in Borgo San Paolo, operazione della polizia sgomina la gang

La Polizia di Stato, con personale della Questura di Torino, Commissariato San Paolo, sta dando esecuzione in queste ore a 6 provvedimenti di custodia cautelare in carcere, 1 degli arresti domiciliari e 1 di obbligo di presentazione alla p.g., nei confronti di 8 giovani cittadini italiani, per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono attualmente in corso alcune perquisizioni nel quartiere San Paolo. Seguiranno approfondimenti
AGGIORNAMENTO

Nella mattinata, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, personale della Questura di Torino, Commissariato di P.S. San Paolo, ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Torino, nei confronti di otto soggetti, fra cui una donna, indagati, a vario titolo, per detenzione e cessione di sostanze stupefacenti:

–          M.M. classe 1993, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.F., classe 1986, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          B.E., classe 1997, residente Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.J., classe 1987, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          D.D. M., classe 1977, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          C.C., classe 1991, residente in Torino (custodia cautelare in carcere);

–          M.A., classe 1989, residente in Torino (arresti domiciliari);

–          L.A., classe 1980, residente in Torino (obbligo di presentazione alla P.G.).

 

L’attività d’indagine trae origine da un arresto per detenzione ai fini di spaccio di circa 400 gr di marijuana operato in zona San Paolo dal personale in servizio di volante, nel settembre 2019, a carico di un cittadino italiano.

 

La successiva complessa attività investigativa, supportata da attività tecnica e da servizi di osservazione anche con l’apporto di telecamere fisse e mobili, ha consentito di disarticolare una fitta rete di soggetti, dediti in forma continuativa allo spaccio di sostanze stupefacenti di varia tipologia (cocaina, hashish, marijuana) prevalentemente in zona San Paolo di Torino.

 

Nel corso della pregressa attività d’indagine venivano sequestrati gr. 255 di cocaina e gr 400 di marijuana e venivano arrestate in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti 4 persone.

 

Nel corso delle perquisizioni di oggi è stata rinvenuta e sequestrata ulteriore sostanza stupefacente a carico di alcuni indagati:

  1. 60 circa di cocaina, gr. 16 circa di hashish, gr, 3,5 di marijuana a carico di D.D.M.;
  2. 30 circa di cocaina a carico di M.J.

 

Pertanto, i medesimi sono stati tratti in arresto in flagranza per detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti.

Antinfluenzale, oltre 630 mila i piemontesi finora vaccinati

Sono 630.694 i piemontesi che hanno effettuato la vaccinazione antinfluenzale (il dato è aggiornato a domenica 5 dicembre).

Nel dettaglio, sono circa 500.000 gli over 65 che hanno aderito, oltre 48.000 nella fascia di età 60-64 anni e quasi 50.000 nella fascia di età 45-59 anni.

Per gli over 65, il tasso di copertura attuale è del 45% rispetto alla popolazione che, in questa fascia di età, in base ai dati Istat, è di 1.107.977 persone.

VACCINAZIONE COVID, OLTRE 35.000 ACCESSI DIRETTI DAL 1° DICEMBRE

 Dal 1° dicembre ad oggi sono stati oltre 35 mila gli accessi diretti, di cui la metà per le prime dosi e la quota restante per le terze dosi per le categorie con green pass in scadenza oppure con obbligo vaccinale.

Il bollettino Covid di giovedì 9 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.215nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 521dopo test antigenico), pari al 2,5% di 48.798 tamponi eseguiti, di cui 41.175 antigenici. Dei nuovi casi gli asintomatici sono 752(61,9%).

I casi sono così ripartiti: 581 screening, 476 contatti di caso, 158con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 413.093, così suddivisi su base provinciale: 33.619 Alessandria, 19.955 Asti, 13.092 Biella, 59.152 Cuneo, 32.028 Novara, 219.894 Torino, 15.133 Vercelli, 14.971 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.704 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 3.545sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 44  (+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 463 (+10 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.869

I tamponi diagnostici finora processati sono 10.363278 (+ 48.798 rispetto a ieri), di cui 2.551.307 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.910

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 è  stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, nessuno di oggi.

Il totale diventa quindi 11.910 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.593 Alessandria, 727 Asti, 441 Biella, 1.471 Cuneo, 955 Novara, 5.688 Torino, 548 Vercelli, 378Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 109 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

385.807 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 385.807 (+ 685rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.296 Alessandria, 18.569 Asti, 12.173 Biella, 55.468 Cuneo, 30.119Novara, 205.889 Torino, 14.249 Vercelli, 13.878 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.550 extraregione e 2.616 in fase di definizione.

Nuove violenze in Valle di Susa dopo la marcia No Tav: pietre e bombe carta, ferito un carabiniere

Disordini sono scoppiati a San Didero, nei pressi del cantiere del nuovo autoporto, al termine di una sfilata pacifica di No tav

Alcuni manifestanti con protezioni di plexiglass e corde hanno cercato  di abbattere  le recinzioni del cantiere. Le forze dell’ordine  hanno usato gli idranti e al lancio di pietre da parte di un gruppo di  facinorosi incappucciati hanno lanciato  lacrimogeni.

La notte precedente alcuni No Tav dell’ala più oltranzista del movimento hanno lanciato pietre, bombe carta e razzi contro carabinieri, fiamme gialle e polizia presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. Un carabiniere è stato colpito a un fianco da una pietra, la prognosi è di 7 giorni. Un centinaio gli antagonisti,  provenienti anche da altre città e coordinati da Askatasuna, centro sociale di Torino.

“Una minoranza deve accettare le decisioni prese democraticamente dalle istituzioni e dalla maggioranza” ha detto al Tg4 il governatore del Piemonte Alberto Cirio.

Si fingevano malati per andare in pensione. Pazienti e medici indagati

Dipendenti statali infedeli con l’aiuto di alcuni dirigenti medici dei principali ospedali di Torino e provincia si facevano stilare falsi certificati attestanti patologie inesistenti tali da consentire loro il prepensionamento pagato fior di quattrini.

Sono indagati 34 pazienti e 12 medici di Città della salute, Mauriziano, Santa croce di Moncalieri, San Luigi di Orbassano, Gradenigo, Martini, San Giovanni Bosco, San Lorenzo di Carmagnola.

I reati sono truffa a danni dello Stato, corruzione, falso. In cambio i medici avrebbero ottenuto favori e denaro.