Sta bene Sofia Napolitano la 20enne torinese di cui si erano perse le tracce da lunedì 15 settembre, La ragazza ha pubblicato un video sui social per rassicurare chi la stava cercando. La sua famiglia aveva chiesto di condividere la sua foto per ritrovarla, e ipotizzava che fosse fuggita con un ragazzo colombiano conosciuto tramite un’amica. La ragazza dice nel video «Sono con il mio fidanzato Dwight, non mi sta succedendo niente. Sto benissimo.In famiglia non stavo bene». E spiega che i suoi genitori erano contrari alla relazione con il suo ragazzo. Da qui i dissidi che l’hanno portata ad allontanarsi da casa.
I Pro Pal di Torino hanno lanciato un appello: “Temiamoci pronti a bloccare tutto”. Così ha postato sui social ‘Torino per Gaza’, la rete che riunisce collettivi studenteschi e altre realtà associative cittadine. I pro Pal annunciano la mobilitazione in occasione dello sciopero generale del 22 settembre indetto dall’Usb, che prevede blocchi del traffico diffusi in città, e alle 18 un corteo in piazza Castello.
Sono già più di 450 i mobility manager formati gratuitamente dalla Regione Piemonte, e altri 150 sono in attesa di completare il percorso formativo nel prossimo autunno
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È quanto emerso dal convegno “Verso una mobilità sostenibile”, tenutosi il 16 settembre a Torino, durante la Settimana Europea della Mobilità.
«L’iniziativa – ha detto l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi nel corso del convegno su questo tema svoltosi oggi pomeriggio nel Grattacielo della Regione – conferma il ruolo guida della Regione nel promuovere politiche concrete e strumenti innovativi per una mobilità più efficiente e sostenibile».
Secondo l’assessore Gabusi, «Il mobility manager è una figura apicale molto importante per gestire la mobilità nei nostri territori. La Regione, in quanto ente di programmazione, ha gestito le risorse e partecipato con dedizione a tutti i tavoli nazionali sul tema».
Il mobility manager è una figura professionale strategica, incaricata di analizzare e gestire gli spostamenti sistematici casa-lavoro e casa-studio. Opera all’interno di aziende, enti pubblici e istituzioni scolastiche, con il compito di redigere piani di mobilità, proporre soluzioni alternative all’uso dell’auto privata e monitorare l’impatto ambientale delle misure adottate. Grazie alla sua conoscenza del territorio e dei flussi di mobilità, contribuisce alla pianificazione urbana e alla riduzione delle emissioni.
Tra gli strumenti presentati nel corso del convegno, la piattaforma digitale Emma rappresenta il cuore operativo delle politiche regionali. Sviluppata da 5T Srl su incarico della Regione Piemonte, Emma è una soluzione open source che consente ai mobility manager di raccogliere dati, analizzare le abitudini di spostamento e stimare il risparmio ambientale derivante da misure sostenibili.
Massimo Isaia, mobility manager della Regione Piemonte, ha illustrato le funzionalità della piattaforma, che permette anche la redazione e l’archiviazione dei Piani di spostamento casa-lavoro. Dati che vanno a costituire la base su cui orientare le politiche regionali. Da oggi, Emma potrà essere adottata anche dalla Regione Emilia-Romagna, a conferma della sua efficacia.
Un esempio concreto di applicazione delle politiche regionali è la convenzione attivata con l’Asl di Alessandria, che consente ai dipendenti di rateizzare l’abbonamento ai mezzi pubblici. L’intervento, pensato per semplificare la vita lavorativa e incentivare l’uso del trasporto collettivo, si inserisce in una strategia più ampia di promozione della mobilità sostenibile.
A chiudere il quadro delle iniziative, il progetto PieMove garantisce il trasporto pubblico gratuito agli studenti universitari under 26. «Ogni settimana – ha concluso l’assessore Gabusi – tra i 3.000 e i 4.000 giovani aderiscono al programma, dimostrando l’efficacia di politiche orientate all’inclusione e alla sostenibilità. Abbiamo costruito un sistema che mette al centro le persone, semplifica la vita quotidiana e promuove scelte responsabili».
Nel 2024, sono stati i residenti del quartiere San Donato a far registrare il miglior incremento percentuale nella raccolta differenziata rispetto all’anno precedente, attraverso il sistema di raccolta domiciliare con ecoisole smart ad accesso controllato. Per quanto riguarda invece il sistema cosiddetto “porta a porta”, le migliori performance si sono riscontrate nei quartieri Regio Parco, Barca e Bertolla.
A tutti i nuclei familiari residenti in questi quartieri sarà riconosciuta una riduzione della TARI pari ad una riduzione del 6,5% della parte variabile della tariffa.
La misura è stata approvatadalla Giunta Comunale, su proposta dell’Assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli.
”Si tratta di un risultato che è anche frutto del lavoro portato avanti per migliorare l’efficienza nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti – commenta l’assessora al Bilancio- .Un altro segnale concreto dell’impegno dell’Amministrazione sul fronte dei tributi per rendere la città più equa e inclusiva e che segue gli interventi dello scorso aprile per contenere gli effetti dell’aumento dei costi sui cittadini, nonostante la difficile congiuntura e le note ristrettezze finanziarie.”
Ulteriori riduzioni sono previste anche, nel caso delle utenze domestiche, per chi adotta pratiche virtuose di prevenzione dei rifiuti, come l’uso di coppette o assorbenti riutilizzabili, l’utilizzo di pannolini lavabili e l’adesione a servizi di noleggio e lavaggio pannolini per bambini 0–3 anni. Nel caso di utenze non domestiche invece le riduzioni riguarderanno la vendita prevalente di prodotti sfusi o alla spina, l’adozione del vuoto a rendere, la distribuzione di acqua alla spina in contenitori riutilizzabili e la cessione gratuita di prodotti non alimentari.
Lo sconto sarà pari ad una riduzione, per ogni pratica attivata, del 2% della tariffa variabile per le utenze domestiche e dell’1% per le utenze quelle non domestiche. Occorre ricordare che la riduzione verrà concessa a consuntivo, previa presentazione entro febbraio 2026 di una istanza corredata dalla relativa documentazione.
TORINO CLICK
E’ stata inaugurata la nuova Rianimazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute e della Scienza di Torino. Situata al 3° piano, è stata totalmente rinnovata, in linea, da un lato, con gli attuali concetti di umanizzazione delle cure e di rianimazione aperta e, dall’altro, con i bisogni delle cure intensive. Sono 10 posti letto, disposti 6 in un unico ambiente e 4 suddivisi in 2 camere, utilizzabili queste ultime anche come isolamento. Oltre ai locali di servizio per gli operatori disposti sul lato opposto dell’area di cura, è prevista un’area fortemente desiderata, dedicata ai genitori, alla loro accoglienza e ristoro, progettata per rendere questo ambiente di per sé ricco di sofferenza il più confortevole possibile. Si è trattato di un investimento complessivo, tra lavori, arredi ed apparecchiature, di circa 2 milioni e 500mila euro, di cui 2 milioni di euro sono stati Fondi Arcuri. La Rianimazione dell’ospedale Regina Margherita afferisce alla Anestesia e Rianimazione 5 pediatrica (diretta dalla dottoressa Simona Quaglia), afferente al Dipartimento di Anestesia, Rianimazione ed Emergenza (diretto dal dottor Maurizio Berardino) e, dal punto di vista funzionale, al Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino (diretto dalla professoressa Franca Fagioli). Il Responsabile è il dottor Enrico Bonaveglio e la Coordinatrice infermieristica è la dottoressa Ilaria Bergese.
Ogni anno vengono accolti più di 550 bambini provenienti da tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta, ma anche da tutta Italia e dall’estero, grazie alle elevate competenze presenti all’OIRM e vengono prese in carico tutte le patologie mediche e chirurgiche del neonato e del bambino, grazie a due gruppi medico-infermieristici, l’uno a maggior vocazione per la cardiochirurgia e i trapianti e l’altro generale. Negli ultimi anni, con l’incremento della complessità degli interventi chirurgici effettuati all’OIRM si è verificato, con l’aumento dei ricoveri postchirurgici, un’inversione del tradizionale rapporto pazienti medici / pazienti chirurgici e si è resa necessaria la messa a punto di nuove soluzioni clinico-organizzative adatte al cambiamento.
Erano presenti Alberto Cirio, Federico Riboldi, Andrea Tronzano, Maurizio Marrone, Livio Tranchida, Franco Ripa, Franca Fagioli, Simona Quaglia, Maurizio Berardino.
“La nuova Rianimazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita consente di unire nello stesso contesto le migliori cure assicurate da professionisti di riconosciuto livello con l’umanizzazione degli ambienti, per garantire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie l’assistenza più completa. La Regione conferma e rafforza il suo impegno a favore della struttura del Regina che ogni accoglie centinaia di pazienti non solo dal Piemonte ma da tutto il mondo” dichiarano il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore alla Sanità piemontese Federico Riboldi.
“Il nuovo reparto di Rianimazione , realizzato con i Fondi Arcuri esalta sia l’aspetto del percorso diagnostico terapeutico sia quello dell’umanizzazione degli ambienti ospedalieri. Il tutto nell’ottica della presa in carico dei piccoli pazienti, non solo dal punto di vista medico sanitario, ma soprattutto dal punto di vista della persona a 360°” dichiara Livio Tranchida (Direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino).
“Si tratta di un nuovo traguardo raggiunto per il nostro ospedale, un progetto che rappresenta un passo importante non solo dal punto di vista clinico, ma anche umano. È uno spazio pensato per offrire cure altamente specialistiche ai bambini più fragili e, al tempo stesso, sollievo e sostegno concreto ai genitori, spesso molto provati fisicamente e psicologicamente. Abbiamo voluto creare un ambiente il più possibile vicino alle famiglie ed ai piccoli pazienti nei momenti più difficili» ha dichiarato la professoressa Franca Fagioli (Direttrice del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino).
“Viene inaugurato oggi il nuovo reparto di Rianimazione, che coniuga alla perfezione tecnologia innovativa ed umanizzazione e che qualifica ulteriormente l’AO OIRM di Torino e la rete pediatrica regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per questo importante traguardo” dichiara Franco Ripa (Commissario Azienda Ospedaliera OIRM Torino).
Chiara Appendino è tornata al centro del dibattito politico torinese con dichiarazioni che rischiano di segnare un punto di svolta nelle dinamiche del centrosinistra. Intervenendo alla Festa dell’Unità ha ribadito la disponibilità del Movimento 5 Stelle a partecipare alla costruzione di un campo largo in vista delle prossime elezioni comunali, ma ha posto una condizione: l’alleanza si farà solo se non sarà in continuità con l’attuale sindaco Stefano Lo Russo. Non si tratta, ha precisato, di un fatto personale, bensì della necessità di dare un segnale di rottura con un sistema che Lo Russo incarna, a prescindere dal giudizio sul suo operato amministrativo.
Appendino ha spiegato di non voler essere lei la protagonista di questo nuovo percorso, così come non potrà esserlo l’attuale sindaco. Secondo l’ex prima cittadina serve un volto diverso, “capace di rappresentare un progetto innovativo e di parlare a quella parte di cittadini che oggi si sente esclusa e non partecipa al voto”. In questo senso ha sottolineato che non basta invocare l’unità per principio, ma occorre “coerenza e identità”, evitando accordi costruiti solo per sommare sigle.
La posizione ha suscitato reazioni immediate. Lo Russo ha replicato che non pensava i “veti personali” potessero essere una categoria della politica, evidenziando la difficoltà per il Partito Democratico di gestire una condizione che mette direttamente in discussione la sua candidatura.
Estate in crescita: +8,7% di stranieri
I dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte confermano il trend positivo. Nei mesi di giugno e luglio 2025 si sono registrati +4% di arrivi e +5% di pernottamenti rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la stagione è il turismo internazionale: +8,7% di arrivi e circa +10% di pernottamenti.

Montagna superstar
Le destinazioni alpine hanno registrato performance eccezionali. Alagna Valsesia, Bardonecchia, Frabosa Sottana, Limone Piemonte e Sauze d’Oulx hanno visto picchi di presenze grazie a un innovativo sistema di rilevazione basato sulla telefonia mobile, che integra i dati tradizionali sulle strutture ricettive.
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Bardonecchia ha triplicato i numeri ufficiali nei weekend estivi, con oltre 5.800 presenze il 16 agosto.
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Alagna Valsesia ha quasi raddoppiato i flussi, toccando 1.800 presenze a Ferragosto.
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Frabosa Sottana ha richiamato 5.300 turisti e 6.000 escursionisti con il Concerto in alta quota.
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Limone Piemonte, complice la riapertura del tunnel del Tenda e l’arrivo della Vuelta, ha visto crescere del 20% i flussi turistici.
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Sauze d’Oulx ha sfiorato le 5.000 presenze stimate a Ferragosto.
L’autunno promette bene
Il 49% degli italiani intervistati dichiara l’intenzione di organizzare una vacanza in Piemonte in autunno, in aumento rispetto al 44% del 2024. Torino resta la meta preferita, ma cresce anche l’interesse per:
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attività all’aperto,
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soggiorni wellness ed enogastronomici,
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concerti, eventi sportivi, mostre, sagre e fiere.
Il budget medio previsto oscilla tra i 500 e i 1000 euro.
La voce delle istituzioni
Il presidente della Regione Alberto Cirio sottolinea:
«Anno dopo anno, stagione dopo stagione, i numeri del turismo in Piemonte continuano a crescere. […] Un menu che si dimostra vincente e che siamo pronti ad offrire ai turisti anche in autunno».
L’assessore Paolo Bongioanni evidenzia:
«La riapertura del tunnel del Tenda dopo anni, le tappe della Vuelta in Val Vermenagna, nelle Valli di Lanzo e in Val di Susa, la vitalità dei nostri territori […] sono il segnale che la montagna piemontese ha imboccato con decisione la strada per strutturarsi sempre di più anche come meta estiva fortemente attrattiva e competitiva».
Un Osservatorio sempre più smart
Silvio Carletto, presidente di Visit Piemonte, annuncia una novità:
«L’Osservatorio Turistico Regionale ha introdotto una novità rilevante: il nuovo monitoraggio sui mercati esteri […] La prima fase è partita con un focus sul mercato UK – per supportare ulteriormente le azioni di promozione del Piemonte verso il mercato inglese e britannico in generale».
Il sentiment dei turisti
Le recensioni online confermano la soddisfazione dei visitatori:
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Indice di gradimento: 86,2/100 per il Piemonte contro 85,6/100 della media nazionale.
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Ricettività: 85/100, superiore al dato Italia (84,1/100).
L’analisi delle Ota (Online Travel Agency)
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Estate 2025: 38,7% di saturazione complessiva delle strutture ricettive online.
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Crescono soprattutto laghi (46,5%) e colline (41,2%), con le montagne in aumento di +4,2% rispetto al 2024.
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Per settembre 2025 la saturazione media sfiora già il 45,1%, con picchi oltre il 57% nelle colline e il 55% nei laghi.
Focus UK: target e trend
Il nuovo monitoraggio sul mercato britannico, realizzato con YouGov, ha evidenziato:
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49% dei britannici intenzionati a viaggiare all’estero nei prossimi 12 mesi.
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Target prevalente: over 55 (35%) e fascia 35-44 anni (20%).
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Forte concentrazione nel Sud e Nord Inghilterra (oltre 40% complessivo), con Londra al 14%.
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Attenzione al rapporto qualità-prezzo (38%), a clima e paesaggi (oltre 30%).
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Scelte preferite: vacanze in città e relax (38%), località lacustri, montane e rurali (21%), esperienze outdoor (14%).
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La rimodulazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027, approvata dalla Giunta regionale, comprende anche un importante incremento delle risorse destinate al bando “PieMonta in bici: infrastrutture ciclistiche strategiche”.
La misura che intende promuovere la mobilità urbana multimodale sostenibile quale parte della transizione verso un’economia a zero emissioni nette di carbonio raggiunge così i 22 milioni di euro: ai 4 già assegnati per gli interventi dei Comuni di Cuneo e Vercelli si aggiungono infatti 18 milioni di euro immediatamente disponibili per lo scorrimento della graduatoria.
«Con questo nuovo stanziamento – dichiarano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi – facciamo un ulteriore passo avanti per rendere il Piemonte sempre più sostenibile e connesso. La bicicletta è una scelta di mobilità che guarda al futuro, sia per gli spostamenti quotidiani sia per lo sviluppo del turismo. Grazie a queste risorse possiamo finanziare altri progetti attesi dai territori, costruendo una rete ciclabile capillare e sicura, che è il cuore del nostro impegno per un Piemonte moderno e all’avanguardia».
I Comuni beneficiari sono:
– Bra (CN), per la realizzazione di una ciclovia di collegamento tra Bra, Roreto di Cherasco e Pollenzo (€ 3.000.000)
– Collegno (TO) per la realizzazione dell’asse ciclabile Rivoli-Collegno-Grugliasco (€ 2.382.600)
– Rivalta di Torino (TO) per il progetto Z.A.C. In Bici (€ 1.624.000)
– Borgo San Dalmazzo (CN) per la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento con Roccasparvera (€ 1.920.000)
– Settimo Torinese (TO) per il progetto MoSSa – Mobilità ciclistica Sistematica a Settimo e San Mauro (€ 3.000.000)
– Dronero (CN) per la riqualificazione urbana finalizzata all’implementazione della rete ciclabile fra Dronero e Roccabruna (€ 869.000)
– Saluzzo (CN) per la realizzazione di un tratto di pista ciclabile sulla sede ferroviaria dismessa nel tratto Moretta-Saluzzo (€ 3.000.000)
– Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese (TO) per il progetto Vela 2.0 (€ 1.124.000)
Grazie a questo nuovo stanziamento di 18 milioni di euro sarà possibile costruire 62 chilometri di nuovi percorsi ciclabili, che si aggiungono ai 26 chilometri già previsti a Cuneo e Vercelli, per un totale di 88 chilometri di nuove infrastrutture.
Complessivamente, la rete ciclabile piemontese si arricchirà anche di un importante effetto di connessione: saranno messi in rete 608 chilometri di percorsi ciclabili esistenti, di cui 27 derivanti dagli interventi già finanziati e ulteriori 581,7 chilometri derivanti dai nuovi progetti ammessi.
Nell’ambito dell’attività di contrasto al fenomeno terroristico di matrice jihadista, la DIGOS di Torino e il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, avvalendosi del Nucleo regionale, con il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno condotto in ambito carcerario un’articolata e complessa attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Torino, all’esito della quale è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere ad un cittadino tunisino, di 40 anni , per partecipazione all’organizzazione terroristica jihadista.
L’operazione ‘Shaytan’ (شيطان) ha consentito di acquisire elementi sulla partecipazione all’organizzazione terroristica dell’indagato – che ha vissuto in Italia per oltre 10 anni con un nome fittizio – essendo emerso che ha conosciuto l’organizzazione Al Qaeda, idolatrando e seguendo gli insegnamenti di Osama Bin Laden, nonché partecipando in Tunisia all’organizzazione terroristica Ansar al-Sharia.
Durante il periodo di detenzione sono stati registrati diversi suoi racconti, intervallati dai canti di nasheedtipici della propaganda islamista, nonché da storie, anche di natura mistica e citazioni sul volere di Dio, per convincere gli stranieri, che di volta in volta hanno condiviso la camera detentiva, a scegliere la strada del Jihad, facendo anche leva sulla mancanza di rispetto della religione islamica da parte degli occidentali e sull’esaltazione degli attentati eseguiti dallo Stato Islamico sul territorio europeo.
È altresì emerso il suo presunto progetto di impugnare le armi per onorare l’Islam, ritenendo la Sharial’unica legge da applicare, mediante il martirio.
Circa l’appartenenza dell’uomo ad organizzazioni terroristiche jihadiste, è emerso dall’attività di indagine che sarebbe stato pronto a fare un attentato una volta uscito dal carcere, morendo in nome dell’Islam, alzando la bandiera dell’Islam.