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Nuovi indagati, identificati gli aggressori del giornalista torinese

Dopo le indagini e le perquisizioni ci sono nuovi indagati per l’aggressione del giornalista de La Stampa Andrea Joly avvenuta sabato sera in via Cellini a Torino. Oltre al 45enne e al 53enne già denunciati, ora sono indagati anche un 35enne e un 46enne, militanti del circolo di estrema destra Asso di Bastoni. Nel gruppo vi sarebbe anche l’uomo ripreso da un video, che ha afferrato  Joly per il collo e lo ha fatto cadere.

Insediato il nuovo Consiglio regionale, Nicco (Fdi) presidente

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Davide Nicco di Fratelli d’Italia è il nuovo presidente del Consiglio regionale del Piemonte. È stato eletto all’unanimità nella votazione a scrutinio segreto alle Ogr, nella prima seduta dell’assemblea regionale dopo le elezioni di giugno.

“Il ruolo di presidente del Consiglio regionale – ha detto Nicco – è una grande responsabilità che necessita di altrettanto impegno, equilibrio e tempo da dedicare per garantire in modo uguale ogni componente del Consiglio: maggioranza, minoranze e dipendenti. Noi siamo al servizio dei cittadini piemontesi”.

“Con il governatore Alberto Cirio e con la Giunta non potremo che avere uno stretto rapporto di confronto e una collaborazione continua – spiega Nicco -, nel rispetto dei ruoli e dei compiti di ciascuno.  Una condivisione di intenti e di programmazione dei lavori è essenziale per il funzionamento efficace dell’amministrazione regionale, prevedendo una programmazione puntuale dei lavori consiliari e la discussione delle proposte legislative”.

Tra gli interventi dell’opposizione quello della competitor di Cirio alle elezioni regionali, Gianna Pentenero: «Quello che il centrosinistra ha proposto al Piemonte non era solo un programma elettorale ma una visione del futuro che molti cittadini e cittadine ci hanno chiesto di portare avanti. Questa visione caratterizzerà la nostra opposizione: un’opposizione seria, concreta, propositiva ma senza sconti, pronti a usare tutti gli strumenti democratici a partire dalla raccolta firme per interrompere il processo della legge sull’autonomia differenziata, che creerà solo sperequazioni. Un’opposizione antifascista, perché la vile aggressione al giornalista Andrea Joly dimostra che non bisogna mai abbassare la guardia verso i gruppi violenti che sconfessano i valori della nostra Repubblica». Lo affermano la Capigruppo regionale Pentenero e il Segretario regionale Pd Domenico Rossi.

Nel corso della prima seduta odierna, il Consiglio regionale del Piemonte, presieduto temporaneamente dal consigliere anziano Mauro Salizzoni, aveva in mattinata effettuato le surroghe, tutte votate all’unanimità dall’Aula.

Maurizio Marrone, eletto sia nella lista regionale “Per il Piemonte”, sia nella Circoscrizione di Torino nella lista di FdI, ha optato per la prima per cui il seggio è stato assegnato ad Alessandra Binzoni. Marco Gabusi, anche lui eletto nella lista regionale e nella Circoscrizione di Asti nella lista di Fi, ha optato per la prima determinano la surroga di Debora Biglia.

In base a quanto previsto dalla nuova legge elettorale regionale, l’Aula ha poi esaminato le singole posizioni dei consiglieri che hanno optato per il ruolo di assessore. Vista l’incompatibilità, l’Aula ha provveduto alla proclamazione dei consiglieri supplenti degli stessi assessori.

A Paolo Bongianni (Fdi), eletto nella Circoscrizione di Cuneo, subentra la prima degli esclusi Federica Barbero.

A Elena Chiorino, eletta nella lista regionale “Per il Piemonte” subentra Daniela Cameroni.

Enrico Bussalino (Lega), eletto nella Circoscrizione di Alessandria, viene sostituito da Marco Protopapa, così come Marco Gallo (Lista civica Cirio presidente) nella Circoscrizione di Cuneo da Daniele Sobrero.

Gli assessori Marina Chiarelli (FdI), proclamata nella Circoscrizione di Novara viene sostituita da Gianluca Godio, Federico Riboldi (FdI) primo nella lista circoscrizionale di Alessandria da Silvia Raiteri,mentre Mauro Fava (Fi) sostituisce Andrea Tronzano nel contesto della Circoscrizione di Torino.

L’assessore Marrone, che in precedenza aveva optato per il seggio legato alla lista regionale, viene sostituito da Claudio Sacchetto.

L’assessore Gabusi aveva come detto optato per la lista regionale, venendo surrogato da Biglia. Avendo la lista circoscrizionale di Asti esaurito i candidati, la legge prevede che il subentrante sia individuato nelle stesse liste circoscrizionali che non abbiano ancora espresso alcun seggio, per cui la scelta è caduta su quella di Fi di Alessandria con Davide Buzzi Langhi.

Anche in questa occasione, le votazioni sono state tutte all’unanimità.

Antifascismo liberale

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IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Al di là dell’ovvia condanna del pestaggio subito ieri a Torino  da un cronista de “La Stampa”, va condotta una riflessione su casa Pound che resta una delle manifestazioni più evidenti di dichiarata  nostalgia fascista. Io, da liberale, sono sempre stato per la tutela della libera espressione delle idee, anche le più intollerabili perché la vera tolleranza si esercita sulle idee non tollerabili, non su quelle che differiscono leggermente dalle nostre. Ciò detto, il discorso diventa diverso, se alle idee intollerabili seguono fatti concreti di violenza. In questo caso non è ammessa nessuna tolleranza  e i poteri dello Stato debbono agire contro ogni violazione delle leggi senza guardare alla matrice ideologica di chi ricorre alla violenza. La Salis si è rivelata violenta come dimostrano le condanne subite, i centri sociali sono violenti, casa Pound (che abusa del nome di un poeta che scrisse e parlò e fu a sua volta perseguitato) è  un focolaio di violenza.  Casa Pound occupa abusivamente da anni un intero edificio a Roma come alcuni centri sociali. Questa inerzia nel non aver mai fatto sgomberare le occupazioni abusive appare del tutto ingiustificabile.
Qui non si tratta di legge Scelba o legge Mancino, ma di semplice rispetto della legalità. Anche se Casa Pound non fosse un focolaio di violenza andrebbe fatta sgomberare e doveva essere fatta sgomberare da gran tempo. Circa il suo scioglimento non credo possa essere il Governo a decidere, ma la Magistratura. Io ricordo che l’origine del terrorismo in Germania fu generata dallo scioglimento del partito comunista. È un precedente storico che non va mai dimenticato. Così le leggi Scelba e Mancino si sono rivelate dei decaloghi che non hanno inciso nella realtà italiana se non in modo marginale, anche perché la norma transitoria della Costituzione si riferisce al “disciolto partito fascista” quindi a qualcosa di ben storicamente definito.
Quando leggo che deputati vogliono anche limitare il diritto di riunirsi e di manifestare, mi torna in mente il fascismo antifascista di cui parlava Flaiano. Un’ ultima riflessione: come mai ci sono giovani che sono nostalgici di Mussolini a tanti anni dalla sua caduta? Sarà l’eterno fascismo di cui parlava Eco? O perché, secondo Canfora, il fascismo non è mai morto?  Queste sono tesi antistoriche che non spiegano quasi nulla e che danno inconsapevolmente  eccessiva importanza al fascismo, come la diede Gobetti con la sua tesi sul fascismo “autobiografia della Nazione” .
Io piuttosto chiamerei in causa una scuola che non ha saputo formare alla democrazia  e anche un certo antifascismo retorico esaltatore di una Resistenza mitizzata  che si è rivelato incapace di parlare ai giovani.
In ogni caso ritengo fisiologico in una democrazia che ci siano persone che la pensino in modo diverso. Il problema è quello di non violare le leggi  con comportamenti incompatibili  con la convivenza civile. Questo è l’antifascismo liberale, gli altri antifascismi, tutti legittimi, sono illiberali e anche intolleranti. Molti combattenti della libertà, da Mauri a Perotti, non si ritroverebbero su certe posizioni manichee e faziose di alcuni  santoni  e valchirie che ho letto oggi sui giornali.

Cronista de “La Stampa” preso a calci da militanti di Casa Pound

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Ieri sera Andrea Joly, giornalista de La Stampa, è stato aggredito a Torino in via Cellini all’esterno dell’Asso di Bastoni, un locale legato all’estrema destra, dove era in corso una festa di Casa Pound. I militanti quando hanno visto che il giornalista (che si trovava lì’ per caso) stava girando un video con il telefonino lo hanno colpito con dei calci, tanto da dover ricorrere al pronto soccorso. La Digos sta analizzando le immagini per identificare gli autori dell’aggressione.

Ma i rappresentanti del circolo non ci stanno e spiegano ai giornali la loro versione:  mentre stavano facendo una foto di gruppo è stato visto un ragazzo  fare foto e video ai presenti, compresi dei minorenni con dei genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Joli non si sarebbe qualificato come cronista e avrebbe spintonato dei ragazzi, creando battibecco. Poi si sarebbe messo a correre cadendo.

L’episodio è stato condannato  (tra gli altri) dal sindaco Stefano Lo Russo, dal presidente della Regione Cirio, dall’ex sindaca Appendino, dall’on. Montaruli, dalla sen. Ambrogio e dall’assessore Marrone di Fdi e dal deputato Avs Grimaldi.

Per la prima volta in Italia autotrapianto di rene con il Robot da Vinci Single Port alle Molinette 

Per la prima volta in Italia è stato effettuato un autotrapianto di rene utilizzando il sistema robotico di ultima generazione da Vinci Single Port ad unico accesso per il prelievo dell’organo, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Un uomo, 56 anni, aveva da poco scoperto di essere portatore di una rara patologia tanto silente quanto pericolosa: un aneurisma di 2 cm a carico dei rami dell’arteria renale. Era necessario intervenire per prevenire l’elevato rischio di rottura spontanea dell’arteria, ma la complessa posizione dell’aneurisma non rendeva possibile un intervento tradizionale, cioè con il rene nella sua posizione naturale.
Le speranze di salvare il rene erano affidate alla possibilità di poter effettuare un delicato intervento di prelievo del rene per ripararlo al di fuori del campo operatorio e poi effettuare un autotrapianto.
A tal fine è stato utilizzato il nuovissimo e rivoluzionario sistema robotico da Vinci Single Port, da poco disponibile in Europa e da tre settimane in dotazione presso l’Urologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Paolo Gontero). Il nuovo approccio chirurgico attraverso un’unica piccola incisione di 2,5 cm ha permesso di effettuare il prelievo del rene sinistro da riparare: “L’estrema raffinatezza di questa importante evoluzione della tecnologia operatoria robotica unitamente alla capacità di lavorare in uno spazio relativamente ristretto, tanto quanto una pallina da tennis, ha permesso di effettuare il prelievo di rene passando al di fuori dell’addome, utilizzando quindi una via extraperitoneale”, afferma il professor Paolo Gontero, che ha eseguito la parte robotica dell’intervento. “Una via di accesso che consente una ulteriore riduzione del trauma chirurgico rendendo possibile una più rapida ripresa postoperatoria, caratteristica che contraddistingue e spiega la recente diffusione di questa nuova tecnologia negli USA”. Il rene è stato quindi estratto mantenendo sempre una via di accesso al di fuori del peritoneo e posizionato in un campo operatorio apposito dove è stato raffreddato e perfuso (mantenuto in vita) con liquidi speciali per prevenire i danni da ischemia e quindi sottoposto ad una delicata riparazione della malformazione di cui era affetto da parte del dottor Aldo Verri (Direttore della Chirurgia vascolare ospedaliera dell’ospedale Molinette). Sempre utilizzando la stessa incisione è stato quindi effettuato l’autotrapianto. La parte anestesiologica è stata seguita dall’équipe del dottor Roberto Balagna. L’intervento, durato 7 ore, è stato coronato da successo comportando una pronta ripresa della funzione dell’organo ed una dimissione del paziente in buone condizioni.
“E’ doveroso ricordare come tutto ciò sia stato reso possibile in primis grazie alla sensibilità della Fondazione CRT, che mesi fa ha creduto in un progetto di ricerca finalizzato all’utilizzo di questa tecnologia in ambiti chirurgici urologici selezionati, quali il trapianto di rene, le disfunzioni dell’apparato urinario del mieloleso, ma anche il tumore di vescica e della prostata” continua il professor Gontero, che conclude: “Grazie alla generosa donazione della Fondazione CRT sarà possibile disporre per un anno di questa tecnologia per effettuare una cinquantina di interventi urologici”.
Un progetto di ricerca che vede anche la partecipazione del professor Mario Morino (Direttore della Clinica Chirurgica universitaria dell’ospedale Molinette) per un utilizzo multidisciplinare in chirurgia oncologica.
“Una nuova frontiera della chirurgia che concilia l’aspetto tecnologico e le professionalità mediche per un nuovo traguardo raggiunto, che conferma per l’ennesima volta le eccellenze della nostra Città della Salute” dichiara il dottor Giovanni La Valle (Direttore generale della Città della Salute di Torino).

Controlli sui mezzi pubblici a Torino: su seimila passeggeri il 10% senza biglietto

(TORINO CLICK) 192 mezzi pubblici controllati e 5.760 passeggeri sottoposti a verifica dei  titoli di viaggio da cui sono derivate  598 violazioni accertate, 3 accompagnamenti al Comando Generale di soggetti privi di documenti di identità e 2 denunce all’Autorità Giudiziaria  per ‘resistenza a Pubblico Ufficiale’ e ‘Rifiuto di generalità’.

Sono i primi risultati del servizio “Linea Sicura” messo in campo dalla Polizia Locale in collaborazione con Gtt per un’attività congiunta di controllo sui mezzi pubblici volta a garantire la sicurezza dei passeggeri, dei controllori e la verifica del regolare possesso dei titoli di viaggio.

L’attività è partita il 16 maggio scorso, dopo aver individuato le fermate di riferimento, ed è proseguita con cadenza settimanale prevedendo, in supporto  al personale di Gtt, la partecipazione congiunta di agenti della Polizia Locale appartenenti ai Comandi Territoriali, al Reparto Radio Mobile, all’Aliquota Pronto Impiego, al Reparto di Polizia Giudiziaria e al Reparto Operativo Speciale, nonché gli agenti dell’unità cinofila. I controlli riprenderanno a settembre.

“Un trasporto più veloce, intermodale, sostenibile, e sicuro – spiega l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta – è tra gli obiettivi che ci siamo dati costruendo il Nuovo Trasporto Torino, un piano che guarda al 2030 e vuole traghettare la Città verso un sostanziale miglioramento del servizio. Tra le tante attività programmate, che vanno dal cambio mezzi, al ridisegno delle linee, alla digitalizzazione del servizio, si inserisce il progetto ‘Linea sicura’ di lotta all’evasione e di miglioramento dell’esperienza di viaggio”.

“L’obiettivo di questo servizio – spiega l’assessore alla Polizia Locale Marco Porcedda- è quello di garantire la legalità a bordo dei mezzi più frequentati, supportando Gtt nella verifica del regolare possesso dei titoli di viaggio e affiancando un’attività di controllo e prevenzione dei reati”

La magia della Reggia: “Sere d’Estate” alla Venaria

Aperture prolungate, al venerdì e al sabato, alla “Reggia”, con eventi e spettacoli a biglietto speciale

Dal 26 luglio al 31 agosto

Venaria Reale (Torino)

E’ una buona consuetudine estiva. Così, come prassi ormai da tempo consolidata, con l’arrivo dell’estate, anche quest’anno la “Reggia di Venaria” – fra le “Residenze Sabaude Patrimonio Unesco” dal ’97 –  con i suoi “Giardini” e le “mostre” in corso prolungherà ogni venerdì e sabato (e mercoledì 14 agosto, vigilia di Ferragosto e “Festa di Venaria”), l’orario di apertura al pubblico fino alle 23, con biglietto speciale.

Il grandioso complesso monumentale alle porte di Torino (progettato, a partire dal 1658, dall’architetto Amedeo di Castellamonte su incarico del duca Carlo Emanuele II come base per le battute di caccia e successivamente ingrandito con numerosi corpi edilizi, alla cui progettazione lavorò anche il più celebre architetto di Casa Savoia, Filippo Juvarra) ospiterà infatti da venerdì 26 luglio a sabato 31 agosto, “Sere d’Estate alla Reggia”, rassegna, organizzata in collaborazione con “Piemonte dal Vivo”, che porta la musica e lo spettacolo dal vivo nei “Giardini” con concerti, serate dedicate al ballo e dj set immersi nella bellezza del luogo.

Se gli spazi di “Cascina Medici del Vascello”propongono tra gli altri “La Paranza del Geco”, “The Sweet Life Society” e “Afrodream” in concerto, la selezione musicale al “Giardino delle Rose” sarà curata da “Jazz Re:Found”.

E non solo musica. Le serate prevedono, infatti, anche spazi ad hoc per gli appassionati di danza, alle prime armi e non.  L’appuntamento è alle 18 con lezioni specifiche per imparare i passi più “iconici” del tango, del flamenco, dello swing e non solo.

Il tutto legato alla possibilità di visitare in orario serale la “Galleria Grande”, la “Sala di Diana”, la “Cappella di Sant’Uberto” insieme agli altri magnifici ambienti della “Reggia” e alle grandi mostre attualmente in corso, da “Capodimonte da Reggia a Museo” (nella “Sala delle Arti”) alle  installazioni d’arte contemporanea “Venaria Green Art” e “Mainolfi/Sculture. Bestiario” nei “Giardini”. In occasione di “Sere d’Estate alla Reggia”, la programmazione si allunga anche al sabato pomeriggio e alla domenica ancora con spettacoli di danza e, perfino, spettacoli di “circo contemporaneo” diffusi nei “Giardini” della “Reggia” con Compagnie del territorio e ospiti internazionali. Tra gli artisti da non perdere Parini Secondo (con le danzatrici Camilla Neri e Francesca Pizzagalli), la Compagnia francese “Cie Didier Théron”, “EgriBiancoDanza” e “Balletto Teatro di Torino”.

In agenda, anche appuntamenti fissi, quali:

Al calare della sera i “Giardini” si illuminano della magica luce di 5mila candele per creare un’atmosfera davvero unica; dalle 18, in “Cascina Medici del Vascello”, “Musica dal vivo” con Flamenco, Tango, Pizzica, Swing, Afro… per rilassarsi, ballare e gustare un aperitivo al tramonto nel bel mezzo dei “Giardini” della Reggia; dalle 21,30, nel “Giardino delle Rose” le serate proseguono sotto le pergole del roseto dove si può ammirare il “Giardino” illuminato dalle candele sorseggiando un cocktail al “Chiosco delle Rose” con selezione musicale a cura di “Jazz Re:Found Selectors”; alle 23, infine, nella “Corte d’onore”, “Teatro d’Acqua” della “Fontana del Cervo” spettacolo di luci, suoni e movimenti d’acqua. In un intreccio spettacolare di magia e fantastica creatività.

Per info: “Reggia di Venaria”, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992300

Programma dettagliato: www.lavenaria.it

g. m.

Al colle dell’Assietta la festa del Piemonte

Domenica 21 luglio con la rievocazione della storica battaglia del 1747

 

 

Sabato 20 e domenica 21 luglio in programma la rievocazione della storica battaglia del col dell’Assietta del 1747. Sabato 20 luglio il programma della Festa del Piemont al Col ed L’Assietta prevede le visite al campo storico dalle 15.20 in avanti e la cena al rifugio Casa Assietta Jack Canali ( ex casa cantoniera) alle 19, prenotabile al numero 3756291465.

A partire dalle 21.30 sono previsti la camminata con le torce fino all’obelisco sulla Testa dell’Assietta, gli onori ai caduti della battaglia del 1747 e il falò a casa Assietta con accompagnamento musicale.

Domenica 21 luglio, dopo l’alzabandiera, la Messa in piemontese sarà celebrata alle 10, mentre la commemorazione ufficiale all’obelisco si terrà alle 11. Finalmente alle 11.45 si potrà assistere alla rievocazione storica della battaglia a Casa Assietta. Alle 12.30 è in programma il pranzo organizzato ai gestori del rifugio, seguito dai balli tradizionali piemontesi e dalla musica proposti dalla Filarmonica di Cavour e dal coro Alpino Rivoli. Alle 15 verrà presentato il libro dal titolo “La battaglia dell’Assietta e la campagna militare alpina del 1747”. Gli organizzatori sconsigliano la salita della Assietta a persone affette da problemi cardiaci, respiratori e di pressione. Chi sale deve munirsi di scarpe chiuse, possibilmente scarponcini o scarpe da ginnastica, evitando infradito, ciabatte, scarpe con tacco e suola scivolosa. Considerata la notevole variabilità del meteo ad alta quota, è bene munirsi di mantellina per la pioggia, giacche a vento ed è meglio evitare l’uso di ombrelli in quanto, in caso di pioggia, si può essere esposti a fulmini.

Gli organizzatori raccomandano il rispetto dei segnali stradali, in particolare quelli che indicano il divieto di sosta nel tratto della Provinciale 173 tra la zona in cui verrà celebrata la Messa e il rifugio Assietta Jack Canali. I partecipanti all’evento sono tenuti a rispettare le indicazioni dei volontari della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine. Le zone di parcheggio nei pressi del rifugio sono gestite dai volontari e risulta meglio limitare l’afflusso all’obelisco durante la commemorazione, visto che sulla Testa dell’Assietta lo spazio è limitato. Tutta l’area è protetta e l’ente di gestione dei Parchi delle Alpi Cozie invita i visitatori a non calpestare inutilmente i prati, non molestare gli animali autoctoni, tra i quali gli anfibi che popolano il vicino laghetto, non raccogliere fiori, erbe o piante e non calpestare le aree di torbiera segnalate, limitando altresì l’inquinamento acustico e luminoso e non abbandonando rifiuti.

Per ulteriori informazioni si può scrivere a info@ festa-del-piemonte-al-colle-assietta.it

 

Mara Martellotta

Furgone contromano sulla A4, direzione Torino: 5 mezzi coinvolti, un ferito grave

 

Nella notte sulla A4, in direzione Torino, un furgone ha percorso un tratto contromano provocando  un incidente frontale. Sono rimasti coinvolti anche  un taxi e altre tre vetture.

L’incidente si è verificato lungo la A4, tra la barriera Ghisolfasud – Rho – Arluno, in direzione Torino.

Un uomo è rimasto ferito gravemente e si sono registrati  disagi alla circolazione, sul posto la polizia stradale di i vigili del fuoco.

 

“Il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni”: a Torino c’è un problema droghe, anche fra giovanissimi

Interventi tanto interessanti quanto inquietanti sono emersi durante un incontro pubblico nel quartiere torinese di San Salvario i cui residenti sono allarmati da un generale peggioramento della vivibilità. E la droga, in questa storia, è protagonista

A cura di Lineaitaliapiemonte.it

Vai quasi per caso a un incontro pubblico sulla questione tossicodipendenze a San Salvario, istituzioni, Polizia, Asl, organizzato da agenzia sviluppo locale San Salvario Onlus e non ti aspetti niente di chè e invece hai la fortuna di partecipare ad uno degli eventi su questo tema più interessanti degli ultimi tempi

Indubbiamente merito dei relatori estremamente qualificati e anche della non politicizzazione dell’incontro che ha visto sì la partecipazione dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino Iacopo Rosatelli ma anche di esponenti della polizia scientifica, dell’area dipendenze Asl Città di Torino più il fondamentale contributo dei residenti della zona, tutti coinvolti da un fenomeno, quello dello spaccio e del consumo di droga, che sta assumendo connotati sempre più preoccupanti.

Dietro alla microcriminalità c’è, quasi sempre, la droga

Particolarmente interessante l’intervento della dottoressa Raffaella Fontana, Dirigente dell’impegnativo Commissariato Barriera Nizza di Torino, con competenza dal Lingotto a San Salvario, che racconta il territorio con le parole di chi lo vive realmente mostrando di conoscere dinamiche e casistica della cosiddetta microcriminalità dietro alla quale c’è una questione e la questione è la droga. Anzi le droghe, giacchè ognuna ha la sua specificità e tutte insieme creano il problema. Ma in questo momento il problema dei problemi è il crack.

Il problema dei problemi: il crack

La dottoressa Fontana lo dice a chiare lettere: “Il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni”. E’ la frase che non sono le forze dell’ordine e non solo le istituzioni ma probabilmente tutte le varie agenzie, dalla scuola alle famiglie, dovrebbero avere ben presente. Tanto per essere più chiari ancora: non si può cominciare ad usare il crack per scherzo, non si può usarlo per fare un’esperienza perchè il crack dà dipendenza assoluta fin dalle prime assunzioni. Le parole sono pietre e le parole sono queste.

A Torino consumo di droga fin da giovanissimi

A Torino c’è un consumo di stupefacente impressionante: Torino con Milano è una città che mostra un consumo smodato anche di assuntori giovanissimi, il chè significa che nelle scuole circola droga. Non ci si può voltare dall’altra parte, non si può far finta di niente di fronte a queste parole. Tanto più che il fenomeno è talmente trasversale da riguardare tutte le scuole e tutte le classi sociali ed è ormai anche slegato da provenienze geografiche.

Il caso di via Nizza

In via Nizza risultano esserci sia spacciatori che assuntori di droga che stazionano nei pressi della stazione tanto che chi arriva col treno si trova davanti a una popolazione di individui per nulla raccomandabili che sono assuntori cronici e che mettono in atto piccoli furti miranti a guadagnare pochissimi euro: può essere il furto di un caricabatterie, un capo di vestiario, con l’obiettivo di comprarsi una dose di crack da 15 € che consumano in cinque o sei persone subito, passandosela con una pipetta. Il problema è che quest’operazione viene ripetuta dieci e quindici volte al giorno e ogni volta vanno in cerca di quella manciata di euro mettendo a segno piccoli “colpi”, e così ogni giorno. Per i residenti diventa sempre più difficile accettare il termine “microcriminalità” che può andare bene per le statistiche , non se ce l’hai sotto casa 24 h.

Appena arrestato e già fuori?”

Racconta la dirigente di cittadini che si recano in commissariato chiedendo come sia possibile che un individuo arrestato due giorni prima sia già libero: “ La condanna cosiddetta lunga al carcere arriva quando si crea quel che si definisce un cumulo di sentenze per cui il soggetto che è stato arrestato tante volte, dopo tutto il lunghissimo iter giudiziario, viene condannato magari a 10 anni”. Campa cavallo.

 

 Patrizia Corgnati