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Lovers Film Festival 2025, il bilancio della quarantesima edizione

 

8 giorni, 70 film in programma da 26 Paesi e più di 70 ospiti fra registi e attori nazionali e internazionali – fra i quali Alan Cumming che ha ricevuto il premio Stella della Mole e Karla Sofia Gascon, Palma d’oro a Cannes e prima donna trans ad aver ricevuto tale riconoscimento – personaggi dello spettacolo, cantanti, performer, scrittori e giornalisti. Questi i numeri del Lovers Film Festival – il più longevo festival sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) d’Europa – che si è svolto a Torino, presso il Cinema Massimo del Museo Nazionale del Cinema dal 10 al 17 aprile e che quest’anno ha compiuto 40 anni.

“Siamo soddisfatti del successo del 40° Lovers Film Festival e del forte valore che – in un momento particolarmente difficile – continua con forza a dare la propria testimonianza nella lotta per i diritti civili” sottolineano Enzo Ghigo e Carlo Chatrian, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino.

Alla premiazione è intervenuto anche il sindaco Stefano Lo Russo: “il Lovers Film Festival – ha detto – non è soltanto un festival cinematografico, ma uno spazio di libertà, di ascolto, di visione condivisa. Un evento che parla anche della nostra identità, una Torino che crede nei diritti, nella cultura, nella forza delle differenze”.

Il bilancio per gli organizzatori risulta positivo con un’affluenza complessiva di 6.008 presenze (fra appuntamenti gratuiti e a pagamento). L’anno scorso erano state 4.731. Gli incassi sono aumentati del +6,45 % rispetto alla passata edizione con +22,19 % del numero dei biglietti venduti e sono stati 438 gli accrediti registrati con un + 3,79% rispetto al 2024 e con +37,88 % del numero di passaggi degli accreditati.

Quanto al social engagement, il Lovers, nel 2025, ha raggiunto oltre 3,3 milioni di persone (+2,6M rispetto al 2024) e 4,5 milioni di visualizzazioni. Instagram guida il coinvolgimento con +36% di interazioni medie per post e sostiene soprattutto la crescita delle conversazioni del 124%, segno di un dialogo più rilevante con le community grazie ai nuovi format narrativi.

Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il sostegno del MIC-DG Cinema, della Regione Piemonte, della Città di Torino, di Fondazione CRT e con un contributo straordinario di Fondazione Compagnia di San Paolo.

TORINO CLICK

Transessuali dal Brasile a Torino costretti a prostituirsi, 5 arresti

In data 15 aprile  la Polizia di Stato, costantemente coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 5 persone, gravemente indiziate del reato di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, con l’aggravante della finalità dello sfruttamento della prostituzione.

L’attività investigativa è stata avviata nel settembre 2024, quando la Squadra Mobile di Torino ha scoperto una rete di cittadini di nazionalità brasiliana, presenti nel territorio di questa provincia, dedita alla tratta di connazionali transessuali che, fatti giungere dal Brasile con la falsa promessa di un lavoro regolare, erano poi costretti a prostituirsi.

L’indagine, supportata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, ha permesso di raccogliere elementi utili a identificare le vittime dei reati nonché a ricostruire i ruoli svolti dai singoli compartecipi dell’associazione delittuosa.

Nel corso delle investigazioni, è emersa l’attività di reclutamento delle vittimi effettuata direttamente in Brasile ad opera di persone diverse dagli odierni indagati ma a loro collegate. Molto utile, in tal senso, è stata l’attività di cooperazione internazionale avviata da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, con il supporto fornito dal collaterale di polizia brasiliano, nell’ambito del progetto Interpol “EL PAcCTO 2.0”, cui partecipa altresì personale del Servizio Centrale Operativo.

In Italia, l’attività di prostituzione dei transessuali giunti dal Brasile veniva gestita da due coniugi brasiliani, promotori ed organizzatori dell’attività criminale.

Costoro procuravano alle vittime degli alloggi nei quali farle stabilire e controllarle, pretendendo la corresponsione di un canone di locazione nonché il pagamento del “posto” in strada nel quale erano costrette a prostituirsi, oltre al versamento integrale di tutti i guadagni del meretricio.

Il padre di uno dei due coniugi aveva il compito di provvedere all’acquisto di generi alimentari e vestiario per le transessuali, nonché provvedeva ad accompagnarle dalle abitazioni al luogo di prostituzione e, al termine del “turno”, si faceva consegnare le somme di denaro guadagnate.

Sua moglie si preoccupava a preparare i pasti per le transessuali il cui corrispettivo veniva detratto dai proventi.

Ancora, l’indagine ha disvelato il ruolo decisivo attribuito dall’associazione ad una delle transessuali che aveva il compito di controllare senza sosta le vittime che si prostituivano in strada con lei, ricevendo dai vertici dell’organizzazione le “istruzioni” da impartire alle altre e intervenendo – ove necessario – anche con violenza.

Le parti offese, inconsapevoli del destino al quale sarebbero andate incontro, accettavano di trasferirsi dal Brasile in Italia ma, una volta giunte a Torino, veniva loro sottratto il passaporto – con la promessa di restituzione al saldo del proprio debito – ed erano costrette a prostituirsi, perdendo ogni margine di libertà di scelta, movimento e autodeterminazione.

Contestualmente all’esecuzione del provvedimento, sono state effettuate, su disposizione della Procura di Torino, perquisizioni personali e domiciliari, che hanno consentito di recuperare i passaporti delle vittime nonché di sequestrare migliaia di euro in contanti, computer e smartphone sui quali saranno svolti accertamenti tecnici.

Il procedimento penale versa nella fase delle indagini preliminari e pertanto vige la presunzione di non colpevolezza a favore degli indagati, sino alla sentenza definitiva; pur tuttavia, gli elementi raccolti dagli investigatori sono stati ritenuti, dall’A.G. procedente, sufficienti a costituire gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei destinatari dei provvedimenti restrittivi.

Cultura e università al centro della missione piemontese in Qatar

Promuovere Torino e il territorio piemontese, con un’attenzione particolare verso la cultura e l’alta formazione universitaria, in Qatar. Questo l’obiettivo della missione istituzionale che vede impegnati, oggi e domani a Doha, capitale dello Stato del Qatar, il sindaco Stefano Lo Russo con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati.

 

Tra gli appuntamenti in agenda per la delegazione torinese questa mattina c’era l’inaugurazione della mostra “Ultraleggera” nata dalla collaborazione tra VCU Arts Qatar, Qatar Auto Museum e il Museo Nazionale dell’Auto di Torino. All’inaugurazione era presente la presidente del Museo Nazionale del Qatar Sheikha Al-Mayassa bint Hamad bin Khalifa al-Thani che ha manifestato particolare interesse per le collaborazioni in campo culturale e della formazione universitaria, in modo particolare per quanto riguarda i corsi legati al restauro e all’ingegneria idraulica.

 

“Questa missione – spiega il sindaco Stefano Lo Russo – rappresenta una nuova importante opportunità per Torino per stringere nuove relazioni e collaborazioni internazionali in modo particolare sui temi della cultura, dell’innovazione e dell’alta formazione. Temi che per il nostro territorio sono importanti leve di sviluppo e rigenerazione urbana. L’integrazione tra cultura e formazione – che è argomento della rassegna “Driving Urban Futures” ed il focus principale di questa missione- è strategica per il futuro urbano di Torino come città universitaria. In quest’ottica nasce il progetto del Valentino che comprende la nuova Biblioteca Centrale Civica, un luogo di conoscenza all’avanguardia, accessibile e digitale, pensato come spazio di studio, ricerca e cittadinanza attiva per le nuove generazioni, e che punta ad essere un esempio a livello nazionale e internazionale, di come si possa favorire la crescita attraverso le infrastrutture culturali. Il Qatar può guardare alla nostra città come polo culturale e accademico ma anche come meta di un turismo che attira sempre più persone da ogni parte del mondo”.

 

Il presidente Cirio nel primo pomeriggio ha incontrato Thabet Musleh, direttore Retail and Hospitality di Qatar Airways, con l’obiettivo di creare nuove connessioni per espandere l’attrattività dell’aeroporto di Caselle. «Al centro dell’incontro la possibilità di promuovere i prodotti enogastronomici piemontesi nei menù di bordo dei voli della compagnia aerea nelle classi business e first – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – Si tratta di un’occasione importante per iniziare a stringere relazioni con Qatar Airways anche nell’ottica di potenziare i rapporti con l’aeroporto di Caselle». A proposito della missione a Doha, il presidente ha aggiunto: «Per il Piemonte si tratta di una missione strategica, la seconda puntata dopo la nostra partecipazione alla tappa di Nave Amerigo Vespucci a Doha nei mesi scorsi-  sottolinea Cirio – che punta anche a consolidare rapporti commerciali, culturali – con particolare riferimento alla capacità di attrazione delle nostre università- e turistici. Torino e il Piemonte stanno vivendo una fase di espansione turistica molto marcata che guarda a nuovi mercati, come il Medio Oriente e l’Asia, su cui stiamo concentrando i nostri sforzi anche in vista dell’Expo di Osaka durante il quale la nostra regione avrà una settimana di eventi».

 

Questo pomeriggio il sindaco Lo Russo è intervenuto ad un panel tematico nell’ambito della rassegna Qatar Creates “Driving Urban Futures” insieme a Irina Bokova, già direttrice generale Unesco, e al presidente del Mauto Benedetto Camerana, per parlare di Torino come città universitaria e della cultura. E proprio la collaborazione in campo accademico, sulla scia di quanto già avviene in Uzbekistan con la Turin Polytechnic University di Tashkent, è uno degli obiettivi strategici della missione.

 

La delegazione domani incontrerà il vicepresidente per la Ricerca della Hamad Bin Khalifa University Eyad Ahmad Masad e il rettore ad interim Ala Al Fuqaha mentre in mattinata ha incontrato la Sheikha Mozah Bint Nasser Al Missned, madre di Al-Mayassa, che ha un importante ruolo negli investimenti del Paese e segue con particolare attenzione i temi dell’educazione e dell’alta formazione: a Doha, su suo impulso, gli investimenti già messi in campo hanno dato vita alla “Città dell’Istruzione”, un campus di 12 chilometri quadrati che ospita numerosi istituti di istruzione e ricerca.

 

“L’internazionalizzazione del Politecnico è obiettivo dominante di questo mandato rettorale, e questa missione va esattamente in questa direzione – commenta il rettore Stefano Corgnati – Oggi abbiamo campus, hub e partnership che portano i nostri studenti a ottenere il doppio titolo in oltre 80 paesi del mondo: il Qatar con le sue esperienze di alta formazione internazionale rappresenta per noi un partner di straordinario interesse, anche per rafforzare sinergie con gli altri stakeholder del territorio torinese e piemontese. Noi portiamo in dote la nostra consolidata esperienza nei campi dell’ingegneria, dell’architettura, del design e della pianificazione nella formazione e nell’innovazione tecnologica da trasferire per lo sviluppo della società”.
cs

Più di 20 milioni per gli immobili regionali, nuova vita per il Museo Ferroviario

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La Giunta regionale del Piemonte che si è riunita questa mattina ha approvato, su proposta dell’assessore al Bilancio Andrea Tronzano e dell’assessore al Patrimonio Gianluca Vignale, un provvedimento che rafforza e amplia gli interventi di riqualificazione degli immobili di proprietà della Regione.

Con un investimento complessivo di oltre 20,8 milioni di euro vengono aggiornati e potenziati interventi significativi nell’ambito del Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 – Asse 8 “Sviluppo urbano e regionale sostenibile”, grazie alla disponibilità di ulteriori risorse derivate da economie di spesa e rimodulazioni interne al programma.

“Grazie a una puntuale attività di monitoraggio e revisione dei fondi disponibili – dichiara l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, siamo riusciti a liberare risorse da destinare a interventi prioritari per la tutela e la valorizzazione del patrimonio pubblico, con ricadute positive sia sul piano economico, sia sociale. Il buon governo delle risorse si misura anche nella capacità di intercettare i bisogni reali e di dare risposte concrete ai territori”.

Come evidenzia Gianluca Vignale, assessore al Patrimonio e alla semplificazione amministrativa, “abbiamo voluto razionalizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione per dare maggiore impulso agli interventi che migliorano concretamente il volto della Regione e il benessere dei cittadini. Gli immobili oggetto di riqualificazione saranno resi più sicuri, accessibili, funzionali e fruibili, anche in un’ottica di restituzione alla collettività di spazi che meritano la giusta valorizzazione”.

Tra gli interventi più importanti finanziati o rifinanziati si segnalano la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’ex stazione Porta Milano a Torino, destinata a diventare la sede del Museo Ferroviario Piemontese (1,8 milioni di euro), la valorizzazione del Giardino Botanico Sperimentale “REA” di Trana, integrato nel Museo Regionale di Scienze Naturali (3,6 milioni di euro), il restauro della casa padronale della Tenuta Cannona a Carpeneto, Centro regionale per la sperimentazione vitivinicola (4 milioni di euro), la riqualificazione del Galoppatoio Lamarmora di Venaria Reale, destinato a diventare un hub scientifico e culturale per il CCR (Centro per il Restauro) con il finanziamento del primo lotto (2,5 milioni di euro), la sistemazione dell’area dell’ex stazione Dora, nel quartiere Borgo Vittoria a Torino (700.000 euro), l’intervento sull’ex colonia “Broglia” di Ceres, con demolizione dell’edificio pericolante e riqualificazione dell’area (450.000 euro) e la rifunzionalizzazione dell’edificio regionale di Oulx (500.000 euro).

Automotive, missione del Piemonte negli Usa

Il Piemonte è la prima regione italiana che organizza una missione di sistema negli Stati Uniti in questa fase delicata che riguarda in particolare modo il settore dell’automotive. 

La delegazione istituzionale del Sistema Piemonte, guidata dall’Assessore alle Attività Produttive della Regione Piemonte, Andrea Tronzano, e dalla Vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro, avrà modo di incontrare, tra gli altri, i manager delle più importanti realtà produttive del Michigan. 

L’occasione è la seconda edizione della business convention VTM Michigan a Pontiac dal 23 al 24 aprile, la piattaforma in cui OEMs e fornitori di prodotti e soluzioni possono incontrarsi ed esaminare le principali sfide e opportunità del futuro della mobilità e delle tecnologie più all’avanguardia dei veicoli. VTM Michigan nasce come spin-off del VTM di Torino.  

La delegazione istituzionale del Sistema Piemonte, composta dai rappresentanti della Regione Piemonte e del Comune di Torino, dal Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna, dalla Presidente della Vehicle Valley Monica Mailander, dal direttore di Ceipiemonte Stefano Nigro, da Gianmarco Giorda direttore generale ANFIA, da Pierpaolo Antonioli Presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte e dai rappresentanti del Politecnico di Torino, di CNA e API, in un momento di incertezza ed evidenti difficoltà di interscambi, ha il compito di mantenere aperti tutti i canali di comunicazione con gli Stati Uniti, che rimangono il primo investitore e partner commerciale extra europeo in Piemonte. 

Gli incontri inizieranno già dal pomeriggio di martedì 22 aprile, accompagnati dalla Console italiana a Detroit, Allegra Baistrocchi, con c-level di Rivian, Stellantis, Webasto e Detroit Regional Partnerships.

Nella prima mattina di mercoledì 23 aprile verrà presentato il “Piemonte Automotive Ecosystem” a VTM con interventi dell’Assessore della Regione Piemonte Andrea Tronzano, della Vicesindaca Michela Favaro, della neo presidente della Vehicle Valley Monica Mailander,  del CEO di Dumarey Italia Pierpaolo Antonioli, del Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna e del Vice Rettore Aggregato per il Trasferimento Tecnologico del Politecnico di Torino Gianmario Pellegrino.

In questa occasione verrà presentata e promossa la quinta edizione di VTM Torino, in programma dal 24 al 25 marzo 2026.

Nella stessa giornata nello stand Piemonte la delegazione istituzionale avrà modo di incontrare i manager di MEDC (Michigan Economic Development Corporation) e MichAuto (un’iniziativa della Detroit Regional Chamber che rappresenta e promuove l’industria automobilistica in Michigan), con il Presidente di MEMA (The Vehicle Suppliers Association). Proseguiranno nel pomeriggio gli incontri con le aziende: dopo un meeting presso la sede di General Motors seguiranno incontri con player quali Mullen e Mayco. Nella mattinata successiva, ulteriori incontri presso le sedi di produttori locali e internazionali, quali Toyota North America e Ford.

Il VTM a Pontiac è l’occasione di riavviare il dialogo commerciale e istituzionale con il Michigan, uno Stato che ha sempre avuto relazioni importanti con il Piemonte. Obiettivo è rafforzare il legame tra le economie dei due territori, entrambe strettamente legate al settore dell’automotive e dei trasporti, presentando l’offerta piemontese nella sua ampiezza e competenza, anche attraverso la recente Vehicle Valley.

Alla business convention, organizzata da ABE in partnership con Oakland County e Michigan Economic Development Corporation, parteciperanno, insieme alla delegazione istituzionale, sei imprese piemontesi: AIZOON, DRIVESEC, DUMAREY, GENERAL CAB, ITALDESIGN e MEC. Le aziende prenderanno parte a un fitto programma di incontri B2B con istituzioni e buyer internazionali di primo piano – tra cui Continental, Denso, Fev, Ford, General Motors, Hitachi Astemo, Hyundai, Nitto Seiko, Stellantis, Toyota e Volvo – oltre a un ricco calendario di conferenze tecniche e workshop tematici.

La partecipazione piemontese a VTM Michigan è coordinata da Ceipiemonte nell’ambito del Progetto Integrato di Filiera “Automotive & Transportation” della Regione Piemonte, finanziato dal PR FESR 2021-2027.

Nel 2024 il settore automotive italiano ha esportato beni per 5,5 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi destinati al solo Michigan. Nello stesso anno, il settore automotive del Piemonte ha esportato verso gli Stati Uniti beni per circa 550 milioni di euro. Gli Stati Uniti, pur essendo di gran lunga il principale mercato extra UE per il Piemonte, rappresentano l’8,3% dell’export regionale complessivo.

L’industria automotive USA vale il 3% del PIL e sono oltre 1,7 milioni i posti di lavoro legati direttamente all’industria e altri 7,2 milioni supportati indirettamente. Il Michigan è da sempre considerato il cuore dell’industria automobilistica americana, con Detroit soprannominata «Motor City». Oltre il 10% del PIL del Michigan dipende dall’industria automobilistica. I grandi produttori automobilistici quali Ford, General Motors e Chrysler (Stellantis) hanno radici profonde nell’assemblaggio in questa regione.

La missione in Michigan – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – arriva in un momento delicato per il settore automotive e per i rapporti economici con gli Stati Uniti. Il Piemonte si presenta compatto sul mercato americano per incontrare grandi player internazionali e potenziali investitori, forte di una filiera che unisce qualità, innovazione e competenze. È anche il debutto internazionale della Vehicle Valley Piemonte, rete che valorizza l’alleanza tra imprese, istituzioni e ricerca, il segnale chiaro che sappiamo fare squadra e guardiamo al futuro con ambizione, portando all’estero il meglio del nostro sistema industriale”.

Torino è una città che sa guardare al passato ma anche al futuro. Forte di solide radici nel tessuto industriale e dell’automotive, ha saputo allargare i confini e le opportunità affermandosi come polo di innovazione e sviluppo e nel 2024 è stata insignita del titolo di Capitale Europea per l’Innovazione. La nostra è una città che vuole ancora crescere grazie alla sua vocazione internazionale e ad eccellenze in campo accademico e imprenditoriale. Ci auguriamo che questa missione, in uno Stato che ha una storia con molti punti di contatto con quella del nostro territorio, possa diventare il punto di partenza per promuovere nuove alleanze e collaborazioni con il settore industriale statunitense”, dichiara la Vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro.

La nostra partecipazione – dichiara Monica Mailander, Presidente Vehicle Valley Piemonte – rappresenta un passo importante per Vehicle Valley Piemonte: promuovere il nostro distretto della mobilità come piattaforma di cooperazione internazionale. Vogliamo valorizzare il know-how del Piemonte, la sua capacità di innovare e progettare, mettendolo in dialogo con i principali attori globali della mobilità. Il Michigan e il Piemonte condividono un’identità industriale forte e una visione orientata al futuro. Siamo qui per costruire ponti, creare alleanze e rafforzare l’immagine del nostro territorio nello scenario globale”.

Ceipiemonte partecipa a questa missione, istituzionale e di business, accompagnando anche 6 aziende del nostro territorio ad incontrare buyer. È la settima iniziativa che realizziamo negli Stati Uniti solo quest’anno, segno dell’importanza del mercato. Grazie al supporto della Regione e delle Camere di Commercio piemontesi, nel 2025 realizzeremo, poi, ulteriori 90 iniziative su altri mercati, per garantire quante più possibili opportunità diversificate di export per le imprese del Piemonte”, dichiara Stefano Nigro, Direttore Generale di Ceipiemonte. “In Michigan presenteremo l’intera supply chain, rappresentata dalle oltre 200 PMI del settore automotive che partecipano alle nostre attività, con l’obiettivo di portare più buyer americani in Piemonte, in particolare in occasione di VTM Torino. Allo stesso tempo – aggiunge Nigro – vogliamo aumentare l’interesse degli investitori americani verso la nostra regione: siamo in contatto con oltre 50 aziende che stanno valutando un investimento in Piemonte, ma riteniamo che il nostro territorio abbia tutte le caratteristiche per essere ancora più attrattivo per imprese e investitori americani”.

“Essere presenti in Michigan con una delegazione compatta e qualificata – dichiara Pierpaolo Antonioli, Presidente della Commissione Multinazionali di Confindustria Piemonte e CEO di Dumarey Automotive Italia  – significa riaffermare il ruolo strategico del Piemonte nella mobilità del futuro, rafforzando il legame con un territorio da sempre centrale per l’automotive globale. In un contesto internazionale incerto, mantenere attivi i canali di dialogo e collaborazione è fondamentale per le nostre imprese”.

La missione che la Regione Piemonte, e in particolare l’Assessorato alle Attività Produttive, ha organizzato va nella direzione giusta, quella di conoscere meglio le opportunità di mercato oltreoceano e dai far conoscere direttamente agli interlocutori usa le nostre imprese. E’ evidente – dichiarano il Presidente di API Torino Fabrizio Cellino e il Presidente di Confapi Piemonte Roberto Cotterchio – che questa missione si svolge in un momento molto delicato dei rapporti tra Usa, Europa e Italia. Le nostre imprese vivono un periodo di grandi incertezze e difficoltà, ma conservano un potenziale produttivo e di innovazione di primo livello, che può certamente essere d’interesse nei mercati statunitensi. In un momento così difficile, conoscersi direttamente, apprezzare reciprocamente le qualità di ognuno, trovare punti di collaborazione e di interesse comune costituisce l’unica strada percorribile per riprendere la crescita e lo sviluppo”.

Come ANFIA – dichiara il Direttore Generale dell’Associazione Gianmarco Giorda – intendiamo dare un forte segnale di sostegno alla filiera automotive italiana – di cui il Piemonte è il primo distretto per numerosità di imprese, oltre 700 – in questo momento di incertezza e cambiamenti anche sul fronte delle relazioni commerciali internazionali. Oltre ad esportare negli USA, le imprese della filiera italiana hanno fatto negli anni importanti investimenti produttivi oltreoceano in ottica local-to-local. In quanto parte del Sistema Piemonte e della Vehicle Valley ci impegniamo a fare sinergia con gli altri soggetti istituzionali per valorizzare le eccellenze e le competenze del nostro territorio.Gli incontri in programma in Michigan con alcuni OEM locali saranno l’occasione per rafforzare i rapporti di partnership già esistenti e crearne di ulteriori, ribadendo la volontà di cooperare a vantaggio di entrambe le sponde dell’oceano”.

Siamo certi che questa missione contribuirà a portare nuova luce e distensione nei rapporti tra Usa ed Italia, in un settore strategico come quello dell’automotive dove le collaborazioni industriali hanno radici profonde e CNA Torino che ha aderito con entusiasmo all’Associazione Vehicle Valley Piemonte è lieta di poter fare la propria parte – ha dichiarato il Presidente della CNA di Torino Nicola Scarlatelli. “Il mondo dell’artigianato e della piccola impresa manifatturiera sono parte fondamentale delle filiere complesse dell’automotive e avrà modo di esprimere tutto il proprio potenziale in sinergia con i partner del progetto Vehicle Valley”.

Questa missione in Michigan – dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna – si inserisce in un momento complesso, ma al tempo stesso cruciale, per le relazioni economiche e commerciali tra l’Europa, l’Italia e gli Stati Uniti. In questo scenario, il settore dell’automotive riveste un ruolo chiave: è parte integrante della storia industriale di Torino e del Piemonte, e rappresenta anche una leva fondamentale per il futuro del nostro territorio.

La ricerca gioca un ruolo decisivo nel generare innovazione e nel rafforzare la competitività del sistema produttivo sui mercati internazionali. Per questo motivo, presentare oggi l’ecosistema piemontese dell’automotive, in un contesto globale in piena trasformazione, rappresenta un’occasione preziosa. È un modo concreto per valorizzare un distretto di eccellenza, che si distingue proprio per l’alto livello di competenze, ricerca e capacità di visione”.

Il Politecnico di Torino partecipa con entusiasmo a questa missione internazionale strategica per il settore dell’automotive e della mobilità sostenibile. In un contesto globale in rapida evoluzione, il nostro Ateneo è impegnato a promuovere l’innovazione e il trasferimento tecnologico, e a mettere a disposizione dell’ecosistema industriale le competenze avanzate e le infrastrutture di ricerca che sono la chiave per le sfide future di competitività e attrattività del nostro territorio”, dichiara Gianmario Pellegrino, Vice Rettore Aggregato del Politecnico di Torino per il Trasferimento Tecnologico.

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Dalla Regione un aiuto alla montagna piemontese per migliorare i servizi

L’assessore alle Aree Interne della Regione Piemonte, Marco Gallo: “Vivere e lavorare in montagna non può essere una sfida: risorse per migliorare la qualità della vita delle aree”

Una montagna più connessa, più vivibile e con servizi adeguati: è questo l’obiettivo della nuova ripartizione del Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane (FOSMIT) 2024, che destina oltre 23 milioni di euro alle Unioni Montane del Piemonte.

La proposta, approvata con delibera di Giunta e inviata al Dipartimento Affari Istituzionali, introduce interventi concreti su tre assi fondamentali: potenziamento della connettività e della telefonia, sostegno ai servizi essenziali e interventi sui sentieri di montagna.

Così l’Assessore regionale alle Aree Interne, Marco Gallo“Vivere e lavorare in montagna non può essere una sfida: non può esistere sviluppo senza connessione, senza servizi di base, senza un sostegno concreto alle comunità locali. Abbiamo voluto strutturare un piano di risposta ai problemi reali: la mancanza di segnale telefonico e internet in molte zone, la difficoltà di mantenere attivi negozi e servizi di prossimità, la necessità di rilanciare il turismo montano attraverso infrastrutture moderne e accessibili. È un investimento per chi sceglie di restare, per chi vuole fare impresa e per chi crede nel futuro della montagna.”

L’intervento dà continuità alle azioni già messe in campo attraverso le precedenti annualità del FOSMIT e introduce due elementi di innovazione, fortemente voluti dalla Giunta, in risposta alle esigenze più urgenti per i territori:  4 milioni di euro per l’abbattimento del Digital Divide dei comuni montani, e 10 milioni a sostengo dei servizi essenziali e di sviluppo e promozione della montagna.
“Con queste misure vogliamo realizzare un’infrastruttura digitale che connetta tutti quei comuni che ancora oggi non hanno segnale telefonico – ha aggiunto l’assessore Gallo –. È un intervento complesso, che richiederà studi e approfondimenti della Direzione Competitività per individuare il miglior percorso”.

Il piano nasce da un percorso di concertazione costante con i territori, attraverso il confronto con la Conferenza dei Presidenti delle Unioni Montane, che confermano il loro ruolo strategico nella programmazione degli interventi per le aree montane.


Le Unioni Montane potranno inoltre destinare le risorse a interventi chiave per la qualità della vita nelle aree montane, tra cui: il sostegno ai negozi di prossimità per aiutare le attività commerciali di montagna a restare aperte e a garantire servizi alle piccole comunità; il supporto alle famiglie, con misure dedicate all’infanzia, tra cui pre e post scuola e sostegno ai servizi per la fascia 0-6 anni; interventi per il turismo, con risorse per il miglioramento della segnaletica e la manutenzione dei sentieri escursionistici, fondamentali per il rilancio delle attività outdoor.

Nel dettaglio:

  • Azioni di tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali dei territori montani (Green Communities): 3.961.863 euro
  • Prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani: 2 milioni per la prevenzione del rischio e 1.081.279 di integrazione del Bando Terrazzamenti
  • Interventi per la creazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: 1,7 milioni
  • Associazioni Fondiarie: 200.000 euro
  • Potenziamento delle infrastrutture digitali: 4 milioni
  • Sostegno agli esercizi di prossimità, servizi all’infanzia 0-6 anni e per il pre e post scuola, promozione turistica finalizzati all’adeguamento della segnaletica e alla manutenzione dei percorsi escursionistici: 10.096.429 euro, che verranno ripartiti alle Unioni Montane

Mercoledì una veglia in Duomo per papa Francesco

L’Arcivescovo Roberto  Repole  mercoledì 23 aprile alle ore 20.30 presiederà nella Cattedrale di Torino una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.

Le parole di cordoglio dell’Arcivescovo Repole: 

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.

Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.

È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.

Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna. Le terremo nel cuore.

Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole, Arcivescovo di Torino
e Vescovo di Susa

Da La Voce e il Tempo

La morte del Papa tra politica e storia

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IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni
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Non ho titolo ad esprimere un’opinione personale su Papa Francesco perché gli storici devono formulare giudizi che vadano oltre le emozioni e la morte del Papa crea reazioni sentimentali inevitabili. Gli storici hanno tempo per esprimere una valutazione meditata e disincantata sul suo pontificato. Un pontificato si valuta  anche per gli effetti che produrrà nei tempi futuri. Oggi appare abbastanza chiaro un giudizio storico su Giovanni Paolo II, mentre ancora incerto è capire se  Benedetto XVI abbia lasciato un segno nella storia della Chiesa e nella storia in generale. La vicenda di Papa Francesco appare molto complessa, anche se il suo magistero può sembrare semplice e lineare. L’estrema resistenza alla vecchiaia e alla malattia appare come un atto eroico rispetto alle dimissioni del suo predecessore che preferì ritirarsi.
Va invece rilevato un vero e proprio  concerto rumoroso  di dichiarazioni da parte  della politica italiana quasi all’unisono: si tratta di gente che confonde un ruolo pubblico in uno Stato laico con i propri legittimi personali sentimenti religiosi che non andavano mescolati con le dichiarazioni istituzionali.
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Il Papa è riuscito a parlare a tutti e quindi appare scontato che tutti “non possano non dirsi cristiani”, come scriveva Croce, ma ci sono limiti invalicabili. Ma il dire da parte di sindaci e ministri che invitano a pregare per il Papa, chiedendo protezione “da lassù” appare una ingenuità istituzionale. È vero che il Papa ha saputo rivolgersi a credenti e non credenti, forse è perfino vero che si è rivolto soprattutto al mondo non cattolico, laico, ateo, lontano dall insegnamento del Vangelo: è la parabola del buon pastore capovolta perché il Papa è andato alla ricerca delle 99 (o quasi) pecorelle smarrite. Ma leggere che la scomparsa del Papa rende un ministro “attonito e sbigottito”  appare davvero fuori luogo perché nelle vesti istituzionali si usano altro linguaggi. Debbo
dire che ho apprezzato la Schlein e Conte che si sono limitati a parlare di Papa Francesco in termini politici così come ho disprezzato chi ha voluto vedere nel Papa un sostenitore della propria causa politica . Pochi altri hanno colto la differenza tra credenti e non credenti, come ha fatto Elisabetta Casellati.
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In fondo è proprio in quel rivolgersi agli uni e agli altri su temi che dovrebbero accomunarli ,il senso del pontificato di Francesco, che come il poverello d’Assisi preferì incontrare il sultano per superare il clima di scontro delle Crociate. La morte del Papa rivela una classe politica nel complesso culturalmente povera. C’è da domandarsi infine che valore possa avere una dichiarazione di un leader politico che non sa neppure trovare le parole adatte per la morte di un Papa. Una volta si diceva ad ogni morte di Papa con espressione impropria e profana. Qualche politico non ha neppure lontanamente seguito l’esempio del Papa domandandosi, prima di dichiarare: “Chi  sono io per … ?”  Molti, se l’avessero fatto, avrebbero taciuto.
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Lasciamo che sia la storia ad esprimersi sul Papa: ci vorrà del tempo per comprendere quale sia stato il senso di un impegno appassionato sia per la storia della Chiesa cattolica sia per il mondo. I due piani sono diversi e il giudizio storico difficilmente potrà coincidere. Quasi nessuno ha ricordato le interviste di Eugenio Scalfari al Papa che intrattenne con lui un dialogo che apparve fecondo. Sarà  interessante ripercorrerlo anche perché la raffinatezza intellettuale di Eugenio (lo scrive un pannunziano che non lo ha mai amato) appare oggi una merce molto rara. Il Centro “Pannunzio” che promosse un dibattito all’inizio del pontificato di Francesco, ha già programmato per il 9 maggio un incontro per  commemorare laicamente il Papa.

Addio a Francesco, il papa piemontese

L’Arcivescovo Roberto  Repole  mercoledì 23 aprile alle ore 20.30 presiederà nella Cattedrale di Torino una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.


Dolore e partecipazione al lutto a Torino e in Piemonte per la morte di Papa Francesco, avvenuta questa mattina. La comunità regionale si sente particolarmente legata al pontefice le cui origini, come spesso ricordava lui stesso erano piemontesi.

Nel giugno 2015 papa Bergoglio era stato in visita ufficiale a Torino e  in quell’occasione aveva potuto abbracciare i suoi familiari. Nel 2022 era poi stato ad Asti, dalla cugina Daniela Gai di Tigliole.

”Da qui mio padre è partito per emigrare in Argentina e in queste terre, preziose per i buoni prodotti del suolo e soprattutto per la genuina laboriosità della gente, sono venuto a ritrovare il sapore delle radici”. Così in quella visita astigiana  il Papa nell’omelia della messa nella Cattedrale di Asti. Poi all’Angelus, il santo Padre aveva anche salutato i fedeli in dialetto piemontese: “a la fame propri piasi’ encuntreve! (mi ha fatto piacere incontrarvi) e augurarvi: ch’a staga bin! (state bene).

Lo scorso anno aveva incontrato Ernesto Olivero, nella foto di copertina, per i 50 anni del Sermig. È stato Francesco a nominare cardinale l’arcivescovo Repole di Torino.

Le prime parole di cordoglio dell’Arcivescovo Repole che il 23 aprile alle ore 20.30 presiederà nella Cattedrale di Torino una Veglia di preghiera in suffragio di Papa Francesco.

Il Papa se n’è andato nell’Anno della Speranza, il Giubileo che aveva tanto desiderato. Ora è davanti al Signore ed era questa la sua grande speranza, che Francesco ha cercato di condividerci: la notizia che un giorno saremo tutti nell’abbraccio di Dio.

Siamo nei giorni della Pasqua, che ieri Francesco ha ancora celebrato con noi. Nel grande dolore per la morte, ma anche nella fiducia dell’abbraccio tenerissimo di Dio le Chiese di Torino e Susa, la Chiesa piemontese dove il Papa aveva le sue radici, pregano per Francesco con affetto e tanta riconoscenza per aver speso la vita, tutta la sua vita lunga e generosa, ad annunciare la gioia del Vangelo.

È una gioia senza eguali, «Evangeli gaudium»: viene dalla notizia che Gesù è risorto e perciò il mondo, questo nostro mondo così difficile e violento, non sarà sconfitto dal male.
Il Papa Francesco ha cercato di comunicare l’amore di Dio con ogni mezzo e ad ogni latitudine, l’ha fatto con parole semplici che tutti potevano comprendere: ha spiegato ai potenti della Terra e agli ultimi, ai poveri, alle persone scartate, che il volto di Dio è innanzi tutto Misericordia e questo volto è in grado di cambiare il nostro cuore, può addirittura cambiare il corso della storia.

Speranza, Misericordia. Come suonano diverse, queste parole, di fronte alle regole imperanti della guerra e della sopraffazione! Basta prenderle sul serio. Credo che sia per questo messaggio mite e sorridente che il Papa è stato tanto amato dagli uomini e dalle donne del nostro tempo, anche da chi non crede; per questo messaggio è stato riconosciuto come riferimento fondamentale negli equilibri internazionali.
Nelle ore dell’addio, vorrei che raccogliessimo le parole che il Papa ci ha lasciato in consegna. Le terremo nel cuore.

Porterò, io personalmente, il ricordo grato dell’amicizia che mi ha legato a Papa Francesco, la coscienza delle responsabilità che mi ha affidato, l’immagine – a me carissima – del giorno in cui volle incontrare i miei genitori e la mia famiglia con tanto affetto e semplicità.
Soprattutto porterò, spero che porteremo tutti, il ricordo di un uomo che ha creduto e ha testimoniato il Vangelo.

+ Roberto Repole, Arcivescovo di Torino
e Vescovo di Susa

Da La Voce e il Tempo

E’ il treno il mezzo preferito per le vacanze pasquali

Sono oltre 27 milioni le persone che hanno scelto e sceglieranno il treno, mezzo green per eccellenza, per viaggiare durante i ponti primaverili legati alle festività di Pasqua, del 25 aprile e del 1° maggio. Il Gruppo FS, attraverso le società controllate Trenitalia, FS Treni Turistici Italiani e Busitalia, garantisce un’offerta variegata e all’insegna della sostenibilità.

Per soddisfare le esigenze di mobilità di questo periodo, sono attivi in alcune giornate sei Frecciarossa in più che viaggeranno tra Milano, Roma e Napoli, e treni in doppia composizione per raddoppiare i posti disponibili. Inoltre, fra Milano e la Calabria e fra Milano e la Puglia saranno disponibili in alcuni giorni Frecciarossa notturni.

Con i treni del Regionale è possibile raggiungere 1.700 località italiane, fra città d’arte, borghi e luoghi di montagna e di mare. Sono inoltre attive due corse del Sicilia Express di FS Treni Turistici Italiani per permettere ai residenti in Sicilia di rientrare nei luoghi d’origine per le festività pasquali. Molto apprezzato l’Intercity Notte, che consente di spostarsi di notte e raggiungere la propria meta già dal mattino presto. Bene anche gli Eurocity da e per la Svizzera, con un sensibile incremento degli arrivi su Genova e Bologna. Anche Busitalia rafforza la propria offerta con collegamenti verso aeroporti, mete culturali e località naturalistiche.

A trainare le prenotazioni per i ponti primaverili sono le città d’arte, in particolare Roma, grazie anche alla spinta del Giubileo, Napoli, con le vicine Reggia di Caserta, Pompei e Paestum, e Venezia. Per le lunghe percorrenze in molti hanno deciso di optare per mete di mare, come il nord e il sud della Puglia, la Calabria e la Campania. Sempre apprezzati i borghi piemontesi, toscani e umbri, a partire da Assisi, tappa obbligata per i pellegrini in arrivo in Italia. Grande anche l’interesse per le destinazioni liguri, come le Cinque Terre, e siciliane, come Palermo e la zona del barocco.

 

LE SOLUZIONI DELL’ALTA VELOCITÀ

Durante i ponti primaverili Frecciarossa incrementa i propri collegamenti e i posti disponibili per offrire un servizio ancora più frequente e comodo ai propri passeggeri. In giornate dedicate, lungo la costa Adriatica, saranno attivati due collegamenti in più tra Milano e Pescara, oltre a due collegamenti tra Bolzano e Pescara nelle giornate del 1°, 4 e 31 maggio e 2 giugno. Inoltre, nelle date a maggior flusso di passeggeri, ulteriori otto treni fermeranno a Riccione, per un totale di 12 collegamenti al giorno. Nelle giornate a più alta richiesta, tra il 25 aprile e il 2 giugno, sono previste nuove partenze straordinarie per sei Frecciarossa che viaggeranno tra Milano, Roma e Napoli, e treni in doppia composizione: una soluzione che permette di raddoppiare i posti disponibili per i viaggiatori. Tornano anche i Frecciarossa notturni tra Milano e la Calabria e tra Milano e la Puglia. Dal 18 aprile, inoltre, saranno messi a disposizione quattro collegamenti FrecciaLink – il servizio realizzato con autobus dedicati in connessione con Frecciarossa – da e per gli scavi di Pompei e Sorrento, con partenze da Milano, Reggio Emilia AV, Bologna, Firenze e Roma. Inoltre, molto apprezzati anche i collegamenti treno+bus verso Perugia, Assisi e Matera, raggiungibili dalle principali città italiane.

 

SEMPRE PIÙ TURISTI CON GLI INTERCITY ED EUROCITY

Tra le soluzioni preferite dai viaggiatori, oltre ai treni Intercity che quotidianamente collegano l’Italia, si conferma l’Intercity Notte, che consente di spostarsi di notte e raggiungere la propria meta già dal mattino presto. Nel 2024 è stato scelto da 2 milioni di passeggeri, il 5% in più rispetto al 2023, tendenza che si conferma nel 2025. Particolarmente richiesta l’opzione Eurocity da e per la Svizzera, con un sensibile incremento degli arrivi su Genova e Bologna, destinazioni riattivate da settembre 2024 con la riapertura del Tunnel del Gottardo in Svizzera.

REGIONALE PER SCOPRIRE L’ITALIA

Con circa 1.700 località raggiunte e la sua rete che attraversa tutte le regioni italiane, il Regionale rappresenta la scelta ideale per visitare l’Italia. Sempre più persone scelgono il Regionale per riscoprire il piacere del viaggio lento, sostenibile e autentico. Un modo semplice e accessibile per muoversi tra le città d’arte – come Roma, Napoli, Firenze e Venezia – e per lasciarsi sorprendere da luoghi dal fascino unico come Pompei, la Reggia di Caserta e le Cinque Terre. Con l’itinerario Parchi Line è possibile spostarsi tra i principali parchi archeologici della Campania, da Ercolano a Pompei, fino a Paestum. Ma a conquistare i viaggiatori sono anche i borghi: Cortona, Montepulciano, San Gimignano, Urbino, Fermo, Spoleto, Orvieto, Lecce, Taormina e Siracusa.

In occasione dei ponti primaverili, l’offerta si arricchisce con collegamenti aggiuntivi e itinerari stagionali. In Sicilia arrivano due nuovi treni tra Agrigento, Capitale Italiana della Cultura 2025, e l’aeroporto di Palermo “Falcone e Borsellino”. Dal 25 aprile tornano anche il Taormina Line, il Barocco Line e il Cefalù Line, itinerari pensati per vivere il territorio tra arte, mare e cultura. In Puglia riparte il Salento Line, nel Lazio il Castelli Romani Line e in Toscana gli Etruschi Line e il Tuscany Line, che connettono le città d’arte, i paesaggi collinari e i piccoli borghi ricchi di storia. Per chi parte in aereo sempre disponibili i collegamenti da e verso gli aeroporti di Fiumicino – Leonardo express – e Palermo Punta Raisi. Grazie ai servizi intermodali treno+Link, il viaggio prosegue anche oltre la stazione, con collegamenti verso aeroporti, porti turistici e destinazioni non raggiungibili direttamente in treno.

IL SICILIA EXPRESS CON FS TRENI TURISTICI ITALIANI

In occasione del lungo ponte pasquale torna anche il Sicilia Express, il collegamento fra Piemonte e Sicilia pensato per offrire un’opportunità di viaggio ai siciliani residenti nel nord Italia per motivi di lavoro o studio. L’offerta, realizzata grazie alla collaborazione tra FS Treni Turistici Italiani e l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, permette di collegare Torino, Milano, Parma, Bologna, Firenze e Roma a Palermo e Siracusa il 17 aprile, con viaggio di ritorno previsto il 26 aprile.