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Alle Molinette salvata bimba di 8 mesi con il trapianto del fegato di un bimbo di 5 mesi 

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Nei giorni scorsi presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino è stato eseguito un eccezionale trapianto di fegato pediatrico tra piccoli ‘infanti’ (ovvero tra bambini di età inferiore ad 1 anno che non hanno ancora acquisito l’uso della parola). La ricevente una bimba torinese di soli 8 mesi di età. Nata affetta da una grave malformazione, nota come atresia delle vie biliari, la piccola era stata sottoposta nel mese di luglio scorso (a 2 mesi di vita) all’intervento ad intento riparativo di porto-entero-anastomosi secondo Kasai, presso la Chirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (diretta dal dottor Fabrizio Gennari). Come purtroppo accade in circa un terzo dei casi dopo questo tipo di intervento, il flusso della bile dal fegato verso l’intestino non è ripreso ed il fegato della bambina è andato inesorabilmente incontro all’evoluzione in cirrosi epatica. Rapida è stata la comparsa di scompenso epatico, con sviluppo di versamento di liquido ascitico in addome e di stato di ittero severo. Seguita dal punto di vista medico presso il reparto di Gastroenterologia pediatrica (diretto dal dottor Pierluigi Calvo), la piccola è stata inserita in lista d’attesa nazionale pediatrica per trapianto epatico nel mese di novembre scorso da parte del professor Renato Romagnoli (Direttore del Dipartimento Trapianti e del Centro Trapianto Fegato adulto e pediatrico dell’ospedale Molinette di Torino).

La ricerca di un donatore deceduto compatibile non ha dato esito per sei settimane, nonostante il progressivo aggravamento delle condizioni della bambina. A questo punto il suo papà ha dichiarato la volontà di donare alla figlia la parte sinistra del suo fegato per salvarle la vita con un trapianto da vivente. Le valutazioni sul potenziale donatore hanno dato esito favorevole e l’intervento era stato programmato per la metà di questo mese di gennaio. A meno di 72 ore dall’avvio del trapianto da vivente, il Centro Nazionale Trapianti operativo (diretto dal dottor Giuseppe Feltrin) ha segnalato al Centro Regionale Trapianti del Piemonte e Valle d’Aosta (diretto dal dottor Federico Genzano) la presenza di un particolare donatore di organi compatibile con la piccola candidata torinese del peso di meno di 8 kg. Si trattava di un piccolo di 5 mesi di vita, di 6 kg di peso, deceduto in un’altra regione italiana per una grave patologia congenita encefalica non controindicante la donazione degli organi. Per quanto molto rischiosa come offerta di fegato (a causa delle piccolissime dimensioni del donatore), il professor Romagnoli ha immediatamente accettato, tenuto conto delle gravi condizioni cliniche della candidata, del perfetto accoppiamento dimensionale tra donatore e ricevente e della possibilità di evitare l’intervento chirurgico sul papà a scopo di donazione. Il prelievo del fegato del piccolissimo donatore è stato eseguito dal dottor Paolo Strignano dell’équipe del Centro Trapianto Fegato di Torino e, 48 ore prima del previsto trapianto da vivente, la piccola ricevente è stata condotta in sala operatoria per il trapianto da cadavere. Il complesso intervento chirurgico (il numero 4200 nella storia del Centro torinese) è stato eseguito presso l’ospedale Molinette dal professor Romagnoli e dalla sua équipe, coadiuvati dal dottor Angelo Panio e dai colleghi dell’Anestesia e Rianimazione 2 del Dipartimento di Anestesia (diretto dal dottor Maurizio Berardino). L’intervento è durato 11 ore ed è tecnicamente riuscito. Il fegato trapiantato ha ripreso immediatamente la sua funzione e la bambina è stata risvegliata ed estubata a meno di 12 ore dalla conclusione dell’operazione. La regressione dell’importante stato di ittero è stata rapidissima e la bimba è ora stata trasferita presso il reparto di Gastroenterologia dell’ospedale Infantile Regina Margherita per un periodo di riabilitazione. “La Sanità piemontese si conferma un punto di riferimento di eccellenza per la sanità italiana, soprattutto nel campo dei trapianti. Un grande applauso ai nostri professionisti ed ai genitori del piccolo donatore che, con un grande gesto, hanno permesso di salvare la vita della piccola paziente” dichiara Federico Riboldi (Assessore alla Sanità della Regione Piemonte). “Ancora una volta la nostra Azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute di Torino è riuscita a dare una risposta efficace ad un così grave problema di salute di una piccola paziente grazie ad un trapianto di rara difficoltà” dichiarano Beatrice Borghese (Direttore generale facente funzioni della Città della Salute di Torino) ed Emanuele Ciotti (Direttore sanitario Città della Salute di Torino).

Raccolta differenziata, si amplia il porta a porta nel centro storico

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A partire da metà febbraio verrà introdotto progressivamente per altre 11.500 utenze

 

 È stata avviata in questi giorni la terza fase di trasformazione del servizio di raccolta rifiuti nel centro storico di Torino, con la progressiva attivazione del porta a porta per tutte le frazioni.

Il nuovo servizio coinvolgerà parte del centro storico e del Quadrilatero Romano fino all’area di Porta Susa, per un totale di circa 11.500 utenze, fra domestiche e attività commerciali, comprese nell’area tra corso Regina Margherita, via della Consolata, Piazza Savoia, Piazza Arbarello, via Cernaia, Piazza Solferino, Corso Re Umberto, Corso Vittorio Emanuele II, Corso Inghilterra e Corso Principe Oddone.

Il sistema prevede la rimozione degli attuali contenitori stradali e la realizzazione della raccolta domiciliare per i rifiuti differenziati (carta e cartone, imballaggi in plastica, vetro e metalli, rifiuti organici) e non recuperabili, attraverso l’installazione di appositi contenitori che verranno collocati all’interno di spazi condominiali.

La progettazione del sistema di raccolta è stata preceduta da una puntuale attività di rilievo che ha portato alla definizione di soluzioni ad hoc per ottenere i migliori risultati di raccolta.

La progressiva attivazione del nuovo sistema di porta a porta si svilupperà in stretta correlazione con le attività di comunicazione. A partire dalla settimana corrente, quindi, i cittadini e le attività commerciali presenti nella zona riceveranno, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, le prime informazioni in merito al nuovo servizio. A seguire, gli addetti consegneranno gratuitamente a ogni utenza il kit per la raccolta domiciliare (biopattumiera e prima dotazione di sacchi per i rifiuti organici e sacchi per la raccolta della plastica) oltre al materiale informativo di supporto. In un secondo momento, in ogni edificio o condominio verranno collocati i nuovi contenitori preposti per la raccolta.

Infine, per chiarire i dubbi dei cittadini e permettere agli utenti non trovati e/o non identificati durante il passaggio porta a porta di ritirare lo starter kit, dal 30 gennaio al 3 maggio verrà attivato un Punto info distributivo presso il “Lab Oratorio” della Chiesa di San Filippo Neri, con ingresso da via Maria Vittoria 7/A, e attivo il giovedì e il venerdì dalle 16.00 alle 20.00 e il sabato dalle 9.30 alle 13.00.

Per qualsiasi necessità sarà possibile, inoltre, consultare il sito internet Amiat www.amiat.it , seguire la pagina Facebook «Raccolta Differenziata Torino», scaricare la nuova app Iren Ambiente, contattare il Servizio di Customer Care Ambientale, chiamando il numero verde 800 017277 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 17.00), o scrivendo ad amiat@gruppoiren.it.

Torino al fianco di Sinner. La finale degli Australian Open in diretta nella cornice deluxe del Teatro Regio

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Jannik Sinner raggiunge la finale degli Australian Open. La Città di Torino, dove il campione ha trionfato alle ultime Nitto ATP Finals, si unisce intorno a Sinner dedicando a questo importantissimo incontro una sede prestigiosa e degna del suo talento, il Teatro Regio. Grazie al supporto di Intesa Sanpaolo e Lavazza, unite dalla passione per il tennis, dalla partecipazione alle Nitto ATP Finals e dallo stesso Sinner, il tempio della lirica si trasforma per un giorno nel luogo clou per celebrare il talento del tennista numero 1 al mondo.

Domenica 26 gennaio alle ore 9.30, il pubblico potrà assistere gratuitamente alla proiezione della partita su megaschermo nella sala del Teatro Regio. Per accedere è necessario ritirare i pass online che saranno resi disponibili a partire da sabato 25 gennaio alle ore 12 sul sito del Teatro Regio all’indirizzo www.teatroregio.torino.it/sinner. Sarà possibile ritirare un massimo di 2 pass a persona e l’ingresso in Teatro sarà possibile dalle ore 9.

Il Sindaco della Città di Torino e Presidente del Teatro Regio Stefano Lo Russo dichiara: «Torino ha stretto un legame speciale con Jannik Sinner, un giovane che incarna perfettamente lo spirito della nostra città, determinato, riservato, ma con una passione forte e una grande cultura del lavoro che lo hanno portato a raggiungere i massimi livelli nel mondo del tennis. Per questo, in attesa della prossima edizione delle Nitto Atp Finals dove speriamo di vederlo nuovamente grande protagonista, abbiamo deciso di organizzare un momento pubblico per dare la possibilità a tifosi e appassionati di seguire una delle sue imprese sportive all’interno di un luogo iconico della nostra città».

Il Sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin saluta con gioia l’iniziativa: «Siamo molto felici di poterci unire idealmente e fattivamente a tutta la cittadinanza di Torino e non solo nel sostenere Jannik Sinner. Non è stato semplice riorganizzare l’attività del Teatro, che nella stessa giornata mette in scena la prova generale dell’Elisir d’amore di Donizetti, e per questo ringrazio tutto il personale per la prontezza e la flessibilità dimostrata nel rendere possibile questa manifestazione. Ci sentiamo il Teatro della città e siamo pronti ad “alzare il sipario” su uno spettacolo così coinvolgente come la finale degli Australian Open 2025».

A lanciare l’idea di un “watch party” sono stati i Carota Boys, che saranno presenti all’evento: «Siamo entusiasti di questa straordinaria iniziativa che per la prima volta riunisce gli appassionati di tennis in un teatro! E il fatto che sia un luogo storico come il Regio di Torino ci rende ancora più orgogliosi. Sarà un’occasione unica per vivere insieme la passione per il tennis, celebrando i valori e le emozioni di un tifo sano e positivo per il nostro idolo! Go Sinner, go! Un grazie alla Città di Torino e al Teatro Regio per la preziosa ospitalità».

TORINO CLICK

Emorragia cerebrale, bimbo di 9 anni muore dopo allenamento di basket

Si stava allenando a basket in una palestra di Chivasso quando si è sentito male. Il bambino di 9 anni, di Torrazza Piemonte,  è stato portato all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove  purtroppo è morto ieri pomeriggio nonostante il pronto intervento dei medici. E’ deceduto probabilmente per una emorragia cerebrale.

 

Giustizia, in Tribunale la protesta dei magistrati contro la riforma

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Alcune decine  di pm  e giudici dell’Associazione Nazionale Magistrati, questa mattina hanno protestato al palazzo di giustizia Bruno Caccia di Torino, come avvenuto in altre città, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario. Hanno indossato coccarde tricolore e mostrato copie della Costituzione.
I magistrati del distretto di Piemonte e Valle D’Aosta  che hanno manifestato, hanno abbandonato l’aula magna del Palagiustizia quando ha preso la parola la rappresentante del ministero della Giustizia, Maria Teresa Gandini

Economia, i distretti piemontesi registrano dati migliori della media nazionale. Exoprt 9,6 miliardi

Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa
Sanpaolo: «Anche nell’ultima parte dell’anno abbiamo assistito alla tenuta e alla buona
capacità di reazione dei distretti piemontesi. La nostra priorità è sostenere gli investimenti
in sostenibilità, digitalizzazione, sviluppo internazionale e Transizione 5.0»

Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni dei distretti piemontesi sono
state pari a 9,6 miliardi di euro, in crescita dell’1,8%, per 167 milioni di euro. Le vendite all’estero sono
aumentate in tutti i trimestri, rispettivamente: +1,1%, +1,5% e +2,6%. Queste le principali evidenze del
Monitor dei Distretti del Piemonte, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Nella
regione, i distretti hanno realizzato risultati migliori del totale economia e del manifatturiero (in calo
rispettivamente del 3,7% e del 3,5%), che hanno scontato le forti difficoltà della produzione di auto di
Torino. Anche il confronto con la media dei distretti italiani (che hanno chiuso i primi nove mesi 2024 in
aumento dello 0,6%) mette in luce positiva i distretti piemontesi.

Stefano Cappellari

Le esportazioni distrettuali del Piemonte sono cresciute sia verso i nuovi mercati (+1,7%), trainati da
Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, sia verso i mercati maturi (+1,8%) con Stati Uniti, Danimarca,
Irlanda, Regno Unito e Germania in testa. In aumento (+0,9%) anche l’export verso la Francia, primo
mercato di sbocco con una quota sul totale del 13%. Considerando i principali sbocchi commerciali, le
contrazioni dell’export più intense (superiori a 20 milioni di euro) hanno invece riguardato Svizzera, Cina
e Belgio.

In un contesto di debolezza degli scambi mondiali, la buona tenuta dei valori esportati dai distretti
piemontesi è il frutto di risultati eterogenei sia tra settori, sia all’interno dei settori.
L’export dei distretti agro-alimentari piemontesi è in crescita nei primi 9 mesi 2024 del 5,7%, grazie
a una domanda aciclica. Per i Dolci di Alba e Cuneo la crescita è stata continua e a doppia cifra in tutti
e tre i trimestri (nel complesso +18,6%, pari a +234 milioni di euro, in valore l’aumento maggiore
dell’export tra i distretti piemontesi nel periodo analizzato); crescita elevata per Caffè, confetterie e
cioccolato torinese (+7,7%, pari a 51,1 milioni di euro); quasi stabili le esportazioni del distretto del
Riso di Vercelli (-0,2%, per meno di 1 milione di euro); Vini delle Langhe, Roero e Monferrato in lieve
calo (-1,6% per 23,8 milioni di euro); Il calo più intenso ha riguardato Nocciola e frutta piemontese
(-16,1% corrispondenti a 36,9 milioni di euro), distretto condizionato anche da una produzione poco
abbondante e costi di produzione in aumento.

I distretti della meccanica distrettuale piemontese nel complesso sono rimasti stabili, segnando
andamenti fortemente diversificati. Crescita notevole per Frigoriferi industriali di Casale Monferrato
(+30,8%, corrispondenti a 71,5 milioni di euro); quasi stabili le Macchine utensili e robot industriali di
Torino (-0,7%, pari a 5,2 milioni di euro); calo più intenso invece per Rubinetteria e valvolame di
Cusio-Valsesia (-4,1%, pari ad 48,5 milioni di euro) e Macchine tessili di Biella (-19%, pari a 17,2
milioni di euro).

Il sistema moda piemontese risulta in calo dell’1,6%, condizionato dal Tessile di Biella
(-3% per 51,7 milioni di euro), che, pur scontando la debolezza del sistema moda e il rallentamento della
filiera del lusso per via del calo dei consumi, tra i distretti tessili italiani è quello che ha subito il calo meno
netto in termini di export nei primi nove mesi del 2024. L’Oreficeria di Valenza è rimasta
sostanzialmente stabile sui livelli dei primi 9 mesi del 2023 (+0,1% per un aumento in valore di 1,3 milioni
di euro), con andamenti condizionati dalle forti relazioni del distretto con gli operatori del lusso.
Il distretto dei Casalinghi di Omegna è il più piccolo tra quelli monitorati in Piemonte ed è anche l’unico
rappresentante dei distretti del sistema casa. La performance sui mercati esteri è stata negativa nei
primi nove mesi del 2024 (-14,5%, pari a -7,3 milioni di euro).
Per quanto riguarda i due poli tecnologici piemontesi, nel periodo gennaio-settembre si segnala
un leggero aumento dell’export (+0,4%), frutto di un andamento differente: le esportazioni del Polo
aerospaziale del Piemonte hanno realizzato un aumento dell’export del 6,3% (pari a una crescita in
valore di 60 milioni di euro), il 95% dell’export può essere ricondotto a 5 Paesi; le esportazioni del Polo
ICT di Torino, invece, hanno subito una battuta d’arresto (-7,7%, per un calo in valore di 53 milioni di
euro).

Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna, commenta:
«Anche nell’ultima parte dell’anno abbiamo assistito alla tenuta e alla buona capacità di reazione dei
distretti piemontesi. La nostra manifattura resiste, anche grazie alla flessibilità e alla diversificazione di
prodotti e mercati di sbocco. La priorità di Intesa Sanpaolo è continuare a sostenere gli investimenti,
facendo rete con tutti gli attori economici. Per cogliere le opportunità legate a sostenibilità,
digitalizzazione, sviluppo internazionale e Transizione 5.0 abbiamo messo a disposizione delle imprese
piemontesi 10 miliardi di euro, con il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”. In regione, i progetti
ESG, dal lancio delle linee di finanziamento S-Loan e Circular Economy, hanno beneficiato di 660 milioni
di euro, premiando le aziende impegnate in obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale. Confermiamo
anche l’impegno a sostegno delle famiglie, in particolare sul fronte dei mutui green e per le giovani
generazioni».

Secondo gli analisti del Research Department Intesa Sanpaolo, il ritorno a una crescita diffusa dei
distretti si potrà osservare nel corso del 2025, quando, soprattutto in Europa, inizieranno a farsi sentire
gli effetti del rientro dell’inflazione e della riduzione dei tassi di interesse.

Tutti i numeri delle Universiadi: un successo

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Sono stati 10 intensissimi giorni di adrenalina e sport quelli che hanno caratterizzato le Universiadi invernali 2025.

Più di 10.000 le persone che si sono mosse da tutto il mondo per partecipare alla festa dello sport universitario. Le sei località di gara dove si sono svolte le 13 discipline – Torino, Pinerolo, Pragelato, Torre Pellice, Bardonecchia e Sestriere – sono state letteralmente invase dagli oltre 2.500 atleti e staff provenienti da 54 diversi Paesi, con un numero di hotel occupati pari a 26.500 notti. Il numero di accreditati alle gare è stato di oltre 15.000 e il numero dei biglietti totali venduti ha superato quota 100.000. Le cerimonie di apertura e chiusura, il Galà di esibizione, le gare di semifinale e finale hanno raggiunto il tutto esaurito.

volontari sono stati 2.099, con una forbice di età dai 18 agli 87 anni, ed hanno coperto 16.000 turni. Tra di essi, 61 sono arrivati da fuori Piemonte e 78 da 20 nazioni diverse.

Sul fronte mediatico, il network FISU ha collezionato 1.000 ore trasmesse sulle tv lineari di tutto il mondo 140 ore di trasmissione in diretta su Eurosport, per la cerimonia di apertura è stata stimata una media di 85 milioni di visualizzazioni, più di 10.000 le pubblicazioni online tracciate. I social del Comitato sono stati consultati da 694.404 utenti unici.

I risultati sono stati annunciati durante una conferenza stampa presso l’Archivio di Stato di Torino alla presenza del presidente della FISU Leonz Eder, del presidente del Comitato o Organizzatore Alessandro Ciro Sciretti, del segretario generale FISU Matthias Remund, del Capo delegazione italiana FederCusi Pompeo Leone, del sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto, del vicepresidente della Città Metropolitana Jacopo Suppo e dell’assessore allo Sport e Grandi Eventi della Città di Torino Domenico Carretta.

Secondo Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Marina Chiarelli, assessore regionale allo Sport, “con le Universiadi Torino e il Piemonte sono stati ancora una volta al centro della scena sportiva internazionale. Grandi emozioni con le gare e i tanti giovani arrivati qui da ogni parte del mondo, ma anche la conferma di essere un territorio capace di organizzare grandi eventi e farlo bene come dimostra il fitto calendario di appuntamenti che ci aspettano nei prossimi mesi. Investire sui grandi sportivi per il Piemonte è anche una strategia di promozione turistica che sta dando importanti risultati. I primi dati del 2024 ci dicono che prosegue il trend di crescita delle presenze e in particolare di quelle straniere a conferma che il nostro modello è vincente”.

Alessandro Ciro Sciretti, presidente del Comitato organizzatore, rileva che “le Universiadi invernali 2025 sono state senza alcun dubbio un’edizione di primati, soprattutto nell’ambito della sostenibilità, sia ambientale che sociale. Per la prima volta studenti-atleti normodotati e para studenti-atleti hanno gareggiato sulle stesse piste nelle discipline di sci alpino e sci di fondo per ribadire il valore dello sport quale strumento per il cambiamento, veicolo di formazione, crescita, integrazione e inclusione. I Giochi si sono anche distinti per il riutilizzo degli impianti sportivi di Torino 2006, dando un nuovo significato all’economia circolare anche nello sport”.

Il medagliere italiano

Gli 89 italiani in gara hanno conquistato 15 medaglie conquistatequattro d’oro (2 vinte da Martina Vozza con Ylenia Sabidussi atleta guida nel para sci alpino Super-G Vision Impaired, una da Elisa Fava nello snowboard parallelo gigante e da Nathalie Bernard nel freestyle ski cross femminile); 5 d’argento (Maria Eugenia Boccardi nello sci di fondo 10km individuale femminile, Daniel Grass nel pattinaggio di figura single skating, Elisa Fava nello snowboard gigante parallelo, Simon Dorfmann nel parallelo gigante maschile, Stefano Piazzato nello sci alpino slalom speciale; 6 di bronzo (due per Margherita Cecere nello sci alpino slalom gigante e speciale, una per Marika Savoldelli nello snowboard cross, Andrea Tuba e Giulia Isabella Paolino nel pattinaggio di figura ice dance, Noemi Junod nello sci alpinismo vertical race e Fabian Lantschner nello snowboard gigante parallelo).

I risultati sono quindi migliori delle precedenti Universiadi di Lake Placid 2023, che si erano chiuse con 10 medaglie in totale, ovvero 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi.

Le iniziative collaterali

Il progetto BoscoTO 25, realizzato in collaborazione con il Comando Regione Carabinieri Forestale Piemonte, la Regione Piemonte e la Città di Torino, ha coinvolto oltre 360 studenti tra i 5 e i 10 anni ed ha piantumato 123 piante. Si stima che in 20 anni assorbiranno 198 tonnellate di anidride carbonica.

Il progetto TO Art In Motion in collaborazione con l’Ufficio Regionale Scolastico è riuscito a coinvolgere 250 studenti degli istituti dei siti di gara, promuovendo e celebrando storia, cultura e identità di ognuna di esse ed educando alla rigenerazione urbana

Influenza: la situazione generale in Piemonte e nei pronto soccorso

Curva in crescita ed aumento degli accessi, ma situazione sotto controllo grazie ai Piani Generali di Sovraffollamento varati dalla Regione e da Azienda Zero
Quest’anno la stagione influenzale presenta un andamento diverso rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Secondo i dati raccolti da “Respivirnet”, la rete di sorveglianza epidemiologica che monitora le infezioni respiratorie acute in Italia, la curva epidemica è in crescita e dovrebbe stabilizzarsi entro circa una settimana.
Tuttavia, come accaduto in alcune stagioni precedenti, non è escluso che il picco possa arrivare più avanti.
Nei Pronto Soccorso del Piemonte si registra un aumento degli accessi intorno al 7% rispetto allo stesso periodo del 2024, un dato che riflette l’andamento epidemiologico attuale. I dati regionali confermano che l’andamento locale segue il trend nazionale.
Per affrontare la pressione legata all’aumento degli accessi, gli ospedali piemontesi, su indicazione dell’Assessorato alla Sanità e di Azienda Zero, hanno attivato i Piani Generali di Sovraffollamento.
Questi strumenti operativi sono pensati per gestire situazioni di particolare criticità nei Pronto Soccorso, con un’attenzione particolare ai pazienti in attesa di ricovero.
I Piani Generali di Sovraffollamento consentono di velocizzare i trasferimenti nei reparti, migliorare il flusso dei pazienti che non necessitano di ricovero ospedaliero e ridurre i tempi di attesa complessivi.
Le strutture di Medicina d’Emergenza-Urgenza, le Direzioni Sanitarie di Presidio e le Direzioni Generali degli ospedali piemontesi lavorano quotidianamente in sinergia per monitorare e gestire il sovraffollamento e con l’obiettivo di garantire un’assistenza sanitaria di qualità e un percorso di cura rapido ed efficace per tutti i pazienti.
«Stiamo monitorando con attenzione l’evoluzione dell’epidemia influenzale e i suoi effetti sui Pronto Soccorso. L’incremento degli accessi conferma la giusta scelta di intervenire su una pianificazione efficace come Piani Generali di Sovraffollamento. Voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti i professionisti sanitari che stanno lavorando senza sosta per garantire la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti» dichiara  l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi.
“L’aumento degli accessi nei Pronto Soccorso era prevedibile in una stagione influenzale intensa come quella attuale. I Piani Generali di Sovraffollamento, sviluppati con il contributo delle strutture sanitarie e delle Direzioni Generali, stanno offrendo una soluzione adeguata per affrontare queste situazioni critiche.
Grazie a questi strumenti, ogni ospedale può ottimizzare i ricoveri nei reparti e gestire con maggiore efficienza i pazienti in attesa o che non richiedono ricovero. Questo sistema di gestione sta dimostrando di essere una scelta efficace anche nei momenti di maggiore pressione, possiamo quindi dirci soddisfatti della solidità e della capacità organizzativa del nostro sistema sanitario regionale ” afferma Adriano Leli, direttore di Azienda Zero Piemonte.
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Nuovi business illegali: “La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte”

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“La mafia si è evoluta, passando dai reati tradizionali a nuovi business con profitti maggiori e rischi minori, diventando una mafia ‘silente e liquida’. L’infiltrazione nella filiera degli appalti e nel settore produttivo è una strategia sempre più utilizzata, insieme all’uso di competenze tecniche e alla creazione di una ‘economia chiusa’. L’uso della violenza è sempre più residuale, sostituito da strategie di infiltrazione silenziosa e azioni corruttive”.

Lo ha riferito Tommaso Pastore, capo centro della Dia di Torino, durante l’audizione in commissione Legalità a Palazzo Lascaris, presieduta da Domenico Rossi.
“Le mafie preferiscono investire capitali illeciti in attività affaristico-imprenditoriali – ha specificato Pastore – come riciclaggio, appalti, giochi e scommesse, business dei rifiuti. Cambia anche il ruolo degli imprenditori che, da estorti, oggi diventano collusi. Le organizzazioni criminali dimostrano una notevole capacità di adattamento ai mutamenti economici. L’uso della tecnologia, in particolare sistemi di comunicazione crittografata e social media, è diventato fondamentale per le loro attività illecite”.
“La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte – ha proseguito – con forti legami nella sfera socio-economica e sinergie con altre organizzazioni criminali sul territorio, come dimostrano numerose sentenze e, tra le altre, l’inchiesta Minotauro. Proprio questa inchiesta ha dimostrato l’unitarietà del fenomeno ‘ndranghetista e la presenza di 9 locali, cioè gruppi mafiosi strutturati, con un’autonomia operativa dalla Calabria con cui permane un legame strutturale. Oggi il numero di locali è notevolmente cresciuto in Piemonte, in tutte le province, come dimostrano anche i numerosi provvedimenti interdettivi dal 2017 a oggi”.
Per quanto riguarda le altre organizzazioni, la mafia siciliana ha interessi nei settori dei trasporti e della ristorazione, ma in una posizione di basso profilo e talvolta ausiliaria o complementare alla ‘ndrangheta.
La criminalità straniera (albanese, romena, africana, cinese) è attiva nello spaccio, nella prostituzione e in altri reati, anche in questi casi talvolta in sinergia con la mafia calabrese.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (Fdi), Gianna PenteneroNadia ConticelliDomenico RavettiRossi (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Pasquale Coluccio (M5s), che si sono focalizzati sui temi degli appalti, del narcotraffico e dello spaccio, e del ruolo delle istituzioni nel fronteggiare questi fenomeni. “Oggi la ‘ndrangheta è il broker mondiale del narcotraffico, specialmente cocaina, ed è più che mai fondamentale il ruolo delle istituzioni nella sensibilizzazione e nella formazione sugli strumenti di contrasto”, ha spiegato Pastore.
Il presidente Rossi ha concluso ricordando che “la sola repressione non basta. Per sconfiggere la ‘ndrangheta, che si dimostra essere resiliente e capace di diversificare il suo operato sul territorio, occorre mettere in campo azioni dal punto di vista educativo con politiche informative e formative dedicate ai giovani, agli imprenditori e agli amministratori pubblici”.

A Torino 4 “zone rosse” contro la criminalità

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Contro la criminalità a Torino saranno in vigore quattro zone rosse dove verranno sperimentate le nuove misure di sicurezza. Si tratta di Porta Nuova e San Salvario vecchia, il lungo Dora compreso tra ponte Carpanini e ponte Mosca, piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore, i Giardini Madre Teresa di Calcutta e l’area di largo Palermo.

I soggetti con atteggiamenti aggressivi o già condannati per spaccio, violenze, furti e rapine potranno essere allontanati per 48 ore da queste aree. Se continueranno gli atteggiamenti illegali scatterà la denuncia.

Le zone rosse sperimentali a Torino inizieranno  dal 27 gennaio fino al 30 aprile. “Torino – commenta il sindaco Stefano Lo Russo – vuole essere un modello virtuoso  per la gestione integrata della sicurezza. Bene la rigenerazione urbana, ma anche il contrasto all’i fenomeni di illegalità. Vogliamo una città sicura, in cui ci si possa muovere liberamente”.