POLITICA- Pagina 576

LA VITTORIA DEI VERDI IN GERMANIA

I Verdi di Grugliasco esultano per l’ottimo risultato conquistato in Germania diventando così il secondo partito.  Spiegano  i co- portavoce Tiziana Mossa e Verdicchio Vincenzo che” il sogno dei Verdi diventa realtà in Germania”.  Nell’aria c’è qualcosa di diverso e in tutto il Nord Europa si sta apprezzando una politica Verde capace di canalizzare l’attenzione sulle tematiche ambientaliste, sulla vita quotidiana, sulla salute, lavoro, benessere, trasporti e tutela della famiglia.  In Italia dobbiamo far tesoro di quello che è successo in Germania e riportare i Verdi come una forza politica capace di coltivare una visione positiva della vita e della convivenza.  I Verdi di Grugliasco promuovono il cambiamento ecologista come forza trainante per i verdi in Italia. 

 

I Verdi di Grugliasco 
Il Responsabile Comunicazione Esterna 
Pepe Giuseppe

Regione, Bertola candidato presidente M5S

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E’ Giorgio Bertola  il candidato presidente della Regione Piemonte scelto con le “regionarie” dagli iscritti al Movimento 5 Stelle. Sulla piattaforma Rousseau, il consigliere regionale  ha infatti ottenuto 1.540 voti. Lo sfidante Luca Zacchero era il più votato in provincia di Novara ma è stato battuto. La proclamazione è avvenuta oggi pomeriggio, a Torino,  al Teatro Astra, presente  Davide Casaleggio.

“BANGLA”

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Sconfitta completa, totale, quattro punti, settebello e tre scope! Quando l’ho visto e letto non ci volevo credere, ho subito pensato ad un falso, un “fake” come si dice ora. Invece no, è vero, originale anzi ufficiale. La cosa  succede quando anche l’avversario più distante usa i “tuoi” termini . A quel punto la sconfitta è innanzitutto culturale e quindi peggiore, più profonda di quella numerica. Colpisce ancora di più quando a farlo sono i Radicali  che , da sempre, si sono distinti per la difesa dei diritti civili, degli ultimi. Si sono  molte volte lanciati   in  imprese impossibili e minoritarie  ma apprezzati  da tanti , in particolare da quella parte di intellighenzia “radical chic”, borghese. È avvenuto spesso che abbiano avuto successo di critica e non di pubblico ma questa volta né l’una né l’altro . Identificare un popolo, anzi dei popoli di paesi lontani e che sono innanzitutto persone nell’accezione più completa  della parola con quel termine è offensivo. Mi ha ricordato quando gli italiani del sud immigrati al nord venivano chiamati non meridionali, lucani, pugliesi, siciliani ma indistintamente ed in senso razzista e dispregiativo , “napuli” a Torino, “terun” a Milano o “marocchen” a Bologna e così di seguito. La prima volta che ho sentito il termine , vicino ad un locale della movida torinese mi ha creato una sensazione negativa , di disagio. Ho scoperto che sono principalmente i  ragazzi , i giovani delle zone del “divertimento” delle grandi città che li chiamano così . Voglio ricordare  a tutti, in particolare ai @Radicali  , che sono persone in carne ed ossa,, cingalesi, indiani, nepalesi, si chiamano Mahinda, Amal, Bimal e non Bangla.

PENSIONI. BOETI: “CON RIFORMA FORNERO NON AVREMO SPECIALISTI A SUFFICIENZA PER CURARE GLI ITALIANI”

“Con la modifica della legge Fornero, che il Governo pare intenzionato a portare avanti, ben 45mila medici in Italia andrebbero in pensione. Questo rappresenterà un grande problema per il nostro Paese, perché le scuole di specializzazione non hanno licenziato un numero sufficiente di specialisti”: lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Nino Boeti intervenendo quest’oggi a Palazzo Lascaris in occasione della presentazione della Campagna di sensibilizzazione sulla prevenzione dell’Osteoporosi e i rischi dell’Anoressia. “In Piemonte, per esempio, si specializzano 8 ortopedici l’anno: potranno bastare a coprire il turn over? Temo che ci sia una sottovalutazione da parte del Governo e dell’opinione pubblica. Le scuole di specializzazione sono a numero chiuso e allora bisognerebbe consentire a tutti quelli che si laureano di potervi accedere liberamente e direttamente, altrimenti non avremo specialisti in grado di curare gli italiani. Quando ho iniziato a fare l’ortopedico, alla fine degli anni Settanta, non ho mai fatto un intervento senza l’assistenza di un chirurgo più anziano, a garanzia del paziente. Se non ci sono i maestri, gli allievi potrebbero fare danni e i danni sulla salute dei cittadini sono molto spesso irreparabili”.

Nino BOETI

Presidente Consiglio Regionale del Piemonte

Montaruli – Marrone (FDI): “Ora Salvini conosce Torino, inizi sgomberi da Askatasuna”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO “Quanto avvenuto oggi nel corteo degli studenti e’ un fatto gravissimo. Tuttavia non stupisce. Non è la prima volta che i politici vengono presi di mira e si dà fuoco. Gli autori hanno sempre la stessa matrice: il centro sociale Askatasuna. Ora Salvini inizia a conoscere Torino, perché non inizia gli sgomberi dal centro sociale?” commenta Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli d’ Italia in una nota  “Anche con il governo del cambiamento l’impunità dei centri sociali non cambia e Torino è ancora una volta maglia nera. Chissà cosa pensano i consiglieri pentastellati amici dei csa gabrio e askatasuna dell’immagine del loro leader bruciato in piazza dai loro compagni di lotta notav” conclude Maurizio Marrone dirigente nazionale di FDI.

LAVORO, TRONZANO (FI): “COMUNE DI ANDEZENO ACCERCHIATO DALLE CRISI AZIENDALI. REGIONE INTERVENGA”

“Il Comune di Andezeno è accerchiato dalle crisi aziendali e vede messi a repentaglio decine di posti di lavoro. La chiusura dello stabilimento del Gruppo JDE, gestore dei marchi Hag e Splendid, è infatti solo l’ultima nel territorio se osserviamo più nel suo complesso il territorio del Chierese. La Regione Piemonte ha il dovere di intervenire per salvaguardare un territorio che è da troppo tempo penalizzato”. Ad affermarlo il vicecapogruppo di Forza Italia Andrea Tronzano. Conclude Tronzano: “Ho presentato una interrogazione urgente per conoscere gli sviluppi per i 57 lavoratori di Andezeno a seguito degli incontri avvenuti in Regione tra i vertici del Gruppo Jde e l’assessore. E’ da comprendere poi come intenda comportarsi l’assessore al Lavoro per il Chierese che vede solo in parte rientrata la questione Embraco e che registra anche le difficoltà della Cartotecnica Chierese – pronta a lasciare per investire all’estero e l’industria dolciaria Ferrero che sta completando il trasferimento da Pino Torinese”.
(foto archivio)

Arresti no-tav, Prc: “Giustizia forte con i deboli”

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA EZIO LOCATELLI

“Trent’anni di carcere per le manifestazioni No Tav del 2015 in Valsusa sono un’assurdità. In occasione di quella manifestazione un migliaio di manifestanti raggiunse il cantiere Tav osteggiati dalle forze di polizia. Per il lancio di sassi e fuochi d’artificio che ne è seguito sedici manifestanti sono stati trattati alla stregua di terroristi veri e propri. Inammissibile! La criminalizzazione della lotta No Tav è un approccio regressivo, un approccio del tutto sbagliato alle manifestazioni di opposizione ad un’opera inutile e distruttiva. Voglio sperare che i ricorsi avversi alle condanne comminate saranno accolti nella sede giudiziale successiva. Ma intanto occorre levare forte la voce contro una giustizia debole con i forti, forte con i deboli”.

SMOG, FLUTTERO E TRONZANO (FI): “SI SOSTENGANO LE IMPRESE MA IL CAOS DELLA COMMISSIONE DIMOSTRA IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DEL PD E DEL M5S”

“PRONTI A VOTARE ODG CONDIVISO PER COMMERCIANTI E ARTIGIANI”


“Il caos nato in Commissione Ambiente tra i consiglieri del Partito Democratico e del Movimento Cinque Stelle contro il proprio assessore sulla delibera anti smog dimostra in modo palese il fallimento delle politiche ambientali messe in campo in tutti questi anni dalle giunte di centrosinistra prima e da quella grillano poi”. Ad affermarlo Andrea Fluttero e Andrea Tronzano, rispettivamente capogruppo e vice capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte. Prosegue Tronzano: “Mi pare paradossale vedere il Pd scagliarsi contro le azioni previste dalle delibere della Regione e del Comune di Torino. Per anni hanno fatto demagogia sull’argomento penalizzando imprese e lavoratori, ora si ergono a difensori degli automobilisti. Stanno raccogliendo quello che hanno seminato negli ultimi trent’anni. Il Movimento dimostra invece di essere l’evoluzione incancrenita del Pd: semplicemente radicalizzano quanto da sempre teorizzato a sinistra con effetti nefasti sul mondo produttivo”. Aggiunge Fluttero: “Credo che il fallimento sia totale. Continuiamo a riproporre le stesse politiche da anni, rendendole sempre più gravose e limitanti per i cittadini ma i dati sull’inquinamento non migliorano, anzi. Anche sul fronte del cambio del parco auto siamo indietro: di anno in anno parliamo di andare in deroga per tutta una serie di categorie di cittadini. E’ sintomo che anche sul fronte degli incentivi al cambiamento dei propri mezzi di trasporto siamo ancora all’anno zero. Credo che su questo punto ci sia molto da lavorare e che Pd e M5S debbano recitare il mea culpa”. Conclude Tronzano: “In commissione ho proposto un ordine del giorno bipartisan per evitare di politicizzare lo scontro ed ho quindi dato la nostra disponibilità a costruirlo insieme in modo da venire incontro a tutti gli artigiani e commercianti che rischiano di non poter più circolare per Torino. I cittadini però devono aprire gli occhi: da anni Forza Italia e il centrodestra combatte per avviare politiche innovative sul fronte del contenimento degli agenti inquinanti e per alleggerire la pressione fiscale sull’auto, si pensi al bollo come tassa di circolazione e non di possesso, ma Pd e Movimento ci osteggiano a livello ideologico”.

Comital, Grimaldi (LeU): “La Regione metta in campo tutti gli strumenti”

“Per tutelare i lavoratori anche  il Governo si assuma le proprie responsabilità”


Il 9 ottobre, si sono recati al Ministero del Lavoro l’Assessora regionale Gianna Pentenero e i curatori fallimentari di Comital-Lamalù, le due aziende di Volpiano dichiarate fallite a giugno dal tribunale di Ivrea, per capire se nel cosiddetto «decreto Genova» che riattiva la cassa integrazione per i lavoratori delle aziende che hanno cessato la produzione, potevano rientrare anche i 127 dipendenti dei due stabilimenti volpianesi, senza stipendio da giugno. Purtroppo nessuna novità positiva è emersa da questo incontro, benché il Ministro Di Maio avesse garantito di voler risolvere il problema con l’ultimo decreto. Il bando per l’acquisizione, appena scaduto, non ha ottenuto alcuna offerta e il 10 ottobre, l’incontro delle 12 in Regione con i lavoratori non è stato dirimente, anzi, a quanto pare l’Assessora avrebbe suggerito di licenziare subito tutti i lavoratori perché possano accedere alla Naspi. Il gruppo LeU è da tempo promotore di una legge sul reddito di autonomia e sul salva muti, che servirebbero proprio ad arginare casi come questo. Inoltre Marco Grimaldi è stato il promotore del cosiddetto fondo salvasfratti, strumento utile almeno per gli operai che hanno contratti d’affitto. “Conosciamo le norme dello Stato e sappiamo bene che l’unico modo per ottenere la Naspi è il licenziamento, ma il nostro compito è trovare altre soluzioni, se pensiamo che la politica sia qualcosa in più rispetto a una mera attività da funzionari” – dichiara il Capogruppo di LeU Marco Grimaldi. – “Ci aspettiamo dalla Regione un serio impegno a ricondurre il Governo alle proprie responsabilità e una verifica di tutti gli strumenti utili per fare fronte alla situazione, come per esempio la possibilità per i lavoratori di accedere da subito ai fondi salva mutui e salva sfratti”.

“Il futuro del Barattolo? È immerso nella nebbia”

Poche, confuse e comunque non chiaramente esplicitate le idee della Giunta, che si dimostra sempre più inadeguata di fronte a questo problema.Non cambiano le condizioni oggettive: mi chiedo perché, allora, dovrebbero rientrare le diverse criticità connesse allo svolgimento del suk. Il mercato di libero scambio rispetta le ultime circolari ministeriali? Lo chiederò all’Amministrazione con una mia prossima interpellanza.L’Assessore Giusta relaziona sul Barattolo durante la seduta  della Conferenza dei Capigruppo, ma di fatto non dice nulla di chiaro e nulla di certo. L’unica cosa sicura (o almeno presentata come tale) è che le sedi attualmente valutate per il trasferimento del Barattolo sono tre e che non tutte insistono sul territorio della Circoscrizione 7. Poche idee e confuse, dunque: la relazione odierna altro non è che l’ennesima fumata nera. La situazione è incancrenita e non si vedono spiragli. È evidente che la Giunta non sa neanche da che parte iniziare: figuriamoci essere in grado di gestire il fenomeno. Nel nuovo bando sono previsti 400 postazioni: troppe. La Circoscrizione ha più volte espresso l’esigenza di contenere questo numero, ma non ha mai ottenuto ascolto. Il mercato di libero scambio è un vero e proprio ricettacolo di illegalità: il numero dei sequestri operati dagli Agenti della Municipale lo testimonia. Ora sono curioso di ricostruire l’iter: come, perché e a che punto il bando si è arrestato? Come si è giunti, alla fine, a una nuova assegnazione a ViviBalon? Se le condizioni oggettive non cambiano, come si pensa che possano rientrare le diverse criticità da me segnalate in questi anni? Resta urgente il problema dei controlli e della presenza di più venditori rispetto al numero previsto. Il numero degli Agenti presenti nelle aree del suk deve essere incrementato. I cittadini riferiscono che, da quando il libero scambio è in via Carcano, in tutta la zona sono aumentati atti vandalici e furti negli appartamenti. Presenterò al più presto un’interpellanza per capire se e in che misura le ultime circolari ministeriali (a partire dalla circolare Gabrielli) siano rispettate durante lo svolgimento del Barattolo.

 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino