Ottima iniziativa del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Il “bonus Piemonte”, finanziato in piena autonomia dalla Regione, è il respiratore troppo a lungo atteso e mai arrivato dal governo alle imprese e ai lavoratori del settore terziario e dei servizi alla persona.
In emergenze come questa risalta il ruolo insostituibile delle Regioni che possono rimediare con tempestività ai ritardi e alle lacune del governo nazionale.
L’iniziativa di Cirio ha il pregio di eliminare tutti i filtri della burocrazia. Il bonus di 2500 o 2000 euro, a seconda delle categorie merceologiche, arriva direttamente sui conti correnti delle imprese, senza passare perciò attraverso le maglie della burocrazia. Alle molte chiacchiere e ai ritardi inescusabili del governo, il presidente Cirio replica con i fatti. La sua decisione non può non essere apprezzata da tutti i piemontesi.
Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, parlamentari di Forza Italia
Dibattito on line organizzato dalla Fondazione Giorgio Amendola. Lunedì 4 maggio, ore 17,30
“Democrazia”. E proprio di “Democrazia” e “Populismo” si cercherà di dare una “lettura psicologica” lunedì prossimo 4 maggio, a partire dalle 17,30, nell’incontro promosso on line, secondo le regole imposte dalla crisi pandemica in atto, dalla Fondazione Giorgio Amendola di Torino. L’incontro sarà il primo di un ciclo di conferenze che la Fondazione di via Tollegno intende dedicare proprio al tema dei “populismi” e al loro impatto sulla vita sociale e politica delle democrazie occidentali. Ovvie ma non scontate le domande: “Che cos’è il populismo, cosa lo rende così attrattivo per fasce sempre più importanti della popolazione? Quali sono le ragioni che spingono i cittadini verso offerte politiche populiste?”. E infine: “Quali possono essere le conseguenze dell’avvento del populismo all’interno delle Istituzioni?”.
Nell’incontro di lunedì 4 maggio, moderato da Domenico Cerabona (direttore della Fondazione Giorgio Amendola e autore di un libro sulla Brexit) ne parleranno il Professor Michele Roccato, Docente di Psicologia Sociale all’Università di Torino e autore di studi e pubblicazioni scientifiche sul tema in oggetto e l’On. Brando Benifei, Capo Delegazione del Pd al Parlamento Europeo.
Ci conoscemmo nel 1969, quando stava per andare in porto la battaglia per il divorzio, quando entrai giovanissimo nella LID. Sostenemmo insieme la battaglia per il referendum sul divorzio nel 1974 quando facemmo tanti comizi insieme.
Molti di questi medici hanno ringraziato e chiesto di divulgare questa lodevole iniziativa ad altri medici interessati a ricevere la visiera. “Come comuni cittadini, ma volenterosi di dare una mano concreta al nostro personale medico, in prima linea in un momento così difficile abbiamo sostenuto l’iniziativa del nostro associato Antonio Fidelibus che con la sua stampante 3D riesce a stampare le visiere” -dichiara Antonio Lanci, referente per la Circoscrizione 2 di Torino per #Azione (il nuovo partito di Carlo Calenda ndr) Continua lo stesso Lanci : ”Ci siamo autotassati, per cui le stiamo fornendo gratuitamente al personale medico a Mirafiori e Santa Rita; possiamo produrne solo poche unità al giorno, ma valutiamo altre richieste di visiere protettive da parte del personale medico”. Personale medico eventualmente interessato, può farne richiesta ad Antonio Fidelibus, (fidelibus.antonio@atecos.com)
Se proprio vogliamo metterla sul piano dell’orgoglio nazionale, è bene che sia un prestito e non un’elemosina che si fa al socio indigente. Una massa tanto importante di denaro va spesa, presto e bene, per ammodernare o costruire le infrastrutture del sistema sanitario da troppi anni abbandonate.