POLITICA- Pagina 516

Rosso: “Contro la violenza lavorare con i giovani”

“È determinante lavorare con le scuole e le giovani generazioni per contrastare la violenza sulle donne”. Così l’assessore ai Diritti civili, Roberto Rosso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, intervenendo all’Ecomuseo di Torino per la presentazione della mostra “Politica e carità. Donne dell’Ottocento, la doppia anima delle donne nel secolo del cambiamento” e dell’esposizione dei lavori delle studentesse del Primo liceo.

“La Regione Piemonte in collaborazione con le scuole – aggiunge – ha attuato dei piani formativi mirati rivolti, sia agli insegnanti in ottica di prevenzione per il riconoscimento dei segnali e delle richieste di aiuto, sia verso gli studenti per la diffusione della cultura di parità e del rispetto di genere”.

Il 31,5% delle donne tra 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di italiane, è stata vittima di violenza. Ogni giorno in Italia 88 donne subiscono un atto di violenza, una ogni quarto d’ora. Nell’82% dei casi chi compie l’aggressione conosce la sua vittima, ha le chiavi di casa o gli si apre la porta.

I dati dell’ultimo rapporto della Polizia di Stato sulla violenza di genere mostrano “uno scenario agghiacciante in cui l’unico dato consolante è la maggior consapevolezza del delitto subito: sale infatti la propensione e la fiducia nel denunciare, forse anche per effetto del Codice Rosso, entrato in vigore ad agosto, che inasprisce le sanzioni per chi commette questo reato e si accelerano le indagini obbligando i Pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni”.

Un capitolo significativo nell’opera di contrasto a un fenomeno ancora così diffuso si realizza “promuovendo tra i giovani una cultura basata sulla parità di genere e mettendo in luce i fattori socioculturali, tra cui i modelli di genere maschili e femminili, ancora molto stereotipati, e rendendo nota la presenta di reti di supporto”.

Grimaldi: “vera emergenza dissesto idrogeologico, non autonomia o legge elettorale”

Clima,: «Frane, crolli e intere comunità isolate. La Lega si dia una mossa, oltre a negare l’emergenza climatica in sei mesi non ha prodotto nulla».

“Mentre commemoravamo le tragedie dello scorso secolo negli ultimi giorni abbiamo assistito a una nuova ondata di nubifragi che, oltre ai danni ingenti, è costata la vita a due persone” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Non ci arrendiamo a chi dice che il perdurante stato di emergenza che interessa il Piemonte sia dovuto a una fatalità, che non vi siano responsabilità umane nei disastri che, dopo periodi di pioggia più o meno intensa, colpiscono con durezza tutto il Piemonte. Solo i primi 5 mesi del 2019 avevano fatto registrare 175 eventi straordinari tra grandine, tornado, piogge intense e valanghe. La Lega ha fatto finta di non vederli, con una duplice responsabilità:” – commenta Grimaldi – “da un lato ci hanno dato dei catastrofisti, negando lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale e rinviando misure eccezionali che potrebbero garantire una presa di coscienza maggiore da parte dell’opinione pubblica del problema, consentendo di modificare i comportamenti; dall’altro si continua a rincorrere l’emergenza contingente, parlando di ‘bombe d’acqua’ e ‘maltempo’ e tentando di tappare i buchi di un sistema territoriale che fa acqua da tutte le parti: non c’è all’orizzonte un piano organico di tutela dell’ambiente e del territorio”.

“A sei mesi dall’insediamento la Giunta Cirio” – prosegue Grimaldi – “non un solo atto è stato licenziato, mentre la maggioranza ci obbliga a discutere di richieste di autonomia regionali (che nessun impatto avranno sul tema dissesto idrogeologico), di leggi elettorali nazionali e di crocefissi. Mentre il Piemonte affoga, la Regione sta facendo altro”.

“Lo diciamo con chiarezza” – afferma Grimaldi: – “o si trovano in fretta le risorse per garantire al Piemonte un piano organico di gestione del dissesto idrogeologico, capace oltretutto non solo di mettere in sicurezza il territorio ma anche di dare lavoro alle piccole e medie imprese sparse in tutto il Piemonte o, insieme all’intera minoranza bloccheremo, il bilancio di assestamento che hanno così fretta di approvare. È ora che questa Giunta faccia qualcosa per i piemontesi”.

Presidente della Repubblica… per un giorno

PAROLE ROSSE   di Roberto Placido

La senatrice a vita Liliana Segre ha risolto in poche ore la questione dimostrando così misura, equilibrio ed intelligenza. Doti, in questo momento della vita pubblica del nostro Paese, straordinarie. La vicenda è legata alla votazione con la quale, lo scorso 30 ottobre, il Senato, a larga maggioranza e con l’astensione, che tante polemiche e discussioni ha creato, del centro destra, ha costituito la Commissione straordinaria, monocamerale, contro l’odio e per il contrasto al fenomeno dell’ intolleranza del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio ed alla violenza.

Nei giorni successivi al voto abbiamo assistito alla polemica tra gli schieramenti politici e ad un nascere di proposte di cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Tra queste quella della città di Biella e con la successiva decisione del suo Sindaco di non conferirla alla Segre ma al noto comico, giornalista e conduttore televisivo Ezio Greggio. Il quasi biellese, è nato a Cossato. Greggio ha declinato la proposta con uno stringato ma chiaro comunicato dimostrando così che anche un presentatore “leggero” può essere legato a valori e posizioni personali e familiari democratici e profondamente antifascisti. Ma in questo fiorire di polemiche e di proposte di cittadinanze onorarie, l’ultima quella della simpatica consigliera comunale torinese Chiara Foglietta, si è aggiunta, l’11 novembre, un’estemporanea – come buona parte di quelle di cittadinanza onoraria – ed incredibile proposta di candidatura della senatrice a vita Liliana Segre a Presidente della Repubblica. Per prima è partita la pur brava Lucia Annunziata che a nome suo e del giornale che dirige, Huffington Post, lanciava la proposta. Veniva subito ripresa dal suo collega e direttore de la Repubblica Luca Verdelli. A stretto giro di posta, il giorno dopo, gli rispondeva da New York, dopo l’incontro con il Sindaco Bill De Blasio, Nicola Zingaretti. Il segretario Dem invece di attaccare Trump sui dazi contro il Parmigiano Reggiano si occupava dell’estemporanea proposta dell’Annunziata e di mandare messaggi di pace e di “volemose bene” a Di Maio. Per fare queste dichiarazioni poteva aspettare di rientrare a Roma o meglio ancora di non andare negli USA. Meno male che due giorni dopo il 14 novembre la diretta interessata, Liliana Segre, con un comunicato ufficiale ristabiliva equilibrio e buon senso: “Ringrazio le persone che hanno proposto la mia candidatura al Quirinale ma, ovviamente, per motivi sia anagrafici che di competenza specifica, tale candidatura va considerata improponibile. C’è un presidente in carica che sta svolgendo il suo compito di garanzia costituzionale con rigore ed efficacia e che gode di grande popolarità e prestigio in Italia e all’estero”.

I Verdi e i cambiamenti del clima

VERDI- EUROPA VERDE PIEMONTE


PIEMONTE : NON CHIAMATELO MALTEMPO, SONO IL RISULTATO DEI “CAMBIAMENTI CLIMATICI “


Nelle ultime ore, una nuova ondata di maltempo sta interessando tutto il Piemonte. Sorvegliati speciali i grandi fiumi e piccoli corsi d’acqua piemontesi, come il Bormida, il Tanaro, il Po, il Chisola, per citarne alcuni.
Resta un dato di fatto: la Regione Piemonte è ad alto rischio dissesto idrogeologico. 

Negli ultimi anni oltre 500 fenomeni climatici estremi negli ultimi 9 anni, a rendere più vulnerabile il territorio piemontese è altresì il “cambiamento climatico”, che dimostra i suoi effetti con rovesci intensi concentrati in un breve periodo alternato da lunghi periodi di siccità. Situazioni estreme che possono causare ingenti danni ai tanti settori che costituiscono il tessuto economico del Piemonte come, ad esempio, l’agricoltura.

E’ vero, le alluvioni ci sono sempre state e non sono un fenomeno solo degli ultimi anni, ma non è normale che, in appena due settimane, siano caduti più di 230 mm di pioggia. 

Dunque, occorrono seri interventi mirati contro il dissesto idrogeologico, un fermo stop all’urbanizzazione dei territori, soprattutto in corrispondenza dei corsi d’acqua, per evitare disastri e stravolgimenti degli ecosistemi naturali, troppo spesso alterati dalla mano dell’uomo. 

Cosi in una nota i due Co-portavoce dei Verdi – Europa Verde del Piemonte, Tiziana Mossa e Alessandro Pizzi.

La Regione per il riconoscimento della lingua dei segni

VALLE (PD), MARRONE (FdI) “Accessibilità allo studio e alle Istituzioni: il nostro impegno al fianco di studenti e cittadini sordi”

Torino 21 novembre 2019 – “Alcune settimane fa ci siamo fatti portavoce dell’appello di una studentessa sorda dell’Università di Torino che ha chiesto il riconoscimento della lingua dei segni anche a livello parlamentare e ha spiegato che le otto ore di interprete a lei assegnate dall’Università, purtroppo, non sono sufficienti a coprire quelle delle lezioni che deve seguire per laurearsi” hanno dichiarato il vicepresidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Daniele Valle (Pd) e il Capogruppo di FdI Maurizio Marrone, in occasione della Conferenza stampa sul tema dell’inclusione di studenti e cittadini sordi.

“Siamo molto soddisfatti di poter dare il nostro contributo condividendo con l’ENS una battaglia per l’accessibilità a tutti i servizi. Abbiamo sottoscritto un ordine del giorno collegato all’Assestamento di Bilancio, che grazie a questa intesa trasversale potrà essere approvato in tempi rapidi, che impegna la Giunta a prevedere uno stanziamento di risorse per acquistare nel 2020 il programma “Dragon NaturallySpeaking”, un software di sottotitolazione automatica per gli studenti sordi dell’Università di Torino e ad attivare un servizio di sottotitolazione delle sedute del Consiglio regionale. Si tratta di un passo in avanti nell’accessibilità delle Istituzioni” hanno proseguito Valle e Marrone.

“Riteniamo fondamentale che su un tema tanto importante siamo riusciti a costruire un’ampia convergenza politica. La Regione Piemonte è da sempre all’avanguardia nel costruire i servizi alla comunità delle persone sorde e dobbiamo continuare su questa strada” hanno concluso i due Consiglieri.

Nasce il comitato contro il taglio della democrazia

Riceviamo e pubblichiamo
A TORINO L’ASSOCIAZIONE MARCO PANNELLA E’ PUNTO DI RIFERIMENTO PER I CITTADINI.
Di fronte al tentativo silenzioso quanto assordante di riformare la Costituzione riducendo il numero di parlamentari e senza alcun dibattito in merito, è nato il Comitato del Partito Radicale contro il taglio della democrazia.
A Torino l’Associazione Marco Pannella intraprenderà una serie di iniziative volte ad informare i cittadini. Sollecitiamo gli stessi cittadini inoltre a contattarci per aiutarci con la Nonviolenza e con il Diritto a contrastare quella che crediamo sia una riforma non solo inutile ma anche dannosa.
Sergio Rovasio (Presidente)
Mario Barbaro (Coordinatore)
Ezio Dore (Tesoriere)
Associazione Marco Pannella di Torino
Via San Pio V 30f
Torino

Segre e Greggio diventino entrambi cittadini onorari di Biella

Bravo Corradino, Sindaco di Biella, che ha cambiato idea sulla cittadinanza alla senatrice Liliana
Segre. Anzi ha detto e fatto di più, si è autodefinito cretino dicendo: ho proprio sbagliato.

Bravo, proprio bravo. Si è scusato anche con Ezio Greggio che ha dato il via alla storia con il suo rifiuto.

Del resto l’atteggiamento perentorio del comico non dava adito ad interpretazioni. No, perché non avete dato
la cittadinanza ad un donna perseguitata dai nazifascisti. Tutto finito? Deve finire a tarallucci e
vino? Non mi pare proprio.
Come e perché si arrivati a ciò è presto detto.
Il vice sindaco Mostarolo lo ha candidamente ammesso giorni fa. La mozione è stata presentata
per mettere in difficoltà la maggioranza. Ergo Fratelli d’ Italia non  l’avrebbe votata.
Che il virus del fascismo forse in giro nel sangue e nel cuore di diversi aderenti del partito non è
una novità. Ma il pezzo forte nel fargli cambiare idea è ( sicuramente ) Lu, il Capitano per
antonomasia, Matteo Salvini. Gli ha telefonato o fatto telefonare: Corradino sai che ti voglio
bene. Non vedi? La Lega vira al centro.
Dobbiamo saper parlare ai moderati e come tali antifascisti. Per la Meloni e Fratelli d’Italia ci
penso io. E Del Mastro abbozza. Non è finita qui. Quasi totalmente ignava e codina la stampa
locale. Quasi tutti indifferenti . Importante in democrazia è se c’è sempre qualcuno che sta fuori dal coro.
Intervista a Radio Cspital ed è fatta. Gli organi  d’informazione nazionali partono per capire
cosa è successo a Biella. Il gioco è fatto. Salvini e Corradino non si possono tirare indietro. In
ultimo: Corradino è un galantuomo. Tra fascisti e perseguitate dai nazifascisti sceglie queste
ultime. Benissimo aver invitato la Senatrice Segre nelle giornate della Memoria. Ma non basta, ora
Segre e Greggio devono e possono diventare cittadini di Biella. Magari in un unico momento e
magari in un unica cerimonia.

 

Patrizio Tosetto

 

 

Locatelli (Prc-Se): “la Cavallerizza rimanga un bene pubblico”

“No alle privatizzazioni”

“La Cavallerizza liberata”? “Finisce un capitolo oscuro della storia di Torino”? Ma come si fa a  presentare lo sgombero della Cavallerizza Reale avvenuto questa mattina in questo modo, in un modo fazioso e falso, così come hanno fatto alcuni giornali e responsabili dell’ordine pubblico? Va ricordato che La Cavallerizza, complesso  tutelato dall’Unesco, è stata occupata cinque anni fa per impedire la vendita a privati e ogni altra forma di  speculazione immobiliare, com’era nei progetti iniziali, adoprandosi al contrario per preservare la proprietà e fruibilità pubblica di un bene comune di prim’ordine. L’occupazione ha dato vita nel tempo ad assemblee pubbliche, residenze artistiche, spettacoli, mostre, mercatini, laboratori ma anche a residenze temporanee per situazioni di emergenza. Un impegno volto a contrastare l’abbandono e l’incuria degli spazi la cui responsabilità ricade per intero sulle amministrazioni comunali che hanno puntato alla privatizzazione di un complesso che deve rimanere spazio pubblico fruibile dalla cittadinanza. La battaglia contro ogni forma di svendita del patrimonio pubblico continua.

La situazione politica: caos locale e caos nazionale

Giggino ( Di Maio ) non arretra di un millimetro. Dopo la stupidaggine di aver tolto lo scudo
legale sull Ilva se ne inventa  un’altra. Non c’ e’ alcun piano B così imponiamo agli indiani di rimanere.
Terrorizzata, la multinazionale dell’ acciaio vuole spegnere i forni di Taranto.
E piaccia o non piaccia il PD ( ad oggi ) ne è complice. A Bologna tre giorni di orgoglio PD.
Bastasse questo. Persino Andrea Orlando grande sostenitore dell’ accordo con i pentastellati
è perplesso nel continuare. Oramai sono lanciati e Zingaretti tenta di dettare l’ agenda e
Giggino prontamente gli risponde: ma non esiste proprio. Contenti loro. Sulla finanziaria
tra emendamenti PD ed altri, tra pentastellati Renzi e sinistra sbrindellata si arriva a 1500 .Tra
i quattro amore a prima visita. Ed intanto l’ Italia sprofonda letteralmente. A Venezia spesi
5 miliardi per niente . Vietato stupirsi, doveroso indignarsi ed inutile dire che la colpa è dell’
altro. Prosaicamente il tutto non tiene. I politici che fanno ? Come i polli di Renzo Tramaglino,
bisticciano per qualche voto in più. Vedremo. Una cosa sta diventando ovvia: da soli non ce la
facciamo. E non solo per questioni di soldi ma anche di capacità. In Piemonte cala l’export e
Fiat è stata venduta a Renault. Finalmente arriva il commissario del terzo Valico ma sul Tav tutto
tace e per il completamento della autostrada Cuneo Asti è fermo tutto. Embraco, sono stati presi
in giro i lavoratori e l’Ilva di Novi seguira’ la sorte di Taranto. Poi ci si mette pure la multinazionale tedesca e
due stabilimenti a Carmagnola chiudono. Si mobilita persino l’ Arcivescovo di Torino Nosiglia.
Usando il solito eufemismo : tutto sotto controllo. Buttiamola in politica.
Torino Chieri Asti ed Ivrea daranno la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Un po’ tutto il
Piemonte si mobilita e i Leghisti non si tirano indietro.
Anzi sono sparati nell’ appoggiare la proposta. Tutti tranne uno : Corradino Sindaco di Biella.
Proposta strumentale che respinge al mittente. Forse non gli è arrivato l input da Matteo
Salvini. Forse ‘l onorevole Del Mastro ( Fratelli d Italia) ha voluto essere vicino a suo padre
esponente del Movimento Sociale Italiano di Biella. O forse Corradino è arrabbiato perché non
si pensa agli insulti al suo Comandante. Equivoca. La Senatrice Segre ha diritto alla nostra
solidarietà perché insultata in quanto ebrea. Insultata e minacciata per quel che rappresenta.
Tra i pochi che si salvarono dai campi di sterminio nazisti con buona pace del suo assessore
( sempre di Fratelli d’Italia) che sul Web esaltava Mussolini mettendo in dubbio l’esistenza
dei campi di concentramento. Mi dispiace molto per Corradino, questa
volta più che un fatto politico è stato un atto di cattivo gusto. Magari cambia idea. Solo gli
stupidi non cambiano mai idea, ed io lo spero. Tutto diventa un motivo di bisticcio. La Regione e
il Comune di Torino non sono d’ accordo su nulla. Dalla ztl ai divieti per la circolazione. Ammetto
che è difficile il dialogo. Quando poi si introduce il limite di 30 all’ ora in centro il dialogo diventa
difficilissimo. Non basta. La vicenda dei Vigili Urbani tra dimissioni ritirate e la Sindachessa
che deve evocare a sè le deleghe di sicurezza e Vigili. Indubbiamente sono nel marasma
totale e come fanno a livello nazionale fanno a livello locale. Cinquestelle contro centrodestra
e pd contro tutti e due. Sia ben chiaro, dissentire è il sale della democrazia. L’ opposizione
sia opposizione. Ma un conto è essere avversari, un conto è essere nemici. Tanti bisticci ed i
problemi si aggravano.
Altro che concordia istituzionale. Con questa eterna e per cento versi sconsolante campagna
elettorale. Ora la nuova frontiera: Emilia Romagna.
Vincera’ il PD o Bonaccini? Come al solito a destra è tutto più semplice: vincerà Matteo
Salvini. Oramai quelli di Forza Italia sono questuanti, Fratelli d’Italia di rincalzo e i leghisti che stanno
ripassando la geografia. Altra incognita: se le piazze delle ” sardine ” anti Salvini si trasformano
in voti alla coalizione del centro sinistra. Sicuramente sono cavoli amari per Zingaretti se
perderà anche in Emilia. E l’ altro Matteo ( Renzi ) sta a guardare. Lui , per non lasciare nulla di
intentato una sua pattuglia dei suoi li ha lasciati nel PD. Da cosa nasce cosa e si riprende tutto.
L’ ex Ministro Elisabetta Trenta diventa un nuovo caso Scajola . Lui l’ alloggio che un anonimo, a
sua insaputa gli avrebbe comprato se l’ è tenuto. Atto notarile canta. Lei più prosaicamente lascia
l’ alloggio amareggiata. La Cassazione conferma poche condanne per la  rimborsopoli piemontese.
Molinari innocente e per gli altri tutto da rifare. A Mastrullo,
Giovine e Motta gli tocca andare nelle patrie galere. Visto così, tanto rumore per nulla.
I problemi rimangono e la guardia di Finanza indaga mandata dalle procure di Milano e Taranto.
Unica novità: la situazione continua a peggiorare.
Ps. Se passano tutti i 2000 emendamenti siamo di fronte ad una nuova finanziaria? Ai posteri l’
ardua sentenza.

 

Patrizio Tosetto