POLITICA- Pagina 471

Lega: “Con il Riparti Piemonte il sostegno all’edilizia”

“I piemontesi che decideranno di ristrutturare o costruire una nuova casa potranno avere fino a 50mila euro di contributi dalla Regione per il pagamento degli oneri dovuti ai Comuni.  

Si potrà avere copertura dei costi di costruzione  fino al 100%, nel caso di recuperi, o al 50%, nel caso di nuovi stabili. Riparti Piemonte passa dalla casa che, in quanto bene primario, va tutelato”. Commenta così il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte Alberto Preioni, il parere favorevole a maggioranza alla delibera di Giunta che renderà operativa nel giro di pochi giorni la normativa in favore dell’edilizia che mette a disposizione 26 milioni di euro per il 2020.

“Dall’8 luglio i cittadini – continua Preioni al termine della Commissione Urbanistica del Consiglio regionale, riunita in videoconferenza con la Commissione Bilancio – che abbiano fatto domanda in Comune per opere edilizie tra il 29 maggio scorso e il prossimo 30 novembre, potranno accedere alla piattaforma digitale per presentare le richieste. Nel caso in cui le stesse siano pregresse e il cittadino abbia già pagato gli oneri al Comune questi verranno rimborsati dalla Regione.

Come concordato dall’Assessore all’urbanistica e Enti locali Fabio Carosso l’Associazione dei Comuni Italiani, i contributi per il pagamento degli oneri per la costruzione o al riuso edilizio saranno calcolati dai Comuni al momento della richiesta delle istanze edilizie e verranno erogati in breve tempo dai Comuni stessi”.

“Una bella novità che va incontro al percorso di agevole fruizione- conclude Preioni – sono i seminari di approfondimento erogati on line che spiegheranno ai piemontesi il dettaglio delle misure. Un altro passo verso quel percorso di semplificazione che la Lega vuole mettere a disposizione dei cittadini, perché la burocrazia non sia una tenaglia e l’amministrazione della Regione sia in una logica di vero servizio.”

Così in una nota il Presidente del Gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni.

Il commissario di Cirio

FRECCIATE   Ora è di moda chiedere la nomina di un commissario per le opere pubbliche dopo il felice esperimento della ricostruzione del ponte di Genova. Anche Cirio vuole un commissario per la Tav. Sorge un dubbio: allora perchè eleggiamo il Presidente della Regione, i Sindaci e i nostri parlamentari? Che ci stanno a fare?

L’arciere

Tav. Sabotaggio contro la polizia, le parole del presidente del Consiglio regionale

Ferma condanna per l’atto di sabotaggio che c’è stato questa notte sulla A32,  un fatto grave che poteva avere delle conseguenze drammatiche per gli agenti delle forze dell’ordine.

In Valle di Susa siamo di fronte ad una nuova escalation di violenza dei NoTav che non può essere tollerata,  le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene. Nell’esprimere la mia solidarietà, mi auguro che i responsabili vengano individuati quanto prima.

Stefano Allasia

Napoli (Fi): “Torino e Roma banco di prova per fermare i populismi”

È sotto gli occhi di tutti, tranne di chi non vuol vedere, che l’Italia da due anni è prigioniera dei ricatti del populismo nelle due diverse declinazioni di destra e di sinistra

Gli schieramenti politici che si candidano alla guida del Paese non riescono più a nascondere la loro artificiosità: esistono come macchine elettorali, meglio oliata quella di centrodestra, efficienti forse per vincere le elezioni ma destinati entrambi a fallire la prova del governo.

     Da due anni il Paese è paralizzato: ha fallito il populismo in salsa gialloverde, si avvia a un fallimento ancora più fragoroso quello in salsa giallorossa. È l’ora per le forze moderate, liberali ed europeiste di far sentire la propria voce, di superare le divisioni, quasi sempre personali e mai politiche, se non vogliono caricarsi della responsabilità storica di consegnare definitivamente l’Italia nelle mani dei populisti, non importa se di destra o di sinistra, e avviarci all’isolamento sul piano europeo e internazionale.

     Sono convinto che le elezioni comunali, in particolare a Torino e a Roma, sono due occasioni importanti per tentare di ribaltare il corso delle cose. Nulla è definitivamente compromesso. A una condizione: che i protagonisti della cultura riformista e liberale, nel centrodestra come nel centrosinistra, sappiano caricarsi delle loro responsabilità verso gli italiani e superare divisioni e incomprensioni trovando candidati autorevoli fuori dagli schieramenti artificiosi di un bipolarismo sempre più posticcio e dannoso.

on. Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera

Illusioni urbanistiche

FRECCIATE Chiara Appendino annuncia il via al nuovo piano regolatore e afferma “Così Torino sarà più attrattiva”. Vorremmo tanto crederle.

L’arciere

(foto: il Torinese)

Locatelli (Prc-Se): “ascoltate il sindaco di Lione contrario al Tav”

“L’ottusità del governo produce solo danni”

“Andare avanti col paraocchi produrrà solo danni alla collettività”, sostiene Ezio Locatelli, segretario provinciale Prc-Se di Torino a proposito delle dichiarazioni rese  dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. La Ministra ha detto di volere tirare avanti con l’Alta Velocità Torino Lione pure a fronte delle dichiarazioni di contrarietà del sindaco di Lione Grégory Doucet che ha definito l’opera <sbagliata>. Sbagliata ancor più tenuto conto di <una linea già esistente sufficiente per i  treni che vi devono circolare>. Prima ancora del primo cittadino di Lione l’opera era stata definita sostanzialmente inutile ed economicamente insostenibile dalla Corte dei Conti dell’Unione Europea. “Quale altro pronunciamento contrario ci vuole per fermare l’Alta Velocità Torino-Lione? Le esternazioni della Ministra del Pd sono semplicemente segno di ottusità politica” continua Locatelli. “La Torino Lione è un progetto insensato che risponde unicamente agli interessi speculativi di grandi gruppi privati. Non possiamo tollerare che il governo si trasformi in un comitato d’affari. Visto che non sembrano bastare i tanti pronunciamenti contrari l’opera della vergogna andrà fermata con la forza della mobilitazione NoTav. Rifondazione Comunista ci sarà”.

Guariniello sindaco

FRECCIATE    Raffaele Guariniello candidato a Sindaco di Torino da Calenda e Matteo Renzi. Piccolo particolare, lui non ne sa niente. 

L’arciere

Aliud difende la statua del Conte Verde

Riceviamo e pubblichiamo/ Presidio ieri sera sotto Palazzo Civico di una trentina di militanti di Aliud – Destra Identitaria e Fratelli d’Italia
L’iniziativa a difesa della Statua del Conte Verde, recentemente oggetto di offese ed interessamenti da parte dei collettivi e di “Non una di meno”.
I manifestanti di Aliud hanno esposto uno striscione recitante: “Nessuno tocchi la nostra storia” e scandito slogan a difesa delle identità. Alla fine del presidio, una fumogenata tricolore ha salutato la piazza.
“Dopo il vergognoso attacco alla memoria di Amedeo VI, il Conte Verde, portato avanti da femministe e centri sociali, – dice Enrico Forzese di Fratelli d’Italia – abbiamo deciso di scendere in campo fisicamente a difesa della nostra memoria storica.”
“Al di là delle baggianate dette sul suo conto, abbiamo voluto ribadire un principio cardine: la storia non si processa. E non abbiamo nulla di cui chiedere scusa o per cui inginocchiarci. – continua Forzese – L’unico privilegio bianco dei nostri antenati è stato quello di edificare la civiltà, combattere guerre senza sosta per imporre norme di pace, lodare in prosa e in versi le gesta di santo ed eroi, così come morire nelle miniere di carbone. Abbiamo un’intera storia che fa vanto ed orgoglio al mondo intero.”
“I nostri simboli non si toccano. La nostra storia non si processa.” conclude Forzese

Alla crisi economica si accompagna la crisi della politica

Spesa a Porta Palazzo e quattro chiacchiere con amici esercenti. Pochi clienti che girano nel mercato coperto. Pochi soldi da spendere e pochi affari da fare. E poca produzione di pane e similari. Poco di poco. Decisamente preoccupante. Pranzo nell’osteria in Campidoglio. Prezzi modici, distanziamento rispettato con Dehors .nettamente dimezzato il fatturato.

Ricevuti i 25 mila euro il padrone si chiede che senso ha andare avanti. C ‘era da aspettarselo. Ogni tanto mi telefona un amico artigiano. Ho chiuso la partita Iva , continuerò il lavoro in altro modo. Sul prezzo ci mettiamo d’accordo. Basta camminare in qualsiasi via di Torino come via Madama Cristina molto commerciale. Era molto commerciale. Ora più del 20 % dei negozi sono chiusi.

Cartelli con vendesi o affittasi. Rimarranno lì , forse per l’eternità. A 200 km han finito di costruire il ponte Morandi a quasi 2 anni dalla tragedia. Ora nessuno vuole prenderselo in carica con le relative necessarie certificazioni. L’attuale Ministra De Michelis si schermisce: che volete da me, ha incasinato tutto Toninelli. Io sono appena arrivata. Stavolta il massimo del massimo è il nostro Premier Conte. Non voglio il Mef. Sarà ricco di famiglia e penserà che sanità ed economia in Italia sono sotto controllo. La Ministra Azzolina forse conosce appena la grammatica. Continua ad essere quasi irraggiungibile Bonafede. Ora l’abuso  d’ufficio è un’inezia. Prima lo voleva punire con 10 anni di galera, possibilmente con i lavori forzati. Ora sulla graticola c’è la sua sodale Chiaretta la Sindachessa. Ed è tutta un altra musica. Giggino l’evanescente continua nell’essere evanescente. Diciamola tutta fino in fondo: Zingaretti è disperato, non sa che fare, e forse, sottolineo forse, tante palle non ne ha. Calenda e Renzi gufano, sperando che il pd evapori. A destra tutto come prima. Meloni supera di una incollata Salvini e rassicura Cirio : per te porte aperte se abbracci la nostra ideologia. Primi dubbi del Governatore albese. Ma eccolo lì il redivivo per eccellenza: Silvio Berlusconi. Dato per spacciato mille volte è raggiante. Dopo 30 anni di processi è innocente su tutta la linea. Addirittura un magistrato in pensione sostiene che tutti i processi contro di lui erano costruiti dai magistrati per fare carriera. Sempre Berlusca: avessi 30 anni farei sfracelli. È decisamente preoccupato che Meloni e Salvini non siano all’altezza. Magari ha pure ragione lui. Dal Papeete in avanti il Capitano perde colpi e la Borgatara (Meloni) ha le Sue gatte da pelare internamente. In tutta Italia numerosi suoi rappresentanti sono inquisiti per associazione mafiosa. Lei comunque non arretra di un millimetro. Carissimo Cirio da noi sei il benvenuto a patto che aderisci agli elementi fondanti della nostra ideologia. Ad intenditore poche parole affinché intenda. Maurizio Marrone neo assessore non perde tempo. Prima sua proposta di legge. Per gli appalti in Piemonte prima di tutto i Piemontesi. Ci mancherebbe altro. Non è dato sapere cosa ne pensano Fontana il lombardo e Toti il ligure. Vista così non mi sembra una cattiva idea. Se sarà gestibile si vedrà.  Va peggio a Saluzzo dove i raccoglitori di frutta dormivano accampati in città. Il giornalista: sono 10 anni di questo scempio. Ma il giornalista è giovane, non sa. Parlo con Renzo Minetti tra i grandi capi della Coop Agriforest che mi racconta: 42 anni fa andavo a lavorare da quelle parti e dormivo in tenda. Arrabbiato ho fatto casino politico per i diritti dei lavoratori agricoli spagionali. Aggiungo io che dopo 50 anni la situazione è notevolmente peggiorata. Rimanendo nel Cuneese a Bra arresti e dimissioni di un assessore per collusione con la ‘ndrangheta. Roberto Rosso ed altri sempre in carcere e se non ci saranno rinvii, il 9 luglio prima udienza del processo che lo riguarda. 40 imputati e 240 testimoni, sempre che i cancellieri si degnino di presentarsi. Viceversa, appunto, tutto rinviato. Non siamo messi bene. Impossibile essere allegri. Siamo spettatori consapevoli di felicità impossibili. Durissimo assistere a questo “spettacolo” che, sicuramente non finirà bene. Non c è limite al peggio. Il nostro dovere è raccontarlo.

Patrizio Tosetto

(foto: il Torinese)

Tav, Napoli e Ruffino (Fi): “Il sindaco di Lione chieda ai suoi concittadini”

Il sindaco di Lione, Grégory Doucet, si è appena insediato e non ha avuto modo di studiare le carte della Tav e, in particolare, la tratta che unisce la sua città a Torino.

Il sindaco, che io sappia, anche in Francia fa il sindaco, amministra cioè la sua città. Questioni di rilevanza nazionale, è il caso della Tav, sono di competenza del governo nazionale. Doucet non sa di che cosa parla e forse ne parla per dovere d’ufficio, essendo un ambientalista, e non per conoscenza dei fatti. I lavori della Tav procedono spediti e non sarà Doucet o qualsiasi altro sindaco a impedirli. L’idea di eliminare 500 o 600 mila tir circolanti fra Lione e Torino non piace al signor Doucet? Provi a chiedere ai suoi concittadini e veda la risposta che ne riceve.

 Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino, deputati di Forza Italia