POLITICA- Pagina 469

Approvata legge Grimaldi (LEU) sul sostegno ai mutui per la prima casa

“In Italia più di 200mila immobili all’asta ogni anno”

È stata approvata  in Aula all’unanimità la proposta di legge presentata dal Capogruppo di LeU Marco Grimaldi, “Disposizioni in materia di sostegno ai mutui destinati alla prima casa”.
La finalità del provvedimento è quella di sostenere coloro che, a causa di sopravvenute situazioni che incidono negativamente sulla situazione economica, hanno difficoltà nel pagamento dei mutui contratti per l’acquisto della prima casa. Ciò al fine di consentire loro di mantenere la proprietà della casa di abitazione. Il sostegno viene attribuito ai mutuatari in difficoltà attraverso le “Agenzie sociali per la locazione”, che già ora si fanno carico delle famiglie che sottoscrivono contratti di affitto a canone calmierato. I contributi alle ASLO vengono erogati dai Comuni ai beneficiari per le domande dichiarate ammissibili. Dati recenti fotografano una situazione molto critica in Italia. Secondo l’Istat, ben 240 mila famiglie si sono trovate in arretrato con il pagamento del mutuo, e almeno altre 321 mila, per evitare di saltare la rata, sono state insolventi nel pagamento delle bollette. Il 5,4% delle famiglie italiane è indietro con le rate del mutuo, il dato più alto dal 2004.  Adusbef e Federconsumatori hanno calcolato che negli anni della crisi, i pignoramenti sono triplicati: ben 110 mila famiglie si sono viste sottrarre la casa (+162%), “come se fosse scomparsa Ancona o Bolzano”.  Secondo Il Sole 24 Ore, nel 2015 sono andati all’asta giudiziaria più di 225.000 immobili, 267.323 nel 2016 e 234.340 nel 2017. Si stima che nel giro di cinque anni saranno più di 1.600.000 quelli che verranno sottoposti a pignoramento. “Con questa legge vogliamo intervenire su una condizione allarmante per migliaia di persone, che perdono la propria casa poiché non riescono a fronteggiare i debiti contratti con le banche” – dichiara Grimaldi. – “Sappiamo bene che oggi l’acquisto della prima casa è un rischio enorme soprattutto per le persone, colpite da precarietà, “lavori poveri” e disoccupazione. E sappiamo che la crisi del tessuto produttivo in Piemonte, nei casi di cessata attività ha lasciato molti lavoratori senza alcun ammortizzatore sociale: si pensi ai dipendenti Comital, rimasti privi di stipendio e di cassa integrazione per mesi. Per questo sono orgoglioso che, nell’ultima settimana di legislatura, sia stata approvata una proposta che incontra un bisogno reale di tanti e tante.”.

TAV: MARRONE – MONTARULI (FDI): "CHIAMPABLUFF IL REFERENDUM PUÒ INDIRLO DA SOLO" 

Basta con la pantomima: se Chiamparino vuole la consultazione popolare la indica. Non c’è nulla che lo impedisce e Salvini non ha alcuna competenza su una materia esclusiva della nostra Regione. CHIAMPABLUFF non ci prenda in giro. La verità è che il referendum non lo vuole, altrimenti lo avrebbe indetto un anno fa quando lo chiese Fratelli d’Italia: è colpa del suo indecisionismo se i cittadini non possono esprimersi. Peraltro Chiamparino neppure vuole la consultazione: continua ad essere ostaggio dei no tav presenti nella sua maggioranza.  Con il Governatore uscente che raccatta chiunque, persino i grillini pentiti, pur di non sfigurare nella prossima tornata elettorale. Ogni volta che la sinistra ha governato la Regione la realizzazione della tav ha incontrato ostacoli. L’unica coalizione autenticamente sì tav è quella che si presenterà come alternativa al CHIAMPABLUFF in cui FDI avrà un ruolo di protagonista.

DANIELE VALLE – DOMENICO ROSSI (PD): “UNA DELIBERA PER PARTIRE  CON GLI APPALTI RISERVATI A DISABILI E SVANTAGGIATI”

“In risposta ad una interrogazione da me presentata, l’Ufficio Regionale competente ha confermato che sta procedendo con le consultazioni interne al fine di pubblicare una delibera regionale che disciplini l’ammontare degli appalti riservati e le tipologie di attività che potranno essere oggetto di tali appalti” afferma il Consigliere regionale Daniele Valle. La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, si è dotata, attraverso la Legge Regionale 16/2017-Art.104, presentata dai Consiglieri Valle e Rossi, di una riserva minima del 5% dell’importo complessivo dei suoi appalti non socio-sanitari ed educativi da assegnare ad imprese che si impegnino all’inserimento di personale disabile o svantaggiato. Una legge importantissima, che sfrutta la possibilità data dal nuovo Codice degli Appalti di utilizzare le gare pubbliche per perseguire una finalità sociale. “A regime si parla di circa 37 milioni di euro l’anno, che potrebbero portare all’inserimento di circa 1.300 persone – ha proseguito il Consigliere Pd Domenico Rossi – l’Ufficio regionale cooperazione ha già aperto un tavolo permanente con SCR (la Società di Committenza Regionale) e le Centrali Cooperative. Anche se, comprensibilmente, sarà la cooperazione sociale la più interessata a questo percorso, la legge incoraggia e premia tutto il mondo dell’impresa ad assumere personale svantaggiato”. Nonostante manchino ancora le linee guida della Giunta, vista la Legge regionale approvata, alcuni enti hanno già provveduto a deliberare appalti in cui siano premiate le aziende virtuose sul tema degli inserimenti lavorativi. In particolare ATC ha deliberato un primo appalto riservato per le pulizie del valore di 2 milioni e 300 mila euro, l’IPLA per un valore di 323 mila euro, mentre SCR ha pubblicato un bando di gara con importo di ben 50 milioni di euro, in scadenza il 12 aprile 2019, per le pulizie di ASL e Aziende Ospedaliere in cui, per la prima volta, si assegna un punteggio a chi porterà avanti attività formative ed inserimenti lavorativi rivolti a svantaggiati e disabili. “Siamo sulla strada giusta – conclude il Consigliere Valle – in questi mesi abbiamo riscontrato una grandissima disponibilità da parte degli enti regionali ad adottare il provvedimento che abbiamo presentato. Spero veramente che questa presa di coscienza possa essere uno stimolo per tutte le amministrazioni locali a seguire questo esempio”.

Fattore famiglia: “Un indicatore per rispondere a chi vive situazioni di vulnerabilità sociale”

“Nella seduta del Consiglio regionale  è stata approvata la proposta di legge, della quale sono la prima firmataria, che istituisce il “Fattore Famiglia”, un nuovo strumento per la determinazione dell’accesso alle prestazioni erogate dalla Regione Piemonte in alcuni ambiti: sociale e sociosanitario, comprese le compartecipazioni alla spesa, servizi socioassistenziali, misure di sostegno per l’accesso all’abitazione principale, servizi scolastici, di istruzione e formazione, anche universitari, comprese le erogazioni di fondi per il sostegno al reddito e per la libera scelta educativa e trasporto pubblico locale” ha dichiarato la Consigliera regionale del Partito Democratico Valentina Caputo. “L’istituzione del “Fattore Famiglia” – ha proseguito la Consigliera Caputo – nasce dalla necessità di rispondere a una domanda di maggiore equità nell’erogazione delle prestazioni di welfare e nella tariffazione dei servizi di pubblica utilità, soprattutto a favore dei nuclei con carichi familiari. Questo indicatore della situazione reddituale e patrimoniale è in grado di fotografare le condizioni economiche reali delle famiglie, comprendendo il numero di persone e l’eventuale presenza di anziani o portatori di handicap”. “L’Osservatorio per l’attuazione del Fattore Famiglia, istituito dalla Giunta regionale – ha proseguito Valentina Caputo – e composto dalle associazioni regionali che si occupano degli ambiti interessati da questo indicatore, esprime parere sui criteri e sulle modalità attuative del Fattore Famiglia, effettua il monitoraggio degli impatti dell’indicatore sull’efficacia dei servizi erogati, formula alla Giunta regionale proposte di estensione del Fattore Famiglia a ambiti di applicazione ulteriori ”. “Era importante intervenire, attraverso l’istituzione di un nuovo indicatore – ha concluso la Consigliera Caputo – che venisse incontro alle esigenze dei cittadini e delle famiglie, soprattutto in un momento di grave difficoltà economica che accresce la loro vulnerabilità sociale. E’ prevista l’istituzione di un fondo denominato Fattore Famiglia per compensare le spese derivanti dalle maggiori agevolazioni. Per dare attuazione alla legge vengono stanziati 200.000 euro per ciascuno degli anni 2019-2020-2021, di cui 50.000 destinati al fondo Fattore Famiglia”.

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AVVISO  Il quotidiano “il Torinese” mette a disposizione questo spazio gratuito per tutti i candidati, liste, partiti e movimenti politici che partecipano alle elezioni regionali e amministrative del Piemonte. Verranno pubblicati i comunicati stampa, gli annunci di convegni, comizi, iniziative elettorali. Scrivere alla mail: edizionibest@libero.it

L'occasione cinese

Come volevasi dimostrare. Il Presidente Macron ha rimandato al mittente la richiesta di incontro del nostro Presidente del Consiglio sulla Tav. Motivazione: non ho tempo da perdere. Anche su questo siamo stati facili profeti. E ultimamente  Conte ha perso un po’ di colpì. Ha persino promosso Laura Castelli a vice ministro depotenziando il mitico Toninelli. Se non è zuppa è pan bagnato. Intanto aspettiamo il decreto attuativo dello sblocca cantieri, per ora solo chiacchiere. Intanto il nostro amato Presidente Mattarella riceve   l’omonimo Cinese. Roma bloccata a Villa Borghese. dove c’è l’ Ambasciata Cinese. Fori Imperiali Campidoglio e Quirinale s ‘ intende. Con la First lady cinese che si esibisce in un canto armonioso e sparuti (in verità) cinesi che salutandola (ricambiati) mostrano l’ orgoglio cinese. Un po’ assente il popolo romano, ma si sa che sono abituati ai Capi di Stato.  Chissà cosa direbbe Mao se rinascesse? Probabilmente svenirebbe dallo stupore.  Ma  nulla è eterno, così i cinesi si trasformano da icona dei rivoluzionari comunisti ad icona del Capitalismo mondiale.  Bisticciato con Trump? Per loro nessun problema . Rispolverano la millenaria Via della Seta, e via.  Nessuno li può fermare.  Hanno fretta e la base logistica in Grecia non è sufficiente. Molti i critici sull’intera vicenda.  Chissà perché? Da Salvini all’Europa diciamola così, sono molto ma molto preoccupati. Per una volta il Matteo Nazionale all’unisono con amici francesi o tedeschi. Non bisogna essere comprati dai cinesi che per giunta hanno grossi problemi sui diritti civili.  Vero, verissimo e contemporaneamente c’è la consapevolezza di dover e soprattutto voler fare i conti con una popolazione di oltre 1 miliardo e cinquecentomila abitanti che con l’India arrivano ad oltre 2 miliardi e 500 milioni,  un terzo della popolazione mondiale.
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 Loro sono un mercato che vuole arrivare ai mercati di tutto il mondo.  Per noi Italiani con tanta esperienza e pochi soldi da investire e 60 milioni di persone è  un’occasione da non buttar via. Un’ occasione che parte dalla nostra creatività oltre (appunto) alla nostra esperienza ed anche dalla fortuna , almeno per una volta di avere due canali  naturali come Tirreno e Adriatico. Sfugge a qualcuno che oltre che produrre bisogna vendere ciò che si produce. Per vendere bisogna trasportare ciò che si produce. Qui la sinistra sbrindellata va in difficoltà. Da un lato lato sempre e comunque No Tav.  Dall’ altro inebetiti perché dietro il capitalismo cinese c’è un forte e granitico Partito Comunista ed il presidente della Repubblica Popolare Cinese è anche segretario del Partito. Cinesi che sono venuti qui avendo fretta e speranzosi di certezze sui tempi realizzativi delle infrastrutture necessarie per il trasporto merci. Per anni , almeno dagli anni ’60, un’ icona della sinistra e dei comunisti era il trasporto su rotaia. Anche qui le cose sono cambiate. Comunisti capitalisti in contrapposizione a sbrindellati comunistoidi contrari a tutto. Il lavoro è un diritto.  Vero, ma non si trova con le ideologie, ma facendo.  Chi non si smentisce mai è Giggino ed i suoi sodali pentastellati.
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Dopo l’abolizione della povertà e la rivoluzione dello sblocca cantieri, ora il ragazzo campano che firma l’accordo con il Presidente della potenza cinese. Semplicemente non è vero. Non é stata abolita la povertà.  Non c’è accordo tra Lega e pentastellati sul decreto attuativo dello sblocca cantieri. Ad oggi solo parole.  E il protocollo d’ intenti è un faremo. Come farlo è un altro discorso. Anche in questo caso (ad oggi) solo parole. Una volta si diceva: visita politicamente importantissima.  Per i fatti si vedrà l’anno che verrà. Persino il malconcio PD ha superato nei sondaggi i pentastellati, tutto in dieci mesi. Nel pensarci bene non è tutto così incredibile.  Poi effettivamente Conte ha incontrato Macron. Non poteva fare altrimenti. Tutti e due erano a Bruxelles. Sembrava una grossa scortesia tirare dritto voltandosi dall’ altra parte. Ma per i Francesi non cambia. Si sta facendo e si finirà. E’ dal 1993 che stiamo in ballo e vogliamo terminare al più presto.  Con questo genio del professore Marco Ponti che ipotizzava nel suo lavoro una diminuzione del trasporto merci oltralpe Toninelli non gli ha detto tutto e forse manco lui sapeva. Loro non sanno.  Più realisticamente sono i cinesi che si sono inventati tutto in risposta a Trump che li voleva vessare.  Cinesi che hanno un eccesso di produzione, cinesi che si sono trovati Conte e Giggino.  Non il massimo ma si doveva battere il ferro quando è caldo. Non vorrei che quest’ occasione fosse buttata via dall’ ignoranza e da chi pensando che al Brennero c’era una galleria ha creduto che Marco Polo fosse una marca di caramelle balsamiche.
Patrizio Tosetto

QUALITÀ DELL’ARIA, LIBERI E UGUALI: “È LA STRADA GIUSTA: ABBIAMO DELLE RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DEI NOSTRI FIGLI"

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APPROVATO IL PIANO REGIONALE  CONTRO L’INQUINAMENTO E I CAMBIAMENTI CLIMATICI. FORNISCE OBIETTIVI E INDICAZIONI CHIARE A TUTTI I SETTORI INTERESSATI PER RAGGIUNGERLI”

Soddisfazione da parte del Gruppo di Liberi e Uguali in Piemonte per l’approvazione del Piano di Qualità dell’Aria, un punto d’arrivo importante per il Consiglio e per l’attività della Regione Piemonte. Dopo aver visto 20.000 o 30.000 giovani che sfilano per Torino, senza contare i milioni scesi in piazza in tutto il mondo – dichiara Silvana Accossato, Presidente della Commissione regionale Ambiente – ritengo che il nostro Piano sia una buonissima risposta alle istanze che i giovanissimi hanno posto all’attenzione della politica”.M“Un buon piano – proseguono il capogruppo di LeU, Marco Grimaldi e il consigliere regionale alessandrino, Walter Ottria – perché pone obiettivi anche radicali con la ricerca di soluzioni coerenti con la nostra situazione attuale; con la situazione economica e sociale odierna, ponendo molta attenzione alle possibilità reali di attuazione delle misure del Piano qualità dell’aria”. “C’è bisogno di radicalità – continua la consigliera Accossato – ma un piano troppo estremo, capace solo di mettere in crisi alcuni aspetti del nostro sistema di vita e produttivo, sarebbe stato un piano nei fatti non attuabile. Il nostro Piano ha una durata pluriennale, individua delle prospettive di scenario e indicazioni chiare che permetteranno di ottenere gli obiettivi dichiarati. Siamo sulla strada giusta – prosegue Accossato –, abbiamo individuato le giuste soluzioni, avendo anche l’attenzione di chiamare i settori interessati a fare la loro parte”. Sono 47 le misure di intervento previste dal Piano, destinate ad ambiti diversi e finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria: 22 sono in materia di trasporti, 9 in ambito di energia, 5 per l’industria, 5 per l’agricoltura, 2 relative alla riqualificazione urbana e 4 concernenti la comunicazione. “C’è forte il tema della mobilità urbana – sottolinea Grimaldi – per il quale chiediamo ai Comuni di aumentare le superfici di ZTL, lasciando ampia libertà ai Comuni piemontesi di declinarli nel migliore dei modi, in accordo con il loro territorio, con i loro cittadini e con gli operatori di quel territorio. E c’è quello dell’energia e del miglioramento della qualità del nostro patrimonio immobiliare: la sostenibilità ambientale in questo ambito deve essere il nostro faro – sostiene Walter Ottria – in questo ambito le risorse sono state tante e abbiamo il dovere di mantenerle: si pensi al 75% di detrazione fiscale per le ristrutturazioni, al conto termico o ai numerosi bandi per l’eliminazione dell’amianto”. “Su questi temi – sottolineano i consiglieri regionali LeU – è necessaria una programmazione forte e probabilmente anche qualche altra forma di facilitazione, come abbiamo fatto con la legge sul riuso. Così come riteniamo importante l’auspicio di rimodulazione delle accise sui carburanti al fine di ottenere un effetto penalizzante su quelli più inquinanti e premiante sugli altri. Da oltre un anno molti cittadini italiani stanno aspettando la loro eliminazione ma questa ancora non è arrivata– sottolineano Accossato, Grimaldi e Ottria – ma se le accise sono anche un modo per favorire un utilizzo e un sostegno a forme di combustibile ambientalmente più sostenibile, le nostre indicazioni ad una loro rimodulazione sono assolutamente opportune di buon senso”

Sicurezza e legittima difesa

Incontro mercoledì 27 marzo, ore 21 corso Francia 4/a Rivoli
L’Avvocato penalista Simone Giacosa, l’Istruttore di Auto protezione, autotutela: Roberto Maccarone e il Vicedirettore del Poligono di Tiro di Avigliana Alberto Magni chiariranno meglio come e fino a che punto sia opportuno difendersi senza incorrere in reato.  Sarà un INCONTRO APERTO A TUTTI I CITTADINI su un problema che interessa ogni persona, indipendentemente dal proprio pensiero politico. Mercoledì 27 marzo ore 21 corso Francia 4/a, Rivoli.

PIEMONTE NEL CUORE: "QUALI PROPOSTE PER L’ASSISTENZA?"

Quello di cui abbiamo bisogno è un patto per la salute tra politica, operatori, territori, associazioni e cittadini. Una grande stagione di mobilitazione con importanti momenti di confronto e di condivisione. E’ ora che l’idea di una nuova proposta e di un nuovo modello organizzativo dell’ assistenza si concretizzi ed entri con forza e determinazione nell’ agenda politica di quella che sarà la nuova Giunta Regionale, attraverso il coinvolgimento di tutte le rappresentanze dei territori, delle professioni, delle associazioni di cittadini. Una proposta nuova che parti da una concreta analisi ed identificazione dei reali bisogni di cura e di salute della popolazione, mettendo in campo e valorizzando le competenze dei professionisti ed operatori sanitari della nostra regione. Programmazione e progettazione con una visione futura ma anche un sano pragmatismo per dare una risposta ai grandi temi della sanità come gli anziani, le cronicità, le disabilità e tutte le fragilità. Alcune situazioni di lavoro sono inaccettabili come sono inaccettabili alcuni rischi e condizioni a cui sono sottoposti gli utenti. E’ vero, in Piemonte abbiamo delle eccellenze che non sono però la sanità di tutti i giorni. La società cambia, i bisogni di cura e di assistenza, oltre ad essersi modificati sono aumentati ed è pertanto urgente adattarsi alle esigenze della popolazione per dare risposte appropriate sia in ospedale che sul territorio. Uno spazio da riempire, un vuoto da colmare, necessario per dare risposte appropriate affinchè il risultato non sia la rinuncia alle cure. In occasione dell’incontro, oltre alla presentazione ufficiale della candidatura, si discuterà di quali siano le priorità e le proposte per soddisfare il bisogno di salute dei cittadini Piemontesi.

FRANCESCO COPPOLELLA CANDIDATO PER IL CONSIGLIOREGIONALE DEL PIEMONTE

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HOTEL DIPLOMATIC- VIA CERNAIA,42 TORINO 27 MARZO ORE 18.00 #UNINFERMIEREINREGIONE PER IL DIRITTO ALLE CURE PARTECIPERANNO: Istituzioni professionali. Associazioni di categoria, Rappresentanze sindacali, Rapresentanti della libera professione, Infermieri, medici, operatori della sanità, Associazioni di volontariato, Cittadini.

Tronzano: “A fianco dei costruttori e del mondo dell’edilizia”

L’edilizia è un tema importantissimo. I costruttori, parte determinante del sistema produttivo del Piemonte, sono una risorsa e non un problema, come molti politici della sinistra o dei 5 stelle pensano. Forza Italia è al loro fianco, sempre. Negli ultimi dieci anni, la crisi ha portato alla chiusura di numerose attività ed imprese: questo deve cambiare!  Essere a fianco del costruttore vuol dire iniettare risorse pubbliche nel sistema edilizio, per renderlo nuovamente competitivo.  Diminuire l’impianto di controllo e regolazione, dal punto di vista legislativo, permetterà di incentivare lo sviluppo. Noi vogliamo, io voglio che questo avvenga.  In particolare, un eccesso di burocrazia nel riuso e nella rigenerazione edilizia è un grave errore che esclude i cittadini e continua a dare potere ai comuni. Coinvolgere i cittadini in questo processo è una delle nostre priorità.
                                                                   
Andrea Tronzano
Consigliere regionale Forza Italia

Grati a Zingaretti

Diciamocelo con franchezza e con onestà. Dobbiamo essere sinceramente grati a Nicola Zingaretti. Lo devono essere la sinistra, il centro sinistra, i democratici sinceri e forse l’intera politica italiana. Zingaretti e’ riuscito, in poco tempo e con la sua leadership, dimessa ma chiara, di
centrare un obiettivo: e cioè, aver fatto ridiscendere in campo la sinistra. E quindi, di conseguenza,
ridare vita ad un partito di sinistra. È tornata, in sintesi, la gloriosa esperienza e tradizione della
sinistra italiana. È tornato, cioè, il Pds travestito da Pd. Questo è il grande cambiamento
giustamente richiamato dal neo segretario nazionale del Pd Zingaretti. Del resto, solo un
esponente, peraltro autorevole e prestigioso, della lunga e travagliata filiera del Pci/Pds/Ds poteva
guidare questa nuova fase politica.

È’ persin scontato che tutto ciò coincida con il radicale superamento di quello che ha caratterizzato
la fase politica precedente del Partito democratico. E quindi l’archiviazione definitiva del renzismo,
del partito a vocazione maggioritario, del partito plurale – la pluralità vera, però, non quella finta
della propaganda – della identificazione del partito con il suo capo, della liquidazione delle alleanze
e via discorrendo. È un altro partito, un altro progetto politico, un altro approccio e, soprattutto, un’altra modalità concreta di far politica.
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Appunto, e’ un altro partito con un’altra ragione sociale. È tornata, lo ripeto, la tradizione,
l’esperienza, la cultura e la prassi della sinistra post comunista. Certo, e’ curioso che questo
cambiamento totale e radicale sia co-gestito da molti di coloro che sino a qualche mese fa erano
turbo renziani e feroci ed esaltati tifosi di Renzi e del renzismo. Faceva un certo effetto, al riguardo,
assistere al ripetuto applauso ad ogni passaggio dell’intervento di Zingaretti di fronte ai delegati
dell’Assemblea nazionale di personaggi come Piero Fassino – un nome per tutti – quando il neo
segretario invocava una radicale discontinuita’ con il passato. Quel passato che vedeva moltissimi
esponenti seduti in prima fila all’hotel Ergife spellarsi le mani quando Renzi invocava “radicale
discontinuita” rispetto alla gestione bersanaiana ed avallare, di conseguenza, tutte le scelte
politiche strategiche di Renzi. Ma questo e’ un dettaglio, fa parte del cronico malcostume della
politica italiana. Come quello di far credere che nel nuovo corso del Pd/Pds siano scomparse le
correnti e i molteplici e profondamente radicati gruppi di potere che caratterizzano la storia e
l’esperienza di questo partito. Una balla che, comprensibilmente, va raccontata ai gonzi
ogniqualvolta si inaugura un cosiddetto “nuovo corso”.
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Ma, al di là di questi aspetti folcloristici, quello che conta adesso sotto il profilo politico e strategico, e’ la chiarezza che Zingaretti ha impresso al nuovo corso del Pd/Pds. Finalmente, era ora, e’ ritornata la sinistra con tutti i suoi riti, la sua simbologia, la sua storia, la sua esperienza e le sue modalità concrete di rapportarsi con la società italiana in questa particolare fase storica. Ne avevamo bisogno. E Zingaretti, proprio per non smentire questa “rivoluzione”, l’ha subito fatto capire. Al di là, e com’è ovvio e comprensibile, degli slogan e della propaganda che recita il contrario. Ora va costruita la coalizione e l’alleanza. La sinistra, la filiera di Zingaretti del Pci/Pds/Ds farà sicuramente la sua parte. E la fara’ al meglio, ne sono profondamente convinto. Salvo sorprese. Tocca a chi non proviene da quella nobile e gloriosa tradizione ricostruire un altro campo. Quello del cosiddetto “centro”, liberal democratico e cattolico popolare, riformista e moderato, di governo e plurale. Pensare che il nuovo Pd/Pds assolva a quella funzione, oltreche’ ingeneroso, sarebbe anche scorretto e profondamente nocivo. Per il momento, però, dobbiamo essere francamente grati a Zingaretti. Finalmente ha fatto chiarezza nella politica italiana. Almeno nel campo della sinistra e del centro sinistra.
 

Giorgio Merlo