POLITICA- Pagina 464

Immigrati, FdI contro la cittadinanza automatica

“In piazza a Torino e in provincia per raccogliere le firme contro la legge sulla cittadinanza automatica agli immigrati” ad annunciarlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e il capogruppo di FdI in Regione Piemonte Maurizio Marrone, raccogliendo l’invito lanciato da Giorgia Meloni. “Il governo giallo-rosso da un lato apre i porti dall’altro è occupato a mandare avanti la legge per concedere la cittadinanza automatica agli immigrati.
Contro questa vergogna, Fratelli d’Italia è gia’ mobilitata e sabato prossimo organizzeremo anche a Torino la raccolta firme per chiedere al presidente della Repubblica di fermare questa follia”.

Gli appuntamenti del Centro Studi sul Federalismo

Torino, lunedì 30 settembre 2019

Dibattito
DOPO LE ELEZIONI EUROPEE
Nazionalismi fuori gioco. Nuove opportunità per l’Europa

Polo del ‘900 – Sala Didattica  
Corso Valdocco 4/a
h. 17:30

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Milano, martedì 8 ottobre 2019

Convegno
Regionalismo differenziato:  opportunità e criticità
Università degli Studi di Milano – Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali
Via Conservatorio 7
h. 10:00 – 13:00 / 14:30 – 18:30

Muri di ieri e di oggi

Solo ora ho capito del perché della risoluzione europea che ha messo sullo stesso piano nazismo
e comunismo.
30 anni fa cadeva il muro di Berlino. Come passa
il tempo. Berlinguer era già morto da alcuni anni.
Ed il famoso discorso sull’esaurimento della spinta propulsiva della rivoluzione di Ottobre già fatto. Poi, giusto per essere pignoli il muro venne costruito
per impedire ai tedeschi dell’est di scappare all’
Ovest e non viceversa. Non mi sembra un dettaglio. Sicuramente equiparare Hitler a Stalin un azzardo , comunque i gulag in Siberia ed i campi di sterminio nazista avevano qualcosa in comune. Nel 1978 per il Comune di Torino accolsi una delegazione di giovani tedeschi che risiedevano a Berlino Ovest. Gli chiesi se volevano pernottare in un albergo  situato in corso Fiume o alla Mandria. Dopo alcune domande non ebbero dubbi : la Mandria. Erano stanchi di vivere in una città recintatata da muri. Per la prima volta ebbi coscienza che il muro non pdivideva solo ma recintava tutta la parte Ovest. Strano no? Eppure un po’ di storia e di geografia la conoscevo. Sapevo che l’intera Berlino Ovest era un’enclave in territorio della Germania est. In altre parole la mia ignoranza era giustificata dal non concepire giacché era una palese assurdità. Libertà libertà. Ora con una tragica legge del contrappasso in Europa i km e km di muri tra le frontiere per impedire principalmente l’immigrazione.
Abbattuto un muro se ne sono costruiti tanti altri. Addirittura esiste un muro tra Messico e Guatemala. I messicani che sono contrari al muro di Trump ne costruiscono uno loro. Come si è detto c’è sempre qualcuno più a Sud di noi, come c’è sempre qualcuno più a Nord e il vicino è sia ad est ed Ovest di noi. Ma siamo quasi 8 miliardi di popolazione.
Tant’è che Trump sostiene : appoggio i patrioti, non i globalisti. Detto da uno yankee è tutto un programma. Dopo la spinta propulsiva dell’ abbattimento del muro di Berlino o il mitico discorso di Kennedy : siamo tutti Berlinesi ora più prosaicamente padroni a casa propria. Ciò che avviene oltre il muro eretto psicologicamente non è affare nostro.
Ma l’immigrazione e la fuga per la libertà o la costante ricerca di liberta è come l’acqua: non puoi contenerla. Dal superare le dighe all’esondare ed infilalarsi in ogni buco.
Trent’ anni fa le democrazie occidentali
promettevano e soprattutto sentivano tutto
questo. Ora , praticamente, sono impotenti di fronte
a queste ” invasioni”.
Un occidente diviso su tutto. Persino sulla difesa dell’ ambiente ci si divide. Uno dei modi è sbeffeggiare i giovani che hanno partecipato ai cortei. Li accusano
di incoerenza visto che non sanno rinunciare agli smartphone . Possibile se non assolutamente vero. Dunque? Che i ghiacciai si sciolgono è un dato di fatto. Che i mari siano pieni di plastica un altro fatto. E che si deve intervenire velocemente la sua inevitabile conclusione. Muro di Berlino, muri tra est ed Ovest e tra Nord e sud, emigrazione, aumento della popolazione e della, povertà mondiale e lotta all inquinamento. Sto facendo la solita insalata russa? Possibile,ma purtroppo esiste un filo logico. Più che governo della complessità subiamo il caos. Soluzioni? Almeno per una volta lasciatemelo dire: non tocca a noi poveri tapini. Tocca ai potenti della terra. Si sono fatti eleggere o se volete li hanno liberamente eletti. In verità non tutti come i Cinesi che sono riusciti nel mettere insieme gli aspetti positivi (per loro) del capitalismo come lo sfruttamento e la stabilità delle dittature senza rotture di scatola come il votare. Salvare chi è in pericolo di vita è un dovere.
Salvare il Pianeta un atto di intelligenza e purtroppo l’uomo non si è storicamente mostrato intelligente.
Patrizio Tosetto 

Referendum, FI: “Proposta dà dignità al voto popolare”

“OLTRE LE OFFESE DI CHI NON METABOLIZZA LE SCONFITTE”
“Ci spiace che le opposizioni abbiano tenuto in ostaggio il Consiglio regionale in questi ultimi tre giorni, così come ci spiace che abbiano cercato di scaricare la responsabilità di questa lunga paralisi sulla maggioranza. Hanno scelto di salire sulle barricate per difendere l’ingovernabilità del Paese e continuare con i papocchi e inciuci che hanno consegnato l’ennesimo governo composto da forze che hanno perso le elezioni politiche. Lo hanno fatto anche con offese e insulti inqualificabili verso il nostro partito e il nostro presidente della Regione perché non hanno ancora metabolizzato le recenti sconfitte, ma guardiamo avanti. In questi giorni in modo condiviso abbiamo portato avanti la nostra battaglia di civiltà: difendere la dignità del diritto di voto dei nostri concittadini piemontesi troppe volte calpestato e che il Governo nazionale non reputa prioritario. Ecco allora che insieme ai nostri alleati storici abbiamo fatto fronte comune, in punta di Costituzione, per chiedere insieme ad altri quattro Consigli regionali di indire un referendum e predisporre una proposta di legge nazionale che preveda un premio di maggioranza, una norma anti ribaltone, una quota proporzionale, uno stop ai paracadutati e catapultati e l’elezione diretta del Capo dello Stato. Tutti sacrosanti principi di una democrazia  sana e moderna. Siamo stati determinanti in tal senso, riuscendo ad essere tra i primi Consigli regionali a lanciare questa proposta. Abbiamo dato il nostro piccolo ma indispensabile contributo per rispondere ad un bisogno reale del Paese: quello di dare la possibilità di poter avere finalmente maggioranze chiare e governi stabili”. Ad affermarlo il capogruppo di Forza Italia Paolo Ruzzola e i consiglieri regionali Alessandra Biletta, Franco Graglia e Carlo Riva Vercellotti.

Gallo (Pd): “Battaglia vinta per le istituzioni”

” IL CENTRODESTRA SI VOTI IL REFERENDUM DI SALVINI”

“Lasciamo al centrodestra l’onere e l’onore di votarsi emendamenti e delibera referendaria. In questa lunga maratona che ci è stata imposta da Salvini e dalla Lega e che ha avuto la precedenza sui veri interessi del Piemonte, abbiamo provato, in tutti i modi, a far capire alla maggioranza l’assurdità di questo provvedimento. Ci fermiamo perché siamo riusciti a fare emergere i dubbi di costituzionalità e le posizioni contraddittorie di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia” ha dichiarato il Consigliere regionale del Partito Democratico Raffaele Gallo, esprimendo la posizione del suo Gruppo.

“Il centrodestra, in questi tre giorni – ha proseguito Gallo – non ha fatto un intervento nel merito della questione per spiegare le proprie idee e le proprie posizioni. In campagna elettorale Cirio ha sbandierato la necessità di semplificare e sburocratizzare le norme: la proposta referendaria occuperà 22-25 pagine. Un controsenso. Le minoranze hanno utilizzato gli unici strumenti che avevano per esprimersi, per denunciare un vulnus istituzionale: il Regolamento del Consiglio regionale. Il centrodestra quando si è conto che non sarebbe arrivato al termine della maratona ha fatto una forzatura chiedendo il contingentamento dei tempi di discussione. Peccato che il contingentamento si usi solo per i provvedimenti importanti per la vita della Regione. Questo non lo è. Nei prossimi mesi la maggioranza sarà costretta a confrontarsi e a dibattere con noi, non potrà trincerarsi sempre dietro a desideri e diktat di Salvini”.

La Regione sceglie il referendum maggioritario

Dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris

Dopo tre giorni di discussione, con due sedute serali, il Consiglio regionale ha approvato con 31 sì della maggioranza – la minoranza ha abbandonato l’Aula e non ha preso parte al voto in segno di protesta contro la decisione di contingentare i tempi – la deliberazione che richiede il referendum abrogativo sulla quota proporzionale della legge elettorale nazionale. Degli otto ordini del giorno collegati l’Assemblea ha approvato quello presentato dal primo firmatario Paolo Ruzzola (Fi) e respinto quelli proposti rispettivamente dai primi firmatari Domenico Ravetti (Pd) e Marco Grimaldi (Luv).

Sempre con 31 sì della maggioranza l’Assemblea ha poi approvato la deliberazione che individua quale delegato effettivo dell’Assemblea legislativa per portare la delibera alla Corte di Cassazione il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia  e quale delegato supplente il capogruppo della Lega Nord Alberto Preioni.

L’iter, previsto dall’articolo 75 della Costituzione, ha coinvolto diversi altri Consigli regionali che si sono espressi durante la settimana.

La proposta di Molinari (Lega) sulle Centrali del Latte diventa legge

Con il voto al Senato 

“Ora c’è anche l’approvazione del Senato: superiamo così l’ingiustizia creata dalla legge Madia, e portiamo il sistema del settore lattiero caseario verso una maggiore tutela pubblica. La legge sul lattiero caseario, di cui sono stato primo firmatario alla Camera,  prevede che per le quote nelle centrali del latte si deroghi a quel principio della legge Madia che imponeva il divieto per le amministrazioni pubbliche, di costituire, anche indirettamente, società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, nonché di acquisire o mantenere partecipazioni, anche di minoranza, in tali società.

Si tratta di una risposta concreta agli enti locali che vogliono mantenere il loro ruolo di garanzia in una filiera importante come quella del latte. Allo stesso tempo è un forte segnale politico dopo gli anni delle liberalizzazioni forzate dei governi Monti e Pd verso gli allevatori: le nostre produzioni agricole di eccellenza hanno bisogno di più tutele dallo Stato, non di essere in balia esclusiva delle logiche del mercato globale.  Speriamo peraltro che il nuovo Governo continui sulla strada tracciata dalla Lega, prendendo atto degli errori compiuti in passato dal centro sinistra.

Grazie a questa legge, frutto di una battaglia che ho portato avanti non appena arrivato in Parlamento, il Comune di Alessandria può mantenere le sue quote nella nostra Centrale del Latte, come fortemente richiesto dagli allevatori e dalle associazioni agricole. Continua lo ‘strabismo’ del Partito Democratico: anche in Senato, come già alla Camera, si è astenuto, mentre in comune si è detto sempre favorevole al mantenimento delle quote. Astenuti anche i senatori di Italia Viva, mentre a favore si sono espressi oltre alla Lega Forza Italia, Fratelli d’Italia, M5S, Gruppo Misto e Leu”.

Lo dichiara Riccardo Molinari capogruppo della Lega alla Camera.

Presentata da +Europa petizione per riforma elettorale

Chiede  legge regionale uninominale e maggioritaria.

Giovedì 26 settembre, alle ore 11, i dirigenti del Gruppo +Europa Torino terranno una conferenza stampa volante di fronte all’ingresso di Palazzo Lascaris in via Alfieri dove presenteranno una petizione popolare, a norma dello Statuto regionale, per chiedere al Consiglio regionale di attuare una riforma della legge elettorale in senso uninominale e maggioritario, suddividendo la Regione in 50 collegi e abolendo il listino. “Dopo che la maggioranza è stata folgorata sulla via di Damasco in merito al convincimento che occorra per il nostro Paese una riforma uninominale e maggioritaria, chi da anni la chiede per la Regione torna alla carica dicendo al Presidente Cirio: ‘ Prima i Piemontesi!”.

Interverranno tra gli altri:
Marco Cavaletto (Coordinatore Gruppo +Europa Torino)
Igor Boni, Silvio Viale, Beatrice Pizzini (Direttivo Gruppo +Europa Torino)

Telecamere negli asili, la proposta di Varaldo e Sacco

Tommaso Varaldo e Rachele Sacco chiedono l’istallazione di telecamere in asili e strutture sanitarie: “Così tuteliamo i minori, gli anziani e i disabili. Ci sono già i fondi, Chieri si faccia avanti”. L’On. Annagrazia Calabria: “Azione politica importante”
I Consiglieri Comunali Tommaso Varaldo e Rachele Sacco hanno presentato una mozione congiunta con la quale impegnano l’amministrazione comunale a intraprendere iniziative a favore dell’istallazione di telecamere negli asili e nelle scuole d’infanzia statali e paritarie, nonché nelle strutture di assistenza e cura per anziani e disabili.
“La nostra mozione, con cui chiediamo all’amministrazione comunale di predisporre un piano esecutivo per l’installazione di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, all’interno dei nidi e delle scuole dell’infanzia statali e paritarie, nonché nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali per anziani e persone con disabilità presenti sul territorio, ha come unico obiettivo garantire una maggiore qualità e sicurezza nell’assistenza e nella cura degli utenti” dichiarano i Consiglieri Comunali di Forza Italia e Progetto per Chieri
“Troppo spesso – continuano i Consiglieri – la cronaca riporta episodi di maltrattamenti fisici e psicologici sia sui minori all’interno di asili nido e scuole dell’infanzia sia sugli anziani e sui disabili all’interno di strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Anche per prevenire questi episodi nello Sblocca cantieri è istituito un fondo di 10 milioni nel 2019 e di 30 milioni per ciascun anno dal 2020 al 2024 rivolto ai Comuni che intendano  installare sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso e di apparecchiature per conservare le immagini”
“Il Comune di Chieri dia il buon esempio e sia tra i primi a predisporre un piano esecutivo per l’installazione accedendo ai fondi – concludono Varaldo e Sacco – Lunedì 30 settembre saremo in Consiglio Comunale con la speranza che la maggioranza approvi questa mozione volta unicamente alla tutela dei soggetti più vulnerabili. Una priorità che non deve avere colore politico”
La battaglia sulla videosorveglianza è da tempo una battaglia portata avanti da Forza Italia nelle aule parlamentari e in particolare dall’On. Annagrazia Calabria. Un impegno che ha portato, il 23 ottobre 2018, l’approvazione alla Camera dei Deputati della Proposta di Legge n. 480 –On.CALABRIA ed altri: “Disposizioni in materia di videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia nonché presso le strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazione di disagio e delega al Governo in materia di formazione del personale”
“Desidero ringraziare Tommaso Varaldo e Rachele Sacco che nel loro Comune di Chieri decidono di portare avanti una battaglia di civiltà a favore di chi non può difendersi da solo e che per la sua importanza sociale non può essere derubricata a ordinaria battaglia politica. La mia proposta di legge che è stata approvata a larga maggioranza l’anno scorso alla camera dei deputati è ferma da troppo tempo ormai in aula al Senato. Quindi è ancora più importante l’azione politica a favore della cittadinanza che mettono in campo oggi Tommaso e Rachele a testimonianza della buona amministrazione di Forza Italia che mette al centro la persona e i suoi bisogni” così in una nota la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria commenta la mozione presentata dai Consiglieri.
 
Tommaso VARALDO
Consigliere Comunale e Capogruppo –  Comune di Chieri
 
Presidente –  Associazione Infanzia e Famiglia AIEF

“Il 27 tutti in piazza contro i disastri climatici per il diritto a un futuro vivibile”

Riceviamo e pubblichiamo

No al Tav in Valsusa

Il 27 settembre, a Torino come altrove, Rifondazione Comunista sarà in piazza insieme ai tanti che in tutta Italia e nel mondo parteciperanno allo sciopero globale del 27 settembre contro il riscaldamento climatico. La devastazione climatica su scala planetaria provocata da un modello di sviluppo capitalistico distruttivo non è una minaccia lontana ma una dato della realtà. Secondo i dati dell’Organizzazione meteorologica mondiale gli ultimi cinque anni sono stati i più caldi da quando è iniziata la misurazione delle temperature. Anni di emissioni crescenti di gas serra da parte dei paesi ricchi che continuano a bruciare gas, petrolio, carbone fregandosene delle ricadute ambientali e delle catastrofi umanitarie. Sono passati tre decenni dal giorno in cui governi e scienziati hanno cominciato a discutere sulla necessità di ridurre le emissioni per evitare i rischi di collasso climatico. Da quando sono iniziati questi incontri non è successo nulla, anzi le emissioni globali di CO2 sono salite ben più del 40 per cento, la temperatura si è innalzata di oltre 1 °C. Anche a livello nazionale si continuano a perseguire scelte dissennate come il Tav in Valsusa, lo scavo di un tunnel sotto il Moncenisio di 57,5 chilometri che andrebbe a produrre 12 milioni di tonnellate di CO2 aggravando una situazione già di per sé drammatica. I giovani di tutto il mondo stanno portando allo scoperto questo disastro, scendono in piazza per il diritto fondamentale di avere un futuro vivibile. Il loro motto è cambiare sistema non il clima. Un sistema imperniato sul profitto privato, le guerre economiche e militari, la depredazione dei territori, un modello di sviluppo energivoro. Basta con questo sistema. Scendiamo in piazza per il diritto fondamentale di tutte e tutti di vivere una vita piena e dignitosa. La manifestazione partirà alle 9,30 da Piazza Statuto.