POLITICA- Pagina 465

La politica al tempo del Covid

Ironicamente qualcuno da’ dell‘anticapitalista al covid. Decisamente il Covid è quella cosa non immaginata solo 11 mesi fa.

Difficile , se non impossibile conviverci.  Ma non abbiamo alternative. La nostra intelligenza collettiva è messa a dura prova , ma per l’appunto non abbiamo scelta.
Per la prima volta non siamo messi così male. Gli altri paesi, sembrerebbero messi peggio . Il condizionale è d’obbligo. Il virus è decisamente egualitario. Colpisce proprio tutti. Dai potenti ricchi ai poveri . Brutti e belli.
Intelligenti e stipidi. Anziani e giovani. Forse in questo è anti capitale. Sia ad Est come ad ovest come a Nord come al Sud la parola d’ordine è impreparazione. Il vaccino e i piccoli atteggiamenti ci salveranno. Poi ci sono i negazionisti che dimostrano che la mamma degli stupidi è sempre incinta. Ma la pandemia non arresta la politica locale. Chiaretta: “non mi ricandido più”. Ci mancherebbe altro. In questo modo evita una figuraccia assicurata. Fine ingloriosa. Chi vuole essere della partita è Giggino ( Di Maio ) che esorta Zingaretti nel fare l’accordo a Roma. Si’, vogliono salvare la Raggi ma il Presidente della Regione Lazio ( per la cronaca un “certo” Zingaretti) ha già risposto: con la Raggi mai.
A Cucciolo Di Maio non gliene va mai bene una. Pazienza.
Il Pd locale rimanda al mittente  la richiesta di collaborazione. Sulle primarie incombe il covid. Carretta e Furia comunque le vogliono fare intimamente convinti che almeno sulla scelta del candidato Sindaco contano…. qualcosa. Sempre in pol position il Rettore Saracco che , ad oggi , ha un unico limite : è gradito ai pentastellati. In particolare all’ex vice sindaco Montanari che se la ride dopo il forfait  dell’Appendino. Ma altri non mollano. Sicuramente Enzo La Volta scatenato sui social ed anche il senatore Mauro Laus  non molla di un millimetro. A destra , del resto come al solito, si boccheggia. Damilano traccheggia e il Governatore Cirio ha le sue gatte da pelare. Direi una  situazione fluida dove avere certezze è proibito. Nel complicare le cose arriva Carlo Calenda che si vuole candidare a Roma. Diffice per il Pd Romano dirgli di no dopo la stupidaggine di aver fatto fuori Ignazio Marino ora stimato e ( ci dicono ) felice professore medico negli States. In tutto questo il coronavirus non ha prodotto questi fenomeni politici ma li ha decisamente complicati. Vedremo, aggiungendo una sola certezza: i pentastellati  non esistono più. Sono un lontano ricordo.

Patrizio Tosetto

Ruffino (Fi): “Governo impotente, senza Mes torna emergenza”

Da un lato i ministri Speranza e De Micheli che si affannano alla ricerca di soluzioni credibili per ridurre l’affollamento dei mezzi pubblici, soprattutto nelle aree metropolitane.

Dall’altro lato i governatori, impegnati sullo stesso fronte e, nello stesso tempo, alla ricerca di risorse per potenziare i drive in e incrementare i tamponi giornalieri. Sono due esempi dell’impotenza del governo, prigioniero dei pregiudizi ideologici del M5s anche se la loro minaccia sul governo è un’arma da tempo scarica.

     A questo servirebbero e servono tuttora i soldi del Mes. Perché la destinazione di quei fondi, circa 36 miliardi per l’Italia, è esclusivamente mirata a finanziare le spese per contrastare la diffusione della pandemia e, dunque, al comparto sanitario e a tutti gli investimenti necessari per contrastare il Covid. Compreso il potenziamento del trasporto pubblico locale, l’assunzione di personale sanitario, l’acquisto di termoscanner per scuole, uffici pubblici, aziende private e luoghi di ritrovo pubblico. Le risorse del Mes consentirebbero dunque un potenziamento straordinario della profilassi contro la pandemia. Rifiutarle da parte della maggioranza, sostenuta in questo dall’opposizione di destra, significa condannare gli italiani ad assumersi rischi notevoli. Il presidente Conte e la sua maggioranza, con il rifiuto del Mes, sono indirettamente fra le cause dell’aggravamento della pandemia.

On. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

I socialisti e l’Italia raccontati da La Ganga

Ho letto di un fiato le 111 pagine de “I socialisti e l’Italia. Conversazione con Giuseppe La Ganga, a cura di Salvatore Vullo”. Edizioni Rubettino.

Grazie alla amichevole solerzia di Salvatore Vullo ho ricevuto, appena disponibile “la Conversazione” che ho citato e che, ripeto, ho letto di un fiato; di un fiato perché non si può fare diversamente.

La lettura ti cattura, ti prende.

La Ganga, con Vullo, fa fatto una cavalcata, sul filo della memoria, sulla storia del PSI e sulla sua esperienza politica torinese e nazionale.

Avremo tempo ed occasioni per riflettere su quanto scritto, ma l’impatto, anche emotivo, nel ripercorrere gli anni nostri è forte; l’evocazione di episodi, nomi di tanti compagni con i quali si è percorso un lungo tratto di vita, è una evocazione che non lascia indifferenti.

Certo nel ricordare l’errore è possibile  ed uno riguarda. Parlando del congresso socialista torinese degli anni ’60 si legge che “nel nuovo comitato direttivo provinciale, ci fu l’ingresso, per la corrente di sinistra, di Nerio Nesi, Giuseppe Muraro, Maria Magnani Noya e Filippo Fiandrotti.

Non è così i nomi furono Nesi, Muraro, Magnani Noya e Libertino Scicolone ( e NON Fiandrotti).

Com’è noto, ai pochi che ci conoscono, io e Filippo siamo stati sodali per “una vita” e, se ci fossa ancora, si sentirebbe un usurpatore nel leggere la sostituzione

Certo la per la Storia questa erronea sostituzione non significa nulla, ma per la piccola storia di ognuno di noi cambia molto  ….. anche le formiche, nel loro piccolo, hanno diritto all’unicuique suum.

Certamente Curatore ed Editore provvederanno all’Errata Corrige, ma ho voluto segnalarlo perché scripta manent.

Non mi resta che ringraziare Giusi e Salvatore per il lavoro e fatto e a tutti la lettura.

Libertino Scicolone

Marello – Rossi (Pd): “Danni alluvione: valutazione dettagliata per il Governo”

“C’è un cortocircuito tra valutazione danno e individuazione fondi con cui risarcire i privati che hanno subito danni a causa degli Eventi alluvionali dello scorso 2 e 3 ottobre” 

Lo segnalano i consiglieri Domenico Rossi e Maurizio Marello commentando la risposta dell’assessore all’interrogazione “Eventi alluvionali del 2-3 ottobre 2020 – danni ai privati o ad attività produttive”, a prima firma Marello. Nella risposta dell’assessore, infatti, si sottolinea come la ricostruzione dei danni avverrà dopo la proclamazione dello stato di emergenza.
“Dubitiamo sia la modalità corretta, sarebbe stato meglio fare una ricognizione dettagliata dei danni a privati e attività produttive prima di chiedono soldi al Governo” aggiungono i consiglieri Dem ricordando come “c’è il rischio di stimare minori risorse rispetto a quelle necessarie per far fronte all’emergenza e quindi di non riuscire a sostenere tutti gli interventi necessari, tutto questo dopo averli promessi a famiglie ed imprenditori”.
“Per questo motivo – concludono i rappresentanti del gruppo del PD – durante la quinta commissione chiederemo maggiori dettagli al presidente”.

Tra politica e Covid verso le amministrative

Il Covid la fa da padrone ovunque: in campo economico,sportivo,letterario,tempo libero.La politica non fa eccezione.

È già tempo, pero’ di pensare alla sfida per le comunali del 2021in primavera.Un voto molto importante.Un esame per il governo ma anche per l’opposizione che vorrebbe un ritorno alle urne nazionali prima della scadenza naturale del 2023.
Milano, Roma, Torino, Bologna e Napoli: la posta in palio nelle prossime comunali è alta e i partiti scelgono i candidati giusti per vincere ovunque.
Nella nostra Torino è notizia odierna che l’unica certezza sarà la NON ricandidatura del sindaco o sindaca attuale Chiara Appendino.Per tanti motivi già discussi ampiamente e letti in un passato non lontano.Il centrosinistra vuole le primarie di coalizione,covid permettendo,con i big che già scaldano i muscoli:nel PD il Senatore Mauro Laus,il capogruppo dem in consiglio comunale a Torino Stefano Lorusso,il consigliere Enzo La volta e qualche sorpresa che si aggiungerà. Nel centrodestra grande pressing, soprattutto da parte della Lega,nei confronti dell’imprenditore delle Acque minerali piemontesi Paolo Damilano,non molto tempo fa presidente del Museo del Cinema di Torino.Come andrà a finire? Sarà una primavera 2021 infuocata,vista la caratura degli aspiranti…sempre coronavirus permettendo!

Vincenzo Grassano

Le circoscrizioni restano otto

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico / Dopo oltre un anno di lavoro della Commissione consiliare speciale per la riforma dello Statuto e del Regolamento del Decentramento, la Sala Rossa ha approvato ieri le modifiche statutarie in materia. Ventinove i voti favorevoli, cinque i contrari.

La delibera prevede la conferma delle attuali otto Circoscrizioni e non la riduzione a cinque come previsto dalla riforma del Decentramento del 2015/2016. Al proposito, l’atto approvato dalla Sala Rossa ritiene necessaria in prospettiva una revisione degli attuali confini delle Circoscrizioni, basata su principi il più possibile oggettivi e misurabili, tra i quali sono elencati: densità di popolazione; numero di residenti; numero di elementi centrali di servizi (scuole, edifici di pubblico servizio, impianti sportivi, ecc. ecc);  elementi di camminabilità e di mobilità di prossimità che permettano di raggiungere i servizi essenziali e i servizi pubblici in modo semplice e in tempi ragionevoli; elementi del verde urbano; elementi naturali, antropici o storici; altri elementi legati alla sfera sociologica e culturale del territorio cittadino. Rimane inteso che tale obiettivo – precisa il testo-. per essere congruo all’analisi suddetta, dovrebbe impegnare il prossimo Consiglio Comunale sin dall’inizio del mandato.

E’ soppresso il comma 1bis dell’articolo 56 dello Statuto della Città che prevedeva un sistema elettorale nelle Circoscrizioni basato su collegi plurinominali; era sorto per disciplinare le elezioni circoscrizionali in relazione agli ex quartieri, ma allo stato attuale non è considerato possibile.

Una modifica significativa dell’articolo 66 riconosce come strumento statutario di partecipazione le Consulte di Quartiere – in luogo delle Commissioni di quartiere che sono state eliminate – allo scopo di assicurare una più larga e incisiva partecipazione dei cittadini e delle cittadine nella condivisione di problematiche di interesse pubblico locale.

All’articolo 58, che disciplina le competenze del Presidente della Circoscrizione, si aggiunge una nuova funzione: il Presidente ha ora facoltà di delegare la partecipazione e il coordinamento delle nascenti Consulte di Quartiere a una o più persone, scelte tra i Coordinatori componenti la Giunta circoscrizionale.

Infine, all’articolo 64 viene inserito un comma sugli Ordini del Giorno, approvati con una maggioranza di 2/3 dei consiglieri circoscrizionali: il Consiglio di Circoscrizione potrà presentarli all’Amministrazione per discuterli in Commissione comunale entro novanta giorni, alla presenza degli assessori competenti.

Pur non rientrando nella materia, vista l’istituzione del Comune di Mappano con legge Regionale 1/2013 è adeguato l’articolo 4 della Statuto della Città inserendo Mappano tra i Comuni confinanti con la Città di Torino.

La Sala Rossa sarà chiamata nelle prossime settimane a votare le modifiche al Regolamento sul Decentramento.

L’approvazione delle modifiche statutarie è stato preceduto da una serie di interventi dei consiglieri. Nel riepilogare i contenuti della riforma, la presidente della Commissione speciale Maura Paoli (M5S) ha ringraziato per l’energia e l’impegno dedicato al lavoro di revisione tutti i soggetti intervenuti: i presidenti di circoscrizione, i colleghi Commissari, gli assessori, le associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini: “La Commissione è stata itinerante e nei limiti imposti dal Covid ha organizzato le sedute, se possibile, nelle sedi circoscrizionali.”

Il vicepresidente della Commissione Francesco Tresso (Lista civica per Torino) ha commentato positivamente il lavoro svolto, nonostante la partenza tardiva. Si poteva essere più coraggiosi e radicali – ha detto – ma si è lavorato bene per rendere le Circoscrizioni più vicine ai cittadini; il decentramento – ha aggiunto – andrà rafforzato comprendendo anche l’area metropolitana. Positivo anche il parere della consigliera Chiara Foglietta (Pd) che ha rimarcato la coesione con la quale si è ben lavorato in Commissione.

Il consigliere Cataldo Curatella (Gruppo misto di minoranza) si è espresso in modo critico verso la riforma ed ha invitato a riconsiderare le dieci circoscrizioni cittadine di un tempo, vista la scarsa rappresentanza dei cittadini nelle zone un tempo sedi di circoscrizione. Al proposito ha presentato un emendamento (poi respinto) per il ripristino del numero vigente delle Circoscrizioni prima della riforma del 2015-2016.

Fabio Versaci (M5S) ha evidenziato il ruolo super partes della Commissione. Non serve una casacca politica quando si modifica l’assetto fondante dell’ordinamento cittadino – ha affermato – e si è scelto il percorso politico più corretto, ascoltando tutti i soggetti interessati dalla riforma. Contrario invece Antonio Fornari (M5S) che ha contestato la mancata presa d’atto delle stime riguardo i risparmi di spesa di due-tre milioni, attuabili con la diminuzione del numero delle Circoscrizioni. I risparmi sono un impegno che la Città ha anche nei confronti della Corte dei Conti – ha detto – riferendosi al piano di rientro finanziario in atto  da parte dell’Amministrazione comunale.

L’opinione di Federico Mensio (M5S) sul lavoro svolto è positiva. Si è fatto il massimo possibile – ha argomentato – rimarcando che occorrerà ragionare in termini di maggiore efficienza nelle competenze delle Circoscrizioni: “condivido l’ipotesi di lavoro prospettato su principi il più possibile oggettivi e misurabili.”

Soddisfazione per il lavoro di riforma è stata espressa da Silvio Magliano (Moderati) che ha evidenziato la correttezza di metodo nel tenere conto di tutte le posizioni emerse durante i lavori. Il criterio adottato non è partito dal risparmio finanziario – ha detto – sarebbe un declino preoccupante quando si parla del tema della rappresentanza dei cittadini.

Ha concluso il dibattito la vicepresidente della Sala Rossa, Viviana Ferrero (M5S), che ha annunciato la propria astensione. La delibera è un ottimo documento; abbiamo lavorato bene sulle competenze ma non c’è stato il tempo di ridisegnare i confini delle Circoscrizioni. Alla fine è stato un lavoro fatto a metà.

“Doposcuola, quali linee guida al tempo del Covid?“

“Scuole e Associazioni brancolano nel buio“


“Ho presentato un Question Time in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere alla Giunta di fare chiarezza.

Doposcuola al tempo del COVID: come siamo messi in fatto di protocolli nazionali (Ministero dell’Istruzione) e regionali (Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte)? In realtà, c’è davvero poco, pochissimo. Praticamente nulla. E così le istituzioni scolastiche, le Associazioni e le cooperative sono chiamate a definire al loro interno dei protocolli anticontagio per i servizi di pre e post scuola basandosi su questa quasi totale mancanza di indicazioni ufficiali. Lampanti sono le implicazioni in termini di rischi, sanitari e giuridici: per chiedere e fare chiarezza, ho presentato un Question Time da discutere a Palazzo Lascaris nella prossima seduta utile del Consiglio Regionale: domanderò alla Giunta quali protocolli debbano essere seguiti per l’organizzazione di attività di pre e post scuola svolti nelle scuole (Statali e Paritarie), nelle cooperative e nelle Associazioni di Volontariato, in locali scolastici e non scolastici”.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

I Radicali per la libertà a Hong Kong

Lunedì 12 ottobre, alle ore 12, presso la sede dell’Associazione Adelaide Aglietta a Torino (via san Dalmazzo 9 bis b) i radicali terranno una conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa “12 Lives Matter”, 12 giorni di manifestazioni politiche, culturali e artistiche in giro per l’Italia a sostegno dei 12 ragazzi di Hong Kong arrestati e detenuti in Cina da quasi due mesi.
I 12 giorni, uno per ogni ragazzo arrestato, comprenderanno, tra gli altri, presidi e approfondimenti con esperti, sinologi, giornalisti, manifestanti di Hong Kong, a Torino e in altre città italiane, per chiudersi sabato 24 ottobre con una manifestazione a Roma.
Illustreranno le iniziative Patrizia De Grazia, coordinatrice dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, e Igor Boni, presidente di Radicali italiani

Cultura, Grimaldi (LUV): “Il settore deve ripartire”

“Nella pandemia hanno continuato a farci ridere e piangere, ora restituiamo loro la giusta dignità: test rapidi e distanza di un metro per far ripartire la cultura in Piemonte”

“Test rapidi per i lavoratori della cultura e l’adeguamento delle distanze alle direttive delle altri Regioni, introducendo la possibilità, come accade nelle altre regioni in Italia, di distanziare di un metro i posti nelle sale, sono le richieste che facciamo alla Giunta regionale e sono alcune delle motivazioni che hanno spinto i lavoratori della cultura davanti alla sede del Consiglio regionale – è il commento di Marco Grimaldi, capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale. 

“Questa mattina il grido di dolore di un intero settore ha risuonato forte – prosegue Grimaldi -, nelle voci delle donne e degli uomini che fanno parte delle 250.000 famiglie senza lavoro da febbraio, lavoratori di un settore che, per primo, si è fermato a causa del Covid e che da allora non è più ripartito”.

“Per questo – prosegue Grimaldi -, da un lato chiediamo con forza al governo nazionale di istituire un vero e proprio ‘Culture Recovery Fund’, capace di garantire una percentuale sostanziosa del recovery found al mondo della cultura, di introdurre ammortizzatori sociali per i lavoratori della cultura, e di promuovere misure specificamente destinate alle industrie culturali; alla Regione chiediamo invece di ricordarsi di un settore che Cirio e la Lega si sono completamente dimenticati. Nessun aiuto – ricorda Grimaldi – è stato inserito nel Bonus Piemonte e nel Riparti Piemonte, nessuna risorsa è stata stanziata per risolvere i problemi strutturali legati alle capienze e alla sicurezza dei luoghi della cultura”.

Zangrillo nomina il nuovo coordinatore dei giovani azzurri

Il nuovo responsabile  regionale è Ludovico Seppilli

Riceviamo e pubblichiamo / “Ieri ho provveduto insieme con il coordinatore nazionale dei Giovani di Forza Italia Bestetti a presentare il nuovo coordinatore regionale dei Giovani del Piemonte ai vertici locali del partito. La scelta è ricaduta su Ludovico Seppilli che in questi anni ha saputo maturare un’importante esperienza sia amministrativa che politica avendo rivestito ruoli sia a livello parlamentare, all’interno della segreteria di un ministro, sia a livello di amministrazioni locali. Questa nomina va nella direzione del rinnovamento da più parti auspicato di Forza Italia per un rilancio capace di premiare le competenze e la lealtà verso i valori e gli ideali azzurri, rifuggendo qualsiasi forma di personalismo autoreferenziale. Sia Bestetti che io siamo certi che Seppilli si impegnerà con passione per riuscire ad attrarre nuove risorse all’interno del nostro partito che mai come ora devono costruire la classe dirigente ed elettiva non di domani ma di oggi. Forza Italia ha bisogno di idee giovani e della sana incoscienza e abnegazione che solo una giovane età ha come plus. Da parte mia, di tutti i coordinatori provinciali del partito, di militanti e simpatizzanti va a Ludovico il migliore augurio di buon lavoro. E come dico sempre Forza Piemonte, Forza Italia!”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Paolo Zangrillo, coordinatore regionale degli azzurri del Piemonte.