POLITICA- Pagina 465

MPP e Comitato Autonomia Piemont sulla fusione Lu e Cuccaro Monferrato

“Nessun fusionista in lista. Prima gettano il sasso, poi nascondono la mano”
 
L’esito sulla presentazione delle liste alle elezioni nel neonato Comune di Lu e Cuccaro Monferrato deve indurre tutti coloro che sono a favore delle fusioni di enti locali ad una profonda riflessione. Nessuno dei protagonisti della fusione – a prescindere dal numero delle liste depositate, ammesse o in contestazione che siano – decretata con i voti dei consigli comunali e con la susseguente legge regionale, incurante dell’esito referendario, è infatti presente, né gli ex sindaci, né gli ex assessori, né gli ex consiglieri comunali fusionisti, quasi a voler nascondere la mano dopo aver gettato il sasso. Peccato che questo sasso abbia, di fatto, cancellato, la vita di due comuni, uno dei quali vanterebbe i natali o quanto meno le origini di Cristoforo Colombo, l’altro uno dei nomi di comune più corti d’Europa, se non del mondo. Di qui è d’obbligo domandarsi come si sia potuti arrivare a questo risultato. Se il nuovo comune fosse stato davvero sentito, veramente ed al di là dei giochi delle parti e delle prese di posizione pro o contro, avremmo assistito ad una maggiore corsa per avere una presenza nella sua prima amministrazione. Questo, invece, è un segnale che, prima di tutti deve cogliere la Regione Piemonte per il futuro, e anche per il presente, per porre correttivi sugli esiti dell’istituzione referendaria prevista nell’iter legislativo delle fusioni di comuni che, lo abbiamo detto, lo ribadiamo e lo ripeteremo nelle sedi politiche e legislative opportune, utilizzando tutti gli strumenti di partecipazione che lo Statuto della Regione Piemonte mette a disposizione perché i cittadini siano parte attiva e non passiva di scelte di pochi. In Piemonte abbiamo assistito ad alcuni iter di legge regionale sulle fusioni che non sono meramente espressione della volontà popolare, bensì semplicemente di indirizzi degli organi deliberativi. Il pensiero corre immediatamente a Cuccaro Monferrato ma che dire di Gattico e di Veruno dove si è proceduto nonostante l’espressione contraria in sede referendaria di entrambe le popolazioni dei comuni interessati? La legge regionale, partendo da queste considerazioni, va cambiata introducendo dei correttivi che, come forze autonomiste, chiederemo al nuovo Presidente della Regione Piemonte, ai nuovi assessori, ai nuovi capigruppo consigliari, dopo l’insediamento successivo alle elezioni del 26 maggio prossimo. L’autogoverno e l’autonomia delle comunità regionali e locali o sono tali alla base o non lo sono. E se non avremo risposta procederemo con tutti i mezzi che la legge regionale e lo Statuto del Piemonte ci consentono. Nello specifico, per le comunità di Lu e Cuccaro Monferrato, di cui cogliamo il grido di dolore, riteniamo sia ancora possibile fare ‘retromarcia’ come per tutti quei comuni che sono stati soppressi contro la volontà popolare. Come Movimento Progetto Piemonte e Comitato Autonomia Piemont è bene chiarirlo qui non siamo contrari per principio alle fusioni, siamo contro quelle fusioni che sono fatte non tenendo conto del volere dei cittadini. Questo concetto è stato ampiamente ribadito proprio nel recente incontro che si è svolto a Quagliuzzo dedicato appunto alle fusioni dei comuni ed ai motivi della nostra contrarietà.
 

Movimento Progetto Piemonte – MPP

Comitato Autonomia Piemont

 

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AVVISO  Il quotidiano “il Torinese” mette a disposizione questo spazio gratuito per tutti i candidati, liste, partiti e movimenti politici che partecipano alle elezioni europee, regionali e amministrative del Piemonte. Per pubblicare  comunicati stampa, programmi, annunci di convegni, comizi, iniziative elettorali scrivere alla mail: edizionibest@libero.it

Volt: Innovazione Under 30, Politica e Impresa

La sezione locale di Volt Italia, il primo partito Paneuropeo, giovedì 9 maggio alle ore 20.45 alla sala polifuzionale Loft di Via Principessa Clotilde 80 organizza #startEUp – Innovazione Under 30, Politica e Impresa.
 
Si tratta di una tavola rotonda con alcuni dei più brillanti giovani innovatori piemontesi, per scoprire che il nostro Paese può e deve scommettere su giovani, cultura, formazione ed impresa per potersi rialzare. Gli ospiti della serata saranno:
Federica Vinci, Presidente di Volt Italia, partito nazionale del network di Volt Europa, il primo partito paneuropeo fondato da Andrea Venzon.
Fabio Daniele, cofondatore di Apical, startup per i professionisti di viaggi ed eventi
Gianluca Manitto, CEO e cofondatore di EpiCura, startup per facilitare l’accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali.
Giovanni Rastrelli, amministratore delegato di EDIT Torino, Eat Drink Innovate Together, una realtà per favorire il networking e promuovere percorsi. enogastronomici di qualità
Modererà la serata Riccardo Pinto, city lead di Volt Torino.
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Primo Maggio a Torino, le reazioni della politica

Torino – Ferrero (la Sinistra): basta repressione, il primo maggio è delle lavoratrici e dei lavoratori

“La piazza del primo maggio è delle lavoratrici e dei lavoratori, non è la Questura che può decidere, manu militari, chi può manifestare o meno in base alle opinioni che vengono espresse dai diversi spezzoni di corteo”, così Paolo Ferrero, vicepresidente del Partito della Sinistra Europea  al termine del corteo del primo maggio a Torino. Per Ferrero “si è ripetuto anche quest’anno un comportamento increscioso da parte delle forze di polizia con le cariche rivolte contro il movimento No Tav. Cariche del tutto ingiustificate, motivate solo dalla volontà di dividere in due il corteo tra buoni e cattivi. Una divisione che rifiutiamo con forza. La lotta contro il Tav è la lotta contro il partito trasversale degli affari, contro la distruzione ambientale, per l’affermazione di una prospettiva di lavoro pulito, dignitoso, ecocompatibile  . Basta con la repressione di un movimento che rappresenta un riferimento e una speranza non solo per la Valsusa ma per l’insieme del nostro Paese”.

 

PRIMO MAGGIO, MARRONE – MONTARULI – ROSSO – GHIGLIA (FDI): SOLIDARIETÀ ALLE FORZE DELL’ORDINE
“Vogliamo esprimere la massima solidarietà al personale delle Forze dell’Ordine impegnate oggi nell’ordine pubblico a Torino: i ragazzi in divisa costretti a subire le aggressioni antagoniste andate in scena del corteo del Primo maggio sono i veri lavoratori di questa giornata, ma nessuno da abbastanza riconoscimento ai loro diritti” affermano Maurizio Marrone, candidato di Fratelli d’Italia al Consiglio Regionale del Piemonte, e Augusta Montaruli, parlamentare FDI, che commentano “La piazza di oggi si conferma ogni anno più teatro delle contraddizioni della sinistra, che non lasciano quasi spazio alle istanze del lavoro. Sarà il caso di immaginare nuovi futuri eventi realmente a difesa del lavoro che manca, soprattutto nella nostra Torino colpita da disoccupazione record”.

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“Se partecipiamo si lamentano, se non partecipiamo si infuriano. Quelli della sinistra italiana si lagnano sempre di noi, invece che guardare a casa propria e alle loro enormi contraddizioni interne. Non ultima la questione Tav che anche oggi ha visto una parte della sinistra violenta, i no Tav, tentare di sfondare il corteo e la parte vicina alle banche, più interessata alla nostra presenza che ai reali problemi del lavoro”. Così Roberto Rosso, candidato alla Regione Piemonte per Fratelli d’Italia e presente al corteo torinese del primo maggio, commenta le critiche dell’Anpi. “Secondo loro noi non avremmo dovuto partecipare, come se l’associazione partigiani avesse l’esclusiva sul mondo del lavoro. Però se non ci fossimo stati, saremmo stati tacciati di scarso interesse per un tema invece fondamentale: meno tasse, meno burocrazia, più facilità di assunzione e maggiore convenienza a lavorare in Italia. Sono queste le ricette di Fratelli d’Italia, piaccia o meno al Pd o agli ex partigiani”. Rosso spiega: “Non avendo argomenti concreti, sanno soltanto guardare alle nostre presenze o assenze. Un rito che si ripete ogni anno tra il 25 aprile al primo maggio. Forse questo modo di fare politica da barzelletta, però, ultimamente non li sta premiando molto alle urne. Tanti lavoratori onesti ci votano e noi abbiamo il dovere di rappresentarli anche ai cortei”.

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DANIELA  RUFFINO (FI), SEMPRE CON FORZE DELL’ORDINE E CONTRO VIOLENZA
 La capogruppo del M5s al Comune di Torino poteva risparmiarsi le sue critiche infondate e immotivate alle forze dell’ordine meritevoli invece di encomio per come hanno saputo contenere e neutralizzare i soliti gruppi di violenti e facinorosi pronti a menar le mani. Volevano inquinare la manifestazione per la festa dei lavoratori, che non appartiene a nessun partito ma appartiene solo ed esclusivamente al mondo del lavoro, e sono stati tempestivamente bloccati dalle forze dell’ordine, cioè da quella categoria di lavoratori che anche oggi ha lavorato con la consueta abnegazione.Non voglio partecipare alle polemiche strumentali pro o contro il Pd, perché è dalla strumentalizzazione di giornate di festa come questa che si è finito col togliere significato a tutto, al 25 aprile o al Primo maggio. La politica manifesta ancora una volta un livello spaventoso di immaturità perché una campagna elettorale permanente sta distruggendo valori e simboli attorno ai quali è stato costruito nel tempo il senso di appartenenza a una stessa comunità. È venuto il momento di dare un colpo di freno, di restituire il senso vero e compiuto alle feste che da decenni riuniscono gli italiani per festeggiare la liberazione o il mondo del lavoro, senza dividersi, almeno nelle celebrazioni, e senza prestarsi agli strumentalizzi di questa o quella forza politica.

 

+EUROPA PRESENTA LA LISTA DEL NORDOVEST E I CANDIDATI ALLE ELEZIONI REGIONALI

ELEZIONI EUROPEE E REGIONALI
Il 2 maggio, alle ore 15, presso l’Hotel NH Collection Piazza Carlina in Piazza Carlo Emanuele II 15, a Torino, +Europa presenta i candidati piemontesi alle elezioni europee e i candidati alle elezioni regionali. Saranno presenti tra gli altri il Segretario Benedetto Della Vedova e l’Amministratrice nazionale Silvja Manzi, che sono i primi capilista della circoscrizione nord-ovest.  Un’altra Italia c’è. Più coraggiosa, più libera, più europea. Più Europa si presenta alle elezioni europee del 26 maggio 2019 con l’obiettivo di portare al Parlamento Europeo le istanze liberal-democratiche, le lotte sui diritti civili e umani e offrire in Italia uno spazio politico a tutti coloro che non si arrendono al sovranismo nazionale e populista del governo gialloverde e che, allo stesso tempo, non si riconoscono nel PD. Molte le forze che, insieme a +E, si sono aggregate attorno a questo obiettivo: dal movimento Italia in Comune del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, al PDE italiano fondato da Francesco Rutelli, passando dal Partito socialista italiano fino al Team K di Paul Köllensperger, da poco membro dell’Alde.
L’obiettivo? Gli Stati Uniti d’Europa!
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Il Partito Animalista presenta il programma dei Partiti Europei per l’Italia

Elezioni Europee 2019

Da Oggi è definitivamente disponibile il Programma Elettorale del Partito Animalista, lista candidata in Tutta Italia alle prossime Elezioni Europee di Maggio. Dopo essere stato approvato in tutta Italia per le Europee, il Partito Animalista ha stilato con gli altri partiti della Animal Politcs EU il programma per l’Italia, definitivamente disponibile per gli elettori. Il Portavoce, Avv. Cristiano Ceriello, ha spiegato come “quello animalista sia uno di pochi gruppi europei che sta presentando agli elettori un programma comune che proverà a realizzare nei prossimi 5 anni”. Tutto nasce dal Manifesto Europeo che nel Parlamento di Bruxelles, il 4 Aprile 2019, undici Partiti Animalisti Europei hanno sottoscritto (e per l’Italia il Partito Animalista Italiano”), dando vita ad un unico soggetto europeo. “Per coerenza con gli elettori – prosegue Ceriello – abbiamo pubblicato quelli che sono gli obiettivi che tutti ci prefiggiamo, visto come i sondaggi europei ci dicono che gli deputati europei animalisti saranno almeno 7 nel prossimo Europarlamento. In verità, vediamo pochi programmi in giro e pensiamo sia importante dire ai cittadini cosa vogliamo fare a Bruxelles e non parlare di temi di politica nazionale che, in verità, non sono di competenza del Parlamento Europeo”. Innalzare lo stato giuridico delle specie con l’applicazione dell’art. 13 del Trattato di Lisbona; fine degli allevamenti intensivi e da pelliccia; fine dei trasporti a lunga distanza di animali vivi; così come combattere a livello europeo il commercio illegale di animali domestici e mettere fuori mercato i pesticidi pericolosi, sono alcuni dei temi fondamentali del programma su cui, per i prossimi 5 anni, ognuno degli undici Partiti proverà a battersi fuori e dentro il Parlamento Europeo.

VIA I TORNELLI DAL BUS 19, FDI: FAVORE AL SUK DI VIA CARCANO? STOP A BAZAR DEL DEGRADO!

“Ci siamo accorti che nella giornata di ieri le vetture ecologiche della linea 19, dotate di tornelli anti ‘portoghesi’ a bordo e inaugurate in pompa magna dal Sindaco Appendino appena due mesi fa, sono state sostituite da comuni autobus senza tornelli: ci chiediamo come mai” segnala Patrizia Alessi, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7, insieme a Maurizio Marrone, candidato FDI al Consiglio Regionale del Piemonte, a ad Augusta Montaruli, parlamentare FDI, che rincarano la dose “Non vorremmo che sia un favore dell’Amministrazione comunale grillina al suk barattolo di via Carcano, dove porta la linea 19 da Porta Palazzo: non è un segreto che la Giunta pentastellata abbia una trattativa in corso con gli irriducibili del suk abusivo di San Pietro in Vincoli e di Canale Molassi per convincerli a trasferirli in via Carcano. Ma che a farne le spese sia il rispetto delle regole sui mezzi pubblici è intollerabile. Faremo chiarezza con una interrogazione parlamentare mentre in Regione cambieremo la legge sui mercati non professionali, imponendo ai Comuni tolleranza zero su questo bazar del degrado”. Aggiunge Patrizia Alessi “presenterò una mozione in Circoscrizione per porre fine al suk-Barattolo una volta per tutte da ogni luogo, intendo discuterla prima che il tavolo provinciale per la sicurezza ceda ai ricatti degli abusivi”.

"Il 66% degli italiani non vuole abbandonare l'UE"

Mercedes Bresso (PD):  “Diamo agli euroscettici risposte concrete”


« Ci vuole maggiore coraggio. Gli europeisti devono affrontare la sfida europea che abbiamo davanti con maggiore coraggio e determinazione. Questo lo dobbiamo a tutti gli italiani e agli europei che credono nell’Unione europea». A dirlo è Mercedes Bresso, eurodeputata uscente e candidata per il Partito Democratico alle prossime elezioni europee del 26 maggio, commentando i dati dell’analista Arnaldo Ferrari Nasi di www.analisipolitica.it pubblicati venerdì 26 aprile – da ItaliaOggi.
 
« Secondo Nasi il 66% degli italiani sarebbe pro-Europa e il 33% vorrebbe gli Stati Uniti d’Europa. Non solo, perché anche tra gli elettori leghisti il trend sarebbe lo stesso: solo il 25% dei leghisti vorrebbe l’uscita dall’Italia dall’Europa. Numeri che confermano una cosa: l’Unione europea è l’unico orizzonte possibile» – ha continuato Bresso.
 
« L’Europa che conosciamo ha ampi margini di miglioramento ed è per questo motivo che è necessario un impegno di chi ha vere competenze per rendere il progetto europeo più vicino ai cittadini e alle loro esigenze. Questo però non vuol dire gettare via il bambino con l’acqua sporca e gli europei questo lo sanno. Secondo Eurobarometro infatti soltanto il 19% della popolazione italiana sarebbe per l’ItalExit, l’uscita dall’Unione europea. Questo perché l’Europa ormai fa parte della nostra quotidianità sotto mille punti di vista» – ha proseguito Mercedes Bresso.
 
« Ciò non vuol dire che una fetta di popolazione, a tratti consistente, non sia euroscettica. Lo scontento che serpeggia nelle nostre società è dovuto soprattutto alla crisi economica degli ultimi anni. Chi però non è soddisfatto dell’Europa non vuole abbandonare l’UE, vuole risposte alle loro esigenze. È per questo che dobbiamo lavorare su quattro importanti principi. L’Europa dovrà essere federale, sociale, ci dovrà proteggere contro gli effetti negativi della globalizzazione e dovrà essere leader nella lotta al cambiamento climatico. Questi devono essere i quattro pilastri sui quali lavorare per convertire gli euro-scettici in europeisti.  Il Partito Democratico, che è l’unico partito che dice chiaramente di volere gli Stati Uniti d’Europa, è l’unica risposta possibile per quel 33% di europei che vogliono gli Stati Uniti d’Europa» – ha concluso Mercedes Bresso.

Politica e valori nell'Italia (e nel Piemonte) di oggi

In provincia di Varese un altro morto sul lavoro. Che sfida. Dopo la solita passerella di dichiarazioni di condanna e di preoccupazione. Una tragica ed irritante passerella di litanie assolutamente inutili e solo formali. Dopo il nulla, nessun aumento dei controlli e inasprimento delle pene, o trasferimento del personale agli uffici dell’ Ispettorato del Lavoro.  Questo governo non ha fatto nulla come del resto gli altri.  Il Ministro Bongiorno ci tenta con provvedimenti che languiscono al Consiglio dei Ministri. Governo impegnato in continue scaramucce, come  nel caso  del sottosegretario Armando Siri, dove volano gli stracci con Conte che vuole le sue dimissioni.  Mi sto perdendo ma non è lui che lo nomina? Altre sceneggiate con il Fregoli  che ora si sente un novello Rambo. Molti giustificandolo dicono: cosa c è di male? Ma sì, tutto sotto controllo, Salvini è un ministro della Repubblica italiana, il Ministro dell’ Interno segretario di ben due partiti denominati Lega.  Uno per il Sud e l’altro per il centro nord, e si presenta alle elezioni europee.  Confermiamo: tutto nella norma . Unico raffronto con un certo Mussolini che con il libro alzava un moschetto. Coincidenze della Storia. Neppure Giorgio Almirante è arrivato a tanto. E per festeggiare il 25 Aprile va a Corleone. Se poi qualcuno osa contraddirlo, niente soldi ai comuni in crisi come Roma. Il rinviare tutto al parlamento é un’altra bufala. Questa volta ce  l’ ha dura Giggino nel salvare capra e cavoli.
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Intanto anche in Piemonte sbarca Casa Pound . Non è una bella notizia. Anzi è proprio brutta. Il Chiampa nella formazione delle liste fa da sé.  Ha dato uno scappellotto al  Pd che non ha voluto l’assessore Pentenero ricandidata nel listino. É stata un buon assessore al lavoro con le scarse se non totalmente assenti risorse economiche. I suoi Chiampa non li molla. E siamo curiosi in caso di sua vittoria di vedere chi riconfermerà in giunta. Il Pd emaciato,  oramai a ruota, fa buon viso a cattiva sorte.  Vuol dire che se vincerà sarà grazie al Chiampa e  se si perderà sarà uguale, con la non recondita possibilità del Chiampa più votato e della coalizione di centro destra più votata. Molti gli elettori che faranno voto disgiunto. Intanto Giachino e Vignale ci sono riusciti . La lista civica si farà, che poi tanto ma tanto civica non sembra proprio. I due da molti lustri sono in politica.  Tutto fa. E sono da apprezzare, perché sfidano la sorte delle preferenze. Incredibilmente – udite udite – Molinari si differenzia da Matteo  (Salvini), l’ incontrastato per antonomasia. Lui alle Manifestazioni sul 25 Aprile ci va precisando: vado per mio nonno partigiano e perché la Resistenza non è un valore solo dei comunisti. Verissimo, verissimo. Del resto nessuno ha detto diversamente, è il suo Capo che ha nutrito dubbi in proposito. L’ opposto di fascismo non è comunismo.  L’ opposto di fascismo è democrazia.
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Dopo tre anni anche Torino porta a casa il risultato del mondiale di Tennis.  Raggiante l’Appendino, ne ha ben donde.  E la  sua felicità è anche la nostra. Finalmente. La città ritorna alla ribalta internazionale, migliaia e migliaia di posti per gli spettatori con tutto quello che ne consegue per diversi anni. Almeno per una volta congratulazioni Sindachessa Appendino. Ma siamo incontentabili ed abbiamo un’altra richiesta, cara sindaca.  Alle commemorazioni, alle manifestazioni pubbliche, nelle dichiarazioni pubbliche, ritorni. In questo modo non saremo costretti a sentire il suo Vice Sindaco Montanari tanto antipatico e saccente. E sembrerebbe che i Pentastellati stiano invertendo la tendenza, qualche cosa elettoralmente recuperano. É bello vedere insieme il Chiampa ed Appendino alle Manifestazioni del 25 Aprile. Come è sconsolante non vedere nessuno del centrodestra e del governo.  Rimane Crosetto cuneese ed antifascista che aderisce da lontano alla manifestazione di Roma.  Ma non è sodale della papalina Meloni? Esistono solo  le persone. Così il Chiampa, la Meloni e Salvini come Renzi.  Tutto il resto è una finzione.  Salvini vince le elezioni un anno fa dicendo e promettendo che nel giro di poco tempo rimpatrierà 600mila clandestini.  Ora il  Viminale sostiene che i clandestini in Italia sono 90mila. Con il Presidente della Repubblica Mattarella che come sempre si preoccupa: le promesse via web non siano più importanti di ciò che accade. Appunto, da 600mila a 90mila. Un optional la precisazione. Difficile far politica in queste condizioni. Poi arriva la foto di una donna svestita anni ’40. Sono i fascisti che la pubblicano per dimostrare l’ atrocità dei partigiani in Italia. Peccato che sia un falso: siamo in Ucraina durante l’occupazione nazifascista. La ragazza era ebrea e torturata dai nazisti.  La menzogna è propedeutica alla dittatura.  La verità è fondamentale per la democrazia. Ricordarlo non fa male.
Patrizio Tosetto

Salvini apre la campagna elettorale

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Matteo Salvini prima a Biella e poi a Torino ha dato il via alla campagna elettorale della Lega in Piemonte. Il vicepremier e ministro dell’Interno dice a proposito della Tav: “Se in Piemonte vince la Lega, si farà” e poi aggiunge: “una Lega forte a Roma e in Piemonte, significa che la regione sarà collegata al resto d’Europa”. Replica a distanza Chiamparino: “il governo Conte-Salvini-Di Maio, di cui è azionista di maggioranza, ha bloccato tutto”. Il comizio torinese del leader leghista si è tenuto in piazza Carlo Alberto in presenza del segretario regionale del Carroccio Riccardo Molinari e dei candidati alle Regionali.
Clelia Ventimiglia
(Foto cv – il Torinese)
 

Regionali: presentate tutte le liste e il listino di M5S

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Sono 15 le liste presentate per le   Regionali e cinque i candidati presidenti. Massimiliano Panero di Casapound Destre Unite, ad oggi è escluso poiché la commissione elettorale ha bocciato la lista, ma lui farà  ricorso al Tar. Sergio Chiamparino è sostenuto da sette liste del centrosinistra: Pd, Moderati, +Europa Si Tav, Chiamparino per il Piemonte del Sì, Demos, Liberi Uguali Verdi e L’Italia in Comune. Alberto Cirio, assessore nella precedente legislatura regionale di Roberto Cota, è  candidato per il centrodestra, sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Udc e Sì Tav Sì Lavoro per il Piemonte nel Cuore. Si presenta alle Regionali anche il Popolo della Famiglia di Adinolfi, con Valter Boero, docente universitario, per la carica di presidente. Intanto il candidato alla presidenza della Regione, Giorgio Bertola, di M5s, ha presentato il proprio listino di candidati e si è detto “orgoglioso di presentare rappresentanti di tutte le otto province, tutte le età e professioni, persone convinte della necessità di un cambiamento sociale. E spero anche sia l’ultima volta che in Piemonte si debba presentare un listino: noi crediamo che i 50 consiglieri debbano essere eletti direttamente dai cittadini”. Nel listino pentastellato  ci sono 7 uomini e 3 donne. La più giovane, Roberta Cavuoti,  ha 26 anni, ed è esperta in materia tributaria e fiscale. Il più anziano è invece Giuseppe Paschetto, professore di matematica di Biella di 64 anni.
 
Clelia Ventimiglia