POLITICA- Pagina 455

Untorelli e popolo volubile

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E dagli all’untore.  Ma anche i nostri moderni (tanti) untori si devono arrendere ai Magistrati e soprattutto allo Stato di diritto e alle sue regole sulla divisione dei ruoli tra Politica e Magistratura
  Il gip non ha convalidato l’arresto della Capitana Carola. Rambo ( deluso ) Lui che aveva già anticipato la sentenza . Carola colpevole e condannata al pubblico ludibrio. Non funziona così. La scarcerazione non vuol dire che la Capitana sia innocente, si vedrà. Dopo il fascismo l’ autonomia tra Magistratura e governo e Parlamento è uno dei pilastri della nostra Costituzione e della nostra democrazia.  Ma i moderni untorelli non se ne dolgono e vanno avanti.  Aiutati dal web sono imperterriti.
Altri casi come il Sindaco Pd emiliano già condannato perché considerato al pari di coloro che gestivano i servizi per l’affido, arrestati. Da Pinerolo all’ Emilia.  L’accusa è concussione. Cioè avrebbe favorito chi è indagato. Ma di queste sottigliezze agli untori nulla importa. Dalla Capitana alla quelli che sono per antonomasia colpevoli. Gli untorelli sono tutto.  Poliziotti magistrati politici inquirenti e giudicanti.  Se poi il magistrato non conferma le loro tesi il magistrato è colluso.  Così come i poliziotti ed avanti di questo passo.  Gli untori hanno sempre ragione nello spargere la loro quotidiana peste.  E passi che una parte di popolo la pensi così.  Il popolo che dai tempo di Masaniello è volubile.
Incoronato il Re pescatore  poi lo vende ai Borboni per un pezzo di pane, felice della sua decapitazione. Proprio così, popolo volubile ed anche infingardo.  In fondo ci abbiamo fatto l’abitudine.  Ma non  con chi vuole e dice di governare. Per governare non  si deve spargere peste, ideologia e demagogia.  Ci risiamo:  un conto sono le idee e le opinioni.  Un conto sostenere che chi non è d’accordo è contro e dunque delinque.  Siamo in democrazia e ci dobbiamo rimanere.
Patrizio Tosetto

Matteo Salvini domenica alla Festa della Lega di Fubine

Il Segretario Federale della Lega Matteo Salvini, vicepremier e Ministro dell’Interno, sarà a Fubine (AL) domenica 7 luglio, alle ore 20.30, ospite della Festa della Lega, nell’area sportiva Cerrina 

Ad accoglierlo ci saranno l’on. Riccardo Molinari, Presidente dei parlamentari della Lega alla Camera e Segretario della Lega in Piemonte, e l’on. Lino Pettazzi, sindaco di Fubine.

La Festa della Lega di Fubine si snoderà su due week end, dal 5 al 7 luglio e dal 12 al 14 luglio, e vedrà fra i suoi protagonisti numerosi esponenti di primo piano della Lega.

“Sarà l’occasione – sottolinea Riccardo Molinari – per ‘fare il punto’, dopo un anno di Governo che ha prodotto importanti risultati concreti (‘quota 100’, maggiori risorse per gli enti locali, stop all’immigrazione clandestina, per citarne alcuni), ma soprattutto per guardare al futuro: sviluppo economico, sicurezza, maggior autonomia per le amministrazioni regionali. In Piemonte qualche settimana fa gli elettori hanno scelto in maniera inequivocabile la Lega, affidandoci la guida della Regione, e di numerosi comuni,compresa una città come Novi Ligure, tradizionale ‘roccaforte’ della sinistra. Sarà nostro compito lavorare concretamente, nei prossimi cinque anni, per ridare speranza, dignità, forza alla nostra orgogliosa e laboriosa comunità”.

Libero Scambio, (FdI): “Slitta ancora il trasferimento”

Riceviamo e pubblichiamo

MARRONE-ALESSI: “PER VIETARLO NON SERVE LEGGE REGIONALE CHE C’È GIÀ. BASTA REVOCARE UNA DGR CHIAMPARINO. PRONTA NOSTRA MOZIONE”

“Slitta ancora una volta il trasferimento del suk abusivo di Borgo Dora all’area di via Carcano, già adibita a ‘libero scambio’ dal Comune di Torino, ma con i medesimi problemi di degrado e delinquenza. Ma non serve una nuova legge regionale con i suoi tempi lunghi: quella c’è già, ma non viene applicata per colpa di una delibera di Giunta Chiamparino. Ma sappiamo noi come agire in poco tempo” affermano Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale del Piemonte, e Patrizia Alessi, Capogruppo FDI in Circoscrizione 7, che spiegano “Avevamo già fatto inserire un apposito Capo V bis nella legge regionale sul commercio per regolare le vendite occasionali su area pubblica e proibire così lo schifo dei suk, ma con la DGR 11 maggio 2018, n. 12-6830 la Giunta Chiamparino ha deciso di escludere ‘l’attività di vendita svolta nell’ambito dei progetti comunali finalizzati al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale’ dall’applicazione della legge. Una norma salva-suk insomma, che però possiamo cancellare in una settimana con una nuova delibera di giunta.  Intanto abbiamo già chiesto in Circoscrizione 7 una commissione urgente affinché l’Amministrazione comunale dia risposte serie e definitive a un territorio che sta subendo sia il suk autorizzato che quello completamente abusivo.  Siamo già al lavoro con serietà e concretezza per salvare Torino dal degrado”.

Grattacielo Regione, i Radicali: “Cirio dica cosa intende fare”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Grattacielo Regione/Ultima delibera giunta Chiamparino: fissata soglia massima costo opera a 233 milioni di euro. Nulla viene scritto sulle contestazioni ditte appaltatrici, per complessivi 65 milioni di euro. Presidente Cirio, la luna di miele è finita; ci dica cosa intende fare
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 26 del 27/06/2019 è
stata pubblicata la Deliberazione della Giunta Regionale 27 maggio
2019, n. 30-9079. Si tratta dell’ultima delibera della Giunta
Chiamparino dedicata alla realizzazione della Sede Unica della
Regione, a Torino, in Via Nizza n. 312.
Si tratta dell’ultima delibera della Giunta Chiamparino dedicata alla
Sede Unica. Vi si ripercorre tutto l’iter amministrativo, iniziato ben
dodici anni fa, nel giugno 2007. Nel 2009 fu stabilito l’importo a
base d’asta per l’aggiudicazione dell’opera, pari a euro
216.981.177,41 “suscettibile di ribasso in sede di gara”. Con
Determinazione Dirigenziale n. 1355 del 30/12/2010, l’appalto veniva
giudicato in via definitiva all’A.T.I. mista Coopsette società
Cooperativa per un importo complessivo di euro 208.299.215,87 oltre
IVA. Nel corso dei nove anni successivi vi sono state successive varianti
del progetto, che hanno comportato un aumento significativo del costo
dell’opera(con D. D. n. 125 del 15/03/2018 il costo era fissato in
euro 219.533.433,52). Con la deliberazione del 27 maggio, la Giunta Chiamparino alza ancora
l’asticella, fissando una soglia massima di costo pari a 233 milioni
di euro. Nel computo, però, non risultano rientrare le 12 contestazioni
(riserve) avanzate dalla ditte costruttrici, per un totale di oltre 65
milioni di euro. Per dirimere la controversia era stata costituita
un’apposita “Commissione di accordo bonario”. Con D. D. 9 maggio 2019,
n. 374, pubblicata non integralmente sul Bollettino Ufficiale, il
Direttore Regionale alle Risorse Finanziarie e Patrimonio ha rifiutato
la Proposta di Accordo bonario del 19.12.2018 formulata dalla
Commissione. Dato atto all’ex assessore Reschigna di avere gestito con onore una
questione complessa e travagliata (sarà per questo che del grattacielo
non parla nessun partito, tranne quei matti dei radicali, nessun
sindacato, nessuna associazione di costruttori ?!), ora la palla passa
al Presidente Cirio. La luna di miele è finita. Il nuovo Presidente
dica ai cittadini piemontesi come intende procedere per non allungare
la già lunga lista (Bresso, Cota, Chiamparino) dei Presidenti di
Regione che avrebbero voluto inaugurare il grattacielo ma hanno dovuto
passare la mano.
Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta)

Ecco il nuovo Ufficio di Presidenza dell’Assemblea piemontese

L’ufficio di presidenza resterà in carica trenta mesi e i suoi componenti saranno rieleggibili

Il neopresidente del Consiglio regionale Stefano Allasia  è stato eletto con 33 voti a favore, 15 schede bianche, 3 schede nulle durante la seduta di insediamento dei nuovi consiglieri regionali con la quale ha preso il via l’undicesima legislatura della Regione Piemonte guidata da Alberto Cirio.

Durante la seduta si è quindi proceduto all’elezione dell’Ufficio di presidenza: oltre al presidente Allasia, sono stati eletti come vicepresidenti Franco Graglia (con 31 voti) e Mauro Salizzoni (con 18). Alla carica di consiglieri segretari sono stati eletti Gianluca Gavazza con 29 voti, Michele Mosca con 28 voti e Giorgio Bertola con 18 voti.

La seduta è stata aperta dal consigliere anziano Mauro Salizzoni (Pd) e dai segretari temporanei Sarah Disabato (M5S) e Sean Sacco (M5S), che hanno dato il via agli adempimenti istituzionali.

L’ufficio di presidenza resterà in carica trenta mesi e i suoi componenti saranno rieleggibili.

Allasia, presidente a Palazzo Lascaris: “Una Commissione per l’autonomia”

“Questa sarà la legislatura dell’autonomia

Vista l’importanza del tema sarà mia premura proporre appena possibile, come presidente del Consiglio, l’istituzione di una Commissione speciale per l’autonomia”. Così ha dichiarato nel suo discorso inaugurale il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, appena eletto dall’Aula. “Ritengo infatti che sia necessario accelerare l’iter – ha aggiunto – utilizzando ogni possibilità legislativa che la Costituzione ci concede.

È necessario ottenere un adeguato trasferimento di risorse dallo Stato, superando le sperequazioni che hanno sempre penalizzato le regioni virtuose. Governo del territorio, istruzione, politiche sanitarie e infrastrutture sono alcune delle materie oggetto di trattative con il Governo che ci consentirebbero di fornire servizi migliori ai piemontesi”. Allasia ha poi sottolineato la necessità di interventi per la riorganizzazione e la semplificazione delle norme già esistenti: “i cittadini non ci chiedono nuove leggi, ma di rendere operative e più chiare quelle che già esistono”.

Infine, il presidente ha espresso l’impegno in questo mandato per “ridare credibilità alla politica, perché anche dal nostro operato deriva la capacità di invertire quell’idea che anche senza politica vivremo tutti meglio, che la politica è soltanto qualcosa di inutile e costoso e fonte di privilegi. La politica invece è il baluardo di un popolo e soprattutto la voce per i più deboli ed umili”.

Il primo consiglio regionale dell’era Cirio

Lunedì 1° luglio alle 14.30 nell’aula di Palazzo Lascaris si terrà  l’insediamento del Consiglio regionale dell’XI legislatura, la prima seduta dell’ “era Cirio”. L’assemblea sarà presieduta dal membro del Consiglio più anziano di età, il chirurgo Salizzoni, eletto nel Pd, assistito dai due membri più giovani, che svolgono le funzioni di segretari. Toccherà quindi all’elezione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, composto da presidente, due vice presidenti e tre segretari. L’Ufficio di presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze, pertanto un vicepresidente e un segretario dovranno essere espressi dalle minoranze. La maggioranza proporrà come presidente il leghista Stefano Allasia.

A Cuccaro per parlare di fusioni

PRESTO UNA LETTERA A CIRIO PER CHIEDERE DI MODIFICARE LA LEGGE REGIONALE E FARE RISPETTARE LA VOLONTA’ DEI CITTADINI CHE DICONO NO IN SEDE DI REFERENDUM

 

Sensibilizzare la nuova giunta regionale ed il Consiglio Regionale per evitare che vengano effettuate ulteriori fusioni di comuni in Piemonte contro la volontà delle popolazioni interessate. L’argomento è stato al centro di un incontro che si è svolto martedì 25 a Cuccaro tra Massimo Iaretti, presidente di MPP-Movimento Progetto Piemonte e portavoce del Comitato Autonomia Piemont, con Andrea Riva e Pietro Pabis, già consiglieri comunali a Cuccaro Monferrato, il past sindaco Pier Giuseppe Brusasco e Carlo Maranzana presidente del Comitato No alla Fusione con Lu. Nel corso dell’incontro è stato ribadito che alcuni casi di fusione, come quello di Cuccaro con Lu, dove la maggioranza degli abitanti nel referendum aveva votato contro, o di Gattico e Veruno dove addirittura si erano espressi negativamente gli abitanti di entrambi i paesi, sono stati portati a termine del Consiglio Regionale. Iaretti ha proposto, ottenendo l’appoggio di tutti i partecipanti all’incontro, di inviare una lettera al presidente della Regione Piemonte, all’assessore regionale agli enti locali ed ai capigruppo chiedendo una modifica delle legge regionale sulle fusioni di comuni che preveda l’abbandono della procedura di fronte al voto negativo in sede referendaria da parte della popolazione. Inoltre si è deciso di prendere contatto con altre realtà che hanno avuto analoghe situazioni per creare una rete che possa condividere iniziative ed informazioni.

 

Movimento Progetto Piemonte – MPP

Comitato Autonomia Piemont

Boni sospende lo sciopero della fame

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“Al 6° giorno di sciopero della fame oggi ho ripreso a mangiare con un gelato. Sono scesi tutti i naufraghi e questa è la notizia buona. Chi minacciava di non farli scendere nemmeno a Natale ha perso di nuovo. L’urgenza era tornare a rispettare diritti umani e diritto, dopo oltre due settimane di follia che potevano essere tranquillamente evitate accettando le disponibilità tedesche, della chiesa Valdese e dall’Arcivescovo di Torino Nosiglia.
Ora la palla passa alla Magistratura e vedremo cosa accade. Nel caso Diciotti non abbiamo potuto vederlo perché il Parlamento ha impedito il processo a Salvini. La cosa di cui sono assolutamente certo è che nel momento in cui la violenza delle parole, degli atti e delle Istituzioni arriva a questo livello noi dobbiamo dare corpo alla nonviolenza. Grazie agli oltre 15 cittadini che insieme a me hanno deciso di intraprendere questa lotta. Lo abbiamo fatto e se servirà lo rifaremo”.
Igor Boni (Direzione nazionale Radicali Italiani) 

Libero scambio, Grimaldi (LUV): “La Lega vuole vietarlo per legge?”

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Ricca sappia che più numerose saranno le sue sensazionalistiche dichiarazioni estive, più duro sarà il nostro ostruzionismo in aula su tutte le proposte di legge della maggioranza

Il  Comune di Torino ha ufficializzato l’obbligo di trasferimento del mercatino di libero scambio da Canale Molassi in via Carcano, che dovrà avvenire entro il 6 luglio.

Nel frattempo è giunta una dichiarazione del neoeletto Assessore regionale alla Sicurezza, l’esponente della Lega Fabrizio Ricca, il quale ha annunciato che il libero scambio sarà reso illegale tramite legge regionale imminente.

“Ci aveva già pensato il Comune a guida 5 Stelle a colpire l’esperienza storica del libero scambio” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Ma non bastava rimuovere in nome del ‘decoro’ il mercatino dagli occhi e dai luoghi dove è germogliato, ‘riqualificare’ allontanando i poveri per attirare turisti, bisogna trasformare in un reato l’economia informale – da anni regolamentata – che permette a chi è più in difficoltà di vendere e comprare oggetti di uso quotidiano. Invece che abolire la povertà, la Lega vuole criminalizzare la dignità dei più poveri”.

“Bene” – conclude Grimaldi, “sappia Ricca che più numerose saranno le sue sensazionalistiche dichiarazioni estive, più duro sarà il nostro ostruzionismo in aula su tutte le proposte di legge della maggioranza. Buone vacanze”.