POLITICA- Pagina 422

La politica è una cosa seria

FRECCIATE   L’ex calciatore Marchisio rifiuta il corteggiamento del Pd e da’ una lezione a Zingaretti: la politica – dice – è  una cosa seria.

L’arciere

Montaruli (Fdi): “Migranti, il Governo chieda chiarimenti alla Germania”

 ONG OGGETTO D’INCHIESTA . INTERROGAZIONE ALLA CAMERA.

“La giustizia farà il suo corso, ma il tema delle ong straniere nel mediterraneo è un problema politico. 

Il Governo  ne chieda conto alla Germania” a dichiararlo è la parlamentare Augusta Montaruli intervenendo sull’avviso della chiusura d’indagine notificata dalla procura di Trapani. “Da anni Fdi denuncia quanto sta avvenendo nel mediterraneo. Presenteremo un’interrogazione alla Camera sulla vicenda ma una cosa è chiara: se una ong batte bandiera tedesca è la Germania che dobbiamo ammonire sul comportamento delle stesse. Ci auguriamo che non si continui a chiudere gli occhi sul traffico di esseri umani .”

Digiuno

FRECCIATE  Anche  Zingaretti  si è innamorato del calciatore Marchisio. Anche lui spera di tornare a toccare palla. Marchisio che si dichiara digiuno di amministrazione, come Zingaretti si è rivelato digiuno di capacità  strategica. Povera Torino, povera Italia.

L’arciere

Grimaldi: “Doppia preferenza, dietrofront di Palazzo Lascaris”

Rimandata in commissione la proposta di LUV sulla doppia preferenza di genere. Grimaldi: Dovremmo vergognarci della nostra arretratezza culturale, su questa sfida vince ogni volta la logica della conservazione.

“Ma quale blitz, ma quale colpo di testa: questa legge è ferma da anni. Dal 2018 per l’esattezza, da quando con Silvana Accossato e tante colleghe e concittadine diciamo le stesse cose. Penso che dovremmo vergognarci del fatto che il Piemonte sia fra le sei Regioni d’Italia in cui non si consente la doppia preferenza di genere, né si prevedono quote di lista. Nell’attuale Consiglio regionale piemontese le Consigliere sono solo 8 su 51; questi numeri non solo segnalano una diseguaglianza nell’accesso, sono il simbolo di un’arretratezza culturale che per fortuna in gran parte d’Europa non è nemmeno più concepibile. Eppure, per la maggioranza dei miei colleghi, evidentemente tutto ciò non fa scandalo, la logica della conservazione del potere maschile continua a vincere” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, dopo il voto che rispedisce in soffitta la sua proposta di legge ‘Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del o della Presidente della Giunta’.

“Sono favorevole al superamento del premio di maggioranza attraverso il cd listino – prosegue Grimaldi – così come vogliamo a che noi rivedere i collegi elettorali ma questo non può essere un alibi per non cambiare mai niente. Resto convinto che introdurre un criterio di parità di genere sia infinitamente più urgente e più necessario di qualunque altra modifica della legge elettorale regionale – continua Grimaldi. Poteva e doveva essere fatto subito, come abbiamo proposto, in maniera molto semplice avremmo almeno cominciato col correggere una stortura discriminatoria del nostro sistema di selezione della rappresentanza. Non esistono scuse valide per avere messo in soffitta questo passo di civiltà e giustizia. Non ci perdiamo certo d’animo e non continueremo a restare isolati come successo in Aula”.

Scuola, Italexit: “Follia eliminare gli scritti”

MATURITÀ 2021, I GIOVANI PER ITALEXIT: “FOLLIA ELIMINARE GLI SCRITTI, DAL GOVERNO NESSUN TENTATIVO DI RECUPERARE DIDATTICA IN PRESENZA”

Riceviamo e pubblichiamo / Se il buongiorno si vede dal mattino, in meno di un mese Draghi ha già dimostrato di voler disattendere tutte i proclami iniziali con cui si era presentato alla nazione: dal governo dei migliori al governo dei riciclati, dalla promessa di maggior trasparenza all’ennesimo DPCM calato dall’alto. Stona soprattutto la questione giovani: nonostante le belle parole in Senato (“Ogni spreco è un torto per i giovani”) il nuovo governo sta agendo in perfetta continuità con le deliranti proposte dell’ex ministro Azzolina, confermando la didattica a distanza e il maxi-orale per la Maturità 2021.

Dopo le critiche mosse verso l’adozione dei software-spia per gli esami universitari Simone Filinesi, referente del movimento Giovani per Italexit, non nasconde la sua preoccupazione su questa scelta: “Da anni è in corso un processo per distruggere la funzione sociale, formativa e culturale della scuola con tagli indiscriminati imposti dai diktat dell’Unione Europea. Il ricorso ossessivo all’e-learning in questi ultimi mesi e l’annuncio, già adesso, dell’eliminazione degli scritti alla maturità dimostra che il governo non intende neanche fare un tentativo per invertire la rotta: non esiste alcuna prova scientifica di come evolverà la situazione epidemiologica da qui a fine giugno e, a prescindere da questo aspetto, non è concepibile pensare che non ci siano spazi a sufficienza e per distribuire gli studenti in più aule e svolgere in sicurezza le prove scritte. Come Giovani per Italexit vogliamo scongiurare ogni tipo di rischio che questi provvedimenti diventino la nuova normalità: se al Professor Draghi stanno così a cuore i giovani deve smettere immediatamente di demolire l’unica fortezza di resistenza culturale che è rimasta a questo Paese.”

Ma cos’è e dove va il Pd?

Tutti contro Nicola Zingaretti. Ultimamente un po’ deboluccio,  del resto si sapeva che il suo metodo  non era ” sbattere i pugni sul tavolo “.

Nel tritacarne delle incredibili svolte,  lui ci è finito in mezzo. Indubbiamente,  comunque,  ce ne ha messo del suo. Mai con i pentastellati. Governo con i pentastellati, ma almeno senza Conte. Dunque governo con Conte e poi mai al governo senza Conte,  con conclusione quasi ovvia: al governo senza Conte con Orlando che andando al governo deve lasciare la vice segreteria. 90 su 100 verrà eletta una donna. Ogni maggiorente del PD gli sta tirando la giacchetta. Come del resto ha sempre fatto. Ma il vero problema sono i suoi. Facile la vita per Salvini,  tutti i leghisti sono salviniani. Non ne parliamo di Fratelli d’ Italia. Tutti sotto vassallaggio. Per Nicola non c’ è pace. Tutti i suoi divisi in mille rivoli e oramai per un posto ci sono mille pretendenti. Ma cos’è il Pd? Difficile se non impossibile definirlo. Gli ex comunisti contestano gli ex democristiani di essere ancora democristiani e gli ex democristiani accusano gli ex comunisti di essere ancora comunisti. Concretamente il PD è un totale fallimento. Il nuovo orizzonte della ricerca di cultura politica è Giggino (Di Maio) e i pentastellati sono diventati Liberali e Moderati. Tremi nello scriverlo. Non è permesso  stupirsi. Dopo che, chi nel rivendicare di non aver mai letto un libro diventata sottosegretaria alla cultura , tutto è possibile. Del resto Draghi ha rimesso Giggino agli Esteri è non contento un altro pentastellato che colloca Beirut in Tunisia. Tutti dicono che Draghi gli ha dato il contentino e per il resto ci pensera’ lui.  Cominciando da Arcuri che ” spontaneamente ” si dimette. Arriva il Generale Paolo Figliuolo. Vedremo cosa riuscirà a fare. Abituato a prendere ordini e darli. Esempio non casuale.
Per Mario Draghi questo agire è anche identità e se volete filosofia politica. Il buon governo per uscire dalla crisi. Ciò che manca totalmente al Pd sia a Roma come a Torino. Quella Torino che da oltre 150 anni ha dato il suo contributo alle idee giuda per potere e governare il Paese.
Siamo sicuri di non essere smentiti. Torino e Napoli si sono ” inventati ” il nostro liberalismo italico. Culla della del pensiero politico. Ora,  sia ben chiaro,  la crisi di identità della nostra città non dipende solo dalla mancanza di identità politica. Ma ne è un pezzo. Non so, non penso che Draghi e Zingaretti abbiano discusso della disperata situazione di Torino. Sicuramente,  entrambi l’hanno presa a schiaffi. Ed anche,  sicuramente, Torino si è fatta prendere a schiaffi. Prima mille idee. Ora  nulla di nulla.
Non so se manca un’ azione concreta perché mancano le idee o viceversa. So che manca tutto. Anche perché da ormai 40 anni c’ è qualcuno e qualcosa che spinge nell’ andare in una direzione e la realtà va in direzione esattamente opposta. Che fare per Torino e per il Pd? Facile la domanda e difficilissimo se non impossibile rispondere. Direi proprio una missione ( quasi ) impossibile. Le crisi sono crisi,  questa prodotta dal coronavirus è,  indubbiamente epocale e sta alla intelligenza degli individui farla diventare occasione di crescita e sviluppo. Speriamo nell’ intelligenza dei Torinesi per Torino e speriamo nell’ intelligenza dei piddini per il Pd.
Patrizio Tosetto

Cantiere Tav Valle (Pd) chiede audizione sindaci e Telt

VALLE (PD): “CHIEDERO’ UN’AUDIZIONE DEI SINDACI E DI TELT E UN’INFORMATIVA DELL’ASSESSORE. INFORMAZIONI FRAMMENTARIE AUMENTANO LA PREOCCUPAZIONE”

“L’Assessore Gabusi ha risposto  all’interrogazione con la quale chiedevo se lo spostamento a Susa di una parte dell’area di cantiere della Tav richiederà un’approfondita revisione progettuale attraverso la compiuta formalizzazione di una nuova variante da sottoporre a una Valutazione di Impatto Ambientale oppure sarà sufficiente l’approvazione del Progetto di Variante formalizzata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) nel 2018” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.

“L’Assessore Gabusi ha affermato che le competenze regionali sono minime rispetto a un’opera internazionale, prevalentemente gestita dallo Stato, anche se la Regione ha organizzato con la Comunità della Val di Susa, nella scorsa estate, un incontro durante il quale è emersa la possibilità di trasferire in parte sia lo smarino sia i conci derivanti dal cantiere. Nello specifico, non esisterebbe, al momento, alcuna istanza che richieda una modifica al progetto presentato per lo spostamento del cantiere a Susa e, pertanto, resterebbe invariato il quadro progettuale previsto dalle delibere Cipe. Gabusi ha precisato, inoltre, che non si tratterebbe di un vero e proprio spostamento del cantiere, ma di un’attività dilazionata da realizzarsi in un secondo tempo per motivi di sicurezza ” prosegue Valle.

“La vicenda – afferma Daniele Valle – desta grande preoccupazione nei cittadini della zona e, benchè le decisioni dipendano dai Ministeri interessati, ritengo che debba essere fatta chiarezza in merito alla “variante” di Susa. Chiederò, quindi, un’Audizione dei Sindaci della Val di Susa e di Telt e un’informativa dell’Assessore Gabusi dal momento che resta grande la preoccupazione e le informazioni sono frammentarie. Ritengo importante continuare a monitorare la situazione e ad approfondire lo stato delle cose”.

Crisi Cinema, Pd: “Che dice il presidente di Film Commission?”

SOSTEGNO AL SETTORE CINEMATOGRAFICO: CANALIS E VALLE: “COSA HA DA DIRE IL PRESIDENTE DELLA FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE?”

Monica Canalis e Daniele Valle (Pd): “Torino città del cinema non può accettare la chiusura di tante sale: dalla Regione Piemonte finora nessuna attenzione concreta.”

 

“Nei giorni in cui arriva il grido di dolore dei cinema piemontesi, il 40% dei quali rischia di non riaprire, e che finora ha ricevuto scarsa attenzione dalla Giunta Cirio, ci stupisce il silenzio del Presidente della Film Commission Torino Piemonte, che incidentalmente è anche il nome più accreditato per guidare il centrodestra nelle elezioni di Torino.

La nostra Regione, a differenza ad esempio di Lombardia e Lazio, sembra aver dimenticato un settore della cultura e dell’intrattenimento davvero allo stremo, un settore che impiega più di mille lavoratori ed è colonna portante dell’animazione culturale anche nei territori più periferici e socialmente disagiati. In particolare, il centro storico di Torino, che oggi è, tra i capoluoghi di Regione italiani, quello con la maggior densità di sale, rischia una vera e propria desertificazione culturale. Una città come Torino, così fortemente legata al cinema, non può accettare passivamente tutto questo.

La destra, che è alla guida della Regione, non ha previsto crediti d’imposta, contributi a fondo perduto per far fronte agli affitti o per adeguare le sale, né un supporto fideiussorio da Finpiemonte.  Il candidato Paolo Damilano, politicamente organico alla Giunta Cirio, cosa ha da dire?”

Monica CANALIS – vice segretaria Pd Piemonte e consigliera regionale

Daniele VALLE – vice presidente Commissione Cultura Regione Piemonte

Covid, Montaruli (Fdi): “M5S predica bene e razzola male”

“CHIEDONO PROROGA CARTELLE MA A ROMA HANNO VOTATO NO”

Il M5s predica bene ma razzola male, aveva la possibilità di votare il mio emendamento ‘proroga cartelle’ alla Camera, invece ha dato parere contrario”. A dichiararlo e la parlamentare Augusta Montaruli, che spiega : “L’emendamento di Fratelli d’Italia di cui sono prima firmataria al Milleproroghe, prorogava tutte le cartelle esattoriali (circa 50 milioni) in partenza dalla giornata di oggi. Ora dai banchi del governo si parla di una finta proroga che riguarda solo 1 milione di cartelle. 

Fdi continua a essere l’unica a rimanere al fianco di imprese e famiglie .

Il m5s getti la maschera: se veramente vuole la proroga delle cartelle chiami Di Maio e si allinei all’emendamento di Fratelli d’Italia presentato negli scorsi giorni.

Rossi – Valle (Pd): “Vaccini, criticità da affrontare”

 Nel corso della Commissione regionale  sono stati finalmente forniti dati suddivisi per ASL e per campagna vaccinale. Un punto di partenza importante, anche se sarebbe preferibile che i dati venissero diffusi quotidianamente e in formato operabile come fa il governo.

I responsabili della campagna lamentano poca disponibilità di dosi e indicazioni non sempre chiare sulle categorie da vaccinare, ma le 20.000 dosi al giorno sono ancora lontane. Siamo perciò convinti che non sia solo un problema di dosi disponibili, ma di personale da reclutare e organizzazione sul campo, soprattutto nei giorni in cui il Governo chiede uno sforzo maggiore e anche le 20.000 rischiano di rivelarsi insufficienti con l’arrivo di Johnson & Johnson. Servirà una capacità di 36.000 somministrazioni giornaliere.

Ci auguriamo che presto, nell’interlocuzione col Governo, venga fatta chiarezza sulla popolazione carceraria, una realtà fragile che ha bisogno di risposte urgenti.

Non sono ancora disponibili, purtroppo, i numeri delle adesioni dei medici in pensione, che arriveranno lunedì, mentre restano basse le adesioni dei MMG, solo 1250 circa su quasi 3000 totali. Ci auguriamo che questi numeri aumentino nelle prossime settimane e che si traducano in un impiego effettivo: raccogliamo molte segnalazioni di mancato coinvolgimento.

Continuiamo, inoltre, a ricevere segnalazioni di dosi sprecate a fine giornata perché anche il sistema di overbooking non garantisce l’utilizzo di tutte le dosi preparate, soprattutto a fine turno. Siamo stati rassicurati sul fatto che tramite l’overbooking e la panchina lunga le dosi non vengano sprecate, ma utilizzate nella giornata successiva, ad eccezione di quelle di Pfizer che non possono essere conservate. Non sarebbe meglio che anche il Piemonte si doti delle “liste di riserva” di volontari disponibili a raggiungere il centro vaccinale in un tempo ristretto? Eviteremmo così, ogni spreco.

Domenico Rossi – Vicepresidente della Commissione Sanità

Daniele Valle – Coordinatore del Gruppo di lavoro Covid