POLITICA- Pagina 394

Montaruli (Fdi): evitare discriminazioni non significa storpiare l’Italiano

Asterisco alla fine delle parole

“Esiste un modo per non discriminare che non storpia l’italiano. In questo la scuola dovrebbe dare l’esempio, non cedere a provvedimenti ideologici che peraltro anziche’ difendere l’identità di ognuno, l’annientano. Se si vuol dare seguito al dettato costituzionale si ricordi che l’uguaglianza si realizza nella valorizzazione dell’identità non nel nasconderla dietro un asterisco. Il liceo Cavour ci ripensi e trovi un modo più sostanziale e meno superficiale per la difesa dei diritti. Scriverò al ministro dell’istruzione Bianchi per un approfondimento sulla decisione assunta dalla scuola torinese circa l’inserimento dell’asterisco alla fine delle parole “studenti e ragazze” nelle comunicazioni scolastiche.” lo dice il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.

Merlo: Città metropolitana, ora servono ‘gli Stati Generali’. Ottima partenza di Lorusso

“Dopo gli impegni, precisi e puntuali, del neo Sindaco di Torino Stefano Lorusso sul futuro, sul ruolo e sulla funzione della Città Metropolitana, ente che sino ad oggi è stato rinchiuso nel recinto ‘torinocentrico’, diventa sempre più necessario organizzare gli ‘Stati Generali’ di questo territorio per lo sviluppo e il futuro di un’area composita, frammentata e molto diversa al suo interno che gravita attorno al capoluogo subalpino ma che contiene, tuttavia, straordinarie potenzialità di crescita che vanno però progettate, potenziate e condivise. Con tutte le articolazioni istituzionali della futura Città metropolitana. E cioè, Sindaci e amministratori locali di tutti i Comuni. Regione Piemonte compresa, come ovvio e scontato.

Una iniziativa politica che si rende sempre più necessaria non solo per recuperare il terreno perduto – che è durato quasi 10 anni con le gestioni di Fassino prima e di Appendino poi, pur senza alcuna polemica personale – ma anche e soprattutto per declinare un progetto che non può più essere rinviato. Un progetto che deve contemplare al suo interno quei settori che restano decisivi e determinanti per il governo di un territorio metropolitano come quello torinese. Dalla manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio al turismo, dalla cultura ai trasporti, dalla valorizzazione del settore storico, artistico e letterario alla sanità e all’istruzione. Ruoli svolti con eccellenza e competenza dalle vecchie Province cancellate dalla sciagurata e nociva legge Del Rio del 2014.

E le prime indicazioni politiche e programmatiche del Sindaco di Torino Stefano Lorusso hanno immediatamente incrociato le istanze e le domande che salgono dal territorio metropolitano interpretate e filtrate dagli amministratori locali.

Ecco perchè gli ‘Stati Generali’ della Città metropolitana di Torino adesso si impongono e si rendono necessari appena si costruiscono gli organi dell’ente. Una iniziativa che può innescare anche un processo ricostituente della politica che sia in grado di riavvicinare maggiormente i cittadini alle istituzioni dopo il pesante e preoccupante astensionismo a cui abbiamo assistito alle ultime elezioni amministrative”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Sanlorenzo e il Comitato Resistenza e Costituzione

Convegno a Novara il 23 novembre

Diventa itinerante, dopo l’appuntamento di Torino dell’8 novembre al Polo del ‘900 organizzato dalla Porta di Vetro insieme con la Fondazione Gramsci con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, la memoria celebrativa per i 45 anni del “Comitato Resistenza e Costituzione” unita al ricordo della figura di Dino Sanlorenzo. Il convegno si sposterà, infatti, nel pomeriggio dei martedì 23 novembre, al Castello di Novara, sotto l’egida dell’Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel V.C.O. “Piero Fornara” e de La Porta di Vetro. Perché la città della Basilica di San Gaudenzio è presto spiegato: Dino Sanlorenzo, torinese di Borgo San Paolo, classe 1930, presidente del Consiglio regionale piemontese nella legislatura del 1975, scomparso nel dicembre dello scorso anno, negli anni Sessanta fu segretario della Federazione Comunista di Novara. E lo fu, mandato da Botteghe Oscure per un anno, ma vi resto dieci, in una stagione travagliata per la sinistra novarese, segnata dalla rottura con i socialisti, che determinò un periodo di isolamento politico del Pci e di conseguenza di forti tensioni interne. Nel 1970, eletto in Regione, Sanlorenzo fu uno dei costituenti dell’istituto che vedeva finalmente la luce a 22 anni dalla Costituzione.La figura di Dino Sanlorenzo è legata alla storia del Piemonte degli anni ’70 e ’80, e all’impegno delle istituzioni politiche e sociali regionali nel contrasto all’eversione nera e di estrema sinistra. Strenuo oppositore del “partito armato” delle Brigate rosse e della violenza orchestrata dalla galassia di sigle terroristiche nelle fabbriche e nella società civile, Sanlorenzo partì dalla convinzione che la sconfitta dell’eversione non passasse soltanto dall’intervento della magistratura e delle forze dell’ordine, ma che dipendesse anche dalla mobilitazione e dal coinvolgimento dei cittadini nel rifiutare l’approdo antidemocratico perseguito dal terrorismo di ogni colore e matrice.Da presidente del Consiglio regionale promosse la creazione di organismi consultivi che agevolassero la partecipazione dei Piemontesi alla vita politica e sociale. Tra questi il Comitato Resistenza e Costituzione (istituito nel 1976 con la legge regionale n. 7 del 22 gennaio), nasceva con la prospettiva di sviluppare tra i cittadini una coscienza civica ancorata ai valori della Resistenza e presenti nel dettato Costituzionale. Nel 1979 per la sua posizione intransigente, Sanlorenzo finì nel mirino delle organizzazioni sovversive. Nel corso di questi 45 anni, attraverso il coinvolgimento del mondo della scuola e di tutte le organizzazioni che ne fanno parte (ad oggi sono 77 tra partiti politici, sindacati, associazioni, archivi, Istituti della Resistenza e Università), il Comitato ha continuato a svolgere la missione indicata negli articoli di legge.Gli interventi dei relatori coprono tutta la vicenda politica di Dino Sanlorenzo: dal ruolo di dirigente di partito nella lunga stagione degli anni ’60, a quello di membro di primo piano all’interno delle Istituzioni regionali. Spazio verrà concesso anche al ruolo culturale e sociale del Comitato Resistenza e Costituzione.Interverranno il sindaco di Novara Alessandro Canelli, i presidenti dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Associazione La Porta di Vetro, Paolo Cattaneo e Michele Ruggiero; Gianpiero Avondo, Valerio Cattaneo, Ferruccio Danini ed Elena Mastretta. Coordinerà gli interventi Gianfranco Quaglia. L’iniziativa ha il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, e gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Novara.

L’accesso è libero con l’esibizione del green pass. Per informazioni telefonare allo 0321 392743 oppure scrivere a segreteria@isrn.it;laportadivetro@gmail.com.

 

Gavazza (Lega): impegno contro l’usura

Giovedì 18 novembre a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte, nella Sala Viglione si è tenuta una riunione dell’Osservatorio regionale sui fenomeni di usura estorsione e sovraindebitamento.

Allo scopo di impedire che l’usura rimanga, come spesso accade, una piaga nascosta, l’Osservatorio regionale svolge attività di studio e divulgazione, attraverso convegni, borse di studio e pubblicazioni, e una costante opera di formazione e informazione nei confronti degli studenti degli Istituti scolastici del Piemonte sul tema dell’usura e dell’educazione a un uso legittimo e responsabile del denaro. Durante l’incontro sono state presentate all’attenzione dell’Osservatorio le proposte di attività per l’anno 2022 da parte degli enti facenti parte dello stesso quali Fondazione Don Mario Operti, Fondazione San Matteo-Insieme contro l’usura Onlus, Associazione Libera Piemonte, Cooperativa Labins (Laboratorio di innovazione sociale), Casa del Consumatore in collaborazione con Eins (Ente per l’Inclusione Sociale), Airp Onlus di Torino, Associazione La Scialuppa, Federconsumatori, Ires, Fondazione San Martino.

“Le attività di sensibilizzazione dell’Osservatorio sono volte alla promozione della cultura dell’uso consapevole del denaro e della legalità e si articolano su diversi ambiti – spiega il leghista Gianluca Gavazza componente dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte delegato all’Osservatorio usura -. Si parte dalla decima edizione del concorso ‘Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro’, realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, rivolto agli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado del Piemonte per sensibilizzare i ragazzi sui temi del gioco d’azzardo, dell’usura e del sovraindebitamento, si prosegue con percorsi formativi destinati a docenti e studenti degli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado, continuando con percorsi formativi rivolti ad operatori sociali in contatto con persone e famiglie in difficoltà fragili e con forte disagio”.

“Per accompagnare la ripresa dell’economia dopo la pandemia bisogna fare quadrato con le Forze dell’ordine affinché i cittadini percepiscano di non essere ‘soli’, siano essi già vittime o lo stiano per diventare – prosegue Gianluca Gavazza, consigliere regionale del gruppo Lega Salvini Piemonte -. Va intrapreso un percorso informativo capillare soprattutto verso i piccoli imprenditori che sono riusciti a resistere e che oggi sono i soggetti più esposti. L’Osservatorio, oltre alla necessaria formazione, può indicare, attraverso le associazioni che lo costituiscono, la strada per un aiuto economico lecito. Le fondazioni antiusura e gli altri enti offrono un aiuto concreto avvalendosi del quadro normativo regionale e nazionale, rappresentando così un vero e proprio riferimento per gli imprenditori, oggi più che mai, in balìa di un mare in burrasca”.

“La prevenzione è importante come l’educazione al consumo, all’uso responsabile del denaro e al risparmio, non solo da un punto di vista etico – conclude il consigliere regionale Gianluca Gavazza -. È importante che i giovani siano consapevoli della realtà che li circonda e di quelle che saranno le loro scelte nel futuro. Consapevoli dell’esistenza di strumenti di sostegno alle vittime di tale reato”.

Elena Comollo entra in Giunta a Chieri

Il Sindaco Alessandro Sicchiero ha nominato Elena Comollo nuova assessora della Giunta del Comune di Chieri.

Classe 1973, è un’imprenditrice agricola, fondatrice della cooperativa agricola Agricoopecetto e presidente di Facolt, associazione di Frutticoltori della Collina Torinese. Sposata, è mamma di due ragazze, Viviana, 24 anni, e Flavia, 19 anni.

Assume le seguenti deleghe: attività produttive, commercio, sviluppo e promozione del territorio, agricoltura, mercati e fiere, turismo.

«Il nostro territorio si contraddistingue, da un lato per la presenza di importanti attività manifatturiere, in particolare nel tessile, con aziende innovative, e dall’altro per una forte vocazione agricola, enogastronomica e paesaggistica, basta pensare alle tante eccellenze agroalimentari e ai prodotti tipici, che sono protagonisti del neonato Distretto del Cibo, che, insieme al Distretto Urbano del Commercio, rappresentano preziosi strumenti per fare sistema e lavorare insieme-commenta il Sindaco Alessandro Sicchiero-questi sono gli assi intorno ai quali pensiamo lo sviluppo di Chieri, e la figura di Elena Comollo è del tutto coerente con questa visione: una persona riconosciuta e attiva, che ha dato prova di saper interloquire e lavorare con le altre amministrazioni, che conosce bene i temi oggetto delle sue deleghe. Non abbiamo un’idea autoreferenziale di Chieri, siamo convinti che si debba fare ‘gioco di squadra’ attraverso una stretta collaborazione con gli altri players del territorio, ovvero amministrazioni locali, associazioni di categoria, imprenditori, commercianti, artigiani e coltivatori. Sono certo che tutti troveranno in Elena Comollo una persona attenta, disponibile e competente. Ringrazio la lista civica “Sicchiero Per Chieri Sì” per la collaborazione ed il confronto costante con cui ha contribuito a questa scelta».

 

Governo, Ruffino (CI): Draghi rimanga a Chigi almeno fino al 2023

“Draghi a palazzo Chigi non è solo la garanzia che l’Italia continuerà a godere di stima e attenzione in Unione europea, ma anche il miglior collante tra i partiti di maggioranza per assicurare al Paese l’approvazione in tempi rapidi delle riforme necessarie per poter sfruttare a pieno i soldi del Recovery plan”.
Lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Coraggio Italia.
“Ci troviamo oggettivamente- aggiunge- in un periodo nel quale sarebbe difficile sostituire il premier senza rischiare di mandare in fumo gli equilibri di maggioranza e i piani di rilancio legati al Pnrr”.
Ruffino auspica quindi “che il presidente del Consiglio Mario Draghi rimanga a palazzo Chigi almeno fino alla fine del 2023 se non oltre. E’ chiaro che in questo momento i partiti devono mostrare grande maturità nei confronti dei cittadini e del Paese e che l’attuale premier è l’unica garanzia di una solida ripartenza in questo periodo pandemico”.

Associazione Aglietta presenta azione popolare per decadenza Damilano

Riceviamo e pubblichiamo

“INELEGGIBILITA’ DI DAMILANO: OGNI PROMESSA E’ DEBITO, PRESENTATA AZIONE POPOLARE PER FARLO DECADERE DA CONSIGLIERE COMUNALE”

Domani, sabato 20 novembre 2021, alle ore 12, presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta di Torino, in via San Dalmazzo 9/bis/b si svolgerà la CONFERENZA STAMPA per illustrare il ricorso (azione popolare) presentato al Tribunale di Torino in merito alla ineleggibilità di Paolo Damilano a consigliere comunale; ricorso predisposto ex artt. 70 d.lgs 267/2000 – 22 d.lgs 150/2011.

Saranno presenti:
Avv. Roberto GUARINO che con l’Avv. Alberto VENTRINI ha redatto il documento;
Silvio VIALE – Capogruppo Lista Civica;
Silvja MANZI – Direzione nazionale +Europa;
Igor BONI – Presidente Radicali Italiani;
Daniele DEGIORGIS – Coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta;
Giulio MANFREDI – Associazione radicale Adelaide Aglietta.

‘Partito Radicale, immagini per una storia’

Sabato 20 novembre alle 16:00 a Torino

Presentazione del libro di Andrea Maori

Verranno presentate e illustrate le iniziative storiche per l’affermazione dei diritti civili e diritti umani del Partito Radicale attraverso la presentazione di foto e documenti raccolti nel volume curato da Andrea Maori del periodo 1955-1995.

Sarà presente l’autore insieme a Sergio Rovasio, Associazione Marco Pannella e Silvia Manzi, Associazione Adelaide Aglietta.

Ore 16 presso la Fondazione Camis de Fonseca
Via Pietro Micca, 15 – Torino

Rifondazione alla manifestazione antimilitarista

SABATO 20 NOVEMBRE ore 14,30 PORTA PALAZZO (c. Giulio Cesare angolo via Andreis) MANIFESTAZIONE ANTIMILITARISTA

Rifondazione Comunista aderisce alla mobilitazione contro la mostra-mercato delle armi, che si svolgerà a Torino a partire dal prossimo 30 novembre. “Diciamo NO ai mercanti di morte e al nuovo colonialismo! SI alla solidarietà fra i popoli! SI alla riconversione dell’industria bellica! Posti di lavoro, non bombe!”

Pnrr, Valle (Pd): priorità della Giunta asfalti e rotatorie?

 La Regione Piemonte ha destinato 19 milioni di euro a favore di progetti “puntualmente individuati”, attingendo dagli elenchi del documento “Next Generation Piemonte” approvato a maggio 2021, scegliendo a detta dei suoi assessori tra quelli più “strategici” per il territorio regionale.

Parliamo di 30 progetti su un totale di 2964.

“Non sono assolutamente chiari i criteri con cui Cirio ha scelto i 30 progetti da finanziare” sostiene il Consigliere Daniele Valle del Partito Democratico “anche perchè a fronte di importanti progetti raccolti che riguardavano riqualificazioni di scuole, interventi di transizione energetica, digitalizzazione di enti pubblici…. la maggior parte di quelli scelti riguardano niente di meno che la manutenzione stradale”.

“Nulla in contrario con la manutenzione della nostra rete viaria e la costruzione di nuove rotatorie, sono interventi importanti e fondamentali” prosegue il Consigliere “ma se questi rappresentano il concetto di “progetto strategico” secondo la Giunta regionale, non oso immaginare cosa verrà finanziato una volta che arriverà il grosso dei fondi PNRR.” Non tutti i 30 progetti selezionati si trovano però in forma così specifica nell’elenco complessivo regionale, probabilmente perchè alcuni sono stralci di più grosse progettualità presentate alla call regionale della scorsa primavera. Parliamo del macro caso di Alessandria, ma anche di Alice Bel Colle, Novi Ligure, Carrù e Ivrea. Poi ci sono i comuni che hanno effettivamente progetti analoghi presentati, ma con differenze sostanziali negli importi, come Arquata Scrivia, Borghetto Borbera, Capriata d’Orba, Asti, Mombercelli, Cossato, Frabosa, Asti, Limone Piemonte, Morosco, Venazza, Balangero, Bardonecchia e Sciolze. 19 su 30 presentano dunque difformità di finanziamento rispetto alle schede presentate.

“Tra i 1200 comuni piemontesi noto un evidente e giustificato malcontento” chiude Valle “l’impressione è che Cirio abbia estrapolato dal Next Generation Piemonte alcuni progettini di comuni che lui ritiene politicamente vicini, ma senza particolari ambizioni, e li abbia finanziati con questo sistema, ma tale situazione non rappresenta un buon precedente in vista del rilancio del Piemonte attraverso il PNRR”.