DA GIOVEDI’ 26 A DOMENICA 29 SETTEMBRE, PRESSO IL CIRCOLO ARCI DA GIAU DI STRADA CASTELLO DI MIRAFIORI 346.
Oltre alla Libreria, al servizio bar e ristorante e ai vari banchetti informativi, il programma di quest’anno prevede alcuni dibattiti su tematiche rilevanti.
Giovedì 26 settembre alle 18: “TORINO, UN GRANDE FUTURO ALLE SPALLE:
USCIRE DAL DECLINO INDUSTRIALE E SOCIALE”, a cui parteciperanno, con il
coordinamento di Giorgio Pellegrinelli (responsabile Lavoro della Segreteria provinciale del PRC), Edi Lazzi (segretario generale FIOM CGIL di Torino), Fabio Massarenti (RLS/RSU FIOM CGIL nel settore automotive), Patrizia Ruo Roch (lavoratrice del settore mense) e altri rappresentanti delle situazioni lavorative.
Venerdì 27 settembre alle 18: “GAZA, CISGIORDANIA, PALESTINA. MONDO”, con la significativa presenza del giornalista Domenico Quirico, di Anna Camposampiero (dell’Esecutivo della Sinistra Europea), Yasmina Houmi (Torino per Gaza) e Amjad Dobosh (attivista di Intifada Studentesca), con il coordinamento di Marina Loro Piana (segreteria provinciale PRC).
Sabato 28 settembre alle 21,30: “OLTRE LA PRIMAVERA REFERENDARIA: DAL
VOTO ALLA RIPRESA DELLE LOTTE”, a cui parteciperanno, con il coordinamento di Fausto Cristofari (segretario provinciale PRC Torino), il Segretario Nazionale del Prc Maurizio Acerbo, Alessandra Algostino (docente di di diritto costituzionale all’Università di Torino), Federico Bellono (segretario generale della Camera del Lavoro CGIL di Torino), Daniele Mandarano (vicepresidente ARCI Torino) e Renato Strumia (segreteria CUB Torino).
Domenica 29 settembre alle 18, infine: “SANITA’ TRA UNIVERSALISMO E
PRIVATIZZAZIONE” con Andrea Ciattaglia (presidente di Unione per la promozione sociale), Dorino Piras (medico ospedaliero) e Rosa Rinaldi (responsabile nazionale Sanità PRC), con il coordinamento del Segretario Regionale PRC Piemonte Alberto Deambrogio.
La cena sociale e l’estrazione dei premi della lotteria concluderanno la Festa.
Da segnalare, per gli eventi musical-culturali:
giovedì 26 settembre alle 21,30 la musica della cover band dei Depeche Mode
PERSONAL MOOD;
venerdì 27 settembre alle 21,30 il combat folk degli EGIN TORINO PATCHANKA;
sabato 28 settembre alle 18 la serata “Anni ‘60, comincia la danza”, a cura dell’équipe di RADIO PODEROSA composta da Diego Giachetti, Gianni Lucini e Cesare Manachino.
POLITICA
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Cittadinanza ai minori stranieri, pronta la proposta di Forza Italia sullo ius scholae
“Il dato non cambia e questo non può che essere un campanello d’allarme. Se ancora oggi, ed è così da troppo tempo, un passeggero su tre non paga il biglietto, significa che è stato fatto troppo poco in tal senso e che urge un repentino cambio di rotta. La sostenibilità finanziaria di Gtt e, più in generale, del Tpl passa inevitabilmente da un’operazione ‘portoghesi zero’, non più procrastinabile o rinviabile”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Qualsiasi strada – continua Ravello – è auspicabile: dal potenziamento del servizio di controllo, prediligendone l’internalizzazione, all’estensione dei tornelli sui mezzi, non è un problema di forma ma di sostanza: il servizio non può reggere se tutti i fruitori non contribuiscono ai costi dello stesso. E’ un dogma finanziario, oltre che culturale”.
Si è svolto a Torino presso il ristorante ‘Cala Luna’ in piazza Derna il pranzo della Sezione torinese della Lega. Oltre 200 militanti hanno partecipato all meeting che ha visto sfilare sul palco tutta la dirigenza piemontese del partito con Il Capogruppo alla Camera e Segretario piemontese Riccardo Molinari, il Capogruppo in Regione Piemonte Fabrizio Ricca, il consigliere regionale Andrea Cerutti, il segretario cittadino Fabio Tassone, gli onorevoli Elena Maccanti e Alessandro Manuel Benvenuto che ricopre anche il ruolo di Questore alla Camera dei Deputati. “L’autonomia differenziata è una battaglia di legalità per il bene dell’Italia. Un baluardo contro il clientelismo imperante atto a verificare l’effettiva destinazione delle risorse destinate alla crescita dei territori, cosi come il pacchetto di norme sulla sicurezza appena approvate in Parlamento sono un passo decisivo per ristabilire il rispetto delle regole a favore di quanti vivono e lavorano onestamente”, ha dichiarato Riccardo Molinari. Mentre per Elena Maccanti “La Lega prosegue nel suo percorso di vicinanza attiva a territori e persone, con la vittoria al Comune di Giaveno, unico conquistato dal centrodestra alla scorsa tornata elettorale per le amministrative e per giunta al ballottaggio”. Alessandro Benvenuto, invece, rivendica “Gli ottimi e insuperati risultati ottenuti dal Ministro Salvini nella riduzione di sbarchi irregolari, e la grande mobilitazione di massa che porterà la Lega in piazza per raccogliere firme contro l’ingiusto processo politico ai danni del nostro Segretario Federale”.
MAURIZIO SCANDURRA
POLITICA
Leggi l’articolo su “L’identità”:
Maggioranza, la gara dei partiti per avere più peso al governo
Fughe da Azione ed Italia Viva? Epilogo scontato
LO SCENARIO POLITICO di Giorgio Merlo
Ormai è quasi uno stillicidio quotidiano. Ovvero, la fuga di esponenti di primo piano da Azione e anche da Italia Viva, i due piccoli partiti personali che hanno coltivato per un po’ di tempo la giusta ambizione di rappresentare e di declinare il Centro nella politica italiana. Un’ambizione che, come ormai tutti sanno, è scientificamente e per svariati motivi sfumata. Su tutti, però, svettano due elementi di fondo. Da un lato un eterno, e anche molto infantile, duello rusticano tra i due capi dei rispettivi partiti personali, Renzi e Calenda. E, dall’altro, e questa è la motivazione politica di fondo, un crescente ed insopportabile trasformismo misto ad opportunismo che ha portato queste due sigle a sbattere contro gli scogli del realismo politico. Perchè un conto è compiere azioni politiche per salvaguardare alcuni ruoli di potere – nel caso specifico una manciata di seggi parlamentari per entrambi questi partiti personali offerti per gentile concessione dell’azionista di maggioranza della coalizione, cioè il Pd -, altra cosa è pensare che dopo aver fatto queste scelte si possa costruire una prospettiva politica coerente, lungimirante, seria e credibile. Ed è proprio su questo versante che emerge una contraddizione politica insanabile dopo aver compiuto una radicale ed improvvisa inversione di rotta in merito al progetto dei due partiti personali. E questo per una ragione persin troppo semplice da spiegare e da richiamare. Ovvero, il Centro – e soprattutto una “politica di centro” – è di fatto incompatibile con quello che comunemente viene definito “campo largo” o, per essere ancora più chiari, con il nuovo ed inedito “Fronte popolare” in via di costruzione. Nulla a che vedere, comunque sia, con l’antico e tradizionale centro sinistra, cioè la coalizione – per citare alcuni protagonisti dell’epoca – di Franco Marini e Massimo D’Alema o di Valter Veltroni e Dario Franceschini. Oggi il “campo largo” è composto da tre sinistre – quella radicale della Schlein, quella populista dei 5 stelle e quella estremista del trio Fratoianni/Bonelli/Salis – che sono semplicemente altro rispetto a tutto ciò che, seppur lontanamente, è riconducibile al Centro e a quello che storicamente ha rappresentato nel nostro paese. E quindi è di tutta evidenza che quando si compiono queste piroette politiche improvvise ed inaspettate dopo aver predicato per mesi e mesi che il populismo pentastellato e il radicalismo massimalista della Schlein erano incompatibili con qualsiasi riferimento al Centro – come, specularmente, anche del sovranismo leghista – si moltiplicano le defezioni e le fughe a livello nazionale e, soprattutto, a livello locale. Perchè, appunto, prevalgono la confusione, il disorientamento e lo sbandamento tra le file dei due rispettivi partiti personali.
Ecco perchè, in conclusione, le fughe eccellenti o meno eccellenti di questi ultimi giorni da Italia Viva e da Azione sono quasi una non notizia. Detto in altri termini, si potrebbe semplicemente dire che è la naturale conseguenza di una scelta politica – seppur avvenuta senza alcuna procedura democratica, ma questo, del resto, è la natura dei partiti personali – che cozza e contrasta con le dinamiche più semplici e quasi oggettive dell’attuale dialettica politica italiana. Del resto, quando si fanno scelte politiche contro natura, per usare una espressione forte ma comprensibile, è abbastanza naturale che i soggetti politici che le compiono rischiano di sciogliersi rapidamente come neve al sole. Come, appunto, può realmente capitare sia ad Italia Via che ad Azione.
Giorgio Merlo
Il Divide et Impera della von der Leyen blinda Fitto
POLITICA
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Caos scuola, Ravinale (AVS): “Mancano insegnanti”
Ma l’Ufficio Scolastico Regionale continua a non immettere in ruolo chi ne avrebbe diritto”.
«Con un question time in Consiglio regionale ho voluto riportare l’attenzione della Giunta sul caos che regna nel mondo della scuola e sull’incertezza in cui sono costretti a vivere centinaia di lavoratori e lavoratrici precari della scuola in Piemonte» ha dichiarato Alice Ravinale, Capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale.
«Nonostante una legge del 2023, la 112, abbia normato il diritto degli idonei delle graduatorie di merito di due concorsi ordinari del 2020 ad essere immessi in ruolo mediante scorrimento delle graduatorie, ciò in Piemonte non sta avvenendo perché l’Ufficio Scolastico Regionale ha ritenuto di dover dare precedenza al cosiddetto concorso PNRR 2023 e, nonostante le promesse, non ha ancora immesso in ruolo 538 persone risultate idonee con i due concorsi del 2020. Nonostante generiche rassicurazioni date dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale in occasione di un presidio delle precarie e dei precari organizzato a fine agosto dalla CUB Scuola, ad oggi nulla si è mosso: ma l’anno scolastico è cominciato, e ciò sta danneggiando non soltanto gli insegnanti e le insegnanti precarie, che continuano a vivere nella più totale incertezza rispetto al loro futuro lavorativo, ma anche studenti di ogni grado che si trovano ad essere senza insegnanti e a vedere compromessa la fondamentale continuità educativa.
Il Consiglio Regionale del Piemonte, con un ordine del giorno approvato all’unanimità nel mese di marzo 2024, aveva richiesto alla Giunta di farsi parte attiva con l’Ufficio Scolastico Regionale proprio per assicurare che ci fosse chiarezza sui fabbisogni e venisse tutelato il diritto all’immissione in ruolo delle e degli idonei, che hanno già superato un concorso: è evidente tuttavia che la Giunta non abbia fatto alcunché, e la non risposta ricevuta oggi in aula conferma il più totale disinteresse da parte dell’amministrazione regionale rispetto al destino degli insegnanti precari e più in generale della qualità della scuola in Piemonte» ha continuato Ravinale.
«Come AVS, chiederemo che il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale venga al più presto audito nella Commissione Competente, al fine di fare chiarezza sul destino dei tantissimi precari della nostra Regione e sulla situazione del concorso PNRR 2023, che rischia di dover essere ripetuto da centinaia di persone già risultate idonee all’insegnamento» ha concluso la Capogruppo di AVS.