POLITICA
Leggi l’articolo di Rita Cavallaro su “L’identità”:
Giovanni Toti “ostaggio” ai domiciliari: il riscatto si paga con le dimissioni
Leggi l’articolo di Rita Cavallaro su “L’identità”:
Giovanni Toti “ostaggio” ai domiciliari: il riscatto si paga con le dimissioni
“Il secondo avviso di garanzia raccolto dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Torino Paolo Mazzoleni ci sconcerta. Forza Italia come sempre è garantista e coerentemente è convinta che l’assessore riuscirà ad uscire estraneo a questo addebito così come a quello circa il palazzo Bluestone di piazza Aspromonte a Milano. Ci domandiamo però dove sia il Pd, dove siano le manifestazioni di piazza per chiedere le dimissioni di esponenti politici raggiunti da provvedimenti giudiziari. Il Pd è giustizialista o e moralizzatore solo verso gli esponenti di centro destra? O è garantista alla carta e al bisogno verso i propri compagni di partito? Ce lo chiediamo perchè dall’inizio della legislatura non è la prima volta che tutto ciò accade, ultima in ordine di tempo l’indagine di un collaboratore dell’assessore Carretta proprio in queste ore, il tutto dopo la nota vicenda Gallo di cui nessuno più parla. Come sempre avviene a Torino alla nota in cui viene comunicata l’indagine segue una omertosa opera di silenziamento. Nessuno che ci metta la faccia, neppure per tranquillizzare i cittadini. Ne prendiamo atto ma chiediamo coerenza. Noi lo siamo, da sempre garantisti, non solo al bisogno”. Ad affermarlo in una nota il senatore Roberto Rosso, vicepresidente di Forza Italia a Palazzo Madama e il coordinatore cittadino degli azzurri Marco Fontana.
“Innanzitutto, la ringrazio per il tempo che Lei ed il suo giornale dedica al nostro lavoro di Consiglieri Comunali, questo è di per sé molto importante, in quanto i cittadini, sempre meno avvezzi alla politica, conoscono poco le dinamiche del consiglio comunale che è l’organo supremo del governo della nostra città, una città che amo e di cui sono profondamente convinto che oggi non stia esprimendo il suo enorme potenziale”
Come rappresentante di Fratelli d’Italia, qual è la vostra linea di pensiero in merito agli ” aumenti estivi” per le tariffe gtt e tari?
Come ho avuto modo di ribadire in aula il mio e quello di tutto il gruppo di FdI è stato un giudizio assolutamente negativo, abbiamo provato con una dura opposizione ad impedire l’ennesimo aumento ai danni dei cittadini, da solo ho presentato ben 24 emendamenti e per fortuna almeno uno è stato accolto, garantendo così alle associazioni del terzo settore di non incappare in aumenti della tassa sui rifiuti che sarebbero stati drammatici per la loro stessa sopravvivenza.
Ciò che fa più arrabbiare i cittadini sono le tasse a cui non corrisponde un aumento della qualità dei servizi, infatti l’ultimo aumento della TARI, per stessa ammissione dell’assessore Nardelli, è stato dettato dalla necessità di garantire gli utili agli azionisti e non ad incrementare i servizi ai cittadini.
Il sindaco, a seguito di un suo intervento su ” La Stampa” , ha dichiarato che la chiusura di agosto della Metropolitana era inevitabile: qual è il suo punto di vista?
Non si può pensare di affidare a Torino una vocazione turistica per poi chiudere la metropolitana ad agosto, mese dove le città d’arte italiane continuano a registrare numeri in crescita.
Torino si sta pian piano definendo come città turistica: si sta creando una filiera di investimenti in merito?
Assolutamente no, non vedo una strategia, un piano di sviluppo, ma si lascia molto all’iniziativa dei singoli senza una chiara regia, ad esempio un impulso importante al turismo torinese lo ha dato il Ministro Sangiuliano, elevando al rango di musei nazionali i nostri Musei Reali, inserendoli così nei circuiti che contano; questa è la dimensione a cui deve ambire la nostra città, abbondonando una visione miope e provinciale.
Lei, per professione, si occupa di ingegneria energetica: quali avanzamenti industriali in città ci sono stati in questo settore con l’avvento del pnrr?
Fare politica presuppone portarsi dietro un bagaglio di competenze, ma anche saper allargare le proprie vedute e sposare una mentalità in grado di valutare la complessità dei fenomeni socio economici e dunque politici
La sua domanda apre un mondo e richiederebbe pagine di approfondimento ma cercherò di sintetizzare.
Le dico: per il settore in cui opero, l’energia, ed in particolare quello legato alla meccanica dell’energia, è da sempre un’eccellenza del nostro territorio e della nostra città, ma purtroppo le singole realtà richiedono un maggiore coinvolgimento, la loro messa in rete e la capacità di ampliare ed estendere i propri mercati.
Torino paga l’aver smarito la sua identità e la sua vocazione industriale, che coinvolgeva non solo l’automotive ma centinaia di realtà industriali, vere e proprie eccellenze, dove il fattore umano rappresentava (e continua a farlo) il punto di forza più importante.
Competenze e capacità produttive uniche, che vengono impreziosite dalla presenza dei nostri due atenei, ed in particolare del Politecnico di Torino.
Proprio il Politecnico ha lanciato un grido di allarme sul problema degli spazi, il Rettore Prof. Stefano Corgnati: sa benissimo come si fa ricerca e quanto sia importante raggiungere una massa critica. Bisognerebbe affidarsi di più alla sua competenza e puntare di più, anche grazie al PNRR, sui progetti di ricerca e sviluppo e su una maggiore integrazione e coinvolgimento degli atenei cittadini nel nostro territorio.
Anzi, se mi permette lancio una “call to action”
Prego…
Offriamo in comodato d’uso gli spazi inutilizzati di Mirafiori per creare un polo nazionale delle start-up innovative nel campo della meccanica, dell’aero spazio e dell’energia.
Il PNRR è certamente una grande opportunità, ma solo se sarà in grado di creare sviluppo e di fare da volano per l’occupazione, altrimenti diventerà un grosso peso in termini finanziari perché quei soldi, presto o tardi, dovremo restituirli.
Di Adolfo Spezzaferro direttore de “L’identità”:
Questa mattina in piazza Carignano a Torino ha preso il via la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. È promossa da un comitato di cui fanno parte Cgil e Uil, Pd, Sinistra Ecologista e Avs, DemoS, Più Europa, M5s, Libera e Anpi. L’obiettivo dei promotori è raccogliere 500mila firme per metà agosto.
Venerdì 19 luglio, la vicepresidente della Camera Anna Ascani sarà a Torino per una serie di appuntamenti di confronto e ascolto con cittadini, militanti e amministratori.
Alle ore 18 nella sede del Pd, in via M. Coppino 115, “Filo diretto con i territori”, insieme al segretario metropolitano Marcello Mazzù: un incontro aperto con amministratori locali e segretari di circolo, iscritti e simpatizzanti. Un confronto importante per dare voce alle istanze dei territori, dei nostri rappresentanti nelle istituzioni, dei nostri militanti.
Alle ore 21 Anna Ascani interverrà alla Festa dell’unità di Rivoli insieme al neosindaco Alessandro Errigo.
Sergio Bartoli, eletto in Consiglio regionale con la lista Cirio Presidente, ha partecipato per l’ultima volta al consiglio comunale come sindaco di Ozegna. Il Consiglio, svoltosi al palazzetto dello sport, ha ufficializzato la decadenza del primo cittadino in base all’incompatibilità con la nuova carica. Federico Pozzo, 26 anni, già vicesindaco, sarà primo cittadino fino alle prossime elezioni. Bartoli, emozionato, ha dichiarato: «Continuerò a lavorare per questa comunità che mi ha dato tanto, avrò sempre Ozegna nel cuore e sarò sempre con voi quando avrete bisogno di me».
Pubblichiamo di seguito il discorso di Bartoli
In Piemonte come a Roma. Sì agli estremisti del buon senso.
“Il Centro e la ‘politica di centro’ devono ritornare protagonisti senza limitarsi a giocare un ruolo puramente formale nelle singole coalizioni. Il Centro, del resto, non può essere confuso con banali ed insignificanti cartelli elettorali utili solo per giustificare la natura plurale delle rispettive coalizioni. Il Centro o è protagonista e partecipa attivamente alla costruzione di un progetto politico nella coalizione di riferimento o semplicemente non è.
Nello specifico, a livello piemontese questo progetto politico è decollato alle recenti elezioni regionali con la cosiddetta ‘lista Cirio’ e può, e deve, proseguire consolidando quella esperienza e quella presenza nello scenario politico subalpino.
Mentre sul versante nazionale, come area moderata e Popolare, siamo impegnati a rafforzare una ‘politica di centro’ all’interno di una coalizione che non respinga pregiudizialmente questa cultura politica relegandola in uno spazio angusto e del tutto inutile ed ininfluente.
Del resto, il futuro della politica locale e nazionale non passa attraverso la radicalizzazione della lotta politica, la delegittimazione morale e la demolizione dell’avversario/nemico. Una deriva che può essere contrastata solo e soltanto con la riscoperta e il rilancio di una vera cultura politica centrista. Moderata e Popolare. E il modello organizzativo non può che essere quello di costruire un patto federativo con un partito che pratica e persegue concretamente una ‘politica di centro’. E, al riguardo, l’alleanza preferita dei centristi piemontesi resta quella con le persone e le personalità che, a livello locale come a livello nazionale, possono essere tranquillamente definiti come gli ‘estremisti del buon senso”.
Giacomo Portas, Leader I Moderati
Giorgio Merlo, Dirigente nazionale Tempi Nuovi Popolari uniti