POLITICA- Pagina 275

Tav: Casolati (Lega) ieri vergogna criminale, vietare festival dei violenti

“Quanto successo ieri a San Didero è semplicemente vergognoso. Si cambi il passo, si cambino le regole d’ingaggio: ogni anno è violenza annunciata, dal momento che il Festival dell’Altafelicità, che andrebbe vietato, si conclude puntualmente con un violento attacco al cantiere. Atti criminali come quelli visti ieri non devono più accadere. Rinnovo la mia solidarietà e vicinanza agli operatori delle Forze dell’Ordine feriti sul campo e vi unisco il mio ringraziamento per l’opera di difesa della legalità e della libertà del lavoro che assolvono quotidianamente”.

Così la senatrice piemontese della Lega Marzia Casolati.

Disabilità, Molinari (Lega) “stanziati 7,6 milioni per l’assistenza agli alunni con disabilità in Piemonte”

“Sono circa 7,6 milioni di euro, quelli destinati grazie all’impegno e al lavoro del ministro per le Disabilità, Erika Stefani, per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità. Siamo orgogliosi di questo impegno, e delle politiche attuate dalla Lega al governo: ancora una volta dimostriamo con i fatti il nostro impegno a non lasciare indietro nessuno, soprattutto i giovani con disabilità, e le loro famiglie, che vanno sostenute con ogni risorsa possibile”.  Lo dichiara il capogruppo della Lega Riccardo Molinari, coordinatore della Lega in Piemonte.

 Urbanistica, Grimaldi (LUV): se le fondamenta e i materiali sono sbagliati, crolla tutto

“Della semplificazione urbanistica di Marin è rimasto solo qualche calcinaccio, il Governo non si è limitato a impugnare la norma che abbiamo tanto contestato, l’ha letteralmente demolita: i rilievi riguardano ben 19 articoli – 3, 5, 7, 8, 10, 11, 13, 14, 16, 18, 19, 20, 21, 34, 36, 40, 41, 47 e 48 – che, secondo il Governo, intervenendo indiscriminatamente sulla disciplina urbanistica ed edilizia regionale vigente determinano la violazione di norme statali nonché degli articoli 117, 9 e 32 della Costituzione, che riconoscono quali valori imprescindibili della Repubblica, rispettivamente, la tutela dell’ambiente e del paesaggio e quella della salute, e infine del principio di ragionevolezza di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione. La sciagurata Lega, capitanata dal corsaro Marin, con il silenzio assenso di ‘Tele Cirio’ ci ha inchiodati tredici mesi in commissione e tre mesi in aula per produrre una (fuori)legge che ci è sempre apparsa una totale deregulation, in contrasto con ogni tipo di logica che non fosse quella del ‘fai cosa vuoi e dove vuoi'” – cosi Marco Grimaldi, Capogruppo di Liberi Uguali Verdi in Regione.

“Marin e i suoi compari volevano ricostruire edifici non più esistenti o rendere abitabili vani la cui altezza minima li avrebbe resi del tutto insalubri, un’idea di urbanistica superata già nel 1942 o anche prima. I regolamenti edilizi comunali avevano in molti casi già introdotto un obbligo generalizzato di licenza edilizia persino prima della legge n. 1150 del 1942, ma forse Marin non lo sapeva. La deroga sistematica e generalizzata agli strumenti urbanistici, si legge nelle motivazioni dell’impugnativa, comporta la violazione dei principi concernenti la generale necessità di pianificazione del territorio e il rispetto degli standard urbanistici, ma non solo: la scelta della Regione di assumere iniziative unilaterali e reiterate, al di fuori del percorso di collaborazione già proficuamente concluso con lo Stato mediante l’approvazione del Piano paesaggistico del 2017, si pone in contrasto anche con il principio di leale collaborazione che impone alle parti che sottoscrivono un accordo ufficiale in una sede istituzionale di tener fede a un impegno assunto. Queste parole sono una vergogna per la nostra Regione: come nell’edilizia, se le fondamenta sono mal costruite, le misure sbagliate e i materiali scadenti, crolla tutto” – conclude Grimaldi.

 

Merlo: Questione sociale, Conte il nuovo Donat-Cattin? Non scherziamo

“Nell’epoca del trasformismo e del ‘nulla della politica’, per dirla con una felice battuta del passato di Mino Martinazzoli, possiamo anche assistere al fatto che il capo dei 5 stelle, Giuseppe Conte, aspira a diventare l’alfiere e il protagonista della nuova ed ennesima ‘questione sociale’ che attraversa il nostro paese. Ovvero, il principale interprete politico delle difficoltà innescate da una profonda ed ennesima crisi sociale. Una sorta, per farla breve, di un nuovo Carlo Donat- Cattin della politica italiana, lo storico leader politico della ‘sinistra sociale’ della DC.
Ora, che in un’epoca ancora dominata, purtroppo, dal trasformismo politico tutto sia possibile è fuori discussione. Ma il tutto deve avere un limite. E cioè, anche il più disinvolto trasformismo non può oltrepassare certi limiti. E la questione sociale, purtroppo di nuovo centrale nelle dinamiche concrete della nostra società, non può non essere affrontata anche e soprattutto da chi continua a restare fedele nella politica italiana alla tradizione cattolico sociale e cattolico popolare. Il trasformismo politico non può essere una ricetta credibile per tutte le stagioni. Lo è quando la politica va in crisi e scompare. Ma tramonta quando la politica stessa, e di conseguenza i partiti con le relative culture politiche, ritornano centrali e protagonisti.
Ecco perchè la sinistra sociale di ispirazione cristiana di Carlo Donat-Cattin e di tanti altri leader e statisti del passato non può essere paragonata o confusa con il trasformismo contemporaneo”.
Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro-Mastella’. 30 7 2022

Tav: Fregolent (Iv), azione violenta di teppisti di professione

“Ancora una volta i cantieri della Tav e le forze dell’ordine vengono messi in pericolo da azioni violente e terroristiche. Agli agenti va la mia piena solidarietà” : è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv in Commissione Ambiente di Montecitorio.

“La Val di Susa non ha niente a che fare con questi teppisti di professione che vogliono solo destabilizzare il territorio ed impedire che venga realizzata un opera ambientalmente compatibile e strumento di sviluppo per le comunità locali e per l’intero paese”: conclude.

“La politica smetta di ignorare i giovani, il clima è una emergenza reale”

Si chiude oggi a Torino il 2° meeting europeo organizzato dal movimento interazionale Fridays For Future. Cinque giorni di dibattiti, workshop, conferenze, attraverso cui i giovani attivisti si sono confrontati su rivendicazioni ed azioni alla ricerca di nuove idee per combattere la crisi climatica.


«Un’occasione più unica che rara per una generazione spesso accusata di vivere con distacco la società – spiega Mario Calì, Presidente Nazionale del P.S.D.I. – colpevolizzata per un presunto disimpegno politico che, numeri alla mano, evidenzia semplicemente una narrazione colma di inesattezze ed infondati luoghi comuni. La rotta per l’eco-socialismo democratico passa da loro».
Dal 25 al 29 luglio oltre 500 attivisti provenienti da 55 paesi hanno infatti sfidato l’afa per ritrovarsi negli spazi del Climate Social Camp, un campeggio presso il Parco della Colletta, per affrontare temi come la giustizia climatica, le pratiche di decolonizzazione, la cooperazione internazionale e l’autodeterminazione dei popoli, stringendo legami internazionali volti ad elaborare nuove strategie di mobilitazione e creare tra gli adulti maggiore consapevolezza sull’urgenza di affrontare il problema del riscaldamento globale.
In tutto questo fermento, dopo l’attenzione mediatica mondiale focalizzata su Greta Thunberg e le folle oceaniche di attivisti climatici possibili nel periodo antecedente la pandemia, la politica risulta essere la grande assente.
Persino il “Green New Deal” sbandierato a fini propagandistici dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è scomparso dai radar. Nelle agende dei “grandi” il tema ambientale e la transizione ecologica hanno rapidamente lasciato il passo all’emergenza pandemica ed alla dipendenza energetica dalla Federazione Russa.
Inoltre, tradendo le aspettative delle nuove e delle future generazioni, all’interno della tassonomia verde dell’Unione Europea hanno trovato spazio gas fossile e nucleare da fissione, adesso riconosciuti come fonti di energia sostenibile “importanti per la transizione energetica”.
«Si tratta di un chiaro invito per il resto del mondo a ridurre le proprie ambizioni climatiche – conclude Mario Calì – che consegna agli investitori un segnale disastroso circa l’affidabilità dell’Unione Europea nel settore energetico e non solo. L’Europa potrebbe raggiungere la neutralità climatica entro il 2035 puntando a quadruplicare le rinnovabili ed ammodernando l’infrastruttura elettrica indispensabile per il salto tecnologico offerto dalla produzione energetica diffusa. Ai leader ricordiamo che le “photo opportunity” delle Conferenze per il Clima devono essere accompagnate da politiche coerenti e coraggiose. Ascoltiamo i giovani».

A Torino la co-portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi

Parte la campagna elettorale  per le elezioni politiche  2022 e la Co-Portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi  inizia da Torino, che in questi giorni è il punto di ritrovo di migliaia di ragazzi  arrivati da tutto il mondo per parlare di Clima. Torino, e la sua area metropolitana  può essere epicentro della lotta contro il cambiamento climatico.

Di questo e delle ultime novità politiche sulle prossime elezioni politiche ha parlato con gli iscritti nella sede Regionale di Europa Verde, di Via Monginevro 8  a Torino 

Eleonora Evi: “Un’importante sintonia tra Sinistra Italiana e Europa Verde – Verdi sui temi ci ha spinto a dare vita ad un progetto comune.

Abbiamo quindi deciso di rispondere alle grandi sfide che ci si pongono davanti, a partire dalla crisi climatica e sociale, con un’alleanza che non è solo l’unione di due forze politiche, ma che è aperta alle reti civiche e alle associazioni che sentono la necessità di un progetto politico fondato sui concetti della giustizia ambientale e sociale. Agricoltura sostenibile e di prossimità, trasporti pubblici sostenibili e gratuiti ed energia rinnovabile al centro di questo progetto. Ma dobbiamo anche ripensare il settore agro-alimentare e il lavoro, magari con una settimana lavorativa corta, rimettere al centro la questione di genere e combattere le discriminazioni di ogni natura.

La situazione climatica – lo abbiamo detto  insieme al segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni davanti al Po in secca – con l’aumento delle temperature, la penuria di pioggia e la siccità, è ormai drammatica. 

L’Oms ha riportato dati allarmanti sulla morte di migliaia di persone per via dell’alta temperatura, soprattutto tra le fasce deboli e più povere della popolazione. La crisi climatica colpisce – questo è ormai evidente – colpisce infatt proprio le persone in difficoltà, ed è per questo che giustizia sociale e ambientale devono andare di pari passo: serve una transizione giusta.

Vergognosi gli extraprofitti di Eni, che continua a fare profitto, mentre famiglie e imprese non riescono a pagare le bollette alla fine del mese. Per questo gli extraprofitti, lo abbiamo ribadito molte volte, devono essere integralmente restituiti alle cittadine e cittadini”.

Mauro Trombin: (Co-portavoce  Regionale Europa Verde)Lo sviluppo delle  fonti rinnovabili importantissime non solo per abbassare le emissioni nocive, ma anche per alleviare il costo dell’energia. Siamo chiamati, tutti – dal centro alla sinistra – ad agire per portare avanti i nostri temi, ma con responsabilità nei confronti del Paese. Se vincesse la destra  con una maggioranza di 2/3 potrebbe cambiare la Costituzione. Uno scenario drammatico che non può essere trascurato. Dobbiamo salvare la democrazia e i valori su cui si fonda.

Ketty Increta: “Europa Verde – Verdi è un partito per tutte le età. Della catastrofe climatica soffriranno soprattutto le persone più giovani, ma chi ha portato avanti la battaglia ecologista – anche in passato – può offrire un importante contributo, per via dell’esperienza che hanno e per la voglia di lottare per il futuro dei più giovani. Un contributo disinteressato importantissimo”.

Europa Verde

Monopattino, Maccanti (Lega): Boom incidenti stradali, servono casco, targa e assicurazione obbligatori

“I dati sugli incidenti stradali in monopattino confermano la pericolosità di questo mezzo che ha invaso le nostre strade senza regole durante il governo giallo rosso. La Lega in tempi non sospetti ha chiesto l’introduzione di assicurazione, casco obbligatorio per tutti e targa sul mezzo per aumentare la sicurezza sia di chi utilizza i monopattini che di tutti gli altri utenti delle nostre strade. Ma durante la discussione del provvedimento il Pd, i renziani e il M5s si opposero a norme di buonsenso che avrebbero potuto salvare qualche vita tra i decessi registrati. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo a maggior ragione oggi, la Lega si impegna a intervenire con la prossima legislatura di centrodestra. Alle lobby anteponiamo la sicurezza”.

Lo dice in una nota la deputata della Lega Elena Maccanti, capogruppo in Commissione Trasporti.

Il valzer delle candidature

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Così Anna Rossomando sarà ricanditata. Quarta legislatura.  Avvocato, figlia e sorella di avvocati una famiglia dedicata al diritto e come passione irrefrenabile la politica. Prima 8 anni in consiglio comunale a Torino.  

E fatti i debiti conti trent’anni ai vertici della politica torinese senza contare quando era la pasionaria 16 enne al liceo Massimo D’Azeglio. Se tanto mi dà tanto sarà capolista al Senato.  5 anni fa era seconda dopo Mauro Marino che , ora essendo fedelissimo di Matteo Renzi è fuori dai giochi. L’ inossidabile Piero Fassino sempre presente dai mitici anni 70 , sempre presente in politica s’ intende. Sulla grandezza dei collegi un po’ mi sono perso. Infatti passando da mille a seicento, a rigore di logica più votanti per singoli seggi. A naso tanto rinnovamento nel parco parlamentari e senatori non ci sarà nel Pd. Ma sicuramente la notizia di oggi è l’accordo tra Calenda e Letta. Mastica amaro la sinistra, ma non vi preoccupate: ci sta anche Fratoianni (così si garantisce un’ altra elezione) grande specialista nel salire sulle spalle altrui e guadare il fiume che lo porta ad un’ altra elezione.  Lui eletto a Torino e mai e poi mai ritornato in città per informare i suoi elettori e chiedendo ai cittadini di Torino che cosa “avevano di bisogno.  E tutt’altra novità, grazie alla sponsorizzazione di Bersani dell’alessandrino Fornaro.  Così il torna a casa Lassie è completo. Il tagliato fuori è Matteo Renzi che forse porta a casa qualcosa nella sua Toscana. Finora nessuna novità sotto il sole del centrosinistra.  Ed in fondo non c’erano alternative possibili. Ora le possibili novità.
Damilano candidato con Calenda?  Qui c’è lo zampino di Alberto Nigra, altro navigato della politica torinese e a suo tempo parlamentare in quota Ds. Il grande centro si muove non lasciando nulla di intentato. Ma anche il centrodestra non vuole essere da meno. Apre le danze Berlusca: cara Meloni non puoi essere tu la candidata alla Presidenza del Consiglio. Sai che novità?
Persino Berlusca si è accorto che Forza Italia si sta liquefacendo. Mi sa che rimane solo Andrea Tronzano , con il governatore Cirio decisamente defilato. Ex democristiano, prima leghista poi in Forza Italia ed ad un amen per entrare in Fratelli d Italia. Ha chiesto (invano) che  chi esponeva il Busto del Duce si dimettesse dagli enti piemontesi. Nulla di fatto,  esponenti che si dividono equamente tra Lega e Fratelli d’ Italia.
Ed anche qui il banco di prova sono i collegi uninominali. Sicuramente la parte del leone la faranno questi ultimi due. Sono molto curioso di come si svilupperà l’accordo tra il Sindaco di Milano Sala ed il Ministro degli Esteri Di Maio. Diciamocelo, mi sembra di mettere il diavolo e l’acqua santa. Quasi sicuramente la Ministra Castelli capolista. Sodale con Luigi Di Maio. Solo che Sala e’ radicato a Milano ed in Lombardia, Giggino in Campania, e lei?   Castelli molto amica della Appendino che sarà capolista per i pentastellati.  Appendino grande amica di Conte che continua a stupirsi: perché il PD non ci vuole?  Decisamente naif. Conseguenze? I pentastellati non avranno nessun eletto nei collego uninominali. Geniali allo stato puro. Ed eccola la bordata della Stampa: Salvini ha preso ordini da Mosca Bella botta! Lui urla: fake news. Verrebbe voglia di dire: chi la fa l’aspetti. Inciderà sul voto?  Non so ma , quasi sicuramente inciderà sulle sue ambizioni di fare il Ministro. Hanno visto Giorgetti piangere sommessamente. Che agosto passeremo. Quasi tutti al mare o  in montagna e la politica concentrata per il 20 agosto  quando si presenteranno liste e candidati. Ne vedremo delle belle.
Patrizio Tosetto

Pd: “Un piano strategico per cedere la nostra sanità?”

“LA PRIVATIZZAZIONE DI PARTE DELL’OSPEDALE DI TORTONA E’ SOLO L’INIZIO DI UN PIANO STRATEGICO PER CEDERE LA NOSTRA SANITA’?

27 luglio 2022 – “Apprendiamo dagli organi di informazione che, dopo una lunga attesa e non pochi solleciti, l’Asl di Alessandria ha predisposto gli atti per bandire la gara per consentire che una parte dell’Ospedale di Tortona venga gestito dai privati, ammesso che il bando, come già accaduto ad altri, non vada deserto. Di fronte a questa notizia pensiamo che sia normale che vengano poste pubblicamente alcune domande: la privatizzazione di ambulatori e pronto soccorso è un indirizzo dell’Assessorato regionale alla sanità? E, nel caso in cui la risposta fosse affermativa, vorremmo sapere se il modello di sanità che ha in mente il centrodestra sia quello di mettere sul mercato tutto quello che non riesce più a gestire e cederlo al miglior offerente” dichiarano il Consigliere regionale Pd di Alessandria Domenico Ravetti e il Vicepresidente della Commissione Sanità.

“Per fare fronte alle difficoltà di Tortona si sta cercando l’aiuto della sanità privata con l’affidamento a un soggetto esterno del reparto di Recupero e Riabilitazione Funzionale e degli ambulatori di Cardiologia, Neurologia, Allergologia, Pneumologia, Dermatologia, Gastroenterologia e Reumatologia, ma anche del Pronto Soccorso. Questo disegno che, per ora riguarda Tortona, fa parte di una strategia del centrodestra che coinvolgerà tutto il Piemonte?” proseguono gli esponenti dem.

“Ribadiamo ancora una volta – concludono i Consiglieri regionali Pd – l’importanza di una sanità pubblica, forte e moderna, una sanità in grado di rispondere correttamente e tempestivamente alle necessità dei cittadini. Sarebbe importante impegnarsi per ridisegnare questa sanità, per potenziare i nostri presidi ospedalieri e non spezzettarli, cedendoli ai privati. Non occorrono miracoli per rilanciare il nostro sistema sanitario e adeguarlo ai nuovi tempi, alle nuove esigenze, alle nuove richieste, ma buon senso e volontà”.