LIFESTYLE- Pagina 306

Indossare i gioielli in modo consapevole

Con la gioielleria etica di Giverso, oreficeria di tradizione storica torinese

“Mille modi per amare il mondo ” è il titolo che ben sintetizza l’appuntamento che la gioielleria Giverso ha offerto al pubblico torinese amante dell’arte, al Mastio della Cittadella, con una suggestiva e raffinata esposizione di gioielli tutti improntati ad un unico principio, l’etica.

Le creazioni di oreficeria di Giverso, infatti, costituiscono una novità assolutamente rivoluzionaria nel campo, in quanto sono realizzate e certificate, dal 2016, in oro etico, proveniente da due fonti, il primo dei quali è certificato Fairmined, che trae origine da miniere di piccola scala, in cui operano cooperative di minatori e piccole raffinerie capaci di garantire un impatto ambientale a km. 0. La seconda fonte è quella dell’oro riutilizzato, proveniente da gioielli obsoleti. Giverso, gioielleria ed oreficeria di solida tradizione torinese, nata nel 1920, giunta ormai alla quarta generazione, coniuga l’abilità artigiana all’estro creativo, doti che hanno reso i suoi gioielli originali e capaci di rispettare al massimo l’uomo e l’ambiente.

Essa assicura la “vera” eticita’ dei Diamanti grazie ad una nuova strategia di approvigionamento di filiera Canadese certificata CANADAMARK (unici in Pimonte ), che assicura il rispetto dell’Ambiente e dei diritti umani, offrendo anche una rigorosa tracciabilità dalla miniera al cliente. Una rivoluzione che li vede all’avanguardia dell’eticita’ in Italia. Tutto questo assicura il fatto che i diamanti Giverso vadano ben oltre il Kimberley Process, in quanto è presente una garanzia supplementare che non abbiano causato sfruttamento, schiavitù, lavoro minorile, devastazione ambientale, torture, violenze ed il finanziamento di conflitti sostenuti da governi legittimi. A garanzia di ciò gli orefici Giverso hanno anche firmato il Canadian Diamond Code of Conduct, per garantire chiarezza e diventare un importante punto di riferimento a livello non solo italiano per la scoperta dei Diamanti Canadesi.

L’esposizione “Etica” ha offerto un viaggio affascinante attraverso gioielli realizzati in oro, quali l’oro rosa etico certificato, lucido e grezzo a 18 carati o l’oro etico certificato rosa e bianco, lucido e grezzo. Su questi materiali sono state montate perle australiane Gold Keshi irregolari, perfettamente sferiche coltivate in oceano, perle che nascono in maniera spontanea senza l’intervento dell’uomo e senza il bisogno del nucleo, nei mari del Sud, in un’ostrica creativa che ha un solo scopo, produrre bellezza. Di grande fascino anche le Perle Gold Australiane Etiche coltivate in oceano, dalla tonalità solare di colore naturale, raccolte dai coltivatori nella wilderness oceanica, sulla base di uno stringente sistema di quote deciso dal governo, allo scopo di tutelare il mantenimento della biodiversità e della sua ricchezza.

Anche i diamanti rivestono un ruolo fondamentale nella gioielleria di Giverso e nell’esposizione “Etica”. Ve ne sono di bianchi etici, provenienti dalla miniera canadese di Diavik, montati insieme a Tanzaniti, provenienti dalla Tanzania, ed al Granato Mandarino, che ha origine in Mozambico. Nasce, così, la creazione che ha nome “Serendipity”, un gioiello capace di creare un cerchio perfetto a partire da un caos primordiale. L’ordine, che trae origine ed ispirazione dal disordine, fa emergere i cuori di Tarzanite e di Granito Mandarino.

Un felice connubio è quello di diamanti bianchi etici provenienti dalla miniera canadese di Diavik e di Tormaline Paraiba del Mozambico, le gemme più giovani esistenti in natura e da investimento per eccellenza, montate su oro etico a 18 carati. Di rara bellezza anche i diamanti Fancy Naturali, in tagli fantasia, provenienti da Paesi Conflict Free, in parure con diamanti bianchi etici provenienti dal Canada e montati su oro etico. I diamanti Fancy naturali erano, in passato, appannaggio di re ed imperatori e ricercati proprio per la loro rarità.

 

Mara Martellotta

Confesso che non ho amato Tex Willer

Confesso che non ho amato Tex Willer. Essendo nato nel 1957 sono ( probabilmente ) tra i pochi della mia generazione. Come quasi 
tutti i maschi l’ ho letto. Mi sembrava monotono, raccontato nelle immense ed appunto noiose
praterie del Nevada. Con cliché  ripetitivi. Piccoli sussulti di creatività con l’ inserimento di
Mefisto, impersonificazione del diavolo in terra.


Altra cosa era, sempre per me, Zagor Spirito con la Scure. Quasi un San Francesco della giustizia
e della morale con il suo improbabile assistente Cico di lui l’opposto. Grasso, grande mangiatore
e quel pizzico di opportunismo latino visto che è ( pure ) messicano. Allora non c’ era il Muro tra
Usa e Mexico. Quasi totale assenza del sesso femminile per significare una sorta di strisciante
misoginia. Non era dato sapere se Zagor si fosse mai innamorato, e sicuramente se una donna
gli donava un bacio sulla guancia arrossiva come non mai. Mi piacevano le storie dello Spirito
con la scure. Talmente metafisiche che risultavano surreali. Incursioni di altre storie con altre
epoche. Strani Signorotti che volevano vivere nel medio evo. O Vichinghi sopravvissuti nei loro
costumi isolati ed autosufficienti non contaminati dalla contemporaneità dell’ allora presente.
Storie belle da leggere. Ma anche continua ricerca dei numeri arretrati. In generale la storia cominciava su un numero e
finiva il successivo. I modi erano diversi. Scambiarli con gli amici. Giocarli a carte. Il valore era il
prezzo di copertina.


Ed infine recarsi dalla amico Becuti in corso Giulio Cesare angolo via Bra.
Licenziato per rappresaglia dalla Fiat si era messo in proprio. Diceva: “basta officine” , ancorché
ottimo tornitore.
Ogni settimana ero lì. Mi parlava del suo amore per la cucina. Acciughe al verde e bolliti misti.
Se compravo, il costo era metà del prezzo di copertina. Se scambiavo, 2 per 1. Dopo, sempre un
piccolo regalo di altri fumetti. “Te lo devo. Sei il figlio di Nando, grande compagno”.
Lavoravano tutti e due alla Grandi Motori. Da via Monterosa a corso Vercelli passando per via
Cuneo. Allora pure Gipo Farassiso era comunista e suonava nelle balere e nelle Feste dell’ Unità.
Pochi soldi e tanto Barbera accompagnato dall’ inevitabile toscano.


La barriera finiva lì . L’ attività di ricerca cominciava all’ inizio di giugno. Durante la scuola le
poche letture erano scolastiche. Finito di mangiare, subito all’ oratorio per giocare a pallacanestro
fino a tardi. Compiti rimandati al giorno successivo. Ammetto, non sono mai stato un solerte
studente ed ancora oggi mi chiedo come ho fatto ad avere ottimo all’ esame di terza media. Il
massimo  risultato con il minimo dello sforzo. Dunque a giugno iniziava la ricerca.
La lettura veniva rimandata ad Agosto. Nella casa di montagna, anzi nella casetta di mezza montagna
( rigorosamente affittata), le due stanze erano collegate da una scala interna. A metà un ripiano
dove impilavo i giornalini divisi per tipo e per numero. Aspettavo rigorosamente  agosto per
iniziare la lettura.
Al sabato – ore 12. 15 –  treno per lanzo. Cambio con corriera fino a Viù e poi a piedi al Versino, frazione
di Viù. Era il mio modo di sognare. Camminare, leggere.
Nella casettina un piccolo cortile, da una parte limitato con un alto muro.
Con i punti delle figurine panini l’omaggio di un pallone da basket.


Ed anche lì interminabili partite, rigorosamente da solo, rigorosamente tutto
inventato dal canestro al pubblico ed ovviamente io leader e vincente. Sogni e fantasie con
qualche spruzzo di realtà vissuta. In fondo ci bastava poco. E quel poco ci ha abituati ad essere
contenti del tanto avuto. Tutto con metodo. Quella fantasia non era fine a se stessa, erano
primi rudimenti di un metodo. Non tutto subito. Ma quel tutto alla fine di un percorso. Non è
stato sempre tutto ma qualcosa, abbiamo detto, qualcosa di fatto e realizzato. Anche grazie a Zagor, almeno
per me.

 

Patrizio Tosetto

Nuovo murales al Balon. Un regalo al quartiere

Da parte di chi da anni si impegna sul territorio

Dalla collaborazione tra Il Cerchio Ele Gocce, Associazione Emporium (organizzatrice di San Salvario Emporium), Xplosiva, i residenti e i commercianti del Balon nasce una nuova facciata dipinta in via Mameli.

Il murales è stato realizzato dal duo artistico Howler in occasione di Club Palazzo, evento all’interno di Club To Club, nella strada che unisce il mercato di Piazza della Repubblica alla zona del Balon.

L’opera è nata grazie agli sforzi delle associazioni e dei gruppi che hanno partecipato, malgrado l’annullamento dell’evento di Emporium e del momento di instabilità che vive il Balon. Si è voluto mandare un messaggio di positività alle persone che vivono il quartiere e non solo, sottolineando la sua anima vivace e multiculturale come natura che deve essere tutelata e come luogo che richiede una continua riscoperta e partecipazione.

Attraverso la metafora del cibo gli artisti hanno rappresentato la varietà di diverse personalità e culture che convivono una accanto all’altra nel borgo, una contaminazione che produce sapori inediti come l’opera degli Howler. I giovanissimi artisti sono stati coordinati dall’associazione Il Cerchio E le Gocce, collettivo di artisti che dal 2001 lavora sul territorio cittadino, e non solo, insieme al progetto MurArte.

Foto by Livio Ninni http://www.livioninni.com

www.ilcerchioelegocce.com

www.sansalvarioemporium.com

https://clubtoclub.it

Piemonte Food Awards, ecco le eccellenze regionali

ECCELLENZE AGROALIMENTARI PIEMONTESI  2019

   La serata di Gala dei Piemonte Food Awards al Golf La Margherita

Alla presenza dell’Assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa, si sono svolte le premiazioni della seconda edizione dei Piemonte Food Awards al circolo Golf La Margherita con un grande successo di presenze.

Un riconoscimento atteso dall’industria dell’agroalimentare e che mai prima d’ora ha visto premiare queste categorie tutte insieme.

Vogliamo ringraziare tutte le aziende che si sono messe in gioco partecipando alla 2° Edizione dell’Oscar delle Eccellenze Agroalimentari del Piemonte

?Categoria Dolci
Vincitore: Andrea Bovo, pasticceria & caffe’
Menzioni speciali: Moriondo VirginioPiccola Pasticceria, Pasticceria Monser, La Dolce Langa

?Categoria Cioccolato
Vincitore: Bodrato cioccolato
Menzioni speciali: Cioccolateria Buschese FAGIOLO-PEIRANO SncBoella & Sorrisi

?Categoria Prodotti da forno
Vincitore: Galup Pinerolo
Menzione speciale: Alla vecchia maniera

?Categoria speciale grissini
Vincitore: Panificio Rb Il vero Grissino Biellese

?Categoria Vino
Vincitore: Azienda Vitivinicola Fontechiara
Menzione speciale: Cantina di Casorzo

?Categoria Riso
Vincitore: Terre alte Villarboit
Menzioni speciali: Riso Acquerello, Il re del riso, Riso in fiore

?Categoria Formaggi
Vincitore: Caseificio Vallemacra
Menzione speciale: La Giuncà Formaggi Tipici

?Categoria Confetture e Conserve
Vincitore: Giro di Vite
Menzione Speciale: Poderi Sartoris

?Categoria Salumi
Vincitore: AgriSalumeria LUISET
Menzione speciale: Salumeria Simondi

?Categoria Funghi e tartufi
Vincitore: INAUDI Funghi, Tartufi e Bontà della Natura
Menzione Speciale: Tartuflanghe : Tartufi Bianchi

?Categoria Nocciole
Vincitore: Nocciole Ronco Luigina Azienda Agricola
Menzione speciale: Agriturismo La Bessa

?Categoria Liquori
Vincitore: Cascina Nonno Gino

 

 

 

Perché i Piemonte Food Awards? La manifestazione nasce con l’obiettivo di individuare, gratificare e premiare le eccellenze enogastronomiche del territorio regionale. I Piemonte Food Awards vogliono essere un’occasione per riunire in una speciale serata tutti i protagonisti del mondo agroalimentare che contribuiscono a tenere alto il nome del Piemonte nel mondo, portando sulle tavole prodotti di altissima qualità.

Sono state oltre 140 le aziende iscritte con un aumento rispetto alla scorsa edizione patrocinata dalla Regione Piemonte. Già alla quarta edizione in Sardegna, terza in Toscana e Puglia e prima in Veneto. Questo straordinario evento che si prefigge di valorizzare ulteriormente le aziende che producono eccellenza, anche quelle di piccole dimensioni che potranno confrontarsi finalmente anche con le grandi realtà.

La giuria e il premio I giudici e i presidenti della giuria – uno per categoria – sono selezionati tra i massimi esperti nel mondo dell’agroalimentare: giornalisti di settore, addetti ai lavori, rappresentanti delle associazioni di categoria, ristoratori e lo faranno attraverso una degustazione alla cieca per garantire il massimo della trasparenza e dell’imparzialità, il compito della giuria sarà quello di premiare le migliori aziende Piemontesi, dando loro la possibilità di farsi conoscere ai consumatori e ai buyer.

Il premio Piemonte Food Awards, nasce per celebrare l’impegno e la competenza nel settore agroalimentare, in questo momento in grande ascesa e con forti prospettive di sviluppo nel mercato estero.  “Sono entusiasta di premiare questi fantastici produttori di eccellenza, dichiara Donato Ala Presidente dell’Associazione Italy Food Awards che ha ideato il progetto. Voglio ringraziare di cuore fin da subito tutti gli sponsor, la Regione Piemonte e i presidenti di giuria, senza di loro non sarebbe  stato possibile realizzare questo evento. Ora inizieremo a programmare gli Eventi speciali prima di ripartire con le iscrizioni per la terza edizione.

Tutte le aziende che vorranno iscriversi al concorso potranno farlo andando su www.piemontefoodawards.com dove potranno trovare il regolamento dettagliato

Un treno storico per “Bra’s – Il Festival della Salsiccia di Bra”

Da Torino

Domenica 8 dicembre viaggio d’altri tempi verso l’evento stellato. Fermate a Lingotto e Carmagnola. Prenotazioni aperte, posti limitati

Un Festival tutto dedicato alla mitica Salsiccia di Bra, tre chef stellati (Massimo Camia, Davide Palluda e Maurilio Garola) che la celebreranno preparando piatti a lei dedicati e un treno storico per raggiungere Bra e l’evento in tutta comodità da Torino, in magiche atmosfere di altri tempi.

 

Succede a Bra domenica 8 dicembre, in occasione di “Bra’s – il Festival della Salsiccia di Bra”: un treno d’epoca di inizio Novecento partirà alle 9 dalla stazione di Torino Porta Nuova e, dopo le tappe intermedie a Torino Lingotto e Carmagnola (con possibilità di salita), condurrà i visitatori al Movicentro, proprio accanto alla stazione ferroviaria, nel cuore di una festa che saprà soddisfare i palati più esigenti. Bra’s vedrà infatti la fusione dei fiori all’occhiello della produzione gastronomica della città della Zizzola – la rinomata salsiccia, le verdure degli orti cittadini e il riso di Bra – con la maestria di tre chef stellati: Massimo Camia, dell’omonimo ristorante di La Morra, Maurilio Garola, chef della Ciau del Tornavento di Treiso, e Davide Palluda del ristorante All’Enoteca di Canale.

 

A loro spetterà il compito di prendere i visitatori “per la gola” attraverso i piatti appositamente studiati per l’occasione, cucinati dal vivo in un Movicentro allestito a festa e offerti al pubblico a 12 euro (in aggiunta al tagliere Bra’s che permetterà di degustare salsiccia, formaggio Bra Dop e focaccia nostrana a 6 euro). Ma il festival sarà anche molto altro: tra le iniziative in programma ci sono visite guidate alle bellezze barocche della città, musei aperti con ingressi gratuiti, visite alle Centine Ascheri e menù speciali nei ristoranti di Bra. Impossibile resistere!

 

Due le proposte per i visitatori che sceglieranno di arrivare a Bra a bordo del treno d’epoca: il solo biglietto di andata e ritorno al costo di 25 euro, oppure il pacchetto che include il viaggio, un piatto stellato e un bicchiere di vino a 35 euro. I bambini sotto i quattro anni non pagano.

 

I posti sono limitati: per partecipare, è necessario prenotare all’Ufficio Cultura e Turismo del Comune di Bra allo 0172-430185 in orario di ufficio (da lunedì a venerdì ore 9-12.30 e 15-18, il sabato e la domenica ore 9-12.30). Maggiori informazioni sul sito web www.turismoinbra.it e sui principali social network, cercando “Comune di Bra”.

Murisengo chiude in bellezza con il tartufo

 SECONDO (E ULTIMO) FINE SETTIMANA DELLA FIERA NAZIONALE

Si chiude domenica 17 novembre l’edizione numero 52 della Fiera nazionale del Tartufo ‘Trifola d’Or’ di Murisengo, dopo il consueto successo della prima domenica, il 10 novembre. Sabato 16 ci sarà un prologo con la presentazione libraria di ‘Una giornata bellissima’ di Licia Braccini, in compagnia della scrittrice e del poeta Alessandro Boero. L’evento è alle 17.30 nel Salone Lavazza. Domenica, invece, dalle 8 alle 18 saranno presenti oltre 120 espositori, accuratamente selezionati, tra i produttori di qualità e di eccellenza certificata, e all’interno del Palatartufo di piazza della Vittoria, i trifulau e i commercianti garantiranno i tartufi bianchi pregiati (Tuber Magnatum Picus). Alle 15.30 è previsto un seminario di analisi sensoriale a cura del Cnst nella sala del consiglio comunale, mentre dalle 14 ci sarà uno spettacolo itinerante con i ‘Fora ‘d tuva & friends’, formazione rock piemontese composta da fisarmonica, clarinetto, tromba basso tuba, trombone rullante a cura di Archivio Teatralità Popolare di Casa Alfieri. Inoltre ci sono anche la Mostra sulla storia del tamburello di Murisengo e del Monferrato nel salone Lavazza, ‘A tu per tu con i rapaci’ in compagnia della Cascina delle Ali presso il Belvedere a tergo della chiesa di Sant’Antonio Abate (dalle 10 alle 16), la camminata guidata ‘Camminare il Monferrato’ sul percorso ‘Nei luoghi del tartufo’ alle 14.30 con partenza da piazza Boario, visite guidate del borgo antico a cura del Gal con partenza da piazza Lavazza alle 14.30 e alle 15.30, l’esibizione della banda musicale ‘La Bersagliera dalle 10 alle 12.30 e, infine la mostra pittorica, per tutto il giorno, ‘Emozioni della terra’ in via Umberto I.

Massimo Iaretti

 

Build to give arriva alle Gru

Libera la tua creatività, costruisci e dona

 

Ritorna per il secondo anno LEGO Build To Give e raggiunge Grugliasco. LEGO Italia aspetta bambini e famiglie presso Shopville Le Gru, Via Crea, 10, Grugliasco (TO) da venerdì 15 a domenica 17 novembre dalle 11.00 alle 20.00 per divertirsi, giocare, costruire e creare con tantissima fantasia in una piccola area vicina al LEGO Store.

Ingresso Gratuito.

 

LEGO® Build To Give – Libera la tua creatività, costruisci e dona diventa ancora più grande raggiungendo 30.000 set LEGO® (+200% rispetto al 2018) che verranno donati da LEGO Italia tramite Fondazione ABIO Italia Onlus a bimbi ricoverati in ospedale nel periodo natalizio. Il progetto vede protagonisti in prima persona proprio i bambini che, ogni giorno, si divertono a costruire con infinita fantasia. LEGO Build To Give si svolgerà contemporaneamente in tutto il mondo regalando 1.000.000 di set di mattoncini a bambini in difficoltà. L’iniziativa fa parte della campagna Rebuild The World del Gruppo LEGO.

 

Il progetto che ha avuto inizio a Milano e ora arriva a Grugliasco vede interprete assoluta la creatività dei più piccoli. Basterà divertirsi, costruire, creare, giocare, realizzare una decorazione di Natale in mattoncini. Ogni costruzione realizzata sarà un simbolo per rappresentare i 30.000 set di mattoncini che verranno donati da LEGO Italia a bambini che si troveranno in ospedale durante le festività natalizie grazie a Fondazione ABIO e alla sua rete di Associazioni, raggiungendo oltre 200 reparti pediatrici in tutta Italia. Partecipare a Build to Give non costa nulla ma porta tanta gioia!

 

LEGO Build to Give arriva a Shopville Le Gru nel weekend da venerdì 15 novembre a domenica 17 novembre dalle 11.00 alle 20.00.

Ambassador dell’iniziativa LEGO Build to Give saranno Giorgia Palmas con Filippo Magnini, Chiara Maci e Chiara Cecilia Santamaria che hanno accolto con gioia e grande partecipazione personale il progetto.

 

LEGO Italia aspetta i giovani costruttori al Centro Commerciale Le Gru! Nel caso non possiate raggiungerci potete creare le decorazioni natalizie anche a casa e postarle sui vostri social media o sull’app LEGO Life usando l’hashtag #BuildToGive

Alla scoperta di NERO, il primo sake italiano

CENA TEMATICA APERTA AL PUBBLICO

GIOVEDI 21 NOVEMBRE 2019 – ORE 19.00

 

 Prosegue l’iniziativa “Terra Vicina: racconti di gusto con i produttori” ideata dal ristorante Casa Vicina di scoperta delle eccellenze enogastronomiche italiane e non solo.

La serata del 21 novembre 2019 sarà dedicata a NERO, il primo sake italiano proposto da InFermento nato dalle risaie vercellesi e dai luoghi della miscelazione torinese.

 

Il viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche italiane e non solo, intrapreso nel 2018 dal ristorante Casa Vicina attraverso il progetto “Terra Vicina: racconti di gusto con i produttori” prosegue in questa occasione nei territori del vercellese dove il riso diventa protagonista di un inedito e originale sake tutto italiano prodotto da InFermento. NERO è un prodotto al 100% made in Piemonte, frutto dell’incontro tra il riso nero vercellese de “gliAironi” e le sperimentazioni della mixology torinese di Affini ed EvHo.

 

La cena tematica “Terra Vicina: alla scoperta di NERO il primo sake italiano” (aperta al pubblico) di giovedì 21 novembre 2019 – organizzata in collaborazione con InFermento, gliAironi e Affini – verterà dunque su una nuova esperienza sensoriale volta a far conoscere il primo sake italiano al mondo da considerarsi un omaggio a uno dei simboli più conosciuti della millenaria cultura nipponica. Il menù degustazione creato dallo chef stellato Claudio Vicina prevede l’abbinamento dei piatti a cocktail unici studiati dal bartender Michele Marzella di Affini. Tra le portate sarà servito anche un risotto creato utilizzando il “Riso Carnaroli Nebbia” de gliAironi.

 

Questa serata rappresenta un momento importante di creatività e stimolo per la ricerca di nuove combinazioni aromatiche. Da un lato vi è la sfida di ideare un menù che metta a valore il prodotto sake (abbinato a finger food preparati con farine di riso bianco e nero) e dall’altro quello di elaborare una nuova versione di risotto utilizzando la varietà affumicato (lavorando sull’affumicatura, l’acidità del sugo d’arrosto e sulla grassezza della lingua e a completamento del piatto le sfere di NERO). Un’ulteriore sfida interessante e la definizione di una linea guida di sapori che possano sposarsi con la bevanda cocktail in un giusto abbinamento e non in prevaricazione di un gusto sull’altro. Questo passaggio è stato sviluppato grazie alla collaborazione con Michele Marzella, bartender di Affini, che ha studiato proposte originali e uniche.” commenta lo Chef stellato Claudio Vicina del ristorante Casa Vicina.

 

 

 

 

Nero è nato e si è sviluppato attraverso un insieme di miscelazioni e contaminazioni: di culture, di idee imprenditoriali, di prodotti e di territori.” Ha spiegato Gabriele Conte de gliAironi “L’incontro con la cucina stellata del ristorante Casa Vicina è un’ulteriore prestigiosa opportunità per raccontare il nostro prodotto e per mostrarne la grande versatilità. Nero si può tranquillamente assaporare in purezza, ma può essere un ingrediente pregiato per la creazione di cocktail inediti e creativi e un intrigante accompagnamento per piatti di alto livello”.

 

La serata si aprirà con un momento di degustazione del sake in purezza e sarà l’occasione per chi partecipa di conoscere meglio le diverse realtà che si sono unite per organizzare l’evento. Gabriele Conte – co-fondatore di InFermento racconterà il progetto NERO con un breve passaggio su   gliAironi, Davide Pinto e Michele Marzella, rispettivamente proprietario e bar manager di Affini, illustreranno il concept dei cocktail proposti e a chiusura lo Chef Claudio Vicina proprietario del ristorante Casa Vicina, affiancato dal suo team, spiegherà alcuni dei piatti in menù.

 

A seguire si procederà con la cena che prevede diverse portate in abbinamento ai cocktail. Per poi concludere con un brindisi finale degustando la piccola pasticceria creata da Anna Mastroianni Chef Pâtissier del ristorante Casa Vicina abbinata ad un’ultima proposta di cocktail.

 

“Accompagnare i piatti dei fratelli Vicina con il Sake Nero è stata una sfida che ci ha subito conquistati. Hanno spiegato Davide Pinto e Michele Marzella di Affini – “Il food pairing è un’arte complessa e affascinante e, come tale, deve certamente sottostare a delle regole ma, nello stesso tempo, ha bisogno di creatività e di un filo di follia. Abbiamo voluto lavorare su cocktail differenti per ogni piatto, alcuni dei quali inediti. Cocktail in grado di accompagnare in un itinerario di gusti i magnifici piatti studiati dai Vicina, di esaltarli, senza mai prevaricarli e senza essere prevaricati”.

 

 

APERITIVO

Arancini con riso ai funghi, Baccalà in pastella, Grana e Pepe, Carne Cruda + gel bitter,

polpetta in carpione, insalata russa, Tortellino 3.0

 

Sake Nero in purezza

 

CENA

Bagna caoda da bere con focaccia alle erbe e farina di Riso gliAironi

 

“Mediterraneo”

(sake Nero, liquore al finocchietto, sale ai capperi, acqua di pomodoro, limone, zucchero, profumo di finocchietto)

 

*****

 

Riso Nebbia gliAironi, riduzione di sugo d’arrosto, mantecato al Grana Padano e croccante di lingua

 

Amarikè dry”

(sake Nero, liquore zucca, vermouth dry, liquore ai fiori di sambuco)

 

*****

 

Rotolo di coniglio al lardo d’Arnad con purea di finocchi e pane dorato al timo

 

“Caso strano”

(sake Nero, sciroppo ai fichi d’india, aloe vera, curry)

 

*****

 

Gelato al panettone di Casa Vicina

Dosman”

(sake Nero, sciroppo di cioccolato bianco, basilico, sake allo yuzu)

 

Dolcezze

 

“Nero Parej”

(sake nero, vino ippocratico, Amaro Parej)

 

 

Prezzo a persona: 85,00 euro (cocktail in abbinamento inclusi)

Per prenotazioni e informazioni: casavicina@gmail.com – Tel: +39 011 19506840

Indirizzo: Ristorante Casa Vicina – Via Nizza 224, Torino – presso EATALY, Lingotto

 ***

Foto: StefanoDElia

“Noi del Territorio” fa tappa a Pino

Nuovo incontro conviviale organizzato da Silvio Sarri, vulcanico promotore  di “Noi del territorio, prodotti e servizi” 

Il  sodalizio che opera a Pino Torinese e sul territorio promuove iniziative di valorizzazione delle eccellenze agroalimentari locali, ha tenuto di recente un incontro a Villa Grazia, proprio a Pino.

Le iniziative sono in genere destinate ad un numero massimo di 40 persone, in modo che non si crei confusione e l’organizzazione sia sempre efficiente. Protagonisti i prodotti tipici.

Gli incontri conviviali organizzati da questo gruppo di persone appassionate del loro territorio e riunitesi in comitati spontanei , consentono di creare dialogo e aggregazione tra la gente. L’obiettivo è di organizzare almeno un paio di incontri al mese.

Con la cifra che avanza dopo ogni iniziativa, i partecipanti potranno usufruire di buoni da utilizzare negli esercizi commerciali locali per ricevere in omaggio un caffè o altri prodotti. Un lodevole progetto che favorisce i rapporti tra le persone e che sarebbe bello esportare anche in altre zone.

Al debutto la nuova pizza del territorio di Eataly

L’impasto e le eccellenze Presidio Slow Food si rinnovano per la stagione autunno inverno

 

Debutta giovedì sera, 14 novembre, a Eataly Lingotto la nuova Pizza del Territorio, creata in collaborazione con Slow Food per la stagione fredda. Un modo per far degustare la Pizza Eataly in abbinamento ai migliori prodotti del patrimonio agroalimentare del nostro Paese ma anche per scoprire con tutti e cinque i sensi alcune specialità che hanno storie incredibili da raccontare.

La Pizza del Territorio nasce infatti dalla volontà di rendere omaggio e dare visibilità alle eccellenze delle regioni in cui Eataly ha sede. Le guarnizioni di queste pizze, ciascuna presente in esclusiva nel menu del negozio Eataly di riferimento, sono state scelte da Francesco Pompilio, maestro pizzaiolo del gruppo, con il supporto dell’esperto di pizza di Slow Food Italia Antonio Puzzi. A guidarli, la ricerca della giusta combinazione di stagionalità – motivo per cui la Pizza del Territorio cambia ogni sei mesi – e la valorizzazione delle specialità locali, inclusi i Presidi Slow Food, non dimenticando gli ingredienti che più hanno soddisfatto il palato dei clienti. A rendere unici i prodotti selezionati non sono solo il gusto e la particolare lavorazione, ma anche la loro storia e quella dei loro artigiani. Per questo la Pizza Torino è bianca con Fiordilatte, Macagn (Presidio Slow Food), Porri di Cervere (Presidio Slow Food) e Salsiccia di Bovino Piemontese (Presidio Slow Food).

L’appuntamento speciale per assaggiare tutte le Pizze Eataly del Territorio in un’unica esperienza è quindi giovedì 14 novembre dalle ore 19.30 per “Giro d’Italia in 10 pizze” negli spazi della Pizzeria di Eataly Lingotto (€ 24 – evento su prenotazione: www.eataly.it e 011 19506801).

Di seguito anticipazione del menu della serata:

Pizza Torino

Bianca con Fiordilatte, Macagn (Presidio Slow Food), Porri di Cervere (Presidio Slow Food) e Salsiccia di Bovino Piemontese (Presidio Slow Food)

Pizza Roma

Bianca con Fiordilatte, Broccoli (prodotto locale), Guanciale (prodotto locale) e Straccone di Amatrice (prodotto locale)

Pizza Genova

Bianca con Fiordilatte, Toma di Pecora Brigasca (Presidio Slow Food), Acciughe di Camogli e Basilico Fresco

Pizza Bari

Bianca con Fiordilatte, Pomodorini Semisecchi, Cacioricotta (prodotto locale) e Cardoncelli

Pizza Piacenza

Bianca con Fiordilatte, Pancetta Cotta al Miele (prodotto locale), Pioppini e Cacio del Po (prodotto locale)

Pizza Forlì

Focaccia con Prosciutto Crudo di Parma, Fichi Caramellati (prodotto locale) e Formaggio di Fossa (prodotto locale)

Pizza Firenze

Focaccia con Lardo di Colonnata (prodotto locale), Miele di Castagno e Scaglie di Pecorino Bartarello (prodotto locale)

Pizza Trieste

Bianca con Fiordilatte, Cotto in Crosta di Pane, Tabor (prodotto locale) e Kren (prodotto locale)

Pizza Milano

Bianca con Fiordilatte, Pancetta (prodotto locale) e Pannerone (Presidio Slow Food)