ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 723

Quasi 40 mila per la grande festa alla Reggia

Ortinfestival, tutto il mondo a km 0.  Una grande  kermesse “green” dedicata ai prodotti della terra. E’ stato possibile  assaporare i piaceri del cibo e partecipare a spettacoli, giochi e dibattiti

 

venaria ortinfestivalIl tempo, tutto sommato, ha tenuto e alla Reggia di Venaria è stato un successo di visitatori per  Ortinfestival, “Festival gastronomico degli orti contemporanei. Nel weekend lungo si punta a raggiungere complessivamente 40mila presenze. Tutto il mondo a km 0”. Una grande  festa dedicata all’orto e ai prodotti della terra, dove  assaporare i piaceri del cibo, dagli antichi sapori tradizionali alle ricette delle culture gastronomiche internazionali. Vini pregiati e birre artigianali, cucina di strada e piatti esotici, prodotti biologici e ricette innovative. In programma erano anche meeting con esperti, dibattiti, giochi e intrattenimenti vari per grandi e piccini, concerti e musica dal vivo, arte e oggetti di design ispirati al Potager Royal e dei Giardini della Reggia di Venaria.

 

Tra le attrazioni proposte dalla manifestazione, segnalate dal sito www.lavenaria.it:

 

L’orto glocale a km 0: un percorso espositivo open air di due ettari con centinaia di erbe aromatiche, fiori eduli (che “si mangiano”) e verdure di tutto il mondo mai viste, da scoprire e da gustare!

Gli Showcooking con i suoi chef ospiti, stellati e non, foodblogger, etnobotanici e naturalisti per imparare a cucinare tanti nuovi piatti.

La Corte del gusto: un’area con chioschi e stand di cucina gourmet e di strada, italiana e del mondo.

Un Mercato dei Sapori con i prodotti di contadini e artigiani da assaporare.

La Merenda sull’erba per godere il pic-nic, comodamente sdraiati nei prati “regali”.

La Cantina del Festival: un’area con decine di vini di pregio e birre artigianali in degustazione.

La Shopping Area con cento espositori selezionati di prodotti enogastronomici, green e benessere.

La Pachamanca, il banchetto della Madre Terra del Perù, Paese ospite di Ortinfestival.

La rassegna gastronomica Ortinfestival CountDown, ospite di alcuni tra i migliori ristoranti di Torino e Provincia.

La Reggia da mangiare: Venaria vista dall’artista fotografo Carl Warner.

E ancora…: gli ospiti e gli incontri del Salotto dellìOrto, i workshops di Insegnare divertendo, gli allestimenti creativi di architetti e paesaggisti, il Blogger Village insieme a tanta Musica e Spettacoli.

Ortinfestival ha ricevuto per l’originalità dei suoi contenuti il Patrocinio dell’EXPO 2015, del Comitato Scientifico dell’Expo 2015 e del Gruppo Italiano della Stampa Turistica GIST

Torino Musei, boom di abbonati: sono 100 mila

 Numerose iniziative riservate ai soci: sono riportate dal sito www.abbonamentomusei.it

 

palazzo carignanoPiù di 200  musei con relativi 100 mila abbonati. Sono questi i numeri da vera “industria della cultura e dell’arte” di Torino Musei, iniziativa pubblica il cui abbonamento è acquistabile online oppure presso alcuni punti vendita in Torino e in tutto il Piemonte. Ecco alcune delle iniziative riservate agli abbonati, riportate dal sito www.abbonamentomusei.it:

 

Il programma prevede visite guidate al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e alla mostra Belle Epoque, allestita nelle sue sale; alla mostra L’Oriente di Alberto Pasini ospitata al Museo Accorsi-Ometto; a Dino… games, mostra del Museo Regionale di Scienze Naturali allestita al Temporary Museum; alle mostre dedicate al collezionismo degli Este e all’alta moda della Reggia  di Venaria; alle collezioni del MAO; alla mostra Doppio Sogno a Palazzo Chiablese; al Salotto Cinese del Castello di Rivoli restaurato di recente; alle mostre di Palazzo Madama Chapeau, Madame! e Architetture Immginarie; alle mostre dedicate a De Pisis e Ettore Spalletti esposte alla GAM; al Castello di Miradolo e viste dedicate al tema del tessuto che coinvolgono il MAO, il Borgo Medievale, Palazzo Madama e il Museo Accorsi-Ometto.

 

Gli itinerari invece vi porteranno in Valle d’Aosta per visitare la mostra Universo Depero al Museo Archeologico Regionale di Aosta e la mostra Montserrat. Opere maggiori dell’Abbazia al Forte di Bard; al Filatoio di Caraglio e alla Castiglia di Saluzzo per visitare rispettivamente la mostra dedicata a Escher e i nuovi musei aperti presso la Castiglia; a Ivrea per un itinerario nella citta della Olivetti; alla scoperta degli edifici che fecero da modelli per la costruzione del Borgo Medievale di Torino; e per un pomeriggio a ZOOM Torino, il primo bioparco immersivo d’Italia.

 

(Foto: il Torinese)

Conoscere la cultura cinese con la letteratura

Viene ripercorsa la storia della Cina del secolo scorso. L’evento si svolge in collaborazione con l’Istituto Confucio

 

cina muragliaL’incontro su “La canzone dell’eterno rimpianto” (Einaudi), di Wang Anyi, verrà presentato da Caterina Viglione.

 

Narra la  storia di due signore magnifiche, dai successi giovanili, negli anni ’40, fino al drammatico epilogo alla fine del ‘900.

 

La voce  di Wang Anyi propone un  intreccio affascinante di passioni e personaggi. Al contempo viene ripercorsa a storia della Cina del secolo scorso. L’evento si svolge in collaborazione con l’Istituto Confucio.

 

Biblioteca civica centrale, giovedì 29 maggio, alle 17.30

 

David Seymour, il fotografo delle emozioni

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato

 

 

SEYMOURIl Palazzo Reale di Torino ospita la retrospettiva di David “Chim” Seymour (Varsavia, 20 novembre 1911 – El Qantara, 10 novembre 1956), uno dei maggiori fotoreporter esistiti, co-fondatore insieme agli amici Robert Capa e Henri Cartier-Bresson della cooperativa di fotografi Magnum Photos.

 

David Seymour, nome d’arte di David Szymin – abbreviato nello pseudonimo Chim – nasce a Varsavia da una famiglia ebrea benestante. Dopo aver completato i suoi studi a Lipsia si trasferisce a Parigi per seguire quella che sarà la sua passione più grande, la fotografia, che lo porterà a viaggiare per documentare il mondo con i suoi occhi e che lo appassionerà per tutta la vita. In Francia farà la conoscenza di Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, che diventeranno per lui amici fraterni nonché soci co-fondatori nel 1947 della Magnum Photos, ancora oggi una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo, presso la quale negli anni transiteranno fotografi del calibro di James Nachtwey e Eve Arnold (la cui retrospettiva è stata in mostra proprio a Torino, Palazzo Madama, fino al 27 aprile scorso).

 

Chim negli anni 30 seguirà alcuni tra i più significativi eventi politici dell’epoca, collaborando come freelance per importanti riviste quali ”Life”e ”Regards”. Documenterà la Guerra Civile in Spagna, durante la quale scatterà la celebre foto della madre che allatta il suo bambino nel corso di una manifestazione contadina a Badajoz (1936).

 

Durante il secondo conflitto mondiale, si arruolerà nella US Air Force, con il delicato compito di foto interprete delle immagini aeree. 

 

Nel dopoguerra scatterà la serie “Children of Europe” per l’Unicef; si tratta di fotografie che documentano in modo esplicito la drammaticità e la distruzione della guerra vista con gli occhi dei bambini. Sono immagini commoventi, che hanno messo sotto gli occhi del pubblico l’enorme numero di minori mutilati fisicamente ed emotivamente, rimasti orfani e privati del poco che la vita gli aveva dato.

 

Il fotografo morirà sul campo: nel 1956 sarà ucciso al Canale di Suez mentre stava preparando un servizio per Newsweek sul conflitto arabo-israeliano.

 

Nella mostra trovano posto tanti esempi di fotografia, non solo di guerra, ma anche volti di personaggi icone del mondo del cinema e della politica dell’epoca, nonchè celebrità di Hollywood come Sophia Loren, Ingrid Bergman e Joan Collins.

 

L’ultima parte dell’esposizione è dedicata alle immagini che ritraggono il fotografo nella sua quotidianità, con i suoi amici.

 

L’esposizione è stata organizzata da Silvana Editoriale, in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte.
Il percorso espositivo si compone di 127 fotografie in bianco e nero, suddivise in 9 sezioni attraverso le quali il pubblico potrà attraversare le fasi fondamentali della sua carriera, cogliendo la vera essenza di questo fotografo poliedrico.

 

Giulia Pugliese

 

 

 

David Seymour – Retrospettiva
3 aprile – 14 settembre 2014
Torino, Palazzo Reale

www.ilpalazzorealeditorinio.it
Dal martedì alla domenica: 9.30 – 18.30
chiuso il lunedì

 

 

 

 

 

L’arcivescovo ai giovani: “Ragazzi reagite, non tacete”

“Non rassegnatevi al mondo di oggi dove in troppi ancora muoiono di fame e dove c’è miseria. Un mondo dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri’

 

duomoMessaggio di speranza e riflessione  rivolto ai giovani dall’arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, in occasione della festa di Maria Ausiliatrice: ” Reagite, non tacete. E non rassegnatevi al mondo di oggi dove in troppi ancora muoiono di fame e dove c’è miseria. Un mondo dove i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri, cassintegrati, disoccupati e precari sempre più poveri’, come scriveva Paolo VI nella Populorum Progressio”.

 

Il capo della Chiesa cattolica subalpina è ancora una volta in piena sintonia con la linea di Papa Francesco.

 

(Foto: il Torinese)

 

Torino si tinge di verde

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia

 

flor14E’ tutto pronto per la quarta edizione di uno degli appuntamenti più attesi dai pollici verdi, non solo torinesi ma di tutto il Nord Italia. Da venerdì 23 a domenica 25 maggio (dalle 10.00 alle 20.00) torna Flor, la mostra mercato, ad accesso libero e gratuito, dedicata a piante, fiori, ortaggi, sementi, attrezzature per il giardinaggio, arredi da giardino. Un ottimo punto di incontro per gli appassionati, per chi coltiva orti e frutteti, per i collezionisti di piante rare, ma anche per chi semplicemente ama colorare la propria abitazione e chi desidera imparare a coltivare il verde ornamentale e commestibile.

 

Flor14, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte, anche quest’anno si svolge nel cuore della città: in piazza Carlo Alberto e nel tratto pedonale di Via Carlo Alberto. Nelle ultime edizioni ha attirato più di 70.000 visitatori appassionati del verde urbano e privato. Saranno più di un centinaio gli espositori, provenienti da tutta Italia con i loro prodotti: dagli agrumi siciliani alle piante alpine, dai profumi del mediterraneo con olivi, bouganville e gelsomini ad alberi e arbusti come aceri, camelie, azalee, rose, ortensie; piante rampicanti ideali per abbellire terrazzi e balconi ma anche piante da appartamento. Passeggiando tra le bancarelle sarà possibile scoprire piante rare e insolite, piante tropicali e piante acquatiche, ma anche libri, decorazioni e prodotti naturali per la persona e per l’ambiente perché a Flor si è attenti anche alla cura del nostro pianeta.

 

Flor14, proprio grazie al suo interesse per l’ambiente, rinnova la sua collaborazione con il Workshop I.MA.G.E.. Gli incontri di I.MA.G.E. 2014 si terranno giovedì 22 e venerdì 23 maggio presso il Centro Congressi Torino Incontra e proporranno un focus su medicina ambientale, salute e smart healt. Due giorni di confronto interdisciplinare sulle patologie legate all’inquinamento outdoor e indoor, sulle forme di prevenzione e sulle cure attraverso le medicine non convenzionali (omeopatia, fi toterapia, naturopatia, medicine tradizionali).

 

A questo link approfondimenti e programma: http://www.workshop-image.it/edizione-2014/

 

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Arcobaleno su Torino

Erano circa 10.000 gli iscritti che hanno affrontato correndo, passeggiando, ma soprattutto sorridendo, il percorso di 5 chilometri che ha avuto come punto di partenza Viale Medaglie d’oro per poi concludersi in Corso Massimo D’Azeglio in un bagno di musica e festa

 

arco1Per chi ha sempre sostenuto che Torino fosse una città caratterizzata dal grigiore della nebbia e dalle manifestazioni degli operai Fiat in cassa integrazione, la giornata di sabato 10 maggio dev’essere apparsa inverosimile. Allegria, divertimento, sport ma soprattutto colore sono stati gli ingredienti principali della Color Run tenutasi al Parco del Valentino.

 

Erano circa 10.000 gli iscritti che hanno affrontato correndo, passeggiando, ma soprattutto sorridendo, il percorso di 5 chilometri che ha avuto come punto di partenza Viale Medaglie d’oro per poi concludersi in Corso Massimo D’Azeglio in un bagno di musica e festa.arco3

 

Nelle ore successive in quasi tutte le strade del centro si potevano osservare giovani, famiglie con bambini e persone anziane che, completamente cosparsi di colore e vivacità, abbandonavano il “campo di battaglia” ancora inebriati dall’atmosfera entusiastica della corsa.

 

arco4Definita da tutti i Torinesi uno degli eventi meglio organizzati e meglio riusciti degli ultimi tempi, la Color Run è riuscita, con molta semplicità, a dare un tocco di vitalità e lucentezza ad una città troppo spesso offuscata dall’opacità dell’odierna “crisi”. Ci auguriamo che eventi come questo tornino a tirar fuori e a far brillare i colori di una Torino che ha ancora tanto da offrire.

 

Simona Pili Stella

 

 

 

 

 

Un ponte tra Torino e Addis Abeba

arco xTOADD è una Onlus italiana, fondata nel 2013, che promuove e realizza progetti di supporto e miglioramento rispetto a realtà particolarmente disagiate. L’esperienza di alcuni componenti dell’associazione,  impegnati in modo diretto sul territorio, è il principio di una proposta: essere presenti e costruire insieme un futuro sostenibile. Il nome della  Onlus è stato scelto pensando alle due città collegate dai progetti comuni, Torino ed Addis Abeba. TO ADD, in lingua inglese, significa aggiungere: aggiungere idee e nuovi progetti, anche in territori diversi, con esperienze, emozioni, riflessioni e nuove conoscenze da condividere. E’ una  piccola associazione che, attraverso i progetti in Ethiopia, vuole sostenere realtà locali disagiate non con aiuti economici diretti ma con supporti mirati, atti a costruire nuove opportunità. TOADD Onlus gestisce il progetto della Scuolina di Addis, ad Addis Abeba in Ethiopia. Nella scuolina sono ospitati piccoli in età prescolare con l’obiettivo di fornire loro una dignitosa istruzione e supportarli nel primi anni della loro vita.

www.toaddonlus.org

 

 

 

 

Nosiglia come Bergoglio: “La politica ascolti la gente”

Dopo lo “sgarbo” pontificio alla Casta, i cui rappresentanti erano stati snobbati e rimproverati da Papa Francesco in occasione della messa dei parlamentari in San Pietro, è ora la volta del richiamo del capo della Chiesa subalpina

 

curiaFedele alla linea bergoglian-francescana, e al clima di antipolitica imperante, l’arcivescovo di Torino, mons.Cesare Nosiglia, dà una bella strigliata ai politici in generale.

 

L’alto prelato, nel corso dell’omelia per la festa di San Giuseppe Cottolengo, si è augurato che la politica “riesca a dare un concreto segnale di discontinuità con il passato, quando i giochi di potere e di poltrone ed i programmi fatti a tavolino riempivano le pagine del giornali e ritorni ad ascoltare la gente”.

 

Dopo lo “sgarbo” pontificio alla Casta, i cui rappresentanti erano stati snobbati e rimproverati da Papa Francesco in occasione della messa dei parlamentari in San Pietro, è ora la volta del richiamo del capo della Chiesa subalpina: “I politici devono fare con la gente programmi concreti e fattibili, mettendo al centro i problemi quotidiani”.

 

 

 

(Foto: il Torinese)

Sostenere il Tibet è difendere la nostra libertà

“Come può una persona dire che si impegna in politica, cioè nel compito di migliorare la vita della gente se poi non è sinceramente sensibile anche alle ingiustizie, violenze, sopraffazioni, che  ogni essere umano subisce in qualsiasi parte del mondo?”

 

dalai lamaL’Associazione per il Tibet  è stata costituita su iniziativa del Consiglio regionale del Piemonte. Ha l’obiettivo di diffondere la conoscenza della cultura e delle tradizioni tibetane e di sostenere il popolo di quella regione nelle sue richieste di riconoscimento dei diritti civili e politici. Per saperne di più, il Torinese ha intervistato il presidente Giampiero Leo (a sinistra, con Davide Gariglio e il Dalai lama, nella foto della Città di Torino – www.comune.torino.it), consigliere regionale del Piemonte (Ncd), già assessore regionale alla Cultura.  

 

Il Tibet è una realtà cosi lontana da noi: che senso ha occuparsene?

Abbiamo deciso di occuparci del Tibet,  realtà drammatica di gran violazioni dei diritti umani, perché considero questa battaglia un imperativo morale. Come può una persona dire che si impegna in politica, cioè nel compito di migliorare la vita della gente se poi non è sinceramente sensibile anche alle ingiustizie, violenze, sopraffazioni, che  ogni essere umano subisce in qualsiasi parte del mondo?

 

In che cosa consiste l’attività dell’associazione?

Le attività dell’Associazione  sono moltissime, anche perché la stessa è estremamente attiva, essendo formata ufficialmente da oltre 40 consiglieri, ma aperta alla partecipazione attiva e propositiva  di rappresentanti delle più importanti organizzazioni per i diritti umani presenti sul territorio regionale e nazionale. Chi volesse documentarsi sul dettaglio delle iniziative può quindi collegarsi al sito ”www.cr.piemonte.it”  del Consiglio Regionale del Piemonte. Il funzionario responsabile è  Alessandro Paolini. Lavorano con me i due vicepresidenti Gianna Pentenero  e Antonello Angeleri.

 

Queste iniziative incidono almeno un po’ sulle politiche repressive della Cina?

L’incisività complessiva non è molto forte, data la situazione politica mondiale e lo straordinario peso della Cina in essa. Si sono ottenuti comunque singoli risultati a favore di situazioni particolari. La cosa più importante però è il messaggio di solidarietà e incoraggiamento all’eroico popolo tibetano, che chiede innanzi tutto (il Dalai Lama è la più alta rappresentanza del  “ Tibet libero” lo ripetono sempre!) di no essere dimenticato, di non essere lasciato solo e nell’oblio.

 

Lei ha incontrato il Dalai Lama a Torino. Che emozioni le ha trasmesso?

Commozione, ammirazione, rispetto.. Tenerezza, tutto insieme! Noi abbiamo il privilegio di unirci sul nostro territorio, a Roma , la Santa Sede, e quindi la possibilità di aver avuto più vicino personalità anche come Giovanni Paolo II , Benedetto XVI e Papa Francesco, ed io sono un convinto loro “ Apostolo” . Quando penso al Dalai Lama, ringrazio la Provvidenza per aver regalato al mondo una simile rarità umana.

 

Giuliana Romano

I capolavori dei Preraffaelliti a Palazzo Chiablese

Le  idee rivoluzionarie e moderne di questo gruppo di pittori, vissuti nella seconda metà dell’Ottocento, hanno dato vita ad uno dei più importanti movimenti artistici del XIX secolo

 

_preraffaellitiPiù di 70 opere della Confraternita dei Preraffaelliti sono in mostra da domani, sabato 19 aprile a Torino, prima di rientrare al termine di un tour mondiale alla Tate Britain di Londra.La mostra “Preraffaelliti: l’utopia della bellezza”, allestita nel rinnovato Palazzo Chiablese, resterà aperta fino al 13  luglio. Sono esposti autentici capolavori che sono entrati nell’immaginario collettivo mondiale.

 

Le  idee rivoluzionarie e moderne di questo gruppo di pittori, vissuti nella seconda metà dell’Ottocento, hanno dato vita ad uno dei più importanti movimenti artistici dell’epoca. Tra le opere celebri presenti:  Ophelia di John Everett Millais, L’amata (La sposa) di Dante Gabriele Rossetti, Prendi tuo figlio, Signore di Ford Madox Brown e Sidonia von Bork 1560 di Edward Coley Burne-Jones, con i grandi paesaggi romantici della campagna inglese