ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 71

Il Sindaco di Sauze d’Oulx scrive alla Premier Meloni sul tema Fondo Solidarietà Comunale

SAUZE D’OULX – La situazione del Fondo di Solidarietà Comunale è ormai insostenibile ed il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi ha scritto alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro del Turismo Daniela Santanchè e al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti.

ll Sindaco Meneguzzi fa una premessa: “Non avendo mai avuto un riscontro in nessun senso, agli appelli che ho ed abbiamo presentato insieme a moltissimi Comuni “Turistici”, negli anni precedenti l’attuale Legislatura, ho deciso di rivolgermi all’attuale Governo in carica in quanto noi tutti 592 Comuni Turistici Italiani accomunati tristemente dal comparire nell’allegato 4, colonna 4, del D.P.C.M. 18 maggio 2016 Fondo di solidarietà comunale. Definizione e ripartizione delle risorse ……..”.

Il Sindaco Meneguzzi entra nel merito della questione: “La colonna 4, denominata “F.S.C. al netto degli accantonamenti (incapienti)”, individua i Comuni che, sostanzialmente, non

accedono al riparto del Fondo Solidarietà Comunale. Tale fondo, costituito con l’apporto da parte di ciascun Comune della quota del 22,43% del gettito IMU stimato, ad aliquota base, vede nei nostri casi, una ulteriore componente negativa che viene trattenuta dall’Agenzia delle Entrate, ad alimentare ulteriormente il F.S.C. (Comuni incapienti). In sostanza tutti i nostri Comuni alimentano tale fondo (in tanti casi con somme considerevoli) e non ricevono un euro dallo stesso”.

Mauro Meneguzzi sottolinea in particolare due aspetti: “Scorrendo l’elenco dei Comuni, si ritrovano gran parte dei Comuni turistici di questo Paese (le Regioni Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia non sono interessate dal DPCM) ed analizzando i dati ed i parametri che danno luogo alla definizione del F.S.C., non di facile comprensione, emergono comunque due fattori che, secondo me, penalizzano ingiustamente i Comuni turistici: si tratta della capacità fiscale e dei “fabbisogni standard”. Il D.M. determina una capacità fiscale pro-capite per ogni Comune, mentre i fabbisogni standard derivano dal lavoro della SOSE che avrebbe dovuto portare alla definizione dei costi standard dei servizi dei Comuni attraverso un meccanismo di rilevazione dei costi che aveva impegnato i nostri uffici, soprattutto il servizio finanziario, negli scorsi anni e, ne sentivamo proprio la mancanza, che, ci pare, abbia partorito un topolino”.

Il Sindaco di Sauze d’Oulx si sofferma sulla realtà dei Comuni turistici: “È fin troppo evidente che tali elementi tengono in poca considerazione la realtà dei Comuni turistici. Mi chiedo che senso abbia per i Comuni turistici prendere a riferimento la sola popolazione residente e non tenere in debita considerazione i flussi turistici: è evidente che i servizi ai cittadini ed ai turisti che siamo chiamati a fornire hanno costi che non possono essere parametrati ai soli residenti. A titolo esemplificativo nel documento “Relazione riepilogativa delle determinanti dei fabbisogni standard” elaborata dal MEF, si rileva che “La consistenza e la struttura del patrimonio immobiliare spiega circa il 7% del fabbisogno complessivo (rientrano in questo gruppo variabili come il numero degli immobili residenziali e non residenziali) e rappresenta una determinante importante del fabbisogno relativo al servizio di smaltimento dei rifiuti e ai servizi svolti dall’ufficio tributi”. Verrebbe da dire “tutto qui?”: perché il patrimonio immobiliare delle strutture turistiche e delle seconde case non è forse servito dalla viabilità, dalla pubblica illuminazione, dalle aree verdi, non genera forse un certo numero di pratiche edilizie, ecc. ?. Da una parte il turismo pare venga sempre più riconosciuto come un importante “sistema industriale” di questo Paese ed un settore strategico sul quale puntare e, dall’altra, tanti Comuni turistici si vedono sottratte risorse rilevanti, corrisposte dai propri contribuenti e non dispongono quindi di fondi per sostenere il settore”.

Il Sindaco Meneguzzi si focalizza sull’Alta Valle Susa: “Nel caso dei nostri Comuni Turistici sul territorio dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, la forbice tra la dimensione “residenziale” e quella “turistica” è particolarmente rilevante, come per molti dei Comuni Turistici Italiani: i residenti nei nostri 6 Comuni sono circa 4.300, ma il patrimonio immobiliare, da censimento Istat 2011, ammonta ad oltre 22.700 unità immobiliari (per dare l’idea simile a Città come Vercelli, Mantova o Macerata), abbiamo oltre 12.000 posti letto in strutture ricettive e oltre 600 unità locali relative ad imprese operanti nel settore turistico”.

Il caso di Sauze d’Oulx è emblematico come sottolinea Mauro Meneguzzi: “Si ratta certo di un fondo di solidarietà, ma non possiamo chiamarlo in tal modo quando assume una dimensione che non ha nulla a che vedere con un condivisibile, principio solidaristico (ci sono oltre 200 Comuni nei quali gli importi complessivi trattenuti dall’Agenzia delle Entrate sono superiori al 50% del gettito IMU ad aliquota base ed il Comune di Ceresole Reale era sul primo, non invidiato, gradino del podio con ben il 97,29%). Nel caso specifico del mio Comune Sauze d’Oulx, nell’anno 2023 appena conclusosi, a fronte di un gettito IMU presunto di € 4.550.000,00 il F.S.C. ha trattenuto ben € 2.376.915,00 pari ad una percentuale di prelievo del 52%! Mi spiace aver usato dei “tecnicismi” ma spero di aver fatto capire che c’è qualcosa che non funzione nel sistema”.

Ultimo tema che tocca il Sindaco Meneguzzi è relativo alla restituzione di fondi ai Comuni: “I nostri Comuni dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, avevano già impugnato al TAR Lazio il DPCM di determinazione del FSC per l’anno 2015 e susseguentemente ottenuto una sentenza a Noi favorevole dal successivo giudizio in Consiglio di Stato. Ahimè, ad oggi, nonostante detta sentenza, siamo ancora in attesa di ricevere la restituzione, dopo quasi 8 anni, delle somme a Noi spettanti in base a detta sentenza!”.

A “Parla con Me” “Agritech e Suolo: quando la tecnologia tutela un patrimonio prezioso

La puntata del 18 gennaio 2024

 

Giovedì 18 gennaio, alle ore 18:00, Simona Riccio, Agrifood &Organic Specialist, oltre che fondatrice di “Parla con Me”, tornerà in diretta con la continuazione della puntata che ha suscitato grande successo il 21 dicembre scorso. Questa puntata, proprio per la vasta richiesta di approfondire il funzionamento pratico delle app, strumenti elettronici e droni, si concentrerà sull’applicazione pratica delle tematiche discusse. La puntata, intitolata “Agritech e Suolo – quando la tecnologia tutela un patrimonio prezioso”, vedrà la partecipazione degli stessi relatori della puntata precedente: Cristiano Spadoni, Project Development Leader Image Line e Reporter AgroNotizie; Salvatore Filippo Di Gennaro, Ricercatore presso CNR – IBE (Consiglio Nazionale delle Ricerche); Francesco Civolano, Tecnico agronomo e analista dati presso iFarming Srl.

Diversi saranno i temi trattati durante la puntata: Image Line, un nuovo approccio digitale nel carbon farming, con l’esperienza di LIFE VitiCaSe in vigneto; CNR – IBE, con un approfondimento su Agrosat e presentazione del progetto B – Wine, dedicato a pratiche sostenibili di gestione del vigneto, supportate dall’uso del Biochar e della valutazione tramite i sistemi digitali di analisi per calcolare l’impatto delle pratiche agricole. Il terzo tema affrontato sarà l’iFarming, analisi dei big data generati dai sensori, l’esplorazione della potenzialità dell’IoT nel comprendere la salute del suolo, il rapporto tra suolo e acqua e la presentazione dei progetti avviati.

“Parla con Me” sarà trasmesso in diretta sulla pagina Linkedin Top Voices e Facebook di Simona Riccio, oltre che sul canale Youtube di “Parla con Me”.

La mission di “Parla con Me” si estende al coinvolgimento dei giovani, promuovendo un cambio generazionale in un mondo che richiede consapevolezza e sostenibilità.

Per riascoltare le puntate e per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale www.parlaconmeofficial.it

 

Mara Martellotta

FlixBus e Via Francigena, nuove forme di viaggio sul territorio

Turismo responsabile in provincia di Torino

 

Chi percorre la Via Francigena in Piemonte ha diritto ad agevolazioni sul trasporto in FlixBus per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio.

 

 

FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene hanno rinnovato l’accordo per il 2024: anche quest’anno, chi percorrerà la via di pellegrinaggio più antica d’Europa potrà viaggiare sugli autobus di FlixBus a tariffe agevolate per spostarsi fra le tappe, arrivare alla tappa di partenza o tornare a casa alla fine del viaggio, in provincia di Torino e in tutta Italia.

In Piemonte la Via Francigena collega 13 tappe, attraversando la regione in due varianti che si ricongiungono a Vercelli per poi puntare verso la Lombardia, l’una scendendo dalla Valle d’Aosta e l’altra procedendo da ovest. Fra le tappe piemontesi, vi sono anche Torino, Chivasso e Oulx, dove il cammino interseca la rete di FlixBus.

In particolare, Torino rappresenta uno snodo nevralgico all’interno della rete di FlixBus, sia per i collegamenti nazionali che per le linee internazionali. Grazie alle numerose connessioni in arrivo nel capoluogo piemontese, i viaggiatori potranno raggiungere in autobus le fermate di Corso Vittorio Emanuele II, a pochi minuti dal cammino, Torino Lingotto e Torino Stura, per poi incamminarsi alla scoperta del territorio lungo la Via Francigena. La stessa cosa vale per chi raggiungerà in autobus Chivasso e la località di Oulx, in Val di Susa.

La sinergia tra FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene produce così vantaggi sia per chi percorre la Via che per il territorio stesso.

Da un lato, percorrendo a piedi la Via Francigena, i viaggiatori potranno stabilire un contatto più intimo e profondo con le comunità che incontreranno lungo il proprio itinerario nei territori della provincia, dal Canavese alla Val di Susa. Il viaggio si fa così esperienza concreta dei luoghi, in cui chi viaggia rinuncia a dettare i propri ritmi e le proprie esigenze in favore di un’attitudine più aperta.

Dall’altro, la scelta di raggiungere Torino, Chivasso e Oulx con un autobus FlixBus anziché con la propria auto consentirà loro di diminuire significativamente l’impatto ambientale del proprio viaggio[1], nonché di contribuire alla riduzione del traffico e al decongestionamento stradale. La cura per il territorio si esprime, in questo modo, anche come attenzione per l’ambiente.

Incentivando questa scoperta della provincia di Torino a passo lento, FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene vogliono supportare l’affermazione, sul territorio, di un approccio al viaggio più consapevole e immersivo, consentendo così a chi sceglierà questa modalità di viaggio di sentirsi più residente che turista.

 

Un’alleanza tra aziende, associazioni ed enti del territorio di cui beneficiano viaggiatori e territorio

Nel 2023 il mondo dei viaggi si è confrontato con uno scenario profondamente mutato e dominato da tendenze che hanno talvolta destato preoccupazione. La riapertura delle attività turistiche all’indomani del periodo pandemico ha portato a un brusco incremento della domanda in quest’ambito, classificato da molti come revenge travel, o turismo di rivalsa.

Tra i fenomeni correlati, quello dell’overtourism, o sovraffollamento turistico, ha gettato una nuova luce sulla fragilità del patrimonio nazionale e sull’esigenza di un approccio diverso alla promozione del territorio, in grado di creare ricchezza per le economie locali senza tuttavia pregiudicarne gli equilibri e la qualità della vita per le comunità.

Illuminare itinerari meno conosciuti e incentivare nuove opportunità di viaggio in periodi dell’anno insoliti attraverso la destagionalizzazione può contribuire a ridurre la pressione sui territori, e contemporaneamente supportare economie meno visibili, sostenendo l’occupazione e la crescita in questi contesti.

E del resto, sono le persone stesse che rivendicano il diritto di accedere a nuovi modelli di viaggio più consapevoli. Lo studio Cosa ci spinge a viaggiare, condotto per conto di FlixBus dalla società di ricerche Squadrati, ha rivelato come oggi sempre più persone manifestino, fra le altre cose, il bisogno di esperienze autentiche in viaggio e una maggiore esigenza di sostenibilità.

Per citare due fra i dati più significativi, il 33% delle persone intervistate ha indicato una preferenza per viaggi “formativi” «per scoprire luoghi e città con gli occhi dell’esploratore, non del turista» (contro il 26% del pre-Covid), e addirittura il 41% ha indicato di voler «vivere un’esperienza di arricchimento, di crescita personale» (contro il 31% del pre-Covid).

 

Poste: online i documenti utili ai fini ISEE

Per i cittadini della provincia di Torino è possibile richiedere online i documenti utili ai fini ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) per il 2024.

Tutti i clienti di Torino del Gruppo Poste Italiane, ovvero i possessori di un conto corrente, di un libretto postale, o titolari di carte prepagate Postepay, possono accedere al sito www.poste.it e richiedere la giacenza media e il saldo di tutti i prodotti (intestati e cointestati) in un unico documento, necessario per richiedere l’ISEE per l’anno appena iniziato. Per richiedere il documento sul sito di Poste è necessario essere registrati a www.poste.it ed aver associato un numero di telefono ad uno dei propri prodotti finanziari.

Da quest’anno inoltre per i cittadini di Torino sarà possibile richiedere online l’attestazione valida ai fini ISEE 2024 anche per i minori, selezionando l’opzione ”Per un minore”.

Il documento, che viene emesso su richiesta dell’intestatario, raccoglie tutte le informazioni necessarie per il calcolo dell’ISEE relative ai prodotti finanziari, in particolare riporta saldo e giacenza media dei conti e dei libretti di risparmio attivi/estinti nel corso dell’anno 2022, il valore nominale dei Buoni Fruttiferi Postali (cartacei e dematerializzati), saldo e giacenza media delle Postepay nominative, delle Postepay con IBAN e delle Carte Enti Previdenziali, la situazione dei Fondi di Investimento e del Deposito Titoli nonché l’attestazione dei premi versati per Polizze Assicurative.

Anche quest’anno le attestazioni valide ai fini ISEE 2024, con i dati aggiornati al 31.12.2022, potranno essere consultate accedendo alla Bacheca da App o dal sito www.poste.it , aprendo il messaggio «Attestazione patrimoniale valida ai fini ISEE 2024» e scaricando il documento.

Le nuove modalità di accesso al servizio confermano il processo di digitalizzazione avviato da Poste Italiane: tramite il sito internet www.poste.it, ad esempio, i clienti registrati possono facilmente gestire il Conto BancoPosta o il Libretto di Risparmio, sottoscrivere un Buono Fruttifero on line, richiedere la spedizione di un pacco, attivare il servizio seguimi o acquistare prodotti filatelici. Si ricorda infine che le APP di Poste Italiane sono gratuite e sono utilizzabili in mobilità anche da chi non è titolare di un rapporto con l’Azienda, come un vero e proprio Ufficio Postale a casa dei cittadini.

Per tutti i dettagli sul servizio è possibile consultare il sito https://www.poste.it/prodotti/rilascio-certificazione-ai-fini-isee.html.

Gli allevamenti e la qualità dell’aria

Sono confermate le presenze del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e del presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini al convegno formativo “Gli allevamenti e la qualità dell’aria” in programma a Torino venerdì 19 gennaio dalle 9.30 alle 13.00 presso il Foyer del Toro del Teatro Regio.

 

Il convegno è organizzato da Coldiretti Torino con i Dipartimenti di Scienze agrarie e Scienze veterinarie dell’Università di Torino ed è accreditato per i crediti formativi dell’Ordine dei Giornalisti.

Grazie ai contributi del mondo scientifico, lo scopo del convegno è riportare il fenomeno delle emissioni degli allevamenti e delle concimazioni in agricoltura nella sua reale portata.

Proprio nei giorni dell’ennesima limitazione della viabilità urbana a causa del peggioramento della qualità dell’aria e di fronte all’accusa agli allevamenti e alle pratiche agricole di essere le più importanti cause delle polveri sottili in Piemonte, ci pare importante approfondire il ruolo reale del settore primario (che produce il nostro cibo) nella generazione delle polveri sottili e ricordare le limitazioni a cui sarà sempre più sottoposta l’agricoltura.

Ma un altro scopo è anche quello di indagare l’importanza ambientale (più generale) del rapporto tra animali allevati e nicchie ecologiche e il rapporto tra la concimazione naturale animale e la rigenerazione dei terreni e per garantire le produzione vegetale negli anni in cui si cerca di aumentare la quota di concimazione organica per diminuire la quota di concimazione chimica.

Oltre all’intervento del ministro Gilberto Pichetto Fratin, che parlerà delle politiche nazionali per migliorare la qualità dell’aria, e all’intervento del presidente Ettore Prandini, che illustrerà le proposte di Coldiretti, sono previste le relazioni di Secondo BarberoDirettore Generale ARPA Piemonte; Davide Biagini, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino; Laura Zavattaro, Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Torino; Giampiero Lombardi, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di TorinoElio Dinuccio, Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

30 nuovi minibus elettrici nella flotta di GTT

La flotta GTT si arricchirà a breve di nuovi veicoli elettrici di piccole dimensioni, che saranno utilizzati per realizzare quanto previsto dal piano Nuovo Trasporto Torino in relazione alla riprogettazione delle linee STAR nel centro cittadino.

L’azienda ha infatti aggiudicato la gara per l’acquisto dei veicoli che prevede un primo lotto di 22 mezzi e la possibilità di acquistarne altri 8. L’aggiudicazione è stata possibile grazie alle risorse del PNRR assegnate alla Città di Torino.

 

La fornitura è stata vinta da INDCAR, azienda leader nel settore dei minibus in Europa, con sede in Spagna.
Il modello scelto è elettrico e-B6, un minibus di 6 metri. Si tratta di un prodotto con oltre 200 chilometri di autonomia in grado di trasportare fino a 33 passeggeri, molto compatto e con una grande manovrabilità, vista la necessità di transitare nelle strade del centro storico.
Nel mese di dicembre 2023, il minibus elettrico ha effettuato test reali nella città di Torino con il team tecnico di INDCAR, sui percorsi definiti dalla GTT per valutare le prestazioni del veicolo nelle zone più complicate o di difficile accesso.
“Il progetto di transizione ecologica di GTT vuole essere completo e toccare tutte le tipologie di servizio. Per questo, alla grande fornitura di bus standard, normali e articolati, abbiamo affiancato l’acquisto di veicoli di piccole dimensioni, adatti a servire una zona cruciale come il centro storico e a gestire il nuovo progetto di linee Star per rendere il centro cittadino raggiungibile con il mezzo pubblico, in modo capillare e con veicoli ad impatto zero” spiega Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT.
L’e-B6 si presenta come un’alternativa sostenibile nel trasporto pubblico urbano progettato per brevi tragitti dal centro della città, “Lavoriamo per offrire sempre soluzioni innovative e sostenibili, e con l’e-B6 contribuiamo nel segmento dei minibus di meno di 6 metri per la decarbonizzazione delle città, come è in questo momento, Torino, e speriamo che possano essere anche molte altre località, dichiara Gaël Queralt, CEO di INDCAR. “Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati da GTT per la fornitura di questi 30 minibus”, aggiunge il manager.
La consegna del primo lotto di contratto con GTT a Torino sarà di 10 unità e avverrà alla fine del 2024 e il resto di 12 unità sarà all’inizio del 2025.

 

Altri tremila metri quadri per la ricerca a Candiolo

 

Il 2024 per l’Istituto di Candiolo – IRCCS inizia nel segno dellaricerca. Sono infatti terminati i lavori del Primo Lotto del Piano di Sviluppo “Cantiere Candiolo” realizzato dalla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro per sostenere le attività di cura e ricerca oncologica dell’Istituto di Candiolo – IRCCS.

Sono tre i nuovi interventi realizzati. Il primo è Oncolab, nuovo spazio di 3mila metri quadrati dedicati alla ricerca, dove si studieranno nuove soluzioni farmacologiche per la cura delcancro. Con i 3mila metri quadrati dell’Oncolab gli spazi dedicati alla ricerca dell’Istituto di Candiolo – IRCCS crescono e arrivano a 13mila totali.  Oncolab si estende su 3 piani, e ospita 15 nuovi laboratori all’avanguardia, che si  aggiungono ai 39 già esistenti all’interno di Candiolo e che consentono di implementare gli studi sull’oncologia di precisione e personalizzata. Vi lavoreranno circa 30 persone tra ricercatori e personale tecnico. La struttura consente di rendere ancora più proficuo e veloce il dialogo diretto fra ricerca e clinica, attraverso l’integrazione di diverse disciplinescientifiche e l’utilizzo di tecnologie sempre più avanzate per offrire ai pazienti ulteriori possibilità di cura e guarigione.

Questo primo traguardo del piano di sviluppo “Cantiere Candiolo” comprende anche il secondo intervento, Recycle Lab – che sottolinea l’attenzione particolare che l’Istituto di Candiolo IRCCS pone

sulle importanti tematiche igieniche, ambientali e di sostenibilità- e il terzo intervento, la nuova Centrale Tecnologica. I lavori di progettazione e di realizzazione sono iniziati durante la pandemia e sono durati circa 30 mesi, impegnando 300 persone tra operai, maestranze e tecnici.

Questo investimento conferma anche la volontà della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di far sì che l’Istituto continui ad essere un riferimento italiano e internazionale per le cure, le sperimentazioni cliniche e l’attenzione ai pazienti, come ha anche certificato l’OECI (Organisation of European Cancer

Institute) attribuendo a Candiolo lo status di “Comprehensive Cancer Centre”, che rappresenta il riconoscimento più prestigioso nella classificazione dei centri dedicati alla ricerca e cura del cancro.

Infine ad aprile entrerà in funzione una nuova Tomotherapy di ultima generazione, che fa seguito a quella installata in aprile 2023, per un ulteriore investimento di circa 7 milioni di euro. Le nuove Tomotherapy sono apparecchiature più efficaci, più efficienti, con una qualità

superiore delle immagini, e che consentono cicli di terapia più veloci, a tutto vantaggio dei pazienti.

Per sottolineare questo significativo impegno la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro coglie l’occasione per presentare un refresh della sua immagine visiva, una scelta nel segno della continuità e del suo DNA, con uno sguardo rivolto al futuro e ai nuovi pubblici. È online il nuovo sito www.fprconlus.it che valorizza i contenuti di cura e ricerca sul cancro, e rende più semplice la fruibilità per i sostenitori.

“La ricerca oncologica sta attraversando una fase determinante, i prossimi anni vedranno importanti risultati nell’ambito delle terapie personalizzate. La spinta ad andare avanti con sempre maggior determinazione – dichiara Allegra Agnelli, Presidente della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro- ci arrivadalla vicinanza di migliaia di persone, donatori, imprese e istituzioni che da oltre 37 anni continuano a sostenerci. Ma certi traguardi non si sarebbero potuti raggiungere senza l’impegno delle 800 persone che lavorano ogni giorno in Istituto con competenza e umanità verso i pazienti”.

Per Gianmarco Sala, Direttore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, “La fine dei lavori del Primo Lotto di Cantiere Candiolo è un risultato importante raggiunto nonostante lapandemia e lo scenario generale complesso, permettendo ai ricercatori e medici di avere nuovi innovativi strumenti nella sfida contro il cancro e renderlo sempre più curabile”.

Poste, i risparmiatori torinesi scelgono libretti e buoni fruttiferi

Libretti di Risparmio e Buoni Fruttiferi Postali si confermano ancora tra le forme di risparmio più amate nella provincia di Torino. Sono infatti oltre 845mila iLibretti Postali e circa 1milione499mila i Buoni Fruttiferi Postali scelti dai cittadini quale soluzione di deposito e investimento.

In tutta la Regione Piemonte quasi la metà dei cittadini ha un Libretto di Risparmio per un totale di 1milione e 700mila Libretti attivi e i tre quarti della popolazione possiede un BuonoFruttifero Postale.

Numeri che confermano l’importanza di questi prodotti nelle scelte di risparmio degli italiani: in totale sono oltre 30 milioni i Libretti Postali e quasi 44 milioni i Buoni Fruttiferi Postali sottoscritti nel Paese.  

Il risparmio postale grazie alle sue caratteristiche si conferma uno strumento sicuro, poiché garantito dallo Stato Italiano e flessibile, in quanto gestibile anche attraverso il sito www.poste.it o tramite l’APP BancoPosta

In questo particolare periodo storico la volatilità dei mercati finanziari modifica le scelte di investimento dei risparmiatori, orientandole verso prodotti meno esposti all’andamento dei mercati finanziari.

Poste Italiane ha storicamente dimostrato resilienza nei momenti di turbolenza finanziaria, affermandosi come un “porto sicuro” per i risparmiatori, grazie a un portafoglio di offerta finanziaria che continuerà a mantenere, anche in futuro il Risparmio postale al centro degli strumenti di gestione.

 

Fino al prossimo 10 gennaio 2024, inoltre,  èdisponibile l’Offerta Supersmart Premium 540 giorni, dedicata a tutti i titolari di Libretto Smart che apportano nuova liquidità in Poste Italiane. Ha una durata di 540 giorni e consente di ottenere un tasso del 4,00% annuo lordo sulle somme accantonate se portate a scadenza.

Le somme che incrementano il saldo di nuova liquidità sono quelle versate sul conto corrente postale o sul libretto Smart/altro libretto, esclusivamente attraverso le seguenti modalità: bonifico bancario direttamente sul libretto Smart o conto corrente postale e successivamente sul libretto Smart tramite girofondo; versamento di assegni bancari e circolari; accredito di stipendi e pensioni.

Inoltre, per chi non avesse nuova liquidità, è disponibile l’Offerta Supersmart 360 giorni sempre dedicata a tutti i titolari di Libretto Smart, che consente di ottenere un tasso di interesse annuo lordo dell’2,50% sulle somme accantonate e portate a scadenza dei 360 giorni. 

 

Disponibile anche l’Offerta Supersmart Pensione 364 giorni dedicata a chi ha presentato una richiesta di accredito di una pensione INPS presso Poste Italiane o che abbia ricevuto almento un accredito sul Libretto Smart. Ha una durata di 364 giorni e permette di ottenere un tasso di interesse lordo a scadenza del 3,50%.

Tutte le offerte sono attivabili in uno dei 419 uffici postali della provincia di Torino dal sito poste.it e dall’app BancoPosta. L’accantonamento minimo è di 1.000€ incrementabile per multipli di 50€.

 

Accanto alle nuove offerte restano sempre disponibili i Buoni Fruttiferi Postali che non hanno costi di sottoscrizione, gestione e rimborso, salvo gli oneri fiscali, garantiscono sempre la restituzione del capitale investito e il titolare può chiedere in ogni momento il rimborso del capitale più gli eventuali interessi maturati. È possibile, inoltre, investire piccole somme. La ritenuta fiscale è del 12,50% e i Buoni sono esenti da imposta di successione e sono sottoscrivibili negli uffici postali e online, attraverso il sito poste.it e l’app BancoPosta.

Acquisto auto, in arrivo i nuovi incentivi

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Entro febbraio, è atteso il via libera e l’effettiva attuazione del decreto riguardante i recenti incentivi per l’acquisto di veicoli. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy suggerisce di stanziare complessivamente 930 milioni di euro per gli incentivi, che potrebbero raggiungere fino a 13.750 euro per ogni individuo, con l’obiettivo di rinnovare il parco auto italiano, tra i più anziani in Europa in termini di anni accumulati.

Il funzionamento del nuovo ecobonus sarà caratterizzato da diverse componenti. Innanzitutto, è confermato che saranno previsti importi maggiorati per coloro che rientrano in fasce di reddito medio-basso, con un bonus aggiuntivo del 25% per coloro con un Isee inferiore ai 30mila euro. Inoltre, si sta valutando l’opzione di incentivare specificamente l’acquisto di veicoli italiani.

D’altra parte, gli incentivi varieranno in base alla classe dell’auto che viene rottamata, con l’esclusione di quelle considerate più inquinanti. Ciò significa che il contributo finanziario potrebbe aumentare o diminuire a seconda del tipo di veicolo sostituito, incoraggiando in tal modo il passaggio a modelli più ecologici e sostenibili.

All’interno del provvedimento, è prevista l’implementazione del raddoppio del contributo per i taxi che hanno ottenuto successo nel concorso straordinario per l’ottenimento, a titolo oneroso, di nuove licenze, così come per i soggetti autorizzati a esercitare il servizio di noleggio con conducente. Tale aumento del bonus sarà esteso anche ai precedenti detentori di licenze taxi o agli operatori autorizzati per il servizio NCC che opteranno per la sostituzione del proprio veicolo di servizio, in ottemperanza a quanto stabilito dal Decreto Legislativo Asset.

Il sistema di incentivazione sarà strutturato in fasce, distinguendo tra veicoli senza rottamazione. La prima fascia, senza necessità di rottamazione, riguarderà autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km (auto elettriche). In questo caso, senza rottamazione, l’incentivo sarà di base. Se, tuttavia, viene rottamato un veicolo Euro 4, l’importo del beneficio aumenterà a 9.000 euro; con un Euro 3, salirebbe a 10.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerebbe gli 11.000 euro di contributo.

La seconda fascia di incentivi, senza rottamazione, è dedicata agli autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km (auto ibride plug-in). In questo caso, senza rottamazione, l’incentivo sarà di base. Rottamando un Euro 4, l’importo del beneficio salirà a 5.500 euro; con un Euro 3, a 6.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerà gli 8.000 euro di contributo.

Il prossimo provvedimento atteso a febbraio dovrebbe presentare disposizioni significative riguardo all’Isee: le prime due fasce di incentivi dovrebbero beneficiare di un aumento del 25% per le persone fisiche con un Isee inferiore a 30 mila euro. In questo contesto, l’incentivo massimo di 11 mila euro raggiungerebbe quindi un importo massimo di 13.750 euro. Per tutte le fasce di incentivi, è prevista una soglia massima di prezzo per l’acquisto dell’automobile, fissata a 35 mila euro per la prima e terza fascia, e a 45 mila euro per la seconda fascia.

Si prevede anche l’introduzione di contributi per il rinnovo del parco auto commerciale delle Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel trasporto merci. Gli incentivi varieranno da mille a 18 mila euro a fronte della rottamazione di un vecchio furgone fino alla categoria Euro 4. Questi contributi saranno incrementati in caso di acquisto di veicoli elettrici o a idrogeno (da 2.200 a 18 mila euro), leggermente meno per quelli a gas naturale compresso, GPL, mono e bifuel o ibridi (da 1.500 a 5.500 euro), e notevolmente inferiori per i veicoli ad alimentazione tradizionale. Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Consumatori, Polliotto (Unc): “Attenzione a penale per recesso anticipato da forniture di luce e gas”

La Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori illustra le novità scattate il 1° Gennaio 2024.

Dal 1° gennaio 2024 rischio penali se recesso anticipato da contratti luce a tempo determinato o a prezzo fisso. Lo rende noto Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Come Unione Nazionale Consumatori abbiamo chiesto ripetutamente a Governo e Parlamento di annullare tale possibilità, depositando le osservazioni al disegno di legge sulla concorrenza appena varata, di abrogare l’art. 7, comma 5 del Decreto Legislativo n. 210 dell’8 novembre 2021, che prevede che il fornitore di energia elettrica possa far pagare ai clienti una somma di denaro in caso di recesso anticipato da un contratto di fornitura a tempo determinato o a prezzo fisso”, precisa il noto legale torinese.

Per poi riprendere: “I consumatori possono sempre cambiare fornitore, ma mentre in generale il recesso non ha costi per il cliente (quando cambia fornitore eventuali costi sono connessi alla sottoscrizione del nuovo contratto con il venditore entrante, ossia quello nuovo), nel caso di offerte della luce che prevedono un prezzo fisso e la durata del prezzo o del contratto per un tempo determinato (solitamente 12 o 24 mesi) è possibile sia previsto (e solitamente lo è) il pagamento di una somma da parte del cliente in caso di recesso anticipato, ossia se esercita il recesso prima del termine di durata del contratto o del prezzo”.

L’onere per il recesso anticipato deve essere indicato chiaramente nel contratto nel suo importo massimo (la somma di denaro richiesta potrebbe essere ridotta in fase di applicazione) e deve essere specificamente approvato e sottoscritto dal cliente; deve inoltre essere indicato nel riquadro “Modalità e oneri per il recesso” della Scheda sintetica, che riassume le caratteristiche dell’offerta.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.