ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 670

L’occupazione in agricoltura è in piena espansione

AGRICOL SAN GIORGIOC’è un settore in Piemonte che, nonostante la crisi economica, appare in continua espansione dal punto di vista dell’occupazione: l’agricoltura. Nel corso della congiuntura economica negativa avviatasi alla fine 2008, le assunzioni nel settore, infatti, si sono mosse in controtendenza, mostrando una crescita lineare, con gli avviamenti passati dalle 32.700 unità del 2008 alle 44.000 unità nel 2015 (+ 34,5%).

Sono le cifre fornite dall’assessora regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, durante l’intervento svolto durante il convegno “Stati generali della formazione nell’agroalimentare. Le nuove opportunità per l’agricoltura del futuro”, organizzato il 23 settembre nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto dall’Istituto tecnico agroalimentare del Piemonte in collaborazione con la Rete nazionale degli Istituti agrari, l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo e la rete degli Its Agroalimentari.

“Nel medesimo periodo – ha aggiunto Pentenero per dare meglio conto del fenomeno – i movimenti complessivi hanno segnato invece una flessione di quasi 50.000 unità (-8% circa). E nel primo semestre 2016, quando, per varie ragioni, i flussi occupazionali sono tornati a ridursi, il ramo agricolo ha continuato il suo trend espansivo, con una crescita dei movimenti registrati del 6,6% (+ 1.321 unità). L’agricoltura dunque si qualifica, sotto questo profilo, come settore dinamico con potenzialità di natura anticiclica, che va progressivamente aumentando il suo peso sul totale delle assunzioni, salito dal 5% al 7,5% tra il 2008 e il 2015. Un fenomeno favorito dai processi di riqualificazione e diversificazione delle colture e delle produzioni, ma anche dalla maggiore sensibilità dei consumatori verso la qualità dei prodotti agricoli, e dalla crescente appetibilità che il settore esercita nei confronti agricolturadei giovani, proprio per la natura green delle attività che vi si svolgono”.

La domanda di lavoro dipendente stagionale nel settore primario coinvolge prevalentemente cittadini stranieri con una quota del 45% di lavoratori con meno di 35 anni, e una netta maggioranza di uomini. Le assunzioni si concentrano in alcune aree particolarmente vocate: le province di Asti e Cuneo, dove nel Saluzzese si arriva al 50% di movimenti nel settore sul totale, i bacini di Acqui Terme, di Vercelli e Pinerolo, la fascia della provincia di Torino confinante con il Cuneese. Gli avviamenti, inoltre, hanno una durata media di oltre quattro mesi, configurandosi come occasioni di lavoro relativamente strutturate, con una prevalenza di braccianti e assimilati.

Caratteristica tipica dell’agricoltura è quella di poter contare su una filiera “allungata” che coinvolge l’industria di trasformazione, il commercio, il comparto turistico e della ristorazione. Anche in questo caso è evidente la natura anticiclica delle attività. Nel settore della trasformazione alimentare, il volume di assunzioni è rimasto pressoché invariato negli anni di crisi, oscillando intorno alle 15-16.000 unità annue, con una crescita a 18.700 avviamenti al lavoro nel 2015.

“L’agricoltura – ha concluso Pentenero – fornisce occasioni di lavoro importanti, soprattutto per i giovani, occasioni che la Regione sostiene con convinzione grazie al sistema della formazione professionale. Ad oggi sono 35 le figure professionali del settore agroalimentare formate in Piemonte, grazie a oltre 200 percorsi formativi di vario livello, da quelli finalizzati all’ottenimento delle qualifiche per l’obbligo di istruzione e per il conseguimento del diploma professionale, ai percorsi per adulti disoccupati o occupati, passando per l’alta formazione, grazie agli Its, Istituti tecnici superiori che offrono percorsi biennali alternativi o complementari a quelli universitari, con percentuali di inserimento nel mondo del lavoro molto alte”.

Mara Anastasia-www.regione.piemonte.it

 

Il rischio come opportunità

Rappresenta un nuovo e indispensabile approccio gestionale, inteso come il processo attraverso il quale gli enti pubblici e privati gestiscono il rischio inerente alle proprie attività

perna foto mole mongolfiera

Paolo Pietro Biancone*

 

Imparare a gestire il rischio si può. La globalizzazione dei mercati ha influenzato i consumi, la produzione industriale e il benessere sociale, soprattutto nei Paesi ad economia avanzata. La creazione di valore è diventata sempre più difficile e le imprese devono confrontarsi con nuovi e mutevoli rischi, frutto di questo nuovo contesto competitivo. Tale nuovo scenario economico, caratterizzato dall’incertezza, ha costretto le imprese ad affrontare con più attenzione la gestione dei rischi. Inoltre, i cambiamenti in termini di competitività hanno incentivato lo sviluppo e l’adozione di nuovi approcci nella gestione del rischio al fine di migliorare le performances aziendali e la creazione di valore.

Il Risk Management rappresenta un nuovo e indispensabile approccio gestionale, inteso come il processo attraverso il quale gli enti pubblici e privati gestiscono il rischio inerente alle proprie attività. Le declinazioni del rischio sono innumerevoli, legate ad aspetti   giuridici, economici, sociali e anche reputazionali. È, quindi, necessario analizzare se e come i sistemi manageriali siano in grado di supportare le proprie aziende nell’evitare gli effetti negativi connessi a questi rischi. Risulta poi fondamentale discutere di come i modelli innovativi di gestione del rischio abbiano contribuito alla definizione di nuovi obiettivi. È indispensabile condurre un’analisi giuridica in modo da indirizzare adeguatamente tutti i prevedibili effetti generati dall’ampliamento del campo di applicazione del Risk Management. Esperti e studiosi internazionali di Risk Management si sono incontrati negli scorsi giorni a Torino in un convegno organizzato dal Dipartimento di Management dell’Università di Torino per mettere sul tavolo di lavoro recenti progressi conseguiti nella misurazione e nella gestione dell’esposizione al rischio, ponendosi come obiettivo lo sviluppo di strumenti efficaci e di soluzioni innovative per la sua gestione.

Circa 80 ricerche scientifiche, 30 relatori di fama internazionali, rappresentanti del mondo aziendale e accademico hanno animato il dibattito su reputazione, responsabilità sociale, rischio fiscale, rischio tecnologico, rischio per le aziende pubbliche e private, rischio per le aziende sanitarie. E si è arrivati a una conclusione condivisa: si tratta di un tema di vitale importanza: per creare valore e cogliere le opportunità del business è necessaria la presenza costante, all’interno del sistema decisionale e di controllo delle organizzazioni, di competenze e attività dedicate. Con una importate precisazione: è errato pensare che il rischio sia solo negativo (downside risk). L’innovazione e la capacità di cambiamento sono per definizione portatori di rischio ma sono, allo stesso tempo, generatori di opportunità in grado di creare valore per l’impresa (upside risk). Assumere una valenza esclusivamente negativa del rischio potrebbe portare all’immobilismo decisionale e al non cogliere e al non costruire determinate occasioni che, nel tempo invece, potrebbero rivelarsi di successo. Di conseguenza, è errato pensare che evitare il rischio sia per definizione una strategia vincente.

 

*Professore ordinario di Economia Aziendale dell’Università di Torino

(Foto: il Torinese)

 

Israele, una democrazia sotto assedio

 GERUSALEMMELa presentazione del libro del professor Ugo Volli

Lunedì 26 settembre,  alle ore 18,  nella sala “Pininfarina” del Centro “Pannunzio”, via Maria Vittoria 35 H a Torino, avrà luogo  la  presentazione del libro “ISRAELE, DIARIO DI UN ASSEDIO” (ed. Proedi), di Ugo Volli.

Si tratta della cronaca puntuale di come terrorismo, politica internazionale e media collaborino a combattere la sola democrazia del Medio Oriente. L’autore è Ordinario di Semiotica del testo all’Università di Torino. Con lui colloquieranno Giovanni Leghissa, docente di Epistemologia delle Scienze umane  presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, all’Università di Torino, e Dario Peirone, docente di Economia e Gestione delle imprese presso il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de’ Martiis” dell’Università di Torino, nonché Presidente dell’Associazione Italia-Israele di Torino. Seguirà un dibattito.

 

Ehi tu! Hai midollo?

midolloDa questo fine settimana e fino al primo ottobre, in 16 piazze piemontesi torna l’evento Ehi tu! Hai midollo? a fianco di ADMO Piemonte nell’ambito della prima settimana nazionale Match it now per la donazione del midollo osseo e cellule staminali emopoietiche.

Si tratta di un evento innovativo, che ha permesso di avvicinare molti giovani al tema della donazione di midollo osseo, abbattendo i muri della disinformazione e producendo risultati concreti: in 5 edizioni di “Ehi tu! Hai midollo?” sono stati reclutati a livello nazionale, circa 19.500 potenziali donatori. Numeri che significano una concreta possibilità di vita per le numerose persone – quasi 1000 giovani ogni anno, solo in Italia – colpite da malattie once-ematologiche come la leucemia, che hanno bisogno di un trapianto di cellule staminali progenitrici del sangue, e che non hanno la fortuna di trovare un familiare compatibile per la donazione.

L’evento si rivolge in particolare ai ragazzi tra 18 e i 35 anni, range entro cui ci si può iscrivere al Registro Nazionale Italiano dei potenziali donatori, che in piazza incontreranno i volontari a disposizione per fornire informazioni sulla donazione e il personale medico per l’iscrizione tramite tampone buccale/prelievo di sangue.

A Torino l’iniziativa è in piazza Vittorio Veneto, sabato 24 settembre (dalle 10 a mezzanotte) e domenica 25 settembre (dalle 15 alle 20). L’elenco completo delle piazze è al seguente link: http://www.admopiemonte.org/index.php/component/content/article/2-non-categorizzato/123-match-it-now.html

Franceschini: “Il ministero resterà nel Salone del Libro di Torino”

Ifranceschinil nuovo salone del libro milanese è ” di natura prettamente commerciale” dice il ministro Dario Franceschini all’Ansa e il Ministero dei Beni Culturali “non vi parteciperà”. Mentre  a Torino “Il Salone  dovrà puntare soprattutto sulla promozione della letteratura e vogliamo continuare a lavorare su questo aspetto”. Franceschini ha confermato che il  Mibact resterà  nella Fondazione per il Libro e “discuteremo con Torino come la manifestazione possa  essere legata alla promozione della lettura, la nostra missione,  che garantisca e giustifichi la nostra presenza”.

Se i conti del Comune non tornano. Anomalie nel bilancio?

municipio comuneI conti tra Partecipate e Comune non tornano. La Giunta grillina vacilla e prende tempo, 45 giorni nei quali funzionari e dirigenti comunali dovranno attuare una ricognizione sul bilancio del Comune che stando a quanto rilevato dalle opposizioni presenterebbe molte anomalie , prima di incaricare un advisor esterno.

Questa è la decisione assunta dall’assessore al Bilancio Sergio Rolando e difesa a spada tratta dal Sindaco Appendino , prima di affidare l’incarico di revisione a consulenti esterni. Delibera “illegittima, sbagliata e da revocare” a detta del consigliere del Pd Stefano Lo Russo, che non risparmia nemmeno attacchi al curriculum vitae dell’assessore pentastellato “ C’è scritto che lei si preparò all’esame da revisore dei conti all’Università di Torino, invece risulterebbe che lei seguì quel corso al Cepu”  alla faccia della trasparenza e di quel “Onestà! Onestà! “ sbandierato in campagna elettorale dal Movimento Cinquestelle verrebbe in ogni caso da far notare.

Ma i dati  più allarmanti  sui conti della Città sono stati tirati fuori dal consigliere comunale Albertomorano1 Morano, che ha estrapolato diverse  ambiguità : “Nel bilancio 2015 Infra.To, si segnala un credito nei confronti della società GTT di 22,338 milioni di euro per fatture da emettere, mentre nella contabilità di GTT detto credito ammonterebbe a 20.255 milioni di euro” . E’ deducibile che almeno uno dei due bilanci non riporta la cifra corretta . E ancora, nel bilancio 2015 GTT  emerge un credito di 40 milioni di euro verso il Comune , ma nei conti del Comune non ve n’ è traccia dunque, prosegue l’ex candidato sindaco di Lega e Fratelli D’Italia  “ O non è corretta la rappresentazione dei debiti nel rendiconto della Città o non è corretto il bilancio di GTT approvato dalla Giunta Appendino” e aggiunge anche che non vengono evidenziati 110 milioni di euro di crediti  di Amiat alla voce “ Crediti e debiti verso le partecipate” . Perchè  anche se i conti esaminati risalgono alla Giunta Fassino, sono stati tutti approvati da Appendino. Questi “ disallineamenti “ illustrati dal capogruppo Morano , se approvati nei rispettivi bilanci potrebbero tradursi in un “falso in bilancio” .

Del resto Grillo proprio ieri, durante la sua visita a Palazzo,  ha elogiato la squadra 5 Stelle di Torino , dicendo “ Questi ragazzi sono formidabili, fanno le feste , si trovano fuori dal lavoro, dovremmo farlo tutti”.

CV

(foto: il Torinese)

Gli imprenditori per l’alternanza Scuola-Lavoro

barberisE’ stata presentata a Torino un’iniziativa relativa all’Alternanza Scuola-Lavoro, promossa dall’Unione Industriale con il Gruppo Giovani Imprenditori (GGI) e dal GDI Gruppo Dirigenti FIAT, in collaborazione con la Direzione Scolastica Regionale per il Piemonte, in un affollato incontro cui hanno partecipato oltre 100 insegnanti e circa 50 scuole. La proposta presentata si iscrive nell’ambito dell’impegno assunto dagli imprenditori torinesi per favorire la collaborazione e lo scambio di esperienze fra mondo della Scuola e del Lavoro affinché, nell’ambito dell’alternanza, possa concretamente realizzarsi una proficua integrazione di esperienze a vantaggio della formazione e della crescita dei ragazzi, per un orientamento consapevole al termine del corso di studi. Attraverso la realizzazione di percorsi progettuali condivisi, sarà possibile, per gli studenti, l’acquisizione di nuove competenze professionalizzanti e abilità più vicine alle esigenze delle imprese e del mondo produttivo oggi. Sono intervenuti all’incontro Alberto Barberis, presidente GGI con il suo vice Alberto Lazzaro, insieme a Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Daniele Chiari e Silvia Vernetti Blina, rispettivamente presidente e vicepresidente GDF. Il percorso è denominato “I Giovani incontrano le Imprese: dal sistema azienda all’imprenditore” ed intende offrire agli studenti un’occasione di cultura d’impresa, attraverso una didattica interattiva caratterizzata da giochi di ruolo e lavoro di gruppo. Scopo dell’iniziativa è trasmettere ai giovani la conoscenza di un particolare ambito del lavoro, l’azienda come strumento essenziale per la crescita di una società, nonché quello di prospettare l’attività imprenditoriale come una possibile vocazione e scelta professionale. Seguiranno due appuntamenti, che si svolgeranno entrambi presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale. Il primo, curato dal Gruppo Dirigenti FIAT, affronterà il tema del sistema impresa, seguendo il “filo rosso” dall’idea al mercato.

Il secondo, centrato sulla figura dell’imprenditore come “capitano coraggioso”, vedrà protagonista il Gruppo Giovani. Gli studenti saranno inoltre coinvolti in un lavoro di gruppo, durante le ore scolastiche, per elaborare la loro idea di impresa, con il supporto sia dei loro insegnanti sia di incaricati del Gruppo Giovani Imprenditori o del Gruppo Dirigenti FIAT. Per alcuni è inoltre prevista una visita in Maserati.

Questo percorso di alternanza scuola – lavoro sarà proposto per due volte nel corso dell’anno scolastico, a novembre e a marzo . Per Alberto Barberis sono diversi anni che l’Unione si occupa di rapporti con la scuola. Con l’alternanza l’impegno è cresciuto ed oggi, con questa iniziativa cui collabora il Gruppo Giovani Imprenditori, si cerca di realizzare un coinvolgimento di tutte le scuole di Torino e degli insegnanti occupati in questa funzione. Con i Giovani Imprenditori l’impegno è diventato più incisivo ed orientato a trasmettere i valori dell’imprenditorialità e quelli legati alla creazione di nuove idee d’impresa, portati avanti con forza anche da OGGI (Officina Gruppo Giovani Imprenditori) che tornerà ad inizio 2017, con un nuovo format.

Da oltre 40 anni, il Gruppo Dirigenti Fiat, secondo il suo presidente Daniele Chiari, rappresenta un punto di riferimento per il territorio, con il suo sapere e il suo saper fare. Da sempre è direttamente impegnato nella formazione, mettendo a disposizione degli studenti il patrimonio di competenze rappresentato dai suoi soci. “Per questo siamo felici di dare il nostro contributo al programma di alternanza scuola-lavoro, lo faremo partecipando attivamente e con passione al progetto dell’Unione Industriale di Torino e sostenendo altre iniziative avviate da FCA e CNH Industrial”- ha riferito Chiari.

Vito Piepoli

Per la Valcerrina un futuro con Torino

iarman iarisC’è la possibilità di lavorare su percorsi che affiancandosi all’asse Superga – Crea valorizzino anche quello dell’asta dell’ex Strada Statale 590. Uno potrebbe essere , ad esempio quello che collega la Pulcherada di San Mauro Torinese, con il suo splendido Cristo Pantocratore, l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo al Santuario di Crea

 

Egregio direttore,

la proposta di creare tre Unioni di Comuni nel Casalese del sindaco di Terruggia Giovanni Bellistri non è nuova, in quanto la necessità di creare un forte aggregato associativo di enti locali era già stata sul piatto da almeno tre anni da esponenti di altre forze politiche e consiglieri comunali. Tanto per intendersi, con interventi separati l’avevano avanzata Federico Riboldi, Nicola Sirchia ed ilVALCERRINA1 Movimento Progetto Piemonte di cui ero presidente. Di nuovo c’è l’interessante studio ed i dati forniti con certosina pazienza da Bellistri. Fatta questa necessaria premessa, va però sottolineato che occorre, da parte degli amministratori dei vari Comuni (e non mi limito ai sindaci, sempre richiamati, ma voglio sottolineare che esistono anche gli assessori ed i consiglieri comunali che devono avere voce in capitolo, più di quanto non sia avvenuto sinora) superare quel grandissimo limite che è il campanilismo, Questo per alcuni aspetti, attaccamento alle tradizioni ed all’identità locale, è certamente un bene, ma sotto l’aspetto della programmazione e dell’amministrazione è un limite. Nella mia esperienza non di amministratore di lungo corso (un paio d’anni come assessore esterno ad Odalengo Piccolo, quattro anni nell’olivettiano Canavese a Parella e due a Villamiroglio, oltre che di consigliere dell’Unione della Terre del Chiuselle e ora dell’Unione della Valcerrina) ho sempre avvertito che il perna foto mole mongolfieracampanile come limite che impedisce di ragionare e lavorare insieme. Ma questa, dobbiamo averne tutti la consapevolezza che o si va in questa direzione, ed allora ci si organizza sul posto, o un giorno qualcuno da Roma obbligherà piccoli e piccolissimi Comuni – già ridotti all’osso per via dei tagli dei trasferimenti di risorse e dei mille vincoli che gli vengono messi sopra la testa – a fondersi. Ed allora non esisterà più Rosignano Monferrato, Olivola, Cerrina o Occimiano. Ci sarà la megastruttura e tanti saluti al presidio sul territorio in nome di qualche taglio lineare. Quindi “Si vis pacem para bellum”. Per quanto riguarda la Valcerrina, nel merito, avendo ricevuto da TUTTO il Consiglio dell’Unione la delega al turismo, su proposto della presidente Dughera la strada da seguire è quella – per l’intera Valle – del rapporto con la vicina Città Metropolitana di Torino, non tanto nell’ottica di una adesione alla stessa, altamente improbabile e poco fattibile (si ricordi cosa è successo al Comune di Carema a pochi chilometri da Ivrea: a gran voce la popolazione ha chiesto il trasferimento armi e bagagli alla vicina Valle d’Aosta a Statuto Speciale, ma i valdostani, semplicemente, non l’hanno voluta) adesione alla Città Metropolitana, ente territoriale riconosciuto funicolare supergadalla Costituzione, ma ancora tutto da scrivere e anch’esso con problemi di quadratura dei conti. La strada è quella del potenziamento dei rapporti in alcuni settori come quello del turismo, e di conseguenza dell’indotto che questo porta, a partire dai trasporti. Del resto chi voglia andare in Valle utilizzando un mezzo pubblico, soprattutto nei fine settimana, i suoi riferimenti sono, a seconda della destinazione, Crescentino o Chivasso, non tanto Casale, sempre più lontana e con sempre meno collegamenti. E poi c’è la possibilità di lavorare su percorsi che affiancandosi all’asse Superga – Crea valorizzino anche quello dell’asta dell’ex Strada Statale 590. Uno potrebbe essere , ad esempio quello che collega la Pulcherada di San Mauro Torinese, con il suo splendido Cristo Pantocratore, l’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo al Santuario di Crea. Questo è solo un esempio ma si potrebbe andare avanti su molti altri argomenti che, per ragioni di spazio tralascio in questa sede. Una cosa, però, occorre: che sindaci, assessori e consiglieri di TUTTI i Comuni della Valle incomincino a pensare di più a lavorare insieme guardando al di là del cortile della (propria) cascina e si informi maggiormente la popolazione su quello che fanno e potrebbero fare le Unioni. Altrimenti si continuerà a cantare alla Luna.

Massimo Iaretti

Consigliere comunale di Villamiroglio

Consigliere dell’Unione dei Comuni della Valcerrina con delega al Turismo

21 settembre, XIII Giornata mondiale Alzheimer

sanitaLa giornata è per Infine Onlus un momento di sensibilizzazione e informazione sui progetti Prendiamo l’Alzheimer per mano. Infine Onlus dal 2014 interviene sulle problematiche delle malattie neurodegenerative proponendo azioni di informazione sui suoi sintomi, sulle opzioni di diagnosi e cura; organizza sul territorio attività di stimolazione cognitiva per pazienti affetti da Alzheimer o altre demenze e gruppi di sostegno per familiari; progetta e attua – con il sostegno di Fondazioni di erogazione e in collaborazione con le Aziende sanitarie locali – azioni specifiche rivolte ai malati e ai caregiver. 21 settembre: Sensibilizzazione sull’Alzheimer – Campagna social media – #alzheimerpermano Dai primi giorni di settembre Infine Onlus promuove la diffusione sui social media di una campagna virale basata sulla condivisione di fotografie che riportino al tema dell’Alzheimer. Un gesto di condivisione: posta la tua foto con la dichiarazione “Io prendo l’Alzheimer per mano. www.infine.it”. Lo scopo è indurre alla visita del sito www.infine.it sul quale è possibile trovare le informazioni sulle attività che Infine Onlus dedica all’Alzheimer. http://www.infine.it/news/campagna-io-prendo-lalzheimer-per-mano/

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Infine Onlus, è una Associazione nata nel 2014 che opera in Piemonte con attività: a) di supporto e assistenza rivolte alla risocializzazione dei momenti ardui dell’esistenza che la nostra cultura relega nel silenzio e nella solitudine (lutto, malattia, separazione eccetera); b) di sostegno nelle problematiche dell’invecchiamento, che sono un argomento sempre più sentito nelle generazioni che ora si affacciano alla terza età, e in particolare ai malati di demenza e Alzheimer e ai loro familiari.

Intesa Sanpaolo entra nel capitale di Mercato Metropolitano

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha deliberato l’ingresso nella MMH – Mercato Metropolitano Holding, un investimento di circa 2 milioni di euro in linea con la strategia di diversificazione delle partecipazioni del gruppo e di sostegno ai settori in crescita del made in Italy. Oggi la società, con la quale Intesa Sanpaolo collabora da oltre un anno, inaugura il suo primo store a Londra, 5.000 metri quadrati a Elephant&Castle, quartiere della città investito da un radicale progetto di trasformazione. All’evento, al quale è stata data ampia risonanza, partecipano il Console italiano e il top management della Banca. “Siamo qui – spiega Massimo Tessitore, a capo della Direzione Multicanalità Integrata del Gruppo Intesa Sanpaolo – per sostenere il cibo italiano nel mondo, un marchio globale e riconosciuto a livello internazionale. mercato-metropolitanoQuesta iniziativa apre ai piccoli produttori italiani la porta dell’esportazione su un mercato che sa apprezzare e può permettersi le nostre eccellenze. E’ un investimento, dunque, che risponde appieno al nostro obiettivo di valorizzazione del made in Italy di qualità e di diversificazione strategica degli investimenti del Gruppo”. Il format londinese del Mercato Metropolitano è il medesimo concepito da Andrea Rasca per il primo store temporaneo in occasione di Expo Milano 2015 e della successiva installazione a Torino Porta Susa. Ovvero uno spazio che unisce la vendita diretta dei prodotti alla degustazione di cibo e bevande in ristorantini e chioschi, alla proposta di eventi di cucina, musica, cultura e arte. Un luogo, insomma, dove trascorrere piacevolmente del tempo, fare spesa, conoscere e apprezzare le eccellenze italiane. 2 I medesimi prodotti sono inoltre acquistabili on line da www.mercatometropolitano.com, che effettua consegne in tutta Europa. Sviluppato in sinergia da Intesa Sanpaolo e Mercato Metropolitano, il sito attualmente conta 450 aziende attive con un’offerta di oltre 2.800 prodotti tipici realizzati da piccoli artigiani locali. Contestualmente all’inaugurazione del Mercato Metropolitano di Londra, la società lancerà on line un crowdfunding attraverso Seedrs, principale operatore del Regno Unito specializzato nella raccolta di fondi tra privati per il finanziamento delle start-up. L’obiettivo è continuare con il piano di aperture, focalizzato in particolare nelle metropoli estere, dove la domanda di prodotti enogastronomici italiani di qualità è in continua crescita.

(foto: il Torinese)

IN SINTESI

• 5.000 metri quadrati a Elephant&Castle dedicati alle specialità enogastronomiche dei piccoli produttori italiani, mercato ortofrutticolo, ristoranti di “street food”, iniziative per far conoscere le eccellenze del made in Italy • Prodotti acquistabili anche on line su www.mercatometropolitano.com e recapitabili in tutti i paesi europei • Intesa Sanpaolo entra nel capitale della holding che, dopo aver lanciato il Mercato Metropolitano di Torino Porta Susa e quello di Londra, sta lavorando a un nuovo piano di aperture all’estero • Varata un’operazione di crowdfunding con Seedrs, principale operatore on line del Regno Unito specializzato nella raccolta fondi tra privati per il finanziamento delle start-up Torino