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Iscrizione, libri, trasporti: approvati i voucher per la scuola

Il Consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza la delibera che modifica il Piano triennale per il diritto allo studio

L’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero, ha illustrato in aula il provvedimento, mettendo in risalto le principali novità dl bando che sarà presto pubblicato: “I voucher permetteranno alle famiglie – a differenza degli anni scorsi – di avere la disponibilità del contributo regionale prima di effettuare le spese per iscrizione, frequenza, libri, trasporti, attività integrative degli astudenti. Gli importi, in base alle fasce di reddito e ai diversi ordini di scuola, rimarranno gli stessi, ma ci saranno maggiorazioni per gli studenti disabili (+50%), per chi ha disturbi di apprendimento (DSA e BES + 30%) e per gli allievi delle scuole superiori dei comuni montani. Tutta la procedura sarà molto più semplice ed immediata”.


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Durante il dibattito Gianluca Vignale (Fi) ha affermato: “Finalmente entrano in vigore i voucher. Ci sarà una graduatoria e quindi certezza del contributo. Purtroppo però non potremo soddisfare tutte le domande perchè i fondi sono comunque insufficienti. Sarebbe una buona occasione per creare una banca dati degli alunni con disturbi dell’apprendimento, utile non solo per l’erogazione dei contributi”.

Nel suo intervento Andrea Appiano (Pd) ha apprezzato la delibera: “Le modifiche approvate hanno eliminato i problemi preesistenti. Ci saranno istruttorie molto piu snelle e un procedimento curato non dai singoli Comuni ma dalla Regione. Siccome non ci saranno più rimborsi, questo è un provvedimento molto utile per le famiglie degli studenti, anche se ci vorranno . ancora due anni scolastici per arrivare all’allineamento tra bilancio finanziario e anno scolastico.

Francesca Frediani (M5S) ha espresso un “pacato ottimismo” per la delibera, “Questo provvedimento – ha detto la consigliera – risolve un problema alle famiglie: quello della complessità della procedura e dei ritardi nei rimborsi. Sarebbe necessario però creare una banca dati completa da cui attingere in casi come questo”.

FC – www.cr.piemonte.it

Il cantiere dell’arte al Sant’Anna

toscano-santannaLunedì 12 dicembre presso l’ospedale S.Anna la Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus presieduta dalla Prof.ssa Chiara Benedetto, Primario della Divisione di Ostetricia e Ginecologia, ha organizzato, con la regia del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, una nuova tappa del “Cantiere dell’Arte”. Il progetto prevede la graduale trasformazione dei luoghi di transito, attesa e degenza dell’ Ospedale S.Anna di Torino, tra i più grandi d’Europa per la Ginecologia e Otoscano-colori-s-annastetricia, allo scopo di renderli più accoglienti. Concepito di concerto con la Città della Salute di Torino, il progetto contribuisce alla qualità delle relazioni all’interno dell’ospedale con colori scelti in base alla cromoterapia ed ai linguaggi delle Arti. Al lavoro ieri mattina gli studenti dell’ I.I.S. Amedeo Avogadro, 24 ragazzi e 2 ragazze, che si sono cimentati in un evento formativo di “wall painting”. Con pennelli e colori sono intervenuti nell’area di attesa del Pronto Soccorso e nell’area di ingresso di via Ventimiglia.

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Altra novità nell’operazione di “umanizzazione”dell’ospedale è il pianoforte , donato dall’Associazione Volontari Ospedalieri (AVO), sistemato all’ingresso dell’ospedale. Per l’occasione si è esibito il Maestro Mario C.V. Calisi con un repertorio che ha spaziato da Mozart a Brahams, da Chopin a Satie e Piazzolla. Alle ore 12, a conclusione dell’evento, nell’Aula Dellepiane, alla presenza dell’Avv. Gian Paolo Zanetta, Direttore Generale della Città della Salute e della Scienza, dell’Assessore pecchio-toscanoalle Politiche Giovanili e alle Pari Opportunità della Regione Piemonte Monica Cerutti e della Presidente della Consulta Regionale Femminile del Piemonte Cinzia Pecchio la Prof.ssa Chiara Benedetto ha ripercorso le tappe fondamentali di un anno particolarmente proficuo per una serie di progetti e iniziative davvero molto importanti per l’Ospedale S.Anna, anticipandone di nuovi per il prossimo 2017.

Helen Alterio

(foto Roberta Toscano)

 

Elite, per le imprese ad alto potenziale di crescita

ELITE è un programma dedicato alle imprese ad alto potenziale di crescita nato nel 2012 su iniziativa di Borsa Italiana e divenuto oggi una società del London Stock Exchange Group.

L’obiettivo è quello di offrire alle imprese italiane ed internazionali un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale che punta a rafforzare la governance, ad aumentare la propria capacità di internazionalizzazione e a renderle pronte a raccogliere capitali anche sui mercati internazionali. Confindustria ed ELITE hanno firmato un accordo per portare 1000 imprese nel programma dedicato alle aziende eccellenti, promuovendo attivamente il programma ELITE fra le associazioni territoriali di Confindustria per offrire alle imprese italiane ad alto potenziale di crescita un percorso di sviluppo altamente innovativo.

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E’ lo scopo dell’accordo firmato oggi nella sede dell’Unione Industriale di Torino dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia e dall’amministratore delegato di Borsa Italiana e presidente di ELITE, Raffele Jerusalmi.L’intesa siglata oggi rafforza la collaborazione tra Confindustria e Borsa Italiana nel promuovere questo programma attraverso gli “Elite Desk” presenti nelle associazioni territoriali per arrivare, come si è detto, a quota 1000 imprese in ELITE.

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Oggi sono oltre 460 società provenienti da 25 Paesi diversi, 284 solo in Italia, con ricavi aggregati di circa 39 miliardi di euro e 170.000 posti di lavoro impiegati. Secondo Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, questa è un’occasione importante per riflettere sull’accesso delle imprese italiane ai mercati finanziari e dei capitali e soprattutto per confrontarsi sulla strada dello sviluppo che il sistema produttivo deve imboccare. In questo quadro il Programma ELITE è determinante, perché crescere è anche un processo qualitativo, mai solo quantitativo. Si vuole trasformare ELITE in una “vetrina” internazionale per chi intende investire nelle imprese italiane eccellenti. Nel 2015 è stato siglato un Protocollo d’intesa con Borsa Italiana che ha previsto l’istituzione degli “Elite Desk” nelle associazioni confindustriali, sportelli specializzati su ELITE e riservati alle imprese associate. Attualmente questi sono 24, sparsi su tutto il territorio nazionale.

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“Con l’Accordo firmato oggi rafforziamo la nostra partenership con l’obiettivo di dare la massima diffusione territoriale ai nostri desk, che diventeranno dei veri e propri talent scout di imprese, e di rendere massiva la partecipazione delle imprese al programma ELITE” ha concluso Boccia.Della stessa idea è Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa Italiana e presidente ELITE che ha commentato: “La crescita delle PMI del nostro Paese richiede uno sforzo di sistema e quindi siamo convinti che la collaborazione siglata fra Confindustria ed ELITE sia di fondamentale importanza. Questo accordo sarà di supporto a tutte le imprese eccellenti e competitive diffuse su tutto il territorio nazionale. La firma di oggi rientra nel quadro delle iniziative avviate insieme a Confindustria mirate a promuovere sempre più il dialogo con gli attori del tessuto imprenditoriale italiano”.

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All’incontro erano presenti anche le aziende torinesi e piemontesi che hanno avuto accesso, hanno terminato o stanno completando il percorso ELITE. Ad inizio novembre, nella nuova edizione del Programma ELITE di Borsa Italiana sono entrate 31 nuove aziende, di cui tre, Pattern, Farmaceutici Procemsa e Sparco, sono torinesi, associate all’Unione Industriale di Torino ed introdotte attraverso l’ “Elite Desk” presente nell’associazione. Altre due, Aizoon Consulting e Officine Metallurgiche G. Cornaglia, hanno già completato il percorso e lo considerano una bellissima esperienza, che li ha avvicinati al mercato dei capitali portandoli a conoscenza di una gamma di opportunità finanziarie che prima sembravano inaccessibili. Fonti di Vinadio, anch’essa associata, sta realizzando il percorso. La nutrita presenza di aziende torinesi all’interno del programma ELITE, un percorso per imprese eccellenti, ne testimonia la maturità del sistema industriale anche nella complessa partita riguardante la modernizzazione dei rapporti con il sistema bancario e con i mercati finanziari.

Vito Piepoli

Nelle immagini:

Tavolo dei Relatori: Dario Gallina Presidente Unione Industriale di Torino, Vincenzo Boccia Presidente Confindustria, Raffaele Jerusalmi AD di Borsa Italiana, Matteo Zanetti Coordinatore Gruppo Tecnico Credito e Finanza di Confindustria.

Relatori di sopra più le Aziende: (da sinistra) Franco Cornagliotto Aizoon Consulting; Filippo Sertorio Farmaceutici Procemsa; Luca Sburlati Pattern; Aldo Bellazzini Sparco.

 

 

Le miserie w-ebeti in morte del veterinario cacciatore

LEONE CACCIAE’ Luciano Ponzetto, di 55 anni, di Orio Canavese, il veterinario-cacciatore morto dopo essere scivolato sulla neve precipitando oltre un salto di roccia in Val Soana, mentre inseguiva una preda. Era noto alle cronache per la sua passione per la caccia, per la quale aveva subìto l’allontanamento dalla direzione sanitaria del canile di Caluso. L’Enpa ne aveva persino chiesto  la radiazione dall’albo. Lo scorso anno, infatti, si era scatenata la polemica per alcune foto che lo ritraevano accanto a un leone ucciso durante un safari. Anche noi del   “Torinese” ne avevamo dato notizia. Ora in rete c’è chi lo insulta (ma anche  chi lo ricorda come un ottimo veterinario). “Un killer in meno”, “giustizia è fatta”, “Dio c’è”: ecco alcuni dei commenti apparsi  sui social network. Legittimo essere animalisti, o comunque contrari alla caccia. Così come è legittimo essere veterinari e cacciatori. La foto con il leone morto è stata una esibizione macabra e sopra le righe, non certo politicamente corretta. Ma la gioia w- ebete  per la morte di un uomo è anche (molto) peggio.

I deboli sono destinati a soffrire?

varou2Yanis Varoufakis racconta l’Europa, l’austerità e la minaccia alla stabilità globale

Già dalla dedica, che ispira il titolo, si capisce di avere tra le mani un libro potente: “A mia madre Eleni, che avrebbe massacrato con la massima eleganza e affetto chiunque avesse anche solo concepito l’idea che debbano essere i più deboli a soffrire”. Il tema,infatti, è di grande attualità perché nel suo ultimo libro , “I deboli sono destinati a soffrire?”(La Nave di Teseo), Yanis Varoufakis, ex ministro delle finanze greco, propone ai lettori il drammatico e lucidissimo racconto dell’ascesa e del colossale crollo dell’economia europea, sostenendo che le radici del collasso vadano rintracciate molto più a fondo di quanto i nostri leader siano disposti ad ammettere. Da quando l’uragano della crisi economica si è abbattuto sull’Europa, infatti, i leader degli stati membri hanno scelto di rispondervi con una miscela di misure votate all’indebitamento e all’austerità invece di mettere in piedi un sistema di riforme, lasciando così che fossero i cittadini più poveri delle nazioni più povere a pagare il prezzo degli errori commessi dalle banche, e non facendo nulla per prevenire la prossima crisi. Al contrario, le politiche di austerity ricadute sulle nazioni più deboli, già colpite dalla recessione, hanno favorito l’insorgere di sentimenti estremisti e razzisti. Serio, determinato, l’ex ministro di Tsipras ha stravolto l’immagine convenzionale dei ministri delle Finanze, visti solitamente come noiosi individui in grisaglia che macinano solo numeri. E, con il suo varoumovimento paneuropeo “Diem25” si propone di rinvigorire l’idea di un’Europa più democratica e veramente “unione di popoli”. Varoufakis è stato la “bestia nera” dei burocrati dell’Eurogruppo e dei teorici dell’austerità “senza cuore”, guadagnandosi le critiche più feroci e il loro disprezzo. Ai suoi critici, l’ex ministro greco rispose citando il presidente americano Franklin Delano Roosvelt e il suo discorso del 1936 alla vigilia delle elezioni dove venne rieletto per il secondo mandato: “Sono unanimi nel loro odio contro di me e io dò il benvenuto al loro odio“. Yanis Varoufakis, oltre ad aver scritto questo e altri libri importanti, è  un personaggio eclettico: economista radicale, marxista, accademico, militante anti-austerity. E’ ancora oggi “il ragazzo cattivo” della politica europea che non ha rinunciato al suo sogno: cambiare il continente, dare voce agli ultimi, muovendo verso “una prosperità condivisa che possa diventare di nuovo un sogno collettivo”.

 

Marco Travaglini

Cioccolata in piazza per donare giochi (e sorrisi) ai bambini

ugi-giochi-orbassanoE’ stata un successo di presenze l’iniziativa della Croce Bianca di Orbassano in collaborazione con Ugi, a favore dei bimbi del  Regina Margherita. La Cioccolata in piazza ugi-orbassanosvoltasi nel giorno dell’Immacolata in piazza Umberto I a Orbassano è infatti servita a raccogliere – attraverso la “colletta del giocattolo” –  numerosi giocattoli e libri da parte di tante persone che li hanno donati, allo scopo di regalare un sorriso ai bambini malati dell’ospedale torinese. Si replica domenica 11 dicembre, nello stesso luogo, dalle 15 alle 18,30. Partecipate numerosi!ciocco-orbassano

 

 

Il primo passo verso la medicina di genere

medico sanitaLa medicina di genere intende indagare sulle relazioni tra l’appartenenza sessuale e di genere e l’efficacia delle terapie nel trattamento di determinate patologie

La Giunta regionale, su proposta degli assessori Monica Cerutti e Antonio Saitta, ha deliberato durante la riunione del 5 dicembre la costituzione del “Tavolo permanente di lavoro e confronto sulla medicina di genere”, atto in continuità con gli obiettivi del Piano regionale di prevenzione 2014-2018.

La medicina di genere intende indagare sulle relazioni tra l’appartenenza sessuale e di genere e l’efficacia delle terapie nel trattamento di determinate patologie. La Regione ha così intrapreso un percorso per la valorizzazione di una medicina attenta alle problematiche bio-culturali, che possa implementare percorsi di ricerca, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione eque dal punto di vista del genere e che riconoscano il dato scientifico della disciplina, incentivando formazione e conoscenza.

Numerosi gli obiettivi che si pone la nuova struttura: collaborare alla messa a sistema dell’ottica sanitaria di genere nella prospettiva del Piano regionale per la prevenzione; favorire l’inserimento del tema medicina/salute di genere nei fondamentali della Città della Salute; elaborare proposte e progetti a sostegno delle funzioni regionali di programmazione socio-sanitaria; proporre ed organizzare momenti formativi, di approfondimento e/o sensibilizzazione; contribuire alle azioni di comunicazione della Regione proponendo temi e argomenti da inserire sul sito istituzionale; favorire la condivisione di un linguaggio comune rispetto ad un approccio orientato al genere; stimolare la condivisione delle esperienze nel rispetto della specificità di ogni componente; individuare linee progettuali e percorsi comuni; sostenere la continuità delle buone prassi; agevolare la creazione e il rafforzamento delle reti sociali, formali e informali.sanita
A farne parte saranno l’Osservatorio cittadino sulla salute delle donne, la consigliera di parità regionale; la Commissione regionale per le Pari opportunità l’Università di Torino-Dipartimento di Scienze cliniche e biologiche l’Ordine dei Medici, il Centro studi Pensiero femminile, la Fondazione Medicina a misura di donna, il Cirsde, Chil, Cisl e Uil. La composizione potrà essere successivamente integrata.

L’importanza della delibera, sostiene Monica Cerutti, assessora alle Pari opportunità, deriva dal fatto che “è ancora troppo poca l’attenzione sul tema della medicina di genere e sulla complessità generata dalle differenze. Si tratta di mettere in campo un nuovo strumento di appropriatezza delle cure mediche. Tra gli uomini e le donne piemontesi non è ancora chiara l’importanza di percorsi di prevenzione e cura che tengano conto delle specificità di genere. Dobbiamo moltiplicare i momenti di riflessione e le opportunità di informazione ai cittadini e alle cittadine mettendo a sistema le diverse iniziative portate avanti in questo ambito sul nostro territorio. È chiaro che un’analisi di genere approfondita ci potrà dare indicazioni puntuali utili a definire in modo più efficace le nostre azioni di prevenzione”.

L’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, aggiunge che “la medicina di genere rappresenta un obiettivo strategico per la sanità pubblica ed è destinata ad avere un ruolo sempre crescente. La costituzione del tavolo è un fatto positivo per rafforzare percorsi di ricerca, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione e sollecitare le istituzioni ad intraprendere anche in ambito regionale un percorso per il riconoscimento scientifico della disciplina, incentivando formazione e conoscenza. In Piemonte negli ultimi anni si sono avviate alcune interessanti esperienze che intendiamo valorizzare”.

Gianni Gennaro – www.regione.piemonte.it

Sofinnova Partners, vendita di Creabilis a Sienna Biopharmaceuticals 

La sede di Creabilis è a Kent (UK) mentre le sue attività di ricerca e sviluppo si trovano a Ivrea

Sofinnova Partners, una società di venture capital leader in Europa specializzata in Scienze della Vita, ha annunciato oggi la vendita di Creabilis, una società di portafoglio dedicata allo sviluppo di farmaci dermatologici, a Sienna Biopharmaceuticals, per un valore complessivo sino a $150 milioni inclusi pagamenti iniziali e ulteriori pagamenti futuri al raggiungimento di specifiche milestones.

Sofinnova Partners è stato il più grande investitore in Creabilis dalla serie A nel 2008 fino all’accordo di oggi ed ha sostenuto in modo continuo la sua crescita. Basata su scienza italiana originata al BioIndustry Park Silvano Fumero di Ivrea, Creabilis ha sviluppato una piattaforma tecnologica brevettata chiamata “Topical by Design”. Sotto la direzione di Alex Leetch, Amministratore Delegato, e Silvio Traversa, CSO, Creabilis ha utilizzato questa tecnologia innovativa per costruire un portafoglio diversificato di nuovi prodotti farmaceutici rivolti al trattamento di condizioni dermatologiche come psoriasi, prurito e dermatite. La sede di Creabilis è a Kent (UK) mentre le sue attività di ricerca e sviluppo si trovano a Ivrea.

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Sienna Biopharmaceuticals è una società privata di dermatologia medica ed estetica con sede a Westlake Village (California, USA), guidata da un team esperto con comprovata esperienza nello sviluppo e commercializzazione di prodotti dermatologici quali KYBELLA®, BOTOX®, DYSPORT®, JUVEDERM® or ACZONE®.

Graziano Seghezzi, Partner di Sofinnova Partners e Consigliere d’Amministrazione di Creabilis, afferma: “ Siamo entusiasti di questo accordo che prova la capacità del mercato venture capital italiano di creare imprese biotech di chiaro interesse e di alta qualità. Unendo le loro forze, Sienna e Creabilis creano una reale società globale, con un forte potenziale per il Nord America e l’Europa”.

Alex Leech, Amministratore Delegato di Creabilis, dichiara: “Il contributo di Sofinnova Partners al successo odierno è stato cruciale: come nostri investitori storici, hanno sostenuto la nostra visione, finanziato il nostro sviluppo nel corso degli anni, favorito l’arrivo di altri investitori internazionali e hanno avuto un ruolo decisivo nella costruzione di questo accordo”. Aggiunge inoltre: “Focalizzandoci su malattie che non hanno ancora un trattamento, ci troviamo in una posizione di forza per l’introduzione di trattamenti dermatologici innovativi per i pazienti europei e nord americani”.

La “storia” vista con gli occhi degli studenti

In ottocento (il 13% in più rispetto l’anno precedente) gli iscritti alla 36° edizione del Progetto di Storia contemporanea, bandito  dal Consiglio regionale piemontese

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Entra nel vivo la 36° edizione del Progetto di Storia contemporanea, bandito  dal Comitato Resistenza e Costituzione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Completate le iscrizioni, i gruppi di studenti e i loro insegnanti (sono state coinvolte scuole secondarie ed enti di formazione professionale di tutte le province piemontesi) hanno due mesi per realizzare i loro lavori che dovranno essere consegnati entro il prossimo 9 febbraio. Il progetto, avviatosi nel 1981,  ha visto quest’anno l’adesione di 800 studenti di 56 istituti ( il 13% in più rispetto l’anno precedente), suddivisi in 160 gruppi di cinque studenti ciascuno. “Da oltre trent’anni, tra le varie iniziative  promosse dal Comitato per la difesa e l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, istituito nel 1976 – commenta il vicepresidente del Consiglio regionale Nino Boeti, delegato al Comitato –  spicca questo nostro progetto di storia contemporanea che, nel tempo, ha coinvolto oltre 42mila studenti e 1.600 insegnanti. Una straordinaria esperienza che ha consentito ai ragazzi di fare storia  e memoria del passato  e, contemporaneamente, educazione al presente“.

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Le ricerche, che potranno essere condotte con la più ampia libertà dei mezzi di indagine e di espressione (elaborati scritti, fotografie, realizzazioni artistiche, mostre documentarie, prodotti audiovisivi, multimediali o altro), si svilupperanno attorno a tre tracce: il razzismo e la violenza del colonialismo fascista a ottant’anni dalla proclamazione dell’Impero italiano d’Etiopia, i nuovi assetti europei nel XX° secolo e i temi legati a lavoro, ambiente e sicurezza dal dopoguerra a oggi. La valutazione finale verrà effettuata da un’apposita commissione regionale, composta da docenti ed esperti di storia contemporanea degli Istituti storici del Piemonte che provvederanno a selezionare gli elaborati, formulando la graduatoria di merito e individuando i 25 gruppi vincitori. Questi ultimi parteciperanno,entro la fine dell’anno scolastico, accompagnati dai loro insegnanti,  ai viaggi di studio che avranno come meta la Polonia (i campi di Auschwitz-Birkenau), l’Austria (i campi di Mauthausen e Gusen) e Trieste (la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza).

Marco Travaglini

 

Agenzie di viaggio e Web: prove di convivenza

E’ colpa del web? Sta davvero portando le agenzie di viaggio sulla via dell’estinzione?

 

Di Paolo Pietro Biancone*

 

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Quando nelle nostre aule studiamo le aziende, nelle prime lezioni parliamo di azienda e la definiamo un sistema sociale, perché di persone, dinamico, perché in continuo mutamento, aperto, perché influenzabile dal mercato e influente sul mercato. E di esempi per approfondire il concetto ne troviamo sempre molti, in tutti i settori di attività. In questo periodo, un esempio di grande attualità sono le agenzie del turismo e dei viaggi. Partendo dai dati, non possiamo che constatare quanto i numeri ci parlano di cambiamento radicale in atto: 4 anni fa le agenzie di viaggio in Italia erano circa 12.000 e oggi sono 8.500. In altre parole dal 2011 ad oggi, sono sparite 3.500 agenzie, quasi un terzo del totale. E non è ancora finita: si stima che con questo giro di affari, finiranno per rimanerne non più di 6.500. Per il momento le agenzie rimaste in piedi hanno già decimato il personale: sono rimasti solo gli imprenditori, non ci sono più dipendenti. Al loro posto ci sono partite IVA o contratti di collaborazione e i compensi sono spesso legati alle vendite un po’ come gli agenti immobiliari.In molti attribuiscono la colpa agli attentati, che nel tempo si sono succeduti, a partire dal 2001, anno del crollo del torri gemelle, ma non è così. Il settore è condizionato da un mercato che chiede innovazioni.

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E’ colpa del web? Il web sta davvero portando le agenzie di viaggio sulla via dell’estinzione? Non secondo Gianni Rebecchi, il presidente di Assoviaggi, la sigla di Confesercenti che rappresenta appunto le agenzie di viaggio. Rebecchi sostanzialmente conferma che in tanti, in questi anni difficili, hanno dovuto chiudere i battenti. Ma dice: «Oggi come oggi, web e agenzie hanno gli stessi prezzi, anzi in alcuni casi le agenzie riescono anche a fare meglio. In più chi si rivolge a noi

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ha diritto ad essere assistito durante e dopo il viaggio, in caso di problemi. Un vantaggio non da poco». Resta il fatto che il business online, a differenza delle tradizionali agenzie di viaggio, continua ad avere la meglio. Secondo l’Osservatorio sull’Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, il cosiddetto turismo digitale nel 2015 dovrebbe essere arrivato a valere un totale di circa 9,5 miliardi di euro. Gli acquisti online varrebbero già un quinto del totale. Non solo: gli acquisti online, sempre secondo le stime dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, aumentano dell’11% nel 2015 (rispetto al 2014); e 9% nel 2014 (rispetto al 2013); mentre l’intero settore turismo andrebbe più lentamente, facendo registrare una crescita di qualche punto percentuale (+ 3% nel 2015 rispetto al 2014). Questi numeri riguardano tanto la spesa degli italiani per viaggiare in Italia e all’estero, quanto quella degli stranieri per venire nel nostro Paese. On line si acquistano soprattutto trasporti (72%), ma anche soggiorni in hotel e altre strutture ricettive (16%) e pacchetti viaggio completi (12%). Nella stragrande maggioranza dei casi (78%) i viaggiatori comprano direttamente alla fonte (compagnie aeree o alberghi), mentre solo in un caso su cinque (22%) preferiscono affidarsi alla mediazione di una agenzia online o di un qualche aggregatore (tipo Kayak per i viaggi aerei).

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E le tendenze per il futuro sono due: i viaggiatori useranno sempre di più smartphone e tablet per comprare durante il viaggio, scegliendo la meta successiva o il ristorante dove andare a mangiare. Secondo: gli operatori del settore, che già usano abbondantemente le nuove tecnologie, cercheranno di seguire sempre di più il viaggiatore nell’esperienza post viaggio. Sarà competitivo e attraente chi coinvolgerà il viaggiatore prima, durante e dopo il viaggio. E lo strumento più indicato è lo smartphone. Il vantaggio competitivo è nell’anticipare i tempi e nello stimolare il mercato a nuove tendenze. La sfida non è sul prezzo, ma sulla qualità del viaggio: il prezzo e qualità su misura sono la chiave di volta, senza dimenticare la tecnologia. Il web e gli smartphone come opportunità e non come nemici. Questo è adattarsi al cambiamento.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale e presidente del corso di studi in Professioni Contabili