ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 509

UniTo e polizia contro i crimini informatici

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Lunedì 10 giugno nella Questura di Torino alla presenza del Questore Giuseppe De Matteis e del Rettore dell’Università degli Studi di Torino Gianmaria Ajani, è stato firmato da Fabiola Silvestri, Dirigente del Comparto di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta” e da Angelo Saccà, Direttore dei Sistemi Informativi, Portale, E-Learning dell’ Università degli Studi di Torino un protocollo d’Intesa tra Università Torino e il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta”.

L’intesa consentirà di adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a prevenire efficacemente i crimini informatici, l’indebita sottrazione di informazioni o qualsiasi ulteriore attività illecita conseguenti al tentativo di attacco informatico con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità. Il protocollo prevede altresì attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie idonee al contrasto dei crimini informatici.

La Polizia di Stato svolge già da tempo, tramite il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, un’efficace azione di raccordo operativo con gli uffici territoriali di competenza poiché la tutela delle infrastrutture critiche informatiche è diventata un obiettivo primario per la prevenzione e repressione dei crimini informatici di matrice comune, organizzata e terroristica.

Massimo Iaretti

Le imprese spaziali hanno un futuro

 Il futuro delle imprese spaziali rappresenta un tema che desta sempre maggior interesse, anche presso un pubblico non necessariamente di addetti ai lavori

 

Lo ha dimostrato il successoottenuto dalla conferenza tenuta lunedì 3 giugno scorso, presso il Rotary Rivoli, dall’ingegner Enrico Bertuccio, sul tema Evoluzione dei sistemi di trasporto spaziale dall’Apollo al prossimo futuro.Questo è stato il nucleo centrale dell’incontro, capace di accentrarel’attenzione e anche la tensione del pubblico, durante la visione di alcuni filmati originali (chi non ricorda la celebre frase: “Houston, we have got a problem”, pronunciata dall’astronauta Neil Armstrong a bordo dell’Apollo 13?) veramente coinvolgenti.Apollo 13 è stata una missione spaziale statunitense, parte del programma Apollo, decollata l’11 aprile 1970 alle ore 13:13 CST dal Kennedy Space Center. Doveva essere la terza missione a sbarcare sulla Luna, dopo quelle di Apollo 11 e Apollo 12, ma è diventata celebre per il guasto che impedì l’allunaggio e rese difficoltoso il rientro sulla Terra. Un’esplosione nel modulo di servizio danneggiò, infatti, molti equipaggiamenti, riducendo notevolmente la disponibilità di energia elettrica e di ossigeno.L’ingegner Enrico Bertuccio, esperto e Responsabile Missioni ed Esplorazioni del Cosmo per Thales Alenia Space, ha portato ai soci ed agli amici intervenuti (perché il Rotary non è solo per i soci), una testimonianza effettivamente unica nel suo genere, aprendo ampi scenari non solo alla conoscenza dell’argomento, ma anche alla fantasia di ognuno, proponendo spunti di riflessioni (è proprio il caso di dirlo) letteralmentespaziali”.Una serata seguita con molta attenzione da tutti gli astanti, mentre a video scorrevano le immagini dei filmati commentate dall‘ingegnerBertuccio, il cui compito è stato anche quello di rispondere, nel poco tempo a disposizione (perché se lasciate parlare un ingegnere di argomento tecnico è impossibile, o quasi, da interrompere!!!), alle frequenti e provocatorie domande del Presidente del Club, l’ingegner Massimo RivaltaDavvero una bella sfida tra ingegneri, e non solo, nel Cosmo! Abbiamo scoperto le navicelle spaziali e la loro logica di funzionamento fino alla competizione delle scelte progettuali e tecnologiche, che hanno permesso lo sviluppo finora conosciuto.Si è trattato anche di un racconto sull’evoluzione della figura dei viaggiatori dello spazio, da principalmente piloti collaudatori a principalmente passeggeri.Ma forse l’argomento che più ha lasciato il segno è stato quello dell’Intelligenza Artificiale…ecco: qui possiamo affermare che in questa serata “…abbiamo visto cose che voi umani non immaginate nemmeno!…”.

E il dilemma rimane: chi avrà il sopravvento?

La concreta logicità del cervello umano, con tutte le sue sfumature,o la fredda, ambiziosa e calcolatrice Intelligenza Artificiale? Questo è un dubbio che, al momento, non ancora risolto, ci offre ampi spunti di riflessione e momenti di valutazione che prima, forse, non avevamo.Ma non lasciatevi ingannare dalla realtà odierna: oggi si pensa a ragionare per programmi spaziali che vedranno la luce tra dieci o vent’anni…come dire: il futuro è già vecchio!

Grazie Rotary Club Rivoli! Grazie ingegner Bertuccio per la Sua competenza e passione. E adesso…Proviamo a volare?

 

MR

 

(Foto Mario Alesina)

De Cillis vice nazionale Corecom

Importante riconoscimento al Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte e al Consiglio regionale. Nel corso del coordinamento nazionale tenutosi a Torino, è stata rinnovata la carica di vice presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom ad Alessandro De Cillis, presidente del Corecom Piemonte. La nomina, a firma del presidente del coordinamento nazionale dei Corecom (Corecom Italia), Filippo Lucci, durerà per i prossimi 18 mesi. Un incarico importante e strategico per il momento di transizione, che vedrà i Corecom protagonisti nella fase di transizione dovuta alla nomina del nuovo direttivo Agcom. Un risultato particolarmente significativo in virtù dei traguardi raggiunti in anteprima nazionale, tra i quali la sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Garante per la Privacy che vede il Corecom Piemonte protagonista di una sperimentazione triennale per il contrasto al cyberbullismo. Inoltre la capacità di cooperare a favore dell’innovazione digitale, ha portato all’implementazione della piattaforma nazionale Conciliaweb. Alessandro De Cillis guiderà il Corecom verso il traguardo del raddoppio del numero delle controversie ricevute tra utenti e compagnie telefoniche e tv a pagamento che potrebbe salire a 12mila per anno.

“Umanitari sempre, anche con le vittime dei malfattori”

Caro mons. Bettazzi,
Ci conoscemmo molti anni fa ed ho sempre apprezzato la sincerità delle Sue posizioni, pur quasi mai condividendole. Lei è sempre stato di sinistra, dichiaratamente di sinistra e io  non mi sento schierato dalla sua parte, pur non essendo di destra fin dai tempi del suo dialogo con Enrico Berlinguer

 

foto Pax Christi

Posso capire ed anche ammirare il suo impegno per la pace nel mondo che è un grande valore cristiano, ma difficilmente ho potuto  apprezzare il fatto che Lei si pose a capo di un corteo di operai perché ritengo che la Chiesa debba essere la casa di tutti i credenti, senza scelte pregiudiziali di classe . La sua intervista al quotidiano “La Stampa” in cui non manifesta la benché minima attenzione umana verso  il tabaccaio derubato per l’ennesima volta, mi rende perplesso. Lo stesso tabaccaio e’ pentito di aver sparato ai malviventi che stavano attentando ai suoi beni e alla sua famiglia. E’ giusto e doveroso essere umanitari, come Lei dice, ma in primis si deve essere umanitari verso le vittime dei malfattori. Non si può rimanere equidistanti o addirittura, sotto sotto, parteggiare per i malfattori, senza ovviamente dirlo in modo esplicito. Questi sono tempi di ferro e di fuoco proprio perché il cittadino che lavora onestamente e’ lasciato in balia di se’ stesso e non è tutelato in modo adeguato. Dire questo non significa affermare il diritto di farsi giustizia da se ‘ che si pone ovviamente  oltre i valori della civiltà umana e giuridica in cui le persone civili credono. Ma bisogna prendere atto che l’hobbesiano “Homo homini lupus “ sta ritornando proprio perché i diritti alla tutela degli onesti non sono riconosciuti in modo adeguato. La tendenza a stare dalla parte di Barabba non è  forse contraria a  quella di stare dalla parte di Gesù’  Cristo?  Oggi ci sono troppi Ponzio Pilato che non sanno decidere o che finiscono di fatto di parteggiare per chi delinque.

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Anche sul tema degli immigrati Lei dice cose non condivisibili perché il dovere all’accoglienza a prescindere, non esiste. L’accoglienza ha dei limiti invalicabili nella incompatibilità con i diritti di chi vive in un certo paese. Diversamente si fomenta il razzismo e non si fa una vera accoglienza ,non foss’altro perché mancano le risorse. Non Le dice nulla il fatto che a Riace dove c’ era il Sindaco Lucano, i cittadini abbiano votato per la Lega? Non Le suggerisce nulla il fatto  che in  Danimarca la Sinistra vinca le elezioni ,schierandosi contro un’immigrazione incontrollata?  Sono segnali che devono far pensare. Quel clima che Lei denuncia, e’ stato generato dal l’eccesso di buonismo che non ha nulla a che vedere con il Cristianesimo. E non mi tiri in ballo anche  Adriano Olivetti che fece di Ivrea una città a misura d’uomo, dando lavoro a tanti canavesani. Olivetti, forse, oggi inorridirebbe vedendo la sua Ivrea e il suo Canavese ridotti ad un territorio in cui ribaldi moldavi attentano agli averi e alla vita dei cittadini onesti. Olivetti era anche un laico che forse non avrebbe accettato l’intrusione del vescovo d Ivrea nelle cose della città di cui fu Sindaco. Olivetti era intriso di valori umanitari cristiani, ma non fu mai demagogico. La sua idea di “ Comunità “ era semmai  l’esatto opposto della demagogia . E’ inutile che Le dica che non sto pregiudizialmente dalla parte del tabaccaio di Pavone la cui posizione deve essere valutata dalla Magistratura e da nessun altro. Spero però che mi sia lecito dire che sto invece pregiudizialmente contro i malfattori che, accolti in Italia, vivono di furti, di violenza e di spaccio di droga. Mi creda con sincera cordialità il Suo


                                                                                         Pier Franco Quaglieni

scrivere a quaglieni@gmail.com

L’ufficio postale a casa nostra

 Un vero e proprio Ufficio Postale a domicilio grazie al progetto portalettere a domicilio, già attivo nei comuni di Isolabella, Meugliano, Strambinello, Trausella, Pavarolo, San Colombano Belmonte, Valgioie, Salerano Canavese, Samone, Lusernetta, Rorà, Massello, Pomaretto, Pramollo, Salza di Pinerolo, Usseaux, Prarostino, Mompatero, Moncenisio, San Didero,e Sauze di Cesana

Direttamente dalla propria abitazione e senza la necessità di recarsi all’Ufficio Postale, i cittadini dei comuni interessati potranno pagare i bollettini di conto corrente postale, ricaricare le carte PostePay e la scheda SIM del proprio cellulare, inviare raccomandate con ricevuta di ritorno e consegnare i pacchi da spedire (solamente confezioni Poste Delivery Standard).

Per prenotare la visita a domicilio del portalettere è sufficiente contattare il numero verde di Poste Italiane, 803.160, visitare il sito www.poste.it oppure intercettare direttamente il portalettere durante il suo giro di consegne.

Il progetto “portalettere a domicilio” è parte del programma dei “dieci impegni” per i Comuni italiani con meno di 5.000 abitanti promosso dall’Amministratore Delegato, Matteo Del Fante, in occasione dell’incontro con i “Sindaci d’Italia” dello scorso 26 novembre a Roma, e ribadisce la presenza capillare di Poste Italiane sul territorio e l’attenzione che da sempre l’Azienda riserva alle comunità locali e alle aree meno densamente popolate.

L’effettiva realizzazione di tali impegni è consultabile sul nuovo portale web all’indirizzo www.posteitaliane.it/piccoli-comuni.

L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese.

 

Quando il cambiamento parte dai giovani

Il 4 e il 5 Giugno si è svolto a Torino lo Youth Speak Forum promosso da AIESEC Italia e Pubblicità Progresso: i risultati del più grande forum nazionale sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dedicato ai giovani

Si è svolto a Torino, il 4 e 5 giugno 2019, la quarta edizione italiana dello Youth Speak Forum di AIESEC Italia che ha visto quest’anno la collaborazione di Fondazione Pubblicità Progresso.Il Forum, guidato in entrambi i giorni da Antonella Tagliabue, è riuscito a inserirsi con successo all’interno dell’offerta del Festival dello Sviluppo Sostenibile di ASviS, confermando la volontà di organizzatori e partner di renderlo un appuntamento dall’ampio respiro, capace di coinvolgere quasi 400 studenti universitari e non solo. Fondamentale, a tal proposito, il sostegno fornito da Fondazione Lavazza, che ha ospitato la prima giornata di lavori all’interno di Nuvola Lavazza, e dell’Università di Torino.

“Sono i giovani la chiave per un futuro migliore”

Michela Contarin, presidente AIESEC Italia

“Non rinunciate a essere dei soggetti politici attivi”

Emanuele Russo, presidente Amnesty Italia

Fil rouge delle due giornate il ruolo che le nuove generazioni possono e devono avere rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030. Un invito all’impegno e alla mobilitazione che ha trovato riscontro non solo nelle parole degli speaker, che hanno portato il racconto di best practice e comportamenti virtuosi, ma anche negli otto workshop di mercoledì 5 maggio. Pensati per mettere i partecipanti davanti a reali call to action, hanno visto coinvolti associazioni, aziende e professionisti come Slow Food, Legambiente, Wami, la professoressa Lorella Carimali (Inspiring Fifty Italy), Croce Rossa e il Salone del Libro di Torino.

 

Al centro delle discussioni e dei lavori soprattutto gli SDG 4, 5 e 10, dedicati rispettivamente alla Quality Education, alla Gender Equality e alla Riduzione delle Ineguaglianze. Costante la ricerca di un approccio multi settoriale, grazie alla variegata tipologia di ospiti e realtà presenti.

“I giovani sono il futuro della nostra società. Per questo abbiamo deciso di collaborare con AIESEC Italia alla realizzazione dello Youth Speak Forum 2019. “

Alberto Contri, presidente Pubblicità Progresso

Nel pomeriggio del 4 giugno si è parlato di Quality Education rispetto a diversi aspetti del vivere civile. Dalla responsabilizzazione in fatto di ambiente e sostenibilità, grazie alla presenza di Corepla, RICREA e CIAL, consorzi del riciclo, all’importanza di costruire coscienze singole e di gruppo consapevoli del proprio potenziale sociale. Proprio su questo si sono concentrati gli interventi di Amnesty e di Unesco Giovani.

“Dobbiamo abbattere i nostri stereotipi culturali interni e portare questo cambiamento all’esterno”

Patrizia Soraglia, Fondazione Brodolini

Di bias, stereotipi e pregiudizi si è discusso invece nella seconda giornata di Youth Speak Forum, ospitata dall’Università di Torino e con la partecipazione di Circonomia, festival di economia circolare realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Torino e ufficio di Unito Go, che ha come obiettivo quello di “mettere in mostra” le idee, le discussioni, le economie, le buone pratiche imprenditoriali e amministrative, i cambiamenti sociali e culturali che hanno in comune l’attenzione al paradigma ecologico, al tema del rapporto tra l’agire umano e la salute degli ecosistemi. Riflessioni portate avanti non solo in termini di stereotipi di genere, ma anche di tutto quello che viene considerato ‘diverso’ e per questo guardato con sospetto. Significativa la testimonianza di Croce Rossa, che ha raccontato il successo del proprio progetto Youth On The Run, gioco di ruolo che simula l’esperienza dei migranti in cerca di asilo.

Di altissimo rilievo l’intervento del sociologo Domenico De Masi, il quale ha esposto i vari cambiamenti avvenuti dalla società pre-industriale a quella odierna nell’ambito del lavoro, dell’ambiente e del consumo, dando un nuovo interessante punto di vista: l’economia circolare è sempre esistita, dobbiamo però ancora capire quale sia il circolo più sostenibile.

“Nel 2030 saremo 8 miliardi. 8 miliardi di bocche ma, soprattutto, 8 miliardi di cervelli. Nella storia dell’umanità non ci sarà mai stato così tanto cervello”
Domenico De Masi, Sociologo

Importante e centrale quest’anno il ruolo dei social, pensato per promuovere l’idea di una Rete capace di generare positività sostenendo e arricchendo simili momenti di incontro e riflessione. Durante la giornata di mercoledì 5, in particolare, il Forum ha visto la sentita partecipazione dell’influencer Martina Luchena (@martinaluchena), impegnata lungo il corso dei lavori come ambassador e reporter. Attraverso il suo canale Instagram (600 k follower) e quello di AIESEC (@aiesecitalia) sono state realizzate interviste a tutti i relatori presenti, raccogliendo gli spunti degli utenti provenienti da Instagram e Twitter.

 

La voglia di intendere i social come strumenti consapevoli di informazioni e divulgazione è stata confermata dalla presenza dell’economic influencer Imen Jane (@imenjane), che ha preso parte al panel dedicato alla Gender Equality (SDG 5), al fianco di PWC Italia, Fondazione Brodolini e Arcigay.

 

Notevole il seguito ottenuto sui social media: le dirette, trasmesse sul profilo Facebook di AIESEC Italia, hanno raggiunto in ciascuno giorno di lavori le 3000 visualizzazioni, mentre su Twitter i principali hashtag di discussione (#YSF19, #faisentirelatuavoce, #YouthSpeakForum2019) hanno ottenuto complessivamente quasi le 500 mila impression. Sono stati raggiunti, in totale, 45 mila utenti unici, che hanno generato oltre 2 mila interazioni.

In collaborazione con: Università degli Studi di Torino e Circonomia

Partner : ASviS, Lavazza e Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile
Sponsor tecnici : RedBull, Pentel, Favorit, Crich, Leni’s, Galup e Stickermule.

Con il patrocinio del Parlamento Europeo, Regione Piemonte e Città di Torino.

#FaiSentireLaTuaVoce #ActTogetherForGlobalGoals #YSF #YouthSpeakForum
#SDGs #GlobalGoals

 

Testimone ai testimoni con Ivrea soccorso

Anche quest’anno la Pubblica Assistenza Anpas Ivrea Soccorso ha garantito, con volontari e ambulanze, l’assistenza sanitaria gratuita all’evento patrocinato dall’Associazione Libera, “Il testimone ai testimoni”, un percorso educativo sportivo per la legalità che ha coinvolto gli alunni e le alunne delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del territorio eporediese. L’iniziativa si è svolta in collaborazione con l’Associazione Tennis Club Ivrea e l’Avis di Ivrea.

I volontari di Ivrea Soccorso erano presenti per l’assistenza sanitaria a tutte le gare e attività che si sono svolte al campo sportivo e alla giornata conclusiva del 4 giugno in piazza Ottinetti a Ivrea con l’intervento di don Luigi Ciotti. La cerimonia di chiusura ha visto la consueta “Staffetta dei diritti, della legalità e della pace” con la fiaccola del progetto; la partecipazione di tutte le scuole, di don Luigi Ciotti, delle forze dell’ordine, dei volontari e adulti.

Lino Cortesi, presidente di Ivrea Soccorso: «Assicuriamo l’assistenza sanitaria alla manifestazione “Il testimone ai testimoni” da diversi anni, fin dalla prima edizione. Siamo felici della partecipazione in quanto, come Pubblica Assistenza Anpas, condividiamo i valori e le finalità del progetto quali l’educazione alla legalità, la tutela della salute, l’educazione sportiva ed etica e l’impegno sociale».

 

Ivrea Soccorso è un’associazione di volontariato nata nel 1982. Opera in Canavese nel campo del soccorso e del trasporti di tipo socio sanitario. A oggi coinvolge oltre cento volontari grazie ai quali ogni anno effettua più di 4mila servizi. Si tratta di trasporti di emergenza 118, servizi ordinari a mezzo ambulanza come dialisi e terapie, trasporti interospedalieri, assistenza sanitaria a eventi e manifestazioni, accompagnamento per visite e terapie e interventi di protezione civile con una percorrenza di 149mila chilometri.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 9.785 volontari (di cui 3.611 donne), 6.403 soci, 447 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 415 autoambulanze, 206 automezzi per il trasporto di persone disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 4 imbarcazioni, svolgono annualmente 479.221 servizi con una percorrenza complessiva di quasi 16 milioni di chilometri.

Niente nozze tra Fca e Renault

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Nessun “matrimonio” tra Fiat Chrysler e  Renault. La casa torinese presieduta da John Elkann ha deciso “di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault”. Una decisione assunta dopo il nuovo rinvio voluto dal Marchio francese a seguito delle pressioni del governo di Parigi. E così a Wall Street  il titolo Fca ha perso il 3,71%. Anche a Piazza Affari apertura pesante per Fca: il titolo perde il 2,83% a 11,35 euro. Crolla  in apertura di Borsa Renault a Parigi: il titolo cede il 7,63% a 51,91 euro.

Quelle serate magiche dei grandi concerti ai tempi del PCI

Tra un po’ saranno 40 anni. Luglio 1979, Stadio Comunale di Torino, concerto Banana Republic, Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Ron. Forse il primo grande concerto negli stadi d’ Italia. Sicuramente il primo grande concerto a Torino, organizzato da Radio Flash, alias Partito Comunista italiano, Federazione di Torino.  Incredibile, no? Grande patron Luciano Casadei, responsabile stampa e propaganda di Via Chiesa della Salute. Un intero Palazzo di 5 piani.  Ma non è di politica che vogliamo parlare e ricordare.  I concerti erano nati per finanziare il partito e successivamente autonomizzati diventarono un’ attività a sè. Proprietà di Radio Flash  la GEP,  Gruppo Editoriale del Piemonte proprietaria anche di Nuova Società fondata dal Sindaco Diego Novelli nel 1972, capo cronista di politica all’ Unità. Direttore Saverio Vertone, fine intellettuale ingraiano poi senatore di Forza Italia e dell Italia dei Valori di quel noto Di Pietro magistrato di Milano. Ci scriveva Alessandro Meluzzi, psicoanalista ed ora diacono anti islamico ed amicissimo di Crosetto e Giorgia Meloni.  Le vie del Signore sono infinite.  Fucina di iniziative intellettuali e culturali. Ma costavano tantissimo. Bastava un concerto ed i conti si ripianavano.  Non sempre, in verità.  Solo 15 mesi prima in un palazzetto dello sport Ruffini, solo 10 biglietti venduti.  Ma Lucio Dalla da gran signore volle cantare lo stesso. Poi c’ erano i colpacci come con Francesco Guccini che si accontentò di un milione e un bottiglione di vino rosso che finiva nel concerto. O uno stralunato Fabrizio De André che (diciamolo così) beveva più pesante.
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David Zard amico di Luciano Casadei gli suggerì i grandi concerti negli stadi.E grandi concerti furono. Il palco sul lato nel campo. Ritrovo alle ore 11. Apertura cancelli ore 16. Sole incombente, ma non pesava. Noi Giovani Comunisti eravamo manovalanza, ma una manovalanza qualificata e motivata.  Francamente sperduti abituati al palazzetto . Ci siamo adattati subito.  Divisi in squadre ai biglietti, alle entrate, le ronde divise in due aree. All’interno dello Stadio e tra le mura di cinta e l’edificio principale. La postazione più ambita era sotto il palco. Io, solito fortunato, schizzavo da un punto all’ altro dandomi un certo tono. Sole cocente e cielo terso. Aspettando l’imbrunire quando cominciava il concerto. E brillavano  migliaia e migliaia di lucine di fiammiferi o accendini . Serata magica. Ci sentivamo parte di quella magia. Cose che non dimentichi.  Cose che ti porti dietro tutta la vita. Rendevano allegra la nostra città ancorché  eravamo considerati  tristi torinesi. Il sole, la musica, la luminosità di una serata di tardo luglio rendevano ancora più bella la città pronta per le vacanze.  Anzi per le meritate ferie dalla Feroce  (la Fiat). Da lì ad un anno nel settembre 1980 Romiti annunciò 24 mila licenziamenti. Dopo è cambiato tutto. Principalmente con la perdita di una identità collettiva. Nel bene e nel male ma sempre identità collettiva. Si intuiva che saremmo dovuti essere qualcosa di diverso da quello che eravamo stati.Non dico che 40 anni sono passati invano. Fatte le debite ed abissali diversità,  Pablo Neruda con la sua autobiografia: Confesso che ho vissuto.  Fu pubblicata postuma. Morto di crepacuore dopo il colpo di Stato fascista in Cile. Malato di cuore aveva vissuto con passione ed ardore la sua esistenza.  La sua vita. E un po’ anche noi, che 40 anni fa ne avevamo 20. Ci abbiamo tentato pur non riuscendo. Ma visti i tempi attuali, senza più cultura e passione politica,  non è poco. Anzi, mi sembra decisamente qualcosa.  Mi sembra decisamente tanto. 

Stop al bullismo

Giovedì 6 Giugno il Centro Commerciale Area 12 Shopping Center di Torino ospiterà il progetto “Stop al Bullismo”, un tour educativo e formativo per i giovani e per le famiglie organizzato da CBRE, leader al mondo nella consulenza immobiliare che si occupa anche della gestione di numerosi centri commerciali. Parteciperanno, oltre a docenti, genitori e ragazzi delle scuole, anche i testimonial Federico Mancosu, Noa Planas e Matteo Andreini del gruppo di House of Talent, molto noti agli adolescenti per la loro partecipazione a un famoso talent da alcuni anni in onda sulle reti Rai.
 
L’obiettivo di “Stop al Bullismo” è, da un lato, generare un’occasione di confronto con i ragazzi per bloccare sul nascere il fenomeno del bullismo e, dall’altro, formare gli adulti per renderli più consapevoli nel riconoscere questi episodi, grazie anche alla testimonianza degli psicologi e psicoterapeuti Rosanna Schiralli e Ulisse Mariani, massimi esperti in Italia nell’ambito della psicologia dello sviluppo, autori del best seller “Nostro Figlio” e ideatori del metodo dell’Educazione Emotiva. Il Tour sta attraversando tutta l’Italia, da febbraio a giugno, incontrando i giovani e le loro famiglie proprio nei Centri Commerciali, che rappresentano per i ragazzi luoghi di aggregazione e socializzazione.
 
Programma dell’evento:

  • Mattino – ore 10:00 circa: arrivo delle scuole al Centro Commerciale e presentazione degli ospiti
  • Incontro tra psicologi e alunni delle scuole
  • Pomeriggio – ore 17.30 circa: House of Talent – talk show sul tema e interazione con i fan, racconti, domande e opinioni dei presenti, moderati dal giovane attore e influencer Matteo Altieri.

La giornata verrà condivisa sui canali Instagram e Facebook dell’iniziativa, raggiungibili attraverso i seguenti Link:
 
Instagram:  https://instagram.com/tour_stopalbullismo/
Facebook:  https://www.facebook.com/stopalbullismotour/