ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 473

Come funziona la partita Iva agricola

Dalla parte dei consumatori

 

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

Ogni lavoratore che intende avviare un’attività da libero professionista in ambito agricolo deve necessariamente avviare una partita IVA agricola. In questo modo potrà emettere regolarmente fattura ai propri clienti, richiedendola in caso di acquisti legati alla propria attività. Quando si parla invece di imprese agricole, è possibile vi siano più soci. La legge richiede che almeno uno di questi abbia la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale. In questo caso la partita IVA sarà collegata alla società e non al singolo lavoratore.

Chiunque fosse interessato potrà fare richiesta alla Coldiretti o all’Agenzia delle Entrate, sfruttando il sistema ComUnica per l’invio dei dati necessari per via telematica. Sul sito della Coldiretti si potranno individuare i moduli necessari, da presentare insieme con una copia del proprio documento di riconoscimento.

Occorre prestare attenzione alla lista di moduli, considerando le differenze presenti a seconda del tipo di azienda che si intende avviare. Tra i requisiti fondamentali vi è il fatto di dover indicare la dicitura “società agricola” nel nome societario. Inoltre il 50% del reddito complessivo dovrà provenire dall’attività agricola.

Nel caso in cui l’imprenditore in questione dovesse lavorare su un terreno di cui è proprietario, sarà chiamato a presentare la visura catastale dello stesso e il certificato di proprietà.

Al momento dell’apertura si dovranno versare 100 euro per il cosiddetto “diritto camerale”. L’imprenditore dovrà inoltre versare un altro contributo, stavolta riguardante l’INPS, per una cifra intorno ai 1500 euro.

Semplificazione: meno burocrazia nel settore edile

Dalla Regione Piemonte

E’ in moto il processo di semplificazione burocratica che, assieme all’autonomia differenziata e all’utilizzo efficace dei fondi europei, costituisce uno dei tre assi fondamentali dell’amministrazione guidata da Alberto Cirio

Oggi il Tavolo di Semplificazione per l’ambito edilizio e urbanistico – al quale partecipano i rappresentanti dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili di Piemonte e Valle d’Aosta), di categorie e ordini professionali e dei sindacati – si è riunito presso la sede regionale di via Viotti 8 sotto il coordinamento dell’assessore regionale alla Semplificazione, Roberto Rosso, e ha messo a punto la nuova procedura unica telematica per l’invio alla notifica preliminare di inizio cantiere. Finora, infatti, la notifica per l’apertura di un nuovo cantiere edile doveva essere presentata dai committenti dei lavori a più soggetti addetti al controllo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, con sistemi diversi da un territorio all’altro, mancanza di omogeneità interpretativa e ampia possibilità di errori. Un esperimento per uniformare e semplificare la procedura è il realtà già in atto dal 2014 e si tratta del sistema MUDE, una piattaforma elaborata dal Csi, che consente l’invio telematico della notifica alle Asl, adottato però solo da circa 200 Comuni in Piemonte.

“Per venire incontro alle esigenze di coloro che operano nel settore – spiega l’assessore Rosso – è stato deciso che dalla primavera del 2020, nei Comuni che hanno attivato il sistema MUDE, la trasmissione della notifica preliminare alle Asl avvenga esclusivamente tramite questo sistema, che provvederà a inoltrarlo agli altri enti, senza che debba più farlo il committente del cantiere. I Comuni che utilizzano sistemi informatici di fornitori terzi, con i quali la Regione avvierà da subito apposite consultazioni, dovranno garantire il trasferimento dei dati al MUDE, che avrà il compito di raccogliere e gestire le informazioni. In particolare provvederà a anche in questo caso a inoltrare automaticamente le comunicazioni ai Comuni, agli Ispettorati del Lavoro e alle Prefetture, ove ne ricorrano le condizioni, riducendo il carico di lavoro per l’utenza e rendendo più snelle e veloci le comunicazioni”.

I sistemi verranno resi interoperabili tramite apposito web service messo a disposizione dalla Regione.

“L’assessorato alla Sanità – aggiunge l’assessore Luigi Icardi – ha scelto di puntare sulla tecnologia informatica per raccogliere e rendere disponibile immediatamente l’informazione relativa all’apertura di nuovi cantieri. Tenuto conto della numerosità dei punti di controllo, il nuovo strumento consentirà di concentrare prioritariamente l’attenzione sulle tipologie di cantiere statisticamente più a rischio e sulle imprese che hanno procedimenti aperti di infortunio grave sul lavoro. In sintesi, informazioni più puntuali e veloci per rendere più efficaci i controlli e la prevenzione a beneficio dei lavoratori ma anche delle numerose imprese che rispettano la legge e che subiscono la concorrenza di chi, per proprio profitto, sacrifica la salute dei lavoratori”.
Sempre sul fronte della semplificazione, ieri, 17 dicembre, la Giunta regionale ha approvato su proposta dell’assessore alla Semplificazione, Roberto Rosso, lo stanziamento di 120mila euro per il prossimo triennio, destinati alla formazione e all’aggiornamento dei dipendenti pubblici responsabili degli Sportelli unici per le attività produttive (Suap) e degli Sportelli unici per l’edilizia (Sue) dislocati su tutto il territorio regionale. I responsabili si trovano a dover gestire e fornire ogni giorno informazioni agli utenti in un contesto normativo molto complesso e in continua evoluzione, spesso in situazioni di carenza di personale e con difficoltà in termini di tempi e modi per coltivare specifiche competenze. Grazie a questo stanziamento, il personale verrà formato adeguatamente per far fronte alle esigenze, sempre più sentite, di chiarezza e sburocratizzazione. E verranno organizzati, nei capoluoghi di provincia e nei principali centri piemontesi, tavoli di confronto con gli stakeholder sulle azioni da intraprendere per rendere più snella la macchina amministrativa, riproducendo a livello locale il modello del Tavolo regionale sulla semplificazione.

Prima di tutto la bici. Ecco il programma per Torino e Piemonte bike friendly

Il Programma Regionale della Mobilità Ciclabile punta al modello olandese

TRASPORTI. LA BICI PRIMO MEZZO PER LA MOBILITÀ URBANA

 

Individuare una rete ciclabile regionale integrata in tutto il Piemonte, collegare e far interagire i sistemi ciclistici locali, nazionali e internazionali, e connetterli con altre modalità di trasporto. Questi i punti principali dell’attività di redazione del Programma Regionale della Mobilità Ciclabile presentata  al Circolo dei Lettori di Torino alla presenza dell’assessore regionale ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi, l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio, il console dei Paesi Bassi Johan Verboom, la senior policy advisor dell’Ambasciata dei Paesi Bassi Nicole Hablè ed esperti italiani e olandesi di ciclomobilità.

«Abbiamo deciso di avviare un piano di medio periodo – ha spiegato l’assessore Gabusi –. Un piano che mette al centro la bici, non solo come sport e passione, ma come vero e proprio mezzo di trasporto. Anzi come il miglior mezzo di trasporto in città e nei centri urbani. Ci vorrà un po’ di tempo per vedere la piena applicazione del piano, poiché è necessario creare o implementare l’infrastruttura, in modo che diventi efficiente e preveda un sistema di passaggio nei punti cardine delle città. Parallelamente bisogna lavorare sulla sensibilizzazione degli enti locali, che devono incentivare l’uso della bicicletta, non solo come mezzo sostenibile, ma come mezzo rapido per gli spostamenti. Il percorso del piano inizia nel 2020 e sarà partecipato e calato sul territorio».

Per la progettazione e realizzazione del Programma è stato scelto un partner olandese, che potesse portare un contributo importante. Alla presentazione odierna il console olandese Verboom ha sottolineato le opportunità poste da un piano come questo e la necessità di superare le criticità della conformazione geografia piemontese e delle caratteristiche cittadine, difficoltà che anche l’Olanda a suo tempo ha dovuto affrontare. «Abbiamo chiamato gli esperti dall’Olanda – spiega l’assessore Gabusi – perché dagli anni Ottanta hanno lavorato a 360° sulle opportunità dell’utilizzo prioritario della bici fino a renderle numericamente superiori alle macchine in città. Partendo proprio da quella che è considerata la migliore esperienza disponibile in Europa è stato costituito un gruppo di lavoro italo olandese, che siamo certi, porterà risultati consistenti».

Nella sua ideazione il Programma Regionale della Mobilità Ciclabile costituirà uno strumento a supporto dell’Amministrazione regionale e degli enti locali, finalizzato ad individuare il sistema ciclistico su scala regionale e a definire una serie di strumenti di governo in grado di guidare l’azione degli enti locali. Il Programma individua gli interventi da adottare per promuovere l’uso della bicicletta sia per la mobilità quotidiana che per le attività turistiche e ricreative. Dà gli indirizzi relativi alla predisposizione delle reti ciclabili urbane ed extra urbane e indica gli obiettivi programmatici concernenti la realizzazione e la definizione della rete regionale. Definisce la rete ciclabile, coerente con la rete nazionale Bicitalia, integrata e interconnessa con le altre modalità di trasporto. Individua gli itinerari nelle zone rurali finalizzati alla conoscenza e fruizione delle zone di interesse naturalistico. Prevede il sistema di interscambio con altre modalità di trasporto e il sistema delle aree di sosta. Non mancano nel Programma le azioni di comunicazione, educazione e formazione. Un punto di attenzione anche per l’individuazione di strategie e azioni regionali per il miglioramento della sicurezza e della protezione dei ciclisti sulle strade urbane ed extra urbane.

Nonni in visita alla casa di Babbo Natale

La magia del Natale si alimenta senz’altro in questi giorni di attesa, intrisi di aspettative e laboriosa serenità

 

È quanto accade presso la Residenza protetta “Soggiorno Mariuccia” di Volvera, gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti”. Dall’inizio del mese i nonni si riuniscono ogni mattina davanti al Calendario dell’Avvento che hanno realizzato: un grande tabellone con 24 cassettine, ciascuna delle quali contiene un loro desiderio particolare.

Accompagnati dall’animatrice Vanessa Stella, gli ospiti autosufficienti si sono poi recati questo pomeriggio in visita alla locale casetta di Babbo Natale. Gli elfi addetti al laboratorio di giocattoli hanno interrotto il lavoro per accoglierli festosamente e condividere con loro una ricca merenda. Il giro guidato alla struttura è stata soprattutto una preziosa occasione per condividere i propri pensieri e ricordare aneddoti sulle festività natalizie trascorse negli anni.

In Consiglio regionale donazione di sangue

Sono una ventina i consiglieri regionali e gli assessori, tra cui il presidente del Consiglio Stefano Allasia e il presidente della Giunta Alberto Cirio, che stamattina si sono recati all’autoemoteca dell’Avis per donare il sangue

 

Il mezzo è stato parcheggiato nel cortile di Palazzo Lascaris nell’ambito della campagna lanciata in estate dal Consiglio regionale #seDonoSalvo a favore delle donazioni.

“La donazione è un’azione concreta verso gli altri, è compito delle istituzioni dare il buono esempio e fare informazione affinché aumenti il numero dei nuovi donatori”, ha commentato il presidente Allasia. “E’ un modo efficace  per dare il proprio contributo alla comunità. Donare il sangue è un gesto semplice ma prezioso, che può salvare molte vite.  Per questo faccio appello alla generosità dei piemontesi, perché contribuiscano con la loro solidarietà  a garantire la continua disponibilità di sangue anche durante i periodi di vacanza, quando si possono presentare le maggiori criticità”.

Per il presidente Cirio “la donazione è uno dei gesti più belli che si possa fare perché il sangue è vitale. Oggi è l’occasione per noi per dare l’esempio, ma anche per dire grazie ai tanti donatori che lo fanno in silenzio, un atto di generosità puro senza sapere a chi andrà il loro sangue, ma con la consapevolezza che farà del bene”.

Bruno Piazza, uno dei responsabili dell’Avis Piemonte, ha dato un quadro positivo delle donazioni in regione: “In Piemonte ci sono 110 mila donatori, raccogliamo 160 mila sacche di sangue ogni anno”, ha spiegato. “Per il sangue intero il Piemonte è autosufficiente. Non tutti si rendono conto dell’importanza della donazione di sangue: senza donatori gli ospedali non potrebbero funzionare”.

 

priconosciuto

Fondazione Crt sostiene i Comuni

La Fondazione CRT ha assegnato 4 milioni di euro a 284 progetti del territorio

Sono i risultati della seconda sessione 2019 delle richieste ordinarie di contributi – ovvero non rientranti in alcun bando specifico della Fondazione – presentate da enti non profit attivi in Piemonte e Valle d’Aosta.

“Concludiamo il 2019 con il sostegno a circa trecento iniziative in 106 Comuni del Piemonte e della Valle d’Aosta: sono semi che germogliano e ravvivano il tessuto sociale e culturale, contribuendo a fare da collante per le comunità del territorio – dichiara il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. In linea con le nuove idee di futuro lanciate con gli Stati Generali, Fondazione CRT supporta le progettualità orientate ai valori dell’ambiente, della sostenibilità, dell’inclusione, della promozione dei giovani, e anche numerosi eventi che si realizzano nelle realtà periferiche”.

“Il bando ‘Ordinarie’ della Fondazione CRT consente di realizzare centinaia di interventi estremamente diversificati e capillari per la tutela dell’ambiente, la ricerca, la formazione del capitale umano, il welfare, la cultura, in modo da migliorare il benessere delle persone e della collettività, obiettivo ultimo della filantropia istituzionale – afferma il Segretario Generale della Fondazione CRT e Presidente di EFC Massimo Lapucci –. Nella selezione delle proposte teniamo in particolare considerazione la sostenibilità dei progetti e la capacità delle associazioni di fare sistema sul territorio, attraverso lo sviluppo di reti e connessioni virtuose con enti locali e non profit”.

Welfare e Territorio
In particolare, per l’area Welfare e Territorio la Fondazione CRT ha deliberato 124 contributi per un importo complessivo di oltre 1,5 milioni di euro a sostegno di una pluralità di interventi, quali: l’iniziativa dell’Associazione Eco dalle Città “Ecomori ed azioni di recupero e ridistribuzione dell’eccedenze alimentari”, per l’integrazione lavorativa dei richiedenti asilo; le attività di promozione internazionale legate a “Torino città del cinema 2020”; l’apertura da parte dell’Associazione Rete Dafne Onlus di tre sportelli per l’accoglienza e l’assistenza per le vittime di reato e i loro familiari ad Asti, a Cuneo e a Rivarolo; il progetto “Puliamo insieme – Edizione 2020” di Asti che prevede la sensibilizzazione e l’educazione ambientale di cittadini e studenti con attività di pulizia e la costruzione di una rete per la protezione del territorio; il progetto dell’Unione Montana Alta Val Tanaro per il potenziamento delle corse del Treno Storico Turistico a Garessio; l’iniziativa dell’Associazione Novarese Volontari per Anziani di distribuzione gratuita di borse della spesa in occasione delle festività natalizie; il progetto “Artisti per la Natura: alla scoperta delle nuove Aree protette del Po Piemontese” dell’Ente di gestione delle aree protette del Po Vercellese-Alessandrino; l’acquisto di mezzi e dotazioni per affiancare le unità cinofile del Nucleo provinciale di Protezione Civile ANC Cuneo nella ricerca di persone scomparse.

Un contributo significativo di 250.000 euro è stato destinato inoltre al Coordinamento Regionale del volontariato di Protezione Civile del Piemonte per l’acquisto di un nuovo mezzo.

Ricerca e Istruzione
Per l’area Ricerca e Istruzione sono stati approvati 123 contributi per oltre 2,1 milioni di euro: oltre 800.000 mila euro agli Atenei e circa 1,3 milioni di euro a enti del territorio. Il sostegno della Fondazione CRT va, in particolare, a manifestazioni di rilievo come “Giovedì Scienza” e all’attività di ricerca di realtà di eccellenza come la Fondazione Edo ed Elvo Tempia Valenta Onlus di Biella. I contributi per la ricerca sono destinati non solo ai dipartimenti universitari, ma anche ai centri di alto livello, quali l’Istituto Zooprofilattico e gli istituti del CNR che operano sul territorio del Piemonte e della Valle d’Aosta. Fondazione CRT sostiene anche progetti di innovazione tecnologica nel settore dell’alimentazione e dell’agricoltura locale, la ricerca oncologica e, più in generale, in campo medico. Tra i progetti didattici spicca “Io-ascolto”, a cavallo tra neuroscienze, informatica e ingegneria, finalizzato a potenziare le capacità di apprendimento dei bambini con programmi innovativi e inclusivi. Sempre in ambito scolastico, particolare attenzione è rivolta ai bisogni educativi speciali, all’inclusione e alle attività extracurriculari capaci di sviluppare nei ragazzi competenze trasversali e approcci innovativi ai vari campi del sapere. Inoltre, sia nella ricerca sia nell’istruzione, Fondazione CRT promuove iniziative incentrate sul valore della sostenibilità ambientale.

Arte e Cultura
Nel campo Arte e Cultura sono 37 i contributi per complessivi 376 mila euro a sostegno, in particolare, di premi e concorsi letterari, iniziative culturali e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico, attività museali, progetti di diffusione della lettura e di inclusione attraverso la cultura. Tra i numerosi enti destinatari di contributo figurano il Festival Scarabocchi del Circolo dei Lettori di Novara, una festa per bambini e famiglie nella città e nelle scuole dell’infanzia ed elementari di Novara; Seeyousound, il primo ed unico festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale; la stagione concertistica 2019-2020 del concorso internazionale di musica Gian Battista Viotti a Vercelli, il progetto “Creativamente Roero 2020 – Residenze d’artista tra Borghi e Castelli” di Alba, che ha l’obiettivo di costruire una rete per la valorizzazione dei Borghi storici del Roero e dei luoghi legati a vino e creatività coinvolgendo artisti nazionali e internazionali; “Librinfesta2020 Alessandria: gioco di squadra”, il festival della letteratura per ragazzi che da sedici anni porta in città i più grandi autori per i più piccoli; la valorizzazione dell’area archeologica di Ornavasso del Verbano-Cusio-Ossola.

Borracce sostenibili ai ragazzi di Villastellone

Il 19 Dicembre la presentazione dell’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole elementari e medie.

INIZIATIVA DEL ‘GRUPPO MARAZZATO’

Gli ‘Auguri sostenibili’ del ‘Gruppo Marazzato’ arrivano anche nel torinese. A beneficiarne, questa volta, dopo il successo riscontrato in alcuni fra i principali comuni del vercellese, è Villastellone.
L’iniziativa, promossa dalla storica azienda piemontese leader dal 1952 nelle soluzioni per l’ambiente, prevede la distribuzione di circa 300 borracce ‘eco’ ai giovanissimi allievi delle scuole elementari e medie del territorio.
I cui studenti, insieme ai loro insegnanti, con il Sindaco Francesco Crispi e il Vice Sindaco Domenico Ristaino (anche Assessore alle Associazioni, Manifestazioni, Protezione Civile e Ambiente) incontreranno pubblicamente i referenti del ‘Gruppo Marazzato’ per ricevere il prezioso dono, utile anche a una loro sana e corretta formazione nel rapporto con territorio, ecologia e natura.
“A partire dalle ore 9.00, presso l’Auditorium Comunale sito presso i locali della scuola media accessibili sia da Viale Rimebranza che da Piazza Primo Maggio, avrà luogo l’evento di presentazione di questa importante iniziativa”, spiega il Vice Sindaco.
Che riprende: “Ringrazio di cuore il Sindaco per aver intuito da subito la disponibilità e la competenza del ‘Gruppo Marazzato’: che, da quando è approdato a Villastellone, ha subito instaurato un positivo dialogo con le istituzioni teso ad aggiungere valore alla cittadinanza, mediante una serie di azioni che vedranno la luce a partire dal 2020, grazie anche alla possibilità di poter avere in loco la loro stupenda collezione di mezzi sia storici che operativi di ultimissima generazione. Una collaborazione efficace ed efficiente fra pubblico e provato di cui siamo fieri”, conclude Domenico Ristaino.
Gli fa eco Alberto Marazzato, Direttore Generale dell’omonimo gruppo industriale: “Prosegue anche qui con medesimo impegno il nostro desiderio di contribuire al corretto sviluppo formativo dei più piccoli in termini di sana educazione ambientale. Felici di fare la nostra parte per i giovani villastellonesi, in pieno accordo con l’Amministrazione Comunale”.

Nasce per le scuole il concorso “Idea verde”

Casale Monferrato dal 3 al 5 aprile 2020

MONFERRATO GREEN FARM

PER LE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO  DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

 

Tra gli eventi che accompagnano il cammino di Monferrato Green Farm, la rassegna dedicata all’agricoltura ed al verde che si terrà dal 3 al 5 aprile 2020 al Polo Fieristico Riccardo Coppo ce n’è uno di particolare interesse rivolto al mondo della scuola.

Si tratta del concorso ‘Idea Verde’, bandito con il patrocinio del Miur – Ufficio scolastico provinciale di Alessandria e rivolto a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della Provincia di Alessandria, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani a valorizzare e rispettare l’ambiente che li circonda.

Per gli adulti è spesso difficile immaginare una città più verde e più pulita, di qui l’idea degli organizzatori di D&N Eventi rivolgersi ai più piccolo, che non hanno ancora perso la fantasia tipica dell’età e che riescono a stupirsi di fronte ad un fiore.

La mission è quella di individuare un spazio verde o dismesso della propria città ed immaginare come potrebbe essere trasformato per il benessere della comunità.

Ogni scuola potrà partecipare con il minimo di un elaborato sino ad un massimo di cinque, frutto della creatività e dell’inventiva degli studenti.

Ai partecipanti è riconosciuta la massima libertà nelle scelte alle tipologie di elaborato, tenendo presente che il lavoro dovrà essere esposto in uno spazio, orizzontale o verticale, di cm. 70×100 e non ci saranno dispositivi di riproduzione multimediali.

I lavori verranno esposti all’interno di ‘Monferrato Green Farm’, che si svolgerà al Polo Fieristico Riccardo Coppo e sottoposti a due tipi differenti di valutazione, ovvero la valutazione del pubblico che riceverà una cartolina per esprimere il proprio voto all’ingresso delle stessa Fiera e la valutazione di una giuria dedicata.

Le scuole di appartenenza dei lavori che si classificheranno primi nelle due votazioni riceveranno un premio di Euro 1000,00 (mille/00) ciascuna.

COME FARE PER ISCRIVERSI ?

E’ NECESSARIO FARLO ENTRO IL 15 GENNAIO 2020, INVIANDO UNA MAIL AL SEGUENTE INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA:

concorso@monferratogreenfarm.it

Per informazioni telefonare al 335/7404114

Tre nuove Bandiere arancioni in Piemonte

Assegnate dal Touring Club Italiano. Premiate le località di Limone Piemonte (CN), Moncalvo (AT) e Usseglio(TO)

Si è conclusa nei giorni scorsi  in Regione, con l’assegnazione della Bandiera arancione ai Comuni di Limone Piemonte (CN), Moncalvo (AT) Usseglio(TO) la VII edizione di Bandiere arancioni in Piemonte, realizzata dal Touring Club Italiano con la Regione Piemonte.

Diventano così 12 le località certificate in provincia di Cuneo, 2 nell’astigiano e 5 nel torinese. In totale sale a 34 il numero di Bandiere arancioni Touring in Piemonte, che rafforza sempre più la sua posizione come seconda regione più “arancione” d’Italia.

 “Questo riconoscimento – dichiara Vittoria Poggio, assessore alla Cultura al Turismo e al Commercio della Regione Piemonte – mette in evidenza anche in questa edizione quanto il Piemonte sia ricco di un importante patrimonio culturale, architettonico ed enogastronomico che non si limita ai circuiti turistici tradizionali, ma coinvolge anche i borghi diffusi su tutto il territorio. Una caratteristica questa che è un punto di forza della nostra regione ed è il risultato dell’importante lavoro di valorizzazione fatto fino ad oggi, a cui le Bandiere arancioni del Touring Club Italiano contribuiscono con il loro storico valore di marchio di qualità”.

Tra le tante attività a favore del patrimonio culturale e storico italiano, il Touring dal 1998 seleziona, certifica e promuove con la Bandiera arancione i borghi eccellenti (con meno di 15.000 abitanti). L’iniziativa si sviluppa coerentemente con la natura e la storia del Touring, in linea con tutte le sue iniziative volte a promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, dove la tutela del territorio e del patrimonio è connessa all’autenticità dell’esperienza di viaggio. La Bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale, è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita ed è assegnata alle località che godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, e che offrono al turista un’accoglienza di qualità.

La partnership con Regione Piemonte è ormai consolidata e frutto di una collaborazione che dal 2006 ha non solo certificato con la Bandiera arancione l’eccellenza piemontese, ma ha anche innalzato notevolmente i livelli qualitativi dell’offerta turistica in tutto il territorio regionale, grazie al miglioramento costante che Touring ha stimolato nelle piccole realtà” – afferma Liliana Pittarello, consigliera del Touring Club Italiano.

 Per maggiori informazioni sull’iniziativa e per l’elenco completo delle località Bandiera arancione: www.bandierearancioni.it.

Lilt, eletta Donatella Tubino

Donatella Tubino, nelle elezioni che si sono svolte nei giorni scorsi
per il rinnovo delle cariche del Consiglio Direttivo provinciale e del Collegio dei
revisori dei Conti della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), è stata la più
votata: 558 preferenze, quasi un plebiscito.

E nella riunione del Consiglio Direttivo indetto il 4 dicembre, Donatella Tubino,
docente di chimica e biologia al Liceo Newton di Chivasso, è stata riconfermata
presidente, per la terza volta.

Soddisfazione ed emozione per la “neo presidente“ che si appronta ad affrontare il
suo terzo mandato con serenità, sapendo di avere alle spalle un Direttivo pronto a
sostenerla, con competenze specifiche che possono essere messe in campo nei
diversi ambiti in cui la Lilt è impegnata.

Affiancherà Tubino, come vice presidente, Rodolfo Gamba, medico ginecologo,
specialista in oncologia. Oltre a Gamba e a Franco Lesca, medico senologo e
ginecologo, componenti entrambi del precedente Direttivo, fanno parte del nuovo
Consiglio, rinnovato anche nel numero dei componenti (nove rispetto ai cinque dei
passati mandati) Giovanna Pentenero, ex assessore regionale all’istruzione,
Valentina Caputo, ex consigliere regionale, Lorenzo Mina, DREPES referente
distrettuale Promozione della Salute dell’Asl To 3, Doriano Felletti, preside del Liceo
Newton di Chivasso, Alessandro Scopel, funzionario della S.S. Libera Professione
Azienda A.O.U, Ines Dutto, imprenditrice.

Il Collegio dei revisori dei Conti mantiene inalterata la sua composizione: Roberto
Germanetti, presidente, Massimo Striglia e Patrizia Sara Flore, revisori.

“Ringrazio tutti i componenti del precedente Direttivo – dichiara Donatella Tubino –
e ringrazio i nuovi per aver accettato l’incarico, augurando ad ognuno buon lavoro.
Ringrazio anche le Delegazioni, lo Staff di segreteria della Lilt e la Consulta
Femminile, che mi hanno seguita, accompagnata e supportata nei dieci anni di
presidenza appena terminati. Senza di loro, la Lilt non avrebbe fatto i passi da
gigante che ha compiuto, diventando un punto di riferimento nel campo della sanità
e della scuola locali. Ma ringrazio anche i Medici, gli Psicologi e i Nutrizionisti che
collaborano con la Lega Tumori. Insieme ricominceremo, con lo stesso impegno ed
entusiasmo, per i prossimi cinque anni”