ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 319

Occitania: centri e periferie

 L’Università degli Studi di Torino ospita online il  XIII Congresso dell’Association Internationale d’Études Occitanes

online, da lunedì 12 a sabato 17 luglio 2021 – live streaming aperto a tutti gratuitamente

L’Association Internationale d’Études Occitanes (AIEO), è nata a Liegi nel 1981 per raccogliere, coordinare e favorire gli scambi e le relazioni pluridecennali tra studiosi di lingua e letteratura occitane europei e americani. Il fulcro dell’attività dell’AIEO è il Congresso Internazionale che ha luogo ogni tre anni e riunisce centinaia di esperti del mondo intero.

Il XIII Congresso avrebbe dovuto tenersi nell’estate 2020 a Cuneo, regione nelle cui vallate occidentali, comprese approssimativamente tra il Colle di Tenda e il Monginevro, ancor oggi si parlano numerose varietà di occitano alpino. La situazione sanitaria ha impedito e impedisce tuttora l’arrivo di persone provenienti da diverse parti del mondo, ma si è voluto comunque garantire centralità al Piemonte (dopo l’edizione di Torino del 1987).
Il Congresso sarà dunque ospitato “virtualmente” dall’Università degli Studi di Torino, che da lunedì 12 a sabato 17 luglio trasmetterà i lavori in diretta sul proprio sito media.unito.it e sulla pagina Facebook @AIEOCuneo. Il digitale diventa quindi un’opportunità: un pubblico più ampio e variegato potrà seguire i lavori e assistere alle conferenze plenarie e alle tavole rotonde che si susseguiranno durante tutta la settimana.

Tra i relatori delle conferenze: Fausta Garavini, studiosa di letteratura francese e occitanica, traduttrice e scrittrice, nonché autrice di numerosi lavori critici e di vari romanzi, sarà protagonista di una conferenza dedicata al ruolo del mito dei trovatori; Tullio Telmon, professore emerito di Dialettologia italiana all’Università di Torino, dal 2018  Presidente del CIEBP-Centre d’Information sur l’Éducation Bilingue et Plurilingue, terrà una conferenza intitolata Dialettologia percezionale nelle vallate occitane ad Est delle Alpi per descrivere le ricerche percezionali svolte nelle valli occitane, in particolare in Valle Maira; la nota studiosa inglese Linda Paterson, Professoressa Emerita all’Università di Warwick (UK), che ha fondato la propria ricerca sulla letteratura e la storia sociale e culturale del Medioevo occitano.

Le tavole rotonde tratteranno di letteratura occitana contemporanea, per capire quali siano i migliori canali per diffonderla e a quale pubblico; ma si parlerà anche di politica linguistica occitana con alcuni tra i massimi conoscitori della situazione linguistica e sociolinguistica di diverse aree dell’Occitania chiamati a raccontare quali sono le iniziative di politica linguistica avviate nelle loro regioni di riferimento. In occasione delle celebrazioni dell’Anno Dantesco, un’altra tavola rotonda sarà dedicata a esplorare il rapporto tra Dante e i trovatori: coordinati da Donato Pirovano, dantista e Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino, interverranno studiosi italiani e stranieri, che metteranno in luce modi, tempi, canali e sensibilità attraverso i quali Dante rielabora il grande modello della letteratura medievale in lingua d’oc. Gli studi trobadorici sono al centro anche di un’altra tavola rotonda dedicata a uno degli argomenti più affascinanti – anche per il grande pubblico – e allo stesso tempo più difficili, all’intersezione tra filologia e musicologia, degli studi trobadorici, vale a dire il rapporto tra testo poetico e testo musicale. L’ultima tavola rotonda del congresso sarà dedicata al racconto dei più importanti progetti delle associazioni occitaniste del territorio.

Il calendario completo e dettagliato degli appuntamenti è consultabile sul sito trilingue www.aieocuneo.unito.it/occitan/programa, sul sito dell’AIEO www.aieo.org e sul sito e le pagine Fb e Tw di Espaci Occitan, www.espaci-occitan.org.

Iniziative collaterali. Alle attività accademiche saranno quotidianamente affiancate iniziative culturali proposte e realizzate dall’Associazione Espaci Occitan con il sostegno della Regione Piemonte e della Fondazione CRT, al fine di raccontare il territorio occitano alpino, con le sue parlate e le sue tradizioni, al pubblico di esperti e appassionati italiani e stranieri. Per i congressisti sono previste le proiezioni in streaming dell’ultimo film di Fredo Valla, Bogre – La grande eresia europea, e dello spettacolo teatrale Bastian Nevacho, di Diego Anghilante. Sarà inoltre possibile scaricare l’ultimo libro realizzato da Espaci Occitan, Il risveglio dell’orso occitano. Miti e riti del selvatico alpino, a cura di Piercarlo Grimaldi e Fulvio Romano.

Il Congresso è organizzato dall’Università degli Studi di TorinoDipartimento Studi Umanistici, con la collaborazione dell’Associazione Espaci Occitan.
Con il sostegno e patrocinio di Città di CuneoRegione PiemonteDipartimento di Lingue e Culture Straniere e Culture Moderne dell’Università di TorinoSocietà di Studi Valdesi e con il contributo di Fondazione CRT.
Con il patrocinio di Città Metropolitana di TorinoALI Atlante Linguistico Italiano e con l’appoggio di Chambra d’oc.

In Piemonte fino al 7 luglio la Goletta di Legambiente

Non ci fermeremo mai. Questo il motto con il quale la campagna estiva di Legambiente torna a solcare i laghi italiani per monitorare lo stato di salute delle acque

La Goletta dei Laghi di Legambiente dal 3 luglio in Piemonte sui laghi di  Avigliana, d’Orta, Maggiore e Viverone. Le iniziative in programma

Scarichi non depurati e inquinanti, abusivismo, rifiuti e microplastiche nelle acque non risparmiano i bacini lacustri italiani e i loro preziosi ecosistemi, da 16 anni al centro di Goletta dei Laghi, che quest’anno più che mai pone lo sguardo ai progetti virtuosi e al turismo green.

 

I cittadini possono segnalare situazioni sospette di inquinamento su golettadeilaghi.legambiente.it

 

 

Parte dal Piemonte la sedicesima edizione della Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani.

I grandi temi al centro della campagna in arrivo sui laghi di Avigliana, d’Orta, Maggiore e Viverone dal prossimo 3 luglio, saranno gli scarichi non depurati e inquinanti, l’abusivismo, i rifiuti e le microplastiche nelle acque.

 

A bordo di Goletta dei Laghi, che riprende il largo dopo la pausa impostagli dalla pandemia la scorsa estate, salperanno progetti, iniziative e operazioni di citizen science che puntano, come di consueto, a non abbassare la guardia sulla qualità dei laghi e sugli abusi che minacciano e deturpano le rive.

 

“Non ci fermeremo mai” è non a caso il motto che quest’anno accompagna Goletta dei Laghi che si avvale del prezioso aiuto di centinaia di volontari e volontarie, dediti al campionamento delle acque a caccia di inquinamento e situazioni critiche, un’incredibile operazione di citizen science per capillarità e presenza su tutto il territorio nazionale.

Fondamentale il contributo dei cittadini che tramite il form di SOS Goletta potranno segnalare a Legambiente situazioni sospette di inquinamento di mare, laghi e fiumi, fornendo all’associazione e ai suoi centri di azione giuridica, informazioni essenziali che permetteranno di valutare le denunce alle autorità competenti.

 

Partner principali della campagna, anche per il 2021, sono il CONOU, Consorzio Nazionale degli Oli Minerali Usati, che grazie alla raccolta e rigenerazione di un rifiuto pericoloso ha consentito all’Italia di diventare una realtà di eccellenza in Europa nel settore dell’economia circolare, e Novamont, azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals. Media partner il mensile di Legambiente, la Nuova Ecologia.

 

La tappa piemontese di Goletta dei Laghi gode del supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo, grazie al quale è stato possibile raddoppiare i prelievi per i campionamenti microbiologici e, soprattutto, effettuare i campionamenti relativi alle microplastiche su tutti i laghi coinvolti, ponendo le basi di quella che sarà una struttura tecnico scientifica qualificata con esperti di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, che lavorerà in sinergia per il territorio anche in altri momenti dell’anno e negli anni futuri.

Goletta dei Laghi sarà anche l’occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne, Inoltre tre laghi – Garda, Trasimeno e Bracciano – saranno al centro del progetto  Life Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

 

La tappa del 3 luglio inizierà con un campionamento delle micro plastiche la mattina alle ore 10 sul Lago Grande di Avigliana. Punto di ritrovo sarà il Centro velico sul Lago Grande con istituzione di un Press Point. In contemporanea si svolgerà l’attività di beach litter sul lago Piccolo con punto di ritrovo presso il bar La Zanzara in Via San Bartolomeo, 2.

 

Lunedì 5 luglio alle ore 10 poi, l’equipaggio e i volontari saranno sul Lago d’Orta con un Press Point che si terrà in contemporanea all’attività di beach litter.

 

Martedì  6 a partire dalle ore 10 sarà la volta del convegno “Politiche Ambientali e Turismo Sostenibile nel Verbano e nel Cusio. Opportunità e proposte” che si terrà presso l’Hotel Majestic di Verbania sul Lago Maggiore con presentazione dei risultati relativi le analisi microbiliologiche relative la sponda piemontese del lago.

 

Sempre il 6 luglio, in contemporanea con il convegno, a partire dalle 10 fino alle 14, saranno svolti i campionamenti delle microplastiche sul lago Viverone con l’istallazione di un Press point presso il Circolo Bar La Marinella. Sulla spiaggia antistante il ristorante il Pescatore (località Masseria-Comuna) e sulla spiaggia del Lido di Anzasco (Annalisa) saranno svolte attività di beach litter.

Il 7 luglio infine è in programma un workshop dimostrativo organizzato da ENEA e Legambiente, entrambe partner del progetto Blue Lakes in favore di una rappresentnanza di tecnici di Arpa Lombardia e Arpa Piemonte. Scopo dell’iniziativa è lo scambio informativo circa le metodologie di campionamento del lake litter usate negli ultimi anni e le finalità del progetto Blue Lakes per gli anni a venire.

Al pomeriggio, in conferenza stampa presso il Comune di Omegna, verranno diffusi i risultati relativi alle analisi microbiologiche svolte sul Lago D’Orta e presentazione delle iniziative di sostenibilità programmate nell’ambio del Contratto di Lago.

 

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Il programma della Goletta dei Laghi in Piemonte

 

3 luglio | Lago Grande di Avigliana, Centro Velico Corso Laghi, 282.

Ore 10 | campionamento micro plastiche e Press Point 

 

3 luglio | Lago Piccolo di Avigliana, ritrovo presso il bar La Zanzara, Via San Bartolomeo 2

Ore 10 |  Attività di monitoraggio e beach litter

 

5 luglio | Lago D’Orta

Ore 10 | Attività di Beach Litter e Press Point

 

6luglio | Lago Maggiore, Hotel Majestic – Verbania Via Vittorio Veneto, 32

Ore 10 | Convegno “Politiche Ambientali e Turismo Sostenibile nel Verbano e nel Cusio. Opportunità e proposte”  e conferenza stampa di presentazione dei risultati delle analisi sulla qualità delle acque del Lago Maggiore

6luglio | Lago Viverone Circolo Bar La Marinella

Ore 10-14| Campionamento Microplastiche e Press Point. Monitoragigo beach litter sulla spiaggia in località Masseria-Comuna e sulla spiaggia del Lido di Anzasco

 

7luglio | Lago maggiore

Ore 10| workshop dimostrativo sul campionamento delle microplastiche e press point

7luglio | Comune di Omegna

Ore 16 | Conferenza stampa presentazione risultati analisi microbiologiche sul Lago D’Orta

Scuola d’estate al Galileo Ferraris di Vercelli, Trino e Crescentino

Non c’è limite al dinamismo e all’entusiasmo nella fucina dell’IIS “G. Ferraris”:

 

non erano infatti ancora terminati gli esami di Stato ma già i docenti delle tre sedi di Vercelli, Trino e Crescentino erano alla ricerca di attività per coinvolgere gli studenti nel Piano Scuola Estate, che accompagna le Istituzioni scolastiche nell’organizzazione e gestione di iniziative finalizzate al potenziamento delle competenze disciplinari, al recupero della socialità almeno in parte perduta e al traghettamento degli studenti al nuovo anno scolastico.

Grazie infatti alla partecipazione, a maggio, ad un bando del Programma Operativo Nazionale – PON Per la Scuola 2014-2020 e ad un bando ministeriale, l’Istituto Galileo Ferraris è riuscito ad ottenere un finanziamento di circa 140.000,00 euro che verranno destinati, a partire da questi giorni, all’erogazione di attività di recupero e di socializzazione, all’intervento di esperti e all’acquisto di strumenti ed attrezzature a supporto di esse.

Nonostante l’afa che caratterizza queste giornate, gli studenti hanno accolto piacevolmente l’iniziativa che, attraverso tecniche di insegnamento meno tradizionali, permette loro di imparare attraverso attività pratiche, di gruppo e di laboratorio: il learningby doing, il cooperative learning e la peer education piacciono, senza dubbio.

Il Piano Scuola Estate, proposto dal Ministero dell’Istruzione,mira a creare una scuola capace di essere motore di integrazione civile, di uguaglianza e di sviluppo; una scuola che restituiscaspazi e tempi di relazione, luoghi per incontrarsi di nuovo e riannodare quelle relazioni purtroppo bruscamente interrotte, così importanti per lo sviluppo emotivo, affettivo, identitario, sociale di ognuno; una scuola che favorisca l’interazione dialettica fra cultura della scuola e cultura del territorio, promuovendo una retesignificativa di rapporti con il contesto istituzionale e produttivo in cui opera.

Le attività programmate, che si interromperanno nel mese di agosto per consentire agli studenti di trascorrere una parte dell’estate in famiglia e ai docenti di riposare prima dell’avvio del nuovo anno, ripartiranno a settembre e continueranno per tutto l’anno scolastico 2021-22, con l’obiettivo di riaffermare lacentralità della scuola e l’opportunità di sperimentare forme di collaborazione con competenze esterne alla scuola. Un laboratorio didattico a cielo aperto da esplorare guardando al futuro, alla auspicabile ripresa di una scuola in presenza che cercherà di fare tesoro di questa inedita esperienza.

L’augurio pertanto è che il Piano Scuola Estate non sia una misura una tantum, ma si configuri come parte di quel “Patto per la scuola al centro del Paese” che, sottoscritto dal Ministro Bianchi, esplicita la cornice entro cui collocare le misure necessarie per un nuovo inizio della scuola.

Via le bottiglie di plastica dai laghetti della Falchera

Ieri  presso il Parco dei Laghetti di Falchera, volontari e volontarie hanno svolto la pulizia del piazzale Volgograd e dei laghetti dai rifiuti e catalogato le diverse tipologie di materiali raccolti, con un occhio particolare per le bottiglie di plastica, uno degli oggetti in cui è più facile imbattersi tra quelli dispersi nell’ambiente.

«L’Italia è uno dei maggiori consumatori globali di bottiglie di plastica per le acque minerali e le bevande, e ogni anno fino a 7 miliardi di queste bottiglie rischiano di finire disperse nell’ambiente», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.

«Nonostante questi numeri impietosi, le grandi aziende continuano a immettere sul mercato enormi quantitativi di bottiglie di plastica, non assumendosi alcuna responsabilità riguardo il corretto riciclo e il recupero. Se vogliamo ridurre l’inquinamento da plastica nei nostri mari e mettere da parte la dipendenza da petrolio e gas fossile, è necessario che le grandi aziende promuovano subito l’impiego di contenitori riutilizzabili e prendano le distanze dallo sfruttamento dei combustibili fossili», conclude Ungherese.

In base ai dati diffusi di recente nel rapporto di Greenpeace “L’insostenibile peso delle bottiglie di plastica”, ogni anno finiscono sul mercato italiano più di 11 miliardi di bottiglie in plastica: più del 60 per cento non viene riciclato, rischiando così di essere disperso nell’ambiente e nei mari.

Questi imballaggi generano inoltre 850 mila tonnellate di CO2 equivalenti, peggiorando la crisi climatica in atto. “Le aziende che nel nostro Paese continuano a fare enormi profitti con questo business inquinante sono San Benedetto, Nestlé-San Pellegrino e Sant’Anna per le acque minerali e Coca Cola, San Benedetto e Nestlé-San Pellegrino per il mercato delle bibite”, dicono a Greenpeace.

Banda ultralarga nei Comuni montani: “Tempi biblici”

I Sindaci di Comuni montani e Presidenti di Unioni montane piemontesi hanno rappresentato al Presidente Uncem Roberto Colombero molte difficoltà rispetto all’attuazione dei Piano Banda ultralarga.

“I Comuni, i Sindaci, non hanno certezza sui tempi dei lavori, dall’inizio al collaudo, non hanno informazioni rispetto al collaudo dove i lavori si sono apparentemente conclusi, non hanno informazioni relative a ‘come stanno insieme’ FWA e fibra, non hanno info da dare ai cittadini relative a costi e a chi, quale operatore attiverà il servizio, non sanno perché la fibra arriva in un tombino sotto casa e come da lì si può fare richiesta affinché entri in casa, non sanno cosa dire agli Amministratori di condominio, non riescono a comprendere come si evolvono i Piani e i lavori lungo una stessa asta di valle – sottolinea Colombero – Molti Comuni hanno ricevuto proposte non certo “offerte”, da operatori telco, per portare la fibra negli uffici pubblici e nelle sedi della PA anche con 180 euro di costo mensile (per ogni sede) di abbonamento. Un po’ troppo direi. Un Comune in particolare avrebbe ricevuto una proposta con costo di attivazione della BUL negli uffici vicino ai mille euro una tantum. Aggiungo a questo i forti e permanenti malumori rispetto allo stato delle strade ove sono state scavate le minitrincee. Un problema non certo residuale”.
Uncem chiede alla Cabina di regia regionale piemontese di capire dove si è arrivati con l’attuale Piano e dove si dovrà arrivare con il nuovo Piano. Quello cioé del PNRR che, come scrive la scheda della Componente, raggiungerà le “case sparse”. E dovrà essere attuato parallelamente al 5G con oltre 6,3 miliardi di euro disponibili. “Non nascondo che i Sindaci difficilmente si orientano in mezzo a queste situazioni – prosegue il Presidente Uncem – tra carenza di informazioni e oggettiva difficoltà a capire termini, piani, scelte e poi a trasferirle ai cittadini e ai turisti che bussano alla loro porta. Non possiamo in alcun modo lasciarli con il cerino in mano”.
Uncem ribadisce che occorre intrecciare le vicende legate alla telefonia mobile, al Piano BUL per i dati, alla TV che non si vede in troppi territori e che avrà il cambio di frequenze, pericolosissimo nelle Valli, ma di cui nessuno finora parla. “Con tutte le risorse pubbliche, nostre, investite dal Piano BUL, nessuno può permettere e consentire che questo fallisca – sottolinea Roberto Colombero – Ci crediamo fortemente e dobbiamo agevolare il lavoro, le conoscenze, le consapevolezze dei Sindaci. Serve urgente chiarezza, da fare nella cabina di regia piemontese”.

La ripresa incomincia a sentirsi, balzo dell’export

La ripresa economica inizia a sentirsi e  coinvolge settori e territori che nei mesi scorsi avevano registrato difficoltà

L’indagine congiunturale trimestrale realizzata a giugno da Confindustria Piemonte e dall’Unione Industriale di Torino fa ben sperare.

Tutti gli indicatori registrano il segno più sia nel manifatturiero sia nel terziario.

Sono  1.200 le imprese del campione  e tutte si attendono, per i prossimi mesi, una crescita di attività e ordini. I saldi complessivi riferiti a produzione e ordinativi migliorano di oltre 10 punti percentuali, dopo i 17-18 punti guadagnati a marzo. L’export, in particolare, accelera dopo un lungo periodo di difficoltà. Diminuisce il ricorso alla cassa integrazione, che sta tornando a livelli fisiologici. Crescono le imprese che hanno in programma investimenti significativi. Aumenta anche l’ utilizzo di impianti e risorse, oggi sui valori medi di lungo periodo. Ottimistiche  anche le attese delle imprese sotto i 50 addetti), seppur con  indicatori  meno positivi.

Nasce TAHN, la prima rete fisica e digitale per riscoprire i luoghi dell’automotive

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La Città di Torino in collaborazione con Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e ISMEL promuove il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria automobilistica nel capoluogo piemontese

 

Valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria dell’automotive torineseriscoprendo i siti delle fabbriche storiche che hanno caratterizzato Torino e il suo territorio come capitale dell’automobile per più di 120 anni e creando nuovi itinerari turistici aperti a tutti: è questo l’obiettivo del progetto Torino Automotive Heritage Network (TAHN) promosso dalla Città di Torino insieme a Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e Provincia e ISMEL (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti Sociali).

 

Torino Automotive Heritage Network nasce come un percorso di rilettura della memoria post industriale per riscoprire e valorizzare i beni culturali e storici di una città fortemente caratterizzata dall’automobile: attraverso una serie di percorsi fisici e digitali si potranno scoprire le architetture e gli spazi delle fabbriche in cui sono state create le automobili che hanno fatto le prime pagine della storia dell’Italia e del mondo. I percorsi riguarderanno, fra passato e futuro, anche le sedi storiche del car design. Nei prossimi mesi sarà, inoltre, disponibile una app con cui gli utenti potranno scoprire luoghi e percorsi direttamente dal proprio smartphone.

 

Dalla tradizione dei carrozzieri allo sviluppo dell’artigianato dell’auto nell’ultimo decennio dell’Ottocento, dall’emergere del nuovo settore di costruttori, carrozzieri e motoristi a inizio Novecento al fordismo e ai grandi stabilimenti, dall’epoca delle carrozzerie fuori serie negli anni Quaranta ai mutamenti del mercato e alle innovazioni tecnologiche, dalla componentistica ai Centri Stile: l’automobile ha giocato a Torino un ruolo fondamentale, passando dalla produzione al car design, arrivando alla fase attuale di ricerca nell’automotive, nell’ICT e nel mobility design.

 

Torino, più di altre storiche “motor town”, conserva ancora oggi le architetture delle fabbriche automobilistiche, le tecniche costruttive, i siti di produzione che, con il progetto TAHN, saranno visitabili in forma fisica o digitale attraverso una mappa web e un servizio interattivo. Attualmente, delle principali sedi delle imprese automobilistiche presenti a Torino fino alla metà degli anni Trenta, circa il 46% risulta perduto, il 23% trasformato o parzialmente demolito, il 19% parzialmente conservato mentre il 12% è ancora integralmente conservato.

 

Tra i siti di produzione identificati finora, e in parte ancora esistenti, Junior, Lux, Diatto, Star, SPA, Itala, Lancia, Chiribiri, Nazzaro, Farina presenti nei quartieri di San Salvario a Sud e di San Paolo a Ovest della città. In quest’ultimo sorge una delle prime sedi Lancia, risalente al 1918, descritta come una delle ultime fabbriche verticali di quattro piani fuori terra, con una linea di montaggio continua di quasi 400 metri. Tutte da riscoprire sono, invece, le sedi di SCAT – Società Ceirano Auto Torino della Rothschild & Fils, poi FIAT Carrozzerie, e della Ansaldi-Ceirano, poi SPA. I parchi urbani post industriali, come Dora, Peccei e Mennea, conservano ancora oggi tracce delle fonderie, della FIAT e della Itala.

 

L’iniziativa ha un triplice scopo: in primo luogo intende identificare il capoluogo piemontese come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile, attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire da fine Ottocento. Vuole, poi, ridefinire Torino come luogo di attrazione per nuovi investimenti, imprese innovative del settore e per giovani e professionisti che intendono specializzarsi nelle discipline a esso collegato. Infine, punta a trasformare la città in sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici e tecnici del settore.

 

Torino Automotive Heritage Network è composto da una Cabina di Regia, coordinata dalla Città e formata da rappresentanti degli enti firmatari del protocollo di intesa, che si occuperà di definire gli indirizzi, valutare l’ingresso di nuovi soggetti, cercare risorse finanziare e avvalersi del contributo di esperti. A questa sarà affiancato un Comitato Scientifico, composto da Politecnico di Torino e ISMEL, il cui compito sarà di coordinare le attività e di individuare, sviluppare e validare i contenuti scientifici relativi al progetto, in collegamento con le reti scientifiche locali e nazionali. Il Museo Nazionale dell’Automobile, inoltre, seguirà la progettualità, traducendo le linee strategiche in azioni operative, operando sul budget predefinito mentre Turismo Torino e provincia fornirà gli strumenti operativi e le azioni necessarie per tradurre in opportunità di conoscenza per cittadini e turisti il progetto, in una logica di turismo sostenibile e integrato.

 

ll design rappresenta un asset importante per la Città di Torino che, in questi anni, ha investito molto per costruire relazioni stabili che consentissero una maggiore efficacia nei rapporti internazionali e per dar vita a progetti permanenti che arricchissero il territorio e generassero iniziative durature nel tempo. Dopo essere stata nominata nel 2008 prima World Design Capital dalla World Design Organization (WDO), nel 2014 Torino ha ricevuto il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per il Design, unica città italiana all’interno di questa categoria. La designazione ha rappresentato una visione del futuro della città, che parte da un passato legato al car design e a una vocazione prettamente industriale, ma che guarda a una nuova strategia, aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo.

Consegnato alla Caritas di Volpiano il furgone di “Solidarietà in movimento”


L’iniziativa realizzata grazie alle donazioni di aziende e privati

Astra Cooperativa ha consegnato alla Caritas di Volpiano il furgone del progetto «Solidarietà in movimento», finanziato con le donazioni di privati e aziende del territorio, e destinato alla consegna di farmaci e pacchi alimentari e, più in generale, all’effettuazione di servizi utili alla collettività. La raccolta fondi, iniziata a fine febbraio 2021 e patrocinata dall’amministrazione comunale, si è chiusa in pochi mesi coinvolgendo 57 donatori, tra sponsor aziendali e offerte private, consentendo di realizzare questo progetto che prevede la piena disponibilità del mezzo per quattro anni. La cerimonia di consegna si è svolta in piazza Amedeo di Savoia, alla presenza del sindaco Emanuele De Zuanne, del parroco don Claudio Bertero, di rappresentanti di Astra Cooperativa e dei donatori, ai quali è stato consegnato un attestato.

«Quando ci è stata proposta questa iniziativa – ha detto il sindaco De Zuanne – abbiamo subito pensato di indirizzarla alla Caritas in virtù della collaborazione che si è instaurata e per il grande lavoro svolto durante la pandemia nella distribuzione dei pacchi alimentari. È una sinergia che si è già concretizzata in numerosi ambiti; in questa piazza abbiamo appena inaugurato i nuovi uffici dei servizi sociali dell’Unione Net, nei locali messi a disposizione dalla Parrocchia, e il Comune ha contribuito alla ristrutturazione del centro Caritas, a dimostrazione di quanto sia importante fare le cose insieme».

Il parroco don Claudio Bertero ha commentato: «Con questo mezzo diamo ruote, velocità e spazio alla carità. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo progetto per la sensibilità dimostrata e i volontari della Caritas per la loro opera quotidiana; siamo di fonte a una dimostrazione di creatività al servizio del bene comune».

«Ringrazio il Comune e la Caritas per aver creduto in questo progetto – ha concluso Luca Fabbri di Astra Cooperativa – e gli imprenditori che lo hanno finanziato perché grazie a loro questo mezzo adesso è a disposizione di chi ha bisogno».

E’ tempo di saldi Dureranno 8 settimane

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In Piemonte i saldi estivi iniziano sabato 3 luglio 2021 e dureranno 8 settimane anche non continuative.

Il via libera agli sconti riguarda tutte le categorie merceologiche, e senza distinzione tra commercio in sede fissa e commercio online.

Ha sottolineato l’assessore regionale  alla Cultura, Commercio e Turismo, Vittoria Poggio: “Adesso confidiamo nella ripresa dei consumi da tempo fermi. Alcuni segnali sono incoraggianti, ci auguriamo che questa tendenza possa proseguire e anzi crescere».

La decisione della Giunta regionale è stata accolta favorevolmente dalle principali associazioni di categoria con le quali era stato avviato un confronto nelle settimane scorse.

Premio Danila Bragantini Protagoniste le donne nella filiera agroalimentare

L’Associazione Nazionale Le Donne dell’Ortofrutta ha indetto anche quest’anno il Premio Danila Bragantini, edizione 2021. Sedici le donne che si sono candidate.

Tra queste figura la Social Media Manager del CAAT ( Centro Agroalimentare di Torino) Simona Riccio per l’ideazione e la conduzione del format radiofonico della trasmissione PARLACONME, in onda sulla Radio web Radiovidanetwork gnigiovedì dalle 18 alle 19. Si tratta della naturale prosecuzione del palinsesto ideato e creato in occasione della fiera del Peperone di Carmagnola del 2020, che si è svolta in un’edizione digitalizzata e speciale, capace di rivolgere la sua attenzione al mondo estremamente variegato della filiera agroalimentare.

La radio, grazie alla capacità e all’inventiva di Simona Riccio,oltre che alla sua iniziativa di scelta di ospiti di grande interesse all’interno della filiera agroalimentare, ha dimostrato di essere uno strumento capace di seguire le rapide trasformazioni presenti nel mondo digitale.

PARLACONME ha dato e continua a dare la possibilità ai vari attori appartenenti alla filiera agroalimentare di raccontare le proprie esperienze e storie, mettendo anche in evidenza le criticità presenti nel settore, accentuatesi soprattutto in tempi di pandemia.

Altra candidata al Premio è Rossana Turina, titolare dell’azienda agrituristica Turina Rossana a Bricherasio, che è stata la creatrice del format “@aspassoconme”, una diretta Facebook iniziata in tempo di pandemia e proposta alle 15 ogni giorno, in cui veniva raccontata la storia della sua azienda agricola, del suo agriturismo, andando poi a comprendere il territorio circostante, di cui forniva particolari storici, culturali, enogastronomici e naturalistici.

Un’altra candidata è Ludovica Russo, in qualità di responsabile del brand Marinella, la “Clementina Dolce e bella”, nato nel 2018nella piana di Sibari in Calabria, nella zona che ospita la più vasta area agrumicola coltivata a clementine, nota in Italia e all’estero per la sua eccellenza qualitativa. Questa azienda si distingue  anche per l’imballaggio eco friendly.

Altra candidata è Lara Botta, Business Development  & Innovation Manager dell’azienda Botta Packaging, che si occupa da oltre settant’anni di imballaggi in cartone ondulato e, negli ultimi anni, si è focalizzata sul packaging ecosostenibile, giungendo ad essere nominata esperta da Comieco e proclamata vincitore del Premio TecnoVisionarie 2020 per la sua capacità nell’aver saputo interpretare l’economia circolare attraverso l’innovazione.

Quarta candidata è Giulia Giuffre’, quale Board member e Sustainability Ambassador del gruppo Irritec, nato in Sicilia nel 1974 e leader a livello mondiale dell’irrigazione di precisione a pieno campo, in serra e per il settore residenziale.

È  candidata al Premio anche Francesca Russo, product manager della F.lli Romagnoli S.P.A., azienda italiana attiva nel settore della lavorazione e commercializzazione di prodotti agricoli, in particolare patate e cipolle. Si tratta di un’azienda che, da anni, collabora con l’Associazione ambientalista Legambiente, aderendo alla campagna per l’agricoltura italiana di qualità. Da questa esperienza è nata la prima filiera di patate di alta qualità, coltivate con sistemi irrigui a ridotto input di acqua.

Nuccia Alboni è candidata quale responsabile marketing e amministrazione della società cooperativa agricola Ortonatura, e fondatrice dell’azienda Melanciock, originata da una varietà di melanzane estremamente ricche di antiossidanti, fibre, proteine, potassio e fosforo.

Altra candidata al Premio è Helga Lazzarino, amministratore unico di One More SRL, brand di abbigliamento per lo sci e l’outdoor dal carattere innovativo, nato in Alto Adige nel 2018, nel cuore delle Dolomiti, un brand capace di coniugare la ricerca qualitativa alla sperimentazione.  Fedele alla sua vocazione ecologica, ha rinunciato all’utilizzo della pelliccia e della piuma.

Settimo gruppo di donne candidate al Premio sono Chiara Lo Bianco, Ketty D’Aquila, Manuela Lo Magna Lombardo, Simona Lazzara, Ersilia Garro, Antonietta Tavana, Annalisa Imbesi, General manager di Biosikelia,organizzazione di produttori di ortofrutta biologica, nata a Siracusa nel 2010.

Altra candidata al Premio è  l’imprenditrice agricola Valentina Carboni, socia fondatrice della start update APE (AgriculturalProduction  Engineering  SRL), con cui ha partecipato in prima linea allo sviluppo di un sistema agricolo innovativo, ad alta efficienza energetica e totalmente circolare a livello economico,  mediante l’utilizzo di tecnologie innovative di vertical farming.

Candidate al Premio sono anche Carmen Ferri, Cinzia e Marianna Ziliati per l’azienda agricola Carmen Ferri, nata nel 2015 nella zona storica di Treviglio Rocco, in provincia di Bergamo, specializzata nella coltivazione di germogli di bambù bio.

Undicesime candidate al Premio, ma non per importanza, sono Francesca e Rosangela Appio, dirigenti del brand OP Primo Sole,Fragole made in Lucania, specializzato nella produzione di uno degli elementi cardine di questa terra, la fragola. Si sono specializzate anche in un particolare tipo di packaging, una foodbag di cartone con manico e coperchio in social plastica, una peculiarità che ha conquistato i social e anche molti consumatori sul loro e-commerce, in quanto rappresenta una novità mai proposta prima.

Altra candidata è  Lidia Carobbi, Corporate Director Fresh Fruitand Vegetables Vertical Market della Savino Del Bene SPA, che ha creato il progetto “Turismiamo”, in collaborazione con altri operatori e professionisti del settore del turismo e della digitalizzazione. L’obiettivo del progetto è quello di restituire lustro e visibilità agli agricoltori per valorizzare le produzioni etipicità ortofrutticole del Paese, raccontandone la storia “dietro le quinte”e migliorando anche la qualità della vita delle comunità locali.

Altre candidate al Premio sono Valentina Sada, Simona Ceccarinie Marianna Palella. La prima è responsabile Marketing e comunicazione del gruppo Sada, specializzato nella produzione di packaging  in cartone ondulato, insieme a un esemplare rappresentato dal vassoio Iderbox, espositore che si colloca direttamente a scaffale, consentendo ordine e facilità di presa del prodotto.

Simona Ceccarini è presidente della Nico Soc Coop e direttore amministrativo della Sipo SRL, che ha creato un format tv e social, lanciato in occasione dell’edizione 2020 di MacfruitDigital, un progetto di comunicazione sulla natura, dal campo alla tavola. Nello studio televisivo di Rimini, oltre agli ospiti, durante ogni puntata della durata un’ora ciascuna, sono stati realizzaticollegamenti in esterno con produttori agricoli, esperti e foodblogger. Nella stagione 2020/21 sono andate in onda sei puntate su argomenti svariati, dai pomodori alle verdure ipogee, dalle erbe aromatiche alle spezie, dai funghi agli asparagi, alle bassiche.

Infine la candidata Marianna Palella è Ceo di “Citrus, L’Orto Italiano”, responsabile della campagna di comunicazione“Limoniamo”, che ha riscontrato un grande successo mediatico.

Mara Martellotta