Salone dell'Auto Torino Esposizioni, 1948. Foto Mauto

Nasce TAHN, la prima rete fisica e digitale per riscoprire i luoghi dell’automotive

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La Città di Torino in collaborazione con Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e ISMEL promuove il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria automobilistica nel capoluogo piemontese

 

Valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato all’industria dell’automotive torineseriscoprendo i siti delle fabbriche storiche che hanno caratterizzato Torino e il suo territorio come capitale dell’automobile per più di 120 anni e creando nuovi itinerari turistici aperti a tutti: è questo l’obiettivo del progetto Torino Automotive Heritage Network (TAHN) promosso dalla Città di Torino insieme a Politecnico di Torino, Museo Nazionale dell’Automobile, Turismo Torino e Provincia e ISMEL (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro, dell’impresa e dei diritti Sociali).

 

Torino Automotive Heritage Network nasce come un percorso di rilettura della memoria post industriale per riscoprire e valorizzare i beni culturali e storici di una città fortemente caratterizzata dall’automobile: attraverso una serie di percorsi fisici e digitali si potranno scoprire le architetture e gli spazi delle fabbriche in cui sono state create le automobili che hanno fatto le prime pagine della storia dell’Italia e del mondo. I percorsi riguarderanno, fra passato e futuro, anche le sedi storiche del car design. Nei prossimi mesi sarà, inoltre, disponibile una app con cui gli utenti potranno scoprire luoghi e percorsi direttamente dal proprio smartphone.

 

Dalla tradizione dei carrozzieri allo sviluppo dell’artigianato dell’auto nell’ultimo decennio dell’Ottocento, dall’emergere del nuovo settore di costruttori, carrozzieri e motoristi a inizio Novecento al fordismo e ai grandi stabilimenti, dall’epoca delle carrozzerie fuori serie negli anni Quaranta ai mutamenti del mercato e alle innovazioni tecnologiche, dalla componentistica ai Centri Stile: l’automobile ha giocato a Torino un ruolo fondamentale, passando dalla produzione al car design, arrivando alla fase attuale di ricerca nell’automotive, nell’ICT e nel mobility design.

 

Torino, più di altre storiche “motor town”, conserva ancora oggi le architetture delle fabbriche automobilistiche, le tecniche costruttive, i siti di produzione che, con il progetto TAHN, saranno visitabili in forma fisica o digitale attraverso una mappa web e un servizio interattivo. Attualmente, delle principali sedi delle imprese automobilistiche presenti a Torino fino alla metà degli anni Trenta, circa il 46% risulta perduto, il 23% trasformato o parzialmente demolito, il 19% parzialmente conservato mentre il 12% è ancora integralmente conservato.

 

Tra i siti di produzione identificati finora, e in parte ancora esistenti, Junior, Lux, Diatto, Star, SPA, Itala, Lancia, Chiribiri, Nazzaro, Farina presenti nei quartieri di San Salvario a Sud e di San Paolo a Ovest della città. In quest’ultimo sorge una delle prime sedi Lancia, risalente al 1918, descritta come una delle ultime fabbriche verticali di quattro piani fuori terra, con una linea di montaggio continua di quasi 400 metri. Tutte da riscoprire sono, invece, le sedi di SCAT – Società Ceirano Auto Torino della Rothschild & Fils, poi FIAT Carrozzerie, e della Ansaldi-Ceirano, poi SPA. I parchi urbani post industriali, come Dora, Peccei e Mennea, conservano ancora oggi tracce delle fonderie, della FIAT e della Itala.

 

L’iniziativa ha un triplice scopo: in primo luogo intende identificare il capoluogo piemontese come destinazione turistica primaria legata alla storia dell’automobile, attraverso il censimento e la valorizzazione dei luoghi in cui il settore si è sviluppato a partire da fine Ottocento. Vuole, poi, ridefinire Torino come luogo di attrazione per nuovi investimenti, imprese innovative del settore e per giovani e professionisti che intendono specializzarsi nelle discipline a esso collegato. Infine, punta a trasformare la città in sede di raccolta fisica e digitale degli archivi storici e tecnici del settore.

 

Torino Automotive Heritage Network è composto da una Cabina di Regia, coordinata dalla Città e formata da rappresentanti degli enti firmatari del protocollo di intesa, che si occuperà di definire gli indirizzi, valutare l’ingresso di nuovi soggetti, cercare risorse finanziare e avvalersi del contributo di esperti. A questa sarà affiancato un Comitato Scientifico, composto da Politecnico di Torino e ISMEL, il cui compito sarà di coordinare le attività e di individuare, sviluppare e validare i contenuti scientifici relativi al progetto, in collegamento con le reti scientifiche locali e nazionali. Il Museo Nazionale dell’Automobile, inoltre, seguirà la progettualità, traducendo le linee strategiche in azioni operative, operando sul budget predefinito mentre Turismo Torino e provincia fornirà gli strumenti operativi e le azioni necessarie per tradurre in opportunità di conoscenza per cittadini e turisti il progetto, in una logica di turismo sostenibile e integrato.

 

ll design rappresenta un asset importante per la Città di Torino che, in questi anni, ha investito molto per costruire relazioni stabili che consentissero una maggiore efficacia nei rapporti internazionali e per dar vita a progetti permanenti che arricchissero il territorio e generassero iniziative durature nel tempo. Dopo essere stata nominata nel 2008 prima World Design Capital dalla World Design Organization (WDO), nel 2014 Torino ha ricevuto il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per il Design, unica città italiana all’interno di questa categoria. La designazione ha rappresentato una visione del futuro della città, che parte da un passato legato al car design e a una vocazione prettamente industriale, ma che guarda a una nuova strategia, aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo.

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