Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte, nel corso della prima riunione dopo l’elezione di Andrea Amalberto, ha ratificato le nomine e le ‘Linee di attività’ proposte dal neopresidente.
Saranno quattro i vicepresidenti:
– Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria
– Mariano Costamagna, Presidente di Confindustria Cuneo
– Gianni Filippa, Presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia
– Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino.
Cinque le deleghe assegnate dal presidente: a Patrizia Paglia (Canavese) va quella per l’Automotive; alle Attività estrattive, Carlo Colombino (Torino) che è coordinatore del gruppo di lavoro; per il Made In, Paolo Barberis Canonico (Biella); per Politiche attive del Lavoro e Welfare, Laura Coppo (Alessandria); per la Transizione Digitale, Paolo Conta, presidente pro tempore del DIH Piemonte. Il Presidente Amalberto mantiene invece la responsabilità diretta sulle deleghe per: Ambiente e Energia; Capitale Umano; Desk Bruxelles; Organizzazione e sinergie del sistema Confindustriale piemontese.
Sono invece dieci le commissioni, per cui sono già stati indicati i rispettivi Presidenti:
– Commissione Aerospazio, Giorgio Marsiaj (Torino)
– Commissione Agroalimentare, Marco Brugo Ceriotti (Novara Vercelli Valsesia)
– Commissione Credito e Finanza, Giorgio Baldini (Novara Vercelli Valsesia)
– Commissione ESG, Marco Piccolo (Torino)
– Commissione Industria del Turismo (con cultura e turismo di impresa), Laura Zegna (Biella)
– Commissione Infrastrutture e Urbanistica, Paola Malabaila (Ance Piemonte)
– Commissione Internazionalizzazione ed attrazione investimenti, Alessandro Battaglia (Cuneo)
– Commissione Multinazionali, Pierpaolo Antonioli (Torino)
– Commissione Sanità e Scienze della Vita, Alberta Pasquero (Canavese)
– Commissione Trasporti e Logistica, Alberto Crivello (Torino).
“Nei prossimi quattro anni, metteremo al centro con il Presidente della Regione Piemonte e la sua Giunta un percorso di condivisione, relativo a strategie e progetti di politica industriale coerenti con le Proposte del Piano Industriale del Piemonte di Confindustria Piemonte. Il nostro obiettivo è un Piemonte industriale, innovativo, sostenibile, internazionale. Anche in questa prospettiva intendiamo lanciare già dal 2025 un nuovo appuntamento, ovvero gli Stati Generali di Confindustria Piemonte, dove potremo verificare lo stato dell’economia regionale e delle dinamiche progettuali in corso” ha spiegato nel corso della riunione il presidente Andrea Amalberto. Un’ulteriore punto di attenzione saranno anche le partecipazioni regionali, in cui viene chiesto “un rafforzamento del nostro ruolo per la definizione delle strategie, la gestione delle iniziative e la ricerca di investitori privati. In particolare, penso alle relazioni con Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni, CEIPiemonte, CSI Piemonte e IRES”. Crescerà anche il coinvolgimento dei Parlamentari piemontesi e dei componenti del Governo, aumentando i momenti di confronto sia con il consiglio di presidenza, sia direttamente con le Commissioni di Confindustria Piemonte.
Un lavoro intenso ed esteso, ha spiegato ancora Amalberto, per inserire il Piemonte nel flusso della transizione verso la mobilità sostenibile come piattaforma che crea e realizza soluzioni, non solo per l’utente finale. Consolidare i settori recentemente vincenti come l’agri-eno-food e alzare il livello della competitività delle filiere storiche come tessile, aerospazio, lusso. Si vogliono poi cogliere le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute. Focus anche sull’Intelligenza Artificiale, robotica e big data per favorire la diffusione intersettoriale nelle specializzazioni locali, anche nel settore pubblico, e guidare la regione nella transizione digitale e tecnologica. Tra gli obiettivi stabilmente in agenda il completamento del disegno di realizzazione delle infrastrutture, il consolidamento del Piemonte come una piattaforma logistica di terza generazione, l’economia circolare, la sostenibilità e la green economy.
Infine, tra le priorità indicate dal presidente Amalberto, anche il Progetto Migranti che vuole essere coerente con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’intenzione è anche riuscire a promuovere percorsi di istruzione tecnica e formazione professionale allineati con le esigenze del mondo del lavoro per formare e consentire l’ingresso nel nostro Paese di lavoratori qualificati per le nostre necessità e nei settori nei quali risulta complicato reperire manodopera nel Nord Italia. Il coordinamento del progetto sarà gestito da Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria, insieme alla Piccola Industria e ai Giovani Imprenditori.
Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte risulta pertanto così composto: Presidente: Andrea Amalberto. Vicepresidenti: Laura Coppo, Confindustria Alessandria; Mariano Costamagna, Confindustria Cuneo; Gianni Filippa, Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Marco Gay, Unione Industriali Torino. Consiglieri: Alberto Biraghi, Piccola Industria di Confindustria Piemonte; Paolo Conta, Confindustria Canavese; Luigi Costa, Unione Industriale Asti; Paola Malabaila, Ance Piemonte; Andrea Notari, Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte; Michele Setaro, Unione Industriali del VCO; Giovanni Vietti, Unione Industriale Biellese.
La Regione incontra i Distretti del Cibo
Primo incontro, ieri, a Palazzo Piemonte fra l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e gli otto Distretti del Cibo attivi in Piemonte. Un incontro di cui l’assessore ha voluto sottolineare l’importanza: «La delega specifica al Cibo è stata voluta esplicitamente dal ministro Lollobrigida: sono il primo in Italia ad averla. Intendo dare vita alla filiera agroalimentare corta per il cibo piemontese, che parta dai prodotti che identificano i territori e coinvolga i produttori, il settore del commercio anche di vicinato, i mercati, la ristorazione e la promozione locale, nazionale e internazionale delle nostre eccellenze. Presenteremo a fine mese la nostra offerta di prodotti ambasciatori del territorio al G7 dell’agricoltura di Ortigia, al Salone del Gusto e Terra Madre e il 6 aprile prossimo a Vinitaly. È l’avvio di un percorso di costruzione complesso che vedrà un cambio profondo di paradigmi, in cui soggetti come i Distretti del Cibo devono diventare attori fondamentali».
All’incontro sono intervenuti gli 8 Distretti nati in Piemonte fra il 2022 e il 2024 e operativi sul territorio regionale (sono oltre 250 in tutta Italia): il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese rappresentato daRoberto Ghio, il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico (Renato Suria e Franco Parola), il Distretto del Cibo del Roero (Roberto Cerrato), il Distretto del Cibo e del Vino Langhe Monferrato (Lorenzo Barbero, Giuseppe Giordano e Mario Damerio), il Distretto del Cibo della Frutta del Saluzzese (Roberto Dalmazzo), il Distretto del Cibo Terre da Tastè del Pinerolese (Marta Ardusso e Francesca Costarelli), il Distretto del Cibo e del Vino Mombarone, Serra Morenica e Naviglio di Ivrea(Franco Cominetto e Giorgio Magrini) e il Distretto del Cibo dell’Alta Langa e del Cebano (Gian Mario Mina, Romana D’Aniello).
Cosa sono i Distretti del Cibo? Sono soggetti di varia natura giuridica (associazioni, società, consorzi, enti del terzo settore), che nascono per libera aggregazione di attori operanti su un territorio omogeneo e caratterizzato da una specifica identità storica e territoriale, integrando attività agricole e altre attività imprenditoriali a vocazione agroalimentare. In Piemonte vengono introdotti con il Testo Unico sull’Agricoltura, la legge regionale 1 del 2019. I loro obiettivi spaziano dal favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari e del paesaggio rurale piemontese alla promozione di buone pratiche ambientali e di filiere locali, il sostegno all’agricoltura biologica, il recupero di antiche colture e terreni abbandonati, la formazione e la ricerca.
Fra i soci, i Distretti annoverano variamente aziende Comuni e altri enti locali, aziende agricole e produttori, consorzi di prodotto, enti di ricerca, associazioni di categoria. Tutti hanno chiesto alla Regione di facilitare l’accesso ai finanziamenti, l’accompagnamento nei bandi e la costituzione di un tavolo regionale di coordinamento anche per l’attività e gestione ordinaria e non solo nella fase di costituzione. È già in programma da parte della Regione un nuovo regolamento per l’ammissione che aggiorna quello vigente dal 2020.
«Dobbiamo trasformare questa eterogeneità in un punto di forza», è il progetto di Bongioanni. «I Distretti devono avviare al loro interno una seria riflessione sull’adeguatezza della loro rispettiva natura giuridica rispetto agli obiettivi che intendono raggiungere e al ruolo che possono rivestire. La Regione istituirà un tavolo di coordinamento, ma per sviluppare la filiera corta dobbiamo pensare seriamente alla costituzione di una partecipata regionale destinata esclusivamente alla promozione del prodotto-cibo. Una realtà strutturata, eventualmente dotata di una struttura manageriale. Lo strumento legislativo potrebbe essere una nuova legge regionale che garantisca la possibilità di stanziare in anticipo a bilancio le risorse necessarie ai Distretti al di là della rigidità della programmazione europea e senza costringerli a dipendere totalmente dai bandi, permettendo loro di lavorare con un’adeguata progettualità. Per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari del Piemonte, i distretti possono fare quello che i Consorzi fanno per i nostri vini e le Atl per i territori turistici: così anche il cibo piemontese potrà camminare per il mondo in modo strutturato e godere della promozione che merita».
Nonostante siano attivi da pochi anni, le esperienze dei Distretti sono molteplici e interessanti. Da quello dellaFrutta di Manta che lavora a stretto contatto con la fondazione Agrion per la Ricerca e ha aggregato proprio in questi giorni 10 nuovi Comuni del Saluzzese nel progetto di sistemazione dei 12.000 lavoratori stagionali, a quello biologico del Cebano che recupera antiche colture del Sei e Settecento e terreni dismessi, ed è stato riconosciuto recentemente fra i tre migliori Distretti del Cibo di tutta Europa; da Terre da Tastè che sta lavorando per portare nelle mense scolastiche e aziendali del suo territorio i cibi a km 0 dei suoi produttori, fino al Distretto del Cibo del Roero con il progetto 2.0 del nuovo Mercato di Canale come luogo che unisce antica socialità e nuova attenzione per il cibo di qualità.
Sono undici gli immobili di proprietà della Città di Torino interessati nei prossimi mesi da importanti lavori di efficientamento energetico e manutenzione impiantistica. Tra questi ci sono 9 sedi scolastiche e il Pala Ghiaccio Tazzoli.
La Giunta comunale ha approvato su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, le due delibere con i progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions.
Con le delibere che abbiamo portato in Giunta – afferma l’assessora alle Politiche per l’Ambiente e per l’Energia Chiara Foglietta – prosegue il lavoro dell’Amministrazione per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dei consumi, risparmiando su quelli attuali in termini sia elettrici che termici, e da quello della sostenibilità ambientale, in coerenza con la sfida e l’impegno di Torino nel diminuire le emissioni entro il 2030 e fare di Torino una città a impatto climatico zero.
Un programma vasto e articolato su 7 anni quello dell’efficientamento degli immobili comunali che, sottoscritto nel 2022 tra Città di Torino e il concessionario Iren, prevede lavori su circa 800 immobili entro la fine del 2029.
Nel dettaglio con la prima delibera sono stati approvati i lavori di efficientamento energetico di 11 immobili: la scuola elementare Casalegno (via Acciarini 20), la scuola media inferiore Caduti di Cefalonia (via Baltimora 110), il complesso scolastico di via Bardonecchia 34-36, il complesso scuola elementare Manzoni (corso Svizzera 59), il complesso scuola elementare Italo Calvino e la succursale Schweitzer (via Zumaglia 41), la scuola elementare Gozzano e succursale (corso Toscana 88), la scuola elementare Novaro succursale Carlo Levi (via Monterosa 165), il complesso scolastico di via Scotellaro 7, la scuola media inferiore Chiara (via Porta 6), Pala Tazzoli (via Sanremo 67), e il complesso edilizio di via Ghedini 2-6.
Gli interventi previsti comprendono opere di relamping, ovvero la sostituzione dei corpi illuminati presenti con nuovi a tecnologia LED, interventi su impianti termici ed elettrici, la posa di valvole termostatiche e di sistemi di contabilizzazione dei consumi, sistemi di controllo impianti BMS insieme a opere di manutenzione straordinaria.
Il costo dei lavori previsto ammonta a circa 2 milioni e 370mila euro, importo che sarà a carico di Iren Smart Solutions mediante l’utilizzo dello strumento di finanza di progetto, come previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.
A questi interventi si aggiunge, con una seconda delibera, la manutenzione straordinaria degli impianti elettrici, speciali e di sollevamento del Pala Ghiaccio Tazzoli, necessari per mantenere in efficienza e sicurezza l’impianto, anche in vista dei prossimi Fisu World University Games Winter – Torino 2025. Queste opere, non rientrando tra quelle previste dal piano sottoscritto tra la Città e il concessionario, saranno invece finanziate con risorse della Città, per un costo complessivo di 550mila euro.
PENSIERI SPARSI di Didia Bargnani
A Torino il 14 e 15 settembre
Quello della Basilicata è un territorio da scoprire nelle sue eccellenze enogastronomiche e, soprattutto, nella profonda cultura rurale, che oggi la rende, più di ogni altra regione italiana, esempio attivo di un nuovo modello di interazione tra uomo e agricoltura.
La Regione Basilicata, in collaborazione con i suoi GAL, Gruppi di Azione Locale, si presenta e porta la sua realtà, i suoi colori e le sue specialità negli spazio del Mercato Centrale di Torino, in una due giorni di approfondimento in cui la cultura si fa nutrimento.
“Basilicata – Terra e Visione”, il 14 e 15 settembre, sarà un momento di riflessione su un modello antico che si farà sempre più contemporaneo per la sua naturale capacità di inserirsi nelle questioni di attualità. Un modello fatto di agricoltura sana e sostenibile legata al territorio e alle sue comunità; una società ancorata alla sua terra e alle sue tradizioni, che oggi conserva tutti gli elementi verso cui pare indirizzarsi il dibattito sullo sviluppo del futuro. A promuoverlo è la Regione Basilicata e i suoi cinque diversi GAL, che tutelano e valorizzano il grande patrimonio di questa terra, ciascuno puntando su peculiarità diverse e importanti, dal paesaggio alle tradizioni, fino al patrimonio artistico e culturale, tenendo come fattore comune di azione il patrimonio enogastronomico d’eccellenza che la regione custodisce. Il GAL PERCORSI orbita intorno alla città di Potenza e si estende nella zona del Marmo Platano, Melandro, Camastra, Alto Basento e Vulture; il GAL LUCANIA INTERIORE si estende dalla Montagna Materana alla Val d’Agri; il GAL CITTADELLA DEL SAPERE si occupa della parte sud della Basilicata; il GAL LUCUS si estende nel territorio del Bradano e del Vulture Melfese; GAL START 2020 orbita intorno alla città di Matera. Tutte queste forze messe insieme porteranno a Torino le realtà più rappresentative della Basilicata, i suoi nomi più illustri e le sue eccellenze più identitarie, per farsi portavoce della narrazione di questa terra in una due giorni che avviene a poca distanza da Terra Madre -Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, con un evento inserito nel pali sesto Road to Terra Madre, che riunisce gli appuntamenti affini ai valori di Slow Food, che anticipano il grande momento dedicato alla cultura del cibo nel mondo.
“Basilicata – Terra e Visione” sarà una due giorni di masterclass, talk, arte e musica, dedicata a una delle terre più affascinanti del nostro Paese, che si propone come luogo da valorizzare e da scoprire di antiche tradizione che si affacciano al domani. Naturalmente il grande protagonista sarà il cibo, veicolo del racconto sulla ricchezza della Lucania nella sua identità agroalimentare, strettamente connessa con quella socioculturale e turistica. Storia, cultura, autenticità e tradizioni popolari saranno al centro di un calendario di racconto di una terra bellissima, con l’intento di dare maggiore forza alla partecipazione della Regione Basilicata al grande evento Terra Madre – Salone del Gusto.
Mara Martellotta
A molti torinesi e in particolare a chi ci amministra da oltre trent’anni piace, in particolare su alcuni giornali, nascondere la vera analisi sulla salute economica della Città o renderla più ottimistica, così di volta in volta si parla delle tantissime persone cui Torino piace da morire, dimenticando che la Torino che piace e ‘ quella che ci hanno dato i Savoia , col Guarini e con lo Juvarra, o la Chiesa. Oppure che si parli di belle aziende che ottengono risultati importanti ma non si guarda mail il totale come direbbe il Principe De Curtis.
Pochi che guardano le analisi vere come quella che ad esempio allego e che ci vede solo settimi su venti regioni nel settore delle START UP Innovative . Per una regione che insieme alla Lombardia e’ stata per 50 anni la locomotiva industriale ed economica d’Italia non è un bel segnale. Da vent’anni e questo a causa di Torino la economia piemontese cresce meno della media nazionale e si trova al 10* o all’undicesimo posto tra le Regioni italiane per PIL procapite.
Ecco perché è importante la difesa del settore auto , che nella nostra regione vale molto, che sta portando avanti il Governo con il Piano Urso che vuole rilanciare la produzione di auto nel Paese o con Stellantis ma anche con un altro produttore Estero. Avere le due Banche più grandi d’Italia e essere così indietro nella classifica delle aziende innovative non è il massimo . C’è tanta discussione e polemica sulle nomine nelle Fondazioni Bancarie ma nessuno che si chiede cosa abbiano prodotto le centinaia di milioni di contributi che negli ultimi vent’anni per un totale di 5 miliardi sono stati versati a Enti e Associazioni del Piemonte . Anche per questi motivi Torino ha bisogno di una grande Svolta nella sua Amministrazione pubblica.
Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO
Il presidente del consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco si è recato in visita alla Fondazione Crt, dove è stato ricevuto dalla presidente Anna Maria Poggi, insieme al consigliere Giampiero Leo, coordinatore della commissione Cultura, Welfare Territorio, e al vicesegretario generale Marco Casale. Nicco ha sottolineato ”l’importanza che realtà come la Crt rivestono per il territorio regionale”, esprimendo ”apprezzamento per la rapidità, l’efficacia e la competenza con le quali ascolta e dà seguito alle diverse valide istanze e progettualità che provengono da ogni comune anche quelli più piccoli”.
Ripartono dopo la pausa estiva gli Sportelli “Chiedi al commercialista”, un servizio di consulenza organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Torino in collaborazione con le amministrazioni comunali di Torino e di 10 centri della provincia. Sono ben 121 i commercialisti iscritti all’Albo che prestano il loro servizio in maniera totalmente gratuita, fornendo colloqui, di mezz’ora ciascuno. Il servizio è riolto soprattutto ai giovani che vogliono intraprendere un’attività economica e alle associazioni di volontariato .
Il primo sportello a ripartire, il 12 settembre, è quello presso Informagiovani di Torino, in via Garibaldi 25. Poi sarà la volta di Chieri (16 settembre), Alpignano (17 settembre), Nichelino (18 settembre), Ciriè (19 settembre), Rivoli (23 settembre), La Loggia e Moncalieri (24 settembre), None (25 settembre), Vinovo (26 settembre), Pinerolo (30 settembre) e infine presso 12 Biblioteche civiche di Torino (10 ottobre).
I colloqui vengono svolti in presenza negli sportelli di Torino, con colloquio telefonico nelle altre località.
Gli Sportelli sono utili per “evitare fraintendimenti ed errori nell’ intraprendere un’attività economica, “ dice Laura Carossiareferente di questo servizio per l’Ordine dei Commercialisti di Torino : “Ad esempio, i vantaggi, i limiti, le modalità d’accesso al regime forfettario. Quale tipo di società conviene costituire, se individuale, di persone o di capitali, oppure la differenza fra l’associazione senza fini di lucro, che gode di vantaggi fiscali, e la società commerciale.”
Il bilancio di questi anni di volontariato è decisamente positivo: migliaia di giovani hanno usufruito di questa consulenza”.
Indirizzi, orari e modalità di prenotazione degli sportelli sono pubblicati sul sito dell’Ordine dei Commercialisti di Torino, all’indirizzo www.odcec.torino.it