ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 10

Una delega all’Aerospazio nella Confindustria di Amalberto

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte, nel corso della prima riunione dopo l’elezione di Andrea Amalberto, ha ratificato le nomine e le ‘Linee di attività’ proposte dal neopresidente.

Saranno quattro i vicepresidenti:

–         Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria

–         Mariano Costamagna, Presidente di Confindustria Cuneo

–         Gianni Filippa, Presidente Confindustria Novara Vercelli Valsesia

–         Marco Gay, Presidente Unione Industriali Torino.

Cinque le deleghe assegnate dal presidente: a Patrizia Paglia (Canavese) va quella per l’Automotive; alle Attività estrattive, Carlo Colombino (Torino) che è coordinatore del gruppo di lavoro; per il Made In, Paolo Barberis Canonico (Biella); per Politiche attive del Lavoro e Welfare, Laura Coppo (Alessandria); per la Transizione Digitale, Paolo Conta, presidente pro tempore del DIH Piemonte. Il Presidente Amalberto mantiene invece la responsabilità diretta sulle deleghe per: Ambiente e Energia; Capitale Umano; Desk Bruxelles; Organizzazione e sinergie del sistema Confindustriale piemontese.

Sono invece dieci le commissioni, per cui sono già stati indicati i rispettivi Presidenti:

–         Commissione Aerospazio, Giorgio Marsiaj (Torino)

–         Commissione Agroalimentare, Marco Brugo Ceriotti (Novara Vercelli Valsesia)

–         Commissione Credito e Finanza, Giorgio Baldini (Novara Vercelli Valsesia)

–         Commissione ESG, Marco Piccolo (Torino)

–         Commissione Industria del Turismo (con cultura e turismo di impresa), Laura Zegna (Biella)

–         Commissione Infrastrutture e Urbanistica, Paola Malabaila (Ance Piemonte)

–         Commissione Internazionalizzazione ed attrazione investimenti, Alessandro Battaglia (Cuneo)

–         Commissione Multinazionali, Pierpaolo Antonioli (Torino)

–         Commissione Sanità e Scienze della Vita, Alberta Pasquero (Canavese)

–         Commissione Trasporti e Logistica, Alberto Crivello (Torino).

Nei prossimi quattro anni, metteremo al centro con il Presidente della Regione Piemonte e la sua Giunta un percorso di condivisione, relativo a strategie e progetti di politica industriale coerenti con le Proposte del Piano Industriale del Piemonte di Confindustria Piemonte. Il nostro obiettivo è un Piemonte industriale, innovativo, sostenibile, internazionale. Anche in questa prospettiva intendiamo lanciare già dal 2025 un nuovo appuntamento, ovvero gli Stati Generali di Confindustria Piemonte, dove potremo verificare lo stato dell’economia regionale e delle dinamiche progettuali in corso” ha spiegato nel corso della riunione il presidente Andrea Amalberto. Un’ulteriore punto di attenzione saranno anche le partecipazioni regionali, in cui viene chiesto “un rafforzamento del nostro ruolo per la definizione delle strategie, la gestione delle iniziative e la ricerca di investitori privati. In particolare, penso alle relazioni con Finpiemonte e Finpiemonte Partecipazioni, CEIPiemonte, CSI Piemonte e IRES”. Crescerà anche il coinvolgimento dei Parlamentari piemontesi e dei componenti del Governo, aumentando i momenti di confronto sia con il consiglio di presidenza, sia direttamente con le Commissioni di Confindustria Piemonte.

Un lavoro intenso ed esteso, ha spiegato ancora Amalberto, per inserire il Piemonte nel flusso della transizione verso la mobilità sostenibile come piattaforma che crea e realizza soluzioni, non solo per l’utente finale. Consolidare i settori recentemente vincenti come l’agri-eno-food e alzare il livello della competitività delle filiere storiche come tessile, aerospazio, lusso. Si vogliono poi cogliere le occasioni nelle life-science, medicina, biotech e salute. Focus anche sull’Intelligenza Artificiale, robotica e big data per favorire la diffusione intersettoriale nelle specializzazioni locali, anche nel settore pubblico, e guidare la regione nella transizione digitale e tecnologica. Tra gli obiettivi stabilmente in agenda il completamento del disegno di realizzazione delle infrastrutture, il consolidamento del Piemonte come una piattaforma logistica di terza generazione, l’economia circolare, la sostenibilità e la green economy.

Infine, tra le priorità indicate dal presidente Amalberto, anche il Progetto Migranti che vuole essere coerente con gli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. L’intenzione è anche riuscire a promuovere percorsi di istruzione tecnica e formazione professionale allineati con le esigenze del mondo del lavoro per formare e consentire l’ingresso nel nostro Paese di lavoratori qualificati per le nostre necessità e nei settori nei quali risulta complicato reperire manodopera nel Nord Italia. Il coordinamento del progetto sarà gestito da Laura Coppo, Presidente di Confindustria Alessandria, insieme alla Piccola Industria e ai Giovani Imprenditori.

Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Piemonte risulta pertanto così composto: Presidente: Andrea Amalberto. Vicepresidenti: Laura Coppo, Confindustria Alessandria; Mariano Costamagna, Confindustria Cuneo; Gianni Filippa, Confindustria Novara Vercelli Valsesia; Marco Gay, Unione Industriali Torino. Consiglieri: Alberto Biraghi, Piccola Industria di Confindustria Piemonte; Paolo Conta, Confindustria Canavese; Luigi Costa, Unione Industriale Asti; Paola Malabaila, Ance Piemonte; Andrea Notari, Giovani Imprenditori di Confindustria Piemonte; Michele Setaro, Unione Industriali del VCO; Giovanni Vietti, Unione Industriale Biellese.

La Regione incontra i Distretti del Cibo

Primo incontro, ieri, a Palazzo Piemonte fra l’Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca e Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni e gli otto Distretti del Cibo attivi in Piemonte. Un incontro di cui l’assessore ha voluto sottolineare l’importanza: «La delega specifica al Cibo è stata voluta esplicitamente dal ministro Lollobrigida: sono il primo in Italia ad averla. Intendo dare vita alla filiera agroalimentare corta per il cibo piemontese, che parta dai prodotti che identificano i territori e coinvolga i produttori, il settore del commercio anche di vicinato, i mercati, la ristorazione e la promozione locale, nazionale e internazionale delle nostre eccellenze. Presenteremo a fine mese la nostra offerta di prodotti ambasciatori del territorio al G7 dell’agricoltura di Ortigia, al Salone del Gusto e Terra Madre e il 6 aprile prossimo a Vinitaly. È l’avvio di un percorso di costruzione complesso che vedrà un cambio profondo di paradigmi, in cui soggetti come i Distretti del Cibo devono diventare attori fondamentali».

All’incontro sono intervenuti gli 8 Distretti nati in Piemonte fra il 2022 e il 2024 e operativi sul territorio regionale (sono oltre 250 in tutta Italia): il Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese rappresentato daRoberto Ghio, il Distretto del Cibo Monregalese-Cebano a indirizzo biologico (Renato Suria e Franco Parola), il Distretto del Cibo del Roero (Roberto Cerrato), il Distretto del Cibo e del Vino Langhe Monferrato (Lorenzo Barbero, Giuseppe Giordano e Mario Damerio), il Distretto del Cibo della Frutta del Saluzzese (Roberto Dalmazzo), il Distretto del Cibo Terre da Tastè del Pinerolese (Marta Ardusso e Francesca Costarelli), il Distretto del Cibo e del Vino Mombarone, Serra Morenica e Naviglio di Ivrea(Franco Cominetto e Giorgio Magrini) e il Distretto del Cibo dell’Alta Langa e del Cebano (Gian Mario Mina, Romana D’Aniello).

Cosa sono i Distretti del Cibo? Sono soggetti di varia natura giuridica (associazioni, società, consorzi, enti del terzo settore), che nascono per libera aggregazione di attori operanti su un territorio omogeneo e caratterizzato da una specifica identità storica e territoriale, integrando attività agricole e altre attività imprenditoriali a vocazione agroalimentare. In Piemonte vengono introdotti con il Testo Unico sull’Agricoltura, la legge regionale 1 del 2019. I loro obiettivi spaziano dal favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari e del paesaggio rurale piemontese alla promozione di buone pratiche ambientali e di filiere locali, il sostegno all’agricoltura biologica, il recupero di antiche colture e terreni abbandonati, la formazione e la ricerca.

Fra i soci, i Distretti annoverano variamente aziende Comuni e altri enti locali, aziende agricole e produttori, consorzi di prodotto, enti di ricerca, associazioni di categoria. Tutti hanno chiesto alla Regione di facilitare l’accesso ai finanziamenti, l’accompagnamento nei bandi e la costituzione di un tavolo regionale di coordinamento anche per l’attività e gestione ordinaria e non solo nella fase di costituzione. È già in programma da parte della Regione un nuovo regolamento per l’ammissione che aggiorna quello vigente dal 2020.

«Dobbiamo trasformare questa eterogeneità in un punto di forza», è il progetto di Bongioanni. «I Distretti devono avviare al loro interno una seria riflessione sull’adeguatezza della loro rispettiva natura giuridica rispetto agli obiettivi che intendono raggiungere e al ruolo che possono rivestire. La Regione istituirà un tavolo di coordinamento, ma per sviluppare la filiera corta dobbiamo pensare seriamente alla costituzione di una partecipata regionale destinata esclusivamente alla promozione del prodotto-cibo. Una realtà strutturata, eventualmente dotata di una struttura manageriale. Lo strumento legislativo potrebbe essere una nuova legge regionale che garantisca la possibilità di stanziare in anticipo a bilancio le risorse necessarie ai Distretti al di là della rigidità della programmazione europea e senza costringerli a dipendere totalmente dai bandi, permettendo loro di lavorare con un’adeguata progettualità. Per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari del Piemonte, i distretti possono fare quello che i Consorzi fanno per i nostri vini e le Atl per i territori turistici: così anche il cibo piemontese potrà camminare per il mondo in modo strutturato e godere della promozione che merita».

Nonostante siano attivi da pochi anni, le esperienze dei Distretti sono molteplici e interessanti. Da quello dellaFrutta di Manta che lavora a stretto contatto con la fondazione Agrion per la Ricerca e ha aggregato proprio in questi giorni 10 nuovi Comuni del Saluzzese nel progetto di sistemazione dei 12.000 lavoratori stagionali, a quello biologico del Cebano che recupera antiche colture del Sei e Settecento e terreni dismessi, ed è stato riconosciuto recentemente fra i tre migliori Distretti del Cibo di tutta Europa; da Terre da Tastè che sta lavorando per portare nelle mense scolastiche e aziendali del suo territorio i cibi a km 0 dei suoi produttori, fino al Distretto del Cibo del Roero con il progetto 2.0 del nuovo Mercato di Canale come luogo che unisce antica socialità e nuova attenzione per il cibo di qualità.

Dal Pala Ghiaccio alle scuole il Comune interviene per il risparmio energetico

Sono undici gli immobili di proprietà della Città di Torino interessati nei prossimi mesi da importanti lavori di efficientamento energetico e manutenzione impiantistica. Tra questi ci sono 9 sedi scolastiche e il Pala Ghiaccio Tazzoli.

La Giunta comunale ha approvato  su proposta dell’Assessora alle Politiche per l’Ambiente e l’Energia Chiara Foglietta, le due delibere con i progetti definitivi presentati da Iren Smart Solutions.

Con le delibere che abbiamo portato  in Giunta – afferma l’assessora alle Politiche per l’Ambiente e per l’Energia Chiara Foglietta – prosegue il lavoro dell’Amministrazione per rendere gli edifici più efficienti dal punto di vista dei consumi, risparmiando su quelli attuali in termini sia elettrici che termici, e da quello della sostenibilità ambientale, in coerenza con la sfida e l’impegno di Torino nel diminuire le emissioni entro il 2030 e fare di Torino una città a impatto climatico zero.

Un programma vasto e articolato su 7 anni quello dell’efficientamento degli immobili comunali che, sottoscritto nel 2022 tra Città di Torino e il concessionario Iren, prevede lavori su circa 800 immobili entro la fine del 2029.

Nel dettaglio con la prima delibera sono stati approvati i lavori di efficientamento energetico di 11 immobili: la scuola elementare Casalegno (via Acciarini 20), la scuola media inferiore Caduti di Cefalonia (via Baltimora 110), il complesso scolastico di via Bardonecchia 34-36, il complesso scuola elementare Manzoni (corso Svizzera 59), il complesso scuola elementare Italo Calvino e la succursale Schweitzer (via Zumaglia 41), la scuola elementare Gozzano e succursale (corso Toscana 88), la scuola elementare Novaro succursale Carlo Levi (via Monterosa 165), il complesso scolastico di via Scotellaro 7, la scuola media inferiore Chiara (via Porta 6), Pala Tazzoli (via Sanremo 67), e il complesso edilizio di via Ghedini 2-6.

Gli interventi previsti comprendono opere di relamping, ovvero la sostituzione dei corpi illuminati presenti con nuovi a tecnologia LED, interventi su impianti termici ed elettrici, la posa di valvole termostatiche e di sistemi di contabilizzazione dei consumi, sistemi di controllo impianti BMS insieme a opere di manutenzione straordinaria.

Il costo dei lavori previsto ammonta a circa 2 milioni e 370mila euro, importo che sarà a carico di Iren Smart Solutions mediante l’utilizzo dello strumento di finanza di progetto, come previsto dal contratto di concessione stipulato con la Città.

A questi interventi si aggiunge, con una seconda delibera, la manutenzione straordinaria degli impianti elettrici, speciali e di sollevamento del Pala Ghiaccio Tazzoli, necessari per mantenere in efficienza e sicurezza l’impianto, anche in vista dei prossimi Fisu World University Games Winter – Torino 2025. Queste opere, non rientrando tra quelle previste dal piano sottoscritto tra la Città e il concessionario, saranno invece finanziate con risorse della Città, per un costo complessivo di 550mila euro.

Corefon: un’eccellenza italiana tutta torinese

PENSIERI SPARSI  di Didia Bargnani

La nostra storia inizia negli anni ‘70, che rappresentano il consolidamento di un fenomeno iniziato nel decennio precedente: la motorizzazione di massa; sempre più famiglie italiane possono permettersi di acquistare un’auto ed il mercato è largamente dominato dalla Fiat.
La crisi petrolifera ed energetica del 1973 ha un impatto pesante sul mercato dell’auto e porta ad una maggiore richiesta di modelli piccoli che consumino poco ed è così che esplode la vendita di utilitarie Fiat.
Siamo nel 1977, le vendite delle auto sono sempre in maggior crescita e qualcuno si accorge che in Italia non esistono vernici di alta qualità per fonderia: l’esigenza di poterle usare è più che mai necessaria considerato anche il recente insediamento delle fonderie Teksid (Fiat Ferriere) a Crescentino in provincia di Vercelli.
Ed è così che tre soci, dopo varie indagini in giro per il mondo, scoprono che la miglior vernice per fonderia, chiamata in gergo tecnico “rivestimento refrattario “ viene prodotta da un’azienda in Wisconsin e più precisamente a Milwaukee.
Dopo  varie trattative chiedono ed ottengono di poter produrre il prodotto in Italia pagando delle royalties.
Nasce così Corefon International S.R.L. con stabilimento a None, vicino a Torino ed il successo è immediato, nessuno in Europa dispone di un prodotto di qualità tanto elevata, la concorrenza è sbaragliata.
Nel 1983 l’uscita da Corefon di uno dei soci vede l’ingresso di un nuovo socio, Andrea Ruscalla, l’attuale Presidente, che incontro negli uffici di corso Turati a Torino.
“Da diversi anni la collaborazione con gli americani è terminata, mi spiega Ruscalla, in quanto la loro società è stata venduta ai Tedeschi ed io e i miei due soci, Carlo Dellarocca e mio nipote Adriano Ruscalla ( Amministratore Delegato), siamo oggi totalmente autonomi e lavoriamo per tutte le fonderie Teksid nel mondo. Circa l’85% del nostro fatturato è prodotto all’estero: Cina, Messico, Brasile e Portogallo”.
“ In tutto il mondo siamo in pochissimi a produrre questi rivestimenti di altissima qualità, si tratta di formule speciali in continua evoluzione, mi racconta il Presidente, quando in fonderia si cola il blocco motore , i freni a disco e altri componenti in ghisa, le anime per le cavità dei pezzi e lo stampo devono essere verniciati con questi prodotti “.
Qual sono i punti forti di Corefon? “Qualità ed immediatezza nel risolvere dubbi e problemi del cliente”.
Piani di crescita per i prossimi anni? “ Abbiamo iniziato a collaborare con Volvo Cars e ci piacerebbe aprire uno stabilimento in Messico dove la richiesta è elevatissima, forse un giorno lo farà mio nipote Adriano”.
Il presunto futuro avvento dell’auto elettrica non vi spaventa?
“ Noi lavoriamo al 90% per il settore automobilistico, specifica Andrea Ruscalla, che non è soltanto auto passeggeri, molto incidono i mezzi pesanti per i quali l’elettrificazione non è ancora all’orizzonte. L’automotive non è solo motori, ci sono altre parti in ghisa in forte crescita come i freni a disco sempre più complessi e performanti. Poi c’è l’eolico, ci sono le turbine per l’idroelettrico e per l’industria pesante. Tutti quanti necessitano di intonaci refrattari”.
Corefon, una vera eccellenza italiana, in questo caso torinese, nel mondo che meritava di essere raccontata.

La Regione Basilicata porta la sua “Terra e Visione” al Mercato Centrale

A Torino il 14 e 15 settembre

 

Quello della Basilicata è un territorio da scoprire nelle sue eccellenze enogastronomiche e, soprattutto, nella profonda cultura rurale, che oggi la rende, più di ogni altra regione italiana, esempio attivo di un nuovo modello di interazione tra uomo e agricoltura.

La Regione Basilicata, in collaborazione con i suoi GAL, Gruppi di Azione Locale, si presenta e porta la sua realtà, i suoi colori e le sue specialità negli spazio del Mercato Centrale di Torino, in una due giorni di approfondimento in cui la cultura si fa nutrimento.

“Basilicata – Terra e Visione”, il 14 e 15 settembre, sarà un momento di riflessione su un modello antico che si farà sempre più contemporaneo per la sua naturale capacità di inserirsi nelle questioni di attualità. Un modello fatto di agricoltura sana e sostenibile legata al territorio e alle sue comunità; una società ancorata alla sua terra e alle sue tradizioni, che oggi conserva tutti gli elementi verso cui pare indirizzarsi il dibattito sullo sviluppo del futuro. A promuoverlo è la Regione Basilicata e i suoi cinque diversi GAL, che tutelano e valorizzano il grande patrimonio di questa terra, ciascuno puntando su peculiarità diverse e importanti, dal paesaggio alle tradizioni, fino al patrimonio artistico e culturale, tenendo come fattore comune di azione il patrimonio enogastronomico d’eccellenza che la regione custodisce. Il GAL PERCORSI orbita intorno alla città di Potenza e si estende nella zona del Marmo Platano, Melandro, Camastra, Alto Basento e Vulture; il GAL LUCANIA INTERIORE si estende dalla Montagna Materana alla Val d’Agri; il GAL CITTADELLA DEL SAPERE si occupa della parte sud della Basilicata; il GAL LUCUS si estende nel territorio del Bradano e del Vulture Melfese; GAL START 2020 orbita intorno alla città di Matera. Tutte queste forze messe insieme porteranno a Torino le realtà più rappresentative della Basilicata, i suoi nomi più illustri e le sue eccellenze più identitarie, per farsi portavoce della narrazione di questa terra in una due giorni che avviene a poca distanza da Terra Madre -Salone del Gusto, dal 26 al 30 settembre al Parco Dora di Torino, con un evento inserito nel pali sesto Road to Terra Madre, che riunisce gli appuntamenti affini ai valori di Slow Food, che anticipano il grande momento dedicato alla cultura del cibo nel mondo.

“Basilicata – Terra e Visione” sarà una due giorni di masterclass, talk, arte e musica, dedicata a una delle terre più affascinanti del nostro Paese, che si propone come luogo da valorizzare e da scoprire di antiche tradizione che si affacciano al domani. Naturalmente il grande protagonista sarà il cibo, veicolo del racconto sulla ricchezza della Lucania nella sua identità agroalimentare, strettamente connessa con quella socioculturale e turistica. Storia, cultura, autenticità e tradizioni popolari saranno al centro di un calendario di racconto di una terra bellissima, con l’intento di dare maggiore forza alla partecipazione della Regione Basilicata al grande evento Terra Madre – Salone del Gusto.

 

Mara Martellotta

Piemonte solo settimo nelle start up innovative?

A molti torinesi e in particolare a chi ci amministra da oltre trent’anni piace, in particolare su alcuni giornali,  nascondere la vera analisi sulla salute economica della Città o renderla più ottimistica, così di volta in volta si parla delle tantissime persone cui Torino piace da morire, dimenticando che la Torino che piace e ‘ quella che ci hanno dato i Savoia , col Guarini e con lo Juvarra, o la Chiesa. Oppure che si parli di belle aziende che ottengono risultati importanti ma non si guarda mail il totale come direbbe il Principe De Curtis.

Pochi che guardano le analisi vere come quella che ad esempio allego e che ci vede solo settimi su venti regioni nel settore delle START UP Innovative . Per una regione che insieme alla Lombardia e’ stata per 50 anni la locomotiva industriale ed economica d’Italia non è un bel segnale. Da vent’anni e questo a causa di Torino la economia piemontese cresce meno della media nazionale e si trova  al 10* o all’undicesimo posto tra le Regioni italiane per PIL procapite.

Ecco perché è importante la difesa del settore auto , che nella nostra regione vale molto,  che sta portando avanti il Governo con il Piano Urso che vuole rilanciare la produzione di auto nel Paese o con Stellantis ma anche con un altro produttore Estero. Avere le  due Banche più grandi d’Italia e essere così indietro nella classifica delle aziende innovative non è il massimo . C’è tanta discussione e polemica sulle nomine nelle  Fondazioni Bancarie ma nessuno che si chiede cosa abbiano prodotto le centinaia di milioni di contributi che negli ultimi vent’anni per un totale di 5 miliardi sono stati versati a Enti e  Associazioni del Piemonte . Anche per questi motivi Torino ha bisogno di una grande Svolta nella sua Amministrazione pubblica.

Mino GIACHINO
SITAV SILAVORO

Il presidente del Consiglio regionale Nicco in visita alla Fondazione Crt

Il presidente del consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco si è recato in visita alla Fondazione Crt, dove è stato ricevuto dalla presidente Anna Maria Poggi, insieme al consigliere Giampiero Leo, coordinatore della commissione Cultura, Welfare Territorio, e al vicesegretario generale Marco Casale.  Nicco  ha sottolineato ”l’importanza che realtà come la Crt rivestono per il territorio regionale”, esprimendo ”apprezzamento per la rapidità, l’efficacia e la competenza con le quali ascolta e dà seguito alle diverse valide istanze e progettualità che provengono da ogni comune anche quelli più piccoli”.    La presidente Poggi ha ringraziato il presidente del consiglio regionale per ”la grande sensibilità istituzionale e personale dimostrata”, e ha assicurato che ”è indirizzo prioritario della Fondazione Crt quello della massima collaborazione con le istituzioni pubbliche, a partire dalla Regione Piemonte e dal Comune di Torino”.    Poggi e Leo hanno evidenziato che ”sicuramente proseguirà e crescerà il rapporto con il consiglio regionale”, in particolare su temi quali la tutela e della promozione dei diritti umani e civili, delle donne, del protagonismo giovanile, dell’educazione alla legalità e alla sensibilità civica; materie che, peraltro, sono affidate a specifiche consulte e/o comitati insediati nel Consiglio regionale.    L’incontro si è concluso con l’impegno di mantenere un dialogo costante che veda coinvolti tanto i vertici quanto l’insieme degli organi consiliari della Regione e della Fondazione

Tornano gli sportelli di “Chiedi al commercialista”

Ripartono dopo la pausa estiva gli Sportelli “Chiedi al commercialista”, un servizio di consulenza organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Torino in collaborazione con le amministrazioni comunali di Torino e di 10 centri della provincia. Sono ben 121 i commercialisti iscritti all’Albo che prestano il loro servizio in maniera totalmente gratuita, fornendo colloqui, di mezz’ora ciascuno. Il servizio è riolto soprattutto ai giovani che vogliono intraprendere un’attività economica e alle associazioni di volontariato .

Il primo sportello a ripartire, il 12 settembre, è quello presso Informagiovani di Torino, in via Garibaldi 25. Poi sarà la volta di Chieri (16 settembre), Alpignano (17 settembre), Nichelino (18 settembre), Ciriè (19 settembre), Rivoli (23 settembre), La Loggia e Moncalieri (24 settembre), None (25 settembre), Vinovo (26 settembre), Pinerolo (30 settembre) e infine presso 12 Biblioteche civiche di Torino (10 ottobre).

I colloqui vengono svolti in presenza negli sportelli di Torino, con colloquio telefonico nelle altre località.

Gli Sportelli sono utili per “evitare fraintendimenti ed errori nell’ intraprendere un’attività economica, “ dice Laura Carossiareferente di questo servizio per l’Ordine dei Commercialisti di Torino : “Ad esempio, i vantaggi, i limiti, le modalità d’accesso al regime forfettario. Quale tipo di società conviene costituire, se individuale, di persone o di capitali, oppure la differenza fra l’associazione senza fini di lucro, che gode di vantaggi fiscali, e la società commerciale.”

Il bilancio di questi anni di volontariato è decisamente positivo: migliaia di giovani hanno usufruito di questa consulenza”.

Indirizzi, orari e modalità di prenotazione degli sportelli sono pubblicati sul sito dell’Ordine dei Commercialisti di Torino, all’indirizzo www.odcec.torino.it

Profilo Professionale dell’Infermiere: norma superata o ancora da attuare?

14 settembre 2024 – ore 9
Aula Dogliotti dell’Ospedale Molinette
 Torino – Corso Bramante 88
La professione infermieristica contemporanea compie trent’anni. Era infatti il 14 settembre 1994 quando il Ministero sancì per la prima volta che l’infermiere non era un esecutore di procedure prestabilite ma un professionista sanitario con la responsabilità di decidere autonomamente o in collaborazione le cure Infermieristiche da attuare per quel determinato paziente.
Per celebrare l’anniversario il Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Piemonte e della Valle D’Aosta – rappresentato dai Presidenti Paola Ascolese, Ivan Bufalo, Stefania Calcari, Giovanni Chilin, Remo Galaverna, Simona Milani, Paola Sanvito e Giulio Zella – ha organizzato una mattinata di approfondimenti e dibattiti sul tema. L’incontro, che si terrà sabato 14 settembre 2024 presso l’Aula Dogliotti dell’Ospedale Molinette di Torino,(Corso Bramante 88, Torino) rappresenta un’importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo e l’evoluzione della professione infermieristica in Italia.
Il programma della giornata prevede un’apertura dei lavori alle ore 09:00, con i saluti delle autorità. Interverranno Barbara Mangiacavalli, Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, e Giovanni Lavalle, Direttore Generale dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Valerio Dimonte – Presidente Corso di Laurea in Infermieristica UNITO e Alberto Dal Molin – Presidente Corso di Laurea in Infermieristica UPO
Dalle 10 seguiranno una serie di interventi e relazioni moderati da Ivan Bufalo e Paola Sanvito – rispettivamente Presidente e Vicepresidente del Coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche del Piemonte – che approfondiranno il significato e l’impatto del DM 739/94, analizzando la sua attualità e le sfide ancora aperte per la piena realizzazione del profilo professionale dell’infermiere.
Giuseppe Marmo, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, approfondirà “Il DM 739/94 nel processo di professionalizzazione dell’Infermiere”; Edoardo Manzoni, filosofo e Direttore Generale dell’Istituto Palazzolo di Bergamo, tratterà “L’agire professionale autonomo e responsabile. La chiave di lettura etica ed epistemologica”; Ivana Finiguerra – Direttore Direzione Professioni Sanitarie AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano parlerà de “L’agire professionale – Coerenza del Sistema Organizzativo al DM 739/94”; Sara Campagna  – Professoressa Associata di Scienze Infermieristiche – Università degli Studi di Torino esporrà i “Risultati di una ricerca sull’agire professionale degli infermieri”; concluderà Mangiacavalli parlando di “Attualità del DM 739/94 in Italia – Obiettivo da raggiungere o passato da superare?”
L’evento si concluderà con un dibattito moderato da Giulio Zella, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Vercelli, offrendo un’opportunità unica per tutti i partecipanti di esprimere opinioni e condividere esperienze.
L’iscrizione è gratuita e può essere effettuata tramite la piattaforma regionale “ECM Piemonte” utilizzando il codice evento 48331.
Per maggiori informazioni, si prega di contattare la Segreteria Organizzativa dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Torino al numero 011 66.34.006. Dichiara Bufalo: «Questo anniversario rappresenta un momento cruciale per riflettere non solo sui progressi fatti, ma anche sulle sfide future. Il DM 739/94 ha segnato una svolta storica per la nostra professione, ma c’è ancora molto da fare per garantire che gli infermieri possano esercitare pienamente il loro ruolo professionale in un contesto che riconosca il valore e la complessità del loro lavoro

Sole, clima e fusione nucleare: evento divulgativo di Inaf – Politecnico

 

Mercoledì 11 settembre 2024 ore 17,30

Aula Magna del Lingotto

Via Nizza 230 – Torino

Accesso libero

In occasione del XVII European Solar Physics Meeting,l’INAF-Istituto Nazionale di Astrofisica, in collaborazione con il Politecnico di Torino, organizza l’evento di divulgazione scientifica intitolato “Sole, clima e fusione nucleare”.

Al centro del discorso ci sarà il Sole, la stella che più di tutte è stata descritta e osservata nelle molteplici caratteristiche che la rendono unica. Tuttavia, molti fenomeni come le eruzioni solari, il vento solare, il riscaldamento coronale, il ciclo solare, non trovano ancora spiegazione scientifica e restano un mistero irrisolto.

Capire il Sole è fondamentale per comprendere sia l’origine della vita sulla Terra, sia le modalità con cui potrà essere sostenuta in futuro.

Questo è l’obiettivo della meteorologia spaziale, una disciplina relativamente giovane che si occupa di studiare le perturbazioni solari e il loro impatto sul nostro pianeta e oltre. Le ricerche in questo campo si basano sia sull’osservazione diretta dallo spazio, sia su esperimenti di laboratorio e simulazioni numeriche che esplorano il comportamento del plasma, lo stato della materia che costituisce la maggior parte dell’universo.

È proprio dalla comprensione dei processi fisici che determinano il comportamento dei plasmi che riusciremo un giorno ad arrivare a riprodurre sulla Terra, in maniera controllata, le reazioni di fusione che alimentano il Sole, realizzando una sorgente di energia pulita, a basso impatto ambientale e praticamente inesauribile.

L’evento vuole rendere accessibile a tutta la cittadinanza lo stato della conoscenza scientifica intorno al Sole, ai fenomeni che comporta e in particolare alla fusione nucleare come fonte di energia pulita.

Programma dell’evento:

L’evento, aperto dal Vice-Rettore del Politecnico di Torino per la Società, la Comunità e l’Attuazione del programma Stefano Sacchi assieme al noto scrittore e giornalista scientifico Piero Bianucci che coordinerà l’intera serata, prevede tre presentazioni introduttive, svolte da esperti della materia:

  • Francesco Porcelli, professore di Fisica teorica della materia ed esperto di fusione nucleare, presso il Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia-DISAT del Politecnico di Torino;
  • Carla Taricco, professoressa di Fisica del clima ed esperta di paleoclima, presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Torino;
  • Alessandro Bemporad, professore di Eliofisica e Meteorologia Spaziale ed esperto di fisica solare presso l’INAF-Osservatorio di Torino.

A seguire, i tre esperti, a cui si affiancherà Lorenzo Colombo, esponente del progetto “Chi ha paura del buio?” ed esperto di comunicazione scientifica, daranno luogo a un dialogo tra loro e con il pubblico in sala.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.