CULTURA E SPETTACOLI- Pagina 641

I libri più letti: maggio 2018

Benvenuti al consueto appuntamento con la rassegna del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri: tra i volumi più letti e commentati del mese di maggio ci sono due uscite molto recenti, come E tu splendi, di Giuseppe Catozzella e La vita fino a te, di Matteo Bussola;

se il primo ha già raccolto commenti positivi, il secondo ha suscitato, per ora, molta curiosità ma non ci sono stati veri riscontri di lettura. Il terzo titolo più commentato del mese è il poliziesco di Michel Bussi, Nifee Nere, uscito da qualche anno ma sempe molto aprrezato e discusso dalla nostra community.  Per lettori curiosi o interessati alla riscoperta di titoli più datati ma affascinanti, queste le proposte per il mese di maggio. Obiettivo Francia: è stato il paese ospite d’onore al recente Salone del Libro di Torino e se volete approfondire l’argomento, oltre alle novità e alle ultime tendenze, ecco una mini selezione di classici, noti e meno noti, scelti tra quelli recensiti nel nostro gruppo: Il fantasma dell’Opera, di Gaston Leroux,  Volo di Notte di Antoine De Saint-ExupéryPierre e Jean, di Guy de MaupassantSe , invece siete tra quelli che concepiscono la lettura come un vero e proprio viaggio per il mondo, vi consigliamo di addentrarvi nelle contraddizioni dell’India contemporanea, con  I figli della mezzanotte di Salmaan Rushdie, di riflettere sul delicato nodo della questione palestinese con Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa e di lasciarvi trasportare dai misteri dell’Australia ancestrale,  con Picnic a Hanging Rock, di Joanne LindsayLo scrittore sotto i riflettori, questo mese è senza dubbio Wilbur Smith, molto presente nei comment e nei consigli di lettura del gruppo anche grazie alla recentissima uscita del suo ultimo lavoro Leoprad Rock:  tra i suoi libri, in molti sembrano preferire quelli più datati come Il dio del fiume o Il Destino del leone. Chiudiamo la nostra rassegna mensile con un annuncio:Il primo raduno ufficiale del gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri. Incontro e dibattito a cura della redazione del gruppo, con scambialibro e musica dal vivo eseguita da Franco Befani. Conducono Claudio Cantini e Valentina Leoni.

Vi aspettiamo tutti!

 

Podio del mese

E tu splendi, di Giuseppe Catozzella (Feltrinelli) – Ninfee Nere, di Michel Bussi (E/O) – La vita fino a te, di Matteo Bussola (Einaudi).

 

Focus on Wilbur Smith: Il dio del fiume (Longanesi), Il destino del leone (Longanesi), Leopard Rock (Harper&Collins).

 

Obiettivo Francia: Il fantasma dell’Opera, di Gaston Leroux, (Newton Compton),  Volo di Notte di Antoine De Saint-Exupéry (Mondadori), Pierre e Jean, di Guy de Maupassant (Garzanti).

 

Lettori intraprendenti:  I figli della mezzanotte di Salmaan Rushdie (Mondadori) , Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa (Feltrinelli), Picnic a Hanging Rock, di Joanne Lindsay, di Joanne Lindsay (Sellerio).

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Testi : valentina.leoni@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

Grafica e Impaginazione : claudio.cantini@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

La Madonna “ritrovata” in mostra a Palazzo Madama

Ignoto, ancora a oggi, l’autore. Ma la sua storia è ben certa. Ed è storia lunga e travagliata, anziché no. Il cui inizio si fa partire dal gennaio del 1519, mese e anno in cui l’olio su tavola, un piccolo capolavoro dai tratti raffaelleschi (per l’equilibrata armonia e serenità delle immagini) raffigurante una “Madonna con il Bambino Gesù”, venne commissionato a un anonimo “dipintore” operante a Roma e che oggi possiamo ammirare, su progetto della Fondazione Torino Musei e in anteprima assoluta al pubblico, nella “Camera delle Guardie” al piano nobile   di Palazzo Madama a Torino, dopo un lungo e complesso restauro promosso dalla Fabbrica di San Pietro in Vaticano, con il sostegno di Fideuram – Intesa San Paolo Private Banking. Per certo si sa che committente del dipinto, in adempimento probabilmente a un voto, fu la consorte di tal Pietro Pedreto e che l’opera venne allocata nella Chiesa di San Giacomo Scossacavalli (di qui il titolo ad uso popolare riservatole negli anni di “Madonna di Scossacavalli”), che sorgeva nei pressi della Basilica Vaticana e che fu demolita nel 1937, insieme a tutte le case della cosiddetta “Spina di Borgo”, allorché il regime decise di realizzare la monumentale Via della Conciliazione che collega Castel Sant’Angelo a Piazza San Pietro. Posto sopra l’altare di una cappella interna alla Chiesa di San Giacomo, il dipinto fu certamente visto da Raffaello (autore, come si sa, di numerosissime “Madonne”) che abitava in un palazzetto antistante la Chiesa e dal suo allievo e collaboratore Perin del Vaga, anche lui residente nel Borgo; nel 1521 fu anche realizzato da un anonimo artista parmigiano un tabernacolo funzionante da “macchina processionale” allorquando la veneranda immagine dagli “occhi umidi e lucenti” veniva solennemente portata in processione , come accadde nel 1522 per scongiurare la peste abbattutasi su Roma. Fu nel 1598, nel giorno dell’antivigilia di Natale, che l’opera venne seriamente compromessa da una terribile esondazione del Tevere che straripando allagò tutta la Chiesa di San Giacomo; le cronache raccontano che l’acqua del fiume si arrestò all’improvviso proprio sotto le labbra della Vergine, lasciandovi il segno della piena e una scura linea orizzontale visibile ancor oggi. I danni subiti dal dipinto – e non solo, ovviamente – furono enormi. Ad essi si cercò di rimediare con i primi tentativi di restauro datati XVII e XVIII secolo, finché con la demolizione nel ’37 della Chiesa, l’opera fu trasferita nei depositi della Fabbrica di San Pietro e lì, inavvedutamente, “dimenticata” fino al 2016. Solo due anni fa, venne seriamente avviato il non facile restauro, sotto la guida di due abili professionisti come Lorenza D’Alessandro per la parte pittorica e Giorgio Capriotti per il supporto ligneo. “Impresa lunga e particolarmente impegnativa sotto diversi aspetti”, precisano i restauratori, che aggiungono: “Per quanto riguarda la Madonna, soprattutto, si è dovuto lavorare su due fronti. Sulla parte inferiore andata quasi per intero perduta sotto la furia dell’alluvione, quando il fango arrivò fino alla gola e al mento della Vergine, e sulla parte superiore in gran parte rovinata a causa degli ex voto fissati con chiodi dai fedeli”. Nell’allestimento ideato per Palazzo Madama dall’architetto del Vaticano Roberto Pulitani, la “Madonna di Scossacavalli” è esposta in una teca a microclima controllato, insieme a riproduzioni di fotografie e documenti che descrivono non solo i vari passaggi del restauro, ma anche la storia della Chiesa andata distrutta e del contesto urbanistico in cui essa sorgeva. “L’esposizione – spiega soddisfatto Maurizio Cibrario, presidente della Fondazione Torino Musei – è solo il primo passo di una collaborazione più ampia con il Vaticano attraverso cui ci prefiggiamo di portare ogni anno, nel mese di maggio dedicato alla Madonna, un’opera mariana a Palazzo Madama e a Torino, città che per la Vergine Maria nutre da sempre una particolare e profonda devozione”.

Gianni Milani

“Una ritrovata Madonna della Fabbrica di San Pietro”

Palazzo Madama-Camera delle Guardie, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 – www.palazzomadamatorino.it  Fino al 16 luglio – Orari: tutti i giorni 10/18, chiuso il martedì

#PARCO DORA LIVE seconda edizione

Torna a Torino, sino a fine luglio, la kermesse estiva gratuita del Centro Commerciale ‘Parco Dora’. Attesi, tra gli altri Fabio Concato, Pino Insegno, Teo Teocoli, Mietta e Antonella Ruggiero

Dopo il successo della prima edizione, che ha visto sfilare sul palco, a colpi di ‘tutto esaurito’, stelle di prim’ordine del firmamento nazionale, tra i tanti, come Marco Berry, Gabriele Cirilli, Enzo Iacchetti, Rettore, Silvia Mezzanotte, Francesco Baccini e il gran finale di Alexia, dal 1° Giugno al 22 Luglio, a Torino, è di nuovo tempo di ‘#Parco Dora Live’. La prestigiosa e ricca kermesse estiva, infatti, andrà in scena ogni fine settimana per ben 8 weekend consecutivi.Molte le novità in programma nell’Edizione 2018“, spiega E. Manca, Direttore del Centro Commerciale ‘Parco Dora’ (presso la cui piazzetta esterna, nell’area compresa tra Via Livorno e Via Treviso, avranno luogo gli spettacoli) e Coordinatore della rassegna. “Quest’anno, dato il successo dello scorsa estate, abbiamo aggiunto una serata in più: al venerdì e alla domenica, rispettivamente dedicati ai volti noti del cabaret e della musica italiana, si unisce anche il sabato, in cui troveranno posto sul palcoscenico noti artisti teatrali, ad ampliare così un’offerta culturale e totalmente gratuita già di per sé ricca e variegata, in grado di attrarre potenzialmente pubblici tra loro differenti e soddisfare le esigenze ricreative dei torinesi di ogni età“.

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Anche quest’anno, innanzi al grande e moderno palcoscenico coperto e dotato di ledwalls, sono disponibili posti a sedere e/o in piedi che, sino a esaurimento, sono prenotabili gratuitamente ritirando l’apposito ticket all’Infopoint sito nella Galleria all’interno del Centro Commerciale, donando anche il proprio contributo volontario a favore della ‘Croce Rossa Italiana’, che verrà destinato al Comitato Locale di Moncalieri. Lo stesso tagliando, presentato presso i punti di ristorazione sponsor dell’evento e dislocati attorno all’area spettacoli, dà diritto presso gli stessi a uno sconto del 10% sulle consumazioni. Media partner del cartellone di spettacoli è il network nazionale ‘Radio Juke Box’. A condurre le serate di cabaret, sul palco, gli artisti del ‘Cab 41’, storico ritrovo della risata d’autore in Torino. E’ invece Wlady – il volto televisivo e la voce radiofonica più famosi del Piemonte – a introdurre i big della musica leggera che si avvicenderanno in concerto lungo tutto l’arco della rassegna. Molti, e prestigiosi, gli artisti in programma. Tra i cantautori, attesi Fabio Concato, l’ex Pooh Dodi Battaglia, Gatto Panceri (presenta dal vivo il nuovo album ‘Pelle d’oca e lividi’, anticipato al pianoforte dalle note del Maestro Giorgio Bolognese) e Luca Carboni (con il firmacopie dell’ultimo cd fresco di stampa ‘Sputnik’). Le signore della musica che quest’anno animeranno la rassegna sono invece Mietta, Antonella Ruggiero e Jo Squillo. Completano gli ospiti musicali Teo Teocoli (che si esibirà, con il suo show “Restyling”, in veste di cantante con la band, per un omaggio rivolto prevalentemente ad Adriano Celentano) e Dario Ballantini, protagonista dello spettacolo ‘Da Balla a Dalla’, pronto a ripercorrere le orme del celebre cantautore bolognese attraverso la riproposizione dei suoi più grandi successi accompagnato dal vivo da un gruppo di musicisti di tutto rispetto. Sul versante cabaret, teatro e dintorni, a esibirsi sul palco del ‘#Parco Dora Live’ sono, nell’ordine: Paolo Ruffini e Gianpiero Perone, Duo Full House, Pino Insegno, Fabio Cassini, Antonio Ornano, l’inedita coppia Max Pisu & Roberto Ciufoli, Alberto Farina, Fubelli & Impastato, Pino e Gli Anticorpi, Marta e Gianluca, I Panpers, Claudio Lauretta e Antonello Costa. Tutti gli spettacoli iniziano alle 20.30. Informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it e sulla pagina FB del Centro Commerciale ‘Parco Dora’.

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‘#PARCO DORA LIVE 2018’: Il Calendario completo

PRIMA SETTIMANA: 01/06 Paolo Ruffini e Gianpiero Perone presentano ‘Cab 41 Show’; 02/06 Duo Full House (all’ interno della XVII Ed. Rassegna Lunathica); 03/06 Mietta;

 

SECONDA SETTIMANA: 08/06 Pino Insegno; 09/06 Dario Cassini; 10/06 Fabio Concato;

 

TERZA SETTIMANA: 15/06 Antonio Ornano; 16/06 Max Pisu & Roberto Ciufoli; 17/06 Teo Teocoli;

 

QUARTA SETTIMANA: 21/06 Festa Europea della Musica (con il firmacopie di Luca Carboni e il gruppo Jazz Se7tima Alterata); 22/06 Alberto Farina; 23/06 Gatto Panceri (firmacopie e minilive);

 

QUINTA SETTIMANA: 29/06 Fubelli & Impastato; 30/06 Dado; 01/07 Jo Squillo;

 

SESTA SETTIMANA: 06/07 Pino e Gli Anticorpi, 07/07 Marta e Gianluca; 08/07 Antonella Ruggiero;

 

SETTIMA SETTIMANA: 13/07 i Panpers presentano Apertura Straordinaria; 14/07 Claudio Lauretta; 15/07 Dodi Battaglia;

 

OTTAVA SETTIMANA: 20/07 ‘Cab 41 Show’; 21/07 Antonello Costa; 22/07 Dario Ballantini.

 

 

 

Norma Miller, la regina vivente dello swing

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NEW YORK – CIRCA 1938: Norma Miller . (Photo by Michael Ochs Archives/Getty Images)

Icona vivente dell’epoca d’oro dello swing, Norma Miller, classe 1919, sabato scorso ha incantato e commosso il pubblico torinese con la sua straordinaria carica vitale al Centro Accademico Carma. Per la Miller è la sua prima volta a Torino in qualità ambasciatrice del Lindy Hop nel mondo in occasione dell’anniversario della nascita di Frankie Manning, ballerino e coreografo americano, amico e suo compagno di ballo per settanta anni. Tra una risata contagiosa e brani jazz improvvisati invitando il pubblico a battere il tempo, Norma ha indugiato generosamente sugli episodi più insoliti che hanno costellato la sua carriera condivisa con nomi del calibro di Louis Armsrtrong, CountBasie, Cab Calloway, Duke Ellington, Chick Webb, Sammy Davis Jr., solo per citarne alcuni. Appena dodicenne entrò nel Savoy Ballroom di Harlem per uscirci da star qualche anno dop. Unica sala da ballo dove bianchi e neri potevano incontrarsi, il Savoy Ballroom era il tempio indiscussodella musica swing, dove tutte le Big Band si sfidavano e i ballerini più bravi si scatenavano in coreografie molto più licenziose e acrobatiche di quelle del Cotton Club dove solo i bianchi potevano accedere. Il precoce talento di Norma non sfuggì agli impresari e così giovanissima si ritrovò a esibirsi in tutto il mondo con la compagnia di ballo swing più famosa al mondo, i WhiteysLindyHoppers, con i quali partecipò a film hollywoodiani come “A day at the race” (Un giorno alle corse) dei fratelli Marx e il famoso “Hellzapoppin”, che contiene una leggendaria scena di ballo acrobatico, un cult assoluto per gli amanti dello swing. Tra le donne che le sono rimaste nel cuore Ella Fitzgerald. Una curiosità: a sedici anni tra un set e l’altro era solita giocare a carte con Ella che, proprio mentre stropicciava le carte canticchiando, pare avesse dato vita a una delle sue specialità vocali, il bop-scat. Ricorda anche di come fosse difficile per una donna, soprattutto se nera, affermarsi ad Hollywood:Noi siamo quelli che abbiamo aperto tante porte, perché lo swing aveva contribuito ad abbattere le barriere razziali, e se molti oggi le trovano aperte è anche grazie a noi” e aggiunge “ oggi le cose sono molto cambiate: la sposa del principe d’Inghilterra è di sangue misto e al matrimonio sono state invitate Serena Williams e Oprah Winfrey, ma c’è ancora molto da fare!”. Norma è tutt’ora molto attiva, ha composto diverse canzoni, è autrice di libri, l’ultimo presentato ieri dal titolo “Swing, baby swing!”, è tra i protagonisti del film “Captiva Island” (1995) e nel 2015 John Biffar ha prodotto il favoloso documentario sulla sua vita dal titolo “The Queen of Swing”. Saluta il pubblico cantando una canzone composta da lei accompagnata da musicisti ed esclamando “Keep swinging!”

Giuliana Prestipino

 

Binasco: “Inventarmi giorno per giorno un modo per tenere viva la gioia creativa”

Lo deve davvero amare Valerio Binasco il teatro – e di un amore ancora più profondo, se possibile, il “suo” teatro -, lo si è sentito durante il suo lungo intervento, quasi uno spettacolo, come un biglietto da visita a presentare il progetto degli anni a venire, traguardo il 2020, nel corso della conferenza stampa della stagione 2018/2019, alcuni giorni fa nella sala gremita del Gobetti, con i “suoi” ragazzi, i ragazzi dei suoi spettacoli futuri, seduti al fondo e in vena di cori da stadio. Prima, gli interventi più formali di Vallarino Gancia e Fonsatti (banche e istituzioni per una volta non hanno trovato posto), presidente e direttore del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, a dirci dei “risultati in costante crescita nelle ultime stagioni”, del nucleo culturale inteso come “fabbrica prolifica che quotidianamente svolge funzioni molteplici a favore della comunità”, dell’”efficientamento energetico che si distinguesse per l’attenzione ai consumi e dunque all’abbattimento dei costi” il primo; a ricordarci, dopo il doppio mandato a Martone, l’avvicendamento con il trio tutto piemontese, o meglio “dell’alessandrino”, “il nostro tridente” ormai denominato, formato dallo stesso Binasco direttore artistico, da Fausto Paravidino in veste di dramaturg e Gabriele Vacis alla direzione della Scuola per attori, la volontà di “coinvolgere la comunità in modo consapevole”, le trasferte londinesi, al Coronet Theatre, di due produzioni nate in città, Mistero buffo di Dario Fo, interprete Matthias Martelli, e Novecento di Baricco (accoppiata Allegri/Vacis) nel venticinquesimo anno dal debutto, il secondo. Per non tacere del fatto che da pochi mesi lo Stabile sia stato ammesso a far parte di Mitos 21, un network composto dai più prestigiosi teatri europei con sede a Parigi, Londra, Berlino, Stoccolma, Amsterdam e Budapest, occasione per stringere rapporti di collaborazione: già un assaggio dovrebbero essere intese la coproduzione di La Maladie de la mort – fra gli altri con Les Bouffes du Nord – messo in scena dalla più acclamata regista britannica del momento, Katie Mitchell, e le presenze di Nora/Natale in casa Helmer diretto da Kriszta Székely, giovane regista ungherese residente al Teatro Katona di Budapest, e di Requiem pour L., il nuovo spettacolo di Alain Patel coprodotto dallo Stabile e da Torinodanza.

 

Territorio e apertura all’Europa. E Binasco? Divide il suo straripante monologo, costellato dalle risate della sala e dagli applausi, in quattro paragrafi principali, “about me” il primo. Ovvero, alla domanda precisa, affermare “qual è la mia idea di teatro”. Mettere per la prima volta la propria firma a un cartellone teatrale “richiede molto lavoro psicologico”, anche. E poi, “si devono dire con disinvoltura alcune bugie su noi stessi, per esempio bisogna dare importanza alle nostre idee e far finta di credere di essere importanti a nostra volta”. Capitolo due, “about you”. “Penso che si tratta sempre di ‘seguire’ qualcuno. E’ difficile pensare che in arte qualcuno vada per una strada solitaria. Ci si passa sempre un testimone”, una lezione che in molti modi tramanda, tra amicizia e complicità, “ho sviluppato una sensibilità nei confronti degli attori e dei loro problemi, vorrei lavorare solo con attori creativi, anime semplici, cuori imprevedibili”. Capitolo “about love”, con l’idea del mondo, o meglio ancora dell’uomo, che necessariamente anticipa l’idea del teatro per cui “non amo il teatro in sé, ma solo come arte che mi permette di mettere in scena le persone”. Con il loro bel mucchio, pure esse non soltanto chi agisce sul palcoscenico in prima persona, di confusioni e di tormenti e di incoerenze, il tutto trasmesso da “un gruppo di attori capaci di studiare e di approfondire la recitazione e la cultura del nostro mestiere”. Nascerà il Lemon Ensemble, scuola e lavoro alle Fonderie Limone, con l’aiuto di maestri dagli States come dall’Est europeo. In tutto questo questo troveranno, ancora, posto i classici, “about classics”. Di contro, replica immediata: “La gente non è stufa di vedere Amleto, Arlecchino, Don Giovanni? Seconda in classifica come domanda frequente sarà: Bè? Non è un po’ banale fare i grandi titoli? Risposta alla prima domanda: no. Risposta alla seconda domanda: no”. Immediato. Alla fine le titubanze iniziali hanno uno sbocco, Binasco quella sua idea la lancia all’intera platea, “quando dico ‘Teatro’, penso subito a un gioco e a una festa”. La festa che abbiamo già avuto al Carignano con il suo positivissimo Don Giovanni (in tournée nella stagione prossima),se la porterà dietro, rivestita addosso speriamo, l’Arlecchino goldoniano che avrà i tratti di Natalino Balasso per inaugurare la programmazione ad ottobre, l’essere o non essere del dubbioso Amleto lo sentiremo a maggio. Dovrebbe essere una gioia, e siamoben disposti a crederci, perché “i classici sono carichi di una energia inesauribile, e non sono mai tristi, anche quando sono tragici”.

 

Insomma a teatro, con Binasco, come lui ci aveva promesso, la parola “divertimento” sarà d’obbligo. Esprime ancora un “desiderio”, come uomo e come nuovo incaricato, “quello di sapermi inventare giorno per giorno un modo per tener viva la gioia creativa in questa epoca di tristezza che affligge il mio amato Paese”. Che Dio lo benedica. Perché nelle invenzioni – e nelle promesse che dovremmo veder attuate – di ogni giorno, appuntiamoci tra i 67 spettacoli, di cui 17 produzioni e 32 spettacoli ospiti per un totale di 401 recite in sede, lungo i mesi passati tra Carignano Gobetti e Fonderie, L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi di Tofano e per la regia di Antonio Latella, Se questo è un uomo a seguire l’odissea di Primo Levi, regista Valter Malosti, La ballata di Johnny e Gill scritto e diretto da Fausto Paravidino, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte che Simon Stephens ha derivato dal bestseller di Mark Haddon, regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitali. Arriveranno ancora il collaudato Copenaghen di Frayn, Franco Branciaroli con I miserabili, l’apprezzato volto televisivo, e non solo, di Lino Guanciale con La classe operaia va in paradiso, dal film di Petri per la regia di Claudio Longhi, e con il pasoliniano Ragazzi di vita diretto da Massimo Popolizio, Il gabbiano cecoviano diretto da Sciaccaluga con Elisabetta Pozzi, Lavia con I ragazzi che si amano da Prévert, Cederna, Sonia Bergamasco, Maddalena Crippa, Ascanio Celestini, Jurij Ferrini con il riallestimento del suo Cyrano. Il Piccolo di Milano arriverà a novembre con La tragedia del vendicatore, capolavoro di Thomas Middleton, scritto nei primi anni di regno di Giacomo I, un trionfo di corruzione e malcostume, omicidi e teschi avvelenati, la regia è firmata da Declan Donnelan, Leone d’Oro alla carriera.

 

Elio Rabbione

 

 

Nelle foto:

 

Valerio Binasco, nuovo direttore artistico del Teatro Stabile di Torino- Teatro Nazionale (ph. Donato Aquaro)

“Copenaghen” di Michael Frayn, con Umberto Orsini, Giuliana Lojodice e Massimo Popolizio, regia di Mauro Avogadro (ph-Marco-Caselli-Nirmal)

Gabriele Lavia in “I ragazzi che si amano” da Jacques Prévert (ph. Filippo Manzini)

“La Maladie de la mort” da Marguerite Duras, regia di Katie Mitchell (ph. Stephen-Cummiskey)

Oscar Generale sul caso Morgan Freeman

IL PRODUTTORE ORIGINARIO DEL CANAVESE PARLA DELLE ACCUSE MOSSE CONTRO L’ATTORE

Oscar Generale, produttore cinematografico di fama internazionale (originario di San Giorgio Canavese, ma residente negli Stati Uniti da oltre vent’anni), ha appena iniziato le riprese del suo nuovo film “The Poison Rose” diretto dal regista e sceneggiatore George Gallo (autore di script di titoli cult come “Bad Boys”). Una grande produzione che vede coinvolto un cast d’eccellenza con attori del calibro di Morgan FreemanJohn TravoltaForest Whitaker e Famke Janssen. Proprio Freeman, nelle ultime ore, è finito nell’occhio del ciclone dopo che otto donne l’hanno accusato di molestie sessuali. Oscar Generale, direttamente dal set dove sta lavorando al fianco dell’attore premio Oscar dichiara: “Morgan è un’icona mondiale, non ha violentato nessuno. Se ha fatto degli apprezzamenti, non ci sarà stata sicuramente l’intenzione di offendere qualcuno. Credo che sia sempre meglio pensarci due volte prima di accusare qualcuno e distruggere una carriera, un’immagine costruita in una vita, senza che ci sia stata una sentenza di un giudice. Sono felice di averlo nel mio film e spero che questa sia l’inizio di una bella collaborazione”.

Sito Oscar Generale: https://www.oscargeneraleproductions.com/

Espressioni multiformi

FINO AL 9 GIUGNO

Una trentina i pezzi esposti, eseguiti in genere con le tecniche più classiche e varie che vanno dall’olio all’acrilico alla grafica al pastello o all’acquerello. Per spingersi, in alcuni casi, a sperimentazioni avventurose, dove segno e colore intervengono con minore incisività per assecondare il bisogno di esprimere – attraverso linguaggi innovativi – idee e concetti più che forme e immagini di rigida scolarità. “Espressioni multiformi” è, dunque, il titolo perfetto per la piacevole collettiva di fine anno scolastico del Laboratorio di Disegno e Pittura “La Scuoletta” (il termine è affettuoso e non certo riduttivo), condotto da oltre vent’anni dal pittore, di forte tempra artistica e consolidate capacità didattiche, Franco Raga. La mostra-saggio è ospitata, fino al prossimo 9 giugno, presso l’Associazione Artistico Culturale “TeArt” al civico 14 di via Giotto a Torino. Dieci le firme presenti in parete, con una maggioranza decisamente “bulgara” di allieve (ben nove) rispetto all’unico allievo e allo stesso Maestro, presente con due opere di recente produzione. “Alla nostra ‘Scuoletta’ partecipano amiche e amici – racconta lo stesso Raga – uniti da una comune passione per l’arte e legati in un sodalizio piacevolmente collaborativo, dove ciascuno si colloca secondo le proprie linee personali e per approfondire le proprie attitudini espressive, insieme alle tecniche più adatte ad esprimerle”. Un clima di piacevole intimità e collaborazione, espresso con segno nitido e certosina ricerca del particolare, che troviamo ben espresso nell’olio su tavola titolato proprio “La Scuoletta” a firma di Maria Vittoria Crosazzo. Interessante anche il percorso artistico e mentale che può leggersi nelle due opere realizzate da Valentina Miola (laurea in Lettere moderne ad indirizzo artistico) che passa dalla rigorosa natura morta di “Arance”, realizzata nel 2016 con la rinascimentale tecnica delle perfette velature cromatiche, agli odierni “Manifesti Western” in cui si respira la forte attrazione per un linguaggio pop che potrebbe riservare interessanti future evoluzioni. Più ancorati al richiamo di un figurativo che ben evidenzia i valori di segno e colore- sapientemente trasmessi dal Maestro, ma qualche volta elusi da guizzi improvvisi e fuori riga che non stonano e caratterizzano anzi personalità di spiccata piacevolezza – sono invece i disegni di Rosalinda Guida, così come i delicati pastelli e gli acquerelli (banco di prova difficoltoso ma convincente) realizzati da Carla Guidi o le singolari seducenti figure femminili di Maria Gangemi, accanto alla vivace inedita quotidianità di Romana Morra. Di solida e composita intensità è ancora la poetica immagine di padre e figlia, stretti in un caloroso abbraccio fra rocce e mare di Sardegna, presentata da Anna Maria Raga, pittrice dal pennello ben piantato a terra, a differenza di Valentina Giarlotto che nel suo “Dillo alla luna” ci fa volare in mondi fantastici dai colori prorompenti e dirompenti che danno corpo e materia a spaesate presenze in cui s’annulla appieno il rito della realtà. Che invece torna a ripresentarsi con marcate accentuazioni di colore nell’opera di Matteo Marinacci, per assumere connotazioni di metafisiche spazialità (attente a certa pittura realista d’Oltreoceano) negli inquietanti dipinti di Loredana Vergini. A chiudere la rassegna sono infine due quadri del Maestro Franco Raga. Quadri recenti e assolutamente “nuovi”. Tecniche miste dove il segno-colore marcatamente espressionista di un tempo cede il passo – quello principale – a collages in cui prevalgono concettuali “trasferimenti di immagine”, con testi manoscritti come quell’“Ars est celare artem” (da Orazio: “L’arte consiste nel nascondere l’arte”), che in “Sedimenti del tempo” svela la ricerca dell’artista tesa a dissimulare piuttosto che a ostentare, in una narrazione che diventa personalissima e visionaria espressione di onirici “luoghi” dell’anima sfuggenti alla concretezza del reale. E anche questo é un bell’insegnamento impartito da Raga ai suoi allievi.

Gianni Milani

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“Espressioni multiformi”

Associazione Culturale “TeArt”, via Giotto 14, Torino; tel. 011/6966422

Fino al 9 giugno -Orari: mart. – sab. 17/19

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Foto

– Franco Raga: “Sedimenti del tempo”, tecnica mista, 2018
– Maria Vittoria Crosazzo: “La Scuoletta”, olio su tavola, 2018
– Valentina Miola: “Arance”, olio su tela, 2016
– Franco Raga al lavoro

 

Porte aperte nelle dimore storiche

Domenica 27 maggio 2018 la Giornata Nazionale ADSI apre le porte di 30 residenze storiche private del Piemonte tra cui castelli, palazzi, ville e giardini

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 A Torino e in provincia si potranno visitare gratuitamente Casa Lajolo a Piossasco, il Castello di La Loggia, il Castello Marchesi Romagnano a Virle Piemonte, il Castello di Marchierù a Villafranca Piemonte, il Castello di Osasco, il Castello di Pavarolo, il Castello di Pralormo, il Castello Provana di Collegno, Palazzotto Juva a Volvera, Palazzo dei Conti Filippa a Castagnole Piemonte, Palazzo Provana di Collegno a Torino e Villa Richelmy a Collegno.

 

L’iniziativa, giunta alla sua ottava edizione, è promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane con l’obiettivo diaprire al pubblico un patrimonio storico, artistico e culturale unico, affascinante e spesso poco conosciuto e sensibilizzare sull’importanza della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali privati soggetti a vincolo, la cui tutela è affidata ai singoli proprietari. L’evento rientra nell’ambito della Private Heritage Week, in programma tra il 24 e il 27 maggio con una serie di attività proposte da tutte le organizzazioni europee della European Historic Houses Association – a cui l’ADSI aderisce – per celebrare l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale istituito dall’Unione Europea.Quest’anno la Giornata Nazionale ADSI in Piemonte presenta un’importante collaborazione con il Politecnico di Torino nell’ambito del workshop Il progetto per la valorizzazione delle dimore storiche del Piemonte, attivato per i Corsi di Laurea in Architettura e Design. Sono stati selezionati 28 studenti che hanno approfondito il valore storico-architettonico di alcune dimore del territorio regionale per presentarle direttamente ai partecipanti in occasione dell’apertura straordinaria.La Giornata Nazionale ADSI di domenica 27 maggio 2018 permette ai visitatori di accedere gratuitamente alle dimore storiche aderenti in due fasce orarie, al mattino dalle ore 10 alle ore 13 e al pomeriggio dalle ore 14:30 alle ore 17:30. Per conoscere nel dettaglio le attività organizzate dalle singole dimore (eventi, degustazioni enogastronomiche, concerti, mostre, ecc.), gli orari delle visite guidate e i contatti per le prenotazioni è possibile consultare questo link: http://www.adsi.it/piemonte-2018

 

Di seguito le indicazioni di apertura e i dettagli per prenotare la visita alle dodici dimore storiche in provincia di Torino:

  • Casa Lajolo(via San Vito, 23 10045 – Piossasco TO)

Saranno visitabili gratuitamente il parco, con giardino all’italiana e giardino all’inglese, e il piano terra della villa settecentesca, con visite guidate nel corso di tutta la giornata. Prenotazione non necessaria. Alle 18 concerto del quartetto d’archi Cesar Franck, in collaborazione con il progetto “Le dimore del quartetto”. Saranno presenti gli allievi architetti del Politecnico di Torino con i pannelli illustrativi frutto del Workshop “Il progetto per la valorizzazione delle dimore storiche del Piemonte”.

  • Castello di La Loggia(via della Chiesa, 41 10040 – La Loggia TO)

Saranno visitabili gratuitamente il piano terra del castello al mattino; il parco al pomeriggio. Visite guidate: al castello alle 10:00, 11:00, 12:00 guidate da parte di uno dei proprietari; al parco alle 14:30, 15:30, 16:30 guidate dai dottori Baridon e Varese che presenteranno flora, vegetazione spontanea e alberi ornamentali dal punto di vista agronomico, fitostatico e biologico (fauna e parassiti). Prenotazione obbligatoria esclusivamente via e-mail all’indirizzo visite.castellogalli@gmail.com entro il 26/5 ore 12:00 Alle ore 17:30 concerto per flauto traverso (Roberta Nobile) e chitarra (Gabriele Balzerano). Programma: L. Legnani, M.Giuliani, N. Paganini, F. Carulli. Prenotazione obbligatoria (max 80 posti) entro sabato 26 maggio alle ore 12:00 esclusivamente via email all’indirizzo concerto.castellogalli@gmail.com

  • Castello Marchesi Romagnano(via Portassa, 12 10060 – Virle Piemonte TO)

Saranno visitabili gratuitamente l’appartamento dei Marchesi, le sale settecentesche e ottocentesche e il Giardino dei fiori. Le visite sono guidate con gruppi di massimo 25 persone. E’ necessaria la prenotazione a:castelloromagnano.prenotazioni@gmail.com oppure 349 1339217. Sarà inoltre possibile partecipare nelle cucine ottocentesche del castello a: I racconti del Castello – performance teatrale a cura di Ilenia Speranza – storytelling e attrice di teatro. Per maggiori informazioni su visite ed eventi vedere le pagine Facebook e Instagram del Castello Marchesi Romagnano.

  • Castello di Marchierù(via San Giovanni, 77 10068 – Villafranca Piemonte TO)

Saranno visitabili gratuitamente il parco ottocentesco, la cappella gentilizia e le scuderie settecentesche. Nel parco e sotto il porticato del castello, sarà illustrata da esperti la Mostra di abiti d’epoca. I visitatori saranno accompagnati dagli studenti allievi architetti del Politecnico di Torino con i pannelli illustrativi frutto del workshop “Il progetto per la valorizzazione delle dimore storiche del Piemonte”. In mattinata, nel parco si terrà un concerto della Banda di Santa Cecilia. Sarà inoltre possibile accedere (biglietto 6 euro) alle sale interne del castello duecentesco, guidati ogni ora dai proprietari. Alle ore 13:00, sarà possibile degustare cibi locali nelle scuderie, previa prenotazione al numero 339 4105153 oppure all’indirizzo e-mailsegreteria@castellodimarchieru.it. Nel parco mercatino di prodotti agricoli della Cascina di Borgo Soave. Per maggiori informazioni accedere alla pagina Facebook “Castello di Marchierù”.

  • Castello di Osasco(via al Castello, 10 10060 – Osasco TO)

Saranno visitabili gratuitamente l’elaborato giardino all’italiana e il parco settecentesco opera dell’architetto Benedetto Alfieri. Prenotazione non necessaria. Sarà inoltre possibile accedere, a pagamento (5 euro), ad alcune sale interne.

  • Castello di Pavarolo(via Maestra, 8 10020 – Pavarolo TO)

Saranno visitabili gratuitamente il piano terreno, il primo piano e i locali con soffitti storici del secondo piano. Prenotazione non necessaria. Le visite guidate ai locali del castello avverranno, seguendo l’ordine di arrivo, ogni 30 minuti per gruppi formati da 15 persone. Vietato scattare fotografie ai locali interni. In due locali del castello, appositamente dedicati, saranno visitabili gratuitamente la mostra “Artisti al castello” organizzata dall’Associazione Piemonte Arte e la prima esposizione di opere inedite di Daphne Maugham Casorati di proprietà di cittadini di Pavarolo. In occasione della Giornata ADSI altre iniziative vivacizzeranno Pavarolo, con apertura gratuita del giardino e della casa della famiglia Casorati, del vicino studio/museo di Felice Casorati, del giardino di Villa Enrichetta e di quello della famiglia Aprà. Passeggiate culturali con partenza alle ore 11:00 ed alle ore 15:00 nella piazza del campanile. Possibilità di parcheggio in aree dedicate con servizio navetta per il centro storico con trenino turistico gratuito. Degustazione di menu e prodotti tipici nei rinomati ristoranti del paese. Info aggiuntive sul sito www.comune.pavarolo.to.it, sulla pagina FB del Comune di Pavarolo e tramite la casella mail turismo@comune.pavarolo.to.it

  • Castello di Pralormo(via Umberto I, 26 10040 – Pralormo TO)

Saranno visitabili gratuitamente 14 ambienti all’interno del Castello, organizzati in un percorso museale con visita guidata. Sarà accessibile inoltre il parco, con visita non guidata, sede in aprile del noto appuntamento annuale di ‘Messer Tulipano’. Per altre informazioni consultare il sito www.castellodipralormo.com

  • Castello Provana di Collegno(via Alpignano, 2 10093 – Collegno TO)

Saranno visitabili gratuitamente il parco e le sale interne del piano terreno del castello, il cui impianto medioevale fu più volte rimaneggiato da numerosi architetti fra cui Guarino Guarini e Filippo Juvarra. Prenotazione non necessaria. Presenza del gruppo storico San Lorenzo.

  • Palazzotto Juva(Cascina Pascolo Nuovo 10040 – Volvera TO)

Saranno visitabili gratuitamente il piano terra, il giardino e il cortile del palazzotto costruito nell’800 con torre merlata e campanile con la campana. La prenotazione non è obbligatoria ma gradita via email:arch.lilianacanavesio@gmail.com o ai numeri 011 9850875 o 335 5690121.

  • Palazzo dei Conti Filippa(via Roma, 15 10060 – Castagnole Piemonte TO)

Saranno visitabili gratuitamente il giardino e parti del pian terreno, del seminterrato e del primo piano del palazzo settecentesco. Prenotazione richiesta al 349 3579844 o dariamoscatelli@gmail.com

  • Palazzo Provana di Collegno(via Santa Teresa, 18 – 10121 Torino TO)

Saranno visitabili gratuitamente gli ambienti interni del palazzo, ubicato nel centro di Torino ed edificato su disegno comunemente attribuito al Guarini. Con un accesso esclusivo dallo scalone monumentale si raggiungono i prestigiosi ambienti del piano nobile, riccamente decorati con carattere spiccatamente francese. Possibilità di pranzare nel palazzo, solo su prenotazione all’indirizzo info@ncentertainment.it Alle 15:30 due quartetti d’archi del conservatorio di Torino si esibiranno in concerti di Haydn e Mozart.

  • Villa Richelmy(via Martiri XXX Aprile, 76 10093 – Collegno TO)

Saranno visitabili gratuitamente il parco e alcuni salotti della dimora signorile del XVIII secolo. Tassativamente richiesta la prenotazione al numero 333 5036144 oppure via email a stefanocaraffabraga@yahoo.it

Il Coro del Regio a San Pietroburgo

 

Alessandro Cadario dirige un programma tutto dedicato a Giuseppe Verdi venerdì 25 maggio  ore 19

In occasione del St. Petersburg International Economic Forum – SPIEF 2018 – e nell’ambito delle manifestazioni per il gemellaggio tra le Città di San Pietroburgo e Torino, il Coro del Teatro Regio, istruito da Andrea Secchi, è stato invitato a esibirsi in un concerto al fianco della prestigiosa Orchestra del Teatro Mariinskij. Il concerto, diretto da Alessandro Cadario, è realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo, Socio Fondatore della Fondazione Teatro Regio, e con Banca Intesa Russia, che da sempre affianca il Forum.

Il St. Petersburg International Economic Forum è l’evento di maggior importanza, nel settore economico, in Russia. Dal 1997 si tiene a San Pietroburgo e riunisce, ogni anno, più di 10.000 partecipanti, provenienti da oltre 120 paesi, per trattare e discutere sui temi dell’economia e del nuovo business. A cornice di questo importante Forum si inserisce il concerto diretto da Cadario sul podio dell’Orchestra del Mariinskij con il Coro del Regio. Alessandro Cadario è attualmente Direttore ospite principale dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano. Direttore d’orchestra dal gesto raffinato ed espressivo, si distingue per la presenza carismatica e le sue interpretazioni meditate e convincenti, sia nel repertorio sinfonico sia in quello operistico. Cadario rivolge la sua attenzione anche alla musica contemporanea, che interpreta con particolare dedizione vista la sua duplice natura di direttore e compositore. Giuseppe Verdi, autore profondamente legato al percorso artistico del Coro del Teatro Regio, è il protagonista del concerto. Il programma si apre con i Quattro pezzi sacri per coro e orchestra, scritti nell’ultima decade di attività del compositore, con fini e intenti differenti. Nel 1898 vennero riuniti e pubblicati in un corpus unico dall’editore Giulio Ricordi e da quel momento eseguiti come un ciclo autonomo. I brani sono: Ave MariaStabat Mater,Laudi alla Vergine Maria (su versi tratti dal Canto XXXIII del Paradiso di Dante) e Te Deum; soprano solista: Eugenia Braynova. Il concerto celebra anche il 120° anniversario della prima esecuzione italiana di Stabat MaterLaudi alla Vergine Maria e Te Deum diretta da Arturo Toscanini a Torino il 26 maggio 1898. Si prosegue con la celebre Sinfonia tratta da La forza del destino, un omaggio dovuto a San Pietroburgo, considerato che la prima assoluta dell’opera, nel 1862, ebbe luogo proprio al Teatro Mariinskij. Dall’Otello, penultima opera di Verdi, vengono eseguiti i Ballabili e il Coro “Fuoco di gioia”. Chiudono il programma due pagine tratte da Nabucco, l’opera che consacrò Verdi nell’olimpo dei grandi compositori, ovvero: laSinfonia e il Coro “Gli arredi festivi”. Ancora una volta il Regio, eccellenza italiana di fama internazionale, è chiamato a rappresentare la bellezza e il patrimonio musicale del nostro Paese, nel nome del più grande compositore italiano: Giuseppe Verdi.

Una mostra d’arte in volo

ll concorso, curato dall’Associazione Quasi Quadro e finalizzato alla valorizzazione dell’arte contemporanea, offre ai finalisti per la prima volta la possibilità di esporre le opere in una location unica, la mongolfiera frenata di Borgo Dora. Dal 25 maggio al 17 giugno

 

 

L’Associazione Quasi Quadro presenta la prima edizione del concorso internazionale d’arte contemporanea sopra il cielo di Torino: Air Land 1.0.Finalizzata alla promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, la manifestazione offre per la prima volta la possibilità di esporre opere d’arte in una location unica al mondo: il Turin Eye, il pallone aerostatico torinese sospeso a 150 metri da terra, che con i suoi 23 metri di diametro è il più grande del mondo.Il tema scelto per quest’anno è “Lo spazio/il vuoto sotto e sopra di noi” che richiama la vertiginosa sensazione generata dal contesto inedito, capace di attivare nuove forme e modalità creative. La prima edizione del concorso ha visto la partecipazione di oltre cinquanta artisti di diversa provenienza e disciplina. Una Giuria multidisciplinare ha selezionato i 7 finalisti del concorso e dato 3 menzioni speciali; tra di loro al primo classificato sarà riservata la mostra personale a cura di Associazione Quasi Quadro. Gli artisti selezionati della prima edizione del concorso Air Land sono Michele Battistuzzi, Carmela Cosco, Andrea Di Lorenzo, Leo Gilardi, Bahar HeidarzadeLui MedinaSophie MuhlmannUriel Schmid-Tellez,Mauro Tozzi, Lishou Xu.L’esposizione dei loro lavori sarà fruibile sia in volo che a terra sul pallone aerostatico dal 25 maggio al 17 giugno. Air Land 1.0 è stato realizzato grazie alla collaborazione con Turin Eye, ottenendo il Patrocinio della Città di Torino ed è stato inserito nel Festival di Fotografi-a-Torino (Fo.To). Il Turin Eye è gestito da Soluzioni Artistiche, società no profit che collabora con professionisti dello spettacolo attivi da più di 10 anni, con un’esperienza maturata a tutto tondo sia in ambito artistico sia nella fornitura di servizi tecnici.

AIR LAND 1.0 25 maggio – 17 giugno 2018

Luogo dell’evento:

Turin Eye

piazza Borgo Dora, 1 – 10152 Torino

(c/o Giardino Card. Pellegrino)