Vietnam. I segreti del tempo lento

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In Vietnam il tempo non si misura. Si ascolta.

Non corre, non scatta, non insegue. Scivola. Respira. Si deposita come la foschia del mattino sulle risaie del Nord, quando il giorno non è ancora giorno e la notte non è più notte. È in quel confine che il Vietnam inizia a parlarti, ma lo fa sottovoce, come chi ha imparato che alzare il tono non rende più vere le parole.

Qui, la fretta è una forma di cecità.

Le risaie terrazzate sembrano pagine aperte di un libro antico, scritto senza inchiostro ma con fatica, stagioni e pazienza. Ogni gradino è una generazione, ogni solco una scelta ripetuta nel tempo: seminare anche quando non c’è certezza del raccolto. Camminando tra i campi di Sapa o tra i paesaggi sospesi di Ninh Bình, si comprende che il silenzio non è assenza di suono, ma presenza di memoria.

La memoria qui è ovunque. È nei volti segnati, nelle mani che si muovono lente, nei templi che resistono al tempo come le persone hanno resistito alla storia. Il Vietnam ha conosciuto la guerra, l’occupazione, la perdita. Eppure non vive nel rancore. Vive nella continuità. Insegna che ricordare non significa rimanere prigionieri del passato, ma scegliere consapevolmente cosa portare con sé.

Hanoi, all’alba, è una lezione di misura.
Il lago Hoàn Kiếm si anima lentamente: anziani che praticano tai chi, donne che camminano in silenzio, venditori che preparano il phở con gesti antichi, precisi, quasi rituali. Nessuno sembra avere urgenza di arrivare. Perché essere presenti è già una forma di arrivo.

Osservando, senza intervenire, senza giudicare, si impara qualcosa che il viaggio moderno ha quasi dimenticato: il diritto di restare in ascolto. Di non dover subito capire. Di non dover subito raccontare. Il Vietnam ti chiede di guardare prima di interpretare, di sentire prima di spiegare.

E poi c’è Hội An.
Quando il sole cala e le lanterne si accendono, la luce non serve a illuminare le strade: serve a tenere viva la memoria. Le lanterne galleggiano sul fiume come pensieri affidati all’acqua, desideri lasciati andare senza rumore. Non è spettacolo, è rito. Un gesto quotidiano che ricorda che ogni giorno merita attenzione, anche se uguale al precedente.

Qui il tempo lento diventa un atto di resistenza gentile.
Una scelta.
Una forma di educazione emotiva.

Il Vietnam non chiede attenzione. Non la reclama. Non la pretende.
La merita.

La gentilezza che incontri non è mai esibita. È una gentilezza che disarma, perché non cerca approvazione. Nasce da una profonda conoscenza della fragilità umana. Da chi ha imparato che la vita può spezzarsi, ma anche ricomporsi. Da chi sa che l’ascolto è una forma di rispetto più potente di qualsiasi parola.

Viaggiando da nord a sud, tra città, villaggi e fiumi, accade qualcosa di sottile ma irreversibile: inizi a rallentare anche dentro. Le domande si fanno più essenziali. Le certezze meno rumorose. Le opinioni più leggere. Capisci che parlare meno significa comprendere di più.

Il Vietnam ti insegna che ascoltare viene prima di parlare.
Che vivere viene prima di giudicare.
Che la lentezza non è mancanza di ambizione, ma profondità di sguardo.

Quando riparti, il Vietnam non ti segue nei souvenir o nelle fotografie.
Ti segue nel ritmo del respiro.
Nella capacità di fermarti.
Nel rispetto nuovo che porti verso ciò che non comprendi subito.

E forse è questo il segreto più grande del tempo lento:
non cambia il mondo intorno a te.
Cambia il modo in cui lo attraversi.

Un invito a fermarsi. Ad ascoltare. A viaggiare con il cuore.

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“Il Bugiardo” dei Marcido. La bugia è una gran tentazione!

Approcciare i Marcido, da sempre, significa entrare in quella sottile lingua di terra in cui coesistono in armonia l’azione teatrale e quella poetica, la vita e la maschera dell’esistenza. Un territorio, quello del capocomico Marco Isidori, che comunica attraverso suoni e ritmi, dove la musicalità della parola rappresenta il significato di quest’ultima, trasformando il Marcidofilm! in un rifugio della poesia basato sulla Imitatio, il termine latino che designa quel genere, l’Imitazione, alla base della continuità letteraria e della catena che lega il passato al presente, tracciando il futuro.

Non fa eccezione “Il Bugiardo”, la pièce in scena al teatro Marcidofilm! fino al 19 dicembre prossimo, commedia goldoniana ambientata a Venezia ed entrata in contatto con l’universo affascinante, e follemente geniale, dei Marcido. Sul palco Paolo Oricco, maestoso nel doppio ruolo di Lelio e di Florindo, grande catalizzatore di comicità e, allo stesso tempo, dell’ansia opprimente mentre prende forma un castello di bugie fragile come il cristallo. Un doppio ruolo che emotivamente scompensa con leggerezza anche lo spettatore, in una commistione di divertimento e inquietudine. Di immensa bravura anche l’altro caposaldo della Compagnia, Maria Luisa Abate, impegnata nei ruoli tutti al maschile del dott. Balanzone e di Pantalone. Maschera carismatica del teatro, Abate sembra essere l’unico tramite di domande e risposte tra gli interpreti e un pubblico che guarda la rappresentazione come fosse un evento da spiare attraverso il buco di una serratura, brillantemente ingannato, e che si lascia ingannare (citando il filosofo Gorgia), dal gioco dei Marcido. Ottavia Della Porta interpreta Rosaura e porta in scena, con sapiente leggerezza, il significato stesso del nome del suo personaggio: la bellezza di una rosa dorata, la purezza, l’ingenuità nei confronti dell’inganno che la porta insistentemente sulla strada del sogno. Valentina Battistone è il volto preciso di Arlecchino e Colombina, personaggi ai quali dona un fascino che pare appartenere in primo luogo alla donna e poi all’interprete. Alessio Arbustini, nei panni di Ottavio e Brighella, sembra scandire il tempo degli eventi contenuti nell’opera, grande incentivatore di risate che, a tratti, sfociano drammaticamente in uno sdegno privo di amarezza. Completano il cast in scena gli allievi attori del laboratorio 2025/2026, fra i quali figurano Carlotta Ravazzotti, che si alterna con Zoè De Benedetti nel ruolo di Beatrice. La scenografia, rappresentata da quattro ventagli che fungono da strumento e nascondiglio spazio-temporale durante tutto lo spettacolo, è frutto del riconosciuto talento di Daniela Dal Cin.

I Marcido riescono nell’intento di traghettare nella modernità l’opera di Goldoni e quelle qualità di vero teatrante che lo contraddistinguono: la genialità degli intrecci, la raffinatezza dei caratteri, l’indiscutibile musicalità dei dialoghi e la piacevolezza del ritmo compositivo, mordente ed eloquente sempre. Il risultato è un’opera vivace, ironica, godibilissima e, nello stesso tempo, rappresentativa dell’opera di Carlo Goldoni, uomo di teatro, costretto dalle contingenti necessità a seguire il gusto del pubblico, cosa che fece comunque con grazia e leggerezza, lasciandoci con le sue commedie un ritratto preciso della società del suo tempo: il “Mondo” e il “Teatro” del diciottesimo secolo.

Gian Giacomo Della Porta

Nelle fotografie: Ottavia Della Porta (Rosaura) e Paolo Oricco (Lelio)

Torino consolida il turismo: hotel pieni al 70% e nuovi record per eventi e flussi internazionali

Nel corso del 2025 l’occupazione media delle camere alberghiere ha raggiunto il 70%, confermando e rafforzando i risultati positivi degli ultimi due anni. Parallelamente si registra una lieve ma costante crescita dei turisti stranieri, che sempre più spesso abbinano al soggiorno in città la visita ad altre mete piemontesi di eccellenza.

Rispetto al 2024, i mesi che hanno evidenziato i maggiori incrementi sono gennaio, con un’occupazione prossima al 60%, luglio oltre il 65% e agosto sopra il 55%. Dati che testimoniano il successo delle politiche di destagionalizzazione, sostenute dalla scelta di programmare grandi eventi anche nei periodi tradizionalmente considerati di bassa stagione. In particolare, il mese di agosto ha beneficiato della presenza di importanti manifestazioni internazionali, come i Mondiali di Twirling e la Vuelta. Maggio e ottobre hanno registrato tassi di occupazione vicini all’80%, mentre novembre si conferma uno dei mesi di punta della destinazione, con valori compresi tra l’80% e l’85%.

Torino si afferma così come una destinazione sempre più trasversale, capace di intercettare tutte le principali tipologie di turismo – leisure, business, sportivo, congressuale e fieristico – beneficiando anche della significativa crescita del comparto MICE, che nel 2024 ha fatto registrare un aumento del 12,83% degli eventi rispetto all’anno precedente (fonte: Turismo Torino).

Secondo Federalberghi Torino, questi risultati rendono il territorio sempre più attrattivo per nuovi investimenti. Per consolidare ulteriormente il posizionamento della destinazione e attivare un circuito virtuoso anche sul piano occupazionale e sociale, l’Associazione auspica un deciso rafforzamento del segmento MICE, attraverso lo sblocco di progetti strategici rimasti a lungo in sospeso. In questo contesto viene accolta positivamente l’apertura di SET – Scalo Eventi Torino, struttura polivalente capace di ospitare eventi di diversa natura. Si avverte inoltre la necessità di istituire una cabina di regia snella ma rappresentativa, affidata a professionisti del settore, in grado di promuovere e commercializzare la destinazione, anticipare le candidature ai grandi eventi internazionali e offrire servizi dedicati a organizzatori e visitatori, aumentando l’attrattività complessiva del territorio anche oltre la dimensione turistica.

L’incremento del turismo internazionale e l’attrazione di eventi di alto profilo richiedono servizi moderni e competitivi: in quest’ottica appare prioritario superare le criticità normative legate all’apertura dei servizi interni agli hotel, in particolare bar e ristoranti, anche alla clientela non alloggiata.

Sul tema della tassa di soggiorno, Federalberghi Torino ribadisce la propria contrarietà, ritenendola una misura fortemente iniqua, chiedendo al contempo che le risorse raccolte vengano destinate in modo mirato al rafforzamento del posizionamento competitivo della destinazione. L’Associazione invita inoltre il Comune a una riflessione approfondita sulle strategie di promozione della città, sui canali di comunicazione, sulla qualità delle campagne, sui messaggi veicolati e sui mercati e target di riferimento.

«Il turismo è un settore trasversale, capace di generare benefici diffusi, favorire la coesione sociale e attrarre investimenti anche in altri comparti – dichiara Fabio Borio, presidente di Federalberghi Torino –. Torino consolida i risultati degli ultimi anni, rafforzando il proprio posizionamento nel mercato turistico e confermandosi tra le principali destinazioni per eventi nazionali e internazionali. Il turismo rappresenta un asset strategico per il tessuto economico e sociale del territorio, al di là di sterili contrapposizioni con altri settori produttivi. Le nostre destinazioni sono cresciute, ma possono compiere un ulteriore salto di qualità affrontando e risolvendo alcune criticità storiche. Apprezziamo il lavoro svolto da Regione, Comune e Camera di Commercio, ma ora è il momento di osare: massimizzare l’eredità dei grandi eventi, rafforzare il comparto fieristico-congressuale, coinvolgere maggiormente i professionisti del settore nella governance del turismo, risolvere il tema dei servizi agli esterni, riconoscere pienamente il settore nel PRGC e istituire uno sportello unico per le attività turistico-ricettive. Solo così sarà possibile rispondere alle evoluzioni del mercato, aumentare la competitività delle imprese e migliorare in modo duraturo l’esperienza del visitatore e l’attrattività delle nostre destinazioni».

Aggredisce i carabinieri: nascondeva droga nell’auto

Il tutto ha inizio il 17 dicembre sera, attorno alle 20.30, a Cumiana (TO), sulla via provinciale, dove una pattuglia della locale Stazione Carabinieri, durante un controllo di routine, ha fermato un’autovettura condotta da un trentatreenne pinerolese; il giovane è apparso molto nervoso e ha palesato insofferenza al controllo: dopo aver tentato di disfarsi di un involucro in cellophane, prontamente recuperato, ha aggredito i militari dell’Arma.Bloccato l’uomo, i Carabinieri hanno potuto accertare che l’involucro in questione contenesse circa 15 grammi di sostanza stupefacente di tipo hashish mentre l’immediata perquisizione personale e del veicolo ha permesso agli operatori di recuperare una somma di denaro superiore ai 18.000 euro, in banconote di piccolo taglio. Nella successiva perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato altra sostanza stupefacente (989 grammi di hashish, suddivisa in panetti, e 56,5 grammi di marijuana), oltre a tre bilancini di precisione e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi di stupefacente. Il tutto è stato sequestrato secondo le procedure vigenti.L’uomo è stato arrestato e tradotto alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziato dei reati di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” e “violenza e resistenza a pubblico ufficiale”. Procede la Procura della Repubblica di Torino.

Che “Forte” a Natale!

All’ottocentesco “Forte di Bard”, in occasione delle Feste Natalizie, un magico spettacolo di luci e suoni ispirato alla fiaba “Lo Schiaccianoci”

Fino al 6 gennaio 2026

Bard (Aosta)

Dal 1816, anno della sua prima pubblicazione, è ancor oggi una delle fiabe più celebri della storia letteraria internazionale e solitamente riproposta – nelle sue molteplici versioni – in occasione di ogni Natale “che davvero voglia rispettarsi”. Parliamo de “Lo schiaccianoci” (“Lo schiaccianoci e il re dei topi”, il titolo originale), fiaba composta da Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, scrittore  – ma anche compositore, pittore e giurista – fra i massimi esponenti del Romanticismo tedesco ottocentesco. Il testo è noto ai più e a intere generazioni. Protagonista è Clara, bimba che a Natale riceve in dono uno “schiaccianoci”, giocattolo-soldato che di notte prende vita, guidando un esercito di giocattoli a battagliare contro il malvagio “Re dei Topi” e il suo esercito. Al termine della magica disfida – colpo di scena! – lo “Schiaccianoci” si trasforma in un “Principe” e conduce Clara in un regno incantato fatto di dolci, giochi e danze, prima che s’interrompa l’incantesimo e tutto si riveli per quel che effettivamente é, ovvero un sogno, lasciando però la dolce fanciulla con il ricordo di un’avventura fantastica.

Ebbene, dalla scorsa domenica 7 dicembre e fino a martedì 6 gennaio 2026 (a partire dalle ore 17,30), è proprio la celebre “Fiaba” di E. T. A. Hoffmann a fare da tema portante della quarta edizione di “Luci di Natale” al “Forte di Bard”, spettacolo immersivo a 360° fatto di suoni e luci nella “Piazza d’Armi” della sabauda Fortezza valdostana, dove in un’atmosfera scintillante ed onirica si è inteso celebrare quest’anno le Feste con gli effetti speciali del “video mapping” proiettati sulle facciate in un nuovo allestimento della fiaba hoffmanniana, che trasporterà con toccanti effetti visivi grandi e piccini in un mondo meraviglioso e incantato. Un viaggio emozionante accompagnato dalle indimenticabili musiche di Čajkovskij (fra i più grandi musicisti russi di tutti i tempi, ispirato però dalla versione “più edulcorata” della “Fiaba” composta nel 1844 da Alexandre Dumas padre), per rivivere la magia di un classico senza tempo in una veste nuova e suggestiva.

Ma, attenzione!, non sarà solo questa l’unica sorpresa di spettacolare attrazione che il “Forte di Bard” ha progettato per il suo “pubblico natalizio”. Nella “Piazza d’Armi”, infatti, è stato anche allestito il “Villaggio di Babbo Natale”, dove non mancherà un  “punto ristoro” con tanto di bevande calde e dolci natalizi. Inoltre, nel corso delle feste, il “Forte” proporrà un ricco “calendario di appuntamenti” per tutta la famiglia con spettacoli, animazioni per bambini e concerti.

Il programma è disponibile su www.fortedibard.it .

E, infine, dulcis in fundo, torna a rinnovarsi per il terzo anno consecutivo la collaborazione con l’“Associazione des Amis du Salon International des Santonniers” di Arles che ha curato nel “Corpo di Guardia” un nuovo allestimento del tipico “presepe provenzale” che testimonia l’antica arte dei “Santoun” (in provenzale “piccolo santo”) con le caratteristiche statuine d’argilla cotta colorata.

Informazioni al pubblico per “Luci di Natale”:

Le proiezioni avranno inizio alle ore 17.30 e proseguiranno sino all’abituale orario di chiusura del Forte. Non si effettueranno il 1522 e 25 dicembre. Ingresso incluso nel biglietto di entrata al Forte di Bard.

Non è necessario prenotare.

Orari festività nataliziedal 26 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 il “Forte” sarà aperto tutti i giorni, lunedì compresi, con orario dalle 10 alle 20 (fanno eccezione il 31 dicembre, apertura dalle 10 alle 18.001° gennaio, dalle 14 alle 20). Chiuso il 25 dicembre, giorno del Santo Natale.

G.m.

Nelle foto: immagini “Luci di Natale – Lo Schiaccianoci”

Pino Torinese in festa per il Natale

Pino Torinese si prepara ad accendere la magia delle Feste con “Natale insieme”, in programma sabato 20 dicembre prossimo in piazza del Municipio.
Sono previsti una serie di appuntamenti per grandi e piccini, quali la novità di quest’anno nel giardino di Villa Grazia. Sarà possibile visitare il villaggio di Babbo Natale con la casetta, gli animali del presepe, giochi, laboratori e gonfiabili.
La cascina Menzio proporrà, infatti, attività di decorazioni con i colori naturali delle loro verdure, preparazioni di biscotti e la possibilità di coccolare il neonato asinello di tre mesi. Sabato 20 rientra nei nuovi sabati di apertura della ludoteca al Centro PariDispari di Villa Grazia a partire dalle 15 fino alle 17.
Il programma prevede l’apertura dei festeggiamenti alle 16 con l’esibizione della scuola di danza Sunrise. Fino alle 22 artigiani locali daranno vita al Christmas Market, dove sarà possibile trovare idee regalo dell’ultimo minuto. Nello stesso tempo vi sarà  lo ‘swap party’, organizzato dalla Consulta giovanile Pinese, dove si potranno dare e ricevere i propri abiti usati con gli altri partecipanti, in piena ottica di sostenibilità ambientale  e riuso dei materiali.
Alle 19.15 la fiaccolata della pace giungerà in piazza accompagnata dal gruppo Scout e aperta dalla Filarmonica Pinese. A seguire la tradizionale accensione del falò e la possibilità di cenare a cura della Pro Loco. Il vin brulè sarà offerto dagli Alpini.
Alle 19.30 il gruppo vocale Sweet Soul Singers rallegrerà la serata con l’esibizione del concerto Gospel POP, dove la tradizione natalizia incontrerà la magia.

“Il periodo natalizio rappresenta un’occasione preziosa per rafforzare il senso di comunità- ha affermato la sindaca di Pino Torinese Alessandra Tosi -. Anche quest’anno, grazie al lavoro congiunto con le associazioni del territorio, è stato costruito un calendario di iniziative che coniuga tradizione e novità. Invito tutti a partecipare per aprire insieme le festività natalizie”.

“Natale insieme è il risultato di un grande lavoro di squadra – precisa Elisa Pagliasso, assessora alla Cultura ed Eventi – un lavoro che coinvolge associazioni, volontari e realtà locali.
Abbiamo costruito una giornata capace di parlare a tutti, dai più piccoli ai giovanie alle famiglie intere, valorizzando gli spazi del paese e promuovendo momenti di  incontro, solidarietà e partecipazione.  Un’occasione per vivere Pino Torinese in un clima di Festa e condivisione” .

Mara Martellotta

Al Poli seminario su AI e dati geospaziali

L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale sta trasformando il volto di molti settori, dalla medicina alla fisica, dalle scienze umane all’ingegneria. In questo contesto, i dati geospaziali ricoprono un ruolo fondamentale per lo studio di fenomeni quali il cambiamento climatico, il rischio ambientale o la gestione delle infrastrutture tramite strategie di manutenzione predittiva.

La terza edizione di GeoAI 2025 – ospitata dal Politecnico di Torino  ilk 18 e 19 dicembre – ha l’obiettivo di riunire ricercatori e ricercatrici, sviluppatori, professionisti e utenti avanzati che utilizzano l’IA applicata ai dati geospaziali, 2D e 3D, creando così una comunità italiana di esperti sul tema della GeoAI.

Il workshop si propone come un’opportunità unica per dialogare con esperti e professionisti, e scoprire le tecnologie di frontiera e gli elementi innovativi che caratterizzano oggi il settore. In particolare, nella prima giornata di evento i partecipanti potranno interloquire con le associazioni scientifiche e di informazioni geospaziali – nel corso dell’apertura dei lavori – e conoscere le ultime ricerche in tema di High-Performance Computing e delle applicazioni maggiormente utilizzate oggi nell’osservazione della Terra. Nella seconda giornata, sarà quindi possibile dialogare – al termine dell’ultima sessione in programma – con la professoressa Barbara Caputo, referente Artificial Intelligence Machine Learning del Politecnico di Torino e responsabile dello Spoke 7 del progetto PNRR FAIR-Future Artificial Intelligence Research, e con la professoressa Mariachiara Zanetti, Vicerettore per le Politiche territoriali, nazionali ed europee dell’ateneo torinese.

Nello specifico, il programma dell’evento, articolato in sessioni tematiche che spaziano dall’osservazione della Terra al monitoraggio ambientale, dall’analisi delle infrastrutture ai modelli 3D e alle applicazioni UAV, testimonia la maturità raggiunta dalle tecniche basate su IA nel dominio geospaziale. Oggi, strumenti affidabili e metodologie consolidate rendono possibile un impiego efficace, produttivo e professionale dell’Intelligenza Artificiale per affrontare sfide reali in ambito territoriale, ambientale e urbano.

Per maggiori informazioni sul programma consulta la pagina: https://sites.google.com/view/geoai2025/programma

Il workshop è organizzato dal Comitato GeoAI 2025, che riunisce esperti provenienti da istituzioni di eccellenza, dal Politecnico di Torino – con la partecipazione all’evento di Andrea Lingua e Francesca Matrone, rispettivamente docente e ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture-DIATI, e Fabio Giulio Tonolo, docente presso il Dipartimento di Architettura e Design-DAD – dalla Fondazione Bruno Kessler (FBK) – con la partecipazione dell’Ingegnere Fabio Remondino – dall’Università di Macerata, con la partecipazione di Marina Paolanti, docente presso il Dipartimento di Scienze Politiche, della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali – dall’Università Politecnica delle Marche, con la partecipazione di Roberto Pierdicca, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura.

L’incontro è patrocinato dalle associazioni scientifiche ASITA (Associazioni Scientifiche Italiane per il Territorio e l’Ambiente), SIFET (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia), AIT (Associazione Italiana di Telerilevamento), GFOSS (Associazione per l’Informazione Geografica Libera) e della Fondazione FAIR (Future Artificial Intelligence Research).

GeoAI 2025 rappresenta un momento chiave di confronto e di condivisione tra comunità scientifica, enti di ricerca e aziende, offrendo una piattaforma di dialogo sulle potenzialità future dell’IA applicata ai dati geospaziali e sulle opportunità di trasferimento tecnologico verso la società.

“Jingle Bell Cabaret” a Bosconero, una serata all’insegna della musica natalizia

Bosconero si prepara a vivere una serata all’insegna dell’allegria e dello spirito natalizio con “Jingle Bell Cabaret”, lo spettacolo in programma sabato 20 dicembre presso il Teatro di Bosconero. Appuntamento pensato per coinvolgere il pubblico di tutte le età, tra musica e comicità e atmosfera di festa. Protagonista della serata sarà un ricco cast di artisti che porteranno sul palco un mix travolgente di gag, monologhi e momenti di intrattenimento.
A scandire il ritmo musicale dell’evento sarà il coro Big Family, diretto magistralmente da Samuel De Luca, capace di creare un clima caldo e partecipativo con brani natalizi e interpretazioni coinvolgenti. Nato nell’aprile del 2022, il coro Big Family rappresenta un progetto musicale e umano che va oltre la semplice esecuzione corale. L’idea prende forma grazie a Samuel De Luca, fondatore, direttore artistico e arrangiatore vocale del gruppo, insieme ad Antonio Pirrò, oggi direttore musicale. Fin dall’inizio, “Big Family” si è posto l’obiettivo di restituire al canto d’insieme il suo valore più autentico, quello di strumento di condivisione e coesione sociale. Ampio spazio anche alla comicità grazie alla presenza di cabarettisti pronti a far ridere il pubblico con stili diversi e complementari: Giancarlo Moia, Luca Moine, Riccardo Forneris, Raul Civitano, Massimo Dezzutto, Silvio Bernardi e Giacomo Scafidi.
“Jingle Bell Cabaret” si propone come un’occasione speciale per celebrare l’avvicinarsi delle festività natalizie attraverso il linguaggio universale della risata e della musica, trasformando il Teatro di Bosconero in un luogo di condivisione e divertimento. Evento da non perdere per chi desidera trascorrere una serata spensierata, tra note natalizie e comicità di qualità, in compagnia di amici e famiglia.

Biglietto: 10.00 euro.

Info e prenotazioni: 3893126525

Mara Martellotta

Nord Ovest Mtb, nel 2026 non mancano le novità

Si riparte e si riparte alla grande. Il circuito Nord Ovest Mtb prepara un 2026 davvero d’eccezione con un calendario che mette insieme sei classiche del panorama nazionale, alcune dalla lunghissima storia. Le novità caratterizzano quello che si preannuncia come uno dei circuiti di maggior livello specifico dell’intero panorama nazionale.
Si partirà presto perché la prima corsa è fissata già per il 15 marzo, la Granfondo Moncrivilla in programma a Villareggia (TO). Appena sette giorni dopo ci sarà l’occasione della rivincita immediata in una prova dalla lunga storia come la GF Muretto di Alassio (SV) e ad aprile si rimane in Liguria per la Marathon dell’Appennino, la prova di Casella (GE) che dopo aver ospitato il campionato europeo entra nella challenge e per l’occasione si sposta da giugno ad aprile, il 25 per una Festa della Liberazione che si preannuncia davvero speciale.
La gara di Casella rappresenterà il giro di boa del circuito che il 17 maggio porterà i concorrenti ancora nel Torinese, a Caselette per la GF Musiné. Il 28 giugno si va invece a Sauze d’Oulx per La Via dei Saraceni, corsa tornata negli ultimi anni in calendario dopo che nel secolo scorso ha raccolto i più alti numeri di partecipazione per una singola Granfondo italiana. Chiusura in terra valdostana prevista il 20 settembre con la Gran Paradiso Bike di Cogne (AO).
Per partecipare a sei autentiche classiche del calendario del Nord Ovest Mtb, il costo dell’abbonamento è di 179 euro, aggiungendo altri 50 euro si avrà il gadget e la partecipazione a tutti i pasta party previsti per la challenge. Ma non è tutto: da quest’anno alcune tappe prevedranno anche le prove per Esordienti e Allievi, per dare anche un forte messaggio promozionale e permettere ai più giovani di sperimentare anche le lunghe distanze. Inoltre ad ogni tappa oltre alle classiche premiazioni verranno previsti tre riconoscimenti “a sorpresa” fra tutti coloro che si classificheranno oltre i primi cinque di ogni categoria, per far sentire tutti, davvero tutti, parte di quella che sarà una grande famiglia.

Per informazioni: https://www.nordovestmtb.it/

Mara Martellotta